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@Herlan I tuoi cinque quattro capitani vengono chiamati nella tua tenda. Vi sedete attorno a un tavolo dove vengono spiegate alcune mappe. State per iniziare la discussione quando Rei-Ka entra nella tenda e viene subito rimproverata da Mur: fagiana! Questa riunione è solo per i capitani! Aquila! Sono una nunk-aquila! Si, si, si… adesso esci! Vuoi che porto fuori anche Kala così voi maschietti vi misurate il pisello? Mur non sa cosa rispondere ma continua a fissare Rei-Ka con fare furioso. La donna si avvicina a te e dice: ho dovuto richiamare i miei falchi. Gli arcieri di lord Viktur li stanno abbattendo tutti. Non so se questo Wolkonsoid è un genio o un fot.tuto paranoico… io credo che sono che sia paranoico ma ad ogni modo non posso controllare la città dal cielo. Baer prende la parola: lord Herlan, attacca la città ora che il suo difensore è impegnato nel bosco. Concentrate tutte le forze sulla bucadraghi e poi spiccate il volo con Aurline. Voglio vedere quanti mezzadri avranno il coraggio di attaccare un drago che porta il nome della regina dei ghiacci. Mur incrocia le braccia: la fai troppo semplice. E’ un dato di fatto… dragone contro zappe e rastrelli?! Quei pianta-patate scapperanno dalla paura o si prostreranno a noi? Ilakanvir si alza dalla sedia in moto da ottenere tutta l’attenzione per se. Ha un’espressione cupa in volto, motivo in più per ascoltarlo. Non possiamo attaccare con così tanta leggerezza. Viktur ti spaventa così tanto? Chiede Mur. Viktur è intelligente. Ma chi mi preoccupa è Xandar, suo patrigno. Lo avete visto, anche se eravamo tutti lontani. Quell’uomo dall’armatura nera e dai capelli bianchi… come i miei. Le sue ultime parole hanno il sapore della confessione. Ilakanvir rivive in pochi secondi tutta la sua infanzia. Xandar Tolmei Wolkonsoid è mio zio. Lui aveva un fratello e una sorella. Il fratello era mio padre. Sua sorella, mia zia, si sposò con il fratello della madre di lady Aurline nel tentativo di creare una pace tra i Tolmei e la famiglia reale. Dovete sapere che i Tolmei furono acerrimi nemici della regina di ghiaccio. Dall’unione delle due famiglie nacque una bambina, Kirana Dryaspree… mia cugina. Nessuno osa parlare. Kala inizia a gesticolare e poi, ricordandosi che Ian non è con voi, prende una pergamena e scrive: e perché non abbiamo mai sentito parlare dei Tolmei? Per due ragioni… spiega Ilakanvir …primo: il Tolmei abitano nell’estrema Valang orientale e quelle terre sono misteriose anche per noi valanghi. Secondo: i Tolmei erano i più grandi addestratori di sicari, tutti i migliori assassini furono allenati da quella famiglia ma quando lord Herlan distrusse il Buio, le gilde si sciolsero e i forzieri di casa Tolmei si svuotarono. Per tornare alla gloria di un tempo, a quanto pare la casata ha deciso di schierarsi con Jotna… dopo circa trecento anni i Tolmei tornano a servire la corona. L’ultima volta che accadde, al trono di Valang c’era il bisnonno di Aurline, colui che uccise il grande drago di ghiaccio e consegnò il suo cuore ai nani per forgiare la Bufera. Fatemi capire bene… dire Mur …i Tolmei odiano la famiglia di Aurline e lord Herlan li ha gettati nella povertà? A un passo dalla povertà, lo corregge Ilakanvir. Tsk… questi ci odiano più dei Volkan e degli Jotna. Ilakanvir annuisce per poi continuare: vi basti pensare che Eleid elmocremisi si è addestrato nella casa dei Tolmei. E Dragonero? Anche loro erano gradi assassini… nonché servitori di lady Aurline. La casa Dragonero era l’unica casa di assassini che poteva tenere testa ai sicari dei Tolmei. Ma per evitare una guerra di assassini, i Tolmei e i Dragonero strinsero un patto segreto di cui non conosco i dettagli. Per questo motivo Eleid fu addestrato nell’arte dell’omicidio insieme al padre di lady Am’Lith. Le due case non dovevano entrare in diretto conflitto tra di loro anche se una serviva la regina dei ghiacci e l’altra gli aveva dichiarato guerra. Che storia contorta. Già… ad ogni modo, lord Xandar sposò la vedova Wolkonsoid e divenne per qualche periodo il signore di quella casata, poi diede il potere a Viktur. Prima di abdicare però, lord Xandar educò il giovane Viktur, suo fratello, Kirana Dryaspree e me… fummo una strana famiglia cresciuti sotto l’ombra di quel despota. Credetemi quando vi dico che conosco Xandar. Lui non rispetta le tradizioni valanghe o di qualunque altro popolo. La sua filosofia è “ciò che conta è arrivare al risultato usando ogni mezzo”. Xandar è un animale con l’intelletto di un uomo. Perché non ci hai mai detto nulla? Perché non credevo che Xandar scendesse in guerra e io, per non chiamarlo più “padre”, ho preso prima il cognome di mia madre e poi ho abbandonato anche quello. Non sono più un nobile. Ho fatto di tutto per sradicare Xandar dalla mia vita… ma è parte di me. Anche il mio modo di combattere, con due spade, è il retaggio del suo allenamento… lo ha appreso dagli elfi della notte, i suoi antenati. @Miira – Na’ill In base alle vostre conoscenze ricordate le leggende attorno all’araldo. In pochi sanno che l’araldo è solo uno dei tre messaggeri che viaggiano insieme a una fitta nebbia. Nonostante questi cavalieri siano tre, è noto solo l’araldo poiché è semplicemente la figura più trascritta nei racconti (in altre parole, l’araldo è il più famoso perché piace di più). Gli altri due cavalieri sono noti come il guardiano e il custode… i nomi per interno sono: Il guardiano dei mondi e il custode dei volti. Si tratta di asceti, ossia delle creature che hanno superato la condizione di non morto abbandonano così le loro vulnerabilità. Pochi testi antichi fanno riferimento a uno spettro, il padrone dei tre cavallieri. -.-.-.- Ecco lì, immobile e intento a fissarvi mentre la nebbia ondeggia lentamente attorno a lui. L’araldo, in sella al suo cavallo senza testa, è su un colle a trenta mentre da voi. La nebbia è fitta quanto densa. Un teschio da cavallo è la testa dell’araldo, c’è solo il buio in quelle grandi orbite cave. Una cappa scura e logora lo protegge da un gelido e debole vento, scende sulla schiena e copre anche parte del cavallo. La sua armatura è spaventosa, piena di piastre nere, ammaccature e graffi. @Ratatoskr Cercate di fermare il contadino ma la paura gli impedisce di ragionare. Vi supera senza accorgersi di voi e continua a correre per la sua strada. Sentite il fruscio tra il granturco, qualcos’altro si sta avvicinando a voi. Dopo qualche secondo vedete dei non morti correre nella vostra direzione. Hanno gli abiti stracciati e la carne grigia che espone interiora e ossa.
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@Miira – Na’ill – Herlan Una volta ritornati dall’esercito venite subito chiamati nella tenda di Herlan. Al suo interno è stato portato da poco una delle vostre sentinelle. Perlustrava la zona ovest della pianura. L’uomo è in un stato catatonico, trema e ha gli occhi sbarrati. E’ stato avvolto da una coperta e Igiorando sta preparando un intruglio che possa farlo calmare. Che caz.zo gli è preso? Urla Mur per poi essere travolto da un attacco di tosse. Una delle guardie presente nella tenda vi spiega che la sentinella è stata ritrovata in queste condizioni e sostiene di aver visto “l’araldo”. I vitriani hanno tutti paura dei non morti poiché, secondo la loro religione, Isokrath non permetterebbe mai una simile aberrazione, ossia che i morti tornino a camminare tra i viventi. La presenza di un non morto sconvolgerebbe ogni vitriano. L’araldo è un particolare non morto che appare, secondo la leggenda, in sella a una carcassa di cavallo decapitato. Il cavaliere è circondato da una fitta nebbia, indossa una cappa cinerea e al posto del volto ha un teschio di cavallo. La stessa creatura mitologica è presente nei racconti valanghi (possiamo dire che si tratta di una creatura tipica della Valshenar orientale) e ha diversi nomi: messaggero, corridore, cavaliere della morte…
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Viktur si volta: ogni volta che propongo qualcosa, tu la demolisci e continui a dettare le tue condizioni... mi piegherò al tuo volere un'ultima volta: io e Caster, tra un'ora, da soli... in quel bosco... indica una minuscola foresta che sorge a est, a circa tre chilometri da voi ...accetta questo o preparati ad assediare le mura.
