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Dopo aver costatato che la pietra nera non può essere usata come portale, decidete di abbandonare Walfercher. Vi dividete in tre gruppi: avanguardia, grosso dell’esercito, retroguardia. In quest’ultimo gruppo si troveranno tutti i feriti, le macchine pesanti e diversi uomini a loro protezione. Kala resterà con loro (sotto consiglio di Ilakanvir). Sradicate da terra la grande pietra nera e, sfidando la tempesta, partite per il sud. Dopo un giorno di cammino potete vedere la città di Avidhar comparire in lontananza. E’ una bella giornata e il sole splende nel cielo. La tempesta non vi ha seguiti. Grazie a tutta questa luminosità potete accorgervi fin da questo momento che delle colonne di fumo nero si innalzano dall’interno di Avidhar. L’aurlico non mentiva, l’attacco a sorpresa da parte di Jotna è avvenuto e i soldati sono entrati nelle mura. Raggiungendo il portone a nord però scoprite che gli arazzi di Herlan sono ancora issati. Una guardia suona il corno quando vi vede arrivare e abbassa il ponte levatoio… è un buon segno. Entrate attraverso la porta settentrionale e scoprire una città che ha appena subito un duro attacco… eppure ne è uscita vittoriosa. I soldati di Herlan sono insieme ai soldati di lord Laudrill, li si riconoscono per via delle loro tipiche armature e per i loro abiti celesti. I palazzi sono seriamente danneggiati ma nell’aria si respira un’atmosfera serena per via della minaccia appena sventata.
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@Herlan Ilakanvir ti posa una mano sulla spalla mentre inizia ad andar via e dice: se sono fortunato morirò in guerra prima di incontrare Kir. Anche se parla con tono serio, conosci da abbastanza tempo il valango per capire che sta cercando di sdrammatizzare la situazione. Senza rendersene conto, il capitano ha chiamato la Dryaspree con il nomignolo che usava quando era un bambino, Kir. @Walfercher Una forte tempesta si abbatte su quello che resta di Walfercher. Aurline si rannicchia nella piazza della città. In queste condizioni climatiche, se dovesse spiegare le ali, le raffiche di vento le spezzerebbero come ramoscelli. Fa freddo e di tanto in tanto i lampi abbagliano il cielo con colori azzurri. Scoprire che, al calar della notte, la grande pietra nera si illumina e proietta una luce verso l’alto. Non potete non collegare questa fenomeno con quello di una seconda pietra presente ad Avidhar, proprio sul tetto della torre più alta del castello. Pensavate che fosse un abbellimento del palazzo… ma con le ultime scoperte vi rendete conto che quella piccola pietra è collegata in qualche modo a quella presente a Walfercher. -.-.-.-.- Le porte del palazzo appena conquistato si spalancano e dei soldati scortano nella sala del trono un uomo appena giunto da sud. Vi trovate tutti in quella stanza poiché siete stati avvisati preventivamente. L’uomo è un aurlico (un messaggero). Indossa un’armatura che non avevate mai visto, leggera ma ben rinforzata nei punti vitali. Porta con se un’asta da cui sventola un lungo arazzo biforcuto. Il vessillo è di colore celeste e con i bordi dorati… nessun altro simbolo, semplicemente quei due colori sgargianti. Oh per la lancia di Falisaar… esclama Ilakanvir roteando gli occhi, ma a voce abbastanza bassa da non farsi sentire dall’aurlico. Il capitano incrocia le braccia e continua il suo sfogo …è un cavaliere di casa Laudrill! Rei-Ka sussurra: è un male? Casa Laudrill porta solo rogne e noie. Il soldato viene fermato da due lancieri vitriani ma quell’uomo si libera dalla loro presa e con prepotenza continua ad avanzare: lasciatemi, timorati di Isokrath, devo conferire con il vostro sovrano. Ed ecco che sette punte di lancia gli circondano il collo. Baer solleva la mano. Se dovesse abbassarla allora i guerrieri si prenderanno la vita dell’aurlico. Quest’ultimo stringe i denti ma si ferma. Alza lo sguardo verso Herlan e dice: sir Drognodar, vi porto un messaggio urgente da parte del mio signore, lord Laudrill Vergan. In questo momento Avidhar è sotto attacco. Un’armata di settantamila uomini sta per sfondare le mura meridionali della città. Il mio lord ha raggiunto la vostra città e la sta difendendo insieme ai vostri soldati. Mur alza la mano per bloccarlo e vi parla in privato. Formate un cerchio attorno a lui. Che ne pensare? Chiede. Che è una stupidaggine bella e buona, borbotta Baer. E mandano un aurlico per tendere un’esca? Esatto, gli aurlici non possono essere toccati. E’ la legge dei Valaspear a cui neanche la casa Jotna può sottrarsi. Rei-Ka invece sembra perplessa: ma se fosse vero… il nemico starebbe attaccando da sud, proprio il punto più debole delle mura. Che sfortuna! Mur alza la voce per sottolineare tutto il suo sarcasmo. No… invece ha senso! E se Jotna sapeva della nostra partenza verso nord mandando così un suo esercito a sud? Aver attaccato il meridione di Avidhar potrebbe rivelarsi una “tragica fortuna” per i soldati del re. E se si tratta di una menzogna e troveremo Avidhar in perfetto stato? E allora? Vorrà dire che abbandoneremo una Walfercher di cui rimangono solo i ruderi. Ma non ricordate più tutti i tentativi di Viktur di farci perdere tempo con quella stron.zata delle prove? E se Walfercher era un diversivo? Comprese le miniere? Jotna non si aspettava che le trovassimo! Usa il cervello! Se non era per la ritirata di Viktur allora non avremmo mai scoperto le caverne. Viktur non doveva venire qui! Noi avremmo perso tempo a prendere Walfercher mentre da sud i soldati di Jotna si riprendevano Avidhar. E tu ti fidi di questo aurlico? Rei-Ka si volta verso Ilakanvir: cosa puoi dirci di questo lord Vergan? E’ un viscido ma possiede un esercito imponente per essere solo un nobile. In passato la casa Laudrill aveva il compito di proteggere il confine a sud di Valang, quello più esposto a… a… A Vitra? Chiede Mur irritato. Stavo per dire “al resto del continente”. Non è il momento di fare la reginetta isterica. Comunque sia... proprio per il loro lavoro, la corona gli offriva molti soldi! Soldi che i Laudrill hanno usato per ampliare la loro armata fino ad oggi. E perché dici che è un viscido? Perché si muove solo se vede un profitto per lui. Ma non serve Jotna? No, i suoi domini sono neutrali. Ma se si è mosso contro Jotna…? Se così fosse… vuol dire che lord Vergar ha appena detto al mondo intero di voler entrare in questa guerra e di voler partecipare dalla nostra parte. Perché? Ma… che caz.zo ne so? a meno che... Ilakanvir si pietrifica. Rei-Ka inizia a saltellare sul posto: allora? Parla, succhiaghiaccioli di un valango! Ilakanvir fissa Helran: lord Laudrill Vergar è un pervertito. Ha un debole per le donne disabili. Stare con una persona con un difetto fisico gli dà un senso di potere e di controllo che oramai è una dipendenza per lui… e Kala Biancaspiana è molto famosa nelle terre orientali di Valshenar. Rabbia e orrore compaiono sui volto di Rei-Ka. Heeeeemmm… l’aurlico attira su di se la vostra attenzione …se ve lo state chiedendo, i soldati di Jotna hanno isolato Avidhar, non potete più divinarla o contattare con la magia chiunque si trovi lì. Stanno anche uccidendo tutti i corvi che il vostro bardo immortale continua a mandare per voi. Rei-Ka si sbraccia: ecco… e ora i miei “polli” sono usati come tiro al bersaglio. E chi ha detto a Ian che poteva toccare il mio serraglio? Giuro sugli Dei che quando tornerò ad Avidhar mi infilerò nel cu.lo di quel bardo così tanto in profondità che cagherà piume per un mese intero. Mur richiama Rei-Ka nel vostro cerchio e continua a sussurrare: ma non possiamo mandare Aurline in avanscoperta? Non possiamo far volare il drago con questo tempo… e comunque non possiamo rischiare di mandare solo Aurline, anche con Herlan in sella, verso Avidhar. Magari ci sarà qualche avamposto nemico pronto a tendergli agguato. Sempre se Avidhar è sotto attacco. E tu metteresti a repentaglio la vita del dragone e di tutti quegli che saliranno sul dorso? Rei-Ka solleva di nuovo la testa verso l’aurlico: ammettiamo che vi crediamo, cosa vuole lord Vargar da noi? Perché ci aiuta? L’aurlico alza la mano: dolcezza, non avevo tempo da perdere quando sono partito. Io sono riuscito a raggiungervi perché il mio signore ha sorpreso tutti quanti entrando in guerra. Sono dovuto partire subito per la volta di Walfercher o i soldati di Jotna avrebbero catturato anche me. Quando risolverete la minaccia ad Avidhar potrete parlare direttamente con il mio signore. Rei-Ka si volta verso Baer: come mi ha chiamato quel porta-vessilli per la mer.da? Scusate se vi trovo un gran bel pezzo di fi.ca. Baer annuisce per dar ragione all’aurlico. Mur li paralizza con lo sguardo: lord cogl.ioni?! Vogliamo tornare ad essere seri? @Ratatoskr Abbandoni la stanza ed Helpica. Segui Am’Lith mentre si sta dirigendo verso l’uscita del castello. La strega non dice nulla e cammina a due passi d’avanti a te. Noti un suo movimento della mano sinistra. Con il pollice tocca la seconda falange dell’indice e de medio, poi stringe il pugno. E’ il segno per invocare una barriera magica per ogni forma di divinazione. Siete isolati dal resto del mondo. Am'Lith ti porta fino a un limitare di una piccola foresta e si volta di scatto verso di te. La luce della luna si riflette nei suoi occhi. Si tratta di uno scintillio minaccioso. Vedi ora la strega infilare una mano in una tasca interna della camicia ed estrarre una pergamena con il suo simbolo magico. Lei dice: ho provato a mandare questo messaggio ad Avidhar ma non ho ricevuto alcuna risposta. Ti chiedo se puoi trovre qui il tuo albero della vita e fare un salto in città giusto per dargli un'occhiata. Scusami se non ti ho parlato prima ma non volevo proferir parola di questo delicato discorso nella casa della più grande spia di tutti i tempi.
