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darteo

Circolo degli Antichi
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  1. @Garim Abbracci Am’Lith. Tua figlia preferisce crogiolarsi tra le tue braccia per qualche momento… poi però ti allontana un po' al fine di poterti guardare negli occhi: ti chiedo perdono, padre, ma le mie parole ti hanno fuorviato. Coloro che mi hanno del fatto del male piangeranno lacrime di sangue… e in quelle lacrime io intendo affogare il mondo intero. Io sono figlia del lupo e del drago. Sono la fiamma sorta tra i ghiacci di Valang. Sono morte… senza misericordia. I suoi occhi esprimono tutta la rabbia nel suo animo. @Desmanos – Herlan – Zantes Kala scrive [Axiriano -> non ho ancora avuto tempo perché è da poco che ho scoperto tutto questo… ma con Naiko non ho alcun segreto]. Salpaghin afferra la mano di Desmanos. La ragazza ha captato la sua malinconia e vuole dimostrargli un po' del suo affetto. Si rivolge poi a Herlan e risponde in maniera aspra e “crudele”: quella bestia… indica l’Uguf …non è una madre. Legasia la chiama e gli risponde cercando di mantenere la calma: hai dimenticato anche le buone maniere? Non vedermi come madre se questo può farti stare meglio… ma io ti ho partorito, rispetta questo. Tsk… non so neanche da dove iniziare per riempirti di insulti. Dopo qualche secondo, Legasia decide di cambiare argomento per non far degenerare questo momento. Si volta verso Kala e gli chiede: come si dice in axiriano “grazie per avermi curato” ? Desmanos fa da traduttore e la bambina si avvicina alla strega dei gufi e gli scrive la risposta su un foglio. La donna prende quel foglio e legge silenziosamente la frase per poterla imparare. Qualche minuto dopo, nella stanza arriva anche Iumill. Si ferma sull’uscio della porta poiché è sorpresa di vedere così tante persone qui dentro. La donna ha delle garze e tutto quello che serve per cambiare la medicazione a Legasia. Quest’ultima ripete in axiriano la frase suggeritagli da Kala… ma la bambina gli ha teso uno scherzo, così la strega gufi dice ad alta e in axiriano: mi scappa la pipì. La coniglia fissa l’Uguf con occhi spalancati per la sorpresa. E’ così scioccata che la sua mente non riesce neanche ad elaborare un pensiero. Quando viene spiegato a l’Uguf dello scherzo di Kala, la strega si volta di scatto verso la bambina. L’unicorna ride di gusto. La sua risata ricorda dei colpi di tosse (poichè è muta)… ma nonostante questo trasmette tutta la sua allegria e spontaneità. E’ così contagiosa che Iumill inizia piano piano a ridacchiare. Selexia è costretta a coprire un sorriso con una mano. Più si cerca di dominare la risata e più questa diventa inarrestabile. Nel tentativo di serrare le labbra, la coniglia emette un suono simile a una pernacchia. E’ la goccia che fa traboccare il vaso: Selexia stringe le mani all’altezza dello stomaco per scoppiare in una fragorosa risata. Ha le lacrime agli occhi e il volto completamente rosso. Anche Iumill ride di gusto nonostante riesce a controllarsi meglio della dragonessa. Legasia rotea gli occhi ma non può trattenere un sorriso. Guarda Kala (che non smette di ridere) fingendo del disappunto ma i suoi occhi sono carichi di dolcezza per i confronti della bambina. Salpaghin, che ha fatto appello a tutte le forze per restare seria, è costretta a inclinare un angolo della bocca verso l’alto… per poi voltarsi così da non farsi vedere in volto da nessuno. @Oloth – Alberich La strega Akruma sta per rientrare in casa ma prima risponde a Oloth: quanta fretta, giovanotto… gli piace l’ardore del corvetto …ma dovete passare domani, ora non ho tutti gli ingredienti per iniziare le lezioni di Alyria. Del resto si tratta di una magia complessa… inoltre vi serviranno delle bacchette, dovrete rimediarle. Vanno bene anche dei bastoni axiriani. L’anziana entra in casa per poi uscire di nuovo e consegnare delle medicine a Sheya. Riuscite a riconoscere alcuni di quei preparati… servono per combattere dei problemi legati alle ossa e al cuore, per contrastare il deterioramento dei muscoli. Notate anche dei tonici. -.-.-.-.- Tornate al villaggio e scoprite che Lady vi stava aspettando. La donna vi prende subito in disparte e si rivolge prima a Alberich: credo che l’unicorna ti stia cercando… poi parla con Oloth: ascolta… avevo chiesto a Sheya se potevo allenarmi con lei quando avrebbe svolto delle lezioni di scherma. Inizialmente aveva accettato ma giusto oggi ha cambiato idea… mi aiuteresti a parlare con lei? Magari possiamo trovare una soluzione. @Tutti (tranne Astaron) Dal villaggio degli indesiderati si elevano delle grida. I bambini nunk urlano all’impazzata e corrono tutti nella stessa direzione, verso nord. Il resto degli indesiderati li seguono. In quel punto si sente un uomo urlare: vediamo cosa sapete fare! Interrompete le vostre azioni e raggiungete quel luogo per scoprire che i bambini indesiderati hanno “caricato” una coppia di nunk che non avevate mai visto. Sono un uomo e una donna appena ritornati nel villaggio dopo tantissimo tempo. Lui ha un volto simpatico, con capelli castani legati in una coda e due orecchie da scoiattolo sulla testa. I bambini nunk hanno preso d’assalto proprio lui… riempiendolo di abbracci e costringendolo a stendersi a terra. La donna invece è una bellissima creatura alta e snella. Ha un intrigante forma degli occhi, un naso piccolo e all'insù e un mento aggraziato. Ha capelli neri e relativamente corti, con una frangetta che le copre la fronte. Presenta anche delle bellissime ciocche bianche. Indossa un abito nero e bianco, con lunghissime maniche che ricordano un paio di ali. Tra quelle vesti fluenti ed eleganti, dal fondoschiena della donna spunta una lunga coda piumata di colore nero e dai riflessi verde-azzurro. Ptara (l’arpia) balza contro quella donna e l’abbraccia più forte che può. Anche gli altri indesiderati si stringono a lei… scavalcando l’uomo-scoiattolo e ignorando le sue elisaranti richieste d’aiuto.
  2. @Zantes – Herlan – Desmanos Chiedete a Legasia come sta e lei si limita ad annuire senza guardarvi negli occhi. Capite che la strega è tremendamente imbarazzata e a disagio nel stare in una stanza così affollata. Sal intanto si volta verso Herlan: poco fa ho ricordato un evento del mio passato e mi sono precipitata qui per sgridare LEI… perché solo lei può avermi ridato quel briciolo di memoria. Non è così, interviene l’Uguf. Ah, no? Allora spiegati. Quando io e te avevamo deciso di cancellarti la memoria abbiamo anche pensato di donare a quel blocco una piccola particolarità. Nel caso io fossi morta allora tu avresti recuperato tutti i tuoi ricordi. Oggi ero vicina al trapasso… e un piccolo ricordo dev’esserti tornato a galla. La semplicità del discorso di Legasia costringe Sal al silenzio… anche perché è un motivo più che plausibile per spiegare il ricordo di Salpaghin. Kala intanto si sta innervosendo perché non riesce a capire quello che sta dicendo. Scrive qualcosa in axiriano e Salpaghin gli racconta tutto quello che vi siete detti. Sal parla l’axiriano (la sua lingua madre) in maniera molto più veloce e fluida di quando parla l’eltheriano. Lei e Kala si scambiano qualche battuta. Tutti i presenti, eccetto Des, non riescono a capire cosa si stanno dicendo le due (ricordo che Kala è muta quindi può solo scrivere) ma sembra che Kala stia prendendo le difese di Herlan e sta anche mettendo in difficoltà Salpaghin. La ragazza infine abbassa la testa dando così ragione alla bambina. Lei, per infierire “scherzosamente”, scrive su foglio la parola “sincin” che in axiriano vuol dire “mammina”. Sal ha un giramento di testa. Vorrebbe scappare ma le gambe gli si sono pietrificate per l’emozione. Si volta verso l’Uguf: è colpa tua! Sei stata tu a dirgli che abbiamo un legame di parentela? Legasia, con fare superficiale e annoiato, risponde: per quanto tutto il mondo tende a scaricare su di me la colpa per ogni cattiva azione… questa volta posso dire in tutta onestà che sono innocente. Kala lo ha scoperto da sola… è una bambina dotata di un’intelligenza straordinaria …non parlo la sua lingua eppure, dopo cinque minuti passati con lei, mi sono sentita in balia del suo intelletto. Mpf… ti credo sulla parola. Almeno sta volta concordo in pieno. Kala fa così con tutti… ecco perché i suoi coetanei non la sopportano. Alcuni preferiscono evitarla e altri la tormentano con dispetti anche piuttosto pesanti. Legasia socchiude gli occhi e con voce cupa e sinistra dice a bassa voce: cosa? Salpaghin spalanca gli occhi e agita le mani: nulla! Nulla! Scherzavo. Selexia afferra un polso di Sal. La ragazza ritrae subito il braccio: non… toccatemi, per favore. Chiedo scusa… dice la dragonessa …ma tu hai un innesto? Sal si tira su la manica rivelando la presenza di un braccio metallico innestato sul suo corpo: come hai riconosciuto che si tratta di un innesto e non di un semplice guanto d’arme? Sono una dei migliori fabbri del mondo. Tsk! Commenta invidiosa Legasia mentre rotea gli occhi per poi fissare un punto isolato della stanza (anche l'Uguf è un fabbro, del resto ha creato la Speranza). Selexia ignora la strega mentre Salpaghin continua: e… oltre alle spade …sai fare anche degli innesti? Certo. Salpaghin assottiglia gli occhi mentre scambia un’occhiata complice con Desmanos. @Garim Chiedi a tua figlia come sta. Due semplici parole che aprono una breccia nel suo animo. Lei si ferma a contemplare la foresta per poi chinare il capo e sospirare: tanto te lo diranno i tuoi servitori di corte prima o poi… non riesco a dormire. La notte è mostruosa per me. Non riesco a stendermi sul letto perché credo di non essere al sicuro. Prendo delle coperte e mi rannicchio in un angolo della stanza. Mi avvolgo in quel bozzolo e chiudo gli occhi senza addormentarmi. Ho paura del buio... nel senso che ho paura dell'oscurità come una bambina, ho paura dei rumori, ho paura anche di giorno… già mi vedo le navi di Ronak Tor riapparire dal nulla e portarmi via un'altra volta. Ad Annais… ad Annais mi hanno fatto delle cose… e hanno fatto delle cose ad altre persone che… Rimane in silenzio per qualche minuto mentre si tocca il ventre (stava per vomitare). Padre, Herlan ha dichiarato i suoi sentimenti per me ma io l’ho respinto dicendogli