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darteo

Circolo degli Antichi
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  1. Iniziamo subito, risponde Selexia. Un’ora dopo ti trovi nella sua casa, creata con la magia, a ovest del villaggio. Una camera in particolare è stata adibita per applicare nella tua mano l’innesto. Con tua sorpresa scopri che anche lady Haresia ha dato il suo contributo alla creazione dell’innesto. Sia lei che la dragonessa te lo applicheranno quest’oggi. Vieni fatto accomodare su una sedia e posi il braccio su un tavolo. Una piccola tendina sul tavolo nasconde l’arto alla tua vista. Selexia e Haresia indossano due grembiuli bianchi mentre iniziano a preparare una serie di strumenti dall’aspetto raccapricciante. Salpaghin non ti lascia un momento. Ti viene dato da bere un sedativo più potente rispetto a quello che Parr il pazzo diede a Sal. Sarai comunque lucido ma non proverai alcun dolore. Dopo un po' l’operazione ha inizio. Vedi Haresia e Selexia concentrate sulla tua mano. Cerchi di capire cosa sta succedendo e provi a dedurlo dai movimenti delle due donne. Supponi che stanno iniziando le prime incisioni ma vedi le prime tracce di sangue sui loro strumenti dopo almeno quindici minuti. Sal intanto non stacca mai gli dalla tua mano. La ragazza è apprensiva ma si fida delle due donne. Dopo un po' Haresia commenta: guarda che lavoro! Le sue parole sono cariche di amarezza. Si sta riferendo al danno nella tua mano. E’ probabile che in questo momento lei e Selexia stanno fissando le tue ossa. Che bestie, commenta la dragonessa riferendosi agli uomini che ti hanno ridotto così. Puoi sentire le tue ossa e i tuoi tendini che vengono smossi tra i tuoi muscoli con delle pinzette. Non avverti dolore ma solo una sensazione intorpidita di qualcosa che tocca la tua mano… e questo ti fa nauseare. Salpaghin intanto continua a fissare in maniera impassibile l’operato delle due donne. Haresa solleva lo sguardo verso di voi e capta il vostro pesante stato d’animo. Mentre continua a lavorare con Selexia, la donna sorrise e vi fa capire che sta tutto andando per il meglio… e lo fa iniziando a parlare con Sal: allora, Salpaghin, da quando tempo sei innamorata di Desmanos? Da tutta la vita. La lady e Selexia si scambiano un affettuoso sorriso. Haresia torna a guardare Sal: sono felice per te. Come mai? Non ti hanno detto che per decenni sono stata come una specie di zia per te?! Ah… è vero, perdonatemi ma ora sono concentrata solo su Desmanos. Lo so… io e Selexia ce ne siamo accorte. C-chiedo venia. Pff… ridacchia …ma sentitela, chiedo venia. Smettila di trattarmi come una sconosciuta. Ma voi siete una sconosciuta. Fatti ridare la memoria da tua madre allora. Non è mia madre. Cosa c’è che non va in lei? Cosa c’è che non…?! Oh per gli Dei! Lei ha provato a uccidere tuo figlio e ti ha portato via Silkàr! Conosco quella storia. Ho difeso mio figlio e Silkàr ha avuto la morte gloriosa a cui ambiva più del mio cuore. In tutti noi ci sono luce e ombre… LEI, in un attimo di oscurità, decise di uccidere mio figlio ma ora in LEI c’è luce. Da quanto ti ha rivista non ha fatto altro che rammentare dei tempi in cui era felice. Non ti rendi conto di cosa stai facendo di grandioso? No! E non voglio prendere parte a questa storia. Ma perché la odi tanto? Perché?! Perché un’assassina e traditrice. Ha gettato il mondo nel Buio e, anche se dice di voler fare del bene, ogni volta che tenta di rimediare ai suoi errori commette un guaio peggiore del precedente. Ha portato solo miseria e sofferenza nel suo regno e tutto il mondo la teme. Io non posso voler bene a chi uccide così tanti uomini o li tortura o li brucia vivi. Mmm… di certo LEI ha ucciso molte persone e qualche volta avrà usato anche delle magie a base di fuoco, come fanno tutti i maghi da guerra, ma “brucia vivi” e “tortura” mi sembrano un po troppo specifici. Piccola Sal… non è che stai usando la figura di LEI come riflesso, uno sfogo, per altre brutte cose che hai visto? Salpaghin si sente con le spalle al muro, così decide si alzarsi e di posizionarsi a un angolo della stanza con le braccia incrociate. Più tempo passa e più la calma torna a regnare su questo posto. Selexia e Haresia si scambiano qualche commento su come sta procedendo il lavoro… e sembra che non ci sono problemi. Qualcuno bussa alla porta, si tratta di Sheya. La donna indossa un vestito bianco che le scopre le gambe (fa molto caldo durante l’estate). Sono venuta a vedere come procede l’innesto. Tutto bene, risponde Selexia. Sheya si affaccia per controllare la situazione. Dalla sua espressione soddisfatta capisci che le due donne stanno facendo un ottimo lavoro. La signora degli indesiderati si siede vicino a te. Selexia ti guarda sorridendo e dice: tre bellissime donne, nella stessa stanza, tutte per te. Dev’essere un desiderio che si avvera. Quello sarebbe un mio desiderio, commenta Salpaghin. Piomba il silenzio nella stanza e le tre donne si voltano lentamente verso di lei, interrompendo anche il processo di innesto. Salpaghin le guarda per poi commentare: oh, avanti! Avete vissuto delle vite piene di pericoli, stranezze e chissà cos’altro… e vi scandalizzate per le mie parole? Sheya preferisce cambiare discorso e si volta verso di te. Trascina un pochino la sedia per esserti più vicina e dice: avrei preferito tacere… ma lo avresti scoperto prima o poi. Swoliss ha messo una taglia sulla testa di ogni singolo indesiderato. Sono pronti a marciare contro di noi. Perché? Esclama Sal, che ora si avvicina a voi. Perché quello che abbiamo fatto ad Annais e a Nark è per loro un motivo di imbarazzo. Quello che abbiamo fatto NOI? In risposta alla vostra cattura… e sai una cosa? Lo rifare altre mille volte. Non avrei dovuto… e solo colpa mia se ci troviamo in questa situazione. Sheya si alza e con l’indice prende il mento di Sal per sollevarle il volto: se gli indesiderati non mettono in pericolo ogni cosa per salvare la vita di un singolo indesiderato allora le nostre vite non hanno significato. Su questa filosofia Sheya ha costruito e governato il villaggio. M-ma… come possono gli swoliani scomodarsi per noi? Insomma… non hanno il re teschio a ovest e Vitra a est? Sheya si fa cupa in volto: Swoliss si è alleata al re teschio. Cosa? Esclamano tutti i presenti. La nunk continua: è accaduto pochi giorni fa… per fortuna a Draxia ho amici ancora leali al di fuori del villaggio. Mi hanno raccontato ogni cosa. Swoliss non può resistere al re teschio e a Vitra… ma i vitriani vogliono solo conquistare e comandare mentre il re teschio è disposto a far vivere gli swoliani se loro si sottometteranno a loro. Sal commenta: io non ci capisco molto su queste cose… ma sembra che il re teschio e Vitra vogliono la stessa cosa, sottomettere Swoliss. Si… ma il re teschio ha permesso al re di Swoliss di conservare il suo titolo, mentre Vitra lo vuole decapitare. Il re di Swoliss servirà il re teschio ma continuerà comunque a regnare sulla “sua” nazione. Selexia interviene: è già stata stipulata l’alleanza? Si. E l’esercito swoliano e vitriano a quanti uomini ammonta? Se lo sapete ovviamente. Mezzo milione. Mezzo mill…. Ffff. Se Swoliss arresta l’avanzata di Vitra allora Bastran si sottometterà a Swoliss… e a quel punto il nostro villaggio sarà senza difese. Haresia chiede: faccio un ipotesi… se dovessimo, per assurdo, sconfiggere Swoliss per salvare questo villaggio allora consegneremo il mondo libero a Vitra? Esatto. Quindi qui si tratta di salvare un villaggio o un gruppo di regni? Non è così tragica la situazione. Non dobbiamo pensare a Swoliss ma a Eltheria. Se il re teschio cade, se l’ombra cade, allora Eltheria non avrà più un re e l’armata del Buio si disperderà poiché non può essere comandata dal re di Swoliss o da qualunque altro essere umano. Serve un re teschio per comandare il Buio. Senza il re teschio non si ha l’armata del Buio, senza l’armata del Buio Swoliss non può vincere su Vitra. Selexia continua: e quindi Vitra e Swoliss tornerebbero a una situazione di stallo. E il mio villaggio sarà salvo. Salpaghin avanza: Sheya… cosa state insinuando? Che andrò in guerra contro il re teschio.