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@Herlan
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@Walfercher Iniziate a bruciare i corpi ma si dimostra un lavoro più difficile del previsto poiché inizia a piovere. Sembra che a breve arriverà un temporale. I soldati seguono gli ordini di Herlan anche se Mur sembra perplesso. Lui non crede che sia una buona idea restare in questo luogo. Le strutture sono molto danneggiate e Walfercher è vicina ai territori interni di Jotna. Lasciare degli uomini qui non farà altro che esporli a un grave rischio. Rei-Ka gli risponde: non possiamo di certo abbandonare una città appena espugnata! Espugnata?... Esclama Mur …guardati attorno, non è una città espugnata. E’ una città distrutta. Allora abbiamo mandato dei vitriani a morire per nulla? Non far leva sul mio amore per Vitra, ragazza-piumata… tossisce violentemente …qui sono rimaste solo le mura e sono in pessimo stato. Stai dicendo di andar via? Sto dicendo che non ha senso regnare sulla polvere e la cenere, prendiamo quello che c’è da prendere e andiamo via. E le miniere? Io credo che Jotna non voleva che le scoprissimo, ora sappiamo che ci sono. Ma se andiamo via, Jotna potrà riedificare la città. Lui può farlo, noi no. Mur riflette un po': finiamo il lavoro dei morti. Cosa? Distruggiamo le mura e prendiamo tutto ciò che rimane per rinforzare Avidhar. Nel frattempo i vostri uomini trovano un piccolo tesoretto nel castello, non è molto ma può sempre farvi comodo. Un fulmine cade vicino a voi e la pioggia si fa più insistente. Il vento soffia più violentemente e il gelo inizia ad stringervi sempre di più nella sua implacabile morsa. Continuate a studiare la bara della presunta Miira eppure non scoprite nulla salvo che per un’iscrizione sull’elsa della sua spada. Le lettere sono rovinate ma si riesce a leggere qualcosa: la *** *u*ia * ***detta. @Herlan Ilakanvir non si scompone quando ti sente parlare. Del resto i valanghi sono sempre freddi e distaccati. Il tuo capitano inoltre è molto schietto e arriva subito al punto: volete sapere se potete fidarvi di me. Di sicuro non vi tradirò… ma forse, se sarò di fronte a Viktur o Kirana, potrei esitare. E non vi sto dicendo questo perché mi reputo un debole… vi dico questo perché tutto può accadere, anche l’inaspettato. Ma state tranquillo, se si presenterà questa situazione e io vacillerò allora Viktur o Kirana ne approfitteranno e mi uccideranno. Voi potete avere un capitano valango fedele o un capitano valango che ha esitato ed è morto… in entrambi i casi non vi recherò alcun problema. Sta per andar via quando si ferma e si volta di nuovo verso di te per dire altro: unendomi al vostro esercito, sono diventato, per Jotna, il “primo traditore”. Per me non c’è redenzione. Anche se dovessi “rimediare” ai torti nei confronti del tiranno Jotna, non posso essere perdonato. Ho solo una via da seguire, la vostra. Voi vi siete schierato contro un re. Io mi sono schierato contro il mio re. La vostra scelta è stata coraggiosa, la mia è stata gravosa. Una scelta che non può essere presa da un doppiogiochista. Ma tornando alla vostra domanda iniziale… io al vostro posto mi farei seguire da qualche spia o qualche uomo in gamba… ma, per favore, non date questo compito a lady Macaria. Quella strega mi fa venire i brividi. (non ho lanciato la prova di percepire intenzioni perché devi decidere solo tu se fidarti o no) @Ratatoskr La tua semplice domanda scoglie Helpica. Ohww… non riesco a stare in collera con te. Barcolla fino ad arrivare al letto e si siede al tuo fianco. Ha davvero bevuto molto. Il fatto è che mi sono arrabbiata moltissimo quando ho visto Ezhenarà comportarsi in quel modo nei tuoi confronti. Mi sono infiammata e ho iniziato a bere… lo so che non fai l’idiota con le altre …ma il vino mi ha annebbiato la testa. Ondeggia il corpo, sta per addormentarsi. La verità è che io sono quella disonesta e non tu. Sei stato carino a coprire la mia menzogna a Miira… quando le dissi che, durante l’agguato dei golem del sangue, io dormivo con te. Tu hai confermato la mia versione quando in realtà ero già desta… anzi …fui io a svegliarti già coperta del sangue delle prime vittime. Allora non ti dissi nulla… ma quando mentii a Miira, tu mi hai spalleggiato immediatamente e senza fare poi domande. E ora… guardami! Io che impazzisco per la gelosia quando hai dimostrato di avere un cuore d’oro. Helpica ha gli occhi socchiusi. Ripensa a quella notte: nessun rumore mi aveva svegliata… ero già sveglia. Am’Lith mi ha fatto giurare di non dire nulla a nessuno, neanche a te. Scoprii tempo fa i suoi tentativi di creare quella dannatissima magia… non ne sapevo nulla, nessuno sa nulla …ma quella strega, sette o otto anni fa, ha scoperto qualcosa e ora cerca di imbrigliare quella cosa in un incantesimo ma non ci riesce. Prova e riprova… e fallisce. Più fallisce e più si fa male. Hai notato che di tanto in tanto trema? O balbetta? O sembra distrarsi per interi minuti? Hai notato che deve coprirsi le mani con i guanti perché la pelle diventa nera? Hai notato quanto vino che beve? Lo fa per diversi motivi… uno di questi è per lenire il dolore. E io la scoprii molto tempo fa per puro caso. Mi fece giurare di tacere… io la sto aiutando con i suoi tentativi di creare quella magia… nulla di pericoloso per me, devo solo soccorrerla le cose vanno storte… e ultimamente le cose vanno sempre storte. Si esercita durante la notte e qualche volta accadono delle cose strane. Non so cosa faccia quella magia… ma mi fa paura. Non ha un nome, non è stata mai usata… prego gli Dei che Am’Lith non riesca a crearla ma se così non fosse continuerà a provare e provare fino a quando non le succederà qualcosa di brutto. Ero con lei, la notte dell’agguato, ero scivolata dalle coperte per controllare se stava bene… lei era concentrata a provare quella magia… e poi… e poi è successo… Helpica ti guarda per capire se hai compreso quello che vuole dirti… ma il vino e la stanchezza non le permettono di essere chiara. Così, con tutto il coraggio che ha nell’animo, decide di confessare: Rata… li ha svegliai lei i golem! Helpica cade in un profondo sonno tra le tue braccia. Non hai idea di quando tempo sia passato dopo quella rivelazione. La tua mente non ragiona e gli unici rumori che senti sono solo i respiri della gazza e il vento fuori dalla finestra. Hai lo sguardo fisso in avanti, a non fissare la porta della tua stanza… e ti rendi conto solo che Helpica non ha chiuso del tutto quella porta. L’anta si muove ora lentamente poiché Am’Lith l’ha aperta in questo momento. La strega ha uno sguardo spento e teso, un’espressione che non avevi mai visto su di lei. Rata… dice …puoi venire con me?