che non l’ho amavo… ho mentito. Quel guerriero ha bisogno di una donna che possa amarlo veramente e io non potrei renderlo felice… ho paura a farmi persino accarezzate da te, figuriamoci stare con un uomo... ma tu senti che razza di discorsi faccio con mi padre… Inoltre… se Herlan è destinato a diventare re non può stare con me. Già ora che ci penso… Am’Lith cambia espressione …prima o poi marceremo verso Eltheria e proveremo a liberarla. Io so che ci seguirai perché non vuoi più abbandonarmi e vuoi che Herlan sopravviva per liberarti dalla tua condizione di assassino. Ma c’è un problema… sei un nobile. La tua partecipazione alla guerra contro Eltheria sarà vista da Swoliss come un’invasione di Valang. Come possiamo aggirare l’ostacolo? @Oloth – Alberich Sheya vi dice di seguirla. Abbandonate il villaggio e superare la Valle della spada incastonata per entrare poi nella zona meridionale del bosco. Qui la foresta si fa incantevole. I raggi solari creano dei giochi di luce e ombra. Ci sono ruscelli, cristalli, funghi variopinti e altri elementi colorati. D’un tratto scoprite la presenza di un grande albero il cui tronco è usato come se fosse una casa. Vedere un canna del camino fumante, una finestra tonda e una porticina di legno. Sheya si ferma a qualche metro dalla casa-albero e alza la voce: signora Akruna? Signora Akruna? E’ in casa? Dopo qualche secondo sentite una voce: chi è? Sono io, signora Akruna, sono Sheya. La porta si apre e compare di fronte a voi una signora anziana. E’ alta (per una della sua età) con capelli di uno spento argento e due occhi celesti come l’acqua cristallina. Veste abiti grigi e uno scialle color del mogano. L’anziana scruta Sheya: sei dimagrita… troppo dimagrita. La casa degli indesiderati non è un lavoro per una sola persona. Sto bene, signora Akruma. E’ da tanto che non vieni a trovarmi, cin-Sheya… l’ultima volta avevi i capelli corti e non eri così alta. Non sono mai stata alta, signora Akruma. Vieni, entra dentro… questa volta prendi personalmente le tue medicine. Grazie, signora Akruma, ma se sono qui è anche per un altro motivo… indica voi due …loro sono Alberich e Oloth, sono i due maghi di cui vi avevo parlato. Ah, si… ora ricordo. Loro, signora Akruma, vogliono apprendere le magie di Alyria. Le magie di Al… oh per gli Dei …è magia altamente avanzata. Lo so, signora Akruma. Finalmente posso dare lezioni di magia avanzata… ma loro saranno in grado di capire. Sheya si volta verso di voi: non so… volete fare una prova? @Astaron Vieni letteralmente preso in ostaggio da molti capitani quando riveli che hai conosciuto Astilla da bambina. Ti chiedono di raccontare così tante cose che perdi la cognizione del tempo. Alla fine riesci a sederti di fronte alla tibbit e solo in questo momento capisci che le tue gambe sono stanche (per tutto il tempo in cui sei rimasto in piedi). Chiedi a Velast come ha conosciuta Astilla e lei risponde: volevo la Grifonia. La volevo più di ogni altra cosa al mondo. La ricerca di quella nave mi ha portato a incontrare Fiorediciliegio. Diventammo rivali perché entrambe volevamo avere quella nave, quel gioiello di nave. Ci sfidammo tantissime volte e spesso vinceva lei grazie alla sua capacità di controllare le nuvole. Ci odiavamo. Io pensavo a lei e lei pensava a me di continuo. Poi venne il Buio e fummo costrette a combattere insieme come alleate… fu per entrambe un enorme sollievo quando, durante uno dei primi scontri, capimmo di essere affiatate come due gemelle. Ci eravamo scontrate così tante volte che, contro il Buio, sapevamo come coordinarci. Pian piano nacque un rapporto di profonda stima, rispetto e amore. Le imprese che abbiamo fatto io e lei sono state a dir poco… impensabili. E ora siamo qui a bere… sbatte la mano sul tavolo e si alza. Ha attirato l’attenzione di tutti. Velast alza la voce e si rivolge ai capitani: perché non diciamo quello che tutti in questa stanza stanno pensando? Astilla non si è uccisa… ma è stata uccisa da quella puttana! E’ stata la strega innominabile a portala alla morte. al diavolo tutti! al diavolo tutto quanto… la tibbit si compre gli occhi con un braccio mentre stringe i denti. Alcuni capitani si avvicinano a lei per consolarla ma Velast reagisce violentemente se qualcuno prova a toccarla. Esce fuori da questa stanza della locanda.
  3. I.N.S. @Michele Le emozioni di Isabella si fanno più intense quando ti avvicini a lei. La donna non sa come reagire di fronte alla tua presenza e questo la fa sentire senza difese. Le parli a proposito del cimitero e lei risponde: per quanto non possiate fidarvi di me… avete la mia parola che non farò nulla per mettervi nei guai, signore. No, signore… non credo di essere così “importante” da attirare le attenzioni del demonio. Inoltre scarterei anche l’ipotesi del medico… se uno della stella dovesse trovarmi allora non mi curerebbe, potete starne certo. Intimorita, la strega scatta verso di te per afferrarti il vestito all’altezza della tua schiena in modo che tu possa fermarti. Sa che le sue parole, in merito all’individuazione della spia, ti hanno irritato. Per questo motivo decide di sfidare le sue paure e dice: signore, conosco un rito per poter trovare la spia. Non è detto che funzioni… ma posso farlo. Dio… non credevo che un giorno sarei arrivata a chiedere ad un inquisitore il permesso per celebrare un rito esoterico. Perdonatemi. Isabella è sorpresa (addirittura scioccata) quando le tendi la mano e la inviti a mangiare qualcosa insieme al resto della tua squadra. Dopo alcuni secondi passati a fissarti senza neanche riuscire a pensare, la donna accetta il tuo invito prendendoti la mano. @Massimo Siete ancora in macchina mentre Spina commenta: non per spaccare il capello in quattro… ma in quel momento Alice stava dominando su tutti i morti della zona. Ora… capisco che il pericolo è sempre dietro l’angolo e anche il migliore di noi può morire per il più banale degli errori …ma devi ammettere anche tu che quella piccoletta stava facendo una carneficina. Per carità… io sono la persona più apprensiva nei suoi confronti ma devo anche dire che se la stava cavando bene. Il resto del viaggio si dimostra piacevole e scopri che Spina è una persona frizzante. Con lei non ci si annoia mai. Arrivate alla struttura però, Spina smette di sorridere, carica un fucile e fa scendere dalla sua fronte i suoi occhiali da soli dalle lenti rotonde. Uscite e vi avvicinate alla costruzione. Potete sentire solo il rumore del vesto e il suo dei vostri passi sulla ghiaia. Aprire la porta e osservate l’interno… nulla. E’ tutto vuoto. Spina sospira. E’ sollevata poiché non c’è alcun pericolo ma anche delusa perché in cuor suo si aspettava di trovare qualcosa di eccitante. E’ proprio in questo momento con un proiettile buca la porta dall’esterno e sfiora sia te che le donna. @Vittorio Gettando la bottiglia nel camino hai provocato una vampata di fiamme che si sprigionano e raggiungono il pavimento… ma a te questo non importa (che bruci tutto). Miriam è spaventata dalla tua reazione ma lei è una donna orgogliosa e preferisce reagire in certo modo: ti spinge via gridando: stammi lontano! LaFayette entra di corsa in questa stanza e si preoccupa di spegnere le fiamme con una coperta. La francese pretende una spiegazione poiché è furiosa. Le sue ultima parole di un lungo sfogo sono state: volete per caso bruciare la casa e farmi morire asfissiata? Dopo che gli avete raccontato cos’è successo, LaFayette si avvicina a Miriam per dirgli: ti butterei fuori da qui se questa fosse casa mia. Perché mi guardi così? Perché tutti ci guardano così? Non siamo mostri… siamo uomini! Siamo uomini! Vuoi sapere quello che penso, Miriam? Io penso che, da quando hai scoperto la verità su Vittorio, stai cercando disperatamente un motivo per non sentirti in colpa. Lui uccide la gente per vivere e tu, che ti sei affezionata a lui, stai cercando un motivo per accettare questa sua condizione… un motivo così nobile e perfetto da farti sollevare da ogni responsabilità. Ma sai cosa? Non esiste un motivo valido. Noi uccidiamo e mangiamo… e non possiamo fermarci. Fattene una ragione. Non puoi “stare nel mezzo”! O ci accetti o no! Se non vuoi accettare allora vattene via, perché non puoi combatterci… ma se accetti la nostra natura allora sappi che non avrai colpa. Non c’è peccato a voler bene a un… ti indica …a un uomo nella sua condizione. Io conosco Vittorio da una vita… anche se uccide la gente, apprezzalo per tutto il resto. Se per te vale la pena. E… per l’amor di Dio …smettila di collocarci nella tua stramaledetta catena alimentare immaginaria. Noi non siamo predatori e tu non sei nel nostro menù. Sinceramente… non ti mangerei neanche se fossi l’ultimo essere umano sulla terra. Meschina come sei potresti risultare indigesta e stomachevole. Uccidere è sbagliato? Certo che si. Io e Vittorio abbiamo ucciso gente che non si meritava di morire? Purtroppo si. Abbiamo dei rimorsi per quello che abbiamo fatto? Ogni fottuto momento della nostra eterna esistenza. Ma io e Vittorio non siamo persone che bruciano vive le donne o che torturano a morte dei disgraziati… o che condannano due persone che semplicemente fanno l’amore. Vittorio ti ha salvato, si è preso cura di te e anch’io ho fatto cose buone. Il nostro animo non è malvagio… perché non possiamo ricevere l’affetto delle persone a cui teniamo? Noi… io …non merito questa solitudine. Miriam… stramaledetta e bellissima Miriam …le croci di Vittorio non sono le tue croci. Avvicinarti a lui non significa sporcarsi l’animo con il sangue delle sue vittime. LaFayette si prende una pausa per potersi calmare. Alla fine, prima di voltarsi e andar via, conclude dicendo: baise toi, mi fai ribrezzo. Miriam, durante lo sfogo della donna, si è alzata… e ora rimane in piedi, impassibile e incapace di reagire. Fissa la cacciatrice uscir fuori da questa stanza. I suoi occhi sono spalancati e il suo volto è paralizzato in un’espressione di puro stupore. Le parole di LaFayette hanno toccato nel profondo Miriam e ora si sente in colpa per come ti ha trattano… ma, paradossalmente, si sente anche sollevata. Miriam infatti cercava veramente un modo per accettare la tua condizione e la francese, con il suo discorso, sembra avergli suggerito come fare.
