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Due guardie restano con Igiorando dietro una colonna. Con Herlan quindi resta solo un soldato vitriano. Quest’ultimo stringe forte la spada e guarda il suo signore. E’ spaventato ma è anche pronto a partire per sfidare il mostro. Herlan esce dalla colonna e inizia a correre verso il millepiedi. Dall’oscurità della caverna esce anche Naiko. Il giovane e il soldato vitriano si mettono ai fianchi Herlan per poi dividersi. Il soldato andrà verso il lato sinistro del mostro mentre Naiko mirerà a raggiungere il lato destro. Aurline intanto spiega un’ala e la posa a terra, vuole che Herlan la usi come “pedana” per poter salire sul suo dorso. Il drago ispira aria e ingrossa il petto. Sta per soffiare mentre il mostro si prepara a reagire… ma un suono blocca entrambe le creature. E’ un rumore debole, acuto e prolungato. Sia il drago che il millepiedi sembrano turbati e confusi. Riescono poi a individuare l’origine di quel rumore… si tratta di qualcosa di minuscolo che si sta muovendo vicino ad Aurline ma che sta puntando verso il millepiedi. E’ Ratatoskr. Lo scoiattolo, urlando, sta caricando il mostro. Quest’ultimo e Aurline fissano perplessi Ratatosrk… all’improvviso il millepiedi lo divora. Il drago ora soffia contro la creatura. Dalla bocca di Aurline fuoriesce un raffica di vento ghiacciato. Il mostro sembra soffrire quel freddo, così decide di sollevarsi… ma il soffio congela parte del suo ventre. Herlan intanto ha raggiunto il drago. @Ratatoskr All’interno del mostro non riesci a respirare e non riesci a vedere nulla. Comprendi che stai profondando nella sua gola… poi intravedi una luce dorata verso il basso. E’ Helpica. La gazza si è salvata evocando la sua barriera. Entri in quel globo semitrasparente e torni a respirare. Rata! Esclama Helpica mentre ti abbraccia e cerca di capire se sei ferito.
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Il custode (che giace a terra privo di vita) ha le chiavi in una delle sue tasche. Farondis le prende e scendete nei sotterranei, dove si trovano i laboratori della biblioteca. Si tratta di un’area proibita. Dopo aver aperto alcune porte di metallo, raggiungete una grande stanza piena di blocchi di ghiaccio. All’interno di questi blocchi ci sono degli organi, delle erbe e alcune creature. Sono degli ingredienti particolari per alcune pozioni che devono essere conservati con il freddo. Uno di questi blocchi è molto grande coperto da un velo. Lo rimuovete e scoprite che al suo interno c’è il cadavere di un altro custode. Deve trattarsi del principale custode che è stato dato per disperso da almeno una settimana. Notate un taglio alla gola. L’assassino lo ha sgozzato per poi nascondere il suo corpo nel ghiaccio per coprire gli odori. Cercate altre possibili indizi nella sala ma non trovate nulla di strano. Ci sono solo dei bizzarri ingredienti per pozioni e magie. Sentite poi un rumore simile a un tintinnio, come un picchiettio su un vetro. Con un po' di ricerca scoprite che il suono proviene da una bottiglia a forma di pera su uno scaffale. Al suo interno si trova un fumo grigiastro e denso.
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@Vandor
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@Farondis
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Mentre vi dirigete contro il mago, Vandor lo blocca in un campo di forza invisibile. Il vostro nemico, pur di agguantare un libro dalla sezione dei draghi, ne incanta uno. Il suo intento è quello di far voltare un tomo nella sua mano. Ciò che il mago non sa è che nessuno può prendere un libro usando la magia, dato che tutti i tomi sono protetti da diversi incantesimi. Il mago ha quindi fatto scattare una trappola che anima delle armature poste vicino alle pareti. Le armature accerchiano il mago che è già bloccato dalla gabbia di Vandor. L’uomo si volta lentamente verso di voi e si sfila il cappuccio. Non riuscite comunque a vederlo in volto… poiché non ha un volto. “Il mago” in realtà è un’ombra che veste abiti da incantatore. Avevate sentito parlare di queste speciali ombre. Sono comandante a distanza dal legittimo proprietario attraverso un antico incantesimo noto solo ai valanghi. Ora che quest’ombra è stata bloccata, il suo proprietario preferisce interrompere la magia. L’ombra così si dissolve e i vestiti cadono al suolo.