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@Herlan Ispezionando la grotta trovi solo polvere e pietre. La cosa strana è che non trovi neanche un traccia di un combattimento o qualche impronta di esseri viventi. E’ come se questa grande miniera fosse stata creata per poi essere abbandonata al suo destino. Una delle vie sotto al ponte in cui ti trovi porta direttamente a Walfercher, proprio nelle segrete del castello. Ecco come hanno gli uomini di Viktur ad uscire dalla città senza essere stati notati. Dei soldati ti raggiugono dalla superfice e ti dicono che ti attendono alla città. Quando torni a Walfercher scopri che nessuno è rimasto in vita. Tutti gli abitanti sono morti e tutte le costruzioni sono state messe a ferro e fuoco. @Tutti (tranne Rata) Herlan ha appena raggiunto la piazza. Na’ill da delle disposizioni all’armata vitriana mentre Ilakanvir commenta: rendere sicura la città? E da cosa? Jotna non avrà più interesse a riprenderla dopo che è stata ridotta in questo modo. Ma Rei-Ka vi raggiunge (dopo un pattugliamento) e risponde al capitano valango: la fuori non c’è solo Jotna, ecco da chi dobbiamo proteggere Walfercher… o quello che rimane della città. E poi nelle profondità della terra abbiamo scoperto una caverna nanica… anche se disabitata, magari Jotna voleva difendere quel luogo. Mur interviene: ad ogni modo lo stregone ha ragione, dobbiamo perlustrare i confini e bruciare i corpi… prima che si rialzino… santo Isokrath non avrei mai pensato che un giorno avrei detto una frase del genere [vi ricordo che per i vitriani il concetto di “non morte” sfida l’onnipotenza del loro Dio]. Ad Herlan mostrano lo strano masso che è apparso nel cuore della piazza. E’ una grande pietra nera e apparentemente innocua quanto resistente. Igiorando controlla gli oggetti dell’araldo ma subito commenta (con fare nervoso): perché mi fate vedere queste cose?! Sono un medico e una lanciera! Non una specie di… si blocca quando legge l’iscrizione sulla tomba: m-ma che…?! C’è scritto: Qui riposa Miira, conquistatrice, esempio di fedeltà, forza e coraggio. Signora della guerra caduta nell’anno… …stroncata dalla mano di… …non riesco a leggere, è troppo rovinato.
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@Herlan I tuoi uomini non ti fanno scendere da solo in quel buco nel terreno. Con te vengono diversi soldati. Una lunga rampa di scale di pietra ti porta in un luogo dove i raggi del sole non possono seguirti. I soldati accendono delle torce per illuminare la zona. Scoprite che vi trovate in un antica miniera nanica. Siete su un lungo ponte nel bel mezzo del nulla. Il soffitto della grotta è sorretto da imponenti colonne squadrate. Sono fatte di granito ma attraversate da diverse scie di uno strano minerale verde. Riflette la luce delle vostre torce ed è in rilievo. Assomigliano a delle tozza venature verdastri. Lo scintillio del minerale rivela la presenta di altri ponti sotto di voi. Sono tantissimi. Non riveli nulla e non senti nulla. @Walfercher Rientrate nella città e camminate tra le loro vie fino a tornare nella piazza centrale, quella che si affaccia al castello. Un gruppo di uomini è incaricato di controllare il resto di Walfercher. Ovunque vi voltate trovate sempre e solo la stessa scena: morti e cenere ovunque. Alla fine arrivate alla conclusione che in questa città non è rimasta più alcun’anima viva (o non morta). Walfercher è diventata un enorme cumulo di fuliggine e cadaveri. C'è però una novità, al centro della piazza è appena apparso un masso. Si tratta di un minerale nero misterioso. Lo analizzate ma non riuscite a scoprire nulla. @Ratatoskr Il castello di Eleid è a vostra completa disposizione… ad eccezione dell’ala ovest. E’ stata Ezhenarà a imporvi questa unica regola e accende in Helpica il desiderio di recarsi proprio in quel luogo. Ezhenarà ha intuito quel irrefrenabile impulso della gazza e vi spiega perché quell’ala del castello è proibita: in quella zona ci sono tutti i ricordi della moglie di Eleid. Il lord li ha conservati pian piano e senza rendersene conto ha trasformato quell’ala del castello in una sorta di mausoleo per la sua amata. Eleid non permette a nessuno di entrare in quel luogo… neanche a me o ai servitori. Riesco a vedere l’ala ovest da lontano… è un luogo buio, pieno di ragnatele, polvere e… spettri. Ezhenarà vi lascia riposare prima che la conversazioni diventi ancora più triste e lugubre. Vi rincontrate con lei verso sera, nella sala del banchetto. La donna si è potuta dare una ripulita e ora veste come una dama. Cammina verso di voi abiti rossi e dorati mentre i suoi capelli ondeggiano come il grano al vento. Helpica assottiglia gli occhi quando vede Ezhenarà parlare e scherzare con te. La donna vi dice che Eleid sta troppo male per cenare con voi. Durante la cena Ezhenarà vi intrattiene con diverse storie di Valang. Si dimostra un’abile intrattenitrice anche se, di tanto in tanto, sembra concentrarsi solo su di te. Quando ti ritiri nella stanza da letto con Helpica, capisci che la gazza cova dentro di se una scenata da far tremare l’intero castello. La nunk ha anche esagerato con il vino… il che la rende ancora più irascibile.
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@Walfercher Aurline spicca il volo verso l’alto e in pochi istanti supera gli alberi del bosco. Si dirige verso nord-est ignorando le raffiche di vento. Sta per arrivare una tempesta ma il dragone non ha paura. Di colpo però la creatura si blocca, nonostante non si veda ancora l’armata nemica all’orizzonte. Scende rapidamente in picchiata fino ad atterrare nella vallata, nel bel mezzo del nulla. Aurline sembra nervosa. Si agita e ruggisce. Gira su se stessa mentre fiuta l’aria. Inizia poi a battere la coda e infine inizia a scavare… trovando così un piccolo accesso verso il sottosuolo. Si tratta di una sorta di botola di pietra. Aurline la frantuma come se fosse un sottile vetro, rivelando così una pedana che prosegue sottoterra. @Ratatoskr Finisci di parlare con Eleid e vi salutate cordialmente. Esci fuori dalla sua stanza e subito Helpica e Am’Lith ti vengono incontro, curiose di sapere ogni cosa riguardo il tuo incontro con il sicario. Dopo qualche minuto fa la sua comparsa anche Ezhenarà. La donna vi accompagna per il castello, offrendovi anche l’occasione di restare qui per una notte. Anche lei vuole sapere cosa vi siete detti te ed Eleid… e ride qualche gli racconti che avete parlato di Avidhar. Lord Eleid non ha passato la sua infanzia ad Avidhar… ti sicuro ti ha lanciato questa piccola bugia perché voleva sapere come se la cava lord Herlan a gestire una città.
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Qualche migliaio... risponde un superstite ...o forse di più, non ho fatto in tempo a contarli.