  4. Bes ti dice che lui è un fabbro dei cacciatori del Buio e può preparare per te la tua arma dell’ira. Devi solo specificare il tipo di arma e magari qualche abbellimento o forme particolari. -.-.-.-.-.-.- Due giorni dopo Ti trovi a Vitra in compagnia di Draconiss. L’uomo ti ha condotto nel vostro paese d’origine per poter prendere per te una viverna. Sfoggi una spilla sul petto con il simbolo del cacciatori del Buio. Quel simbolo indica che sei un allievo dei cacciatori e per questo sei libero di andare dove vuoi… le guardie non ti fermeranno e non ti faranno domande. Tecnicamente non sei ancora un allievo ma Vitra dovrà vederti come tale… e poiché un allievo deve viaggiare solo con il suo maestro, Draconis si è offerto di accompagnarti al posto di Algfeyr. Tuo zio è rimasto a Draxia poiché il suo compagno è più esperto di lui quando si tratta di viverne. Esiste un fiume che nasce a Draxia e taglia a metà Vitra per poi sfociare nel mare in punto esattamente a metà tra la città di Loir e la città di Parnax. Poco prima della foce del fiume si trova un piccolo monte solitario… così piccolo e sconosciuto che non compare nelle mappe. Quando lo vedi all’orizzonte non hai l’impressione di vedere una montagna ma un enorme roccia bianca e senza vegetazione nel bel mezzo di una radura. E’ da tempo che non vedevi i paesaggi naturali di Vitra. L’ebra delle pianure possiedono una particolare sfumatura dorata assente in tutte le altre parti del mondo. La cima del monte è la casa di una grandissima colonia di viverne. Alla base della montagna si trova un uomo vestito di nero. La parte interna del suo mantello è di colore rosso… e oramai hai compreso che si tratta di uno dei segni distintivi dell’uniforme dei cacciatori del Buio. L’uomo avrà più cinquant’anni ma li porta benissimo. Ha capelli grigi, un pizzetto d’argento e il volto e le braccia attraversate da una miriade di cicatrici. Draconis ti ha parlato di lui durante il vostro viaggio. L’uomo si chiama Yomir ed è uno dei cacciatori più esperti al mondo. Le ferite che ha riportato durante le sue battaglie però lo hanno costretto a ritirarsi ma non ha mai smesso di servire la gilda. Per questo motivo Yomir è diventato il custode delle viverne. E’ lui che ti darà la tua cavalcatura.
  5. Ryanonr Rabbrividisco quando vedo il corvo spostarsi. Cammino verso Cisco tenendomi basso. L’uomo sembra sapere il fatto suo, quindi gli sto dietro e cerco di imitare le sue mosse i suoi passi. Entrare nella struttura sarebbe già un piccolo successo. Mi guardo sempre attorno. @DM
  6. @Vittorio E’ vero… esclama Miriam …ti ho visto bere e mangiare, ti ho visto respirare, sanguinare, provare dolore e gioia. Il tuo corpo è caldo e roseo. Non sei un cadavere. Come… come funziona? Perché respiri ancora? Stai simulando o… non so …è come un riflesso involontario? E inoltre… perché mangi il cibo “degli uomini”? Insomma… è uno spreco. Lo fai per un senso di nostalgia, per ricordare cosa significa essere un uomo vivo? O magari è tutta una recita per confonderti tra di noi? Miriam accarezza la tua mano che stringe la sua. Poi passa alla guancia. Senti i suoi polpastrelli scivolare sulla tua barba incolta. Hai l’impressione che la donna ti stia trattando come se fossi una statua appena scoperta. Per lei non sei più Vittorio Manfredi… ma un qualcosa di ignoto che deve essere conosciuto e compreso. Le sue dita passano anche sulle tue labbra con fare dolce. Mio Dio… sussurra lei …così vivo! Eppure morto. Ho l’impressione di trovarmi per la prima volta così vicino a un morto… almeno è la prima volta che posso osservarlo in questo modo. E’ come se un leone mi stesse dando il permesso accarezzarlo e contemplarlo. Ma perché Ivrea? Perché “vivi” in una paesino circondato da esseri umani? Ti senti solo oppure rifiuti l’idea di essere morto? Ti ribelli alla tua attuale e immutabile condizione e cerchi di ingannare te stesso simulando una vita tra queste persone? O magari c’è un motivo più oscuro e “remunerativo”? Sei un lupo in mezzo a un gregge senza pastori. E’ questa la verità? Dunque io per te cosa sarei? Una sorta di… di… portata principale? @Michele Si, signore. Ci proverò. Se inoltre siete così convinto che io possa “dominare” questi poteri, allora proverò anche a controllarli. No, signore… credo che la mia guarigione sia stata opera di un volere superiore. Non mi riferisco a Dio… ma magari a qualcuno o qualcosa che cammina tra di noi. Un entità malefica e potente. Ma nonostante tutto quello che ho appena detto, vi do ragione quando dice che potrei controllare questi poteri. Quando nomini Ruina, la strega ti afferra per un polso e ti fissa con i suoi occhi rossi e spalancati. Signore… non fate queste minacce, ve ne prego. Voi siete potente e io vi ho giurato la mia anima in cambio della mia salvezza dal rogo. In quel cimitero si trova un passaggio per la Città di Dite… ma vi imploro …portatemi con voi. Posso esservi d’aiuto… anzi …potrei risultare essenziale per voi. No, signore. La zingara è una creatura solitaria. Io non so se è lei la spia o magari in questo paese c’è un infiltrato di qualche setta. Non è facile trovare la zingara… è una donna molto furba e anche molto potente. Pensate che è in grado di apparire nei sogni di chi dorme e sa fare molte cose. Ma… ecco… forse potrei provare a scoprire dove si trova… vedi per un istante il terrore nei suoi occhi di fuoco …no! Nulla! Rimangio quello che ho detto. Non ne sono capace.
  7. @Herlan Falla finita, Herlan… Sheya è sempre “delicata” …nella casa degli indesiderati non ci sono prigioni. Kobir e LEI sono liberi di andare dove vogliono. Ho solo suggerito ad entrambi di restare nelle loro camere. Puoi andare a far visita a loro due tutte le volte che vuoi. Ora la regina Haresia sta dormendo e più tardi parlerò con lei. Gli dirò che stiamo ospitando la strega innominabile. Confideremo nel suo spirito di tolleranza. Quando tornerai dai funerali inizierà il tuo allenamento. Sarò indelicata dato il tuo lutto… ma voglio avvertiti che, quando inizierà il tuo addestramento, conoscerai il lato peggiore di me. Sheya ti congeda ma ti richiama mentre stavi per andar via: Herlan… sei nella casa degli indesiderati, chiunque venga accolto tra queste mura è un nostro amico e faremo ogni cosa in nostro potere per mantenere la quiete di questo luogo. Qui non devi temere nulla. -.-.-.- Non appena esci dallo studio di Sheya entri nella stanza di Legasia per vedere come sta. Apri la porta e scopri che la strega dei gufi non è da sola. La piccola unicorna (sua nipote) le sta facendo compagnia. Legasia è seduta sul letto, con la schiena contro lo schienale e le gambe nascoste da una leggera coperta. Ha la testa fasciata perché si è ferita durante la caduta (quando è stata attaccata da Kobir). Ha la camicia completamente sbottonata ma il petto è coperto da diversi “strati” di bende. Sono state cambiate da poco da Iumill. C’è qualcosa sul volto di Legasia. Ai lati degli occhi sono apparse due piccole occhiaie rosse… segni legati al trauma subito dalla spada maledetta. Kala (l’unicorna) si è messa vicino alla strega, con lo schienale della sua sedia contro il muro. Le due non stavano comunicando quando sei entrato tu. La piccola stava semplicemente fissando la strega. Non fai in tempo a parlare che la porta si apre. Ti volti e scopri che Zantes e Selexia sono entrati nella stanza. Non si aspettavano di vedere ne te ne Kala. Legasia fissa il senzanome e la dragonessa e sospira. Selexia fa per chiudere la porta… ma all’ultimo momento Salpaghin la spalanca ed irrompe all’interno della camera seguito da Desmanos. Ora stammi a sentire… Sal indica l’Uguf ma si blocca quando vedere tutti voi. Selexia guarda la ragazza con occhi spalancati ed esclama: s-sei Salpaghin? Cosa ti è capitato?! Lei risponde: non ti hanno informata? Perdonami… le parole mi sono uscite di bocca. Ma come hai fatto a riconoscermi? Selexia si tocca il naso e risponde: drago. Sal fissa la donna per po'… poi il suo sguardo ricade su Kala. La ragazza sente un nodo allo stomaco ma cerca di ignorarlo e si rivolge a Herlan: l’hai fatta entrare tu qui dentro? @Zantes Dopo aver parlato con Herlan resti da solo con Selexia. Decidete di andare a vedere come sta Legasia… la strega si trova proprio nella camera affianco a quella del tuo compagno (e fa angolo con lo studio di Sheya). Dovresti anche presentarti alla signora degli indesiderati ma ti hanno detto che la donna è molto impegnata. Così, nell’attesa, raggiungi la stanza di Legasia. In questo breve tragitto, Selexia ti sfiora la mano. Al suo interno, oltre alla strega dei gufi, trovi Herlan in compagnia di una bambina nunk. Avrà otto anni, con capelli bianchi, occhi azzurri e un corno sulla fronte. Veste un abito bianco ed è scalza. Sul grembo porta un pennino e dei fogli di pergamena. La piccola è seduta su una grande sedia a rotelle. Legasia è seduta sul letto, con la schiena contro lo schienale e le gambe nascoste da una leggera coperta. Ha la testa fasciata e la camicia completamente sbottonata ma il petto è coperto da diversi “strati” di bende. C’è qualcosa sul volto di Legasia. Ai lati degli occhi sono apparse due piccole occhiaie rosse. La strega guarda te e la dragonessa e riesci a percepire del dispiacere nei suoi occhi. Selexia fa per chiudere la porta… ma all’ultimo momento Salpaghin la spalanca ed irrompe all’interno della camera seguito da Desmanos. Ora stammi a sentire… Sal indica l’Uguf ma si blocca quando vedere tutti voi. Selexia guarda la ragazza con occhi spalancati ed esclama: s-sei Salpaghin? Cosa ti è capitato?! Lei risponde: non ti hanno informata? Perdonami… le parole mi sono uscite di bocca. Ma come hai fatto a riconoscermi? Selexia si tocca il naso e risponde: drago. Sal fissa la donna per po'… poi il suo sguardo ricade su Kala. La ragazza sente un nodo allo stomaco ma cerca di ignorarlo e si rivolge a Herlan: l’hai fatta entrare tu qui dentro? @Desmanos Salpaghin ti conosce come le sue tasche e capisce come ti sei sentito. Ti prende per mano e si alza sulle punte per baciarti la fronte. Ti fa capire che non gli hai causato alcun dispiacere. Commenta poi su Haresia: io non credo che quella donna sia stata torturata. Non ho visto in lei i segni e il volto che vedo in noi, Des. Sinceramente non me la sento di incontrare un'altra persona di un passato che non rammento. Perché non può essere tutto semplice? Perché non possiamo andare a vivere in quella casa che hai immaginato per noi? Bleah… sto diventato sempre più deprimente e malinconica… sicuro che ti piaccio? Salpaghin ha provato a scherzare per alleggerire il tono della conversazione. Entrate nella costruzione principale del villaggio e raggiungete la camera di Legasia. Qualcuno al suo interno sta per chiudere la porta ma Sal fa un piccolo scatto e la spalanca: Ora stammi a sentire… la ragazza indica Legasia ma si accorge solo ora che la stanza è affollata. Legasia è seduta sul letto, con la schiena contro lo schienale e le gambe nascoste da una leggera coperta. Ha la testa fasciata e la camicia completamente sbottonata ma il petto è coperto da diversi “strati” di bende. Ai lati degli occhi sono apparse due piccole occhiaie rosse. A un lato della stanza c’è anche Kala e Herlan. Vicino a voi invece c’è Zantes e Selexia. Quest’ultima guarda la ragazza con occhi spalancati ed esclama: s-sei Salpaghin? Cosa ti è capitato?! Lei risponde: non ti hanno informata? Perdonami… le parole mi sono uscite di bocca. Ma come hai fatto a riconoscermi? Selexia si tocca il naso e risponde: drago. Sal fissa la donna per po'. Tu conosci bene Salpaghin e sai benissimo che ha una potente infatuazione per la dragonessa. Il suo sguardo poi ricade su Kala. Sal sente un nodo allo stomaco ma cerca di ignorarlo e si rivolge a Herlan: l’hai fatta entrare tu qui dentro? @Astaron Ti presenti alla tibbit dopo aver stretto la mano a diversi altri capitani. Lei è così addolorata a stenti riesce ad alzare il volto per guardarti negli occhi. Il mio nome è Velast, capitana dell’Airos… si, verrò con anch’io alla taverna. Quando gli chiedi se conosceva Astilla, lei si limita ad annuire. Dopo circa un’ora entrate in una delle locande di Bastran. La città sembra essere un conglomerato di case di legno accatastane l’una sull’altra. Non c’è armonia o uno schema… solo caso. Le strade sono sporche, irregolari e piene di pozzanghere dovute all’umidità. La taverna è piccola, buia e trasandata, il posto ideale per ospitare un gruppo di capitani di navi… o come venite definiti dal capitano Branraich: un ammasso della peggior specie di topi di sottocoperta. Malgrado le apparenze, la locanda riesce a soddisfare i tutti di tutti i presenti. Molti chiedono idromele, altri birra, altri ancora vino. I capitani ridacchiano tra di loro, scherzano quando vedono Silflin Sayl partecipare ai brindisi… dato che l’uomo sostiene di essere astemio. Uno alla volta i capitani raccontano di come hanno conosciuto Astilla o di qualche vicenda passata insieme a lei. La tristezza del lutto si sta trasformando in una dolce malinconia. Lo spirito di gruppo, unito dalla nostalgia per Astilla, sta cullando i presenti. E’ rincuorante l’idea di crogiolarsi in questi momenti. La tibbit Velast invece non riesce ad avere l’umore leggero. Preferisce stare su un tavolo in un angolo della locanda mentre regge un boccale di birra che ha appena assaggiato. @Oloth – Alberich Oloth si trova in compagnia di Haresia… ma la strega è talmente stanca che finisce per addormentarsi mentre è seduta a una. Sheya entra nella stanza accompagnato da Alberich. E’ stata la donna a chiedere al lich di seguirla. Lei solleva la regina e la mette a dormire. Si avvicina da voi e vi suggerisce: dovrei rivolgere delle domande a lady Haresia ma credo sia sconveniente svegliarla ora. Vorrei inoltre portarvi in un luogo per presentarvi una persona… vogliamo andarci ora o aspettiamo che la regina si svegli?
  8. @Des -.-.- Verso la sera, tutti gli indesiderati hanno richiesto di poter parlare con Sheya. La donna ha organizzato una riunione all’aperto, proprio sulla piazza principale del paese. Lei sale su una pedana e alza la voce in modo che tutti gli indesiderati possano sentirla: dunque… prima di tutto voglio confermare che le feste che dovevano avvenire la settimana scorsa non verranno più recuperate. So benissimo che si tratta dei giorni più importanti per noi… ma è anche vero che non riesco a festeggiare a così pochi giorni dall’omicidio di Erok e dalla tragedia che ha colpito due dei nostri fratelli: Desmanos e Salpaghi. E’ anche vero che il nostro villaggio si trova ad attraversare un momento delicato… infatti stamani è stato versato del sangue per la prima volta in assoluto nelle nostre strade. Ora… capisco che bloccare le nostre feste potrebbe non essere la scelta migliore… che dovremmo rispondere alla paura e alla tragedia continuando a rispettare le nostre tradizioni. Ma è anche vero che siamo un popolo forte e unito… che non dobbiamo sfruttare i nostri giorni più sacri per rimarcare il fatto che noi non abbiamo paura. Io vedo questo blocco delle feste come una forma di omaggio alla memoria di Erok e una forma di rispetto a Des e Sal. Vi indica e molti nunk attorno a voi esprimono ancora una volta il loro rammarico e il loro sostegno. La mia non sarà l’opinione più popolare e forse nel tempo potrei pentirmene ma… è comunque la decisione del capo degli indesiderati e sono convinta che voi la rispetterete. Passando a un argomento felice… annuncio l’imminente ritorno dello scoiattolo nel nostro villaggio. Ha ultimato il suo lavoro nelle terre valanghe e tra pochi giorni potrete riabbracciarlo. Un nunk alza la mano. Si… Sheya lo indica. Tornerà da solo? No… c’è anche la gazza e i suoi fratelli. In pratica tornerà il nido tra gli indesiderati. Ptara solleva i pugni al cielo in segno di vittoria. Sheya la richiama: non stiamo scherzando! Un altro nunk alza la mano. Si… Anche aquila ritornerà? Aquila è ancora impegnata a est. Adesso… passiamo all’argomento principale, ciò che tutti voi stavate aspettando. Non voglio mentirvi, quindi vi confermo che la strega innominabile si trova in mezzo a noi. I nunk esclamano e sospirano per la paura mentre Sheya continua a dare gli ultimi dettagli. Inizia una discussione infinta tra la donna e la popolazione. Molti indesiderati sono irrequieti e sollevano proteste e obiezioni. Parecchi vogliono vedere la strega abbandonare questo luogo. Sheya cerca di calmarli... assicurandoli che Legasia non è una minaccia per nessuno di loro. Malgrado Sheya ha un forte ascendete sulla sua popolazione, sta volta sta faticando parecchio a farli ragionare. @Herlan – Astaron Quando Herlan si butta a terra sente subito delle piccole ma forti mani che cercano di sollevarlo. Si tratta di Sheya. La donna è tornata indietro quando ha visto il guerriero esser preda a una crisi. La signora degli indesiderati cerca di consolarlo abbracciandolo e sussurrandogli dolce parole all’orecchio. Herlan, in quella posizione, scopre di aver attirato l’attenzione di due bambini nunk di cinque anni che passavano da quelle parti. I due fissano Herlan con le orecchie tese e gli occhi spalancati. Non sanno come reagire di fronte a quell’uomo (imponente per loro) che piange e si dispera. Si mettono a piangere anche loro. Sheya fa scortare Herlan nell’edificio principale per poi occuparsi di Astaron. Lo abbraccia mentre le sue mani scorrono sulla sua chioma e questo ha un effetto calmante per il leone (un trucco noto solo ai brooler e ai nunk). Sheya stringe forte Astaron per tutto il tempo che lui vuole. @Herlan Sei stato condotto nella casa principale del villaggio. Ti è stata data una stanza affianco alla camera in cui un riposa Legasia (che a sua volta fa angolo con lo studio di Sheya). I nunk sono preoccupati per la tua reazione e hanno preteso che tu venga visitato dal medico degli indesiderati. Costui entra dopo qualche minuto d’attesa… e scopri che si tratta di Iumill. Veste di bianco e ha sempre le orecchie legate e piegate all’indietro (ha anche aggiunto un peso per tenerle in quella posizione*). Lei ha tra le mani una tazza di thè fumante e commenta: la giornata è iniziata con un nunk con la febbre e Naiko che si è sbucciato un ginocchio… ora ho dovuto operare la strega innominabile e adesso devo controllare voi. Bevete questo, serve per farvi calmare... è fatto con delle erbe che di norma si dovrebbero fumare ma… ecco …sono incinta. Iumill ti visita. La coniglia è una donna capace e meritevole di rispetto esattamente come Sheya… ma a differenza di quest’ultima, Iumill è incredibilmente adorabile quanto affettuosa. E’ proprio con questa gentilezza che ti convince a riposare qui dentro almeno per un giorno. Non devi avere alcuna preoccupazione. Resta con te altri minuti… poi qualcuno bussa alla tua porta. Delle persone sono venute a farti visita. Iumill abbandona la stanza mentre Am’Lith entra. E’ preoccupata nel vederti in questo stato e nessuno sa gli ha detto che cosa ti è capitato. Dopo un altro po' arrivano altri due uomini nella stanza… e sei sorpreso nel vedere che si trattano di Selexia e Zantes. * -.-.-.-.-.-.- -.-.-.-.-.-.- -.-.-.-.-.-.- @tutti I nunk vi comunicano che Zantes e Selexia sono arrivati in questo villaggio @Chi va al funerale Due giorni dopo. Vi trovate nel luogo chiamato “giardini di Selessa”. Selessa è la capitale di Bastran, chiamata così in onore di Selexia. La dragonessa, in questo stato, è molto stimata e venerata. I giardini corrispondono a un’incantevole vallata ad ovest della capitale, proprio tra le sue mura e un’oscura e rigogliosa foresta. I funerale di Astilla ha attirato molti capitani di leviatani ma anche uomini non appartenente alla gilda dei mari. I capitani che hanno conosciuto Astilla hanno deciso di creare una pira, in onore della ragazza, utilizzando le bandiere delle loro navi (poiché manca il corpo di Fiorediciliegio). Questi uomini formano in primo anello attorno al fuoco mentre tutti restano in silenzio in onore della ragazza. I capitani, in quanto tale, devono essere un esempio di forza per le loro ciurme. Per questo motivo devono conservare un atteggiamento impeccabile… non devono quindi versare alcuna lacrima e mantenere una certa compostezza. Tra di loro però c’è un capitano che non riesce a resistere. Si tratta di una donna, un rarissimo membro della razza tibbit. E’ una donna-gatto (ma non un nunk) con il corpo ricoperto interamente da un pelo corto e rosso, con striature arancioni sulla schiena e una zona più chiara sul ventre. Ha orecchie e coda felina, un occhio verde e l’altro (il sinistro) coperto da una benda. I suoi vani sforzi per non piangere fanno commuovere tutti i presenti. Gli altri capitani si stringono attorno a lei per darle il loro sostegno. Le sue lacrime (trasgressione alla regola della compostezza) rendono umana quel capitano e tutti i presenti si sentono più vicini a lei. Doveva volere veramente bene ad Astilla. Astaron riconoscere (di fama) molti capitani presenti alla funzione. C’è Hongar, l’alto elfo del nord… unico elfo al comando di un leviatano. C’è Silflin Sayl, uno dei pirati (umano) più famoso degli oceani. C’è anche Branraich, il mezzo ogre capitano dei Barracuda, la flotta dell’estremo occidente. Persino Ignato Ral ha inviato un suo uomo per gettare tra le fiamme la bandiera con l’emblema di Narrox. Quando finisce la funzione, molti questi capitani si avvicinano ad Astaron. Prima non potevano parlare. Dicono al leone che è volevano conoscerlo… ma non in queste circostante. Lo invitano infine ad unirsi a loro in qualche locanda per un brindisi in onore di Astilla.