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Qualcosa sta colpendo la sommità di questa caverna. Sentite degli urti possenti provenire oltre il soffitto della grotta. Helpica e Ratatoskr si dividono dal resto del gruppo nella speranza di distrarre il mostro. La creatura però è indecisa, non sa se scagliarsi contro i due nunk o contro gli altri. Naiko, mentre fugge vicino a Herlan, nota il sangue di Igiorando al suolo. Si ferma e si sporca volontariamente i vestiti con quel sangue per poi tornare indietro. Il ragazzo si avvicina al mostro e inizia a urlare per attirarlo. Agita anche una torcia che ha con se. La creatura è infastidita da Naiko, si volta vero di lui e ruggisce. Il giovane nunk è in preda al panico, lascia cadere la torcia e cerca una colonna dietro la quale ripararsi. Non riuscite più a vederlo. Gli urti intanto si fanno sempre più violenti. Herlan intanto, insieme alle sue guardie rimaste in vita, si nasconde lontano dal mostro. Le condizioni di Igiorando peggiorano. Uno dei soldati strappa un lembo di stoffa dal mantello dell’elfa e lo stringe attorno al suo moncherino. La donna smette di perdere sangue solo dopo l’intervento magico di Herlan. Con la sua unica mano fruga nelle sue tasche ed estrae delle erbe che inizia subito a masticare. Herlan ha già visto quelle foglie, hanno un effetto stordente. Igiorando sta cercando un modo per evitare il dolore. Scambia un’occhiata veloce con il Drognodar per poi annuire. In questo modo, l’elfa comunica a Herlan che è fuori pericolo. Il mostro intanto si è interessato a Ratatoskr e Helpica. Inizia a camminare verso di loro per poi partire alla carica. I due nunk passato attraverso due colonne particolarmente vicine tra loro. Anche il mostro cerca di superarle ma finisce solo con impattare la testa contro la pietra. Infuriata, la creatura tenta di mordere i due nunk dopo un rapido e inaspettato scatto. Le sue fauci neanche si avvicinano allo scoiattolo e alla gazza. Il mostro però sorprende tutti quanti quando inizia a ispirare, creando così una corrente d’aria che fa sollevare Helpica da terra. La gazza si separa dallo scoiattolo e cerca inutilmente di agguantare le sue mani. La nunk finisce nelle fauci del mostro e viene ingoiata. Dopo l’ennesimo urto, una parte del soffitto crolla. Le macerie si riversano al suolo senza coinvolgere nessuno dei presenti. E’ stata Aurline ad aprirsi un varco nel corpo pietrificato di Murghoul. Il drago scende a terra e la sua attenzione è subito rivolta verso il mostro. Ruggisce e spiega le ali contro di lui. Sul dorso di Aurline c’è Rei. L’aquila si è aggrappata con tutte le sue forze al drago. Scivola a terra, barcolla e poi si siede. Capite che non è stata una sua idea venire qui ma è frutto della testardaggine di Aurline. Il mostro abbassa il capo e inizia a emettere dei sibili per intimorire il drago. Aurline è molto più piccola della creatura ma continua a spiegare le ali e a ruggire per dimostrare la sua forza.
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I ragni si accalcano tra di loro pur di potervi aggredire. Vicino a Ratatoskr, due guardie vengono agguantate e trascinate via, lontane dal gruppo. Vengono inghiottite dall’oscurità della grotta ma li sentite gridare ancora per un po'. Dalla parte opposta della grotta, un ragno balza su una terza guarda e gli strappa via la testa con un sol morso. Un’altra addenta il braccio di Herlan. Si tratta del mostro che bloccava l’accesso al piccolo tunnel laterale. Herlan cerca di divincolarsi mentre sente i cheliceri farsi strada nel metallo della sua armatura. Proteggete il re! Urla un soldato mentre usa l’asta della sua lancia per bloccare l’avanzata di altre creature. Herlan usa l’altra mano per affondare la Bufera nel ventre del suo aggressore. Il ragno inizia ad emettere versi striduli mentre si agita freneticamente, morirà nel giro di qualche secondo. Ora che il tunnel è sgombro, lo usate per scappare. Lo spazio è molto stretto e dovete procedere in fila indiata, camminando lateralmente. Le pareti sono irregolari e spesso vi incastrate. L’ultima guardia, il vitriano che chiude la fila, resta intrappolato tra due massi per via della sua armatura (e della sua corporatura). Protende una mano verso di voi ma i ragni iniziano a mangiarlo. Una zampa di uno dei mostri fuoriesce dalla bocca del guerriero e capite che non potete più aiutarlo. Continuate a camminare e notate che c’è dell’acqua che scorre nella roccia, rendendo ogni superfice molto viscida. Scivolate quando la strada si inclina