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darteo

Circolo degli Antichi
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  1. @Shiyu - Ren Eiji si separa da voi per raggiungere Kirana. Voi due invece seguite Rei-Kan e la sua numerosa scorta di oni... che iniziano a chiacchierare tra di loro. Non si minaccia un Hizama a cuor leggero, sussurra una guardia tra i bestioni. Un altro gli risponde: dovevamo proprio accollarci questa rogna? Diverse occhiate sono rivolte a Shiyu, rivelando una certa tensione che serpeggia tra gli oni. Il pavone sta bene?... Dice un altro …non dovrebbe riposare dopo aver subito un aggressione? Smettetela ora, dice con voce calma e rilassata Rei-Kan. Dico solo che i lord del pavone sono esseri delicati… alcuni ridacchiano …non abbiamo neanche un ombrellino per la sua testa. Questa volta Rei-Kan si volta di scatto: qualcuno di voi ha detto qualcosa? Mugugni vari vengono sussurrati tra la sua scorta. Non ho sentito! No, signora. Bene, allora in marcia. E non voglio sentire più volare una m… Rei-Kan, ora che si è girata, si è resa conto che Eiji non è più voi …dov’è? Chi, mia signora? L’altro! L’altro? L’altro! L’altro mingherlino. Lo yurei. E’ andato con Kirana. Rei-Kan rotea gli occhi verso l’alto per poi riprendere la marcia. La casa degli oni si trova su una montagna in un luogo remoto di questo distretto di Atsu. Ormai manca poco per la montagna, svoltate l’angolo di una grande strada quando un secondo gruppo di oni si palese di fronte a voi, bloccandovi il cammino. Sono a circa quindici metri da voi, numerosissimi e marciano con impressionante disciplina e coordinazione. Ci sono anche dei grandi tamburi taiko che vengono suonati. Il rullo possente viene accompagnato da vigorose urla. Tra gli oni spiccano anche altre figure. Grandi uomini alti circa due metri, dalla pancia prominente, ampie spalle e solida costituzione. Sono gli spiriti namazu. Tutti solo sono vestiti di pregiate divise nere con pochissimi elementi bianchi. Sui drappi che sventolano sulle loro teste c’è un cerchio verde attraversato a metà da una linea verticale. Su altri drappi invece c’è un motto scritto sempre in verde: “Prima la furia” . Rei-Kan sbuffa mentre inizia a preoccuparsi. Fa segno a tutti i suoi, voi compresi, di stare dietro di lei. Il numero corteo finisce di invadere la strada e tra di loro avanza un enorme oni. E’ alto tre metri, sproporzionato e grasso. Ha un enorme sorriso che lo fa assomigliare a una rana. Capelli castano scuri, oliati e pettinati all’indietro, occhi scuri e diversi anelli e orecchini. Hitonogashira, saluta Rei-Kan mentre stringe denti e pugni per apparire amichevole. Signora degli oni… risponde lui …ogni volta dimentico quanto sia bella la vostra pelle; rosso fuoco, come una mela pronta ad essere addentata. Risparmiate le lusinghe per le cortigiane di taverna, nobile Hito. Quando la smetterete di vivere da eremita sulla montagna verde e deciderete di essere mia? Mi piace il verde… e mi piace la mia montagna. Ma non avete un clan. Ammettetelo, sareste perfetta negli Hitonogashira. Voi e i vostri oni. I miei oni sono liberi di andare dove vogliono. E voi? Non volete entrare nel mio clan? Per comandarlo? Sorride con fare ironico. Per essere sotto di me. Sorride di rimando il grande oni. Rifiuto gentilmente la vostra offerta. Non potete non ap… …partenere a nessun clan? Non è bisogno! Che sfrontata, si eleva un commento tra i membri del clan. Rei-Kan, dopo qualche secondo passato nell’incertezza e nel silenzio, torna a parlare: non è bisogno che stia in un clan… e posso dimostrarlo. Cosa state proponendo, rossa? L’oni si accarezza il paffuto membro. Un duello. Tra noi due? Magari in privato? Non ci abbasseremo a scendere in combattimento. Del resto la forza di un maestro risiede nell’abilità del suo allievo. Facciamo scontrare i nostri oni. Un torneo, quindi? Non siete così audace. Lo sono invece! E per dimostrarvelo vi farò scegliere data e luogo. La festa delle lanterne allora. Ci saremo! Senza neanche rendersene conto, Rei-Kan avanza di un passo sbattendo con forza il piede a terra per rimarcare la sua decisione. I suoi oni si stringono a lei. E se dovessi vincere, voi la smetterete con queste proposte! E se come di logica dovessi vincere io, sarete la mia sposa. Andata! Andata? La parola di un capo di una casa di spiriti è sacra! Così come la parola di un capoclan! I due oni si salutano con un cenno del capo. Solo mentre il corteo degli Hitonogashira inizia ad allontanarsi, Rei-Kan si volta verso di voi e i suoi oni: mi dispiace, credo di avervi messo in mezzo a qualcosa di grosso. @Eiji Raggiungi Kirana nella casa degli yurei, proprio in quella sorta di taverna al piano sotterraneo. E’ inutile dire che l’attentato a te, Shiyu e Ren è l’argomento del giorno. Noti che tre anziani yurei stanno interrogando Kirana. E’ vero che il tuo