  2. Ryanor C’è un assassino in giro e una persona che, dandoti questa non-vita, si è macchiata di un crimine tremendo come il tuo omicidio. Inoltre i morti vengono riassemblati e animati grazie a questo albero della vita. Credo di aver capito. Ascolta… noi non sappiamo neanche il tuo nome eppure ci stai implorando di ucciderti. Non hai pensato che magari la tua “strana” condizione di morto sensiente sia un progetto degli Dei per ottenere giustizia? Magari il destino ti ha lasciato la coscienza nel corpo perché tu possa vendicarti.
  3. Ryanor Lo scheletro parlante è troppo per me… rende i non morti “più umani” e questo mi logora. Ho affrontato gli scheletri credendo che erano solo mostri ma ora comprendo a pieno che prima erano uomini come me. E’ se gli altri non morti hanno una volontà come questo prigioniero? Se sono consapevoli di quello fanno ma sono costretti a farlo? Arrivo alla conclusione che fino a questo momento ho odiato solo gli scheletri ma loro sono gli strumenti. Il vero nemico è colui che ha maledetto queste persone. Mi rivolgo allo scheletro non ci credo che sto per parlare a un morto: non vuoi aiutarci prima di morire? Descrivici chi ti ha rianimato, dove, quanti altri morti sono stati riportati in vita. Come sei morto… ogni cosa può esserci d’aiuto.
  4. 18 - 02 - 1958 @Michele Quindi… puoi farti crescere i capelli? Chiede Sonia socchiudendo gli occhi. La sua è stata una domanda istintiva che rivela un suo piccolo desiderio. Restate a parlare fino all’aurora. L’ex portavoce, prima di addormentarsi, ti chiede di darle del tempo per poter riflettere da sola per poter elaborare la notizia della tua "vera natura". Prima di lasciarti però ti dice che la Zingara si spaccia per la domestica del signor Sibillini. Durante la mattina, uno dei tuoi tre conversi si è sentito male ed è stato portato all’ospedale. Gli altri due uomini non dicono nulla ma hai capito a cosa stanno pensato… credono infatti che è stata la strega a lanciargli qualche sorta di maleficio. Del resto l’uomo ammalato è stato colui che voleva violentarla nelle prigioni di Vercelli. @Vittorio Ti svegli poco prima di mezzogiorno e passi un’inaspettata giornata tranquilla. Le tre donne girano come fantasmi nella tua casa. Vogliono abituarsi alle “novità” e capire quanto possono sentirsi al sicuro tra le tue mura. Al calar della notte però esci dalle mura per recarti al luogo dell’appuntamento (seguendo le indicazioni dell’orologio). Lì, dove hai trovato la stella infuocata, ora trovi una torcia elettrica.
  5. Riesci ad agguantare la corda proprio nel momento in cui Yomir ti grida di non farlo. Troppo tardi. La viverna spiega le ali e libra in aria. Vieni trascinato dalla sua forza e in istante ti trovi nel cielo a fissare la foresta sotto di te. La viverna continua a salire e cerca di beccarti ma nel farlo assumerebbe una posizione troppo scomoda per il volo. Agita il collo per provare a sciogliere il nodo della corda ma è impossibile. Alla fine l'animale scende su un monte, scegliendo una superficie piatta e che si affaccia su uno strapiombo. Vi separate e lei assume una posa come se volesse ghermirti. Sei a sei metri da lei e alle tue spalle c'è il vuoto.
  6. Vi posizionate per ricevere le creature. Si dimostrano essere molto più forti e potenti del previsto. Sono addirittura immuni al fuoco di Zantes. Ratatoskr corre verso Helpica. La gazza lo abbraccia mentre le ampie maniche del suo abito si tramutano in grandi ali nere. Queste formano uno scudo apparentemente impenetrabile per le creture. Macaria intanto volge lo sguardo proprio verso i due nunk. Helpica sussurra in axiriano allo scoiattolo: lei… credo si sia accorta di te. Alcuni di questi lupi, in questo momento, avvolgono Alberich e lo riempiono di graffi e morsi. L’uomo subisce anche una grave ferita al polpaccio. Un secondo piccolo gruppo invece carica Astaron ma il brooler ne dimezza due con un colpo di alabarda. Una creatura si avventa contro Macaria ma la donna non si muove di un millimetro. Resta impassibile e serena. Il mostro nota qualcosa in quella persona, ecco perché arresta goffamente la sua carica per poi guaire per la paura e cambiare obiettivo. Herlan corre verso Speranza e tenta un fendete contro di lei. La strega schiva la spada all’ultimo istante per poi sollevare la sua spada e trafiggere Herlan all’altezza del ventre. L’uomo cade a terra mentre Am’Lith urla e corre verso di lui. Ma Speranza la indica e grida: dimmi il tuo nome! La strega di Valang si irrigidisce mentre sospira il suo nome. Dalla sua bocca esce una sfera bianca e luminosa che viaggia fin tra le mani di Speranza. Quest’ultima l’afferra e fa per schiacciarla a terra mentre urla: Sepolcri del B… Ma il suo braccio (quello che regge la sfera) viene mozzato a metà da un’ombra veloce come una saetta. Si tratta di Legasia. La strega dei gufi si è mossa rapidamente contro il suo clone, rotea ora la spada e gli taglia la testa. Un secondo dopo, tre mostri balzano su di lei e iniziano a dilaniarla. Am’Lith, stremata per la magia che stava per subire, si accascia al suolo… ma ancora abbasta energie per usare una magia su Herlan. L’uomo smette di sanguinare e riapre gli occhi. II ROUND Alberich 129 Garim 2 Ratatoskr Oloth 28 Zantes 22 Astaron 68 Herlan -6/prono Legasia 78 Helpica Am’Lith -> nauseata/prona Macaria Nemici
  7. @Michele Sonia ascolta le tue parole anche se per lo shock, di tanto in tanto, si estranea dal tuo discorso. La donna poi si alza per aprire la porta (così da farti uscire fuori) ma si ferma a metà strada. Si volta verso di te e inizia dire che non ti crede. Pensa infatti che la Zingara voglia tormentarla e tu sei solo l’illusione del vero padre Della Torre. Devi spendere molto tempo per togliere dalla mente di Sonia questo pensiero… pensiero che lei aveva partorito per difendersi dalla realtà. Entra poi nel bagno (che comunica con questa stanza) e chiude la porta. La senti vomitare per tre volte. Apre poi il rubinetto e continua stare in quella camera per moltissimo tempo. Quando esce, la vedi stravolta. Ha gli occhi socchiusi e i capelli arruffati. L’espressione sul suo volto ti fa capire quanto la donna sia stanca e scioccata. Ma… com’è possibile che sei… morto? Ti ho visto sanguinare, mangiare, respirare. Provi dolore, provi freddo e caldo. Come? @Vittorio Si, facciamo una prova, risponde Beatrice mentre aspetta che il tuo aiuto per potersi sollevare dalla poltrona. Siete rimasti soli nella grande sala. Lei si alza e con qualche timore tenta di mettere il piede a terra. Ci riesce ma dalla smorfia sul volto capisci che il dolore non è ancora scemato. Grazie di tutto, Vittorio. Se non fosse stato per te a quest’ora sarei stata cibo per i lupi. Riesci a immaginare l’orrore di essere sbranata viva? Io no. Ops… perdonami. Lo strappo sulla camicia era così ampio che le hai intravisto il reggiseno. E’ di pizzo bianco. Lei ti ha chiesto scusa per l’ovvio disagio che ha suscitato in te. In questo momento tornano nella stanza anche LaFayette e Miriam. La francese socchiude gli occhi quando vede Beatrice tra le tue braccia ma preferisce non commentare. Dove sono gli altri? Chiede Miriam. Gli spiegate che sono andati via. Del resto è notte fonda e tutti siete stanchi. Offri così a Beatrice un posto per dormire, la sua vecchia stanza, ma lei… con fare imbarazzato …ti chiede: posso… posso dormire con te? Ho paura a restare da sola. LaFayette però le prende il polso e si intromette: puoi stare con me se non vuoi stare da sola. Il mio letto e grande… e io non dormo. Penserò io a vegliare su di te. N-non voglio essere di alcun disturbo. N-nessun disturbo, risponde LaFayette balbettando di proposito. Porti così Beatrice nella camera della francese. Luna ti dà la buonanotte baciandoti sulla guancia. Quel gesto indurisce lo sguardo che LaFayette ha nei confronti di quella donna. Miriam fissa quella scena senza di nulla e poi, quando i vostri sguardi si incrociano, lei ti dà la buonanotte in maniera fredda e distaccata per poi ritirarsi nelle sue stanze. @Massimo Dimezzi i due morti con un ampio fendente della tua motosega. Budella e sangue imbrattano il pavimento e gli scaffali. Spina intanto ti copre le spalle dall’arrivo di altri due morti. La donna ne colpisce uno alla testa ma il cadavere continua a muoversi. Mozart invece preferisce spostarsi vicino a uno scaffale e non prendere parte allo scontro.