  9. Ryanor Sussurro: c’è qualcuno nella torre… sono riuscito a sentirlo. Ci sono delle persone che stanno parlando ma non sono riuscito a capire l’argomento della conversazione. Hanno scoperchiato venti bare… maledizione …venti!
  10. @Vittorio Se prima Miriam sorseggia il suo liquore… ora che ha sentito la tua storia lo beve tutto d’un fiato. Se ne versa un altro po'. Sei riuscita a sconvolgerla con la tua storia. Fissa il tappeto sul pavimento e scuote la testa. Vorrebbe dire qualcosa ma le manca il coraggio. Dal suo sguardo capisci che sta imprecando. Vittorio… io… non credevo… si blocca perché capisce che ogni commento risulterebbe vano. Fa uno sforzo e cerca di andare avanti: com’è stato mangiare il tuo primo uomo? Mangi chi ti capita a tiro o hai dei criteri? @Michele Signore… io non so come funzionano queste… queste… … voi le chiamate “capacità”. Io non so neanche cosa sono. Io sono solo un tramite per queste cose. Sono il legno, non la fiamma che arde la torcia. E’ vero che con il tempo e con la… ehm …”pratica” ho imparato a riconoscere alcune di queste capacità e a usarle a mio piacimento… ma non sono nulla di più spettacolare come un numero da illusionista. Potrei far levitare qualcosa di piccolo… c’è un cucchiaio laggiù …ma non credo che volete vedere una dimostrazione. Non… non mi è mai accaduta una cosa simile. Signore… mio signore …utilizzatemi come volete ma non chiedetemi di prendere parte alle vostre indagini per conto della chiesa… perché è di questo che si tratta?! Le informazioni che so riguardo al cimitero possono mettere in pericolo la vita di molti uomini… quasi tutti sono uomini violenti ma tra loro c’è anche brava gente. Isabella si trascina sul letto per sedervici. Deve far riposare la schiena. E’ un letto ospedaliero, con un materasso sottile e la barriera per ammanettare i pazienti. La strega sospira e dice: la Zingara era una donna che abitava in questa regione. Era buona… troppo buona. Durante un inverno di molti anni fa accolse dei soldati tedeschi in casa sua perché stavano morendo di freddo. Quella fu l’ultima volta che qualcuno la vide viva… Viene chiamata “Zingara” ma non è gitana. Lei legge nei tarocchi ed esaudisce desideri. Era la signora della Città di Dite e, se non ricordo male, fu proprio lei che fondò la setta… ma abbandonò il gruppo poiché si era resa conto che non rappresentava più la sua idea. La Zingara voleva una comunità di uomini liberi… e invece si accorse di aver rastrellato solo qualche eretico. Da allora la Città di Dite passò sotto il comando di Umberto Farina e quella setta si fece violenta… ma io credo che già lo era e che senza la Zingara gli eretici poterono dimostrare la loro vera natura. E’ come un cane violento che viene sguinzagliato.
  11. @Desmanos La nave del leone non ha l’obbligo di restare attraccata nei miei domini. Non appena raggiunge l’Anello delle nebbie può essere individuata. Ma i leviatani hanno delle protezioni e possono essere divinati con facilità solo dai loro alleati… ciononostante capisco le tue preoccupazioni, perché sono anche le mie… è per questo motivo che mi sono vista costretta a richiamare il Corvo. Altro non so dirti. Ah… un’ultima cosa. E’ arrivata una seconda lettera ma è per te e Salpaghin. E’ da parte dell’Aquila.
  12. @Da Haresia Oloth si unisce a voi. Entra nella stanza accompagnato da Arrynn. Il lupo chiede a Sheya di uscire poiché è appena giunta una lettera che deve essere esaminata. Restate da soli con la regina. Non è così semplice. Dentro di me vivono due streghe d’acciaio. La strega bianca e la strega nera. La prima è affettuosa, amabile e spesso anche goffa… la seconda è… … …bhè potete immaginarlo. Non posso cambiare aspetto a mio piacimento. Le altre streghe devono decidere se uscire allo scoperto o no. Quello che vedo io Haresia riescono a vederle anche le altre due… ma quando una delle due prende il comando della coscienza io non posso vedere cosa accade. E’ come se andassi a dormire. Ma le due streghe sono buone con me e mi scrivono sempre tutto quello che mi sono persa. Haresia ringrazia ora Herlan per le sue parole cariche di coraggio e speranza… e infine commenta: se quello che dite è vero, Herlan, riguardo al fatto che Vànesh vi ha insegnato a ballare… voglio che me lo dimostrate invitandomi a ballare. Ovviamente datemi il tempo di riprendere le forze. So che gli indesiderati venerano la musica, avremo modo per testare le vostre capacità. Peccato dite? I nobili di Eltheria sono i vostri nemici e già vi siete guadagnato un soprannome. L’idea di un leone fatto di stelle credo che dia l’immagine di una creatura impossibile da battere. Siate fiero che sulla bocca dei vostri nemici c’è un soprannome così glorioso. Astaron finisce di parlare e Haresia commenta: non c’è bisogno che vi scusiate. Non c’è stato nulla di indecoroso nel vostro comportamento nella foresta swoliana. Vi ringrazio anche per le vostre idee di riconquista delle nostre nazioni. Un nobile intento è più potente di qualsiasi lama affilata. Haresia risponde ora alle domande di Desmanos e Oloth: mio figlio è trattenuto da un gruppo di maghi di cui non conosco la loro identità… e lo tengono in un complesso di alcove mobili di cui non conosco l’ubicazione. Desmanos, mi dispiace rincontrarvi in queste circostanze ma lasciatemi dire che ammiro il vostro ardore. Oloth… mi ricordo di voi e solo felice di ricontrarvi. Sbaglio o siete diventato un mago molto potente? In questo momento nella stanza entra anche Garim. Seppur stremata e dolorante, Haresia si alza per accogliere il nobile e gli stringe la mano. Lord Dragonero… non ci sono parole per dire quanto mi dispiace per vostra figlia. Colgo l’occasione anche per scusarmi per il mio comportamento riprovevole a Nark. Voi mi avete salvata dalle prigioni e io sono scappata senza dirvi nulla… ma la situazione mi imponeva di agire in quel modo senza alcun rispetto per voi. Sono fuggita nel vano tentativo di recuperare mio figlio. Non vi chiedo perdono in qualità di nobile ma in qualità di genitore a un altro genitore. Haresia spiega a Garim che è lei la strega d’acciaio. @Tutti Venite convocati in questo momento da Sheya. La nunk vi attende in una piazza del paese. Tra le mani stringe una lettera nera con il simbolo della gilda del mare. Vi avvicinate a lei e aspettate che inizi a parlare. La donna ritarda questo momento. E’ sofferente e combattuta, in questo momento odia il suo ruolo di capo villaggio. Apre infine la lettera e la legge ad alta voce: la gloriosa gilda del mare è addolorata nell’annunciare la morte del capitano Astilla Fioredicilegio della Grifonia, avvenuta per suicidio a Selessa. I capitani della gilda si riuniranno per il suo funerale nei giardini occidentali di Selessa. Un ultimo omaggio a una splendida donna, capitano, guerriera, amica. Sheya comunica anche la data di questo funerale. Avverrà tra due giorni a partire da oggi.