giovane apprendista ha rischiato di morire? Chiede uno di loro Si, risponde lei chinando il capo in segno di costrizione. E’ che ti sei fatta ingannare da qualcuno che ha condotto nel limbo non solo il tuo apprendista… ma anche altri due spiriti? Si. Tra cui un’Hizama? Vero anche questo. E perché hai detto che Eiji sarà allontanato da te? E perché andrà a vivere per un po’ dagli oni? Perché era la volontà di Hikari Hiz… Un secondo anziano la interrompe: il nobile Hizama non ha l’autorità sugli yurei. Il suo potere sarà vasto come un oceano… ma anche un oceano ha i suoi confini. Capisco. Allora perché non vi siete opposta? Perché sono la prima sospettata. Sgomento tra i presenti. Kirana continua: l’aggressore ha usato le mie stesse frecce e una tecnica proibita degli yurei per mandare i tre spiriti nel limbo. Tutti gli indizi portano dunque a me. Capisco… i tre anziani si guardano …Yurei Tomiko Kirana, assassina del Loto nero, sei allontanata dalla nobile casa degli Yurei. Prendi la tua roba e lascia immediatamente questo posto. Più tardi penseremo al destino di Eiji. Raggiungi subito Kirana in una stanza buia. Ci sei già stato in questa camera, è dove i membri yurei si cambiano. Lei ha appena aperto un paravento dalla trama ocra in cui si vedono degli aironi volare su una risaia. Attraverso la carta del paravento vedi la sua sagoma. Non si muove per diversi secondi. Si mette poi una mano a coprire gli occhi e fa un lungo respiro. Solo dopo che si è (in parte) calmata, ti rivolge la parola con un filo di ironia: non hai paura di stare da solo con un’assassina esperta? Solo la prima sospettata sai?!
  2. Venite tutti congedati e Rei si offre per farvi strada verso la casa degli Oni. Hikari Hizama è piuttosto impegnato quindi si allontana da voi velocemente. Mentre percorrete i lunghi corridoi della casa del pavone, lo sentite discutere con un altro uomo. Quest’ultimo sembra molto arrabbiato e solo Shiyu riconosce la sua voce. E’ il primogenito di Hikari, il nobile Ujio Hizama. Ti ho detto che non dovevi accettare quel vagabondo nella tua casa, padre. Hikari replica con il suo tono sempre posato: per l’ultima volta, il pavone non fa la carità a nessuno. I rinati come spiriti hanno il diritto di entrare in ogni casa. Ma guarda cos’hai portato nella tua casa, padre! E’ stato attacco in una piazza. Un assassino lo bracca come una bestia. Shiyu porta sventura e disonore. Non ho ricordo una simile vergogna per la nostra casa da quando cacciasti mio fratello. Ho cacciato tuo fratello perché sono il capo di questa casa… …Ujio fa per replicare ma suo padre lo interrompe… …e la mia parola non si discute. Rei-Kan suggerisce di accelerare il passo. In pochi secondi vi riversate in uno dei giardini della villa, quello che si affaccia sull’uscita dei domini degli Hizama. Diversi guerrieri in armatura bianca sorvegliano immobili la zona. Vicino a un aiuola trovate Kirana intenta a fumare una lunga e sottile pipa nera. Sbuffa un lungo alito di fumo e fa per avvicinarsi a Eiji quando lo vede… ma qualcosa la blocca. Un movimento quasi impercettibili delle guardie ha allarmato i suoi sensi. Kirana capisce che è vista come una possibile minaccia, così decide di lasciare la casa con fare rammaricato. Poco dopo uscite anche voi. In strada sono presenti una ventina di Oni: grandi uomini-bestia dalla pelle di vari colori, con braccia sproporzionate, corna e zanne. Tra di loro c’è anche Buranka, un colosso dalla pelle verde che appare piuttosto preoccupato per Ren. In lontananza vedete Kirana allontanarsi, ma non si sta recando per la strada che conduce alla casa degli yurei. Rei-Kan intanto vi invita a seguirla.
  3. I capi delle due case (Hikama e Oni) si voltano lentamente verso Kirana. Quest'utlima sospira rammaricata: proiettare la propria ombra nel limbo è una tattica proibita della casa Yurei. Oramai è evidente a tutti che i sospetti sulla donna si sono concretizzati. Con delle eleganti scuse Kirana esce dalla stanza, aspetterà vicino ai giardini della casa. Rei-Kan si rivolge a chi è rimasto: lo so che può sembrare colpevole... ma perchè una maestra assassina deve uccidere il suo allievo? E poi perchè in quel modo? Hikari risponde: se fossi un sicario non userei un metodo convenzionale per uccidere un Hizama e altri due spiriti, perchè è evidente che qualcuno vuole morti tutti e tre loro... vi indica. Non riesco a trovare un motivo per volerli morti. Neanche io... forse stiamo correndo troppo. Ad ogni modo non voglio coinvolgere mia sorella in questa storia... ma è anche vero che bisogna difendere questi spiriti fino a quando il sicario non verrà preso. Posso ospitarli tutti nella mia casa, garantisco io per loro. Voi, signora Rei? Ren è un oni, non posso ignorare una minaccia a un mio oni. E se spostiamo tutti e tre gli spiriti, il sicario non dovrà pensare a un modo per entrare nella vostra casa.