  8. Salpaghin scatta di verso di te quando capisce le tue intenzioni… ma la ragazza è troppo lenta. Colpisci il lupo alle spalle e ti prendi così una piccola vendetta. Arrynn si volta verso di te ma si limita solo a guardarti e a massaggiarsi la schiena. Anche Sheya ti rivolge una brutta occhiata. La donna non ha gradito la tua reazione… ma le gesta del lupo sono di gran lunga più gravi. Per questo motivo lei interrompe gli eserciti di tutti i suoi allievi e dice: Arrynn vuole darvi una dimostrazione su come si duella… guarda il lupo …mettiti in guardia. Sheya si volta per andare a prendere la spada nera ma, non appena volge le spalle al lupo, quest’ultimo sfodera la sua vera spada e si scaglia contro di lei. Tutti i presenti gridano e chiamano Sheya per avvertirla. Accade tutto in pochissimi istanti. Sheya si volta mentre congiunge le mani per poi separarle. Nello spazio tra i palmi si forma una linea di luce che si trasforma poi in una spada. La donna non afferra l’arma ma la manovra con la mano a pochi centimetri dall’elsa. Tenta un fendente alla gola di Arrynn ma l’uomo inclina all’indietro la schiena per evitare il colpo (la prima volta che affrontò Sheya non era così esperto da schivare un simile attacco). Il lupo però ha perso il momento propizio e Sheya lo tocca con una mano all’altezza del torace, con il palmo ben premuto sull’armatura. Da quella mano scaturisce una terrificante energia che fa volare all’indietro Arrynn. Il vento è stato spinto in maniera così violenta che lo si può vedere mentre assume una forma circolare attorno alla mano di Sheya. Il lupo ruzzola a terra per diversi metri e quando si blocca lo potete vedere spalancare occhi e bocca in un’orrida smorfia di dolore. Si contrae per l’agonia ma anche perché non riesce a respirare. Sheya lo fissa con uno spento sguardo carico di tristezza. Arrynn ora è solo una fragile e pietosa figura che si prende a pugni lo sterno pur di tornare a respirare. Ci riesce poco dopo e solo ora Sheya gli ordina di tornarsene a casa poiché è stato cacciato dalla lezione. Aggiunge inoltre che fino a quando non rivolgerà le scuse a te e a Salpaghin, lui non potrà più partecipare a nessun’altro addestramento. Il lupo torna a casa senza dire nulla, seguito dallo sguardo perplesso e imbarazzato dei presenti. A Sheya le cola il sangue dal naso, lo pulisce con la mano per poi rivolgersi a te. Ti dice che se proverai ancora una volta ad attaccare qualcuno alle spalle durante una sua lezione, verrai cacciato anche tu. Salpaghin, per cercare di riportare la pace nella vallata, cerca di deviare la conversazione altrove: S-Sheya… cos’era quella cosa? Lei risponde: di che stai parlando? Ma si… mi hai capito. Quella cosa che hai fatto con le mani. Sal tenta di imitare i movimenti di Sheya durante il suo scontro con Arrynn. Quest’ultima risponde: quella cosa, Sal, io la chiamo “la vostra prossima lezione.” Finisce l’addestramento per oggi e alla sera tornate a casa. Venite a sapere che Arrynn e Iumil hanno litigato moltissimo per quello che ha fatto il lupo. La lepre difficilmente si arrabbia ma è anche vero che la gravidanza è molto stressante per una donna… inoltre il lupo ha veramente esagerato con voi due. Salpaghin neanche ci pensa più. Prima di andare a dormire commenta: io non credo che l’addestramento di Sheya è così duro… mi sento bene. -.-.-.-.- Oh, per gli Dei non riesco a muovermi! Urla Sal al mattino quando si sveglia. Ha tutti i muscoli indolenziti per via dell’allenamento. Anche tu condividi la sua stessa sorte… e poiché le tragedie non vengono mai sole, qualcuno bussa alla porta. Sei costretto ad alzarti e andare ad aprire. Si tratta di Selexia. La dragonessa ti dice che ha trovato il giusto innesto per te.
  9. Tutti sanno che la volpe è fatta così. Adora scherzare e il suo continuo tormentare Sheya è il suo modo di corteggiarla. I due si piacciono ma la donna non ha tempo per una relazione sentimentale… e questo Nalaxilo non riesce a sopportarlo. Continua a scherzare fino a quando Sheya non dichiara che la lezione è appena iniziata. Ora si fa sul serio. Come prima cosa, Sheya divide voi e gli altri suoi allievi in piccoli gruppi. Posizione Arrynn con te e Sal. Questo manda il lupo su tutte le furie. Dice che è troppo forte per voi due e che non merita di seguire le nozioni basilari della scherma. Questo però è il modo in cui Sheya punisce la sua insubordinazione. Arrynn però continua a protestare… ma si zittisce quando la donna minaccia di prendere la sua spada e sfidarlo a un duello. -.-.-.- Iniziate degli esercizi di riscaldamento, seguito poi da una corsa e da altri eserciti. Arriva poi il momento di duellare con delle armi di legno. Tu, Salpaghin e Arrynn vi scambiate una serie di colpi lenti per poter imparare nuove mosse e nuove tecniche. Sal ha un asso nella manica: una manovra che le permette di sparire all’istante per evitare così un colpo. E’ stata l’aquila ad insegnarglielo… e Sheya è convita che anche tu sei portato per apprendere questa mossa. Ad un certo punto, Selexia e lady Haresia si presentano su questa vallata e richiedono le attenzioni di Sheya. Tu continui ad esercitarti ma le tue orecchie captano il discorso di quelle donne. Stanno parlando a proposito di una fucina e hanno anche fatto il tuo nome. Credi che stiano discutendo anche sul tuo innesto. Un dolore lancinante ti paralizza la spalla. Arrynn ti ha colpito troppo forte: sta attento quando si combatte, dice con tono scontroso. Sal ha uno sguardo di disappunto ma sorvola sull’accaduto. Vi rimettete in guardia per poi iniziare una serie di attacchi e parate. Arrynn accelera i suoi movimenti e ti colpisce alla bocca dello stomaco con la punta della sua spada: troppo lento. Salpaghin interviene: Arry… suvvia! E’ questa la tua strategia? Dire “suvvia” al nemico? La ragazza non sa come reagire. Vi rimettete in guardia e iniziate un’altra sequenza di colpi. Questa volta il lupo ti colpisce con un brutale attacco in pieno volto. Ti fa sputare sangue e rigirare su te stesso. Cadi a terra. Sal lascia cadere la sua spada di legno a terra e spinge il lupo (che non si muove di un centimetro): mi dici che problema hai? Siete voi il mio problema? E quell’idiota… indica Sheya …il mio problema. Io sono un campione. Sheya si volta verso di lui. La donna è fuori di se dalla rabbia, anche perché è stata messa in imbarazzo di fronte a due illustri ospiti. Arrynn però continua: sono il guerriero più forte di tutta la Draxia! E tu mi metti a fare da balia a questi due marmocchi?... si rivolge verso di voi …senza offesa, ma io sono inutile in mezzo a voi. Sheya si avvicina a lui. Parla a bassa voce per paura di perdere il controllo. La donna è inquietante quando ha quella voce: chiunque sa maneggiare una spada come te! Un campione è umile e rispetta i comandi. Non ci credo che ripetere queste nozioni basi a te, il lupo degli indesiderati... poi ti indica e continua a parlare al lupo ...ora chiedigli scusa! Arrynn si avvicina a Sheya quasi fino a sfiorarla con il petto. La fissa dall’alto verso il basso con aria di sfida per poi sussurrare: f0ttiti.