verso il basso. Uscite così fuori dal tunnel e cadete in uno spazio talmente enorme che non riuscite a individuare le pareti. Migliaia di ragni corrono da ogni direzione e vi circondano in poco tempo. Formate un cerchio e cercate di combatterli per ritardare il momento della vostra morte. Helpica viene morsa a una mano e trascinata via. Il un secondo la gazza viene ricoperta di ragni… ma Igiorando si scontra contro di loro liberando la donna. La spinge via verso Ratatoskr, allontanandola dai mostri. L’elfa però viene a sua volta aggredita, cerca di ritornare tra i vostri ranghi e nel farlo perde la sua lancia. Un ragno addenta il suo braccio, all’altezza del gomito, strappandogli via quell’arto. Potete vedere, all'altezza della menomazione, i nervi tendersi fino allo spasmo, per poi venir lacerati. Igiorando rotola a terra, vi raggiunge, spalanca la bocca per gridare con tutte le sue forze mentre perde tantissimo sangue. In questa battaglia riuscite ad aprirvi un varco. Un vitriano raccoglie l’elfa da terra e iniziate a correre… fino a quando non incontrare una parete rocciosa dalla quale scorre dell’acqua. Helpica si volta di scatto verso i mostri che vi stanno inseguendo… ed è proprio in questo momento che dal suo mantello viene generata una sfera dorata. I ragni non riescono a superarla. La gazza fissa scioccata quel globo, non credeva che la sua cappa fosse in grado di rilasciare una simile magia. Lo scudo dorato però inizia a cedere e i ragni avanzano. Vi mettete con le spalle al muro. Un mostro ha quasi raggiunto Helpica, le sfiora il collo con la punta di un suo chelicero. Poi un suono. Profondo e cupo come un tuono. Riecheggia in tutta Murghoul e fa vibrare il terreno. I ragni si bloccano e si zittiscono. Al secondo suono vibrante e inquietante, ogni mostro scappavia in preda al terrore. Sei luci verdi appaiono all’orizzonte. Sono di forma ovale e inclinate, e formano due file verticali (tre luci per ogni fila). Sono molto distanti da voi ma si avvicinano con un andamento sinuoso. Quando quelle luci vi raggiungono scoprire che altro non sono che gli occhi di un gigantissimo millepiedi. Il suo carapace è lucido e di un tetro colore blu, come un mare in tempesta. Il suo ventre è del colore del grano e le sue zampe sembrano molto resistenti. La sua bocca è molto larga e composta da fila di denti aguzzi. Ognuno di quei denti è alto almeno tre uomini. Ai lati della bocca ci sono due cheliceri poste orizzontalmente e rivestite di carapace, terminano entrmabe con un artiglio nero. La loro funzione è quella di spingere il cibo nella bocca. Herlan 16 Ratatoskr 15 Igiorando 180 Helpica 13 (+4 guardie, non hanno subito danni)
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Derian circonda la piovra con un anello fatto di lame affilate. Il mostro non capisce cosa sta accadendo e cerca di imporre la sua forza per spezzare la barriera. Ogni volta che tocca quelle lame, i suoi tentacoli vengono fatti a brandelli. Spaventata e confusa, la piovra cerca di scappare ma non fa altro che scontrarsi contro quel conglomerato di spade, coltelli e rasoi. L’incantatore invece evita la magia di Derian spiccando il volo. Riatterra fuori dall’anello e inizia a correre verso la sezione “draghi” della biblioteca. Il vecchio custode entra nella biblioteca poiché attirato da tutti questi rumori. L’incantatore lo vede e agita la bacchetta contro di lui. Si genera una sfera bianca che colpisce il custode aprendosi un foro nel petto grande quando un pugno di un uomo adulto.
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Gli aracnidi si muovono molto velocemente verso di voi. I guerrieri vitriani continuano a urlare per la paura ma cercano di reagire. Uno di loro però viene morso a un braccio e trascinato lontano dal gruppo. I ragni lo circondano e iniziano a fargli ingoiare un fluido che secernono dalle loro bocche. L’uomo si agita così tanto che i ragni preferiscono ucciderlo. Gli altri guerrieri uccidono a loro volta un mostro nel vano tentativo di salvare il loro compagno. Ratatosrk sfila i pugnali e colpisce un altro ragno, gli recide una zampa per poi infilare una lama nel cervello. Un secondo mostro lo morde a una spalla ma lo scoiattolo riesce a divincolarsi e a sgozzare quel ragno. Ne ferisce un terzo che viene finito da Igiorando con un poderoso affondo di lancia. In questo momento un ragno si avvicina a voi da un passaggio (nascosto fino a ora) stretto e buio. La sua presenza vi indica quindi questa “via secondaria). Altri ragni si aggiungono allo scontro.