  4. Hikari Hizama è visibilmente pensieroso. Il suo silenzio permette a Yuko, il maestro di spada, di prendere parola: avanza verso Eiji per sgridarlo, per dirgli che nessuno può permettersi di insultare i membri del pavone bianco… specialmente nella loro casa. Ma è proprio in questo momento che il padrone di casa congeda Yuko, dicendo di portare via suo figlio (il ragazzino sulla sedia a rotelle) dato che questa discussione non è adatta a un bambino. Yuko vorrebbe protestare ma gli ordini di Hikari Hizama non si discutono. Il padrone di casa inoltre ordina al suo maestro di spada di mandare dei messaggeri nella casa Yurei e nella casa Oni, poiché Rei-Kan e Kirana sono state appena convocate. Ci vuole un po’ ma alla fine le due donne si presentano alla corte del pavone bianco. (Rei è venuta con dei guerrieri ma rispettosamente aspetteranno fuori dalla casa Hizama). Rei-Kan e Kirana, quest’ultima elegantemente vestita di nero come sempre, salutano Hikari chinando il volto. Kirana lancia di continuo degli sguardi verso di voi. E’ visibilmente confusa e allarmata. In poco tempo raccontate sia a lei che alla signora degli oni la vostra (dis)avventura. Kirana si accorge infine di avere gli sguardi di tutti i presenti su di lei. Hikari la chiama con voce calma e rilassata: potete spiegare la presenza di una vostra freccia nella spalla di un mio Hizama? Uso spesso l’arco, mio signore, e talvolta non riesco a recuperare tutte le frecce… risponde lei, ma aggiunge altro non appena si rende conto che tutti continuano a fissarla …non starete mica insinuando qualche mio coinvolgimento? Ditemi voi a cosa dovrei pensare. Nessuna delle mie vittime torna ferito nella propria casa. Secondo voi avrei potuto fallire l’omicidio di tre giovani spiriti? Non mettiamo in dubbio le vostre qualità da assassina, signora Kirana. Siete abile, esperta, intelligente e scaltra. Un sicario del vostro livello avrebbe potuto prevedere un suo improbabile fallimento e prepararsi delle risposte in caso di un interrogatorio come questo. Ringrazio l’onorevole Hikari per i suoi complimenti, Kirana china ancora il capo. Nonostante la tranquillità delle sue parole, è ovvio a tutti che la tensione si sta facendo sempre più tesa. Avete qualche sospetto, signora Kirana? Chiede Rei-Kan, che per tutto il tempo non ha fatto altro che stare al fianco della Yurei. No, afferma quest’ultima… ma la sua risposta non convince la signora degli Oni. Ciononostante Rei-Kan lascia correre e si rivolge a Hikari: analizziamo i fatti: l’unica cosa che è certa è che qualcuno vuole morti questi tre spiriti. Divisi sono più facili da uccidere. Hizama guarda tutti i presenti prima di prendere parola: cosa proponete dunque, signora Rei? Farli vivere tutti insieme fino a quando l’assassino non verrà catturato. Una simile misura di precauzione è già stata presa in passato. Ma non ha mai coinvolto un Hizama. Perché nessun onorevole Hizama è mai stato minacciato. Offro la mia casa come luogo sicuro per tutti e tre. Hikari sospira: Shiyu ha un compito in questa casa. E’ una delle guardie del corpo di mio figlio minore e quindi non può allontanarsi da questo luogo. Seguono delle domande e dei complimenti riguardo il piccolo della famiglia Hizama. Rei-Kan infine dice che il piccolo ha già molte guardie e magari una guardia che è stata presa di mira da un sicario potrebbe esporre anche il giovane pargolo di Hikari. Kirana torna a parlare: posso suggerire un terreno neutrale, magari la casa di vostra sorella, onorevole Hizama?! Per la prima volta vedere un emozione nel volto di Hikari, l’emozione di un uomo che non vuole assolutamente coinvolgere sua sorella in questa situazione. L’uomo si rivolge a voi, vuole un vostro parere.
  5. @Ren – Eiji Vi ho appena salvato la vita… dice Yuko a denti stretti mentre indica se stessa con il pollice …e vi ho fatti entrare in casa mia. Se non vi dico a cosa serve il mio occhio è perché sono preoccupata. Sputa sangue per terra mentre si volta e barcolla e torna verso il bosco: ma fate come volete. -.-.- -Ad Atsu- Vi bastano pochi minuti per capire che è accaduto qualcosa ad Atsu. Shiyu, una volta tornato in città prima di voi, è stato colpito da una freccia avvelenata. Nessuno sa chi è stato ad aggredirlo ma il vostro compagno è stato condotto nella sua casa, la villa degli Hizama. Data la situazione, i membri del pavone bianco vi fanno entrare nella loro dimora. @tutti Eiji e Ren sono tornati ad Atsu e hanno avuto il permesso di entrare nei domini del pavone bianco. Raggiungono Shiyu e lo trovano a letto mentre si sta riprendendo. Con lui c’è un ragazzino su una sedia a rotelle. E’ piccolo e gracile, con capelli cortissimi e occhi chiari. Dopo pochi secondi entrano anche tre spadaccini e il capofamiglia degli Hizama. Il suo nome è Hikari, un distinto uomo dai capelli neri e gli occhi scruri.