  10. @Garim (flashback) @Oloth @Ratatoskr @Tutti Che è successo a me?... Esclama Am’Lith …che è successo a TE? Sei caduto come un morto e senza alcun preavviso. Chiedete alla donna sull’amaca di presentarsi. Lei risponde a voi anche se non smette mai di puntare lo sguardo su Zantes: il mio nome è Macaria, piacere di fare la vostra conoscenza… poi si rivolge proprio a Zantes …allora, qual è il vostro nome? [Ha sentito il senzanome presentarsi qualche secondo fa] Macaria sorride: volevo riposare sull'amaca. Legasia interviene: avete detto “Macaria”? Mai sentito un nome del genere. Di dove siete? Chi lo vuole sapere? La strega dei gufi si indica la maschera nera che le copre il volto e dice: tu… non sei di queste parti? Perché lo chiedete? Ho detto qualcosa che vi ha fatto irritare? In effetti la strega dei gufi non gradisce il fatto che Macaria non la stia “guardando negli occhi”. Ma l’ultima affermazione di quella donna leva ogni dubbio dalla mente di Legasia… la quale commenta: ho capito, siete voi la persona evocata. Non è del tutto esatto, signora… non sono stata evocata. Ho deciso di essere evocata. Cosa? Ho intercettato il portale di questa magia e… mi ci sono tuffata dentro. Com’è possibile? Magia! E perché avete fatto una cosa simile? Per liberarmi! Ero imprigionata da molti secoli in un bosco sotto un terribile maleficio. Allora… posso sapere il vostro nome, signora? Ma… Speranza non ha detto nulla di me? Non vi ha messo in guardia riguardo la mia maschera? Quale maschera? Quella che porto sul volto, maledizione! Possibile che non riuscite a vederla? No. Macaria si sposta in modo che possa mettere i piedi a terra. Si china sul terreno e inizia a tastarlo (fissando un punto nel vuoto) fino a quando non tocca le scarpe che sono vicino all’amaca. Le prende e le indossa. Capite così che Macaria è cieca. Garim intanto si avvicina a Speranza per presentarsi. Il clone sorride e avanza verso di lui: piacere mio. Allunga la mano verso di lui. Dragonero si accorge solo quando è troppo tardi che Speranza ha una runa sul palmo della mano protratta verso di lui. Con la scusa di una stretta di mano, il clone vuole uccidere Garim. Un lama appare dal nulla e colpisce Speranza. E’ stata Legasia a scagliare il pugnale. L’arma ha ruotato verso la schiena di Garim, è scomparsa per evitare l’uomo per poi riapparire di fronte a Speranza. La lama si è andata ad incastonare nella mano del clone, passando tra l’anulare e il medio. La donna inizia a perdere molto sangue. Tu… si rivolge a Legasia con voce rauca …sei una delusione. Ma la strega dei gufi non risponde. Dei ruggiti si elevano dalla foresta. Qualcosa sta correndo verso di voi. Ah, si… commenta Macaria …non ho varcato da sola il portale. Dalle sue spalle appaiono delle creature a quattro zampe. Sono simili a dei cani senza pelo, ma di colore grigio e grandi quanto dei cavalli. Hanno muscoli possenti e sviluppati, dei denti acuminati e nessuna presenza di occhi. @TUTTI Nel vostro prossimo post scrivetemi i vostri attuali valori di CA e TS
  11. @Massimo I morti non hanno occhi rossi, blu o neri… sono normali occhi di cadavere. Nonostante questo quelle carogne ti stanno attaccando. Ti liberi di quello sulla tua schiena ma non riesci a dimezzarlo. Tranci in due un secondo morto. Un terzo cadavere stava per sorprenderti ma qualcosa lo colpisce alla testa e lo fa cadere a terra. E’ stata Spina ad attaccarlo. La donna è riuscita ad afferrare la mazza da baseball dietro lo scaffale. Con sua grande sorpresa ha scoperto che quell’arma è puntellata con diversi chiodi. Carica un altro colpo e sfonda la testa di un altro morto. Sa usare bene quell’arma… anche se l’ultimo suo attacco è stato così potente che ora sente dolore ai polsi. Normalmente Spina farebbe qualche battuta in questo momento… ma si volta verso di te con fare rabbioso e dice: ti hanno venduto! I morti nella stanza continuano a stringersi attorno a voi. Sull’uscio della porta appare un sagoma imponente, con una spada tra le mani e un expiator dietro la schiena. Riconosceresti il sorriso malefico di Mozart tra mille altri. @Michele Cala un silenzio irreale nella camera di Sonia. Lei ti guarda mentre cambia molte volte espressione del volto. Ogni piccola contrazione dei muscoli facciali è un indizio su ciò che pensando. Inizialmente era confusa… poi, pian piano, la comprensione sul significato delle tue parole è riuscita a strisciare nella sua mente. Si ribella a questa idea, così si chiede se c’è un “doppio senso” nella tua ammissione. I tuoi occhi però tolgono ogni dubbio e così ogni speranza crolla nella testa di Sonia. L’ex portavoce rilassa le spalle, apre leggermente la bocca per lo stupore e i suoi si spalancano lentamente ma inesorabilmente. Sul suo volto si manifesta un’espressione di pura paura. Perdete entrambi la cognizione del tempo ma alla fine Sonia raccoglie il suo ultimo barlume di lucidità e si sforza per restare calma mentre ti dice: per favore… esci da questa stanza. @Vittorio Presenti la LaFayette ai tre uomini. La francese non è molto contenta di incontrare questi estranei ma sfoggia comunque tutta la sua eleganza rivolgendosi a loro: enchanté. Buona serata anche a lei, risponde Alessandro prima di ricevere un ceffone dietro la testa da parte di Raffaele. Porti al piano di sopra Beatrice mentre sei seguito dal resto dei presenti. Una volta nel tuo studio posi del ghiaccio sulla caviglia ferita della donna. Lei stride i denti quando sente il ghiaccio a contatto con la pelle. Ti afferra la mano e la spinge ancora di più sulla sua caviglia in modo che tu possa premere per bene quel ghiaccio. LaFayette si avvicina a voi e commenta: mmm… non mi sembra ferita quella caviglia. Eppure mi fa tanto male, piagnucola lei. Offri da bere ai presenti ma Raffaele risponde: oh no, non potremo mai approfittarci della vostra gentilezza… contemporaneamente Alessandro stappa una bottiglia di liquore con i denti. Iorio non vuole far “sentire solo” il romano, così si avvicina a lui mentre impugna un calice di cristallo. Indica il vuoto del bicchiere con il pollice. Dopo aver preso un sorso di Brandy, Iorio si appoggia sul muro e, mentre mescola quel liquore, si rivolge a Beatrice: allora… chi siete? Risponde Raffaele per lei: si chiama Beatrice Luna, viveva a Ivrea ma è stata costretta a scappare a Torino. Alessandro alza di colpo la testa verso il suo amico e lo fissa con fare perplesso. Iorio chiede: e perché è dovuta scap… Raffaele lo anticipa: perché l’inquisizione.. Iorio a sua volta interrompe il fiorentino: ho capito tutto, altro non mi serve. Beatrice si rivolge a tutti i presenti: mi sono vista costretta a scappare da Torino poiché l’inquisitore Della Vela mi aveva riconosciuta. Della Vela? Esclama Alessandro mentre è già al suo secondo bicchiere. Raffaele incrocia le braccia: Ale, non ricordi più “Della Vela piè veloce”? So chi è! Mi sembra strano che sia ancora a Torino. Il romano non fissa più Raffaele. I suoi occhi sono solo per