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@Walfercher Mentre Rei si occupa dei due gemelli, iniziate ad interrogare i feriti e a controllare i confini del bosco. Un ottavo uomo viene ritrovato vivo. Esce da un laghetto che comunicava con il ruscello in cui si era nascosta Kala. Il guerriero è Caster. Anche lui, come la nunk, conosce una magia per respirare sott’acqua. Caster è illeso ed è in grado di parlare. Vi dice che un plotone di soldati di Walfercher è spuntato dal nulla. I loro cavalli erano incantati e per questo riuscivano a muoversi tra gli alberi. Erano guidati da un uomo di mezz’età, con un’armatura nera e i capelli bianchi. Persino Viktur era confuso. Il Wolkonsoid non aveva ancora iniziato lo scontro con Caster ma si era presentato a lui con solo una spada (e niente protezioni). L’uomo che guidava il plotone gli ha urlato di prendere un cavallo e di mettersi in salvo poichè, secondo lui, Walfercher era caduta. Viktur è salito su un destriero e si è diretto a nord-est. Il resto del plotone ha sorpreso i soldati di Kala, trucidandoli tutti. Mentre ascoltate la storia di Caster (versione confermata dagli altri superstiti) Na’ill esamina il mantello dell’araldo e la bara trovata nella chiesa evocata dal non-morto. Il mantello è semplice stoffa ma nella bara c’è qualcosa di interessante. Si tratta di uno scheletro sepolto con la sua armatura e una spada. A giudicare dallo stato di degrado, si tratta di un soldato molto antico… eppure la sua armatura (la cui forma vi è del tutto estranea) porta il nuovo simbolo di Herlan. Tra le mani scheletriche stringe una spada nera, il manico è adornato di piccoli teschi e sembra essere interrotto a metà, come se l’arma fosse un componente di un’arma più complessa. Sulla bara inoltre è presente un’iscrizione ma è scritta in uno sbiadito elfico antico… e solo gli elfi di sangue puro possono leggerlo. Un cavaliere entra nel bosco e raggiunge Herlan, dice che a Walfercher non si sente più nulla.
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@Walfercher Inizialmente non trovate nessuno (e non avvertite alcuna presenza malvagia attorno a voi). Sapevate che Kala aveva portato con se duecentocinquanta uomini e ora avete la sensazione che nessuno di loro si è salvato. Poi un lamento ed ecco un soldato sopravvissuto: siede con la schiena contro un albero mentre ha la bocca piena di sangue e le viscere che gli escono attraverso uno squarcio dell’armatura. Un guerriero dietro di voi smonta da cavallo e abbandona le fila, ignorando gli ordini di arresto di Mur. L’uomo raggiunge il ferito e gli stringe la mano poiché è il fratello. Quest’ultimo raccoglie le forze per dire: sono spuntati dal nulla! Poi smette di respirare. Mur scende da cavallo per riportare il guerriero tra le fila. Altri uomini vorrebbero andare a cercare dei superstiti. Tra questi duecentocinquanta anime infatti ci sono fratelli, amici, padri, figli… Con marzialità e cautela iniziate a perlustrare l’intero bosco. Scoprire che non ci sono solo i vostri uomini tra i morti, ma anche i soldati di Walfercher. Dopo qualche minuto un cavaliere attira a se l’attenzione di tutti. E’ riuscito a ritrovare Naiko. Il giovane è sconvolto ma è vivo e sta bene. Si è salvato fingendosi morto e cospargendosi addosso il sangue dei caduti. Raggiungete infine un ruscello che sembra tagliare a metà il bosco. L’acqua è rossa e densa per il troppo sangue che si è riversato al suo interno. Il silenzio che regna in questa zona è interrotto dal gorgoglio di quel piccolo torrente. E’ proprio da quelle acque che spunta fuori Kala. La nunk ha delle branchie magiche che le hanno permesso di respirare, e ora che è tornata in superficie l’incanto può terminare. Kala sembra non avervi notato. Ha gli occhi sbarrati di fronti a se. Non riesce a vedere la terra, il ruscello o tutti gli altri elementi naturali del bosco, Kala in questo momento vede solo il sangue addosso a se e che le scorre vicina. In preda al terrore e alla colpa per aver perso tutti i suoi uomini, Kala spalanca la bocca per urlare anche se non riesce ad emettere alcun suono. La frustrazione si aggiunge alla complessità delle emozioni che annebbiano la sua mente e per questo agita busto e braccia con il rischio di farsi male. Non avete mai visto un essere “umano” reagire in questo modo. Trovate infine altri cinque superstiti. @Ratatoskr Eleid è preda di un attacco di tosse. Si calma e risponde: la neutralità è deplorevole ma ha i suoi lati positivi e negativi… uno dei lati positivi è che non posso permettermi di essere amico di uno dei due re… Ma se uno dei due re è amico degli elfi, che a loro volta sono nemici del secondo re, allora potrei stringere degli accordi segreti con il primo re… gli potrei offrire consigli e materie prime per i golem se egli riuscisse a portarmi delle erbe mediche che crescono solo nei regni elfici… …parlo ipoteticamente! Se vuoi sapere a chi appartiene questa runa allora non posso aiutarti… ma ho due ipotesi. La prima: quella runa appartiene a un mago che è entrato da poco nei territori di Valang… o è un mago che si è appena formato in qualche scuola. In altre parole, il mago potrebbe essere un “volto nuovo” nei territori di Valang. La seconda ipotesi è che qualche potente mago sia riuscito a trovare qualche runa appartenente ai tempi dimenticati e che sia riuscito a dominarla. Ad ogni modo, esistono tre streghe a nord… oltre i ghiacci all’orizzonte della capitale. Le tre streghe formano l’oracolo di Valang. Tutti i re di Valang si sono rivolte a loro almeno una volta… ma non conosco una via per raggiungere se non quella che viene controllata da re Jotna. Ma puoi pur sempre chiedere a lady Dragonero, del resto lei ha servito lady Aurline.
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@Na’ill Esamini i non morti ed escludi immediatamente la presenza di una magia o di un rituale per un motivo molto semplice: chiunque muoia per mano dei morti diventa a sua volta uno di loro. Non esiste un rito o un incanto così potente… inoltre ogni magia ha prima o poi una fine e il processo di risveglio a non morto è eterno, ecco perché non può essere una magia ad averli rianimati. I non morti che avete affrontato erano “comuni” non morti per due semplici ragioni: questi non morti non avevano le macchie bianche negli occhi e le magie di guarigioni riuscivano a ferirli. I draugar sono immuni alle cure di tipo magico e ai simboli sacri. Ma un draugen potrebbe animare un morto e dargli la possibilità di risvegliare (come zombie) chiunque uccida. Poiché l’invasione è iniziata da poco, questo ipotetico draugen (o il suo spirito) dovrebbe trovarsi nelle vicinanze. @Walfercher Montate di nuovo sui cavalli e correte verso la foresta a est. Una gran parte dell’armata vi segue. Raggiungete i primi alberi e siete costretti a proseguire a piedi. Superate i primi cespugli e di fronte a voi si presenta una scena pietosa: gli uomini di Kala sterminati dal primo all’ultimo. L’intera foresta è ricoperta di sangue e cadaveri. I segni sulle loro armature, sui loro corpi e attorno a loro fa pensare a uno scontro rapido con qualche nemico. Rei-Ka rompe le fila ed entra nel sottobosco urlando a squarciagola i nomi dei due gemelli nunk. @Ratatoskr Eleid sembra pensieroso. Protrae la mani verso di te e lo aiuti ad alzarti. Contento di non trovare lame nascoste sotto le tue maniche, l’assassino si avvicina a un tavolo posto a pochi centimetri da una finestra. Sul quel tavolo c'è una scacchiera. Eleid si siede e dispone le pedine in modo da replicare il perimetro delle sue terre. Usa poi le ultime pedine rimaste per indicare dei punti strategici su quel perimetro e dice: ho posizionato un golem d’ombra a difesa per ognuno di questi punti. Indica la finestra, da lì puoi vedere il villaggio tra le mura del castello e parte delle sue terre (all’orizzonte si vede la foresta che separa i suoi domini da quelli di Avidhar). Eleid continua: per diventare il Dio degli assassini ho sacrificato la mia vita e la mia moralità, così ho deciso di dedicarmi alla protezione delle anime che vivono nelle mie terre. A me non interessa la guerra di Valang, ne inchinarmi a Jotna o stringere un patto con voi. Voglio solo che la mia semplice e brava gente viva tranquilla. I golem mi servivano a controllare meglio i confini. Ma un giorno venne Dlugo a trovarmi. Suo padre era un mio amico e il figlio volle sfruttare l'amicizia suo vantaggio. Disse che aveva scoperto due cose importanti sui draugar e voleva il mio aiuto. La prima cosa che aveva scoperto che i draugar si erano improvvisamente interessati ad Avidhar e Dlugo non riusciva a capirne il motivo. La seconda cosa è che i draugar non sono veri e propri non morti ma “asceti”… ovvero creature che sono morte e rinate nei loro corpi. Non è una resurrezione, anche se può assomigliarne, ma si tratta di qualcosa di più triste e oscuro. Gli “asceti” hanno già sperimentato la morte per questo motivo non possono più morire e i concetti dei viventi sono estranei e incomprensibili a loro. Inoltre, poiché non sono più legati a questo mondo mortale, i draugar vivono al di fuori del tempo. Per loro non esiste più il concetto di passato, presente o futuro. I draugar magari possono attaccare una città perché sanno che in futuro sarà occupata da un loro nemico. Loro non si rendono conto che così facendo stanno anticipando il loro nemico… o forse siamo noi che non comprendiamo il loro pensiero. Noi, proprio perché dobbiamo morire, avvertiamo chiaramente il concetto di “prima e dopo” …ma i draugar sono già morti e la loro mente è libera dal concetto del tempo che scorre in line retta verso una direzione. O forse dovrei dire che la loro mente è “alla deriva” poiché i loro pensieri non sono più guidati dal tempo. Ad ogni modo… mi rifiutai di aiutare Dlugo perché non volevo noie e lui, mentre andò via dalle mie terre, pensò di rubarmi un golem. Oggi li ho ritirati tutti perché Dlugo mi ha fatto capire che non sono più in grado di controllarli tutti. Buffo, no? Il creatore che non riesce più a controllare i controllori.