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Entrate all’interno del gigante. L’aria che si respira al suo interno è pesante e il cunicolo è stretto e buio. Usate delle torce e pietre magiche per illuminare la zona. Il tunnel in cui vi trovate è cilindrico e a tratti irregolare, sembra di stare nella tana di un gigantesco lombrico. La galleria prosegue sempre verso il basso e di tanto in tanto il tragitto si fa molto ripido. Igiorando, che si trova in prima fila insieme ai due nunk, rabbrividisce di colpo e si blocca. Le guardie stringono nervosamente le loro armi quando vedono l’elfa comportarsi così. Nessuno osa parlare e lentamente i vitriani si guardano attorno. Uno di loro urla per la paura… aveva alzato lo sguardo verso l’alto. Una creatura si trova sulle vostre teste, appesa a al soffitto grazie alle sue otto zampe. Assomiglia a un ragno ma è grande quasi quanto un uomo adulto. I suoi cheliceri iniziano ad emanare un inquietante stridio… e un’intera colonia di suoi simili risponde alla chiamata. Mentre il mostro scende in mezzo a voi, il tunnel si riempie letteralmente di queste creature, circondandovi in pochissimo tempo.
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Per qualche secondo non sentite nulla… poi dei passi. Qualcuno si avvicina a voi. Da dietro uno scaffale esce senza alcuna paura il vostro aggressore. Indossa larghissimi vestiti di stoffa simile al velluto, un mantello e un cappuccio su uno strano cappello simile a un turbante, il tutto rigorosamente nero. Non riuscite a vedergli il volto ma notate che nelle sue mani stringe due oggetti: una bacchetta e un libro preso dalla biblioteca intitolato “creature delle profondità marine”. L’uomo vi guarda per qualche secondi, apre poi il libro e lo tocca con la punta della banchetta… che nel frattempo si è illuminata di una luce biancastra. Dal libro fuoriesce una gran quantità d’acqua, poi un tentacolo, un altro ancora e infine una piovra gigante. I suoi otto arti iniziano a rovesciare scaffali e si avvicinano verso di voi. L’acqua continua a riversarsi dalle pagine incantate, andando a spegnere l'incendio che si stava propagando.
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Farondis scatta per poter raggiungere l’aggressore, ma quando si sporge oltre lo scaffale riesce a vedere per un solo istante un uomo a qualche metro da lui. E’ stato solo per un momento, perciò Farondis non è riuscito a vederlo bene (anche perché è buio qui dentro). E’ un uomo che indossa un largo mantello e un cappuccio. Nella mano stringe una bacchetta che agita proprio contro Farondis. Dall’oggetto magico scaturisce una scintilla biancastra che impatta sul bordo dello scaffale, mancando di poco Farondis. L’aggressore, prima di nascondersi, agita di nuovo la bacchetta e per magia lo scaffale vicino a lui si rovescia, facendo crollare tutti gli altri come le tessere di un domino. Abbandonante all’ultimo momento la vostra posizione per evitare di essere schiacciati.