LaFayette e il suo fondoschiena. La francese infatti si è avvicinata a lui per poter prendere anche qualcosa da bere… e si è allungata e alzata sulle punte per poter afferrare una bottiglia di Cognac. Miriam si è accorta dell’occhiata di Alessandro e ora lo fissa con delusione. Raffaele non bada a tutto ciò e risponde ad Alessandro: Della Vela ha un permesso speciale da parte del papa per farsi curare a Torino… inoltre quella tortiglia spagnola non se ne andrà da questo posto non a quando non avrà catturato il suo acerrimo nemico, il cacciatore. LaFayette stava per far cadere il bicchiere mentre lo riempiva con l’alcolico. Beatrice continua: non potevo rischiare di essere presa dall’inquisizione, così sono scappata. Dove? A nord. A nord… e basta? Precisamente. Ho vagato per tre giorni. Ma perché non tornare subito a Ivrea? Io qui potevo contare solo su Vittorio… si volta e ti guarda …e non volevo metterlo in pericolo con la mia presenza, non dopo tutto quello che ha fatto per me. Miriam si avvicina ad Alessandro e gli fa segno che vuole bere anche lei. Noti nel romano una certa soddisfazione nel versare del Brandy alla siciliana… forse troppa soddisfazione, così riempie il calice fino all’orlo. Raffaele continua a parlare con Beatrice: quindi questa notte siete venuta qui a Ivrea per puro caso? E’ buio di fuori, non sapevo che ero vicina a Ivrea… forse è stato il destino che mi ha condotto qui. Ora ricordo… esclama Iorio che per tutto questo tempo si era chiuso nei suoi ricordi …non è stato il cacciatore a bruciare Avignone? E quando mai?! Esclama istintivamente LaFayette. Per sua fortuna, solo tu hai potuto comprendere la sua gaffe. Voglio dire… non credo che il cacciatore abbia appiccato il fuoco a una città. Io vengo dalla Francia e non ho sentito queste storie. Alessandro si sporge per poter appoggiare un gomito su un mobile vicino alla donna e dice: bhè, signorina, io sono stato ad Avignone… e posso dirvi che è stato quel cacciatore a bruciare la città. Ne siete sicuro, moniseur? Lo avete visto il cacciatore? Visto no… ma ho fiuto per queste cose. Mi accorgo quando il cacciatore è vicino a me. Raffaele socchiude gli occhi: e quand’è che hai sviluppato questa capacità, supereroe? Da sempre! Risponde immediatamente Alessandro facendo intuire al fiorentino che non vuole essere disturbato mentre tenta un approccio con la francese. Non appena si volta di nuovo verso LaFayette, Alessandro urta Miriam e il suo bicchiere colmo di Brandy le finisce sulla camicia. I due litigano per qualche secondo, poi il romano dice: non ti avevo visto. Questo è ovvio! Risponde Miriam in modo allusivo. Per calmare la siciliana, LaFayette la prende per le spalle e inizia ad accompagnarla fuori dalla porta: vieni con me, pensiamo a questa macchia. Togliti questa camicia. Alessandro fa per intervenire ma Miriam si volta verso di lui e alza il dito indice per imporre il silenzio. LaFayette, mentre esce dalla stanza, continua a parlarle ad Astore: forza, ti presto una mia camicia. Ti starà un po' larga sul petto e stretta ai fianchi ma dovrebbe andarti bene. Ti prego, non infierire! Pensa Miriam sconsolata. Quando le due escono dalla stanza, Iorio continua: allora… siamo tutti d’accordo sul fatto di non raccontare a nessuno che stiamo proteggendo una ricercata dell’inquisizione?
  12. Piano… dice tra se e se Yomir …piano, piano. La viverna inizia innervosirsi. Si muove verso di voi, cammina come un leone di montagna. Nonostante la sua mole, la creatura è agile e sa come scivolare tra gli alberi. Produce versi acuti sempre più forti. Yomir capisce che la viverna sta per attaccare quindi prova ad anticiparla: lancia contro di lei la corda e gli afferra con il lazo il collo. Lei inizia ad agitarsi… così tanto che fa perdere a Yomir la presa della fune e colpisce anche Draconis con il suo pungiglione. La viverna si volta di scatto verso di te, ruggisce il suo verso stridulo, si solleva sulle zampe posteriori e agita le ali per apparire più minacciosa. Smuove una gran quantità di aria.
  13. @Vittorio Non appena ti chini per sollevare da terra Beatrice, Alessandro avanza di un passo verso di te: ti aiuto a prenderla, dice… attirando su di se gli sguardi perplessi dei presenti. Iorio invece rivolge una domanda a Luna: cosa ci facevi qui fuori? La donna è impreparata, cerca una risposta ma non ha bisogno di trovarla poiché Miriam esclama: ma lo volete capire che siamo in un posto pericoloso? Forza, tutti a Ivrea! Beatrice intanto si aggrappa a te molto forte per paura di cadere. La fai salire sulla tua moto e dici a tutti i presenti dei tuoi intenti. I tre uomini però non sono molto contenti della tua idea. Ancora una volta però interviene Miriam, facendo notare a tutti che questo non è nè il momento nè il luogo adatto per discutere. Adagi Beatrice sulla moto e ritorni a Ivrea. In poco tempo torni a casa tua. Smonti dal veicolo e aiuti Luna a scendere, lei ti stava già aspettando con le braccia protese verso di te. Durante il breve viaggio, lo strappo sulla sua camicia si è allargato. La donna ha istintivamente messo il piede ferito a terra, ha un altro sussulto e inciampa verso di te. L’afferri come se la volessi abbracciare. Beatrice si lascia crogiolare tra le due braccia e, sulla soglia dell’ingresso della tua villa, dice: grazie, grazie di tutto. Mi hai salvato ancora una volta la vita. Come potrei mai ringraziarti? Sei il mio eroe. Una volta all’interno della villa scopri che LaFayette è sveglia (del resto lei non dorme mai). Indossa un pantalone nero a vita alta e una camicia bianca. Mentre scende le scale che conducono all’ingresso, la francese dice: potevi almeno chiamarmi, Vittorio! Neanche prova a fingere di essere arrabbiata con te. Indica Beatrice e dice: ah! Non credevo fossi… ecco… “uno di quelli”. Ti piace portarli vivi nella tana?! La porta alle tue spalle viene spalancata da un irruento Alessandro: lei come sta? Chiede immediatamente. E’ seguito da Iorio e Raffaele. Miriam chiude la fila e, una volta entrata nella villa, la donna si china sulle ginocchia per riprendere fiato. I tre uomini cercano di assumere una posizione più composta quando vedono LaFayette sulla cima delle scale… per poi fulminarti con lo sguardo. @Michele Non appena sfiori il seno di Sonia, lei si irrigidisce per poi afferrarti la mano e trattenerla sul suo petto mentre continua a baciarti. Capisci così che è da tanto tempo che la donna desiderava tutto questo. Posa poi le mani sulle tue spalle per “spingerti delicatamente” sul letto. Si siede a cavalcioni su di te e inizia a sbottonarti la camicia. I suoi occhi sono carichi di desiderio ma anche timore. Nonostante questo, l’ex portavoce non smette mai di ascoltarti… e per questo motivo si immobilizza quando pronunci l’ultima frase. La donna ti fissa negli occhi con un espressione confusa sul volto. Dopo qualche secondo passato nel silenzio più totale, Sonia inizia a farfugliare: n-non… non credi aver… …c-che stai dic… … cosa?
