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@Herlan Valfrid sembra una statua di sale. E’ impossibile intuire cosa gli passi per la testa. L’uomo si prende un po' di tempo per pensare a una risposta e infine dice: mio signore, se c’è una cosa che Vitra mi ha insegnato è l’onore di un soldato. Io sono un soldato, nulla più. La mia spada è l’uomo che sono. E l’onore di un soldato sta nel modo in cui egli serve il proprio signore. Ho quindi una sola richiesta: fatemi combattere. Non mi piacciono le complessità. Desidero solo incrociare la mia spada con quella del mio nemico fino a quando non ci saranno più nemici da affrontare o fino a quando la morte non mi reclamerà.
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@Herlan Naiko non risponde, non ha il coraggio di farlo. Ha la sensazione che ogni sua parola può risultare come un'ammissione di colpa. La vergogna lo costringe al silenzio. Vuole solo che questo momento passi il più velocemente possibile. Più tardi rifletterà sulle parole di Herlan. Alla fine il nunk lascia la stanza e il capitano Valfrid si avvicina al trono, fa un piccolo inchino e aspetta le parole di Herlan.
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@Herlan Prima Naiko scuote la testa e poi aggiunge: no, mio signore. Senza mai staccarti gli occhi di dosso. Naiko oggi non è più quell'arrogante ragazzino che si permette di fare il bullo solo perchè è più grande degli altri suoi coetanei. Ora è solo un ragazzo turbato e nervoso che cerca invano di nascondere i suoi timori.
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@Ratatoskr – Herlan – Caster Lo scoiattolo vi raggiunge sul corridoio di fronte la stanza di Kala. Ratatoskr era con Helpica qualche minuto fa ma la gazza si è allontanata un istante con la promessa che vi avrebbe raggiunti il prima possibile. Igiorando stava rispondendo alle domande di Caster e ora, per far capire la situazione a Ratatoskr, ricomincia da capo: lady Biancaspina è caduta dalle scale e si è rotta il corno. Quel corno è il suo unico retaggio della razza driade e non esiste magia che possa ripristinare il danno. Si sa così poco sulle driadi quindi non posso dirvi a cosa potesse servire quel corno. Kala non è in pericolo di vita ma è estremamente abbattuta per quello che lo è successo. Non ho idea di come possa essere caduta dalle scale… suppongo che la lady deve ancora abituarsi alla struttura del castello. Entrate nella stanza. Si tratta di una grande camera ben illuminata e piena di letti. In uno di questi, posto nell’angolo rispetto a voi, si trova un soldato con il ventre fasciato. E’ uno dei feriti dell’attentato di due giorni fa. L’uomo sembra dormire e in poco tempo vi dimenticate di lui. Kala invece è seduta nel suo letto. Ha la testa fasciata e le bende sono macchiate di sangue. Veste una lunga e amorfa vestaglia di un pallido celeste. Prima che si accorgesse di voi (e avete avuto il tempo di raggiungerla) Biancaspina stava fissando lo spazio vuoto tra lei e le coperte. E’ visibilmente provata e sconvolta ma la giovane capitana cerca di nascondere parte del suo trauma. Dopo un po' venite raggiunti anche da Grakl, Rei-Ka e Helpica. La gazza schizza verso Kala e si piega al capezzale del suo letto. Inizia a sussurrargli parole in axiriano e Kala si limita solo ad annuire. E’ l’atteggiamento materno di Helpica che fa crollare le resistenze di Kala, la quale si scoppia in lacrime e abbraccia la gazza. Herlan poi abbandona la stanza, lo sentite nel corridoio rivolgersi a Miira prima abbandonare questo lato del castello. @Herlan Stai per entrare nella sala del trono quando la porta si apre e Ian stava per urtarti. Il bardo infatti stava uscendo dalla sala per andare da Kala. L’uomo, dopo essersi scusato con te, ti informa che nella sala del trono c’è Parr, il capitano Valfrid e il giovane Naiko (avevi ordinato la loro presenza).
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@Miira + (Ratatoskr) N-non ricordo… va bene? Risponde Am’Lith mettendosi sulla difensiva. Si sente vulnerabile e minacciata. Ho un vuoto nella mia mente di almeno mezz’ora. Ero nei miei laboratori a preparare una pozione e devo essermi addormentata perché trenta minuti dopo mi sono risvegliata sul pavimento. Sono uscita dalla stanza perché ero confusa e non volevo stare da sola… ed è proprio in quel momento che ho visto del sangue su un corridoio, mi sono allarmata e poco dopo ho incontrato uno dei sicari. Ma posso provare la mia innocenza. Prima di svenire stavo mescendo una particolare pozione che, se si smette di mescolarla, assume un colore violaceo proprio dopo mezz’ora. Quell’intruglio color prugna si trova ancora nel mio laboratorio. Ma non dite a Herlan che sono svenuta… o sono vittima di un potente colpo di sonno …si preoccuperà per niente e lui ha già tanti pensieri per la testa. Mi affido al vostro buon senso, Miira. @Caster - Herlan La guardia che aveva minacciato Caster capisce quasi immediatamente di essere in errore… anche perché Kala si sfila una scarpa e la lancia contro di lui. Biancaspina viene portata ai piani alti del castello, nella stessa stanza che ospitò Caster (quando fu colpito da Rei). L’elfa Igiorando chiede a tutti i presenti di aspettare di fuori. Nel corridoio, oltre che a Caster, c’è anche Herlan, tre guardie che hanno soccorso Kala e altri cinque guerrieri che compongono la scorta del Drognodar. Dopo quasi mezz’ora, Igiorando esce dalla stanza e si avvicina a voi. La vedete turbata e inizia a parlare a bassa voce: lady Kala è caduta da una scalinata con la sua sedia. Le ho curato le ferite con la magia ma… fa un altro passo verso di voi e istintivamente si guarda attorno …gli si è spezzato il corno. Si è proprio separato dal resto del corpo. L’elfa sospira: non esiste magia o cura che possa riparare il danno. Cosa volete dire? Chiede istintivamente una guardia. Che Kala non avrà mai più il suo corno.
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@Herlan Mur risponde: per il momento i nobili non avanzano alcuna richiesta. La famiglia Shayll attente la restituzione del corpo della figlia, che avverrà oggi stesso. Le altre famiglie si ritengono soddisfatte del processo per combattimento. Sono convinto che verranno tutti al matrimonio. -.-.-.- Pettinarmi da sola… ti fa eco Fryia con una punta di sarcasmo …in questi giorni mi sono fatta raccontare la storia di Valang, da quando sono stata risvegliata dal Buio fino a questo momento. Mi sono persa degli anni molto interessanti. Ma non ho ancora capito cosa ci faccio qui. Non sai spiegartelo ma sei riuscito a intuire qualcosa nella sua voce. E’ come se Fryia stia cercando uno scopo nella sua vita e spera che possa aiutarla. Qualcuno bussa sulla porta della stanza. E’ un’ancella di corte e ti informa che un uomo di nome Parr è appena arrivato a palazzo. Un servitore supera l’ancella con una spallata e spalanca la porta facendo sobbalzare Fryia. L’uomo è agitato e ti informa che è successo qualcosa a lady Biancaspina ma non sa spiegarti cosa. @Miira + (Ratatoskr) Inizi ad interrogare per prima i nunk. Sono tutti presenti nella stanza. Scopri, tuo malgrado, che il fratello di Helpica, Grakl, è incredibilmente logorroico. Il nunk dalle labbra arancioni viene quasi immediatamente escluso dalla lista dei sospettati poiché, anche se è capace di usare la magia, non è così potente da creare dei golem del sangue. Per questo stesso principio vengono esclusi (tra i nunk) Naiko, Kala e Ratatoskr. Helpica ha sorpreso tutti quanti con le sue abilità espresse attraverso il mantello, quindi si crede che abbia abbastanza potere da generare golem. Durante l’attacco però, Helpica giura che stava dormendo con Ratatoskr, e bisogna essere svegli per poter animare e muovere i golem. Rata può confermare la versione della gazza. E’ il turno di Am’Lith. E’ inutile dire che la strega è capace di creare un’orda di golem, è una purosangue valanga e conosce perfettamente il castello. Lith sostiene che durante l’attentato anche lei stava dormendo ma sai che questa è una bugia perché alcune guardie, la sera dell’aggressione, sono andate subito nella sua stanza e l’avevano trovata vuota. Quelle guardie parlavano di quel particolare giusto qualche ora fa e tu, inavvertitamente, hai sentito il loro discorso. @Caster Lui. Perché proprio lui? Tra tutti coloro che mi potevano trovare… perché proprio lui? Non sapeva neanche che esistevo e ora mi raccoglie da terra. Io non sono fragile. Non sono questa creatura fragile che Lui raccoglie da terra. Chi è questa Kala che Lui continua a chiamare? Non so parlare e non so camminare. Dei del cielo, questo non è abbastanza? Doveva trovarmi anche in questo misero stato? Kala scoppia in lacrime quando la volti e associ erroneamente quel pianto al dolore della caduta (o alla paura che ha provato durante la caduta). Il suo avambraccio sinistro è spezzato. Appena superato il gomito puoi vedere due ossa sporgersi dalla carne. Sono due piccole asticelle bianche all’apice di un tratto di arto gonfio, penzolante e grondante sangue. Ha un livido sullo zigomo, il labbro superiore spaccato e il sopracciglio tagliato. Ma il danno più grave lo ha riportato sulla fronte. Il suo corno è a terra, spezzato e separato dalla base del suo osso sulla fronte. Puoi vedere la carne e il sangue pulsare in quella cavità cupa. Il sangue gli inonda la faccia e lei vi ci passa una mano sopra per asciugarsi… scoprendo quanto sollievo possa provare nel nascondere a te il suo volto. Altri uomini sono stati attirati dal rumore di Kala che precipitava dalle scale. Due guardie vi guardano e corrono subito a chiamare aiuto. Una terza guardia, giunta con qualche secondo di ritardo, fraintende ogni cosa e sguaina la spada poiché ti ha appena scambiato per l’aggressore di Kala.