  6. @Ren – Eiji Yuko si rialza anche se gambe le tremano. Sembra piuttosto seccata dalla situazione: se avete visto solo l’ombra di quell’uomo nel limbo significa che è in grado di proiettare solo la sua ombra nel limbo. Si tratta di una tattica proibita che può essere appresa solo ad Atsu. E… io non devo spiegare a nessuno cosa fa il mio occhio, vi basti sapere che è grazie a questo che sono riuscita a trovarvi. @Shiyu Dopo una rapida chiacchierata con la squadra di Hiro riveli la tua appartenenza alla casa Hizama. E’ grazie a questa notizia che il trio ti porta subito nella casa del pavone bianco. Ad ogni modo la freccia non possono lasciarla a te. Si tratta di una prova che la squadra deve conservare. Una volta nei domini Hizama ricevi le cure dei curatori privati della casa. Ti fanno riposare in una camera spaziosa dove viene a farti visita un piccolo ragazzino su una sedie a rotelle. Ha capelli cortissimi e scuri, grandi occhi azzurri incastonati in un volto magro e pallido. Dovrei trovarmi io in convalescenza a voi a venirmi a chiedere come sto, dice sorridendo. Si avvicina a te: sono Kai Hizama, ultimo figlio di Hikari. Tu sei quello nuovo? Papà è furioso… ma non con te. Nessuno può permettersi di toccare un pavone bianco ad Atsu, figuriamoci colpirlo con una freccia.
  7. @Shiyu E’ ovvio che sei nuovo di Atsu. Le sentinelle della città formano squadre di tre membri l’una. Affiderei ai miei compagni la mia stessa vita. Non temere. Hiro ti risponde che non ha mai visto quella freccia proprio nello stesso momento in cui qualcuno bussa a una porta di servizio nascosta nel buio. Lo spadaccino si allontana da te e va ad aprire. Allora? Dice una voce rauca, non puoi ancora vedere a chi appartiene. Hai sentito dell’attacco ad Atsu?! Ho preso la vittima, è ferito ma non credo sia in pericolo di vita. Chi lo ha attaccato? Una seconda domanda, questa volta senti una voce femminile. Non lo so. Lui dice che è qualcuno che lo insegue. Hiro torna nella tua stanza seguita dagli altri due membri della sua squadra. Entrambi indossano maschere che le coprono parte del volto (naso, bocca e mento). Uno dei due è un uomo enorme e calvo, con occhi severi e una strana cassa dietro la schiena. La porta come se fosse una borsa da viaggio. Il secondo membro è una donna alta e molto magra. Da quel che si vede ha un naso dritto, occhi affilati e neri. Indossa una maglia bianca e smanicata, un pantalone nero e un gigantesca cintura obi violacea con un fiocco dietro la schiena. Lei si inchina vicino a te e inizia per controllare le tue condizioni. Le sue mani abili si muovono velocemente ma senti molto dolore. Hiro intanto racconta ai due cos’è accaduto. Infine la freccia viene estratta. La donna lo esamina e dice che è avvelenata. E’ un veleno mortale? Chiede Hiro. Ho l’antidoto, risponde lei mentre versa un liquido trasparente e dall’odore pungente in una coppetta piccolissima. Sappiamo chi può averlo usato? Questa volta è il colosso a chiederlo. Lei scuote la testa. @Ren – Eiji Yuko cerca di riprendere fiato. Risponde poi: il mio occhio è la mia maledizione… ma è grazie a questo che sono riuscito a capire che eravate in grossi guai. Ho aperto un portare tra la terra e limbo e anche i divoratori possono attraversarlo… sono fatti di materia. E… se ve lo state chiedendo …non sono stata io a gettarvi nel limbo. Se ci siete finite è perché qualcuno vi ha lanciato qualcosa ad Atsu.
  8. @Ren – Eiji La benda metallica di Yuko si rimuove facilmente da lei. La demone ha entrambi gli occhi. Si riprende dopo pochi secondi. E’ debole e stanca. Si mette a sedere tenendo l’occhio sinistro chiuso. Avete un po’ d’acqua? Chiede dopo aver scoperto che la sua bisaccia si è rovesciata a terra durante la lotta. Vi ho sentiti in difficoltà nel limbo, non ho idea del perché siete finiti lì. Non si entra nel limbo con facilità. @Shiyu L’uomo sta ancora controllando l’esterno. E’ un giovane spadaccino dalle larghe spalle, con capelli castani e occhi marroni. Speravo che fossi tu a dirmi cosa sta accadendo… dice lui …mi chiamo Hiro Akira, del clan Akira. Sono un sorvegliante di Atsu. Non muoverti, sei conciato piuttosto male. Potrei rimuovere la freccia ma sono convinto che peggiorerei le cose. Attendi qualche minuto, la mia squadra sta venendo qui per aiutarti.