  14. Molto bene… continua Yomir …allora fate come vi dico. L’uomo afferra una corda e inizia a disporvi attorno alla viverna. Vi dice di non fare rumore e di muovervi lentamente. La viverna ha intuito la vostra posizione ma ancora non si sente minacciata
  15. Salpaghin ti tira un piccolo pugno sulla spalla: guarda che se vuoi puoi venire con me. Non ti faccio morire di apprensione mentre sono via. Una nunk gatta vi raggiunge e vi dice che Sheya vi attende alla valle della spada incastonata. Il luogo prende questo nome per via dell’enorme spadone dalla lama larga e nera conficcato nel terreno. E’ l’arma di Sheya e solo lei sa estrarla dalla terra. La donna è in compagnia di Arrynn e di altri indesiderati che da tempo si allenano con lei. Vi rivolge subito la parola: siete pronti? Per cosa? Chiede Sal. Ma per l’addestramento! Lo avete chiesto voi, no? Ma sappiate una cosa… sarò durissima con voi. Chiunque vuole essere addestrata me o è un guerriero o un masochista! Nalaxilo appare alle sue spalle sorridendo. Sheya lo fissa e dice: e tu che ci fai qui? Vuoi essere addestrato anche tu? La volpe risponde: si… ma non sono un guerriero! Sparisci dalla mia vista.
  16. Ryanor Mi attira quello che trovo nella cucina. Mi soffermo in particolar modo sulla zuppa. Tocco la pentola per sentire se è ancora calda e cerco di capire, dalla quantità di cibo, se è stata preparata per una o più persone. Guardo poi la dispensa e mi sorprende di trovare così tante razioni. Le studio per bene. Voglio capire quanto sono fresche, se ci sono delle uova e in che condizioni sono… inoltre voglio capire se queste cose sono state comprate in qualche particolare negozio (magari c’è un negozio famoso che vende un particolare formaggio che io conosco). Con. Locali +7 L’affresco mi inquieta… anche se ha un lieto fine. Mi limito a seguire il gruppo e non dico nulla riguardo alle rune. Del resto non saprei da dove iniziare a indagare.
  17. @Michele Fai sedere Sonia sul letto e attendi che si calma. Dopo che si asciuga le lacrime, l’ex portavoce torna a parlare (anche se di tanto in tanto continua a singhiozzare): ricordi quando ero all’ospedale? Fui avvelenata e questo mi portò a un passo dalla morte. Ecco… … poi arrivò lei. Una notte la trovai al mio capezzale. Mi disse che il veleno mi avrebbe uccisa ma che lei avrebbe potuto salvarmi la vita. Io gli risposie che non credevo alle sue parole ma lei a sua volta disse: “ci scommetteresti la vita?”. Accettai il patto e fui quindi vincolata al silenzio. Da allora questa persona… che io presumo sia la Zingara …si manifesta a me, mi parla o mi appare in sogno. Mi ha guidato e mi ha dato delle ottime scelte… ma questo non fa di lei un’alleata. Magari mi aiuta perché ha bisogno di me. Sono vicina a te, inquisitore di Ivrea, sono stata un portavoce e ho Aldapaci dalla mia parte. Io sono preziosa per la Zingara… quindi non so dirti cosa sono per lei. Magari una pedina importante o magari gli ho fatto pena e ora prova una certa simpatia per me. Devi capire che non potevo dirti nulla… questi erano i patti con la Zingara. Mi ha preso il cuore, Michele, mi ha preso… letteralmente il cuore. Non so come ci sia riuscita ma non batte più nel mio petto. Non ho avuto il coraggio di chiedergli cosa vuole farci. Magari gli serviva strapparmelo dal corpo per salvarmi… o magari lo tiene per se come una sorta di garanzia. Credimi, non sai quanto mi dispiace! Non sai quanto mi sono sentita male per averti nascosto queste cose. Ti bacia quando ti dichiari a lei. E’ un lungo bacio e non vuole farlo smettere. @Vittorio Beatrice corre verso di voi. Tu la raggiungi ma la donna inciampa su una radice sollevata dal suolo e cade a terra. Ti chini su di lei mentre Alessandro è impegnato a duellare con il lupi. Raffaele cerca di aiutarlo ma le belve sono scatenate. Il romano cade a terra mentre cerca di tenere lontane le fauci di uno di quegli animali dalla sua gola. Anche Raffaele ha il suo da fare mentre Iorio ha smesso di sparare poiché ha paura di colpire uno dei due uomini. Un colpo di fucile sorprende tutti quanti. Il proiettile ha oltrepassato Iorio e Raffaele… per poi far esplodere la testa del lupo che stava per azzannare la gola di Alessandro. E’ stata Miriam a sparare con il suo fucile. Tiene ancora la canna fumante di fronte a se. Ricarica l’arma e preme il grilletto. Ancora un boato e un altro lupo perde una zampa. Cerchi di sollevare Beatrice ma lei ha un sussulto e torna a terra: ahi… la caviglia! Deve essersi slogata. Miriam lancia il fucile verso Iorio e corre da te. Entrambi aiutate Luna ad alzarsi, mettete le sue braccia attorno ai vostri colli e iniziate a portarla via dalla foresta. Contemporaneamente Iorio agguanta il fucile, colpisce un lupo balzato contro di lui con il calcio di quell’arma, mette il colpo in canna e spara al ventre dell’animale. Alessandro e Raffaele mettono fuoricombattimento i rimanti lupi ma dalla foresta si elevano altri ruggiti. Uscite tutti dal bosco e scoprire che un lupo è ancora in grado di correre. Sbuca fuori dagli alberi e balza contro Beatrice. Istintivamente lasci la ragazza a Miriam ed estrai la spada… dimezzando al volo quell’animale. Nel frattempo, un morto è apparso dall’oscurità della notte. E’ armato di coltello e si trova vicino a Beatrice. Lei urla per la paura mentre Iorio chiama Miriam per attirare la sua attenzione. Lui gli rilancia il suo fucile. Astore afferra l’arma con una mano, si volta verso il morto e blocca la sua avanzata premendo sul suo torace la canna del fucile. al diavolo! Preme il grilletto e fa scempio di quel corpo. Sangue e pezzi di carne inondano le due donne. Tornate alla tranquillità e Beatrice scivola di proposito da Miriam per accasciarsi al suolo. La siciliana però la prende dal braccio: non siamo ancora fuori pericolo. I tre uomini circondano le due donne per vedere come stanno. Beatrice dice: ma non riesco neanche a stare in piedi… ah, questa caviglia! Si alza la gonna per vedere le condizioni della sua gamba. La caviglia non è gonfia ma non riesce a muoverla. Miriam alza lo sguardo verso tutti voi: che avete da guardare? Forza… prendetela!
  18. -.-.-.-.-.- -.-.-.-.-.- -.-.-.-.-.- @Desmanos Sei rimasto con Salpaghin nel villaggio degli indesiderati. Passeggiate un po'. Dopo qualche minuto la ragazza esclama: per gli Dei… sta fissando Kala mentre trascina la sua sedia verso il sentiero che porta al faggio solitario. Salpaghin continua: ora che la vedo meglio, Biancaspina ha gli stessi occhi di LEI… stessa forma. Bhè… quelli di Kala sono più dolci ma questo perché è una bambina. Da grande sono convinta che da grande avrà gli stessi suoi occhi. Male. Scuote la testa. Si volta poi verso di te: ascolta, Des, c’è questo favore che voglio chiederti da un sacco di tempo… sospira …a Nark abbiamo ucciso uno dei nostri torturatori. Ne rimango sette: Voxx, cinque assistenti e il settimo è il custode delle prigioni. Ho contato anche lui perché, di tanto in tanto, si univa ai torturatori per… si interrompe, del resto sai bene cos’hanno fatto quegli uomini. Ad ogni modo. C’è uno di quegli assistenti che… ecco… voglio ucciderlo da sola. E’ stato il peggiore di tutti per me e so nel profondo del mio cuore so che non sarò mai soddisfatta se non mi vendicherò personalmente di quell’uomo. Voglio farlo da sola! Dalla sua cattura fino alla sua esecuzione. Se mi concederai questo favore… potrai scegliere come uccidere gli altri sei. Potrai decidere ogni cosa. Concedimi questa vendetta solitaria e io farò tutto quello che vuoi. Esprimi un desiderio. Congiunge le mani come se stesse pregando.