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Am’Lith risponde: lui è uno dei primi sospettati. E’ il maestro dei sicari, il più abile tra tutti. Non conosce la magia ma è un grande esperto di golem. Ricordiamoci che il golem che abbiamo trovato nella biblioteca, responsabile della morte del custode, apparteneva proprio e Eleid. Il golem delle biblioteca era un golem d’ombra, molto simile ai golem del sangue che abbiamo affrontato nel castello. Aggiungo inoltre che Eleid conosce questo edificio e sa come pianificare un assassinio. Mur incrocia le braccia: conoscete molte cose su questo Eleid, una volta vi ho sentito parlare di lui. Avevate detto che era un nobile decaduto? E’ un nobile… ma non è affatto decaduto. Ha smesso con la professione di assassino da quando sua moglie morì durante un attentato orchestrato per lui. Non essendo più un assassino, Eleid si è allontanato dai giochi politici di Valang ma ha abbastanza denaro per creare e amministrare un piccolo borgo attorno al suo castello. I cittadini sotto la sua giurisdizione gli offrono cibo e tasse sufficienti per una vita adagiata. Del resto Eleid non aspira a grandi progetti… ecco perché il suo piccolo popolo vive tranquillo. Rammentate bene le mie parole, lord Mur. Ma ciò non risponde alla mia domanda, come mai conoscete così bene lord Eleid? La sua fama è così grande? Si… ma lo conosco bene perché lo incontrai diverse volte da bambina. Lui e mio padre erano apprendisti nel tempio dei guerrieri ombra che sorgeva a nord di Valang. Ora di quel tempio non vi sono rimaste neanche le fondamenta. Ma tornando al discorso di prima, Eleid è uno dei primi sospettati. Il capitano Mur interrompe Herlan: non siete stato ancora avvisato, milord. Il re di Vitra, sire Yhor Arson II, non sarà presente al matrimonio di sua figlia, lady Nyt Sa-Vin Arson. E Ian aggiunge: che tra breve sarà Nyt Sa-Vin Drognodar. Non c’è malizia nelle sue parole ma Am’Lith contrae leggermente le labbra in una smorfia di disappunto. Mur continua: re Arson è impegnato al fronte e non può abbandonare le truppe. Che tradotto in parole più semplici: al re di Vitra interessa solo il matrimonio del suo primogenito. Ian continua: parlando di matrimonio, ho dato di nuovo una letta al contratto che unisce la casa del nostro lord con quella reale di Vitra. Devo ammettere che re Arson non manca di fantasia. In poche parole i soldati vitriani figurano come “guardia personale della sua figlia” e che, grazie al matrimonio, la principessa diventerà proprietà di lord Herlan. Herlan può comandare i soldati perché comanda sulla principessa. Questo assicura lunga vita al matrimonio. Se lord Herlan infatti dovesse ripudiare la principessa o annullare le nozze per qualche motivo allora perderà ogni diritto sull’armata vitriana. Un’altra smorfia sul volto di Am’Lith… questa dura solo un istante poiché la strega si unisce al discorso: ad ogni modo aumenteremo il numero delle guardie e faremo di tutto per bloccare ogni possibile spia o assassino. Il nemico, chiunque egli sia, ci vede scoperti e disorganizzati. Non è vero, abbiamo solo sottovalutato il pericolo, non accadrà più. State pensando a qualcosa in particolare, milady? Chiede Mur. La sua è una domanda retorica. Il capitano ha intuito che la strega ha già un piano. Coinvolgere Macaria… risponde semplicemente …quel pipistrello (così Am’Lith chiama Macaria quando lei non c’è) è sfuggita a inquisitori, cacciatori, guerrieri, assassini, mercenari e ogni altro tipo di uomo armato che vi possa venire in mente. Abbiamo sempre trattato Macaria come qualcosa da interpellare solo quando ci sentivamo in un vicolo cieco, diamogli più responsabilità. Questa è solo una situazione provvisoria… fino a quando non avremo un efficiente corpo di spie dalla nostra. Ian rabbrividisce all’idea di dare più potere a lady Macaria. Herlan fa riferimento al troll che avete ospitato nei sotterranei e Ian interviene: quel “coso” si è innamorato di Igiorando. In pratica permette solo all’elfetta di avvicinarsi a lui… notate una certa gelosia nelle parole del bardo …ma si sta riprendendo alla svelta. Siamo convinti che tra un paio di giorni sarà in splendida forma. Agli ordini, risponde Mur nella sua impeccabile disciplina temprata nel corso degli anni… una risposta marziale quasi perfetta, rovinata solo da un colpo di tosse. Am’Lith risponde a Miira: noi due ci siamo già viste molto tempo fa. Non ci conosciamo bene ma Herlan si fida di te quasi come un fratello si fida di una sorella. Io non ho mai avuto una sorella ma non mi dispiace trattarti come tale. Vorrei fidarmi di te ma, se mi devi interrogare, devi prima accettare tre condizioni: primo, non mi devi assolutamente portare nei sotterranei. Secondo, nella stanza dell’interrogatorio dovrò trovarmi più vicina alla porta rispetto a te. Terzo, durante l’interrogatorio dovrà essere presente He… stava per dire "Herlan" ma si è appena ricordata che l’uomo ha già espresso il suo desiderio di andare a parlare con i feriti. Per questo motivo Am’Lith aggiunge un “lpica” alla sua “He” lasciata quasi a mezz’aria. Ripete il nome: Helpica… con noi dovrà esserci Helpica. Anche Ratatoskr si offre volontario e questo fa venire a Ian un’idea: in effetti, mastro Toskr, è meglio che iniziate voi per prima. Andate a parlare con Miira prima di lady Lith. Del resto voi dovrete partire per i territori degli elfi e credo sia una cosa saggia sbrigare quest’interrogatorio il prima possibile. Interviene Mur: lo scoiattolo non deve partire immediatamente. No, ma deve essere educato alla cultura elfica. Lui ci rappresenterà nel mondo degli elfi, non possiamo permetterci errori. E chi lo educherà? Igiorando ovviamente. Dove si trova ora? Se non è impegnata a curare i feriti la si può trovare nell’arena settentrionale del castello. Si allena? Non esattamente. Sta cercando di uccidere con lo sguardo un ragazzo. Spiegatevi. Tre giorni fa è giunto da Eltheria un ragazzo che sostiene essere il figlio di un grande guerriero di nome Darn. Il suo nome è Suhir e afferma di essere un maestro lanciere. Ogni giorno il giovane si allena nell’arena e Igiorando, che a sua volta ha affermato… cito le sue testuali parole …”di non avere alcun rivale con la lancia”, si sente minacciata da questo giovane. Quando può, l’elfa va a fissare Suhir mentre si allena. Vuole misurare la sua bravura. Bha! Esclama Mur prima di congedarsi. Sull’uscio della porta però si blocca e si volta verso Ian: bardo, tu di che nazionalità sei? Ma di Swoliss, ovviamente, risponde allegramente Ian. Am’Lith nel frattempo si è estraniata dai vostri discorsi. Un dubbio è pian piano maturato nella sua mente: c’è qualcosa di sbagliato. Qualcosa di sbagliato in tutto ciò. Basta un solo sicario per uccidere un re… eppure più di settanta assassini hanno fallito nell’intento di uccidere Herlan. Gli uomini attorno a lei non sanno come commentare. @Herlan Hey… Herlan! La voce che ti chiama è così acuta e irriverente che potrebbe provenire da un topolino. Ti sei anche immaginato quella creatura bianca mentre continua a squittire il tuo nome. La tua immaginazione non è andata così lontana dalla verità. Al posto del bianco topolino c’è Lyn. Lo spiritello del tuono ti ha raggiunto su uno dei corridoi più alti del castello. Veste abiti puliti e neri. Con quei vestiti sembra una piccola dama di corte. Non riesci a credere che quella minuscola lady viveva da sola un bosco fino a tre giorni fa. Lei incrocia le braccia dietro la testa sottolineando la sua (finta) disinvoltura e continua: allora, Herlan, ce la siamo vista brutta, eh? Non sarebbe meglio… la sua voce si fa più acuta, nervosa, e maliziosa (e per questo motivo Lyn risulta più simpatica che fastidiosa) …se avessi dalla mia parte un piccolo scudo metallico, in modo che possa proteggerti come si deve? Il modo di parlare di Lyn è quasi ipnotico e neanche ti sei reso conto di aver già girato il pomello della porta della stanza buia di Fryia. Lei è a letto, con la schiena contro lo schienale e le gambe distese sotto le lenzuola. All’altezza del grembo ha uno specchio che usa per fissare il suo volto. L’immagine di quella solitaria e patetica creatura costringe al silenzio Lyn. Si è dimentica in fretta della sua richiesta fatta a te poco fa. E’ ironico pensare che per la seconda volta di fila tu, Fryia e Lyn vi siete ritrovati per caso. Fryia alza lo sguardo verso di e ti scruta assottigliando gli occhi. La sua vista non si è ancora ripristinata del tutto ma si sforza per poterti guardare. E’ la prima volta che riesce a vederti. @Caster Mentre cammini da solo nel castello senti improvvisamente un tonfo sordo seguito da una rapida scarica di rumori forti. Comprendi subito che qualcosa sta precipitando e ruzzolando, fracassandosi in diversi pezzi. Vicino a te il corridoio curva verso destra per terminare con una porta dall’arcata acuta. Oltre la porta c’è un piccolo pianerottolo che corrisponde alla base di una lunga scalinata. Su quel pianerottolo, circondata dai frammenti di legno che fino a poco fa formavano una sedia, c’è Kala. Biancaspina è riversa a terra, con la faccia premuta contro la roccia del pavimento. Capisci subito che la nunk è precipitata dalle scale fino a schiantarsi al suolo.
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Il capitano Ilkanvir risponde: più che difese magiche... siamo carenti in fatto di spie. Dovete sapere, lady Miira, che la nostra armata è quasi tutta vitriana. E i vitriani non sono abili a combattere contro le spie. Vitra ha i cacciatori del Buio per gestire le spie... ma i guerrieri sono inesperti. Da me... risponde Am'Lith ...sono di Valang, ho una certa età, conosco la magia e conosco questa nazione e questo castello più di tutti voi.