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Un raggio elettrico evocato da Miira investe chiunque nella sua scia. Le urla dei soldati abbrustoliti vengono ovattati dal boato del tuono e subito dopo il ruggito di Na’ill sovrasta ogni altro suono. L’uomo, ora in forma di drago, soffia contro i nemici per offrire copertura ai vitriani. Il capitano Baer ordina la ritirata, seguendo le indicazioni di sir Herlan. Quest’ultimo sfila l’elmo del suo morente avversario e fissa così negli occhi Viktur Wolkonsoid. Dietro quella maschera di sangue e cenere, Herlan si rende conto che l’uomo che ha di fronte è il fratello del lord. Il ragazzo prova a parlare ma ha la gola piena di sangue. Lasciate lì il giovane e vi ritirate fuori dalle mura. L’armata vitriana si raccoglie nella pianura a sud di una Walfercher in preda alle fiamme. Mur non fa altro che urlare diversi ordini: bisogna pensare ai feriti e a creare subito una formazione nel caso si dovesse partire di nuovo all’attacco. Un gruppo di soldati inizia a gridare per poter attirare l’attenzione verso di loro. Inizialmente non capite cosa vogliono dire ma indicano nervosamente la foresta a est. Delle colonne di fumo nero si stanno alzando oltre gli alberi e Rei’Ka non riesce a scoprire cosa sta accadendo in quel luogo.
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@Ratatoskr Eleid non degna neanche di uno sguardo il tuo schizzo della runa e sembra rivolgerti la prossima domanda mentre cerca di stirare un sorriso: e perché mai è un onore incontrarmi? Io sono solo un assassino. Colpire alle spalle un uomo ignaro del pericolo mi rende onore? Comprendo che la vostra posizione vi obbliga ad essere gentile… e lo fate molto bene. Perdonate il mio sproloquio, ai vecchi piace parlare. Eleid si mette a sedere poggiando i piedi sul pavimento e le mani che agguantano il bordo del materasso. Una conquista epica per un uomo che versa nel suo pietoso e precario stato di salute. Sapete… non ricordo di aver parlato così a lungo con un non-valango. Ma credo che ci farò l’abitudine dato che il vostro re ha portato Vitra tra le nevi. Ehhh… lord Herl… ah, no …sir Herlan. Si è sposato con una principessa vitriana. Una bambina di tredici anni che non è mai uscita dal suo castello... e ora può diventare la seconda regina di Valang nella storia dopo lady Aurline. Ma a dire il vero non mi dispiace questo scenario futuro… è che sono solo preoccupato per l’impresa del vostro re. Non so se ha capito bene come la corona di Valang gestisce Valang. Ve lo spiegherò io: nei tempi antichi, i re non erano in grado in controllare l’intera nazione poiché secoli fa Valang era molto più fredda di quella di oggi. Per questo motivo un Valaspear decise di suddividere il territorio in tante piccole regioni e dare il comando di quelle regioni ai suoi nobili. I nobili erano così potenti anche perché non tutti potevano essere controllati dal re. Per via di quell’usanza, i nobili valanghi di oggi hanno un potere superiore a quelli degli altri regni. Il re dipende dai suoi nobili, persino Jotna. L’esercito della corona non è niente in confronto ai guerrieri che sono al servizio dei nobili… nobili che continuano ad essere ancora fedeli al re e gli “prestano” le armate per le guerre di Valang. Voi avete sentito storie orrende su Jotna… e sono tutte vere. Ma è anche vero che il sovrano porta benefici e ricchezze a molti nobili, per questo i lord di Valang continuano ad essere fedeli a lui e a supportarlo in questa guerra contro sir Herlan. Se sir Herlan riuscisse a sconfiggere Jotna e a salire al trono allora darà un messaggio molto chiaro all’intera nazione… e cioè che se un re non piace allora può essere sostituito con la violenza. Il tuo re prenderà il trono, liberando Valang da Jotna, e qualche tempo dopo un nobile lo ucciderà riportando la corona su una testa di natio valango, liberando Valang da Herlan. E in pochi anni si darà il via a una serie di delitti per un trono circondato da neve e morti. Fidati di me che ho fatto della morte la mia professione. Per evitare questo futuro, Herlan dovrebbe distruggere l’intero sistema politico valango ma con cosa lo sostituirà? Con le leggi di Vitra? Che sono peggio di quelle di Jotna! Oppure proverà a creare un sistema di leggi nuove che, proprio perché sono nuove, indeboliranno la nazione nelle sue prime fasi iniziali, rendendola una preda appetibile per i nostri vicini? Il tuo re deve rendersi conto che… una cosa è uccidere un re… e un’altra cosa è diventare un re. Eleid dà una rapida occhiata ai tuo schizzi: la mia runa non assomiglia a quella lì. E sinceramente non ho mai visto quel simbolo. Questo dovrebbe scagionarmi ma ti do un’altra informazione. Nel mio periodo di ottima salute riuscivo a creare al massimo cinquanta soldati del sangue, e non settantacinque. Chiunque vi ha attacco è più forte di me… almeno dal punto di vista delle conoscenze alchemiche. Puoi chiedere una conferma delle mie parole ai nobili che mi assoldarono per i loro scopi… puoi chiedere solo a loro e non ai miei nemici… perché io non ho nemici. Per quanto riguarda il golem d’ombra… ebbene si, quello è mio. Ma non è stato mosso per mia volontà ma per mano di un uomo che si è finto un chierico di Falisaar e che ad Avidhar ha servito, sotto mentite spoglie, la nobile famiglia Shayll. L’uomo si chiamava Dlugo ed era uno degli ultimi guerrieri d’ombra ancora in vita. Servo della casata nobiliare Raask, abbandonò il suo padrone perché era ossessionato dal trovare il signore dei draugar e credeva che ad Avidhar avrebbe trovato degli indizi fondamentali. I Raask sono da sempre fedeli alla casata Jotna.
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@Walfercher Miira atterra vicino a Herlan e con una magia riesce a curare lui e il capitano Baer. Diversi morti si dissolvono per l’effetto benefico dell’incanto. Nel frattempo Na’ill marcia e calpesta sia i morti che i difensori di Walfercher. La sua presenza spaventa i soldati fedeli a Wolkonsoid. L’uomo dilania altri uomini e le loro interiora vengono sparse nella piazza. Viktur intanto continua ad incrociare la spada con la Bufera di Herlan. Il lord si sta stancando ma ogni suo attacco è possente e brutale. Herlan nota poi un movimento errato da parte di Viktur, ricordando le lezioni di Vanesh e i consigli di Silkar, Herlan abbassa il baricentro del suo corpo e nasconde la spada dietro il suo fianco per poi scattare in avanti e affondare la lama nel petto di Viktur. La Bufera perfora la corazza del lord ed esce dalla sua schiena. Rossa del suo sangue. Viktur dimostra di avere abbastanza energia vitale da non collassare ma le forze lo stanno abbandonando e già cade in ginocchio.