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Viktur si volta istintivamente verso Kirana. La donna, stizzita dal suo comportamento, solleva le mani come se volesse dirgli: risolvi da solo questa faccenda in cui sei andato a cacciarti! Il lord ispira a fondo, riempe ancora la sua coppa di vino ma questa volta fino all'orlo. La beve tutta d'un fiato, nella speranza di trovare il coraggio nel fondo del calice. E va bene... si pulisce la bocca con il braccio ...vieni a prenderti la città, ti aspetto dentro le mura. Si volta per tornare al suo cavallo e si rivolge a Kirana. Questa volta Viktur sembra un'altra persona, anche il suo modo di parlare è cambiato: dì agli uomini di prepararsi alla battaglia! Kirana è incredula e per questo Viktur aggiunge: si va in guerra, sono stato chiaro? La donna non si muove, sembra non aver capito. L'uomo, che già l'ha superata, si volta e la sgrida: Dryaspree! Sissignore!
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Kirana non risponde. Viktur intanto prende la coppa di vino e si rivolge a Herlan: immagino che i vecchi amici siano i Vholkan, li odiamo anche noi... almeno concordiamo su qualcosa! Propongo quindi un brindisi conto di loro. Hai detto un'ora?!... mmm ...va bene, acconsento. Il lord resta a parlare con Herlan e ne approfitta per dirgli chi sono i cavalieri dietro il tendone. Il giovane ragazzo è il fratello minore di Viktur, mentre l'anziano dai capelli lunghi e bianchi è il suo patrigno, membro della casata dei Tolmei. -.-.-.-.- Viktur si fuma la sua pipa per poi ispirare a fondo e dire: va bene... è passata un'ora e ho avuto un'idea. Sarò io stesso il capione che dovrete affrontare... ma a una condizione: volgio scegliere io il mio sfidante. E io scelgo Caster. Abbiamo sentito le imprese eroiche del giovane e io voglio affrontarlo. Lo so che è insolita la mia richiesta perciò ti vengo incontro... sfiderò Caster a tre prove in tre giorni. Se Caster dovesse battermi a una sola delle tre prove allora mi reputerò sconfitto e avrete Walfercher senza ferire un solo cittadino. Io ho acconsentito alla tua richiesta... ora dimostrati tu disponibile.
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Kirana continua a fingere di ignorarvi e lo fa con un tale zelo che di tanto in tanto vi chiedete se parla il valango. Viktor non si scompone nel sentire le parole di Herlan anche se, solo per un istante, avete intravisto un bagliore nei suoi occhi. Risponde infine a Herlan: io non mi faccio scudo del popolo ma uso una tecnica di ugual meschinità… re Jotna sfrutta il tuo orgoglio per non farti attaccare Walfercher e io ne sto approfittando. Un qualsiasi cavaliere, al mio posto, avrebbe preso la via della guerra. Persino mio padre lo avrebbe fatto, l’uomo che rimpiangi di non aver conosciuto. Ma in questo mondo i guerrieri muoiono e i meschini salvano città senza mietere alcuna vittima. Prende il secondo calice: potrei bere il vino di fronte ai tuoi occhi per dimostrarti che non uso il veleno… ma inizio a conoscerti e diresti che ho precedentemente ingerito l’antidoto. Questo è la il pianto del drago, lo produce la mia famiglia. Se vuoi posso inviare cento botti ad Avidhar come mio regalo di nozze… anche se risulterebbe imbarazzante per la Valang di Jotna che io, il prossimo sulla linea di successione, invia un regalo al suo invasore. E comunque pianto di drago in valango può essere pronunciato drognodar, ironico. Ad ogni modo… cammina in avanti e indietro …ad ogni modo non posso negare che la tua proposta sia un’ottima soluzione. Un campione contro un campione… mmm. Kirana, che fino a questo momento sembrava una statua, balza in piedi e con fare furioso si avvicina a Viktur. Un momento, Vik… lo agguanta per un braccio e lo volta verso di lei …non starai mica considerando la sua proposta? La casa Wolkonsoid è qui per difendere il popolo. Se rifiuto la proposta di lord Herlan allora è possibile che lui attacchi la città… e il popolo morirebbe. Lo hai sentito, non ha il fegato di attaccare. Fegato?! Ha il cuore per risparmiare degli innocenti. E comunque non possiamo fidarci dell’invasore (è ironico). Di fronte a noi ci sono quindicimila vitriani, un drago, catapulte e altri guerrieri provenienti da chissà dove. Io non rischio la vita del popolo solo perché un invasore promette di non attaccarlo. Non scherzare! E levati quel sorriso di merda dalla faccia. Ma io non scherzo! Anzi… è ovvio che prima o poi Herlan attaccherà. Non puoi dirlo con certezza! Ah no?! Allora basta mandare i contadini alle mura di ogni città ed Herlan si arrenderà a noi?! Non lo vedi che la tattica della difesa di Walfercher non può funzionare a lungo? Lord Herlan mi ha proposto un’elegante soluzione. Vik, maledetto stolto! Abbiamo già sfidato il volere di re Jotna nel venire qui a difendere la città… e ora rischi di darla a questo qui (indica Herlan con la mano) senza neanche uccida un condino?! Re Jorna ci farà bollire nell’olio! Magari possiamo vincere noi. Tsk! Tuo padre, per farti venire al mondo, ha pisciato dentro tua madre invece di fotterla. Viktor si volta verso di te: tutto quest’odio da parte di lady Dryaspree mi ispira ad accettare la vostra proposta, lord Herlan. Vi chiedo solo un giorno per scendere il mio campione. Non ci posso credere! Siamo morti… Siamo tutti morti… Kirana si volta e mette le mani all’altezza del fianchi per borbottare per altri secondi. Il suo modo di inveire è del tutto simile a quello di Aurline. La sua armatura è ancora più bella quando è in movimento.
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Viktur si sporge per vedere l’esercito di Herlan all’orizzonte: e se non eri contento di vedermi, con chi ti presentavi? Ridacchia alla sua battuta. Continua poi ad ascoltare Herlan, e commentare tra se e se: mmm… mi chiedo se non sia la cosa migliore da fare. Torna di nuovo a guardare Herlan mentre indica le mura di Walfercher dietro di lui: ma la maggior parte degli uomini posti a difesa della città non sono guerrieri, ma chiunque sia in grado di imbracciare un’arma. Ci sono maniscalchi, contadini, fabbri, anziani e bambini. Jotna comanda e il popolo obbedisce… il popolo, Herlan, questa volta sono loro ad esser stati schierati contro di te. Se vuoi prendere la città dovrai uccidere il popolo a cui hai promesso una gratificante e dignitosa vita. Herlan, ma non vedi che sei la mano armata di re Jotna in questo momento? Oh, la conquista della città sarà cosa facile per te e i tuoi uomini… ma il prezzo è che il resto di Valang non ti vedrà come un liberatore, ma come un invasore a tutti gli effetti. Io ti prego di ritirare le tue truppe e di evitare spargimenti di sangue valango a Valang.
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@Walfercher Entrando nella tendone si può scoprire che l’uomo in piedi non è altro che Viktur Wolkonsoid. Non è cambiato molto dal primo e unico incontro con Herlan. I suoi capelli biondi sono un po' più lunghi ma oltre a questo non ci sono grandi novità. L’uomo stava attendendo proprio Herlan, lo accoglie con un sorriso e con quella sua tipica aria tranquilla e rilassata da chi ha tutto sotto controllo. Indossa una complessa armatura metallica di varie sfumature di nero, con piastre simili a scaglie che fanno capolino tra gli spallacci e gli schinieri. Il lato destro della schiena è coperto da un mantello rosso fuoco il cui aspetto ricorda un’ala membranosa. La protezione dallo spallaccio sinitro fino al guanto d’arme è diverso dalla trama dell’armatura restante. Lo spallaccio, ad esempio, ha la forma di un ala di drago attorcigliata su se stessa, le cui estremità invadono la zona del pettorale. Le dita sono coperte da falangi metalliche artigliate e per tutta la lunghezza dell’arto si distende una spira dall’aspetto rettiliano. La cintura del lord è coperta da un’ampia fascia di seta rossa che nasconde una serie di pugnali da lancio. Al suo fianco sinistro c’è una spada corta mentre sul torace sfoggia una collana da cui pendono un anello d’oro e una fiala con una pozione celeste. Sembra essere felice di rivedere Herlan. Al suo fianco c'è un piccolo piedistallo su cui si trova un otre dorata a forma di drago, piena di vino rosso, e due calici dorati. Lord Wolkonsoid dice ad Herlan: ancora una volta ci ritroviamo sotto una tenda, con due bicchieri di vino. Ahm… Vikutr si volta verso il cavaliere alle sue spalle, le dà una rapida occhiata e poi torna a guardare Herlan …che ci crediate o no, non ho ancora capito con esattezza quale sia il vero ruolo di lady Kirana. Quel cavaliere, che siede su uno sgabello alle spalle Viktur, con le braccia incrociate, è ciò che può essere definito come la donna più bella che si possa mai incontrare. E’ bionda, con una liscia frangetta che le copre un lato della fronte, e con occhi glaciali e dalla forma affilata. Si capisce subito che quella donna ha un pessimo carattere, inoltre si può cogliere una certa fierezza nel suo sguardo, con una punta di orgoglio. Anche la sua armatura è completa. La sua cinta metallica ha la forma di un serpente che si mangia la coda, con la bocca che funge da fibbia. Un mostro marino rettiliforme è in rilievo e attraversa il resto delle sue protezioni. Sul dorso dei guardi d’arme è inciso il simbolo della tramontata casa dei Dryaspree. Viktur continua: lei è qui per uccidere chiunque provi a attaccarmi. E sia ben chiaro che non ho detto che lady Kirana è qui per difendermi o per provare a uccidere i miei eventuali aggressori, lei è qui per uccidere chi muove minaccia contro la mia persona. Anche se Kirana non cambia espressione, qualcosa vi dice che alla lady non piace quando qualcuno parla di se. I due uomini lontani dalla tenda invece stanno discutendo tra di loro. A dire il vero è l'anziano che borbotta e si lamenta metre il ragazzo non fa altro che ascoltarlo e di tanto in tanto si permette di fare qualche breve commento.