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@Caster Il sicario prova un affondo ma riesci ad anticiparlo: rotei la tua spada con un elegante movimento del polso e riesci a recidere il braccio armato del tuo nemico. Scatti ora verso di lui e gli affondi la spada nel volto. Il guerriero mascherato ha già eliminato il suo avversario e ora balza verso di te. Lo vedi atterrare vicino a te… poi hai avuto l’impressione che l’uomo caricasse un pugno. La sua mano riempie in un istante il tuo campo visivo. Non vedi più nulla. @Herlan Kala scuote la testa mentre ti guarda con un’espressione di sorpresa mista a paura. Non ha idea di come abbia fatto ad impugnare la Bufera. La raccogli da terra e le si pulisce il sangue che sul volto, le da fastidio agli occhi. Fa poi un gesto con le mani, uno dei pochissimi gesti che ricordi del linguaggio dei sordi. E’ il loro modo per chiedere scusa. Ordini ai due vitriani di scortarti e loro obbediscono. Senti ora una voce nella tua mente, è quella di Ian. La comunicazione arcana è stata ripristinata e ora potete coordinarvi con il resto delle truppe nel castello. @Miira Disegni un arco orizzontale con la lama della tua spada e sventri i due sicari di fronte a te. Senza perdere altro tempo esegui un secondo fendente per infierire e questa volta abbatti la coppia di sicari. Tu e Ian li guardate per qualche istante, giusto il tempo di capire che sono morti. Solo in questo momento il bardo parla: si, mi sto mettendo in contatto con le guardie. -.-.-.-.-.-.-.-.-.- @Tutti Sono passati due giorni dall’agguanto nel castello. Avete ucciso tutti i golem, scoprendo che erano settantadue. Contate diciotto perdite tra i vostri uomini (quindici guardie vitriane, un aiuto cuoco e una coppia di servitori che si erano attardati per amoreggiare tra le arcate dei giardini di corte) e ventuno feriti ma nessuno di loro è in pericolo di vita. Chiunque abbia inviato i golem del sangue è riuscito a bloccare i messaggi magici e a plasmare i rumori nel castello attraverso una runa fissata nella torre più alta E’ stato Ratatoskr a eliminare la runa, permettendo alle guardie vitriane di comunicare tra di loro e a sconfiggere i sicari. Ancora una volta quello scoiattolino ha salvato la situazione! Ha commentato un soldato vitriano. Suonando il corno dell’allarme però, Ratatoskr è stato vittima di una trappola magica che gli ha ustionato il volto. Per sua fortuna Am’Lith era vicina a lui in quel momento ed è riuscita a impedirgli di morire. Ora lo scoiattolo riposa in un letto ai piani superiori del castello. Vicino a lui c’è la sua immancabile gazza. Anche lei si è ferita in quell’esplosione ma ha riportato solo qualche lieve danno al braccio. Am’Lith ha affidato Rata alle cure di Igiorando. Affianco a Ratatoskr c’è un secondo letto occupato dall’eroe valango noto come Caster. L’uomo ha la testa fasciata ma non è stato ferito da un golem… bensì da Rei-Ka che lo aveva scambiato per un aggressore. L’aquila indesiderata non fa altro che passare di fronte al capezzale di Caster per chinarsi e chiedere il suo perdono. Il comportamento della nunk non fa altro che far arrabbiare Kala, la quale è doppiamente furiosa con se stessa per non riuscire a controllare la sua gelosia. Biancaspina è sulla bocca di tutti poiché è stata capace di impugnare la Bufera. I vitriani e i valanghi credono che l’unicorna ci sia riuscita poiché ha un animo puro. A quegli uomini non interessano altre spiegazioni. Se prima vedevano Kala come il simbolo della speranza e dell’incorruttibilità, ora la vedono come un essere semidivino. Biancaspina riceve molti complimenti, pacche sulle spalle ed elogi. Da bambina era vittima di bulli e lasciata spesso da sola (per via della sua paralisi, per via del suo corno e per via della sua spaventosa attitudine alla magia). Ora si sente imbarazzata ma deve ammettere a se stessa che tutti quegli elogi la riempiono di gioia. Una sola persona non è contenta della situazione, suo fratello gemello. Naiko cerca di evitare sua sorella ma c’è stato un momento in cui, fissandola, eravate riusciti a notare tutta l’invidia divampare nei suoi occhi. -.-.-.-.-.-.-.- Eccolo qui… dice Am’Lith con affanno mentre “getta” il corpo di un golem del sangue su un tavolo. Più che un tavolo, in realtà si tratta di un blocco di granito rettangolare e perfettamente squadrato. Nel laboratorio alchemico in cui vi trovate non ci sono oggetti di legno, sedie o tavoli di tale materiale. Am’Lith ha voluto trascinare il corpo del golem da sola, rifiutando l’aiuto proposto dal capitano Mur. Lui e Ilakanvir sono gli unici due capitani presenti in questa sala. Am’Lith ha delle bende che le coprono le mani e la metà degli avambracci. Scopre il volto del golem e vi mostre la runa. L’avevate già notata durante gli scontri ma la strega può dirvi di cosa si tratta: è una firma… il marchio del creatore dei golem. Sai a chi appartiene? Chiede Ilakanvir. La vostra attenzione confluisce in quella domanda, come se tutti voi aveste pronunciato all’unisono quel quesito. Am’Lith scuote la testa e dice: sono preoccupata… i golem del sangue sono un’esclusiva di Valang e questi in particolare sono stati creati con il metodo antico. La strega fissa negli occhi Herlan e continua: chi ti ha attaccato è un valango. La sua preoccupazione contagia tutti i presenti. Speravate infatti che il nemico potesse essere uno straniero. Magari un vitriano, uno dei Volkan, un eltheriano o un servo del Buio in cerca di vendetta. E invece l’attentatore è un valango e conosce molto bene il castello di Avidhar. Più passa il tempo e più nelle vostre mente serpeggia la terribile ipotesi che c’è un traditore nelle vostre fila. Mur cerca di sdrammatizzare: bhè… almeno è un indizio, questo esclude quattro quinti dell’esercito, il giovane Suhir, Lyn, i nunk, Mac…. Purtroppo non esclude i nunk… lo blocca Am’Lith mentre la sua voce si riempie d’amarezza …ho detto che i golem del sangue sono stati creati con il vecchio metodo. In passato la Draxia faceva parte di Valang. Fu dopo la caduta di Aurline che il popolo insorse contro i successori della regina di ghiaccio e la Draxia divenne una nazione indipendente. Mi dispiace e mi odio per quello che sto per dire… ma non possiamo escludere gli indesiderati. Ilakanvir sciocca la lingua contro il palato in segno di disappunto e schiocca le braccia: quest’attentato ci ha dimostrato quanto siamo scoperti e vulnerabili. Mur risponde quasi come se si volesse giustificare: i vitriani non sono abituati a combattere contro spie e assassini, il nostro terreno è il campo di battaglia. E tra tre giorni il lord deve sposarsi proprio qui! Il re di Vitra non deve sapere dell’attentato. Ma dobbiamo correre ai ripari. Questo è ovvio. -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.- Per il sacro Isokrath! Cos’è questo abominio?! Esclama un soldato. In tutta la mia vita, in tutti i campi di battaglia che ho visto, non mai incontrato un simile scempio di carne, ossa e sangue! Gli risponde un altro soldato. Ma… c-cosa sono? Non lo so. Posso dirti che prima di essere ridotti così erano golem del sangue, del tutto uguali a uomini. Mi stai dicendo che ciò che li ha ridotti in questo modo può fare la stessa cosa a degli uomini? Non “ciò”… ma “chi”. Come? E’ stato un uomo l’artefice di questo orrore. Impossibile, Isokrath non permetterebbe un simile potere nelle mani di un uomo. Eppure è la verità. Oh mio… ma quanti golem sono? Credo due! Cosa gli è stato fatto? Sembrano stati mangiati e vomitati. Io credo che sono stati parzialmente sciolti. Forse sono stati deformati e riassemblati insieme in unico pezzo amorfo. Mi viene da vomitare. Come si chiama la persona che ha fatto questo scempio? E’ un mago. Si, ma come si chiama? Dimentico sempre il suo nome… … …Macaria. -.-.-.-.-.-.-.-.-.-.- Ian va a far visita al capitano Valfrid. Lo trova nella sua stanza al piano terra del castello. Un po' piccola questa camera, commenta il bardo. Valfrid risponde: a me non dispiace e tra un po' non sarò più un capitano. Ve ne andate? Solo lord Herlan può ordinare una cosa simile. Ciò che intendevo dire è che continuerò a servire la causa ma non più nelle vesti capitano. Che sta accadendo? Il mio protetto (detto con fare ironico) ha rivelato la mia… ecco …”natura”. E ora l’esercito mi è contro. Nessuno di loro vorrà me come capitano. E’ solo questione di tempo. E queste voci sono vere? Ha importanza? Per i vitriani basta solo il sospetto. Mmm… Ian non sa cosa dire. Posso farvi una domanda? Prego. Voi come fate? N-non credo di aver capito. Come fate voi a conviverci? Voi credete che io sia attratto dagli uomini? Bhe… non è così? Cosa ve lo fa pensare? Siete un bardo! Ma che?… C….? Credete che i bardi sono bardi perché adorano suonarsi i flauti a vicenda? Ecco… fino a qualche secondo fa credevo di si! Oh per gli Dei! A me piacciono le donne! Anzi, ho un debole per le elfe, specialmente le more. Mi fa ribollire il sangue quando le vedo sculettare, con i loro capelli sciolti e i seni che gli balzano sotto le vesti di seta… sai a cosa mi riferisco?! No. Ah… giusto. Già. Ora potrei farvi io una domanda? Certo, tanto non credo che possiamo imbarazzarci più di così. Perché avete scelto Am’Lith come "copertura"? Tra tutte le donne che potevate scegliere per mascherare la vostra natura, perché proprio lei? Non era rischioso? Voglio dire, lei è la strega che è sempre vicina a lord Herlan! Valfrid guarda Ian con sguardo colpevole e il bardo capisce che la risposta si trova nascosta nelle sue ultime parole. Oh, lord Valfrid! Esclama quando si rende conto che il capitano ha un debole per Herlan.