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@Herlan – Miira – Na’ill Miira e Na’ill non hanno tempo di analizzare a fondo ciò che sopravvissuto nella chiesa. Ma dopo aver costato che non ci sono trappole magiche (o altri pericoli) decidono di prendere tutto quanto e spiccare il volo verso Walfercher. Dall’alto la città appare come un manipolo di strade e case che vanno a fuoco. Le persone sono in preda al panico e si uccidono a vicenda. I morti si rialzano e attaccano chi è in vita, anche se erano uomini della loro stessa fazione. Nonostante la ridotta visibilità, per colpa dei fumi, Na’ill e Miira riescono a scorgere la figura di Herlan. Sta combattendo contro Viktur nella piazza che confina con un castello. Herlan si tira indietro e chiede a Viktur se è opera sua tutto questo. Il lord di casa Wolkonsoid lo raggiunge e gli risponde: come può essere opera mia questo massacro? E continua ad attaccare Herlan con un impressionante ritmo di colpi. Il capitano Baer intanto si libera dai suoi nemici e carica Viktur. Lo colpisce alle spalle ma la sua armatura attutisce l’impatto della grande sciabola fatta d’osso. @Ratatoskr Ezhenarà alza le spalle e risponde: chi sono io per oppormi al volere di un re? Soprattutto questo re! Si volta per scherzare con un passate: abbiamo un vitriano come vicino… per poi voltarsi verso di voi e farmi segno di seguirla …da questa parte per il castello. Dopo neanche un paio di passi, Am’Lith si avvicina alla donna e dice quasi con fare timido: lord Herlan non è vitriano, viene da Eltheria. Tsk! Lo dite come se fosse una giustificazione. Bhè… dovete ammettere che i vitriani non piacciono a nessuno. Avete paura che lord Herlan possa non piacere al mio signore? La realtà è che per i valanghi non importa da dove vieni. Noi abbiamo una semplice distinzione: esistono i valanghi e poi ci sono tutti gli altri. Puoi essere un pirata di Bastran o un campagnolo swoliano, la realtà è che non sei nato tra i ghiacci… …e temprato dalla bufera, non sei un valango! Am’Lith termina quello che sembra essere un motto di Valang. Un modo abbastanza goffo per rimarcare la sua appartenenza alla nazione. Sembra che Ezhenarà si sia accorda del disagio creato e per una parte del discorso chiede ad Am’Lith qualche storia sulla sua allieva, la regina dei ghiacci. Ezhenarà infatti sa chi è Am’Lith e lo sottolinea facendo domande sul suo passato. Ogni frase delle due donne nasconde un significato. Pian piano inizi a capire i modi di vivere di questo contorto popolo. Am’Lith d’un tratto rivolge una domanda alla vostra guida: perché Eleid non è mai intervenuto contro Aurline? Voglio dire… il suo castello si trovava nei domini dei nemici della regina, perché non si è schierato con lui? Cosa vi dice non fu così? Chiede Ezhenarà… ma lo fa sorridendo e questo vi fa capire che sta scherzando. Potreste fare con quella donna ogni tipo di discorso e lei li prenderebbe tutti con tranquillità e leggerezza. Am’Lith risponde: perché lord Eleid l’avrebbe sicuramente uccisa. Un altro complimento mascherato. Ezhenarà sorride e dice: Eleid non volle andar contro la regina. Il mio signore disse che lady Aurline doveva vivere, che era una speranza per Valang e in quel momento venne meno alla sua identità di assassino. Perché si rifiutò di ucciderla? Peggio… perché, e cito le sue parole, si permise di pesare una vita umana. Un assassino non deve aver la presunzione di decidere chi deve morire e chi merita la misericordia. Ma quella volta, il Dio degli assassini disse che Aurline doveva restare in vita. Quello fu l’inizio del declino di Eleid… e fu dolce, come miele che scorre su una tavola inclinata. Am’Lith sorride. Sentendo quella storia non riesce a non provare simpatia per Eleid: e le sue terre a chi sono fedeli? Siete contro Jotna? Noi siamo un bordo grigio. Am'Lith vi spiega: con "grigio" intendiamo, noi di Valang, un territorio neutrale. I lord della nazione possono permettersi di farlo ma anche di partecipare alle guerre in un secondo momento. Ezhenarà aggiunge: e la cosa più bella è che i territori grigi possono "colorasi" delle tinte delle varie fazioni in ogni momento... come vuole la legge di Valang del codice Valaspear. Quest'ultima affermazione sembra avere un secondo significato di natura politica e strategica. Raggiungete infine il suo castello. Si tratta di un palazzo in pieno stile valango, ma più grande rispetto alla media. Il suo interno è tremendamente spazioso e desolato. Ezhenarà ci tiene a mostrarvi una cosa conservata in una teca di cristallo. Si tratta dell’elmocremisi, la veste che Eleid indossava per i suoi assassini. L’elmo è scintillante e copre solo la parte superiore della testa. Ha una forma che ricorda un teschio e dal suo interno scende il mantello rosso. La stoffa è consumata e ai bordi sfilacciata, testimonianza di tutti i duelli che ha dovuto sostenere. Ecco l’elmo senza memoria… la vostra guida guarda te e Helpica …sapete perché si chiama così? Am’Lith si volta verso di voi e risponde: perché chiunque incontrava quest’elmo veniva ucciso, e nessuno poteva sapere che forma avesse. Questa volta il sorriso di Ezhenarà si illumina ancora di più: voi siete tra i pochissimi uomini a vederlo e a poterlo raccontare… spero. Helpica impallidisce e Ezhenarà ridacchia e si scusa con lei: stavo scherzando. Ma Am’Lith aggiunge: siamo pur sempre nella casa di lord Eleid, queste battute hanno un certo effetto. Mi piace l’umorismo macabro… vi indica un corridoio …Da questa parte. La donna vi mostra poi un grande portone di legno con intarsi complicati e diversi elementi dorati. Restate qui… questa è la sua camera da letto. In punta di piedi, Ezhenarà bussa e apre la porta quel tanto che basta per far passare la sua testa: mio signore? Sussurra con voce dolce e amorevole. Ogni uomo vorrebbe svegliarsi sentendo quella voce. Mio signore? Siete sveglio? Ezhenarà entra e voi non sapete cosa fare. Mio signore, come vi sentite oggi? … Ci sono visite. Mandateli via… una voce spettrale risponde. E’ debole e suscita pietà e tenerezza in voi. Sono gli uomini di lord Herlan. Her…? Il re di Avidhar, il drago che piange sangue. Ricordate? Ve ne avevo parlato? Chi sono? Lord Ratatoskr, il suo alfiere, lady Am’Lith Dragonero e lady Helpica. Eleid si lamenta senza formulare parole concrete. Hanno fatto un lungo e pericolo viaggio, mio signore. Fate entrare l’alfiere, ma solo l’alfiere. Parlerò solo con lui. Grazie infinite. E questo vuol dire che neanche tu potrai restare, è un ordine. Sospiro… ai vostri ordini. Ezhenarà si affaccia da voi: datemi solo un minuto, lo preparo per essere ricevuto, poi aprirò la porta e Ratatoskr potrà entrare. Am’Lith ed Helpica sono preoccupate. Ezhenarà si avvicina a voi per tranquillizzarvi: lord scoiattolo, non sobbalzate quando lo vedrete, è un uomo innocuo, intelligente e profondamente cordiale… siete al sicuro in questo castello. Dopo qualche minuto, la porta si apre ed entri da solo. La stanza da letto è enorme e immersa quali del tutto dal buio. Nell’angolo più lontano dalla finestra, dove il sole non può raggiungerlo, si trova un immenso letto a baldacchino con tende e lenzuola nere. Il gioco di luce e ombre rivela un corpo disteso su quel letto. Avvicinatevi, sussurra la voce di un uomo morente eppure ammaliante. Sei costretto ad obbedire a quella voce. Raggiungi il capezzale e ti trovi a contemplare un luccichio sul cuscino. E’ una maschera d’argento indossata da Eleid. L’uomo è disteso al suo letto, indossa abiti di lino con sopra una vestaglia nera. Anche le sue mani sono avvolte da dei guanti fatti con lo stesso materiale delle bende. Profumano di erbe mediche. Ha il respiro affannoso, una mano poggia sul cuore mentre l’altra è distesa vicino al fianco. Fa un grande respiro per trovare la forza per parlare: mi rincresce doverla ricevere in questo stato, alfiere, ma il morbo oggi mi costringe a questo stato. Un lord non dovrebbe accogliere così suoi ospiti, specialmente un uomo con il vostro titolo. Venite da Avidhar. Anche se la via è breve da quella città a questa casa fatte di ombre e silenzi, comprendo che è stato un viaggio rischioso. Purtroppo una strada corta non è sempre la via più sicura. Come sta Avidhar? Lì ho consumato la mia infanzia e prego gli Dei che tutto sia rimasto come quei giorni.