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Il soldato dalla gamba rotta si sente mortificato. Non esiste una vergogna maggiore per un soldato vitriano essere un peso al proprio signore. Gli altri compagni cercano di rincuorarlo dicendo che il suo è stato un atto eroico poiché ha salvato la vita a un ragazzo. Trovate una piccola grotta per nascondere il ferito e per proteggerlo dal freddo. Un secondo soldato dovrà restare con lui. Igiorando stava contando gli uomini ancora disponibili: lei, i tre indesiderati, Herlan e nove guerrieri vitriani. Non so perché mai un elfo dovrebbe avvicinarsi a questo luogo… risponde lei …ho delle ipotesi, una più inquietante dell’altra. Devo precisare che io non sono a contatto con la mia gente perché il mio villaggio era molto isolato dal regno elfico… Igiorando si avvicina a Herlan, si solleva sulle punte e gli sussurra all’orecchio (in modo che solo lui possa sentire) …e anche per i motivi che ti ho confessato. L’elfa dà poi un’occhiata al gigante primordiale che giace sui monti: fino a centovent’anni fa, più o meno, questo luogo era frequentato dagli elfi poiché all’interno delle montagne ci sono delle miniere di metallo. Stiamo parlando di un metallo molto resistente e facile da lavorare. Attraverso quell’elemento il mio popolo ha costruito per secoli le nostre armi. Uno dei vitriani sobbalza: non… non starete mia parlando del…? Igiorando lo interrompe: si, mithral. In quelle montagne si trovano le uniche miniere di mithral conosciute dai popoli della superficie del mondo. I soldati sono eccitati e scioccati. I mithral è un metallo leggendario in grado di creare le armi più forte del mondo. Un soldato esclama: pensate se la Speranza era fatta di mithral! Cosa avrebbe potuto fare! Un altro aggiunge: pensa se ora un'haresiana venisse forgiata con il mithral. Helpica invece sembra pensierosa. Si rivolge all’elfa: Igiorando, dimmi la verità, le plagiche sono fatte in mithral? L’elfa annuisce. La gazza si rivolge a Herlan: se ci sono degli elfi a Mhrghoul, probabilmente perché avevano bisogno di mithral per creare le plagiche. I soldati fissano la donna perplessi. Lei guarda tutti i presenti: non ci arrivate? Nessuno risponde. Io credo che l’attacco del draugen ad Avidhar non è un caso isolato. Penso che il popolo silvano sia minacciato da questi tipi di non morti… e la disperazione ha portato gli elfi a raggiungere Murghoul per forgiare le plagiche. Igiorando dice: la tua ipotesi è spaventosa quanto plausibile ma c’è solo un elemento che non mi quadra… la gemma che abbiamo trovato nelle sale del tesoro, quella che proietta la richiesta d’aiuto, è stata conservata da molto tempo ad Avidhar. Questo vuol dire che gli elfi imprigionati a Murghoul si trovano qui da tantissimo tempo… non è possibile che il popolo silvano è minacciato dai draugar per tutto questo tempo… mi rifiuto di crederci. Anche Igiorando farà da apripista. Iniziate a risalire la montagna, abbandonando il banco di nebbia che predomina sulla valla. Non esistono sentieri ma solo delle ripide facciate fatte di rocce coperte da ghiaccio e neve. Il viaggio è faticoso e pericoloso. C’è il rischio di scivolare o di tagliarsi sulle pietre affilate. Di tanto in tanto alzate lo sguardo per controllare il corpo del gigante primordiale. E’ così grande che supera le nuvole. A metà strada trovare una zona piana e ne approfittate per riprendere fiato e riposare. E’ proprio in questo momento che avete di nuovo una visione. @Ratatoskr Sei di nuovo nella vallata innevata e di fronte a te ci sono le orme di cervo e tracce di sangue. Di fronte a te, al posto della donna ferita, questa volta c’è un cervo. Igiorando aveva detto che la tua mente doveva “abituarsi” a percepire gli eventi del passato. Ora riesci a vedere bene cos’è successo molti anni fa. Il cervo è disteso su un fianco con due frecce nel fianco. Vicino a lui c’è il cacciatore che lo ha colpito con il suo arco. Si tratta di una donna (colei che avevi visto nella prima visione). E’ vestita con abiti spessi, ha capelli castano chiaro, raccolti con una treccia. Sembra giovane ma una dura vita di stenti sta facendo appassire la sua bellezza. Hai l’impressione che quella persona sia stanca, sola e triste. Si china sul cervo e lo uccide affondandogli un coltello nella gola. Non voleva farlo, lo comprendi dalla sua espressione. Inizia ora a lavorarlo. E’ un compito faticoso per lei. Hai poi un’altra visione @entrambi Vedete una casa di legno nel bel mezzo di una vallata innevata. Un gruppo di quindici soldati raggiunge il piccolo edificio. Hanno armature scure che non riconoscete. Non appartengono a Valang, Vitra o altre nazioni… eppure parlano chiaramente la lingua valanga. La porta della casa si apre