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@Ratatoskr La runa del silenzio è incisa sul corno, facile da trovare e facile da riconoscere. Seguendo il consiglio di Am’Lith, rovini quella runa incidendovi sopra un solco verticale fatto con la punta del pugnale, come se volessi eliminare una parola scritta male su una pergamena. Ora che hai rimosso il silenzio, riempi d’aria i tuoi polmoni per poi soffiare nel corno. Non appena suoni lo strumento hai l’impressione di aver visto per un solo istante una luce bianca. Poi il buio. -per ora non postare- @Miira Si, sono Ian… dice il bardo …in questo piano ci sono solo guardie e servitori ma non so che fine abbiamo fatto. Mentre finiva la frase, la tua lama si scava un varco nel ventre di un sicario, uccidendolo. Gli altri due ti balzano contro con una violenza tale da farti barcollare. Lady Mira! Esclama Ian preoccupato per le tue condizioni. Ti afferra per evitare che tu possa cadere e ne approfitta per curarti con la magia. @Caster Ti slanci contro il primo sicario, quest’ultimo si volta e mira alla tua gola. Ti blocchi di colpo in modo che la sua lama possa solo fendere l’aria tra voi due. Ora è il tuo turno: l’assassino non riesce ad alzare in tempo le difese e la sua testa viene recisa dal collo grazie a un tuo rapido fendente. Il guerriero con il ventaglio scatta contro tre assassini e riesce ad avere la meglio ma viene sorpresa alle spalle da un quarto nemico che lo pugnala alla schiena. Un altro sicario intanto si getta contro di te. @Herlan Dalla tua posizione non riesci a vedere bene le tue guardie ma capisci che stanno avendo la meglio contro i sicari. Del resto si trattano di guerrieri vitriani. Agiti la Bufera contro un dei due nemici vicino a te. Quest’ultimo alza le braccia nella speranza che la sua armatura possa attutire i tuoi colpi… ma la spada ghiacciata spezza le braccia del sicario. Un altro colpo e sfondi la testa di quell’assassino. Il secondo nemico invece ti afferra per le spalle e ti fa cadere a terra. Urti così violentemente la schiena che lasci la presa della spada. Il sicario sta per infierire ma qualcosa gli blocca le caviglie e anche lui cade a terra. E’ stata Kala a farlo scivolare. La nunk è riuscita a strisciare fin verso il tuo aggressore. Quest’ultimo vuole vendicarsi del torto subito e balza sopra Biancaspina. Inizia a strangolarla. Lei si agita e tenta di reagire ma non ci riesce. Sei ancora mezzo stordito per il colpo e vedi tutto sfocato. Kala inizia a tastare per terra alla ricerca del pugnale dell’assassino che hai ucciso poco fa. Le sue dita toccano l’elsa di un’arma. La speranza infonde in Kala della nuova forza. La ragazzina agguanta l’arma e la sua per trafiggere la tempia dell’assassino. Con sua grande sorpresa, Kala scopre di non aver preso da terra un pugnale ma bensì la Bufera. La lascia cadere a terra per la paura. Solo ora i due vitriani vi raggiugono e ti aiutano a rialzarti. @Caster – Herlan – Miira Fino a questo momento eravate in un campo magico che bloccava parte dei rumori. Qualcuno ha eliminato quell’incantesimo e ora riuscite a sentire tutti i suoni delle battaglie che si stanno consumando nel castello. Potete anche comunicare magicamente con i vostri alleati.
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@Miira Ian si limita ad annuire mentre ti lanci alla carica dei sicari. Al primo mozzi la testa mentre al secondo gli trafiggi il cuore. Scatti contro l’ultimo ma lui riesce a schivare i tuoi attacchi per poi affondarti il pugnale all’altezza della spalla, proprio vicino alla clavicola, dove passa un’arteria importante. Non sei in pericolo di vita ma hai rischiato molto. Altri due sicari si uniscono allo scontro. Ian cerca di rincuorarti e ti sprona a combattere. @Caster Il sicario non aveva nulla con se oltre al suo coltello. Gli scopri il volto e apprendi che l’assassino non è umano. E’ un ammasso d’ombra dalle forme umanoidi. Sul volto è presente una runa rossa che non avevi mai visto. Prosegui all’interno del giardino e raggiungi un piccolo spiazzo con al centro una fontana. Si tratta della via più rapida per entrare nel castello. E’ proprio in quel piccolo spiazzo che lo vedi. Un guerriero circondato sei sicari. Ne ha già uccisi almeno una decina e i cadaveri sono riversi al suolo. Il guerriero è stanco e ansima. Veste di nero e ha il volto coperto da una maschera scura. Ha la forma di una goccia e ricorda alla lontana il becco di un rapace. In una mano stringe un’arma bizzarra: si tratta di un grande ventaglio con delle lame ricurve che sporgono dai raggi. Le lame grondano di sangue. @Ratatoskr Helpica spalanca la porta e sgozza il sicario vicino a lei, liberandoti il passaggio verso un secondo nemico. Lo raggiungi in un istante e ti abbassi per evitare un suo accatto. Riesci a scorgere un punto scoperto del sicario e lo colpisci con il tuo pugnale. Giri il coltello nella piaga per aprire bene la ferita, uccidendo il nemico in poco tempo. Igiorando è la terza ad entrare nella stanza, affonda la sua lancia nel ventre di un assassino, uccidendolo. L’elfa richiama a se l’arma per poi lanciarla contro un altro nemico, deformandogli il volto. Gli ultimi due sicari si scagliano contro di te, poiché sei più vicino a loro. Helpica urla il tuo nome e agita il mantello per evocare lo scudo ma non farà mai in tempo. La coppia di assassini balzano contro di te. Senti uno strano rumore metallico e i due nemici, ancora a mezz’aria, esplodono trasformandosi in quello che definiresti “un gruppo di brandelli di ombre”. E’ stata Am’Lith ad ucciderli. Ha usato una strana magia e ora, per lo sforzo, la strega trema e deve appoggiarsi a una parete. Le mani e i suoi polsi si scuriscono. Igiorando assottiglia gli occhi e si rivolge ad Am’Lith con fare sospettoso: che razza di magia era quella? La strega alza gli occhi verso l’elfa. La guarda in modo che le faccia capire che non vuole rispondere alla sua domanda, per questo motivo dice: è una di quelle magie che non ho ancora appreso del tutto. Bhè… la prossima volta non farla. I lembi di ombra volteggiano ancora in aria. Assomigliano a dei sottilissimi fogli inceneriti. Anche Helpica commenta: la prossima volta fa un altro incantesimo, sappiamo che ne conosci molti e che possono comunque risolvere situazioni del genere… ma questa magia è troppo spaventosa. @Herlan Corri per salvare Kala ma vieni sorpreso da due sicari appena giunti nel corridoio. Ti hanno caricato da un fianco e ora ti costringono a stare vicino la parete. Una seconda coppia di sicari si avvicinano ma sono intercettati dalle guardie. Con la coda dell’occhio vedi Kala fare lo sgambetto al suo aggressore. L’uomo cade a terra e batte violentemente la testa. E’ stordito e Biancaspina si trascina su di lui. Il sicario tenta di difendersi ma i suoi movimenti sono lenti e incerti. Kala, a fatica, prende il volto di quell’uomo e usa il suo corno per perforargli un occhio… o meglio dire …la zona del volto in cui dovrebbe trovarsi un occhio, uccidendolo lentamente.
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@Miira – Ratatoskr Avete appena finito di parlare quando vedete la testa di un sicario rotolare vicino a voi. Dal fondo di un corridoio, ammantato dall’ombra, spunta fuori un’elfa armata di lancia. Chiunque (tranne Miira) la riconosce. E’ Igiorando. La magia ha curato completamente i suoi arti. Che succede? Chiede lei con il suo classico accento elfico, indica dietro di se e continua: sono stata laggiù per tutto il tempo, a urlare, perché non mi avete risposto. Vi guardate perplessi e Ian risponde: non… non abbiamo sentito nulla. Am’Lith avanza e dice: fatemi verificare una cosa, solleva la mano di fronte a se e lancia una sfera di fuoco. Il globo avanza ed esplode. Vedete le fiamme dell’esplosione ma non sentite alcun rumore. Siamo in un isolamento acustico magico… continua la strega. Come? Chiede l’elfa. C’è una magia che silenzia una zona molto grande. In poche parole possiamo sentire solo i suoni prodotti entro dieci metri da noi e non oltre. Ogni uomo del castello è affetto dalla magia, ecco perché non arrivano i rinforzi. Interviene Helpica: ma che senso ha silenziare il castello se poi riusciamo a sentirci entro dieci metri? E’ un inconveniente della magia, un piccolo prezzo da pagare data l’area interessata. Sei una nunk, come fai a non sapere queste cose? Se ti riferisci alla magia musicale, sappi che non tutti i nunk la studiano. Sal l’aveva studiata, non io. L’elfa sembra innervosirsi: va bene… e a noi cosa ci interessa questa cosa? La strega risponde: questo silenzio magico è emanato da una runa che dev’essere per forza nel castello. Distruggiamo la runa e possiamo allertare tutta Avidhar… e saremo salvi. Oppure andiamo a uccidere i sicari uno alla volta. Mi piace come ragioni… ma è troppo rischioso. E allora dimmi come possiamo trovare una runa in un castello! Ian fa un passo avanti: il corno! Il “cosa”? C’è un corno nella torre più alta del castello, serve per dare l’allarme. Da quella posizione una runa del silenzio potrebbe avere un effetto di risonanza su tutto l’edificio. Questo spiega la presenza dei sicari sulle scale. Stanno proteggendo la sala del corno? Esatto. Ma non siamo sicuri che la runa sia lassù! No… ma molto probabile che sia lì. E come ci andiamo? La strega si fa pensierosa e dopo qualche secondo dice: c’è un passaggio segreto, seguitemi. Ian controbatte: io e lady Miira li distraiamo. Perché voi due? Perché lady Miira si è già offerta e io sono immortale e conosco il luogo. Buona fortuna. Anche a voi. @Miira Non appena il gruppo si divide, tre sicari appaiono sul corridoio. Ian si sistema i guanti: ma che gentili, sono venuti allo scoperto. Non dobbiamo neanche stanarli. @Ratatoskr Attraverso un dedalo di corridoi nascosti riuscite a raggiungere la stanza del corno. Siete ancora nel passaggio segreto, dietro una porta nascosta nella parete. Aprendola un pochino, riuscite a vedere sei sicari alla guardia del corno. Sullo strumento (posto su un piedistallo al centro della stanza) è stata incisa la runa del silenzio. @Caster Scatti rapidamente contro l’assassino mentre stringi la spada con entrambe le mani. Anche il sicario corre contro di te e allunga il coltello. Le vostre armi superano i vostri corpi quando andate a contatto. Il suo pugnale ti ha strappato l’abito sotto il braccio… ma la tua spada è affondata nel ventre del nemico, uccidendolo sul colpo. La via è libera. @Herlan Macaria sta bene e l’aiuti a rialzarsi. Le guardie ti dicono che siete sotto attacco ma non riescono a comunicare con il resto dei soldati in alcun modo. Corri ai piani superiori e raggiungi infine in incrocio tra due corridoi. Alle vostre spalle sono apparsi due assassini. Macaria solleva la Secoli Bui e l’appoggia su una spalla mentre si avvicina alla coppia: voi andate avanti, qui ci penso io. Dall’altra parte del corridoio senti un rumore e vedi un terzo sicario aggredire Kala. Non sai perché la nunk si trova qui ma l’assassino l’ha appena fatta cadere dalla sua sedia.