  19. @Garim (flashback) @Herlan @Tutti L’Uguf di fronte a voi rimuove la maschera bianca dal suo volto. Tutti voi (tranne Garim e Ratatoskr) la riconoscete. E’ Speranza. L’ultima volta che l’avevate vista si trovava a Alvorn mentre Legasia, dopo aver ucciso Sole, la strangolava. Speranza sorride a Herlan e dice: come potrei dimenticarvi di voi… la donna sta per continuare a parlare ma Herlan cade a terra senza alcun preavviso, lasciando interdetti tutti i presenti. Dopo qualche secondo passato nel silenzio più totale (interrotto solo dal vento del nord) Speranza stira ancora di più il suo sorriso e alza le mani: giuro che non sono stata io! Am’Lith è preoccupata e raggiunge Herlan, si china su di lui per “percuoterlo dolcemente”. Il guerriero si riprende dopo pochi secondi. E’ confuso ma sta bene. Legasia chiama il suo clone per nome, attirando così la sua attenzione. La strega dei gufi ha indossato la sua maschera nera e aggiunge: non te lo chiederò una seconda volta, quindi sta attenta a come rispondi. Perché non mi hai detto che Salpaghin era prigioniera ad Annais? Speranza non sembra gradire la domanda di Legasia e dice: perché permetti a questi uomini di viaggiare con te? Perché sono ancora vivi? Nel frattempo Ratatoskr e Zantes si sono avvicinati all’accampamento vicino a voi. Il senzanome è stato attirato dalla spada nera appoggiata sull’albero mentre il nunk si è avvicinato allo zaino vicino all’amaca. Da lì sopra una donna rimuove la coperta e si mette a sedere, rivelando così la sua presenza. E’ stato un movimento rapido e fluente. Si tratta di una donna di razza umana e di bell’aspetto, alta e dalla pelle chiara. I suoi capelli sono neri con una spessa frangia che le copre la fronte. I capelli corvini poi le scendono fin dietro la schiena. I suoi occhi sono violacei. C’è qualcosa di strano e sinistro nella sua espressione. Qualcosa che mette tutti a disagio. Il suo delicato sorriso, il suo modo di fissare Ratatoskr senza troppa invadenza… ogni cosa in lei vi da l’impressione che sia falsa. Una sorta di “maschera” per nascondere le sue vere intenzioni. Ratatoskr ha di fronte a lui, a pochissimi centimetri di distanza, una bella donna… ma in questo momento in nunk ha l’impressione di essere una piccola mosca intenta a fissare un gigantesco ragno, intrappolata nella tua invisibile tela. Quella donna veste abiti semplici, prevalentemente grigi e neri… ma non sono abiti swoliani, eltheriani o di qualunque altra nazione presente a Valshenar. Sul petto, vicino alla spalla sinistra, porta una piccola spilla a forma di lumaca. Dopo aver fissato Ratatoskr, compiaciuta di aver suscitato in lui un senso di impotenza, la donna si degna di guardare Zantes: potreste allontanarvi da quella spada, se non vi dispiace? Persino la sua voce suadente lascia presagire una minaccia velata.
  20. @Massimo Non appena aiuti Spina a rimettersi in piedi, quest’ultima si fionda di nuovo verso lo scaffare per agguantare la mazza di baseball. Tu intanto ti volti verso il morto armato di piccone e gli mozzi le braccia con un colpo di spada. Lo scaffale e la parete vicino a te viene imbrattato di sangue e altro sangue si riversa a terra. In questo momento, un altro morto si getta dall’alto e ti piomba alle spalle. Ti agguanta e prova a bloccarti mentre altri due cadaveri ti raggiungono. Il magazzino si riempie di urla e lamenti e scopri la presenza di diverse carogne nell’edificio. @Michele Non devi attendere molto… infatti Sonia finisce di scambiare un altro paio di battute con “l’entità” per poi destarsi dal suo stato di trance. L’ex portavoce si volta e solo ora nota la tua presenza. Sobbalza per la paura e le gambe le cedono. Cade a terra. Stava quasi per svenire. Trema e impallidisce… lo spavento è stato notevole. Piange addirittura. Ma le lacrime dettate dalla paura cedono poi il posto alle lacrime dettate dal senso di colpa. Sa che hai sentito la sua conversazione, lo capisce guardandoti negli occhi. Per questo motivo non può inventare una scusa e sta prendendo tempo per trovare il coraggio di parlarti. Si avvicina a te poiché ha paura di perderti e (se lo permetti) ti afferra delicatamente le mani. Cerca di articolare qualche frase ma la donna è così dispiaciuta che riesce solo a dire: sono stata costretta al silenzio! Non… non potevo dire nulla! Non dovevi scoprirlo. Padre Del… Michele… Michele parlami. @Vittorio Nella bocca del cadavere c’è qualcosa. E’ un orologio da taschino. Lo riconosci… è il tuo. Lo hai smarrito in Francia, qualche giorno prima di essere catturato. Gli ingranaggi sono fermi e l’orologio riporta una data (le 03:00 di notte di domani). Solo un tipo di persona poteva mettere la mano nella bocca del cadavere senza rischiare di essere morso… ossia un altro cadavere. Chiunque abbia architettato tutta questa cosa sa che a Ivrea ci sono dei morti sensienti. Nessuno dei presenti ti ha visto mentre trovavi quell’orologio e mentre te lo infilavi in tasca. Correte verso il bosco quando sentite il grido di donna. Superate i primi alberi e Raffaele urla: fermi, fermi, fermi… E’ stato così insistente che ognuno di voi si blocca. Il fiorentino continua: e… se fosse una trappola? Iorio risponde: c’è una donna che probabilmente è ferita o braccata. Non voglio rischiare di avere sulla coscienza… Ma Raffaele lo interrompe: siamo nel cuore della notte, a nord, in inverno… chi può sopravvivere a questo luogo? Specialmente in questa parte di terra che ha visto morti, cacciatori, testarossa, la figlia di satana, membri di sette sataniche, predoni e persino un gigante. Di sicuro non una donna! Commenta Alessandro. Il romano non sapeva da “quale parte schierarsi” ma ora ha deciso di assecondare Raffaele. Aiuto! Urla di nuovo la donna. Riuscite a intravedere la sua sagoma tra di gli alberi vicino a voi. Non sta correndo nella vostra direzione perché non vi ha visti… e non sta correndo neanche in linea retta poiché il terreno della foresta è impervio. Arranca nel buio e nella vegetazione ma, per la disperazione, non accenna a rallentare. Qualcuno mi aiuti! Santo cielo! I tuoi compagni sono ancora turbati dalle parole di Raffaele. Iorio le punta il fascio di luce della sua torcia. La donna è sorpresa di vedere quella luce e per un attimo si ferma e alzano una mano sul volto. Tutti voi assottigliate gli occhi per guardarla meglio. Riconosci quella persona. E’ Beatrice Luna. E’ stanca, infreddolita e spaventata. Indossa una lunga gonna marrone con sopra una camicia bianca strappata all’altezza della spalla. Le si vede la pelle e la bretella del reggiseno. Non indossa nessun cappotto e il respiro di fronte a se condensa in una piccola nuvola di vapore. Raffaele esclama: non restate li impalati! C’è una donna da salvare! Alessandro però è già scattato, lasciando indietro tutti voi. Si volta verso il fiorentino e dice: coprimi le spalle. Da alcuni alberi fanno capolino sei cadaveri di lupi. Iorio sfodera la sua “Bella ciao” (la sua inseparabile pistola) e inizia a sparare a quelle bestie… colpisce più alberi che lupi. L’uomo urla alla donna: signorina, venga da me! La proteggerò io.