  13. @Alberich Riesci a trovare Sheya dopo averla cercata per almeno quindici minuti. Attualmente la signora degli indesiderati è molto occupata ma riesce a ritagliare un paio di minuti per te. Le passi i fogli scritti da Kala, lei li legge velocemente per poi tradurteli: dunque… nella prima pagina, Kala ti spiega com’è riuscita a scoprire che è la figlia di Sal. Qui c’è scritto che tu avevi scoperto questo segreto per poi rivelarlo a Salpaghin. Kala ha sognato quella scena qualche giorno fa. Nel secondo foglio c’è scritto che l’unicorna ha trovato un cognome per te ma vuole sapere prima un tuo parere. Se non ti piace puoi sempre rifiutare, non devi essere costretto ad accettare per paura di offendere qualcuno. Il cognome che Kala ha pensato per te è Jörmun… che in axiriano significa “drago senza fine”. Sheya si prende un secondo per poi commentare: grazie agli Dei quella bambina non è irrequieta come suo fratello. Con l’intelligenza che si ritrova e il suo potenziale magico potrebbe fare quello che vuole… la sedia non è un ostacolo per lei. Alberich, se la prossima volta che ti serve una traduzione non riesci a trovarmi allora puoi rivolgerti al tuo amico Oloth o a Lady. Loro conosco l’axiriano. Puoi anche rivolgerti a Iumill… ricordi che mi avevi chiesto di affiancarti a qualcuno che potesse insegnarti l’axiriano? Iumill fa al caso tuo. Insegnava la lingua silvana ai nunk più piccoli quindi è abituata a dare lezioni. @Garim Iumill ti dice che puoi andare, Legasia è fuori pericolo e per un po' resterà lei a vegliare sulla strega. Poiché sei un nobile, la coniglia si alza dalla sedia per poi inchinarsi quando esci. Ti ringrazia per il tuo aiuto nei confronti di Legasia. Qualche minuto dopo ti ritrovi a passeggiare con Am’Lith. Non vi siete dati una meta quindi finite (casualmente) per camminare al limitare del bosco. Tua figlia vuole alleggerire la tensione che sente in questo momento, così inizia a parlare con spensieratezza. Indica il sud e dice: quel luogo viene chiamato Valle della spada incastonata. C’è un enorme spadone conficcato nel terreno. E’ la spada dalla lama più larga che io abbia mai visto… ed è l’arma personale di Sheya. Nessun nunk riesce ad estrarla dal terreno, solo lei ci riesce. Ora tua figlia indica un punto bosco, ridacchiando: lì invece si trova la foresta proibita… ma scommetto che Sheya non ti ha detto perché è vietato l’accesso. Lì ci sono delle sorgenti termali e Sheya ha decretato che l’uso di quelle acque è solo per lei e per le altre indesiderate. In pratica è un luogo proibito a voi maschietti. @Desmanos – Herlan – Alberich Raggiungete Haresia e la tempestate di domande. Lei alza le mani per implorare pietà ma non smette di sorridere. E’ così stanca che non riesce a tenere gli occhi aperti. Si rivolge prima verso Astaron: come potrei dimenticarmi di voi?! Voi eravate uno dei due brooler che ha prestato giuramento alla mia bandiera… e voi eravate anche il brooler che ho accolto nella mia tenda. Quanto mi sono divertita i giorni dopo quell’evento nell’ascoltare le lamentele dei nobili eltheriani! Chiedo venia ma all’epoca mi ero già dimenticata il vostro nome. Mi riferivo a voi, quando parlavo con i miei servitori, con il termine “leone delle stelle”. La regina si volta ora verso Herlan: accetto volentieri il vostro aiuto, guerriero. Sapete… lord Vànesh vi ricordava in alcune lettere che mi spediva durante quei giorni di dieci anni fa. Infine la donna guarda Desmanos: “il randagio”… vi conosco, più di quanto possiate sospettare. Perdonatemi ma non sono brava con l’axiriano quindi, se per voi non è un disturbo, vorrei continuare la conversazione in eltheriano. Prima di ogni altra cosa voglio rassicuravi sul fatto che la mia presenza in questo posto non comporta alcuna minaccia. Nessuno mi segue e nessuno sa che sono qui. A dire il vero non ero certa di ritrovare in questo luogo degli uomini che servirono nel mio esercito… ma l’ultima volta che ho avuto notizie di loro erano in viaggio proprio verso la casa degli indesiderati. Ho solo sperato di ritrovarli qui. Sheya si avvicina ad Haresia e la scruta per bene. Prende infine una decisione e la comunica ai presenti dicendo: non è tollerabile lasciare una regina in un simile stato. Astaron, per favore, cedete il vostro mantello a lady Haresia e… ora si rivolge a tutti …scortatela all'interno del villaggio. -.-.-.-.-.- Dopo poco più di un’ora vi ritrovate in una stanza con la regina. Sheya l’ha fatta sistemare in un altro edificio (diverso da quello di Legasia) posto nella zona centrale del villaggio. Haresia ha avuto il tempo di farsi un bagno, ricevere vestiti puliti e di strecciare i nodi ai capelli. Finalmente riuscite a riconoscere il volto della regina… anche se fa un certo effetto vederla con addosso degli abiti nunk. Veste una camicia bianca e dei pantaloni ocra… abiti molto semplici. Senza i suoi mantelli dorati e corpetti lussuosi, avete l’impressione di vedere per la prima volta la donna che si nascondeva dietro il titolo di regina. Mangia avidamente (pur restando composta e impeccabile) una zuppa da una ciotola di legno. Ora può rispondere alle altre vostre domande. Mi trovavo nel castello di Nark il giorno in cui lo avevate attacco… lo stesso giorno in cui la strega innominabile lo ha assaltato. Per essere più precisi, quella notte mi trovavo nelle prigioni del castello. La famiglia eltheriana dei Weinstera, compreso mio marito, mi ha sottratto mio figlio per poi rinchiudermi nei sotterranei. Faceva parte tutto di un complotto di cui, aimè, non ebbi mai dei sospetti. Sheya gli chiede: come si chiama vostro figlio? Silkàr Weinstera. Mi è parso di capire che Weinstera è il cognome di vostro marito, qual è il vostro, mia signora? Calipatra. Mi chiamo Haresia Calipatra… tsk, sacra Lusht, non pronunciavo il mio vecchio cognome da così tanto tempo che ora ho l’impressione che appartiene a un’altra persona. "Lusht", mia signora? E’ una Dea che veniva venerata nelle mie terre, appartiene a una religione morta. Eppure io credo di averla sentita. Perché la Dea aveva delle corna da cervo… le stesse corna che ispirarono LEI a creare la sua maschera. Credevo che le corna appartenessero al gufo cornuto. Infatti, ma il gufo cornuto è un’animale mitologico della religione di Lusht. Negli antichi scritti si narra che Lusht prendesse le sembianze del gufo cornuto… ma in altri testi invece si dice che le corna da cervo fossero un dono di Lusht agli animali più nobili. Scusate se vi sto facendo tutte queste domande… ma la religione è un concetto abbastanza spinoso in questo lato del mondo, specialmente in questo periodo. Non preoccupatevi… Lusht non è la mia religione. Provo ammirazione per Aurilla e sono tollerante verso ogni tipo di fede… a patto che non si veneri un Dio crudele. Mi fa piacere sentirlo. Ma, per curiosità, Lusht è una Dea crudele? Perché lo pensate? Perché ha ispirato LEI. Capisco. Ad ogni modo, Lusht non era crudele. Era la Dea dell’amore libero ed espresso in ogni sua forma. Ma con il passare degli anni gli uomini hanno deformato questo concetto e hanno trasformato quella figura nella Dea del sesso e il suo simbolo era divenuto l’emblema dei bordelli. Prego, continuate la sua storia. Mio figlio ha nelle sue vene il mio sangue, quello della regina di Faisson, e il sangue Weistera. Per questo motivo è la persona con più diritti per comandare Alvoran. Lui è l’erede al trono di Eltheria. I Vholkan non vedono di buon occhio questa cosa ma non possono cospirare ora che la terza casata di Eltheria ancora in vita, i Larkanill, si sono alleati ai Weistera. Com’è potuto accadere? I Weinstera mi hanno imprigionata e mi hanno tolto ogni titolo nobiliare… di conseguenza non ho più alcun diritto di essere considerata la madre dell’erede al trono. I Weistera quindi, quando metteranno mio figlio sul trono, comanderanno loro Eltheria. Avranno il controllo assoluto della nazione. I Larkanill si sono uniti alla loro causa perché i Weistera gli hanno promesso potere, terreni, denaro… ogni cosa. I Vholkan quindi sono costretti a “seguire la maggioranza”. E perché i Larkanill sono così importanti da riuscire a smuovere l’ago della bilancia in favore dei Weinstera o dei Vholkan? Perché i Larkanill sono, da sempre, la casata più ricca di Eltheria. Sono loro che finanziano la maggior parte delle guerre eltheriane. L’acciaio delle spade di lord Vànesh fu pagato con l’oro dei Larkanill. Quindi i Larkanill dovevano decidere se dare i loro soldi e la loro lealtà o ai Weinstera o ai Vholkan. Esatto… ma se tu hai un patrimonio milionario a chi lo daresti? A una casata che si è arricchita dissanguando fate e cacciando la strega di ghiaccio... o a una casata che ha tra le mani l’erede al trono? Capisco. Inoltre, con l’oro dei Larkanill, i Weistera possono modificare il secolare accordo di pace che c’è tra Swoliss e Eltheria. Il re di Nark unirà il suo denaro a quello dei Larkanill per poter finanziare una guerra contro il re teschio… i Vholkan non possono tramare contro di loro, hanno troppo da perdere. L’unico inconveniente ero io. Avrei voluto ricostruire Faisson e ripopolarla… ma si tratta di un progetto molto costoso e i Weinstera non possono dividere con me il “bottino di guerra”. Perché si sono già indebitati con i Larkanill. E’ tutta una questione di soldi e potere. Mettendovi in galera vi hanno tolto ogni titolo nobiliare e ogni diritto al potere e al “bottino di guerra”. Esatto. I Weistera perdono una moglie… ma guadagno un regno. Spietati… ma furbi. E come avete fatto ad evadere dalle prigioni? Ho sfruttato il caos creato di quella sera. E per tutto questo tempo cosa avete fatto? Ho tentato di riprendere mio figlio ma mi sono resa conto che è impossibile. Sono venuta qui, alla ricerca dei miei ultimi alleati, perché non sapevo dove altro andare. E... mia signora …perdonatemi se vi sembro indelicata ma… cosa volete da noi? Solo un tetto. Posso pagare e posso anche lavorare. Non ci state chiedendo di organizzare una spedizione per riprendere vostro figlio? Per quanto sia addolorata, ho potuto constatare che è impossibile recuperarlo. E’ tremendamente ironico… Cosa? Tendo a perdere i Silkàr nella mia vita. Una cosa però non riesco a capire. Ditemi pure. Con quali accuse i Weistera e il sovrano di Swoliss vi hanno privato del titolo nobiliare? Un re può mettere in galera chi vuole ma togliere il titolo di regina a una lady… bhè …non è così semplice. Mi hanno accusata di essere la strega d’acciaio. La famosa strega assassina che si è macchiata dell’omicidio di molti uomini, molti di loro erano nobili, e che fu alleata della strega innominabile. Come possono reggere tali accuse? Perché ciò corrisponde al vero.