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Risponde Am'Lith: non sappiamo nulla. Il castello è invaso da questi... questi cosi. Sono golem ma altro non sappiamo
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@Herlan La Bufera penetra nel collo di un sicario per poi decapitarlo. I tuoi nemici sono ancora sorpresi del tuo attacco e uno di loro alza le mani per mettersi in guardia. Con un fendente tronchi le braccia di quel golem e con un secondo fendente riesci ad aprirgli il petto. Il terzo uomo corre contro di te e ingenuamente cerca di disarmarti. Le sue mani entrano in contatto con l’elsa della bufera e si ghiacciano all’istante. Il gelo scorre sui suoi arti e invade l’intero corpo, congelandolo del tutto. Solo chi è degno di impugnare la Bufera non subisce questa fine. Due guardie vitriane ti raggiungono. Sono sporche di sangue e hanno già le spade sguainate. @Miira La tua mano scatta in direzione del sicario e dal tuo palmo fuoriesce una sfera verde. Il globo investe l’aggressore che inizia a disciogliersi. Oramai a terra, privo di vita, scopri che l’uomo non aveva un volto… o un corpo di carne. Può essere descritto come un ammasso di ombra di forma umanoide. Sul volto aveva una runa ma l’acido l’ha disciolta e non sei riuscito a vederla. Sei convita che non c’è nessun altro nella tua stanza perciò esci fuori. Una lunga scia di sangue è impressa sul muro. Continua per tutto il corridoio per poi svoltare dopo qualche metro. A terra c’è anche una pozza di sangue e da lì, come un affluente di un lago, c’è una seconda scia che attraversa il pavimento. Presumi che qualcuno sia stato ucciso in quel punto e poi portato via. Sei immerso nel silenzio più totale. (Ti trovi al terzo piano del castello) @Ratatoskr Prendi Helpica e le tue armi ed esci dalla stanza. I corridoi sono bui e spaventosamente silenziosi. A terra c’è il corpo di un uomo dal volto coperto. Ha una lancia conficcata nel cuore. E’ quello che mi ha aggredito… sussurra la gazza …per fortuna che c’era un’armatura che reggeva la lancia qui vicino. Am’Lith si avvicina a voi. La strega ha raggiunto rapidamente la vostra posizione: cosa sapete? Domanda lei. Ancora nulla, risponde la gazza. Camminate velocemente per altri corridoi. State per raggiungere una porta che conduce a una scala importante del castello, quando una voce alle vostre spalle vi intima di fermarvi. E’ Ian. Il bardo continua: non passate da lì, prendiamo l’ala ovest. Perché non possiamo passare da lì? Chiede Am’Lith. Ci sono cinque o sei sicari in agguato in quella zona. Mi hanno ucciso circa tre minuti fa. Raggiungete l’ala ovest e vedete altri segni di combattimento. Ci sono pozze e scie di sangue. Svoltate l’angolo di un corridoio. @Ratatoskr – Miira Vi ritrovate nel corridoio. Ratatoskr è in compagnia di Helpica, Ian e Am’Lith. @Caster Cammini cautamente all’interno del castello. Devi ancora superare le mura quando scopri la presenza di tre uomini a terra, tutti uccisi allo stesso modo. I tre corpi sono accatastati proprio all’entrata (interna) delle mura, che comunica con un giardino del castello. Quei tre corpi ti suggeriscono la presenza di una minaccia nascosta. E’ proprio per questo motivo che eviti la lama del sicario, nascosto oltre l’entrata delle mura. Ora l’assassino si è rivelato e ti sbarra il cammino. Il suo volto è coperto da un indumento simile a un turbante.
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@Ratatoskr Salti letteralmente dal letto quando la porta della tua stanza viene spalancata di colpo. E’ notte fonda e stavi dormendo. Helpica entra. Credevi che la gazza fosse al tuo fianco, come al solito. Eppure eccola lì, sull’uscio della porta che ti guarda con occhi ingranditi dalla paura. Ha un’ombra sul volto. Ora che i tuoi occhi si sono abituati al buio scopri che quell’ombra è sangue. Helpica ha il volto sporco di sangue… così come le mani, il collo e la camicia. Le scorre sulla pelle e sui vestiti, gocciola per terra. Non è mio… dice lei quasio anticipando la domanda che si stava ancora formando nella tua testa. Ci stanno attaccando! Continua. @Caster Dopo una sera passata per le locande di Avidhar torni al castello. Il bardo Ian ti ha offerto una stanza e tu non avevi un posto per riposare. Ti hanno anche suggerito di non passare per il portone principale ma per un'entrata secondaria che si trova la mura settentrionali del castello. Una sorta di scorciatoia. Ma quando ti avvicini a quella porticina scopri che la guardia valanga è distesa a terra. Regge ancora la sua lancia in una mano, con la punta adagiata contro il muro. Credevi inizialmente che si fosse addormentata, magari per via della troppa birra. Ma è quando ti avvicini che la luce della luna rivela che quella guardia è a terra perché è stata assassinata. Chiunque sia stato deve averla sorpresa alle spalle e gli ha affondato una lama tra le costole, passando per le giunture dell’armatura, e raggiungendo i polmoni. Si saranno riempiti di sangue impedendo al soldato di urlare. C’è solo un tipo di uomo capace di compiere un tale omicidio… e per giunta nel cuore della notte …ossia un guerriero ombra. La porticina del castello è spalancata. @Miira Sarà l’istinto o forse il volere degli Dei. Magari sarà il fatto che per più della metà della tua vita hai vissuto in forma umana solo di notte. Probabilmente più tardi ti convincerai che sarà stato solo per caso che hai aperto gli occhi mentre dormivi nella tua stanza. E hai visto la luce della luna che proietta sulla parete opposta al letto la sagoma del sicario che è scivolato nel silenzio delle ombre fino a posizionarti al fianco del tuo capezzale. @Herlan Velocemente scopri il volto dell’assassino per scoprire che non ha il volto. Nero. L’uomo sembra essere fatto unicamente da una materia nera difficile da definire. Lì dove dovrebbe esserci un naso c’è una runa rossa che non avevi mai visto prima d’ora. Descrivimi quello che vedi, dice Macaria attirato dai suoni che producevi. Dopo aver sentito le tue parole, la strega commenta: questo si che è interessante… quell’uomo non è un uomo ma un golem del sangue. La buona notizia è che sono difficili da creare e non molti ci riescono… la cattiva notizia è che se un mago li sa creare allora può farli in serie. Inizia a temere il peggio… che l’intero castello sia invaso da questi cosi. Ora pensiamo prima ad uscire da qui. L’ultima frase era un commento personale. Prendi lo scudo di Lyn mentre Macaria agguanta la Secoli Bui. Verrò con te, non ho paura… e qualche secondo dopo dice …non riesco ad avvertire nessuno. Chi ci sta attaccando è bravo, devo ammetterlo. Prendi il pomello della porta e la strega urla: aspetta! Corre contro di te e ti spinge via con una spallata. La porta viene sfondata da una magia a base elettrica che travolge Macaria. La strega cade a terra, sepolta dalla porta scardinata. Tu invece sei finito al lato della stanza e puoi vedere tre assassini irrompere al suo interno. Non si aspettavano di trovarti in quella posizione e, in questo brevissimo istante, hanno le difese scoperte.
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Alle spalle di Macaria, posata contro un angolo della stanza, c’è la spada di ossidiana della strega nota come la Secoli Bui. Ricordi che un giorno Macaria ti disse di non incrociare mai le due spade, ma non ti disse il motivo. Trovi ironico il fatto che proprio in questo momento ti è saltato nella mente questo ricordo. Alle tue spalle invece, un uomo nascosto nell’ombra fino a questo momento, cade a terra. Il coltello di Macaria gli ha perforato la trachea. Una chiazza di sangue si espande al suolo. L’uomo veste abiti comodi e troppo larghi per un ruolo da sicario. Il suo volto è coperto da un capo di vestiario simile a un turbante. In una mano stringe una daga, l'arma dei sicari. Noti solo ora che Macaria ha un’espressione di tensione mista ad agitazione. E’ ancora “paralizzata” nella posizione che ha assunto dopo aver gettato un coltello, con una mano ancora in avanti e il busto proteso verso di te. Con un filo di voce, ma pur sempre agitata, ti rivolge la parola: grazie per avermi considerata posseduta… e non la solita strega cattiva che merita il rogo solo per la sua natua. Fuori dalla porta, dopo un breve corridoio, c’è una rampa di scale illuminate da una torcia che porta (di sopra) al piano terra. Da quelle scale si sente un rumore e subito dopo un getto di sangue imbratta la parte… seguito dal corpo di una guardia valanga sgozzata che ruzzola per le scale. Macaria chiude la porta, si volta e preme la sua schiena su di essa: siamo attaccati! (Con l'ind del male vedi solo l'anima nera di Macaria)
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Mmmm…. in effetti non è una cattiva idea. Ma se posso suggerire, io so che Am’Lith sta architettando qualcosa di strano nel suo grande laboratorio. Non ho idea di quello che sta facendo ma sembra essere qualcosa di pericoloso… tant’è vero che deve evocare un campo protettivo prima di iniziare i suoi esperimenti. Perché non sfruttare la sua barriera per capire cos’è in grado di fare Lyn? Non è meglio sperimentare il suo potenziale all’interno delle nostre mura? Qui è più sicuro… o mi sb… Macaria si zittisce e si muove così rapidamente che il tuo cervello non riesce a seguirla. Elabori solo con qualche istante di ritardo cos’è accaduto. Hai visto la strega scattare verso il tavolo e prendere un piccolo coltello d’argento. Si tratta di un oggettino affilato che serve per triturare erbe e funghi. Hai visto poi la strega scagliare quel pugnale contro di te. L’arma ti ha sfiorato il collo. Giureresti di aver sentito l’aria muoversi al passaggio della lama luccicante.