  9. Ren affonda completamente la lama nell’occhio di un divoratore. Gira l’arma nel corpo del nemico e viene inondato dal sangue e dal corpo vitreo dell’occhio. Mentre la creatura muore, Ren estrae violentemente la spada e taglia per due volte un secondo nemico. I colpi inferti sono troppo profondi e anche questo mostro muore. Eiji intanto continua a rotolare a terra con il suo aggressore, riesce però a scivolare fuori dalla bocca del mostro e continua a tartassarlo con le sue catene. Le sferzate sono così forti che il nemico arretra. Un colpo di catena è particolarmente violento che apre in due la testa del divoratore e parte del cervello cade sul terreno. Yuko intanto viene di nuovo aggredita dall’ultimo nemico ancora in piedi. La demone donnola si divincola e agita la spada contro di lui, disegnando un ampio arco dal basso verso l’alto. Il divoratore si blocca e spalanca il suo grande occhio… inizialmente compare in mezzo al suo corpo una sottile linea rossa, poi si divide in due attraverso quella linea. Yuko cerca di trattenere un conato di vomito, ma si volta di scatto, rimette e infine cade a terra priva di sensi. Solo allora la sua benda metallica si richiude sopra il suo occhi sinistro. Siete rimasti in due, Shiyu è già andato ad Atsu. @Atsu Compari ad Atsu nella piazza delle lanterne. I vari spiriti lì presenti sono attirati dal tuo aspetto. Del resto sei ferito, sporco e grondante di sangue. In lontananza, tra i vari spiriti, scorgi il guerriero dai capelli lunghi. Incocca una freccia e la scaglia contro di te. Il dardo ti si conficca sulla spalla e subito senti il corpo bruciare e intorpidirsi. Gli altri spiriti iniziano a urlare e a scappare in ogni direzione. E’ il caos in piazza. Ti gira la testa e attorno a te le immagini si confondono in un caleidoscopio di colori. Le tue gambe tremano e cadi in ginocchio. Proprio in questo momento vedi un uomo che ti si para davanti. Ti offre la schiena mentre sfodera la spada per la tua protezione. Veste un kimono bianco e tra le scapole c’è un emblema di un fuoco in un cerchio. L’uomo controlla la folla che si disperde, poi ti afferra e ti porta via. Non sai per quanto tempo è durata la fuga e per quante volte hai perso i sensi… ma quando riesci a riprendere parte della lucidità scopri che sei disteso a terra, in quello che sembra essere una casa di legno, piccola, buia ma ben curata. L’uomo vestito di bianco osserva l’esterno da un minuscolo spiraglio di una finestra. La freccia è ancora conficcata nella tua spalla ma sei stato bendato e in parte curato. Le piume del dardo sono nere con tre striature bianche. Sono le stesse frecce che hai visto nella faretra di Kirana.
  10. Eiji si muove verso un divoratore e inizia a colpirlo con le sue catene. Ad ogni sferzata il mostro urla di dolore… ma alle sue grida si aggiungono quelle di Yuko. La vedete agitarsi come se fosse lei a subire i colpi di Eiji. La stessa cosa avviene quando sia Ren che Shiyu lacerano la carne nera di altri due divoratori. Yuko è costretta ad abbassare la guardia e un mostro le addenta un braccio ma riesce a divincolarsi. Si muove verso Eiji ma un secondo divoratore le taglia la strada e inizia a combattere con il vostro compagno. Eiji si ritrova così a terra, con il mostro sopra di lui che lo ha appena iniziato a ingoiare. Le gambe e parte del ventre di Eiji si trovano già nella bocca dello spirito. Quest’ultimo serra i denti e Eiji sente un grande dolore all’addome… ed ecco che anche Yuko si afferra la pancia, urla e serra i denti. Tra gli alberi, in questo momento, vedete l’ombra che vi ha attaccato nel limbo… solo che questa volta non è solo una semplice ombra. Si tratta di un uomo dai capelli lunghi che indossa una pregiata armatura nera. Stringe una spada argentata, dello stesso colore dei suoi capelli. Il volto è coperto da un elmo e da una maschera rosso scuro a forma di una bocca mostruosa che ringhia. Potete vedere solo i suoi occhi, sono gialli e la pupilla è limata e orizzontale. Sembra infastidito e amareggiato. Rinfodera la spada e scompare tra gli alberi. Intanto Yuko riesce a trovare la forza per avanzare, sguaina la spada e la punta al collo di Eiji per poi rivolgervi a tutti quanti: non fatevi uccidere dai divoratori… sputa sangue dalla bocca …morite per mano mia o vostra e tornerete ad Atsu. Ren - rosso Eiji – verde -> in lotta Shiyu - blu Yuko - Y nemici - grigio/marrone Foresta - riquadri grandi e verdi
  11. Ren fa roteare la spade e riesce così a sventrare un divoratore di spiriti. Dal suo corpo sferico zampilla sangue nero. Gli altri mostri si avventano su di voi… e anche contro l’ombra che viene morsa e trattenuta a un braccio. Shiyu si allontana da quest’ultimo mentre la voce di Yuko continua a riecheggiare nel limbo. Uno squarcio di luce si apre in mezzo a voi. Sembra un taglio verticale e che emette luce dorata. Un paio di mani fuoriescono dallo squarcio e dilatano l’apertura. Capite che si tratta di un portale aperto da Yuko. Comprendete che la demone donnola era sempre stata vicino a voi… ma sul piano dei viventi. La benda metallica di Yuko è aperta e potete così vedere che il suo occhi sinistro non solo è presente ma la sua sclera è azzurra. Si tratta di un potere oculare di cui ignorate l’effetto ma è evidente che, qualunque cosa sia, la fa soffrire molto. Yuko riesce a spalancare il portale e la luce dorata… scoprire che è la luce del sole …irradia l’intera zona. Siete fuori dal limbo e con voi sono fuoriuscite i divoratori di spiriti. Ren - rosso Eiji - verde Shiyu - blu Yuko - Y nemici - grigio/marrone Foresta - riquadri grandi e verdi
  12. La battaglia con gli spiriti continua e riuscite a sventrarne uno. Eiji si libera dalla morsa di un secondo spirito e affianca Ren. I due riescono a cavare l’occhio di un altro mostro che oramai è prossimo alla morte. Yuko intanto continua a chiamarvi… accade però qualcosa di strano: in base all’origine della sua voce, la demone donnola dovrebbe trovarsi in mezzo a voi, eppure lei non c’è. Allungate persino una mano in avanti, poiché credete che sia invisibile (tale è la vostra convinzione che Yuko si trovi in mezzo a voi) ma lei non c’è. L’ombra armata di spada scatta verso di voi. E’ velocissimo e non fa rumore. In un istante vi ha raggiunto… vedete che si tratta di un essere completamente avvolto dall’oscurità ma c’è dell’altro: dietro di lui il suo corpo sembra deformarsi, come una scia di una qualche proiezione. Ma non è questo a preoccuparvi: una suo colpo di spada disegna un arco d’argento a mezz’aria… e la mano di Shiyu cade a terra dopo un netto e preciso taglio.