  14. @Vittorio Miriam ti rivolge un’occhiata di rimprovero, alzando il sopracciglio e bloccando un sospiro. Sta ancora agitando dolcemente il liquore nel suo bicchiere con movimenti circolari del polso. Tu e lei vi godete qualche sorso in silenzio nel tentativo di prolungare questo attimo di pace. Le tue ultime parole hanno ispirato Miriam che ora vuole imitarti… ovvero vuole provare a vedere il mondo attraverso i tuoi occhi. Ti rivolge una domanda: com’è morire? @Massimo Siete in viaggio verso la zona sud-ovest da Ivrea. Siete in una strada sterrata e spesso la tua auto fa dei grandi sussulti. Spina vorrebbe abbassare il finestrino perché adora la sensazione del vento tra i capelli… ma siete in inverno e fa freddo. Indossa un paio di piccoli ed eleganti occhiali da sole dicendo che l’altro suo paio, quelli a mosca, li ha chiesi in prestito Sonia Ferretti. Parli di Alice e Spina sospira scuotendo la testa… ma non smette mai di sorridere. E’ un’adolescente… è il suo lavoro farmi arrabbiare. Spina affronta con spensieratezza questo argomento. Ma ti rendi subito conto che la donna non ha alcuna intenzione di scherzare quando si parla di Alice: ascolta… Massimo. Diamoci del tu. Hai presente quella specie di genio della matematica ma che è anche un ribelle? La sua immensa intelligenza lo porta ad avere un indole scontrosa e non riesce a seguire le regole. Alice è così… solo con i fucili al posto delle equazioni. Dammi il permesso e libertà per educarla come si deve e io ti prometto che la farò rigare dritta… ti prometto anche che vi farò incontrare per poter fare la pace… si avvina a te …lei è tutto quello che ho. Torna a sorridere perché c’è un pizzico di malizia nel suo movimento. Gli fai ora i complimenti. Lei stira ancora il suo sorriso: oh, grazie, la sua voce si è fatta più mielosa. Tira in giù il bavero della camicia in modo da scoprire il collo e un accenno di petto: è magnolia… almeno credo. Senti! Si sporge molto a te e ti fa perdere i comandi della guida. Sbandate un pochino ma nulla di grave… l’unica cosa che causi è solo qualche risatina. Spina si sta divertendo con te. Fermate l’auto dopo un po' per una rapida ispezione del territorio. A Spina non gli hai potuto dire che stai indagando sulla morte di Raoul, così la donna è convinta di aiutare in un semplice caso di omicidio. Lei apre la portiera e si alza pur restare con i piedi dentro la macchina. Prende un binocolo e si guarda attorno. Indica poi un punto a sud e dice: lì c’è un edificio abbandonato… mmm …troppo stupido pensare di trovare lì delle informazioni. Ma forse vale la pena tentare. @Michele Alzare da terra la strega si rivela una proceduta molto più lunga e delicata del previsto. Isabella è dolorante e ha paura di provare un’altra fitta alla schiena. Puoi avvertire tutta la sua tensione dal modo in cui ti afferra con forza il braccio per potersi sostenere. La conduci davanti allo specchio e le tue parole le fanno un certo effetto perché riesce a smettere di piangere. Lei resta a guardare la sua immagine riflessa (continuando a rimuginare sulle tue parole) anche quando ti separi da lei per lavare via il sangue da te. La strega trema ed è impallidita. Trova irreale tutto quello che le è capitato ultimamente. Si volta verso di te e dice: signore… non minaccerò mai i vostri uomini! E non farò mai nulla che possa mettere in pericolo la loro salute o la loro credibilità. Cosa… cosa dovrò fare una volta che è stata inscenata la mia morte?
  15. @Herlan (flashback) Il campione ti stringe la mano e annuisce quando gli parli. Non sei sicuro se l’uomo parla l’eltheriano ma sei convinto ha intuito cosa volevi dirgli. @Zantes Selexia sorride quando la abbracci di nuovo e la chiami in questo modo. E’ un sorriso che ti fa stare subito bene. Lei commenta: si… ripetilo ancora. Ti stringe forte mentre ti bacia. Entrambi sprofondate nel letto. -.-.-.-.- Diversi giorni dopo, tu e Selexia siete in viaggio verso la casa degli indesiderati. La strega dei gufi vi ha detto che Sal e i suoi compagni si trovano lì. Legasia Ningisa ha voluto viaggiare da sola poiché è pericoloso starle vicino durante un lungo tragitto. La Draxia è un territorio selvaggio caratterizzano da ampie vallate rocciose e lunghe colline. Le foreste sono oscure e rigogliose e le città sono piccole ma ben fortificate. Superate un enorme banco di nebbia per poi individuare un minuscolo paesino senza mura o fossato. Quella deve essere la casa di Sheya, ovvero il luogo in cui vivono gli indesiderati. La dragonessa avanza verso quella zona ma una freccia si va ad infilzare nel terreno di fronte a lei, costringendola ad arrestarsi. Alzate lo sguardo e vedete l’arciere che vi ha attaccati. Ha voluto mancarvi di proposito. Si era nascosto nell’erba alta ed è uscito allo scoperto solo ora. Ha orecchie da volpe, capelli rossicci, un accenno di pizzetto e uno sguardo che descrive una persona furba e poco raccomandabile. Il nunk si avvicina a voi senza alcun timore. Vi squadra con un sorrisetto beffardo e vi dice qualcosa in axiriano. Selexia gli fa capire che non parlate la lingua di Draxia… ma per vostra fortuna la volpe conosce l’elfico. La dragonessa scambia qualche battuta con lui per poi rivolgersi a te: pare che abbiamo trasgredito alle leggi degli indesiderati. La fine del banco di nebbia segna l’inizio del loro territorio e nessuno straniero può entrare in questi domini se prima non ha ricevuto un permesso da parte dei nunk. Ho detto a questo orecchie-di-volpe che noi non sapevamo di questa usanza… e lui sembra volermi credermi. Per questo motivo ha detto che sarà indulgente con noi ma se faremo un altro passo allora ci ucciderà entrambi. Non voglio incontrare Sheya spiegandogli che ho rimediato una nuova sciarpa di pelo di volpe.
  16. @Alberich
  17. Sebbene Sheya ascolta attentamente ogni vostra parola, rimane scioccata dalle affermazioni di Astaron. La donna lo fissa con occhi spalancati per poi riprendersi e dire: allora è deciso… andiamo a salvare la vita alla strega innominabile. Nalaxilo le rivolge una domanda in axiriano. Lei sorride per il nervosismo e risponde in eltheriano: no… mai nella mia vita avrei pensato di poter dire una frase del genere… torna a guardare Astaron …e più tardi dobbiamo parlare del fatto che un luogotenente del Buio si è avvicinato così tanto alla mia casa. Mentre si avvicina all’uscita, Sheya ripensa ancora alle parole di Astaron e si volta verso la volpe: la strega innominabile sembra avere dei rimpianti… riesci a crederci? Ah, scusa… gli ripete la domanda in axiriano mentre apre la porta. E’ in quel momento che scoprite che c’era una persona che stava origliando la vostra conversazione. Ha provato a fuggire… ma i suoi movimenti sono goffi dato che si trova su una sedia a rotelle nel mezzo di un corridoio molto stretto. Si tratta di una bambina di otto anni, veste di bianco, scalza, con capelli dello stesso colore della neve, occhi azzurri e un piccolo corno sulla fronte. Kala!... Esclama Sheya mentre corre da lei per bloccargli la sedia. La bambina ha sul grembo dei fogli. Su uno di questi c’è scritto “Alberich”. Si tratta di una lettera per lui. La piccola è agitata ma non può parlare. Sheya tenta di tranquillizzarla ma ogni sforzo è vano. Kala inizia a scrivere qualcosa in axiriano sui fogli ma è così nervosa che quelle parole assumono la forma di qualche scarabocchio. Nalaxilo intanto si guarda attorno e chiede dove si trova Sal. Kala scrive sui fogli che la ragazza è andata via quando ha visto lei arrivare con la sedia a rotelle su questo corridoio. La bambina scrive anche che voleva vedere Alberich ma non è riuscita a resistere e ha origliato tutta la vostra conversazione. Avete parlato in axiriano ma Kala è riuscita a capire una sola cosa… che Legasia è la madre di Salpaghin. A questo proposito la bambina (sempre agitata) vi confessa che aveva già scoperto di essere la figlia di Sal. Sheya cerca di farla calmare ma Arrynn e Iumill irrompono nel corridoio e vanno proprio dalla signora del villaggio. Il lupo prende la parola: c’è una persona nell’Anello delle nebbie che chiede di entrare… dice di conoscere tutti loro… vi indica …è che possono mettere una buona parola per lui. Sheya alza la testa verso il lupo: e come fa questa persona a sapere chi si trova nei miei domini? Non lo sappiamo, risponde Iumill. Sheya sospira. E’ molto stressata in questi giorni. Si alza e indica Iumill: tu sei incinta, va a casa. Ma dai! Sono incinta di due mesi, non ho neanche la pancia. Arrynn mi aveva detto che eri incinta da un mese!... sospira di nuovo …non voglio litigare, tu va a casa. Sheya indica il lupo, Astaron ed Herlan: voi tre invece, con me. Guarda Nalaxilo e gli dice in axiriano di badare a Kala. La volpe però gli rivolge un’altra domanda (sempre in axiriano). Ah già… è vero… Sheya allunga lo sguardo verso il corridoio e richiama Iumill …vieni qui! La coniglia obbedisce. Devi aiutare costoro… indica il resto di voi …a salvare la vita alla strega di Eltheria. Lo so che sembra folle, ma è un ordine. Sissignora. Bene… andiamo! Desmanos segue Sheya. -.-.-.-.-.- Iumill entra nella stanza dove dorme la Legasia. La nunk si tira su le maniche e si lava bene le braccia e le mani per poi chiedervi di fare la stessa cosa. E’ lei che conduce l’operazione che porterà alla rimozione della maledizione dell’Uguf. Iumill si dimostra essere un’esperta guaritrice nonché una persona paziente, umile e gentile. Nel giro di neanche un’ora avete salvato Legasia Ningisa. Pensate che la strega si risveglierà entro qualche ora. @Astaron – Herlan - Desmanos Insieme a Sheya e Arrynn raggiungete l’Anello delle nebbie in prossimità della zona occidentale. Lì ci sono altri nunk a fissare la coltre. Potete scorgere la figura di un essere umano. E’ molto magro. Se ne sta fermo in attesa del giudizio degli indesiderati. Riuscite a vederlo bene. E’ sporco, trasandato e deperito… forse anche ferito. Ma sotto quel fango e altro sporco riconoscente il volto della regina Haresia. Vi rivolge un sincero e “stanco” sorriso quando vi vede arrivare.