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Giunge infine la sera… @Herlan Macaria ti manda a chiamare. La strega si trova nel tuo piccolo (ma ben fornito) laboratorio. E’ esattamente il tipo di laboratorio che aspettavi da Macaria, oscuro è pieno zeppo di oggetti… alcuni di loro grotteschi. Su una mensola, tra un pipistrello imbalsamato e delle foglie essiccate di salvia, c’è un barattolo di vetro al cui interno c’è un feto umano e deforme all’interno di un liquido. La strega è seduta vicino a un tavolo pieno di ampolle di liquidi colorati che borbottano, bollono e fanno fumo. Alle quattro pareti è stata incisa una piccola runa, quasi impossibile da vedere, che emana una frequenza attraverso la quale Macaria può captare l’ambiente circostante. Vedi la donna serena seppur stanca: ho finito di visitare la piccola peste… in questo modo chiama Lyn (ha già inquadrato il carattere dello spiritello) …e purtroppo non so cosa dirti. Non posso capire cosa è in grado in fare fino a quando non avrà lo scudo tra le mani e non posso dargli lo scudo. E’ come tentare di aprire una porta chiusa ma la chiave si trova nella stanza. Ma non ti ho chiamato solo per questo, ho anche delle belle notizie. Ho infatti finito di esaminare il corpo della giovane Shayll e possiamo restituirlo alla famiglia affinché possano bruciarlo. Posso dirti che il chierico della famiglia Shayll aveva impresso sulla spalla della ragazza una runa in grado di richiamare un draugen. Il suo scopo era quello di intrappolare un non morto ma non so dirti perché. So che era ossessionato dal signore dei draugar… un essere in grado di riportare alla vita i morti… un essere che non esiste e non è mai esistito. Ho anche scoperto che Dlugo in realtà non era un chierico ma un guerriero ombra al servizio di re Jotna, e che era in grado di creare dei golem d’ombra. Ora la trama si infittisce… esiste un solo uomo in grado di creare golem d’ombra, si tratta del più grande sicario mai esistito al mondo. Il suo nome è lord Eleid e vive al di là della foresta. Non so se il lord è coinvolto in questa faccenda.
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Oh per gli Dei… sono nervoso. Mi sono dimenticato il discorso che mi ero preparato. Fa un bel respiro e digli chi era tuo padre! No, no… per prima cosa presentati. Il ragazzo è così agitato da non stringere la mano ad Herlan, bensì china il capo e dice: milord, m-mi chiamo Suhir e vengo da-dalla lontana Eltheria, in un paesino vicino a Jabor… quasi al confine con Swoliss… troppe informazioni inutili, razza di stupido! Va al punto della situazione …m-mio padre era un capitano dell’armata di lord Vànesh, lo stesso stendardo sotto il quale avete marciato anche voi. Il nome di mio p-padre era Darnn e con la sua morte il suo clan di marinai è andato in miseria. Io ho raccolto la sua eredità e la sua sciagura… ma anche una possibilità di riscatto. I capiclan mi hanno detto che posso recuperare l’onore di mio padre attraverso le vittorie in battaglia. Voi, lord Herlan, siete l’ultimo uomo ancora vita dell’armata di Vànesh ad aver ottenuto un titolo nobiliare… questo farebbe di voi l’erede di quell’armata. Anche se non esiste più quell’esercito, i capiclan mi hanno detto che solo servendo voi avrei potuto ottenere la gloria che mio padre perse servendo proprio lord Vànesh. Il ragazzo si sfila la lancia (facendo innervosire le guardie) e te la mostra: questa era la sua arma. Sono riuscita a recuperarla nello stomaco del lupo d’ombra che divorò mio padre. Ora questa lancia è al vostro servizio se mi concedete tale onore.
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Mi chiedo se non sia la scelta migliore… pensa Am’Lith rimuginando sulle ultime parole di Herlan …molti uomini meritano la morte, perché non ucciderli tutti? La strega però preferisce non commentare e si allontana con Ratatoskr in quanto vuole parlare con lui. @Herlan Rientri nella sala del trono e noti che Caster è andato via… e che due uomini sono appena entrati. Uno di loro, in realtà una donna, ha qualcosa di famigliare. Sarà il suo modo di camminare, i suoi capelli (quasi) bianchi o il suo fiero sguardo a farti riaffiorare nella mente molti ricordi. Quella donna, che ora sta camminando verso di te, è Miira. Sono otto anni che non vedevi la capitana dorwalese dell’armata del dragone, l’armata di Vànesh, al servizio di lady Haresia. L’emozione è così grande che solo ora ti rendi conto che il sole non è ancora tramontato… eppure ecco Miira, in forma umana, camminare nella sala del trono. Deve aver trovato un modo per spezzare la maledizione. Il secondo uomo è un ragazzo. Può avere al massimo venticinque anni. Non è molto alto e possiede un fisico asciutto attraversato da muscoli nodosi. Ha la pelle scura e dei tatuaggi lungo le braccia, dai gomiti fino alle spalle. E’ calvo salvo per una cresta che si tramuta in una lunga coda nera. I suoi occhi sono scurissimi e veste abiti da viaggiatore, principalmente di pelle e di stoffa verde scura. Sulla sua schiena si trova una lunga lancia la cui punta è avvolta dal cuoio (motivi di sicurezza). Non hai mai visto quel ragazzo prima d’ora eppure giureresti di aver incontrato quegli occhi molto tempo fa. @Ratatoskr Ti ritrovi a camminare al fianco di Am’Lith per uno dei corridoi del castello che si affaccia verso l’esterno. Ti rendi conto solo ora che raramente sei stato da solo con la strega di Valang e che, stranamente, avverti un (lievissimo) disagio in quanto Am’Lith è sempre stata riservata e chiusa. Ti sei convinto che questo è il tipico carattere dei valanghi… e non sei molto lontano dalla verità. Quando Am’Lith pensa che ha trattenuto abbastanza le parole, si rivolge a te: ho pensato, in questi giorni, che Sheya non ti ha scelto come portavoce degli indesiderati solo perché sai viaggiare attraverso l’albero della vita, ma anche perché sei un tipo acuto che sa come usare la dialettica. Ho avuto una conferma poco fa, quando hai parlato con me e con Herlan. Voglio che diventi cavaliere e consigliere del Drognodar. Lo so che questo titolo ti porterebbe via del tempo… tempo che potresti usare per ritornare a far visita agli indesiderati. Ma pensala in questo modo… più servi la nostra causa e più potrai proteggere il tuo piccolo paese di nunk. Il sole sta tramontando e puoi vedere chiaramente quel disco dorato assumere una sfumatura prima ambrata e poi sanguigna, attraversato ora dalla sagoma di Aurline.
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@Ratatoskr Am’Lith è un po' pensierosa e alla fine dice: credo che potrei controllare la testa di maiale… e potrei anche mandarla a Macaria per essere proprio scrupolosi. Ma dal corridoio si alza la voce della strega che è riuscita a sentirvi: non vi azzardate ad assegnarmi altri impegni, sono piena fino ai capelli. Am’Lith ti fissa negli occhi: giuro su Falisaar… quella lì è un pipistrello. Controlla ora la testa di maiale e dice: non credo ci sia qualche fattura, ma per esserne sicuro è meglio sbarazzarsene. Ordinerò a qualcuno di bruciarla. Storce il naso quando le parli dell’accaduto a Murghoul. Il re elfo ha graziato Herlan… ma non lo farà una seconda volta. Non incolpo Herlan, lui è un guerriero e non un monarca. Ian non può seguirlo per sempre e… interrompe il suo discorso. Andiamo… dice dopo qualche secondo …andiamo direttamente a parlare con lui. Incontrate Herlan nella sala del trono. Si trova vicino a Kala e a Lyn mentre nella sala vedete molti uomini intenti ad ordinarla per il banchetto nuziale. C’è anche Ian che parla con un soldato dai capelli biondi che indossa le vostre armature e, vicino al trono, in una teca di vetro ci sono due mantelli fatti di scaglie di drago rosso. Am’Lith chiede a Herlan se può parlare con voi due in privato. @Herlan Lyn assottiglia gli occhi cercando invano di fare una faccia cattiva. La verità è che Lyn è felice per due motivi: si trova in un posto nuovo ed è lontano dagli elfi che tanto l’hanno discriminata. Mastro Herlan… dice …non starete mica facendo come il popolo della foresta? Che tanto si finse mio amico e poi non diede mai il mio scudo? Kala passa i prossimi trenta secondi a spiegare che non ci si rivolge a te con “mastro” ma con “lord”. Le due si guardano neanche come se fossero due sconosciute. Dopo un po' Biancaspina scrive: Herlan vuole sapere perché mi chiami “strana driade”. Lyn assottiglia di nuovo gli occhi, oramai hai capito che è un suo modo di fare, e dice: lo vuole sapere Herlan? Kala sorride: anch’io. Lyn le tocca la punta del corno: perchè alcune driadi hanno dei corni. Biancaspina spalanca gli occhi: sei sicura? Assolutamente. Non potrei appartenere a un’altra specie? No, quel corno appartiene alla specie delle driadi, credimi. Kala è confusa e agitata, erano anni che non la vedevi così. Scrive nervosamente sui fogli di pergamena ma deve scrivere tre volte la sua frase per quanto è turbata: ma chi mi ha creata è umano. Ne sei sicura? Kala sta per rispondere ma improvvisamente si rende conto di non saper cosa scrivere. Sa benissimo che sua madre è umana ma non conosce nulla di suo “padre”. Permetti? Dice Lyn e le tocca entrambe le tempie prima di chiudere gli occhi. Concentrandosi, Lyn vede schegge del passato di Kala. Le immagini si susseguono velocemente. Lyn vede Salpaghin quando aveva i capelli neri e poi quando era bionda e credeva di essere una donna-gatto. Vede il re teschio e infine, per un istante, una figura che indossa una maschera da gufo cornuto. Quell’ultima immagine spaventa Lyn che interrompe la divinazione. Allora? Cos’hai scoperto? Posso solo dirti che, da parte di tua madre non c’è alcuna driade nel suo albero genealogico. Ho avvertito che tuo padre era umano. C’è solo una spiegazione che mi viene in mente: tuo padre aveva un parente driade. E’ un raro retaggio che ti ha tramandato. E’ Naiko? Voleva scrivere Kala ma si corregge scrivendo: e mio fratello? Lui è umano, anche se voi due siete gemelli. Kala è ancora più turbata e pensa: meglio non dire nulla a Naiko, già è invidioso di me… figurati se sa che ho sangue di driade. Ecco perché le magie mi riescono bene. Chissà cos’altro sono in grado di fare. So che le vere driadi possono addirittura riportare in vita i morti… io posso fare qualcosa di simile? S-simile? La domanda di Kala sorprende Lyn. Si… insomma… posso creare un incantesimo che mi permette di camminare? Lyn non ha il cuore per dire a Kala che non può farlo ma l’indesiderata lo ha già compreso osservando lo sguardo dello spiritello, dove si è appena palesata un’espressione di imbarazzo mista a tristezza. Fortunatamente questo momento viene interrotto dall’arrivo di Am’Lith e Ratatoskr. La strega ti guarda come ti guarderebbe ogni altro uomo presente nella stanza, nascondendo perfettamente le sue vere emozioni. Lord Herlan… dice con voce neutra …io e mastro Rata vorremmo parlavi, in privato se possibile.