  13. Vi concentrate tutti su uno spiriti e lo ferrite gravemente. La risposta non tarda arrivare e riescono a ghermire Ren ed Eiji. Ed ecco che tra il bambù del canneto si intravede una sagoma umana che si avvicina a voi. E’ avvolto nell’ombra ma comprendete che si tratta di un uomo dai capelli lunghissimi, una spada alla mano e veste un’armatura. Inoltre in lontananza sentite le urla di Yuko. Il demone donnola vi chiama.
  14. Riprendete la via del ritorno, verso la montagna della volpe. Dopo diverse ore siete tornati da soli. C'è qualcosa di strano... non ricordavate quel canneto attorno al monte. Ma non avete altra scelta se non attraversarlo. La luna fa capolino tra le nuvole e rivela la forma dei divoratori di spettri attorno a voi.
  15. Ren scatta in avanti e fa roteare di fronte a se sua spada: una testa viene mozzata insieme a braccia e mani di altri nemici. Il sangue colora il bosco mentre l’itachi avanza e pone fine alle sofferenze dei guerrieri menomati. Shiyu intanto affonda la lama nel volto di un altro avversario, per poi spingere l’arma in alto e dividere così in due perfette metà la testa di quell’uomo. Alle sue spalle, Eiji avvolge la catena attorno al collo di un combattente, tira e tende fino a quando non si stente qualcosa spezzarsi nel corpo di quel guerriero… e lui smette di lottare e respirare. Ren = Rosso Shiyu = Blu Eiji = Giallo
  16. Dopo un rapido scontro riuscite a uccidere uno dei guerrieri. L’itachi si unisce a voi, sfodera la sua spada lunga e spada corta e taglia la mano a un secondo nemico. Gli altri uomini (quelli feriti con delle ustioni) ingaggiano battaglia… ma uno di loro vi indica e urla: spettri! Spettri! Uno di loro corre dalla vostra parte e prova a uccidere Shiyu. Siamo dalla vostra parte! Grida preoccupato l’hizama. Lasciali perdere, sono idioti! Risponde l’itachi. Ren = Rosso Shiyu = Blu Eiji = Giallo
  17. Tutti e cinque vi nascondete dietro un albero. Per qualche secondo sentite solo il rumore del vento e delle foglie ramate cadere a terra. Poi dei passi lenti… restate in ascolto. Qualcuno si avvicina, probabilmente un gruppo di uomini e qualche cavallo. Nell’aria si sparge poi un terribile odore di carne bruciata mista a qualcos’altro che non riuscite a identificare. Dopo pochi secondi appaiono vicino a voi un gruppo di guerrieri. Sono stanchi e moribondi. Presentano gravi ustioni, pelle annerita e molti di loro hanno perso l’occhio sinistro. Una freccia fende l’aria e colpisce uno di loro. Gli altri si accorgono dell’agguato solo dopo qualche istante. Altre frecce colpiscono il gruppo ed ecco che una seconda unità di guerrieri (questi indossano armature differenti dai primi) partono alla carica. L’Hizama che è con voi si tradisce con un movimento e venite scoperti. Ricordatemi di ucciderlo, borbotta l’itachi mentre sfodera la spada.