  21. Ryanor "...Qualcuno è bravo ad...aprire porte chiuse?" Alzo la mano e mi avvicino alla porta chiusa. Mi pento subito del mio gesto. Bravo, scemo! Se non riesci ad aprirla sai che figurone che fai? @DM
  22. @Massimo Avverti appena in tempo Spina. La donna cerca di scappare ma la sua maglia si impiglia allo scaffale, scivola e cade a terra. Lo scatolone viene gettato dall’alto e sfiora Spina che per la paura si mette in posizione fetale. Un urlo di rabbia alle tue spalle ti fa voltare e scopri che un morto, armato di un piccolo piccone, ti sta caricando. @Vittorio Andrea si unisce a voi Scendete fuori dalle mura per andare a controllare. Avete deciso di non allertare la popolazione. Mentre vi avvicinate a quella stella riesci a scoprire che c’è qualcosa al suo interno. Allerti tutti quanti. Raggiungete infine quel simbolo. Andrea lo esamina e fiuta l’aria per poi dire che è stato usato un accelerante chimico per poter appiccare il fuoco. Al centro della stella si trova un cadavere. Non si muove. Alessandro commenta: dev’essere uno di quei rarissimi morti che non può neanche alzarsi. Raffaele gli spara alla rotule: ora ne siamo sicuri, risponde con cinismo. Il cadavere presenta uno squarcio sul torace. Ma che diavolo… esclama Iorio. C’è… qualcosa al suo interno, commenta Alessandro. Ha ragione. Prendilo tu, dice Raffaele al romano. Cosa? Infila una mano nel torace del morto e controlla. Io non ci metto le mani lì dentro. Fallo tu! Una delle mie mani è andata! Hai l’altra. E tu ne hai due. E allora? E allora… puoi cercare meglio. Ma perché lo devo fare io? Metti quelle cavolo di mani nel corpo del cadavere! Miriam li interrompe: ragazzi… ragazzi… Tutti si voltano verso la donna. Le sue mani e le sue braccia (fino all’altezza del gomito) sono sporche di sangue. E’ stata lei ha frugare nel morto e a trovato il corpo senza vita di un corvo. Vi mostra l’animale e dice: era stato messo al posto del cuore. Lascia cadere quell’uccello per poi avvicinarsi a te per commentare la litigata dei due uomini: sembra di essere tornati ai tempi di Avignone. Raffaele la sente e, colpito nell’orgoglio, si sente in dovere di commentare: ad Avignone non c’erano stelle sataniche di fuoco… Una donna grida …o una donna in difficoltà. Correte tutti verso nord, dove avete sentito quel grido. In quella direzione c’è un piccolo boschetto e, trecento metri dopo, il lago Sirio. Tra quegli alberi si eleva ancora un grido di donna… seguiti da ruggiti potenti e cupi. Nessun animale o creatura “di questo mondo” può emettere dei simili versi. @Michele Lasci Isabella per precipitarti nella stanza di Sonia (dopo aver ordinato a un converso di sorvegliare l’alloggio della strega). Raggiungi la porta dell’ex portavoce. Stai per bussare ma un rumore ti blocca. Sonia sta parlando con qualcuno. Riesci però a sentire la sua voce. La porta è aperta così decidi di entrare. Quello che vedi ti fa congelare il sangue nelle vene. Sonia è in piedi, al centro della stanza e ti da le spalle. L’unica fonte di luce in questo luogo è un pallido alone emanato dalla luce della luna. L’ex portavoce dice: perché mi stai dicendo questo? Non sai a chi si sta riferendo… del resto non c’è nessuno in questa camera (ad eccezione di te e Sonia). Sei sicura di quello che dici? Non sta parlando con te. Ti avvicini lentamente a lei. L’istinto ti suggerisce di procedere piano piano. E io da dove dovrei iniziare? Non mi stai dando nessun indizio! La raggiungi e le guardi il volto. Lei ha gli occhi spalancati, puntati verso l’alto e velati come quelli di un morto. Non si è accorta della tua presenza. L’ex portavoce sembra essere in una sorta di trance. Ma non so neanche dove iniziare a cercare. Se si tratta di una spia si sarà nascosta benissimo. Voglio dire… neanche tu riesci a trovarla. Come puoi pensare che io possa riuscirci? Ti avvicini ancora di più a lei. No… non sono più la portavoce… e questo lo sai benissimo! … Bhè… in effetti è vero. … E perché non posso dire niente a loro? Credi di aver sentito un rumore, quindi ti avvicini ancora di più a Sonia. Quindi dovrei sfruttare le mie conoscenze senza però scendere nei dettagli. Mi stai chiedendo l’impossibile. … C’è una sorta di sussurro che riesci a captare quando Sonia finisce una frase. “Un piccolo sforzo” dici? Ti sbagli... è qualcosa che non sono in grado di fare! Almeno mi darai una mano? Certo, questa volta sei sicuro di aver udito un sussurro.
  23. Kobir si volta per rispondere ma gli indesiderati vicino a voi gli fanno capire che non c’è tempo da perdere. Il ragazzo torna quindi sui suoi passi. Al gruppo si uniscono anche Ratatoskr e Helpica… una sorta di “rinforzi” concessi da Sheya (anche Am’Lith verrà con voi). Mentre vi preparate a partire (usando sia la nave di Astaron che i portali di Garim) Desmanos chiede a Salpaghin se vuole unirsi a questa spedizione. La ragazza risponde: io non rimetto piede a Swoliss… non in quella stramaledetta foresta... e di sicuro non lo farò per aiutare LEI. Ma sa benissimo che partirà con voi se Des decide di seguirvi. -.-.-.- Lo scoiattolo e la gazza salgono a bordo della nave voltante (dopo aver chiesto il permesso ad Astaron). Helpica nota la presenza di una donna a bordo. Indossa un cappuccio nero per non farsi riconoscere. La nunk, credendo che fosse la regina Haresia, si avvicina a lei poiché non riesce a trattenersi. L’oro, i gioielli e la nobiltà hanno sempre attirato la gazza. Lady Haresia?... chiede quando si avvicina a lei …è un immenso onore conoscerla. La donna si volta verso la nunk: cosa… come fate a dire che sono lady Haresia? Ma è ovvio! Due donne sono ospiti del villaggio… la regina di Faisson… la indica con una mano …e la terribile strega di Eltheria. Ma è logico pensare che quella strega non può ancora uscire dalla sua stanza. Io… lady nunk ...non sono la regina di Eltheria. Oh, la prego! Mi chiami Helpica. Chiedo venia per la mia scelta di parole… so benissimo che non siete più la regina di Faisson e sono molto dispiaciuta per questo. No… quello che intendo dire …è che non sono mai stata la regina di Faisson. Io sono l’altra ospite… comprendete? Helpica è pervasa da un gelido brivido. Irrigidisce le spalle, serra le labbra e spalanca gli occhi. Senza aggiungere altro, si volta lentamente per poi tornare al fianco del suo amato scoiattolo. -.-.-.- Siete apparsi nella zona più meridionale di Swoliss. Il caldo dell’estate è quasi insopportabile. Il viaggio magico ha coperto una grandissima distanza e per questo il leviatano di Astaron si spezzato in due. Il potere delle sabbie però permette al capitano di riparare completamente la nave prima di gettare l’ancora. Vi riunite in una pianura verdeggiante e proseguite a piedi verso l’ovest, dove si trova la foresta delle illusioni. Il canto delle cicale è quasi assordante e l’aria è così calda che distorce il panorama. La pianura si inclina poi verso l’alto per andare a formare un morbido colle. Alla vostra sinistra (sud) c’è un piccolissimo boschetto… e tra i primi alberi, sotto la loro ombra, si trova un accampamento. Potete vedere due giacigli, un’amaca con sopra una coperta leggera, un falò spento, una pentola già usata per cucinare qualcosa, un paio di zaini, due scarponi da viaggio e una spada. L’arma è stata adagiata contro un tronco di un albero. E’ fatta completamente di ossidiana. Si tratta di una spada nera e massiccia. Sul punto più alto del colle ora è apparsa una figura. E’ una donna che veste di nero e indossa la maschera bianca dell’Uguf. E’ più alta di Legasia. Quella persona si ferma e inizia a fissarvi mentre si porta le mani all’altezza dei fianchi per poter assumere una posa trionfale. @Ratatoskr Quando questo “secondo Uguf” appare di fronte a voi, Helpica ti afferra un orecchio e inizia a strattonarti per il nervosismo: due?! E’… un’altra strega innominabile? Ma che sta succedendo? Ma… cambia improvvisamente tono di voce …c’è qualcosa che brilla laggiù. La gazza ti ha fatto notare qualcosa di scintillante che sporge da uno zaino dell’accampamento. Sembra essere un metallo prezioso.
  24. Ryanor Colpire il non-morto ha provocato in me un’inaspettata soddisfazione… e per un momento avrei desiderato avere altri scheletri da pestare. Guardo poi Jan senza rispondere e cercando di nascondere un senso di rabbia nei suoi confronti. Rinfodero la spada e dico: potrebbero esserci altri morti… magari da dove sono venuti questi qui. Potremmo ispezionare questo piano prima di salire le scale? Mmm… però così perderemo tempo. @Dm
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