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@Walfercher Herlan parte a cavallo nonostante i capitani gli hanno suggerito di attendere. Tra il vostro esercito e la città, esattamente a metà strada, è stato allestito un tendone bianco, retto da quattro aste di legno. Al suo interno ci sono due uomini, probabilmente uno di loro è Viktur, ma non si riesce a vedere i volti. Uno di questi è in piedi mentre l’altro è seduto su una sedia con le braccia incrociate, entrambi indossando un’armatura pesante. Oltre il tendone ci sono due cavalli e ancora più indietro ci sono due cavalieri in sella ai loro destrieri. Il primo dei cavalieri è un uomo anziano dai capelli lunghi e bianchi, la barba incolta e l’armatura nera come la notte. Il secondo dei due cavalieri è un giovane guerriero dai capelli lunghi e dorati, molto simile a Viktur. Dall’est si solleva un vento gelido e delle nuvole grigie coprono il cielo. Qualche fiocco di neve inizia a scendere e a volteggiare a mezz’aria. Solo ora arrivano gli "scudi" richiesti da Herlan.
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@Walfercher Dalla città sta arrivando verso di voi un cavaliere. Indossa un’armatura leggera e un mantello bianco. Regge le redini con una mano mentre con l’altra stringe uno stendardo. Sul vessillo ci sono due ali candide poste quasi del tutto verticalmente. Grazie a quel simbolo capite che il cavaliere è un aurlico, ovvero un messaggero. A Valang i messaggeri sono molto rispettati quasi a livello dei sacerdoti di Falisaar. L’aurlico vi raggiunge e dice che lord Wolkonsoid chiede udienza, fuori dalle mura, con lord Herlan. Mur sussurra: è meglio non andare da soli, e portiamoci almeno un valango con noi. @Ratatoskr Hai notate delle impronte di uomo che dalla carcassa si dirigono verso il campo di grano. Noti anche delle spighe piegate. E’ proprio da quel campo che senti qualcuno correre verso di voi. Si tratta di un solo uomo. Veste abiti umili ed è spaventato. Continua a correre anche dopo avervi superato e urla: i non morti! Suonate l’allarme.
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@Herlan Tua moglie risponde con voce spenta: anch’io avrei voluto del tempo per conoscerci meglio. Ma sapevo la condizione in cui versa Valang fin da quando appresi che avrei dovuto sposarti, perciò mi aspettavo uno scenario del genere. Gli presenti Aurline e finalmente noti un’emozione in Nyt. Del resto non è possibile restare calmi di fronte a quel drago. Con timore, la regina di Avidhar allunga la mano verso il muso di Aurline. Lei è incuriosita nel vedere la microscopica vitriana. Il drago sbuffa (probabilmente non ha gradito l’odore o altro in Nyt) e spazza via la regina che rotola per ben quattro volte all’indietro fino a quando non sbatte con la schiena contro un albero. Ha la testa all’ingiù e le gambe verso l’alto, la gonna le scende rivelando un intimo bianco e lungo fino alle ginocchia. I servitori e le guardie accorrono e sembrano tutti terrorizzati. Non cambiano espressione neanche quando sentono Nyt Sa-Vin ridere a crepapelle. Ora che la senti ridere sembra un’altra persona. Si alza e si spolvera i vestiti. Non si è fatta nulla. Un servitore gli parla in vitriano e gli chiede come sta. Lei risponde nella sua stessa lingua prendendolo in giro. Nyt parla il vitriano tre volte più veloce del valango e non sei riuscito a comprendere tutte le sue parole. Rinnovata di nuova allegria, Nyt ti saluta e ti augura tutta la fortuna del mondo. @Ratatoskr Sei in compagnia di Helpica. Devi aspettare più del previsto ma alla fine Am’Lith esce fuori dal suo laboratorio. Nella mano stringe tre scope. Una di queste ha quello che sembra essere un filo dorato legato sul manico. La strega ti spiega che quel filo è un capello di Aurline, della vera Aurline. La scopa apparteneva a lei. Am’Lith gli aveva insegnato come crearne una e Aurline, dopo qualche anno, decise di regalargliela come ricordo. Con queste scope… continua Am’Lith …voleremo sul bosco per poi raggiungere i territori di Eleid. Da quel che mi ricordo di lui, è un tipo molto tranquillo e socievole. A meno che non sei nella sua lista, scherza Helpica. In realtà Eleid era cordiale anche con le sue vittime… questa è l’unica cosa che mi preoccupa di lui. Non riesci mai a capire a cosa pensa. Ah! Ad ogni modo, non possiamo usare sempre le scope ora che Valang è in guerra. Le scope lasciano una scia magica molto evidente inoltre attira non pochi mostri. Però ho pensato che dato l’esercito di Jotna è piuttosto occupato con gli elfi, possiamo passare inosservati tra le nuvole. Dopo una rapida spiegazione sul funzionamento del volo a cavallo di una scopa, partite per la volta dei terreni di Eleid. Mentre volate verso l’ovest potete vedere, verso il nord, Herlan che spicca il volo con Aurline. Non vi può sentire ma è sempre un’immagine suggestiva il drago che si dirige ad ali spiegati verso l’orizzonte. Sorvolate la foresta e dopo un’ora e mezza siete nei territori del sicario. Di fronte a voi si distendono una serie di colline e coltivazioni, prevalentemente di grano. Am’Lith vi spiega che c’è un borgo attorno al castello di Eleid e gli uomini, che vi abitano al suo interno, lavorano i campi (anche queste terre appartengono al sicario). Il cielo diventa grigio e in lontananza si sente il cupo suono dei tuoni che si avvicinano. L’aria diventa più fresca e si può avvertire l’odore della pioggia. Prendete una stradina di breccia che attraversa i campi. Vi condurrà al castello. Am’Lith apre la vostra (corta) fila e si volta verso di voi per dire: prima del borgo dovremmo incontrare una o due locande… non vengo qui da un sacco di anni e magari è sorto qualche paesino ma si parla solo di un pugno di casette. E prima ancora dovremmo incontrare dei contadini al lavoro, questa è l’ultima raccolta prima delle stagioni fredde. Dopo qualche minuto di cammino incontrate alla vostra destra (sud) un campo di grano che si affaccia sulla vostra stradina. A terra, di fronte a voi, c’è un carro distrutto. Il grano raccolto è riverso a terra e un banco di mosche ronzano attorno alla carcassa di un cavallo. L’animale ha il ventre squarciato e gli organi sono sparsi un po' ovunque. @Caster – Herlan – Na’ill – Miira Caster, Miira e Na’iil tornano dal villaggio e raggiungono Mur. Il capitano intanto ha raggiunto Walfercher e ha dato ordine all’esercito di fermarsi. Tra voi e la città ci sono diversi chilometri di pianura. Esattamente come vi avevano detto, il borgo è piccolo ma le mura sono alte e imponente… quasi ridicole dato che devono difendere una città di modeste dimensioni (ma dal contenuto importante). Sentite un rombo nel cielo e alzando lo sguardo vedete il dragone Aurline. Atterra tra voi e l’armata e Herlan scende dalla sua schiena. Mur gli passa il cannocchiale e gli indica la porta meridionale di Walfercher. Sulla vetta di quel portone (e delle mura) svettano i simboli della casata Wolkonsoid e una particolare balista di notevoli dimensioni. Si tratta di una bucadraghi.
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@Herlan E' la seconda volta che sei in intimità con Am'Lith... ed anche questa volta ti trovi nel suo laboratorio. La strega ci scherza su dicendo che quella stanza sta diventando un "piccolo nido del vostro amore proibito". Una volta fuori dalla camera inizi a cercare Nyt. La trovi nel giardino che le hai regalato. Sta parlando con alcuni servito e guardie su quello che sembra essere la disposizione degli elementi del giardino. Sotto un albero, vicino a voi, noti anche la presenza di Lyn. La piccola driade sta semplicemente oziando.