prima che il capitano dei guerrieri potesse bussare. Dall’abitazione esce fuori una donna (la stessa delle vostre visioni precedenti). Buongiorno, dice lei cercando di mostrarsi calma. E’ chiaro che è agitata poiché ha il capo chino e lancia rapide occhiate verso i soldati. Il capitano resta in silenzio per molti secondi così da mettere a disagio la donna. Siamo diretti a Murghoul, dice infine l’uomo. La donna annuisce e poi indica un punto oltre la sua casa: non vi sono tempeste in arrivo, proseguite per un’ora o un’ora e mezza da quella parte e vedrete le montagne. Il capitano annuisce ma comprendete che non è interessato alle indicazioni della donna. I miei uomini sono affamati, dice lui dopo altri secondi passati in silenzio. Non ho cibo con me, mio signore. Vado a caccia di cervi e raccolgo radici nei boschi per sopravvivere ma oggi non ho ucciso alcun animale. Vivete da sola? Lei annuisce e proprio in questo momento si può sentire un colpo di tosse provenire dall’interno della casa. Si sentono poi altri suoni che vi fanno capire che c’è un neonato dentro la casa. Lo capiscono anche i soldati. Il capitano chiede: è vostro figlio? Lei annuisce di nuovo: ha dieci mesi. E il padre? E’ morto in guerra. In quale fazione? Ha qualche importanza, mio signore? Oramai è morto. Magari non avrà importanza per i morti, ma ha importanza per noi che siamo vivi. Non… non sono una minaccia per voi. Questo mi fa capire che vostro marito militava nelle forze del nemico… e questo fa di voi una traditrice. La donna mostra i palmi e continua: m-mio signore, ho solo queste mani. Non sono una minaccia, non ho nulla a che fare con la guerra. Ringrazia Falisaar che non ti ho ancora ucciso, ora sfama i miei uomini. Ma vi ho detto che non ho nulla con me. E come fai a nutrire tuo figlio? Infatti sono disperata. Il capitano non le crede e avanza di un passo. La donna si muove bloccando l’ingresso della sua casa. Questo non fa altro che aumentare i sospetti dell’uomo: qual è il tuo nome? Friya…. La donna prende poi l’iniziativa …mio signore, non andate a Murghoul. Lì vive il male. Si rivolge poi a tutti i soldati: in quelle montagne troverete solo la morte… e il Buio vi trasformerà in mostri, esattamente come i mostri che abitano quel luogo. Fidatevi di me che abitano qui. Tornate a casa. Il suo discorso impensierisce i soldati. Friya si sente piena di speranza… ma il capitano dice: tu non puoi dirci di tornare a casa, noi andremo a Murghoul e tu ci darai le tue provviste. Si volta poi verso due uomini e gli ordina di fare irruzione nella casa. La donna li supplica e tenta di bloccarli. Nell’abitazione i guerrieri trovano una mucca (la stessa mucca che Herlan vide nella sua prima visione). I soldati deridono Friya per il fatto di aver nascosto un animale così grande a casa sua. Il capitano però è adirato e ordina ai suoi uomini di legare la donna fuori dalla sua abitazione. I soldati obbediscono. Infine, il capitano prende il neonato e lo adagia sulla neve a qualche metro da Friya. Le sue suppliche, le sue grida e il suo pianto vi spezzano il cuore. Il capitano scopre il neonato dalle fasce che lo avvolgono, esponendolo così al gelo dell’ambiente. Inizia a piangere. L'uomo guarda poi la donna che impazzisce dal dolore e dice: le provviste. Nella disperazione, Friya confessa il luogo in cui si trovano le sue razioni. I soldati controllano la casa seguendo le sue indicazioni e prendono tutte le provviste della donna. Il capitano ordina ai suoi uomini di mettere il cibo in una sacca e di portarlo con loro. Rivolge poi un’occhiata di sdegno e rabbia verso Friya per poi riprendere il cammino… lasciando la donna legata fuori casa, costringendola a vedere suo figlio morire di freddo per poi morire a sua volta per colpa del gelo. -.-.-.-.- Lord Herlan? Igiorando scuote dolcemente la spalla di Herlan. Il Drognodar si risveglia dalla sua visione. Qualche secondo dopo anche Ratatoskr si riprende. L’elfa continua: ho trovato l’entrata per Murghoul. In poco tempo raggiungete le membra del gigante primordiale. In questo punto si trova un foro all’interno del corpo. Si apre così una galleria profonda e buia nel fianco del titano morto. Ratatoskr e Helpica controllano l’ingresso e non trovano trappole. I soldati sono irrequieti.
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Dal punto in cui sentite il rumore, qualcuno vi lancia contro qualcosa. Si tratta di un libro che cade proprio vicino a voi. Il tomo si apre, attivando così una formula al suo interno che causa un’esplosione. Saltate in aria per poi riatterrare in malo modo. Uno scaffale è stato distrutto mentre alcuni libri iniziano a prendere fuoco. Pezzi di carta, cenere e tizzoni aleggiano in aria. Sentite qualcuno scappare.