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@Herlan Attraverso sangue, fuliggine e polvere, carichi Viktur. L’uomo cerca di incerettare il tuo colpo ma non fa in tempo. Lo colpisci all’altezza del collo ma la sua armatura attutisce il colpo. Il lord si avventa su di te con furia cieca e cerca: accorcia così tanto le distanze che è costretto a colpirti (senza sosta) con il pomello della sua spada secondaria. Baer vorrebbe unirsi allo scontro ma è bloccato dai soldati della città. Nel frattempo la guerra continua attorno a te e sei riuscito a notare che chiunque muore si rianima come draugen. @Na’ill – Miira Na’ill solleva la spada e colpisce l’araldo all’altezza della testa, facendogli sgretolare il cranio. Così come quelle ossa vanno in frantumi, le pareti della chiesa di sbriciolano e diventano cenere al vento ancor prima di toccare terra. Della cattedrale nera restano solo qualche maceria, l’altare parzialmente distrutto e la bara. Dell’araldo invece resta solo la sua cappa rovinata dal tempo. @Ratatoskr Ezheranà si alza fingendo di essere stanca, continua a sorridervi in modo strano mentre si avvicina a te. E perché mai uno scoiattolo apparso dal nulla ci offre il proprio aiuto? Dovrai ammettere, Nunk… qualunque cosa significa questa parola …che è bizzarro il tuo modo di fare. Helpica si sporge e dice: cerchiamo solo di fare una buona impressione, noi nunk… che per l’appunto è il nome del nostro popolo …aiutiamo chi è in difficoltà. Stiamo cercando di incontrare il lord di queste terre e aiutarvi può essere un ottimo modo… La gazza viene interrotta da un’improvvisa risata di Ezhenarà: il lord di queste terre? Siete venuti fin qui, chissà da dove, per incontrare quella salamandra raggrinzita di Eleid? Gli uomini attorno a voi iniziano a vociferare tra loro e scopri, dai loro commenti sussurrati, che solo Ezhenarà si permette di burlarsi di Eleid e di nominarlo senza prima dire la parola “lord”. Avete fatto un viaggio a vuoto… continua lei incurante del popolo …Eleid è morto. Quello che rimane di lui è solo la sua ombra. Un involucro di carne con dentro della polvere al posto di uno spirito. Tornate indietro, Eleid è malato… debole… svuotato. Helpica insiste: deduco che lo conoscete bene. Solo la sua servitrice, l’equivalente di un alfiere se quella testa morta fosse cinta da una corona. Io mio occupo di ogni cosa… dall’amministrare le sue terre vino a lavargli il cu.lo. Combatto per lui, cucino per lui, mi prendo cura del suo popolo… per rispondere meglio alla tua domanda: nessuno conosce Eleid meglio di me. E io vi posso dire che quell’essere non può essere neanche più definito “uomo”.
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@Na’ill – Miira L’araldo evoca dal terreno quello che sembra essere una cattedrale nera. Vi trovate ora dentro la navata. E’ Buio e ogni cosa all’interno della chiesa è macabro: dalle colonne che ricordano zampe di ragno fino alle vetrate dai disegni contorti. L’araldo vicino l’altare e tra lui e il tavolo c’è una bara chiusa. E’ la prima volta che ne vedete una (dato che il Buio vi ha sempre costretti a bruciare i morti). Sentite dall’esterno il drago che si allontana. @Herlan Dai delle disposizioni al tuo esercito per poi caricare Viktur. Dalle vie laterali della città un gruppo di morti invadono la piazza e attaccano i viventi. I soldati di Wolkonsoid cercano di proteggere il loro signore cercando di serrare i ranghi attorno a lui e riescono inizialmente ad arrestare l’avanzata dei vitriani. Alcuni dardi però riescono a colpire Viktur, una delle frecce lo ferisce a una gamba e una seconda gli entra nella spalla. Tra tutti i tuoi soldati, Baer è quello che riesce a sfondare le fila e, armato di lancia corta, carica Viktur. Quest’ultimo non si sposta ma sorprende il capitano mezz’orco lasciando cadere la sua spada, agguantare l’asta della lancia e usarla per ribaltare Baer dal destriero. Il capitano cade a terra e lascia la presa della sua arma. Viktur la usa contro di lui ma Baer, nel voltarsi per potersi rialzare subito, evita accidentalmente un colpo mortale e la lancia gli infilza la parte superiore del pettorale. Viktur è sopra di lui. Il mezz’orco sfodera la sua arma principale: si tratta di una grande e tozza sciabola ricavata dalle ossa di un orco antico, affilata solo da un lato. Baer colpisce al ventre Viktur, la sua armatura lo salva dalla eviscerazione ma il colpo è così violento che il lord viene fatto volare via. Il capitano vitriano può rialzarsi mentre Viktur si sfila la freccia dalla gamba. @Ratatoskr La donna scende dalla pila morti per poi sedersi alla base. Vi guarda e vi rivolge un sorriso. Si sta rilassando dopo la battaglia ma è confusa per via della vostra presenza. Prende una borraccia d’acqua dalla cinta e anche mentre beve continua a scrutarvi con vivida curiosità. Cosa sei, uno spiritello della foresta? Ti chiede dopo aver osservato a lungo le tue orecchie. Am’Lith avanza di un passo poichè, in qualità di nobile, la strega si sente in dovere di intervenire: mia signora, abbiamo fatto un lungo viaggio… Un uomo corre dalla guerriera seduta per chiedergli delle indicazioni. Lei risponde dicendo di dare priorità ai feriti, di controllare le mura e altri vari suggerimenti. L’uomo si inchina e va via. La guerriera prende dalla manica un fazzoletto di seta bianca, troppo lussuosa per appartenere a un normale soldato, si pulisce il volto e torna a parlare con te (ignorando del tutto Am’Lith): mi chiamo Ezhenarà… Ezhenarà Reivald. E voi stranieri siete apparsi proprio dopo l’arrivo dei morti. Li avete per casso mossi voi, Ratatoskr-presunto-spiritello? Dalla leggerezza delle sue parole, Ezhenarà non intende formulare alcuna accusa. Altri uomini intanto corrono da lei per chiedere cosa fare.
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@Miira – Na’ill Miira chiude gli occhi e stringe i pugni mentre si concentra. Contrae i muscoli e richiama a se una magia che gli permette di riassorbire il sangue perso e di richiudere le ferite. Na’ill intanto genera delle esplosioni attorno al drago che in un secondo viene avvolto da del fumo. Non dovete aspettare molto per capire se il mostro è morto o si è salvato: il drago fa capolino dalla nube e soffia contro di voi. Il suo soffio è costituito da un fumo di cenere a forma di volto allungati e deformanti. Venite travolti insieme all’araldo. Quest’ultimo però sembra rinvigorirsi. Si allontana da Miira e inizia a far oscillare il suo mazzafrusto come se fosse un vero e proprio incensiere. La terra sotto di lui si apre e una luce rossa si sprigiona dalle crepe. @Herlan Avanzi dopo aver dato disposizione al tuo esercito. Superi la periferia e infine raggiungi una zona centrale di Walfercher. Lì si sta consumando una battaglia tra gli uomini. Non riesci a capire quali sono le due fazioni, entrambi infatti sono costituiti da gente semplice e guerrieri. Alcuni soldati si stanno dirigendo verso il palazzo centrale che è protetto da delle mura. Quei guerrieri cercano di salvare quanti più uomini possibili. Gli incendi continuano a divorare la città e la visibilità sta scendendo. Faticate persino a respirare. La confusione regna in questa città ma sei riuscito a scorgere la presenza di Viktur. Ha la sua armatura e indossa un elmo (non chiuso). E’ circondato da alcuni guerrieri che provano ad attaccarlo ma il lord riesce a difendere. Ha una strano modo di combattere: abbassa di molto il baricentro, porta una gamba in avanti e tiene la spada, con entrambe le mani, dietro la sua schiena e pronta come se volesse menare un ampio fendente. Altri nemici si avvicinano a lui. Viktur chiude così l'elmo e si strappa di dosso il mantello per muoversi più comodamente. Poi riesci a cogliere un particolare, alcuni uomini hanno occhi chiari e pervasi da aloni bianchi. Sono gli occhi draugar. L’intera Walfercher è invasa da non morti e chiunque muore diventa uno di loro.