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@Caster – Na’ill – Miira Cercate di capire come sono stati uccisi i cittadini ma non è un compito facile. Alcuni di loro presentano delle nette amputazioni, segno che sono stati colpiti da armi taglienti. Altri uomini invece non presentano ferite evidenti. Ci sono le impronte di chi (probabilmente) ha ucciso tutti gli abitanti. Sono un gruppo di pochi assalitori, massimo venti, che sono giunti da nord e da nord sono andati via dopo aver ucciso tutti gli abitanti del villaggio. Non indossavano armature pesanti, probabilmente erano protezioni d’acciaio ma non così spesse. C’è una particolarità, gli aggressori non hanno mai corso. Sia l’ingresso che l’uscita in città è stata effettuata a passo di camminata. Na’ill inoltre capta una traccia magica, seppur debole, presente tra i gruppi di cadaveri. Assomiglia a una linea d’energia verde che scorre tra i gruppi, formando così un anello. Tale traccia indica un rituale necromantico non andato a buon fine. A quanto pare l’intera strage degli abitanti, e la loro strategica posizione dei corpi, fanno parte di un unico grande progetto di magia nera. Qualunque sia stato il rituale… si è rilevato un fallimento. Unendo queste scoperte alla runa riuscite a scoprire di cosa si tratta. E’ la runa dello Ziggurat. Si tratta di una struttura in grado di generare non morti ma anche evocare gli spettri dal regno dei defunti. Fino a oggi nessuno è mai riuscito a creare uno Ziggurat. @Herlan Am’Lith intreccia le mani dietro il tuo collo e ti sussurra: lascia stare la Tomba di ghiaccio, sta con me ora. Abbiamo tempo prima di partire.
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@Herlan Macaria ci tiene a sottolineare il fatto che lei non serve sotto la tua bandiera ma ha deciso di seguirti per il puro gusto di aiutarti. Finisce il suo discorso con un commento: Am’Lith non vuole le cariche che puoi darle ora che hai conquistato una città… Am’Lith vuole il tuo cuore. Io non ho detto nulla. Tu non hai sentito nulla, io non ho visto nulla. @Herlan - Ratatoskr Herlan entra nel laboratorio di Am’Lith con un fiore in mano. Nella grande stanza, la strega è in compagnia di Ratatoskr e gli stava parlando di golem del sangue mentre beveva del vino da una coppa. Rata, se vuoi va a chiamare Helpica, partiamo tra topo... ridacchia ...ho detto "topo". Partiamo tra poco. @Miira – Na’ill – Caster Mur ripiega le mappe e con fare soddisfatto dice: la vostra idea mi piace, andrete voi a controllare il villaggio mentre il resto dell’armata lo eviterà. Vado ad avvisare le truppe. Il mattino seguente. Siete in viaggio verso il piccolo villaggio. E’ una mattina fredda e grigia. Siete al centro di una grande prateria. La rugiada è stesa su ogni singola foglia e l’umidità vi entra nelle ossa. A peggiorare la situazione è un leggero ma gelido vento che soffia da est. Proseguite a cavallo in direzione nord-ovest fino a quando non vedete tre scie di fumo nero alzarsi verso l’alto. Siete quasi arrivati al villaggio, decidete quindi di proseguire a piedi. Dopo altri minuti vedete le mura. E’ un rudimentale complesso di rocce scure ammassate tra loro e tenute insieme con della vecchia malta. Sulle mura e tra le fessure si posso vedere dei licheni e altre piccole piante agitate dal vento. La porta è aperta e così entrate. Scoprite così che le colonne di fumo non provengono da dei camini ma da dei cumuli di cadaveri accatastati nella piazza centrale. Il piccolo paese è stato brutalmente razziato, probabilmente questa notte. Le case sono state bruciate e gli abitanti sono stati trucidati e ammucchiati in diversi punti attorno alla piazza. Al centro della piazza c’è un teschio su cui è stata tracciata una runa con il sangue. Assomiglia a una “Z” attraversata da una freccia verticale (che punta verso il basso).
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@Herlan Macaria ti sorrise quando finisci di parlare… ma è un sorriso strano. Tu credi… che esiste qualcuno in questo castello in grado di decapitarmi? La strega, rapita dalla malinconia, ti svela che non ama molto i reali, specialmente le regine. Quando era giovane, molti nobili hanno provato a condannarla al rogo e una regina ci andò molto vicino. Molte delle sue sorelle (novantaquattro per l’esattezza) che contribuirono alla creazione del Buio furono invece date alle fiamme. Sopravvissero solo lei e altre sei streghe… una di loro era una parete di Legasia e Blu. Macaria cambia posizione sulla sedia, sporgendosi in avanti e sospirando: lo sai che Parr il pazzo è ricercato da diverse nazioni? Immagino di no, solo i nunk potevano darti questa informazione e i nunk proteggono Parr da sempre. Molte delle sue attività sono illegali e per questo Parr ha fatto infuriare non pochi mercanti. Ma ora che l’uomo ha ottenuto un titolo così altisonante è diventato praticamente intoccabile. Con questo non voglio dire che Parr è un uomo malvagio. A dire il vero non lo è per niente e… bhe …chi sono io per giudicare un uomo? Dare a Parr la carica di alchimista di corte non ti danneggerà in alcun modo ma ti renderai conto che elargire cariche così “alla leggera” è un rischio per te. Sbuffa: voglio essere sincera con te… tutta questa ramanzina nasce solo da un sentimento di invidia nei confronti di Parr. Dal modo in cui sorride, capisci che a Macaria gli è già passata la rabbia e ora finge solo amarezza: ma non provare a darmi un’altra carica, non sopporterei questa ruffianeria. @Ratatoskr Am’Lith si trova nel suo grande e spazioso laboratorio. In una mano regge una piuma d’oca che usa per imbrattare delle pagine di pergamene con calcoli e appunti di magia avanzata. Nell’altra mano la strega stringe una coppa piena di vino. Gli spieghi il tuo problema e lei abbandona le sue faccende per dedicarsi completamente a te: la prima cosa che devi sempre, sempre, sempre… è un po' alticcia …è che stai andando a parlare con l’assassino più micidiale che il mondo abbia mai visto. Devi inoltre ricordare che la tua sarà una visita di cortesia quindi non farti mai vedere ostile o che sospetti di lui per l'attentato di qualche giorno fa. Ad esempio, non dire: “abbiamo trovato i vostri golem nel castello”… ma usa una formula più dolce: “dei golem come quelli che usavate voi sono stati ritrovati nel nostro castello”. Am’Lith inizia a spiegarti come funzionano i golem ma in poco tempo si rende conto che sono troppe le nozioni che devi apprendere: sai cosa facciamo?... Annuncia dopo aver tracannato tutto il vino nella coppa …vengo con te. Voleremo così non sarò una palla al piede. @Na’ill – Miira – Caster L’esercito si è radunato nella zona settentrionale della città. Herlan vi raggiungerà in ritardo a cavallo del suo dragone. Partite verso nord con il capitano Mur alla testa dell’armata (che è composta da quindicimila unità). I vitriani vi hanno dato tutte le armature e le armi che avete richiesto. Marciate per tutta la giornata. Al calar della sera inizia a nevicare e un vento gelido si solleva dall’est. Vi accampate dopo il tramonto. Secondo i vostri calcoli, domani a mezzogiorno raggiungerete le porte settentrionali di Walfercher. Mur consulta le mappe fuori dalla sua tenda, in modo che chiunque possa ascoltarlo mentre discute con gli altri capitani (un gesto insolito ma Mur è abituato a farlo). Diverse sentinelle tornano dopo un’ispezione e affermano che a nord-ovest, a un’ora di cavalcata, c’è un piccolo villaggio. Hanno solo visto le mura ma è un paesino piccolo, troppo piccolo per essere segnata sulle mappe. Mur guarda Ilakanvir e quest’ultimo sostiene che non era a conoscenza del villaggio, del resto si tratta di un borgo minuscolo. Si sta discutendo se attraversare il villaggio domani mattina o allungare di qualche ora il tragitto per passare inosservati.
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@Miira - Na'iil Miira viene scortata da Rei-Ka, la nunk aquila, in una delle armerie di corte: dimmi... cosa ti serve? Il discorso viene interrotto dall'arrivo di Na'ill. Rei-Ka non lo conosce ma nota che l'uomo è scortato da delle guardie del castello, così si tranquillizza.