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Risponde il campione mentre si sfila l’elmo dal capo, roteando la testa così che i suoi capelli chiarissimi, di un biondo molto vicino al bianco, disegnino una candida onda che va ad infrangersi dietro la sua nuca. Alcune ciocche però le restano sul volto, come se volessero testimoniare il suo animo ribelle. I suoi occhi, di un raro verdeacqua, sono freddi a prima vista… eppure lasciano intravedere un ardore maturato da chissà quale passato. Herlan, e solo Herlan, nota qualcosa in Kala che non aveva mai visto. Biancaspina infatti fissa il campione con occhi due volte più grandi del normale. Un’improvvisa, potete e inaspettata passione costringono la capitana a una contemplazione quasi mistica di quel guerriero. Senza rendersene conto, la nunk arriva persino a mordicchiarsi il pollice. Herlan sa che per Kala, sempre rigida e pacata, quell’innocente gesto è qualcosa di altamente sfacciato. Diversi minuti più tardi vi trovate a camminare nella sala del trono. I servi di Herlan stanno già preparando la stanza per accogliere il banchetto reale che avverrà tra cinque giorni, dopo il matrimonio del lord. I vostri passi riecheggiano tra le pareti marmoree. Vicino al trono si trova Ian. Al fianco del bardo immortale c’è un grande oggetto coperto da un telo scuro. Si tratta di un oggetto rettangolare e perfettamente squadrato. L’uomo saluta Herlan mentre ordina a due guardie di rimuovere il velo, scoprendo così una teca di vetro. Al suo interno si trovano due mantelli molto simili tra loro. Sono rossi, fatti di scaglie e arricchiti con elementi d’oro. Si vede chiaramente che sono per un uomo e per una donna (molto piccola a giudicare dalle dimensioni della seconda cappa). Ian, con un fiero sorriso, dice: il dono di nozze per i lord Drognodar da parte di Zantes e Selexia. Sono mantelli del fuoco, creati con le scaglie della dragonessa Selxia, figlia di Phynox, fratello minore di Kamaschar. Chi li indossa non sente più il freddo. Il bardo si allontana con Caster per parlare con lui. E’ stato Ian infatti a volerlo chiamare nel castello… anche se, per raggiungerlo, Caster ha dovuto attraversare molte stanze e corridoi pieni zeppi di vitriani che lo fissavano con sguardi carichi d’odio. Ti sei divertito a decapitare un vitriano? Valango figlio di un cane. Anche i porci possono uccidere un uomo… ma sai che fine fanno i porci? Avevano mormorato nella loro lingua. Ian accoglie Caster con il più amichevole dei sorrisi per poi parlare in valango: non puoi immaginare che peso ci hai tolto quando hai staccato la testa di quell’uomo dal corpo. Mi è giunta voce, e bloccami se sbaglio, che voi non siete il campione assoldato dalla famiglia dei nobili. E mi è anche giunta voce che offri la tua spada al servizio del Drognodar. Abbiamo conquistato la città ma non i suoi cittadini. Ci vedono ancora come degli invasori… come degli stranieri. Eppure abbiamo dato loro la libertà dal giogo di re Jotna, abbiamo liberato i prigionieri di guerra e stiamo cercando di offrir loro un vita migliore. Quello che ci serve è un simbolo, qualcosa che i faccia avvicinare di più al popolo. Credo di aver trovato quel simbolo. Voi siete un eroe per questa città: uno sconosciuto, ma di sangue valango, che si erge contro le ingiustizie commesse da un vitriano. Lottate per noi e dimostreremo che Herlan è a favore del popolo e non permette ai suoi uomini di maltrattare i cittadini. Nel frattempo nella sala del trono è appena giunta una piccola creaturina che, inizialmente, Caster scambiò per una gnoma. Ian dice all’uomo che quell’esserino si chiama Lyndimirtingar Volkan ma preferisce farsi chiamare Lyn e non vuole mai essere associata alla famiglia eltheriana dei Volkan. Lyn ha la pelle grigia molto molto chiara, occhi nocciola e capelli neri. Sulla parte sinistra del volto ha un marchio a forma di semicerchio e sulla fronte ha un secondo marchio a forma di rombo. La piccoletta raggiunge Kala che è seduta su una sedia imbottita di velluto rosso. Si tratta di una sedia riservata alla giovane capitana, data la sua infermità che l’accompagna dalla nascita. Biancaspina è sempre vicina a Herlan.
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@Herlan + (Caster) Scherzi con Kala e la vedi sorridere. Vorrebbe darti (amorevolmente) dello stupido ma entrambi sapete che Biancaspina adora quando ti comporti così con lei. Ti accarezza il dorso della mano quando parli di Legasia. Anche se Kala ha conosciuto l’Uguf per poco tempo si è subito affezionata a lei e la ricorda con dolcezza. Le urla della folla destano la nunk dai suoi ricordi. Lo scontro infatti è iniziato. Inizialmente è difficile sapere chi tra i due sfidanti è il più forte. Entrambi menano fendenti senza trovare alcun punto scoperto dell’avversario. Non risparmiano alcuna energia. Il ritmo è così incalzante che ti senti quasi costretto a fissare le due figure immischiati in una danza di morte. Eppure, qualcos’altro attira la tua attenzione, qualcosa di abbastanza importante da farti distogliere lo sguardo da uno dei duelli più brutali che tu abbia mai visto. Dall’altra parte degli spalti infatti i nobili si stanno agitando… e non è per via dello scontro. Vedi quei nobili circondati dai loro servitori, impegnati a correre da un punto all’altro per riferire un messaggio che non puoi sentire. Quel messaggio scivola da persona a persona fino a raggiungere le orecchie di una delle tue guardie e finalmente arriva anche alla tua attenzione. Lo sfidante di Ayk non è il campione scelto dalla famiglia dei nobili. E questo è sicuro… dato che hanno appena trovato il campione svenuto, per tutta la birra che ha tracannato, in una cabina di una scuderia, proprio tra uno stallone da monta e una pila di letame. Chiunque sia sceso a combattere contro Ayk non è il campione e nessuno sa chi sia. Ora comprendi l’agitazione dei nobili. La sorte della fanciulla violentata dipende da uno sconosciuto. I nobili non sanno se chiedere l’annullamento del duello o no… ma come possono bloccare un processo per combattimento in atto? Del resto è stato evocato il giudizio degli Dei, nessun uomo può interferire. Lo sconosciuto guerriero commette l’errore di sottovalutare Ayk e viene ferito a un braccio. Il suo arto inizia a penzolargli dal corpo ma non sembra rotto. Quel guerriero sembra quasi burlarsi di Ayk. Sembra non si sia reso conto che sta rischiando la vita e la reputazione dei nobili. Ora lo osservi per bene e noti che non ha un vero e proprio stile di combattimento. Rei-Ka lo avrebbe di sicuro disprezzato, lei che è una maestra d’armi. Quel guerriero sembra essere alimentato da una furia incontrollabile e, senza che nessuno potesse rendersene conto, la testa di Ayk ruzzola a terra a un paio di metri di distanza dal resto del suo corpo. Il guerriero lo ha decapitato con un fendente così rapido che la sua spada, per un istante, si è tramutata in un arco d’argento che ha oltrepassato il collo di Ayk, senza incontrare alcuna resistenza. Il sangue esce dal corpo del defunto a ritmi regolari. La folla acclama sbalordita. Il capofamiglia dei nobili applaude il suo nuovo e inaspettato eroe. Batte le mani come se questo potesse scacciare tutto il dolore provocato da questa vicenda. Il guerriero vittorioso resta al centro dell’area. Il suo braccio ferito trema per il trauma subito. @Ratatoskr Rimani per un po' da solo nella grande stanza quando senti distintamente due rumori. Il primo è un urto, una sorta di tonfo sordo provenire da un dei corridoi vicino alla tua porta. Il secondo è un imprecazione in una lingua che non hai mai sentito. A dire il vero nessuno parlava più quella lingua da migliaia di anni. Chiunque si andato a sbattere, per poi imprecare, ha attirato l’attenzione di Am’Lith. La strega stava entrando nella stanza quando osserva l’evento che ha provocato quei due rumori. Non dà molto peso all’accaduto, si limita ad avvicinarsi a te e commenta: non farci caso, è solo Macaria che deve abituarsi alla nuova struttura. In effetti Macaria ha sempre rifiutato qualsiasi aiuto da parte degli uomini di Herlan, come se il suo orgoglio potesse in qualche modo farle dimenticare la sua cecità. Il problema è che di tanto in tanto va a sbattere contro qualche porta o qualche statua. Questo però non accade mai nei suoi laboratori, dove sembra possedere una vista da falco. Am’Lith percorre tutta la stanza e fa per chiederti qualcosa. Le parole le si bloccano in gola quando vede la testa di maiale e allora comprende tutto. Vedi un’ombra scendergli sul volto mentre le sue mani cercano di sistemare i suoi capelli scompigliati. E proprio in questo momento ti rendi conto che per prima volta nella tua vita stai osservando “l’impeccabile” Am’Lith non più così impeccabile. Qual è la nostra mossa? Chiede e dalla sua voce puoi intuire una certa impazienza di ascoltare la tua risposta.