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Non ho idea se ci sono trappole... risponde l'elfa ...posso occuparmi del ferito, steccare la gamba e trovare un nascondiglio per lui. Ma non possiamo portarlo con noi.
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Prendete Naiko e il soldato ferito per poi iniziare a correre. Lanciate qualche freccia e alcuni giavellotti contro i troll per poterli rallentare. Continuate a correre con tutte le vostre forze, uno dei soldati non riesce a stare al passo e viene immediatamente circondato e divorato vivo dai troll. Le creature continuano poi ad inseguirvi. Raggiungete infine un enorme masso vicino a una parete rocciosa. Non vi aspettavate di incontrare un simile ostacolo. Vi voltate e vedete i troll bloccarsi a pochi metri da voi. Grugniscono e si agitano ma non osano avanzare. Infine chinano il capo e si allontanano rapidamente. Siete ancora increduli e stremati. Alcuni soldati si gettano a terra per riprendere fiato. Naiko si avvicina al guerriero dalla gamba rotta: perché mi hai salvato? Chiede. Che razza di domanda è questa? Eri in pericolo. Si… ma tu sai chi sono io? Si… sei il figlio della crudele Sal, progenie del gufo e indesiderato. Ma prima di tutto questo sei un compagno d’arme. Noi vitriani siamo più di un gruppo di fanatici cacciatori di streghe. Igiorando intanto si guarda attorno a chiama tutti quanti voi. Indica un punto in alto della roccia vicino a voi. Lì si trova un teschio. Quel teschio sta a significare che siamo appena entrati nei domini di Murghoul… dice l’elfa …ecco perché i troll non ci hanno seguiti. Helpica commenta: qualcosa che abita questo posto deve fare molta paura ai troll.
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La biblioteca è chiusa dato la città è stata attaccata e conquistata giusto un giorno fa. Nonostante questo, vi permettono di entrare poiché Derian è un chierico e deve consultare libri religiosi. Nella biblioteca c’è solo un custode molto anziano. E’ un fragile vecchio, basso, con la schiena torna, capelli e barba bianca. Vi dice che ha delle difficoltà a gestire la biblioteca poiché l’attuale custode risulta scomparso da almeno una settimana ma si sospetta sia rimasto ferito o ucciso durante l’assedio. Vi spiega inoltre che la biblioteca è divisa in cinque sezioni: la biblioteca vera e propria, lo studio e il giardino botanico si trovano al primo piano. L’osservatorio è al primo piano mentre nei sotterranei si trovano gli archivi e i laboratori. Cercate il libro da cui Dlugo ha strappato le pagine e, dopo un po' di tempo e pazienza, riuscite a trovarlo. Si tratta di un vecchio libricino mal custodito, con la copertina nera e usurata. Alcuni capitoli sono scritti in valango antico è parlano dei draugar. Dovete mettervi vicino a una finestrina perché la luce delle candele non vi offre sufficiente luminosità. La biblioteca infatti è immersa nel buio. Da una prima lettura potete capire che esistono due tipi di draugar: i solitari e i gregari. I draugar solitari non brillano per la loro intelligenza e trascorrono la loro esistenza nella più completa solitudine (come suggerisce il nome). I gregari invece tendono a stare in gruppo. In questo caso uno o più draugar comanderanno il gruppo di non morti. Sfogliate le pagine e scoprire che c’è un racconto proprio su questi gregari. La leggenda narra che un giorno si alzerà (citando il libro) “ dalla neve nera” un signore dei draugar. Egli sarà il “re dei morti”, “alleato delle bestie” e “araldo della vendetta”. Viene descritto come un uomo che brandisce una spada nera, con delle corna da cervo e un’aura di gelo che avvolge perennemente il suo essere. Il libro parla anche di alcuni rimedi per scacciare i draugar. Scoprite, attraverso le ultime pagine lette, cosa voleva fare Dlugo. Egli aveva impresso il marchio su lady Shayll per poterla far impossessare dal draugen… per poi evocarlo nella pedana e ingabbiarlo a sua volta. Il presunto chierico stava cercando un modo per imprigionare uno di quei non morti. Sentite ora un rumore nella biblioteca. Non siete soli.