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Ian interviene: non possiamo biasimare il popolo valango. In pochi hanno il coraggio di ribellarsi a un re che governa attraverso morte, tortura e paura. Ho ascoltato il raccolto degli avidhari, sono ancora terrorizzati dalla punizione che Jotna inflisse cinque anni fa ai ribelli, quando il suo gigante li mangiò vivi di fronte al resto della popolazione: I capitani non possono che concordare con il bardo. Mur risponde: io credo che possiamo partire con quindicimila uomini. Diecimila unità per formare il grosso dell’esercito e cinquemila formeranno la retroguardia. Kala si offre di comandare quest’ultima formazione. Nyt chiede: è possibile che il nemico ci stia tendendo un’imboscata? E Rei-Ka risponde: no, la pianura è vasta e non offre nascondigli per delle imboscate. Ma possiamo sempre ricorrere al trucchetto dell’albero di mastro Toskr, lo stesso che avete usato per aprire le mura di Avidhar. Ian stira un sorriso amaro sul volto: purtroppo i valanghi non si faranno più raggirare da questo espediente. Non ci rimane altro che metterci in marcia e vedere di persona la situazione a Walfercher. Mur conclude: e comunque sia da lord Eleid non manderemo delle truppe, credo che basti un pugno di uomini… del resto non stiamo andando in guerra contro di lui. Voi vi riferite ai cacciatori del Buio. Quelli erano soldati di nicchia, la maggior parte dei soldati vitriani non conosce i metodi dell’omicidio furtivo. Ian sghignazza e si rivolge a Miira: non vi siete ancora accorta di quella macchia nera a forma di drago che di tanto in tanto copre il sole?! Ora che ci penso neanche la regina ha visto Aurline… mmm …lascerò che sarà Herlan a presentarla a loro due. Il consiglio di guerra termina qui e tutti voi andate a prepararvi per partire. @Herlan Quando entri nella sala del trono non puoi non notare una gigantesca pancia grigia grande quando la porta… e che ti sbarra la strada. Fai così la conoscenza che troll che hai liberato dalle prigioni e ospitato nel tuo castello. La bestia si è ripresa del tutto. Nonostante sia curvo su stesso, è alto tre metri, con spalle possenti, lunghi arti superiori e mani molto grandi. Il troll è in compagnia di Igiorando. L’elfa ti spiega che il bestione si è affezionato a lei e fino a quando le starà vicino non combinerà alcun guaio. Non appena ti siedi sul tuo trono, un servitore di corte annuncia l’arrivo di Grakl. Si tratta di un nunk membro del “nido” (il piccolo gruppo di indesiderati di cui fanno parte anche Rata e Helpica). Grakl è qui per rappresentare Sheya alle tue nozze e anche per consegnarti il dono degli indesiderati. Si tratta di uno spallaccio d’argento che compre interamente l’arto sinistro (dalla spalla fino alla mano). Sulla sommità della spalla si trova una piccola scultura di un drago mentre all’altezza del dorso della mano c’è l’immagine di un demone ruggente. Grakl ti spiega che lo spallaccio è magico e può animarsi quando viene indossato. Di solito è sempre il drago a parlare mentre il demone lo farà solo se il Nottenomico dovesse risvegliarsi in te. Poco dopo anche la tua regina ti raggiunge e siede alla tua destra. Ian entra nella stanza e ti spiega che l’ordine di radunare le truppe è già stato dato, inoltre ti informa della condizione della tua città: le macchine d’assedio devono ancora essere riparate ma ne avete molte altre che sono praticamente intatte. Per quanto riguarda il commercio di Avidhar, la città ha ancora dei gravi problemi ma confidate nelle nuove tratte con Vitra. Lyn si dimostra paziente… perché sa che prima o poi gli darai il suo scudo. Fryia invece non riesce ancora ad alzarsi dal letto ma Parr ti ha detto che l’innesto è stato un successo. Prima di andare da Am’Lith puoi raggiungere Macaria nel suo (raccapricciante) studio. Ti alzi dal trono ma Ian torna ancora una volta verso di te dicendo che c’è un uomo, che giura di conoscere Miira, che desidera parlare con te.
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Ian commenta le ultime parole di Miira: ad essere sinceri, milady, nessuno fa parte del consiglio di guerra poiché lord Herlan non ha ancora distribuito le diverse cariche. Siamo semplicemente un gruppo composto dagli uomini più vicini al nostro re che discutono le prossime mosse da giocare contro Jotna. Il vostro intervento è più che gradito. Anche Mur si rivolge a Miira: non vedo come si possa assassinare sir Wolkonsoid, le nostre truppe non lo raggiungeranno prima del suo ingresso a Walfercher… inoltre non abbiamo assassini professionisti. Vitra a sempre disprezzato la pratica dell’omicidio furtivo e tra i valanghi sotto il nostro comando non ci sono sicari. Interviene Baer, il mezz’orco dalla pelle del colore molto simile a quella degli uomini parla raramente e si esprime sempre con frasi brevi: non possiamo battere i valanghi al loro stesso gioco, riferendosi al fatto che a Valang vengono addestrati i migliori assassini del mondo. Baer è sempre vicino a Kala. E' lui che si occupa di trasportarla (a meno che Kala non si trovi su un cavallo o sulla sua sedia). Ian rimpiange la scomparsa di lord Dragonero. Interviene anche Caster e sprofondate nel silenzio dopo le sue parole. I capitani si guardano negli occhi mentre stanno ragionando sul da farsi. Alla fine Mur risponde: credo… credo che potremmo fare come ha detto Caster. Nessuna obiezione viene sollevata, così Mur continua: vado a ordinare alla truppe essenziali di prepararsi. Per “truppe essenziali” i vitriani intendono il numero minimo di soldati che servono (e che il lord può permettersi) per marciare contro una città. Poiché Walfercher è molto piccola, le vostre truppe essenziali corrispondono a cinquemila uomini, un sesto del vostro esercito. Molto probabilmente non partirete solo con cinquemila unità, sarà Herlan a decidere il numero di soldati da impiegare per la conquista di Walfercher. Ilakanvir si alza e chiede: quindi… se ho capito bene …stiamo per partire tutti quanti verso Walfercher e poi una parte di noi andrà nei territori di Eleid? Ian, un po' titubante, risponde: si… è ovvio che andremo di fronte alle mura di Walfercher e una volta lì vedremo il da farsi. Il bardo poi sussurra a Herlan: lady Lith si trova nel suo laboratorio.
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@Caster Corri verso l’ultima voce ma per farlo devi immergerti nella foresta. I rami ti graffiano la faccia mentre alle tue spalle senti i grugniti del centauro che si fa sempre più vicino. Fai un altro passo… ma non trovi la terra. Inciampi e cadi in avanti, in quello che sembra essere una grande pozza. Sprofondi nell’acqua. Inizialmente è tutto buio, poi una luce sulla tua testa proietta dei raggi attorno a te. Capisci che il tuo corpo astrale ha abbandonato il bosco (esattamente come aveva abbandonato il castello). Ora ti trovi nell’oceano e la donna che ti aveva chiamato (almeno presumi che sia lei) sta nuotando verso di te. Appare dalle profondità oceaniche ed è già a pochi centimetri da te. Spalanchi gli occhi per la sorpresa mentre lei intreccia le dita dietro il tuo collo. La osservi per bene e non riesci a credere a quello che vedi… non puoi credere che al posto delle gambe, quella donna presenta una lunga coda squamosa e lucente. Lei ti sorride… si tratta di un vittorioso quanto sinistro sorriso. Nonostante vi troviate in acqua, ti rivolge la parola: hai scelto bene… ti fissa negli occhi …io sigillo un patto con te, mio campione. Allunga le labbra verso di te… per poi scattare e morderti il collo. Senti i suoi affilati canini affondare nella tua carne ed è allora che apri gli occhi e ti risvegli nel castello ad Avidhar. Non ti trovi più nella sala del trono ma in un’altra ala del castello. A quanto pare hai camminato parecchio prima di destarti. Sei disteso a terra. La testa ti fa male perché sei caduto e provi freddo alle mani perché sono premute sul gelido pavimento. Non riesci a credere a quello che ti è successo e dopo un po' ti convinci che è stato tutto un sogno… fino a quando non scopri i segni di un morso sul tuo collo. @Herlan Andate a dormire entrambi senza consumare il matrimonio @tutti Il mattino seguente Hai dato al primo ciarlatano di quart’ordine il ruolo di alchimista di corte? Tuona Macaria mentre irrompe nella sala del consiglio di guerra, supponendo che Herlan si trovi lì dentro con il rischio di fare una pessima figuraccia (in effetti Herlan è in questa stanza). Nessuno ha mai visto Macaria furiosa e ora eccola lì, rossa in volto e con i suoi occhi lattiginosi che rendono inquietante il suo volto come non mai. Avete smesso di parlare e consultare le mappe di Valang sul tavolo ovale e state osservando attoniti la strega. Oltre a voi, nella piccola sala del consiglio di guerra ci sono Ian, Rei-Ka e i quattro capitani di Herlan. (Quattro e non cinque). Da questa mattina infatti Valdrif non è più un capitano. Egli stesso ha abdicato tale ruolo e lo ha fatto secondo la tradizione vitriana: ha lasciato la sua spada sul tavolo del consiglio di guerra, con l’elsa che punta verso il centro come se la stesse offrendo a Herlan. Si tratta solo di un gesto simbolico, Valdrif avrà bisogno della sua spada per le guerre future. E’ proprio di questo che stavate parlando prima