  18. Dopo un breve discorso, decidete di arruolare l’Anjin della casa degli Hizama di un altro distretto. Per incontrarlo dovete strappare il suo annuncio e scriverci sopra il luogo d’incontro. Consegnate poi il messaggio a uno spirito minore, un karakasa (mostro ombrello). Lui penserà a far recapitare il vostro messaggio. -.-.-.- Dopo circa un’ora vi ritrovate tutti fuori dalle mura della casa Hizama (del vostro distretto). Lo spadaccino Hizama ha trovato un Anjin che fa al caso vostro. Si chiama Naoki e viene dalla casa del tasso. E’ basso e molto magro. Ha un aspetto trasandato, con capelli castani e scompigliati, occhi marrone chiaro e un velo di barba incolta. Indossa un’armatura rovinata e di poco valore. Al fianco porta tre spade. Mentre aspettate il secondo Anjin, Ryushi vi spiega che i vostri vecchi nemici (quando eravate in guerra con altri uomini) indossano armature nere con elementi rosso fuoco. Ed ecco che, con un po’ di ritardo, arriva il curatore della casa Hizama. E’ un ragazzino… forse troppo giovane. Inizialmente l’avevate scambiato per una donna (e avete ancora qualche dubbio) dato i suoi lineamenti delicati. Veste caditi abiti bianchi, leggeri e comodi. Ha capelli biondi e occhi chiarissimi. Corre verso di voi e si inchina per scusarsi del suo ritardo. Dice di chiamarsi Kioshi ed è onorato di fare la vostra conoscenza. Lo spadaccino Hizama stronca sul nascere ogni possibile chiacchiera, del resto agli Hizama non piace perdere tempo. Così vi conduce in una piazza non molto lontana dal vostro punto d’incontro. Durante il tragitto non parlate tra di voi ma potete vedere che Kioshi Hizama è intimorito mentre Naoki Itachi sembra non curarsi di quello che sta per accadere. La piazza che raggiungete è pervasa di decine e decine di lampi… tutti generati da diversi archi di pietra disseminati un po’ ovunque. I lampi sono dei portali che si aprono per permettere l’accesso (o l’uscita) da Atsu da parte di qualche spirito. Dopo le ultime raccomandazioni, lo spadaccino Hizama apre il portale verso il monte in cui avete trovato la morte… augurandovi un destino diverso rispetto all’ultima volta. -.-.-.-.-.- Il viaggio dura meno di un istante… ma è stato comunque sfiancante. Impiegate diversi minuti per riprendervi. A Kioshi serve un po’ più di tempo per rimettersi in sesto. Naoki invece sembra non soffrire affatto. Vi trovate in incantevole foresta. Le chiome degli alberi e il terreno sono ricoperti da miriadi di foglie arancioni. Probabilmente è autunno e le piante stanno appassendo, donando al bosco una meravigliosa sfumatura del tè. Sentite solo il frusciare del vento, qualche rondine in lontananza… e ora un nitrito di cavallo accompagnato da dei passi pesanti. Sembra che alcuni uomini stiano per raggiungere la vostra posizione. Arriveranno a breve ma non si sono accorti di voi.
  19. Sempre lo spadaccino risponde: un Hizama non chiede le elemosine. Andate alla piazza delle lanterne e scegliete un Anjin, al secondo ci pensiamo noi. Presentatevi alla casa del pavone tra un paio d'ore. Gli altri due spiriti non hanno nulla da obiettare. -.-.-.-.-.- Non c'è una sola lanterna nel luogo chiamato "piazza delle lanterne". Si tratta di una piazza apparentemente molto antica, circolare e fatta di pietre. Bizzarri edifici circondano il perimetro, sono di vari colori ma immersi in una cupa ombra onnipresente. Non vi siete ancora abituati alle forme degli spiriti che circolano attorno a voi. Il luogo presenta molte locande, bordelli, fucine e negozi vari. Trovate infine, in mezzo a tutti questi elementi, le bacheche degli Anjin. Impiegate poco tempo per scoprire che i vari annunci si dividono in due gruppi: Anjin già assoldati e Anjin ancora disponibili. Sfortunatamente per voi ci sono solo tre Anjin che attendono di essere chiamati: Un curatore della casa Hizama (di un altro distretto). Un arciere della casa del neko. Un lottatore della casa drago.
  20. Lo spadaccino Hizama risponde: le case degli spiriti non possono permettersi di mandare al martirio dei nuovi arrivati... per di più nello stesso giorno in cui siete rinati. Ne va del buon nome della casa. Provvederemo a darvi qualche qualcosa per resistre a eventuali aggressioni. Inoltre penseremo a trovarvi un Anjin... ma il secondo dovete trovarlo voi. Interviene Ryushi: perchè solo due Anjin? Insomma... non è meglio una squadra? Perchè si possono assoldare solo due Anjin per missioni... regole della città di Atsu, risponde Rei-Kan incrociando le braccia. L'Hizama continua a parlare con voi: se siete disposti a tornare su quel monte allora andate nella piazza delle lanterne, lì ci sono delle bacheche in cui degli Anjin cercano un lavoro, trovate quello che fa al caso vostro.
  21. Nessuno dei presenti riesce a dare una risposta, neanche Ryushi. Del resto nessuno è tornato indietro da quel monte. Commenta lui... per poi rispondere a Ren: c'è un altro problema. Il gaki non si trovava su quel monte. Il vostro assassino non è il gaki. Sprofondate nel silenzio, fino a quando lo spadaccino non chiede: una kitsune che vive su un monte? Si, risponde Ryushi. "Vive" sul monte... non era di passaggio? Che differenza c'è? Se una vera kitsune vive in un luogo, quel luogo diventa un luogo sovrannaturale. E allora? E allora... stiamo parlando del luogo in cui questi tre erranti sono morti. Il monte è legato per sempre alle loro anime. Pensateci bene... un luogo sovrannaturale legato a degli spiriti. Ho capito dove vuoi arrivare... esclama Rai-Kan ...questi tre guerrieri possono tornare sul monte senza bisogno di un'evocazione da parte di un umano sulla terra. Esatto. Non sarà rischioso? Estremamente rischioso... ma possiamo affiancarli a una coppia di Anjin. Anji-cosa? Risponde Kirana: spiriti in grado di passare da un mondo all'altro. Lo spadaccino si rivolge a voi: che ne pensate? Ve la sentite di tornare nel luogo in cui vi hanno uccisi?