  18. Nalaxilo si stava avvicinando cautamente verso uno spaventato Kobir. Non appena il ragazzo viene bloccato dalla magia di Garim, la volpe balza su di lui, lo disarma e lo blocca senza fargli male. Arrynn, appena arrivato, aiuta Nalaxilo a tenere fermo Kobir. Il lupo non è così gentile come la volpe. Sheya intanto si avvicina a Legasia e, insieme a Astaron e Desmanos, cerca un modo per curare la strega. Vi rendete conto in poco tempo che non riuscite a rimarginare le sue ferite. Presa dalla disperazione, l’Uguf cerca di sfilarsi la spada dal petto ma Sheya la blocca. Sono momenti di puro caos in cui non riuscite a capire cosa fare. -.-.-.- Due giorni dopo. Kobir è stato condotto in una camera vicino allo studio di Sheya. Nella casa degli indesiderati non esistono le prigioni per questo motivo al ragazzo swolianno gli è solo stato “consigliato” di non lasciare la stanza. E’ la prima volta che in questo villaggio viene versato del sangue e Sheya lo considera un gesto (e un segno) gravissimo. La spada è stata rimossa dal corpo di Legasia ed è stata esaminata. Kobir vi ha anche confessato com’è riuscita a ottenerla. Quando Djaskard uccise Mana, Kobir corse verso il bosco vicino alla nicchia per sfogarsi. Fu un quel momento che una fata oscura si avvicinò a lui per stringere un accordo segreto. Kobir accettò una corruzione latente del Buio e in cambio la fata gli offrì una spada e la capacità di diventare un bravo spadaccino. L’arma in questione aveva in se una maledizione dei tempi antichi che ora è stata riversata nella strega dei gufi. Legasia non può morire ma la maledizione la sta facendo trasformare lentamente in una statua di legno… che con il corso degli anni si tramuterà in un albero e allora il suo spirito verrà dissolto e si fonderà con le correnti magiche tra le foreste. Legasia è uno stato di sonno perenne. E’ stata adagiata nella sua stanza. Sheya intanto vi ha chiamati nel suo studio. Con voi c’è anche Herlan, appena tornato da un viaggio. Salpaghin invece è molto turbata e preferisce aspettare di fuori. La signora degli indesiderati è in compagnia della volpe. La donna vi dice: abbiamo usato tutto il nostro sapere derivato dalla magia musicale e crediamo che… ecco …se uniamo le nostre conoscenze con le vostre, arcani dell’ovest, possiamo salvare la strega dei gufi. Nalaxino aggiunge qualcosa in axiriano e Sheya traduce: ma… se non siamo ancora intervenuti e perché vorrei chiedervi… vogliamo sul serio salvare la strega innominabile? E’ vero che lei ha un grande esercito da qualche parte a Eltheria… ma è anche vero che è stato creato con la magia. Se LEI dovesse dissolversi, il comando di quelle truppe passerebbe a Salpaghin e lei potrebbe cedere quel controllo magico a uno di voi. Signori… io non sono insensibile ...ma qui si parla di salvare l’anima dell’assassino di molti uomini e alcuni dei quali erano vostri amici e vostri amati. Io ripongo nelle vostre mani il destino della strega di Eltheria.
  19. @Vittorio Informi Massimo riguardo l’avvistamento di Morte. Sei riuscito ad allarmare il romano che inizia subito ad avvertire tutta la squadra presente nell’Ivrea perduta. L’uomo inizia a smistare gli uomini, a tracciare un perimetro e a dare altri ordini… Ma subentra subito Raffaele e prende il comando della situazione. D’Este non si è ancora dimesso dalla carica di templare quindi è ancora ufficialmente un membro dell’ordine… di conseguenza è la più alta autorità di Ivrea in questo momento. Raffaele non voleva essere scontroso ma ha voluto far prevalere la sua carica per ottenere il massimo della cooperazione tra gli uomini d’arme del paese. Purtroppo Alessandro non è riuscito a cogliere la strategia del suo amico… e per la prima volta nella sua vita fissa il fiorentino con gelosia e rancore. -.-.-.- Sei nella tua casa. E’ passata un’ora dall’attacco dei morti. La signora Claudia vorrebbe medicare le tue ferite ma glielo impedisci. Non puoi mostrarle. La donna decide quindi di intervenire su Miriam Astore infatti ha deciso di seguirti. Dopo un’altra ora ti ritrovi in una sala, seduto su una poltrona con indosso una vestaglia (Claudia vuole che ti riposi). La camera è ben arredata con poltre in pelle, tappeti, una scrivania e un camino acceso. Passando alcuni minuti e la porta della stanza si apre timidamente. Una zoppicante Miriam entra al suo interno. Ti guarda con i suoi occhi da cerbiatta per poi dirigersi all’armadio degli alcolici. Prende un liquore ambrato e ne versa un po' su un bicchiere di cristallo cercando di ricordare le mosse del padre (dedito agli alcolici costosi). Si siede su una poltrona vicino alla tua, accavalla le gambe e ti mostra il bicchiere: credo che mi servirà un po' di questo se voglio affrontare una discussione con te. @Michele Sonia non vorrebbe lasciarti da solo ma si fida di te. Esce e chiude la porta. La senti parlare ai conversi, li sta rassicurando. Sali sulla strega e le devi bloccare i polsi per farla calmare. Lei però continua ad emettere quei brevi rantolii acuti, dettati dal dolore alla schiena. Per questo motivo hai l’impressione che Isabella non ha potuto ascoltare la tua prima parte del discorso. Ti ricredi però quando lei corregge un tuo intervento dicendo: ero nelle tue braccia, non più nell’inquisizione. Agenore ha preso la mia dignità perché è un porco e un servo della chiesa. Ma voi! Voi siete libero dalle bugie del papa, non siete più un cane del vaticano… eppure, con me, vi siete comportato come tale e mi avete portato via un pezzo di me. In quelle prigioni non siete state diverso da… si morde il labbro per non finire la frase. Del resto una parte di lei ti è riconoscente per averla salvata. Si copre il volto quando sente il tuo sangue sulla pelle (le lasci andare le braccia). Piange mentre finisce di ascoltarti. Si asciuga poi il sangue da una sua guancia e un po' gli finisce sulle labbra. Ti agguanta per il bavero della camicia per poter poggiare la sua fronte sul tuo torace. Non hai idea se quel movimento era parte di un ultimo malsano tentativo di attaccarti… o forse voleva essere un segno di resa. La strega stringe i denti e combatte contro il suo pianto per poter sussurrare: sissignore.
  20. Ryanor L’idea di essere accompagnato da un’apprendista del mago di corte mi rilassa. Raggiungiamo la struttura designata e la mia fantasia, alimentata dalla paura, inizia a galoppare quando vedo le tombe dissotterrate. Male… molto molto male! Allora… ditemi che abbiamo un piano! Vogliamo prima fare un sopralluogo delle zone esterne? @Dm
  21. La spada da 1d8 (non ricordo cos'era) e un giaco di maglia
  22. @Herlan Avanzi verso il tuo nemico e cerchi di colpirlo. Il campione si dimostra un verso esperto del combattimento corpo a corpo, riesce a deviare i colpi… usando anche delle tecniche che hai visto fare a Salpaghin. L’uomo fa scorrere le sue mani lungo le tue braccia quando tenti di colpirlo con dei pugni. Afferra i tuoi arti e fa leva sui gomiti e sui polsi per indirizzare altrove la tua forza. Non sta cercando di bloccarti… sta deviando i tuoi colpi. Durante la scarica di attacchi riesci ad afferrargli il torace, stringere bene i vestiti per poi colpirlo al volto con un due testate. L’uomo agguanta la tua mano che hai su lui, balza mentre rotea su se stesso e avvolge le gambe attorno al tuo braccio. Nel cadere, l’uomo ti trascina con se. Lui rotola a terra ma tu vieni prima sollevato dal suolo e poi scaraventato sul letto del fiume. Il campione non ha mai lasciato il tuo braccio che ora, allungando le gambe sul tuo torace, tale presa si trasforma in una chiave articolare. L’uomo inarca la schiena e piega il tuo polso. Basta solo un altro po' di pressione e il tuo braccio verrà spezzato. Non riesci a liberarti e sei costretto a battere l’altra mano al terreno in segno di resa. L’uomo ti lascia andare. Tu e lui vi rannicchiate al suolo. Nessuno dei due riesce ad alzarsi. Dovete riprendere fiato e siete ancora molto doloranti. Senti i passi di Am’Lith farsi sempre più vicini. La strega si avvicina a te e cerca di capire come stai. Alza poi lo sguardo verso il campione. Anche lui è stremato. La donna dice: si è trattato di una resa… concedeteci una rivincita non appena abbiamo recuperato le forze. Si è resa conto che è stata troppo avventata, così ti sussurra: Herlan… possiamo andare passare domani o in un altro giorno. Se vuoi andiamo a casa e io mi prenderò cura di te.
  23. @Astaron Per qualche motivo Legasia è fuori di se dalla rabbia ma qualcosa la costringe a contenersi. Continua a darti le spalle mentre cerca con tutte le forze di calmarsi. Si sfila la maschera quando le rivolgi una domanda. Ti guarda con occhi arrossati. La rabbia stava per farla lacrimare. Rotea gli occhi, come se avesse deciso di non esprimere tutto quello che aveva pensato. Andiamo! Dice semplicemente mentre si allontana a grandi passi da questa vallata. @Tutti (tranne Herlan) Dalla zona occidentale dell’Anello delle nebbie fa capolino la figura di Astaron affiancato dalla strega dei gufi. I due stanno tornando a piedi al villaggio. Gli indesiderati non possono capire che quella piccola donna (senza maschera) sia la famosa strega dei gufi… ma la guardano con sospetto. Il brooler è la strega stanno per rientrare nell’edificio principale (dove si trova lo studio di Sheya). Tutti voi [altri pg] potete vedere il rientro di Astaron e Legasia. Sheya gli va incontro, seguita da Nalaxilo la volpe. La signora degli indesiderati cerca di mantenere la calma e sussurra alla strega: cosa fai qui fuori? Ti avevo chiesto di non allarmare gli indesiderati. Non mi sarei mossa dalla stanza che mi hai dato se non fosse stato un’emergenza. Una vera emergenza. Mentre le due donne stanno parlando, si sente un fruscio nell’erba che si tramuta in un rumore si passi sul vialetto. Qualcosa urta la schiena Legasia e lei fa un passo barcollante in avanti, toccando così il braccio di Astaron e attirando la sua attenzione. Il brooler (insieme a Sheya e Nalaxilo) è uno di primi a vederlo. Legasia si sente strana e abbassa lentamente la testa. Si accorge solo ora che una spada è spuntata dal suo sterno. E’ una sciabola ricurva e scintillante, macchiata del suo sangue. Alle sue spalle c’è il suo aggressore, Kobir. Il ragazzo aveva preso una grande rincorsa e ha trafitto completamente la donna. Kobir cerca di estrarre l’arma ma non ci riesce. A ogni suo tentativo, la strega tossisce sangue... e altro sangue le scende dalla bocca. Il ragazzo è spaventato e si allontana da lei. Sfodera ora un coltello da dietro la schiena e inizia a guardare tutti voi con il terrore negli occhi. Anche Legasia si volta verso di lui. E’ debole e ha un altro sussulto: c-che cosa mi hai fatto? Chiede con un filo di voce. Cosa… cos’è questa spada? Dalla ferita di Legasia si diramano sotto la pelle delle venature scure. La strega è sempre più debole e confusa. Cerca di muoversi ma cade a terra su un fianco.
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