dell’irruzione furiosa di Macaria, di guerre future. I falchi di Rei-Ka hanno osservato un massiccio movimento delle truppe di re Jotna abbandonare la città di Walfercher per dirigersi verso le foreste a est. Molto probabilmente quell’esercito si starà unendo a qualche battaglia contro gli elfi valanghi ma in questo modo hanno reso Walfercher una facile bersaglio per voi. Walfercher (pronuncia: Valfè[r]scer) è un piccolo borgo situato a un giorno e mezzo di marcia da voi, a nord-ovest da Avidhar. Vanta imponenti mura ma nessun fossato che possa proteggerlo da un attacco di massa. Si erge nel centro della pianura e controlla un importante crocevia utilizzato principalmente dai mercanti. Stavate discutendo sull’importanza di strategica che potrebbe rivestire quella città nella guerra per il trono della nazione quando Macaria ha interrotto i vostri discorsi. Occorre tutta la pazienza, charme e abilità linguista di Ian per far calmare la strega. Quest’ultima si siede a un angolo della stanza, accavalla le gambe e incrocia le braccia. Sta aspettando che finiate il vostro discorso per poi conferire con Herlan. In questo momento Macaria ricorda un avvolto che attende la morte di un animale in fin di vita. Dunque… possiamo procedere… dice Mur tornando a indicare la mappa di Valang. Ma il capitano ha parlato troppo presto, poiché venite immediatamente interrotti dall’ingresso di una seconda donna (anche se “donna” non è esattamente il termine corretto). Si tratta della regina Nyt Sa-Vin Drognodar. Sappiate che dovete trattarla con gentilezza poiché, nelle prime ore del mattino, la piccola reale ha fatto una sfuriata a un’ancella di corte. Non sapete i particolare ma per tutti i corridoi del castello si è levato l’urlo di lady Nyt che diceva: state alla larga da me! Seguito poi dall’ancella che correva piangendo tra i corridoi. La sua colpa era stata quella di essersi proposta come prima dama di compagnia della regina. Ora la piccola lady è di fronte a voi. Veste un abito nero (come le vere regine vitriane) con risvolti bianchi. E’ un vestito che la fa sembrare un'estimabile quanto delicata opera d’arte, una bambola da contemplare a distanza. Ha lunghi capelli corvini, una spessa frangetta e curiosi occhi viola che non fanno altro che scrutare tutti i presenti. Ian, ancora una volta, prende parola e si rivolge a lei in vitriano. La regina lo interrompe in un perfetto valango, dicendo al bardo di parlare in quest’ultima lingua. N-non credevo che milady parlasse il valango. E’ da cinque anni che ero a conoscenza delle nozze con lord Herlan, così ho avuto tutto il tempo di imparare la lingua per onorare il mio nuovo popolo. Se risulteremo vittoriosi in questa guerra io diventerò la regina di Valang, la seconda nella storia dopo lady Aurline Dryaspree, il minimo che posso fare è imparare il Valango. Nyt si volta subito verso il capitano Ilakanvir, unico capitano di origine valanga alla corte di Herlan. L’uomo siede composto sulla sua sedia, con i capelli lisci e bianchi ai lati del volto. Con la serietà di un vero valango, Ilakanvir risponde alla regina: il popolo di Valang potrà riconoscerla come sua regina e magari provare anche dell’affetto per voi… ma sarete sempre una straniera ai loro occhi. Uno spento sorriso si stira sulle labbra di Nyt, compiaciuta e soddisfatta della sincerità del capitano. Si volta ora verso Ian e dice: allora… cos’abbiamo? E il bardo, ancora perplesso, risponde: m-mia signora… qui stavamo parlando di strategia di guerra. E i trentamila soldati vitriani che impiegherete in questa guerra sono venuti qui a morire per me! Il minimo che posso fare è interessarmi alla loro sorte. Voi vi intendete di tattica militare? Devo forse rammentarvi il nome di mio padre? Ian non riesce a credere che quella bambolina di ghiaccio ha soli tredici anni. La sua mente gli suggerisce di farla arrossire e ancora prima di rendersene conto, dalla bocca evade una domanda: com’è stato suo marito questa sera? Un vero leone, ora possiamo tornare ai piani di conquista? Il cinismo e la velocità con cui la regina ha risposto costringono Ian al silenzio e alla vergogna. Mur inizia a tossire mentre si alza. Si calma e prende la parola mentre indica la città di Walfercher alla sua regina, spiegandogli cosa avete scoperto grazie a Rei. E come sappiamo che non si tratta di una trappola? Perché non ci sono truppe nascoste all’interno della città. Qualche nascondiglio attorno al borgo? Nessuno, Walfercher è in aperta pianura. Mi state dicendo che re Jotna, un sovrano che vive in un costante periodo di guerra, abbandona una città importante come Walfercher? Kala alza la mano per attirare l’attenzione su di se e poi inizia a gesticolare, suscitando un leggero interesse da parte di lady Nyt. Ian intanto traduce i gesti di Biancaspina: la città di Walfercher è attualmente protetta dai cittadini. Per ordini di Jotna, chiunque in grado di imbracciare un’arma dovrà dare la vita per respingere gli invasori… cioè noi… …e se mio marito dovesse conquistare la città risulterebbe un massacratore di innocenti anziché il loro liberatore. Esatto, mia signora. Ma è un piano troppo rischioso per re Jotna, sacrificare una città per gettare fango sul nome di lord Herlan è un’idiozia. Mur torna a parlare: infatti Walfercher non sarà sprovvista di soldati tanto a lungo. I vessilli dorati della casa dei Wolkonsoid si sono già mossi da nord. Un piccolo plotone si sta recando in quella città per poterla difendere. E pare che ci sia proprio sir Victur alla testa di quelle truppe. Victur? Esatto, milady. Victur Wolkonsoid, signore dei Wolkonsoid, promesso sposo della scomparsa Mejiara Jotna ed erede al trono di Valang. “Illegittimo” erede al trono di Valang… dobbiamo iniziare noi ad attribuire i giusti titoli ai nostri nemici, il popolo di Valang ci imiterà col tempo. Mi state dicendo che dobbiamo schierare le truppe prima dell’arrivo di Victur? Stavamo discutendo proprio di questo, mia signora. Victur conosce Valang meglio di noi e probabilmente raggiungerà Walfercher prima delle nostre truppe. Dobbiamo decidere se possiamo attaccare la città anche con il lord al suo interno. Ilakanvir continua: inoltre dobbiamo anche pensare a lord Eleid, dobbiamo parlare con il sicario il prima possibile. Quindi occorre decidere chi mandare da Eleid e chi mandare da Victur… inoltre bisogna decidere se e quando attaccare Walfercher.
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@Ratatoskr – Herlan La regina Nyt Sa-Vin resta in silenzio dopo aver ascoltato la proposta del sposo. Resta in silenzio per alcuni secondi poiché le parole di Herlan le hanno dato da pensare. Infine porge delicatamente la mano all’uomo poiché egli possa prenderla e portarla a ballare. @Ratatosrk Mentre Nyt cammina alle spalle di Herlan, hai notato un’espressione di tristezza sul suo volto, preceduto da un sospiro di sconsolazione. Se la regina fosse stata una nunk, ora le sue orecchie feline si sarebbero abbassate per la malinconia. @Herlan La cerimonia termina nel cuore della notte e tu e Nyt salite nella tua (vostra) camera da letto. Avanzi di qualche passo prima di renderti conto che la regina si è fermata quasi all’entrata della stanza. Si è tolta l’abito da sposa e (finalmente) il velo. Ha lunghissimi capelli neri, ti chiedi dov’erano nascosti fino a un momento fa. Ha una grande frangetta e occhi di un raro colore viola. Il polso sinistro è fasciato con delle bende. Sotto l’abito da sposa indossa una vestaglia lunga e bianca, con maniche dei pantaloni leggermente aderenti che terminano con dei merletti finemente ricamati. E’ una sottoveste “neutra”, perfetta per andare a dormire e nulla più. La regina si accarezza un gomito mentre guarda altrove pur di non incrociare il tuo sguardo. Noti un leggero timore nel tremolio dei suoi occhi. @Caster L’oscura figura si presenta: il mio nome è Merkir, sacerdotessa al servizio della casata Laundrill. Improvvisamente senti un dolore dietro la testa e freddo ai palmi delle mani. Sta tranquillo… continua lei …non ti ho rapito ma ho usato un incantesimo più semplice per far apparire al mio cospetto il tuo corpo astrale. La buona notizia è che questa magia è facile da formulare. La cattiva notizia… un rumore alle tue spalle zittisce Merkir. Dietro di te è appena apparso un arco luminoso. In controluce puoi federe una figura minacciosa avvicinarsi a te lentamente. Da quello che puoi vedere si tratta di un guerriero su un grande cavallo da guerra. L’uomo e il destriero indossano un’armatura pesante ornata di lunghi e acuminati spuntoni che donano un aspetto decisamente grottesco. Solo dopo qualche secondo comprendi che non si tratta di un uomo a cavallo ma di un possente centauro. Merkir, a denti stretti, continua: …la cattiva notizia è che chiunque può interferire. Conosci (di fama) il centauro. E’ “il predatore”, uno dei guerrieri più feroci al servizio di Jotna. Se il re ha inviato il centauro per catturare una persona, il centauro riporterà sicuramente quella persona al re… o almeno una parte di essa. Un’altra voce si eleva dalla foresta, una voce di una fanciulla: devi svegliarti, guerriero, svegliati! Corri da me! Solo io posso aiutarti. C’è qualcosa di strano e sinistro nella sua voce. Una sorta di eco metallico.