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@Herlan E’ un’insolita giornata per il clima di Valang. Il sole picchia forte tant’è vero che nella piccola arena di Avidhar sono stati issati dei teli per proteggere gli spalti. L’arena si trova vicino al castello della città, in direzione nord svoltando per una delle piazze più importanti e antiche del borgo. La folla è già eccitata e in pochi sono seduti sugli spalti. Tutti in piedi già ad esultare uno scontro che deve essere ancora annunciato. Ti guardi attorno e non puoi non notare l’enorme numero di guardie presenti nell’arena. Sono tutte per te, del resto è la tua prima apparizione pubblica e la città non è stata ancora controllata per bene. Le guardie sono tutte di origine valanga, un piccolo accorgimento di Ian. Sei seduto sulla sedia del re, la più comoda di tutte. Al tuo fianco (come vuole la tradizione) dovrebbe trovarsi la tua consorte ma dato che le nozze devono ancora esser celebrate, quel posto è occupato da Kala. Del resto Biancaspina ha sangue nobile nelle vene, è una (giovane) donna e non è vitriana, il che fa di lei la compagna perfetta per il lord di Avidhar, in attesa di una regina. Am’Lith non voleva uscire dal castello, la strega ha scoperto quanta energia richiede fare all’amore dopo aver bevuto troppo vino. L’hai lasciata lì, nel suo laboratorio, consapevole che nessuna lusinga l’avrebbe fatta smuovere da quella stanza. E’ probabile che si sia coricata sul tavolo, spostando tutta la roba che si trovava su di esso strusciandovi sopra l’avambraccio. In questo momento starà dormendo, felice e appagata esattamente come l’avevi lasciata, troppo contenta per pensare a quello che potrebbe succedere in futuro e le eventuali complicazioni che verranno con il tuo imminente matrimonio. E’ probabile che neanche si è resa conto che, dopo aver fatto l’amore, hai sentito i tuoi servitori fare il tuo nome fuori dalla porta del laboratorio. In molti ti stavano cercando poiché il processo per combattimento stava per iniziare. E ora eccoti qua, seduto su una sedia a fissare la piccola arena di Avidhar, dove il (non più) protetto del capitano Valdrif attende il suo sfidante. Il condannato indossa un’armatura di piastre metalliche, un piccolo scudo di legno, con rinforzi di ferro e una spada vitriana nella mano destra. Le tipiche spade vitriane sono simili a un grande gladio, con la lama che sembra un lungo triangolo appuntito. Le porte dell’arena si aprono ma il campione della famiglia di Avidhar non escce. E’ probabile che stia aspettando un tuo gesto. La tradizione vuole che il signore della città estragga una spada per dare il via allo scontro. I tamburi iniziano a rullare. @Ratatoskr Vieni condotto in una grande sala sgombra da ogni cosa. Con te c’è anche Naiko, Helpica, Ian e tre guardie che hanno ricevuto il dono dei Volkan. Si tratta di una scatola di modeste dimensioni ma ben lavorata, laccata di nero e con borchie dorate. Ti assicuri che non ci sono trappole per poi aprirla. Al centro della scatola, comodamente adagiato su un soffice letto di paglia, c’è una testa di maiale decapitato. Le guardie tirano un sospiro di sollievo quando capiscono che quella dei Volkan altri non era che una provocazione. Ian invece pare turbato e vi spiega che se i Volkan si sono spinti a commettere tale offesa, significa che nella loro mente c’è Herlan. Naiko alleggerisce l’atmosfera dicendo: non dovevano disturbarsi a decapitare uno di loro per inviare un dopo al nostro lord. Lo dice prima in axiriano per poi ripeterlo in valango dato che aveva fatto divertire Helpica. Naiko sperava di accattivarsi anche le guardie ma le loro risatine sono spente. Ian invece sembra abbia ritrovato il buon umore e dice: il vecchio signore dei Volkan è morto e al suo posto, purtroppo, è salito al trono suo nipote. Nipote? Si, il vecchio signore non aveva figli ma un fratello più piccolo… che a sua volta aveva un figlio, il nipote del re. E perché non è salito al trono il fratello? Perché costui non se la sente di comandare e crede che suo figlio abbia il carisma e il temperamento necessario per sedere su un trono… temo abbia ragione. “Purtroppo”, “temo”… ti fa così paura questo nuovo lord Volkan? E poi come si chiama? Ora che è salito al potere, secondo la tradizione Volkan, ha acquisito ciò che loro chiamano “il nome finale e definitivo”. Lui è lord Volkan Hidar e lord Herlan lo ha già incontrato. Quando? Otto anni fa, a Nark, capitale di Swoliss. Lord Herlan e altri guerrieri tentarono di salvare la vita al nunk Erok… Ian si morde la lingua, non voleva pronunciare il nome del piccolo essere fatato di fronte a tre indesiderati. Continua dopo essersi maledetto mentalmente: i due lord si scontrarono nel castello, fu un duello molto breve ma fu sufficiente per accendere in Hidar un senso di rivalità verso lord Herlan. Non mi meraviglierei se i Volkan iniziassero a mandarci delle minacce. Siamo nei guai? No… almeno non ancora. Vi ricordo che i Volkan sono una famiglia eltheriana ed Eltheria è sotto la minaccia di Vitra, nostra alleata. I Volkan non possono permettersi di invaderci… anche perché prima di farlo dovrebbero sorpassare Bastran, eterna alleata di Vitra, e poi Draxia. La Draxia non è alleata di nessuno ma non sopporta Eltheria… sono cento anni che si odiano per via di quello che Eltheria fece ad Aurline. Naiko sembra perplesso: la trama è troppo intrecciata. Ian si spiega: i Volkan non possono invaderci perché hanno tanti nemici sparsi da qui fino ai confini di Eltheria. Allora perché inviare una testa di maiale? Come monito. Per cosa? E’ come un cane che può solo abbaiare… con la differenza che i Volkan sono consapevoli di poter solo abbaiare. Interviene Helpica: magari possono assoldare degli assassini o un gruppo di mercenari. Magari possono prendere dei contatti con il re Jotna... Ian continua: …o magari voglio infilarci nel cervello queste paranoie. Ma non possiamo ignorare questa minaccia. Hai ragione, dovremmo avere una rete di spie… ma siamo a corto di uomini.
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Kala Sal-Legasia Logastern Biancaspina @Herlan L’uomo in armatura non ti ascolta ma lascia immediatamente la stanza quando glielo ordina Am’Lith. Comprendi solo ora che quella “persona” in realtà è un golem di ferro. L’ho trovato per caso, laggiù, dietro la porta. Cose interessanti si nascondono in questo castello. Il golem risponde solo a me dato sono stata io a risvegliarlo. Non è un essere vivente e non prova nulla. E’ solo un oggetto che si muove per svolgere un compito, un po' come la ruota di un mulino… ma più complesso. Inizialmente scherzi con lei e la strega apre bocca per commentare, rispondere alla tua provocazione con un’altra innocente provocazione ma alla fine preferisce tacere. Commenta invece sul capitano Valdrif: lui non mi ha mai importunata. Ora è evidente che stava vicino a me per nascondere la sua vera natura. Torna poi a parlare di Murghoul: la prossima volta portati uno stregone, non devo essere per forza io ma non privarti di tutto il potenziale magico che hai al tuo servizio. E’ piacevolmente sorpresa quando la baci e, dopo un momento di smarrimento, ricambia la tua passione. La senti prendere un grande respiro. Un suo braccio è dietro la tua testa e senti la sua mano muoversi. Per magia ha chiuso a chiave la porta della stanza e ora inizia a spogliarti. @Ratatoskr Dopo essere tornato dalla tomba della rondine non puoi non far visita a Ptara e Munnin, che attualmente sono gli ultimi membri del nido presenti nella casa degli indesiderati. Parli con loro per un po' e infine vai a salutare tutti gli altri prima di ritornare ad Avidhar. Compari dall’albero vicino alla camera da letto di Herlan. Di sotto senti il vocio di molte persone. E’ per via dei preparativi per il matrimonio e il restauro del castello. Cerchi Herlan ma sembra sia scomparso nel nulla. Vai a chiedere a Ian dove si trova e il bardo ti rivolge proprio la stessa domanda. Lyn è sempre al suo fianco. Ian si guarda in giro e dice: a breve c’è il processo per combattimento e dobbiamo sapere se il lord vuole assistere allo scontro. Lyn aggiunge: e io voglio sapere se posso riavere indietro il mio scudo. Ian la fa indietreggiare dolcemente con una mano all’altezza della bocca e continua: mastro scoiattolo, c’è un’altra cosa di cui voglio parlare con lei. Tra poco ci sarà il matrimonio e verranno diversi lord come invitati alla cerimonia. Inutile dire che molti di loro sono vitriani. I vitriani sono alla ricerca di Salpaghin, ormai nota come “Sal la crudele”… Sal era un’indesiderata e voi siete un indesiderato, così come la vostra gazza, suo fratello e i gemelli. I vitriani non devono sapere che questi ultimi sono i figli di Sal. E’ probabile che cercheranno di avvicinarsi a voi indesiderati e cercheranno di estrapolare qualche informazione. Quello che vi chiedo è di preparare gli indesiderati a sopportare domande snervanti e finti sorrisi. Una guardia vi raggiunge correndo: miei lord… è appena arrivato un dono per le nozze. E come mai siete così preoccupato? Lo mandano i Volkan! Cala un’ombra sul volto di Ian… ma non è nulla rispetto all’espressione cupa di Lyn.