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Caricate il troll cercando di circondarlo. Il mostro smanaccia via un soldato particolarmente rapido nella carica... ma espone il fianco e Ratatoskr ne approfitta per affondare i suoi nuovi pugnali nelle sua carni. Il nemico sussulta per poi chinarsi dal dolore. Una delle guardie vitriane sfrutta il momento e infilza la sua alabarda sotto il mento del troll, facendola fuoriuscire dalla sommità della testa. Il soldato precedentemente ferito dal troll (colui che ha salvato Naiko) ha una gamba rotta ed è stato allontanato dalla scena dello scontro… per sua sfortuna però, dal bosco alle sue spalle appare un gruppo di troll ruggenti e furiosi.
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Non ci sono altre porte segrete o piccoli compartimenti segreti. Vandor intanto, più va avanti con le indagici e più è convinto che Dlungo non fosse un vero chierico. Il modo in cui ha sistemato le bende contro i non morti, il modo in cui ha sistemato questa stanza (e altri piccoli dettagli) contengono degli errori grossolani che un chierico non commetterebbe. Le pagine salvate dal fuoco appartengono a un vero sacertode... ma la calligrafia è diversa da quella di Dlugo. Un soldato avanza verso di voi: la prossima mossa? Chiamiamo Ian? Andiamo da Macaria? Li lasciamo stare per ora?
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@Derian
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Le visioni terminano per lo scoiattolo e per Herlan. Igiorando risponde a Ratatoskr: no, non siete minacciati da nessuno… in questo luogo, o nei dintorni, dev’essere successo qualcosa di molto brutto che, unito alla traccia magica del posto, deve aver lasciato un’impronta del passato… ciò che noi chiamiamo visione. Avete avuto più di una visione e questo mi fa capire che probabilmente ne vedrete delle altre… più avrete delle visioni e più riuscirete a cogliere i dettagli della storia. E’ possibile che le prime visioni hanno degli elementi fasulli… ma questo perché le vostre menti devono ancora stabilizzarsi con gli eventi passati. Avanzate per molto tempo fino a incontrare una piccola foresta. La superate e finalmente individuate Murghoul. Il corpo del gigante primordiale giace su un grande e massiccio complesso montuoso. Le dimensioni del titano sono difficili da comprendere e realizzate. Ora che si fa? Chiede Naiko, il ragazzino è l’ultimo a chiudere la fila. Arriviamo alla base della montagna e cerchiamo un luogo per entrare dentro Murg… Igiorando si blocca di colpo e solleva una mano per bloccare tutti quanti. Qualcosa ha messo in allerta l’elfa. Si volta verso la foresta e tutti voi la imitate… scoprendo che tra gli alberi è appena apparso un troll dei ghiacci alto tre metri. La bestia sa di essere stato scoperto, per questo motivo carica proprio Naiko. Una delle guardie spinge via il ragazzo ma e viene colpito da con una manata del troll.
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Le guardie che sono con voi riferiscono ogni vostra scoperta ai nobili Shayll (senza farli entrare nella stanza segreta). Il lord e la lady vi spiegano che le erbe soporifere servivano per far stordire la figlia prima che gli si applicasse il marchio dietro la spalla. Vandor intanto scopre che le bende attorno al teschio riportano delle formule contenitive per i non-morti. In pratica è un modo per tenere a bada i morti viventi... o per essere più specifici, i draugar. Comprendete quindi che il teschio che avete trovato nel piccolo baule apparteneva a un draugen. Inoltre anche la penada è stata progettata per contenere uno di questi non morti.
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Dopo aver constatato che non ci sono trappole di alcun genere, aprite la porta usando la piccola chiave trovata nella tasca del morto. Entrate così in una stanzina più piccola della precedente. Capite che i mobili sono stati spostati recentemente per ottenere più spazio possibile. Al centro della stanza infatti si trova una bizzarra costruzione composta da una pedana e quattro aste di metallo che la circondano. Le aste sono spesse, arcuate e appuntate alle estremità, come se fossero degli artigli di ferro. Sulla base della pedana si trova lo stesso simbolo che avevate trovato dietro la spalla di lady Shyall (la figlia). Nei mobili trovate diverse erbe di uso comune… ad eccezione di un mazzo di foglie che, se disciolte nell’acqua, producono un effetto soporifero. Cercate passaggi nascosti e trovate una botola sotto un tappeto. Al suo interno si trova un piccolo ma pesantissimo baule di ferro spesso, bloccato da catene, lucchetti e fasce di seta su cui sono state scritte delle preghiere di contenimento. Fate molta attenzione e con le dovute precauzioni riuscite ad aprire il baule. Al suo interno trovate un teschio letteralmente avvolto da altre preghiere scritte su seta. (La calligrafia delle preghiere è diversa da quella del chierico.)