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@Herlan Ti rendi conto che Nyt ti stava già fissando… ma non sai da quanto tempo. Sotto quel velo bianco hai scorto un paio di occhi di un colore difficile da definire (per colpa dell’ombra proiettata dal velo). Ancora più enigmatica è l’espressione che ha avuto Nyt mentre ti guardava. La principessa sembra essere confusa ma allo stesso ha provato compassione per te. Ti alzi e raggiungi Rei-Ka. L’aquila è da sola, poggia entrambi gli avambracci sul balcone mentre si sporge verso il vuoto. Sospira raucamente e si volta verso di te, mettendosi in una posizione più composta. Prende il vino che le hai offerto e dice: ti chiedo perdono… ma dubiti che sia veramente rammaricata …e ti assicuro che non farò scenate. Il gesto del vino per terra è la cosa più eclatante che potrei permettermi di fare il giorno delle tue nozze. Ma… dimmi …non hai una moglie a cui tenere compagnia? Inoltre ti consiglio di non bere molto vino sta notte. @Caster Non appena metti un piede fuori dalla sala trono, e raggiungi il buio corridoio, un soffio di vento gelido ti fa rabbrividire. Avverti qualcosa in quell’aria fredda. E’ odore di muschio, pini e betulle… una foglia secca appare nel buio e volteggia di fronte ai tuoi occhi prima di essere trascinata chissà dove. Senti il fruscio delle chiome d’alberi e ora giureresti quasi di aver visto dei rami muoversi. L’acqua di un vivace ruscelletto borbotta e saltella tra le rocce e le sponde. Di fronte a te c’è una foresta. Solo ora la tua mente riesce ad accettarlo. Immersa nell’oscurità del corridoio, puoi intuire la presenta di alberi, erbe, rocce e funghi. Eppure alle tue spalle si trova la sala del trono. Senti chiaramente i rumori provenire dal suo interno: gli schiamazzi degli invitati, le musiche dei bardi, il tintinnio dei calici e le risate di finta malizia delle damigelle… Nonostante l’arco che collega la sala al corridoio non presenti alcun’anta di porta, la luce proiettata all’esterno non riesce ad illuminare il bosco, ma appassisce e muore prima di toccare i primi rami. Sei convito di trovarti in un limbo tra due mondi. Alle tue spalle una calda e noiosa festa di corte. Di fronte a te una fredda, oscura, misteriosa e alquanto attraente foresta. Non sai quanto possa essere grande e cosa potrebbe trovarsi al suo interno. Ricordi della voce che ti aveva chiamato. L’apparizione (sempre se si può parlare di apparizione) del bosco ti aveva lasciato di stucco, confuso e incapace di formulare qualsiasi tipo di pensiero. Di nuovo soffia il vento gelido e questa volta una scia di foglie e petali scorrono nell’aria piroettando e volteggiando con eleganza. Le segui con lo sguardo e i tuoi occhi catturano l’immagine di una persona intenta a fissarti nella penombra. Indossa un mantello logoro e nero, con il cappuccio tirato all’insù. Assomiglia a un fantasma ma completamente nero. Ti rivolge la parola: continuerai a fuggire, ragazzo? La guerra è già iniziata. Io posso offrirti l’aiuto necessario… e porge una mano ossuta verso di te. Sul suo palmo appare una runa fiammeggiante. @Ratatoskr Mastro Toskr… esordisce così la (nuova) regina di Avidhar …o almeno così mi hanno detto di rivolgermi a voi. Chiedo venia se vi parlo con parole nella lingua valanga ma l’axiriano mi è ancora ignoto… anche se il valango è la radice linguistica dell’axiriano. Il suo modo di parlare e la sua compostezza sono degli di una regina. E’ evidente che lady Nyt Sa-Vin è stata educata per il ruolo che le spetta. Vi ringrazio di cuore per le sue parole. Ho sentito parlare di voi e delle vostre imprese, a cominciare dalla conquista delle mura di Avidhar. Siete un eroe.
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Tre giorno dopo Le campane e suonano a festa nella città di Avidhar e il sole risplende e riscalda la città di un tepore anomalo per i territori di Valang. Squille di trombe d’argento annunciano l’arrivo della principessa vitriana mentre colombe bianche vengono liberate nella via centrale. Il portone meridionale, riparato appena in tempo, si apre e accoglie il corteo nuziale nella zona che è stata ribattezzata da poco “la piazza dello scoiattolo”. Il corteo è composto da una lunga scia di soldati, sacerdoti, servitori e nobili. Alla testa di questo fiume di persone si trova la carrozza della principessa Nyt Sa-Vin. Non è trasportata da cavalli ma da quattro servitori che, tramite delle aste, reggono sulle loro spalle quella specie di bomboniera lucente lacca di nero con bordi rossi. Oscilla spaventosamente quando raggiunge la base della scalinata della cattedrale. Ian si lascia scappare una piccola smorfia quando assiste a quel sussulto. Il bardo si trova al fianco di Herlan, in cima alla scalinata. Loro due, insieme all’armata del Drognodar, osservano il corteo avvicinarsi. Secondo la tradizione vitriana, quel corteo deve essere accompagnato da una musica festosa. Diversi musicisti suonano tamburi, cetre e una vastità di strumenti a fiato. Il ritmo è frenetico e diventa caotico una volta che si mescola al suono delle campane e delle trombe della città. I valanghi non hanno mai udito o visto nulla di simile ma rispettano in silenzio la tradizione vitriana. Il corteo raggiunge la base della scalinata ma la musica non cessa. Il popolo di Avidhar viene tenuto a debita distanza dal corteo da file di soldati. Il carro viene depositato a terra e un nobile vitriano, un parente del re, accompagna la principessa verso l’esterno. Nyt Sa-Vin Arson è una ragazzina di bassa statura e nient’altro riuscite a capire di lei. Indossa infatti un vestito troppo ampio e così ricco di elementi da occultare quasi completamente la sua persona. Anche gran parte del suo volto è coperto da un velo bianco. Sulla testa si trova una struttura ellittica che dona al velo una forma cilindrica. Di Nyt Sa-Vin si possono solo vedere parte della mani, perfettamente curate, e le graziose labbra rosso fuoco. La futura sposa sale le scale, accompagnata da nobili e servitori, e infine raggiunge Herlan. Secondo il protocollo, Ian e un servitore della principessa prendono parola. Il bardo parla in vitriano perfetto e questo sorprende (quasi) tutti gli uomini che circondano Herlan: i membri delle dodici famiglie nobili di Avidhar, i cinque capitani, Macaria e Ratatoskr. Am’Lith non vuole assistere alla cerimonia e al banchetto. Avviene ora lo scambio dei doni: Ian, da parte di Herlan, fa consegnare ai servitori della principessa una gemma rossa che risplende di una luce naturale interna. Si tratta di un cristallo noto come “cuore delle rose” e non può allontanarsi di molto dai giardini del castello. Consegnando questa gemma alla principessa, Herlan le fa dono anche dei giardini. I servitori di Nyt Sa-Vin, da parte sua, consegnano a Ian il dono per Herlan. Si tratta di una fiammella magica che arde lievitando su un cuscino di velluto rosso. Il bardo spalanca gli occhi: ma questa…? Non è possibile! Il servitore vitriano sorride: avevo la vostra stessa espressione quando la vidi per la prima volta. Ebbene si, è una delle ultime fiamme della gilda del fuoco. La fiamma che dona la vita. Credevo non esistessero più da cinque anni. Solo quelle in mano alla gilda del fuoco, ma le fiammelle che ardono al di fuori della gilda non si sono ancora spente. Probabilmente questa è l’ultima, oppure no… chi può dirlo? A nome di lord Drognodar Herlan, ringraziamo lady Nyt… e Ian continua il suo sproloquio come richiede la tradizione. Ora che i due sposi si sono incontrati, dalla facciata principale della cattedrale vengono fatti scendere gli stendarti di Herlan. Disegnato da Helpica, il vessillo di Herlan raffigura un drago bianco su sfondo nero. Il drago è piegato su se stesso in modo da raffigurare un cerchio. E’ un simbolo elegante e pieno di significato. Al popolo piace. Una volta nella cattedrale inizia il matrimonio secondo le tradizioni di Falisaar, in modo da non offendere ne i valanghi ne i vitriani. La navata è colma di gente e riempita con elementi sfarzosi. Mentre in sottofondo viene cantata una dolce melodia, il sommo chierico recita il rituale di fronte ai due sposi nell’antica formula valanga… il che è difficile da seguire seppur breve. Nyt Sa-Vit resta immobile in religioso silenzio, non sembra neanche viva. -.