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@Miira – Na’ill Mentre Na’ill riesce a tenere a bada il dragone, Miira fa roteare la sua catena per poi colpire l’arando al volto. Il suo teschio si riempie di crepe mentre il guerriero barcolla e si piega su se stesso. Fissa Miira e sembra furioso, si avvicina a lei con passo pesante per poi affondargli la lama nel mentre. @Herlan I due gemelli si scambiano uno sguardo. Kala però lo fissa con occhi truci. -.-.-.- Scendi sulle mura, dove Mur e gli altri capitani si sono avvicinati alla bucadraghi. Mur ha appena finita di ispezionarla, sospira e dice: è falsa, Viktur ha giocato d’azzardo. Un soldato vitriano sale velocemente le scale per raggiungervi. Vi informa che la zona meridionale della città è stata presa. Quanti morti? Chiede Mur. Nessuno, mio signore. Non abbiamo incontrato resistenze? No, gli scontri sono all’interno della città, nella zona centrale, dove ci sono la maggior parte degli incendi. E quanti cadaveri abbiamo trovato per le strade? Neanche uno. Questo significa che il nemico non li ha attaccati da qui. Non saprei, mio signore, ma c’è qualcosa di strano… ci sono tracce di sangue ovunque, oltre che a dei segni di un recente scontro. E neanche un cadavere? Neanche uno. Un secondo uomo sale le scale: miei signori, stiamo ispezionando le prime abitazioni, anche lì non abbiamo trovato nessuno ma solo sangue e segni di combattimento. Ma che sta succedendo? Esclama Ilakanvir. @Ratatoskr Con un turbinio di colpi riesci ad abbattere tre morti di fronte a te. Un quarto nemico stava per colpirti ma Helpica sfodera un katar e glielo pianta sotto il mento fino a raggiungere il cervello. Am’Lith viene morsa a un braccio ma la strega riesce a liberarsi per poi evocare una folata di vento ghiacciato che congela i restanti non morti. State bene? Chiede. Helpica risponde: si, solo qualche ferita. E tu? Sto bene. Correte verso la città mentre le nuvole scure continuano ad accalcarsi nel cielo. Sentite anche qualche tuono in lontananza. Vedete poi le mura della piccola città: le porte sono aperte e ci sono delle colonne di fumo che salgono verso l’alto. Capite che quel paesino è sotto assedio. Am’Lith inizia a correre e voi non potete far altro che seguirla. Entrate nel borgo. Si tratta di un'umile e incantevole città ma non hai il tempo per ammirarla. I cittadini stanno combattendo contro dei non morti. Sono loro gli invasori. Tu e le due donne siete arrivati proprio nelle fasi finali della battaglia. Il popolo è riuscito a sconfiggere l’ondata di morti… il che è sorprendete date le loro limitate risorse. Chiunque li abbia guidati dev’essere un eccellente condottiero. Riuscite ad incontrarlo proprio quando entrate nella piazza principale. Si tratta di un soldato che indossa, come protezione, solo un elmo e una maglia di cuoio imbottito. A quanto pare l’attacco dei morti è stato così repentino da costringere il guerriero a indossare solo quella parte di armatura. Si innalza su una pila di non morti mentre il popolo finisce di sconfiggere gli ultimi ancora “in vita”. E’ solo quando il guerriero rimuove l’elmo che la sua enorme chioma dorata inizia a sventolare a comando del vento come una bandiera gialla a simbolo della vittoria. I suoi occhi sono grandi e azzurri come due zaffiri purissimi. Sul suo volto sporco di sangue, fuliggine e terra appare un sorriso radioso. Solleva la spada e urla delle frasi di incoraggiamento al popolo. Sentendo la sua voce capite che il guerriero è una donna.
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@Herlan Kala scrive: quanti uomini devo portarmi da Viktur? Non posso portarli tutti e cinquemila! Inoltre, cosa dovrò fare una volta trovato il lord? -.-.-.- Spicchi il volo con Aurline mentre il tuo esercito si prepara alla carica. I corni suonano e i tamburi rullano. Sei più veloci dei tuoi cavalieri e in poco tempo ti trovi tra le nuvole sopra Walfercher. La città sta bruciando e fai fatica a vedere cosa sta succedendo tra le sue vie… ma a quanto pare sembra che gli uomini si stiano attaccando tra di loro. Cittadini, contadini, guerrieri… si stanno massacrando tutti quanti. Nessun uomo sta difendendo le mura, infatti i tuoi uomini aprono le porte senza neanche distruggere la bucadraghi (perché nessuno è sulle mura). @Miira – Na’ill Aggredite l’araldo che è costretto a chiudersi in difesa. In pochi istanti però il non morto dimostra di avere una forza sovrumana: vi respinge allontanandovi per poi puntare una mano verso la collina ad ovest. Agguanta l’aria e mima il gesto di trascinare verso di se qualcosa. La collina si spacca e si sgretola e dalle viscere della terra fuoriesce la carcassa di un drago. Ruggisce e si scrolla di dosso il terriccio. @Ratatoskr Am’Lith spazza via dei non morti generando un’ondata ghiacciata mentre ti getti contro un altro morto e gli affondi il pugnale nero nel collo. Basta un secondo movimento e riesci a decapitarlo. Gli altri morti ti caricano e Helpica usa il suo mantello per innalzare uno scudo per te. Nel frattempo senti delle campane in lontananza. Più a nord dovrebbe trovarsi una città di Eleid.
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@Herlan Rei-Ka si avvicina a te: un re può muovere una massa di contadini come un condottiero può muovere una massa di guerrieri contro quest’ultimi. Ma ogni uomo può muovere se stesso a prescindere dal lord che egli serve o che è costretto a servire. L’anima appartiene alla persona e a nessun altro. I valanghi lo hanno dimenticato dopo aver subito e assistito agli orrori del loro re. Ma quando moriranno e raggiungeranno il loro Dio, non potranno dire “ma mi è stato ordinato di farlo”. Rammenta, Herlan, noi siamo padroni di noi stessi. Per quegli uomini di Walfercher è arrivato il momento di scegliere se continuare ad essere schiavi o passare dalla nostra parte e lottare per la loro libertà. Guarda il tuo esercito. E’ composto da vitriani e valanghi che hanno deciso di seguirti con il rischio di essere divorati dal gigante di Jotna o torturati fino alla morte. Loro possono rifiutare di combattere per il tuo vessillo mentre i contadini di Jotna sono costretti. E’ questa l’immagine che devi dare a tutta Valang! Chi combatte per te, lo fa perché ha deciso di farlo. Chi combatte per Jotna, è costretto a farlo e troverà la morte. Va là fuori e offri ai contadini l’occasione di ribellarsi. Considera Herlan che ti stai rifiutando di attaccare una città per non uccidere un pugno di uomini… ma più ritardi i tuoi piani di attacco e più Jotna continua a trucidare migliaia di contadini in altre città. Attacca questi uomini per salvarne molti altri. Naiko entra di corsa nella tenda e Kala lo fulmina con uno sguardo carico di rabbia. Il ragazzo dice: chi ha dato l'ordine di attaccare? Mur dice: nessuno, l'esercito non si è mosso. Allora qualcuno sta bruciando la città. @Miira – Na’ill L’araldo corre contro di voi mentre la nebbia finisce per avvolgerlo del tutto. La coltre vi investe e il non morto compare in mezzo a voi. Colpisce Na’ill con la spada provocandogli un taglio al ventre e fa sputare due denti a Miira colpendola con l’incensiere al volto.
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@Miira – Na’ill Come tutta risposta l’araldo smonta da cavallo con già la spada sguainata. Si tratta di un’arma rovinata nel tempo. La sua lama scura emana un fumo sempre più denso e scuro, lasciando dietro di se una scia nera come la pece. L’araldo poi sposta all’indietro il suo mantello poiché gli copriva il lato sinistro del corpo… rivelando così una seconda arma che stringe nella mano. Si tratta di un grande incensiere modificato per essere un mazzafrusto. Anche quest’ultima arma genera del fumo ma quando l’araldo inizia a farla rotea si sprigionano delle fiamme. Le roteazioni diventano sempre più frequente e il fuoco disegna un anello rosso a mezz’aria.