  22. Quelli oramai sono perduti... spiega lo spadaccino degli Hizama ...non vi hanno voluto seguire per completare il rituale di evocazione. Quelle sette anime sono oramai perse nel limbo. Ryushi intanto prende penna e foglio e inizia a disegnare una mappa: questo era il nostro mondo. E' un disegno rudimentale... una bozza di un continente affusolato e a forma di falce di luna. Esistono diverse nazioni e noi facevamo parte di quella più grande. Ma il gaki ha iniziato a portare fame e miseria attorno a noi. Le altri nazioni, per sopravvivere, hanno cercato di attaccare villaggi sotto la nostra protezione. Da atti di brigantaggio si è passati rapidamente a una guerra. Ora l'uomo disegna un semplice monto a nord-est del continente: voi eravate stati inviati, insieme a un plotone, su questa montagna. Era vicina al vostro villaggio natio. Dovevate cercare una kitsune... una "vera" kitsune. Si dice che era una sacerdotessa della Dea della luna... ma nessuno di voi ha mai fatto ritorno. Come sai queste cose se tu sei morto prima? Chiede Kirana. Alcune informazioni riescono a arrivare fin qui ad Atsu, e il gigante Hajime si preoccupa di smistare queste informazioni. Inoltre ci sono altri umani che, una volta morti, vengono ad abitare nella città degli spiriti.
  23. @Eiji @Shiyu @Tutti Vi ritrovate tutti in una sala di una locanda in uno dei quartieri più bui e silenziosi di Atsu. Il locale è chiuso e le sedie sono già state riposte sui tavoli. Eiji è stato il primo ad arrivare in questa sala. Non è da solo, con lui c’è una donna minuta dai capelli ondulati e scuri, occhi grigi e vesti comodi abiti neri dai risvolti e dai bottini argentati. Un vestito simile (che riprende la stessa trama) è indossato da Eiji. I due stavano parlando con un umano dai capelli rossi e che indossa un’armatura pesante. Shiyu indossa abiti neri, di ottima fattura ma sobri e semplici. E’ accompagnato da uno spadaccino di mezz’età con una sottile barba che si congiunge alle basette, un pizzetto e occhi sottili. Ren invece ha già subito delle modificazioni corporee (mutazioni del suo ingresso nella casa degli oni). E’ più alto e più grande, inoltre la sua pelle è attraversata da scie rosse e ondulate simili a delle fiamme. Ai suoi fianchi ci sono due oni. Il primo è un bestione dalla pelle verde e capelli lunghi e bianchi e un corno arancione. Il secondo è una donna longilinea con capelli neri, un corno decentrato, pelle rossa, una cicatrice che parte dal mento e scende sul petto, occhi gialli con la sclera nera. E’ proprio questa donna che prende per prima la parola: il nobile signore della casa Hizama non ci degna della sua presenza? Risponde lo spadaccino che accompagna Shiyu: il nobile Hikari Hizama si rammarica per non essere venuto. Io parlo in suo nome, mi chiamo Yuki Hizama, maestro d’arme della casa del pavone… e costui è Shiyu Hizama, il nuovo arrivato. La donna-oni si inchina per poi tornare a parlare: il mio nome è Rei-Kan e sono la signora della rispettabile casa degli oni. Costoro invece… indica l’oni dalla pelle verde …è Buranka. L’altro invece è un fratello appena nato, Ren. Rei-Kan ora guarda la donna vicino a Eiji e dice: felice di vedervi con allievo, da questo momento in poi dovrei chiamarvi “maestra” Kirana. Oh no… risponde questa donna …Eiji, il nuovo spirito yurei, non è un mio allievo. Io sono solo la sua guida per la casa degli spiriti. Per essere mio allievo dovrebbe entrare nel mio clan… ma è ancora prematuro fare questi discorsi. Per alcuni secondi restate immersi nel silenzio. Poi prende parola l’umano dai capelli rossi. Vi indica e dice: io conosco voi tre: Shiyu, Eiji, Ren… noi ci conoscevamo ma mi è stato detto che avete perduto la memoria. Lo spadaccino Hizama incrocia le braccia: esatto, sono diventati spiriti erranti a casa un’evocazione mal recitata. Shiyu inoltre mi ha detto che nel limbo c’erano altri sette uomini nelle sue stesse condizioni. Risponde Kirana: se non hanno seguito loro tre ad Atsu… allora si sono persi per sempre oppure sono stati mangiati da un Divoratore. Si tratta di uno spirito che vive nel limbo e mangia le anime erranti. Ha la forma di una nebbia nera, con un grande occhio e una grande bocca. Ad ogni modo… continua l’uomo …il mio nome è Ryushi ed ero un compagno d’arme di Shiyu, Eiji e Ren. Io sono morto da tre mesi e da tre mesi vivo ad Atsu… ma ricordo ogni cosa. Ricordo che combattevamo in un grande esercito. Lo spadaccino chiede: eravate in guerra? Si. Contro chi lottavate? Altri uomini. Non contro il gaki? No, ma è per colpa lui che abbiamo iniziato la guerra. Spiegati meglio, interviene Rei-Kan. Il gaki sta portando fame e miseria nel mondo. Le risorse scarseggiano e gli uomini si ammazzano come bestie per sopravvivere… ecco perché è nata la guerra.
  24. @Ren @Shiyu @Eiji
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