-.-.-.-.- Il banchetto si svolge nella sala del trono, addobbata per l’appunto per tale evenienza. Vengono serviti piatti vitriani e valanghi mentre dei bardi suonano diverse canzoni. Di tanto in tanto, durante i matrimoni valaghi, delle ancelle si esibiscono in danze sensuali e il tutto sfocia in un orgia di gruppo. Tutto ciò non accadrà a questo matrimonio, del resto metà degli ospiti venera il castigatore Dio Isokrath. Herlan e Nyt siedono al centro di un lungo tavolo. Ai loro lati si trovano i nobili vitriani, che non smettono di scusarsi con Herlan per l’assenza del loro re, a seguire si trovano i capitani di Herlan. Anche Valfrid è tra di loro. L’uomo è ancora un capitano e deve rispettare le tradizioni. E’ piuttosto taciturno e si sta chiedendo se i nobili vitriani sono già venuti a conoscenza “dell’incidente” del processo per combattimento. Trova conferma dei suoi timori quando vede un paio di lord (già ubriachi) agguantare delle salcicce con una forchetta e fare alcune battute mentre rivolgono lo sguardo verso di lui. Guarda lì, sussurra Ian a Kala e gli indica, con discrezione, alcuni soldati vitriani ammantati di nero. Si trovano dall'altra parte della stanza, vicino a una colonna. Moltissime solo le guardie armate che controllano il castello, alcuni sono sotto gli ordini di Herlan e altri sono sotto il comando degli ospiti vitriani. Il bardo continua: quelli erano cacciatori del Buio. Sono venuti qui dare la caccia a Salpaghin. Guarda le loro facce. Che razza di idioti. Credevano che Sal venisse al matrimonio. Kala sghignazza mentre fissa gli uomini in nero. Ian trova incredibilmente bella Biancaspina quando sorride in maniera così malefica. Il bardo si sente minacciato dai suoi stessi sentimenti. Era da tre giorni che Kala non sorrideva. Sulla testa porta un elegante fascia che le copre le bende. Per omaggiare il lord di Avidhar, i vitriani hanno portato degli attori per inscenare ciò che viene definita l’impresa più grande più Herlan: la disfatta del Buio. Gli attori si esibiscono al centro della stanza. Inizialmente la rappresentazione suscita grande risate da parte dei nunk poiché l’attore che interpreta Ratatoskr assomiglia parecchio a lui. Arriva poi, durante l’atto finale, lo scontro con il re teschio. In questa scena, la strega dei gufi corre verso Herlan per attaccarlo e il guerriero la trafigge con la sua spada. I nobili vitriani applaudono e scherniscono la strega mentre Kala si paralizza per l’emozione. I vitriani non hanno capito che l’Uguf si stava sacrificando… ma la scena successiva è estremamente fedele alla storia. Legasia Ningisa, prima di morire, sussurra qualcosa a Herlan… qualcosa che neanche Herlan è riuscito a comprendere. La serata prosegue con i balli, altre musiche, altre portate e altro vino. Tra i presenti scorgete la figura di Thornaksor, il cacciatore dei draghi. Impossibile dimenticare il suo elmo cornuto. L’uomo è qui poiché rappresenta la fazione dei ribelli che osarono sfidare re Jotna cinque anni fa. Rei-Ka, quando si accorge della sua presenza, rovescia a terra il vino nella sua coppa ed esce sul balcone a prendere una boccata d’aria fresca. @Caster Ti alzi dal tavolo per sgranchirti le gambe e passeggi tra la folla. Sei un incosciente, ragazzo… sussurra una voce alle tue spalle. Ti volti e non vedi nessuno, solo un arco che porta a un corridoio buio. @Ratatoskr Riesci a credere che Sheya è nata a Vitra? Ed è stata educata lì? Ora che vedo tutti questi vitriani trovo la cosa impossibile. Helpica, quando beve, tende ad alzare la voce. Grakl si sporge sul tavolo per rivolgersi a lei: vuoi ballare? Gira al largo, il primo ballo lo faccio con il mio amore! Grakl abbassa la testa e la gazza si sente in colpa: non c’è nessuno qui che ti piace? Bhe… ci sono molte belle dame. Helpica finisce rapidamente il vino nel suo calice: ti ci metto una buona parola io, si alza dalla sedia. No, no no… Grakl diventa rosso in volto. Helpica lo nota e dice: con quella faccia rossa e quelle labbra arancioni sembri un peperone con un taglio al centro. La gazza si allontana dal tavolo e Grakl la segue nella speranza di fermarla.
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@Herlan Non è venuta da me. Sono io che mi sono recato dagli indesiderati per consegnare alcuni ferri appena lavorati... e Am'Lith era lì. Dovevate esserci anche voi ma quel giorno eravate andato... non so dove. Almeno Sheya mi disse così. Con lady Lith non sono riuscito a scambiare neanche una parola. Comunque sia quel giorno non sono rimasto molto a lungo nel villaggio e i nunk non mi potevano prestare molta attenzione. Avevano infatti molte cose da fare e molti forestieri con cui parlare. Ricordo una grande nave volante attraccata non lontano dal villaggio, una bellissima donna dai capelli rossi, un'altra donna dai capelli castani che tutti chiamano "altezza" e una terza donna molto silenziosa che ricordava Sal... almeno nell'aspetto.
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@Herlan Ovviamente! Ovviamente! Risponde Parr mentre sorride all’idea di un futuro migliore per lui e sua famiglia. Entrate nella stanza di Fryia e il pazzo si avvicina subito a lei come se fosse una vecchia amica. La donna si irrigidisce subito ma si lascia visitare senza sollevare alcuna obiezione. Del resto Fryia si fida di te e sei stato tu a portare Parr nella sua stanza... ciò vuol dire che non è pericolo. Chiami una guardia e ne arriva una con una leggera, seppur evidente, zoppia. Quel soldato ha un viso famigliare. Parr ascolta il tuo ordine e aggiunge: ah, già! E’ molto meglio che sia presente lady Am’Lith quando inizierò ad applicare gli innesti. Ho bisogno di sedare questa donna e mi avrò bisogno di qualcuno che mi dia una mano. La guardia si permette un commento: voi conoscete lady Lith? Senz’altro. La lady è famosa a Draxia e inoltre ho avuto il piacere di incontrarla sei o sette anni fa quando era ospite di Sheya. Ora che hai sentito la voce della guardia riesci a ricordarti di lui. Si tratta del soldato che salvò la vita a Naiko e si ruppe una gamba contro i troll. Avevi sentito dire che non riuscì a riprendersi del tutto dal trauma e così gli diedero un compito più facile, ovvero la guardia. Il nome di questo (ex) soldato è Glascor. [Pronuncia: Glas - cor] Parr si rivolge a te: sire, mi vedo costretto a chiederle di uscire dalla stanza quando inizierò il mio lavoro. Si volta subito verso Fryia: state tranquilla, mia signora, non intendo iniziare fino a quando lady Lith non sarà giunta. E devo avvisarvi che farà male. Glascor torna a parlare: lord Herlan non è re, non dovete rivolgervi a lui con “sire”. “Milord” va bene? Si… anche “mio signore” è adeguato. Chiedo venia, credevo che fosse un re dato che vive in un castello e comanda questa città. Potrà essere chiamato “sire” non appena si sarà sposato con lady Nyt. Questa semplice discussione ti fa ricordare che il giorno delle nozze è sempre più vicino.
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@Herlan Mentre camminate verso la stanza di Fryia capisci perché lo chiamano “il pazzo”… o almeno inizia a intuirlo. Parr è un uomo pieno di tic, come se fosse costantemente nervoso. C’è qualcosa di bizzarro anche nel suo aspetto, il suo corpo esile e snello ma anche ricurvo. Le rughe attorno agli occhi, gli occhi infossati e i capelli ispidi e sottili come quelli di uno spaventapasseri. Anche il suo modo di vestire è alquanto stravagante. Indossa abiti di vari colori eppure ogni tinta è sbiadita. L’uomo annuisce freneticamente mentre gli parli, rallegrandosi che sei già venuto a conoscenza delle sue ambizioni di diventare un alchimista di corte. Ho armato le mani degli indesiderati per anni… risponde Parr …tutte le armi dei nunk provengono da me, tranne la spada di Sheya e alcune armi di Rei. La spada musicale di Sal, la balestra di Erok, lo spadone di Arrynn… potrei andare avanti in eterno. Il fatto è che ho molte conoscenze, molti uomini mi riforniscono armi, materiali e innesti. E devo aggiungere che sono bravissimo a unire gli innesti a chi ne ha bisogno. Rammentate il braccio metallico di Salpaghin? Permettetemi di diventare alchimista di corte i le mie conoscenze saranno a vostra disposizione.