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darteo

Circolo degli Antichi
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  1. @Astaron Legasia sta per estrarre la spada dal suo fodero. Si è già messa in una posizione di guardia molto bassa che non avevi mai visto in vita tua. Deve trattarti della perduta arte ningisa. La donna però fa scorrere la lama solo di qualche centimetro quando Uwan viene trafitto alla schiena dalla tua lancia. Sollevi il bardo in aria e lo fai schiantare al suolo. Estrai l’arma per colpire la spia un altro paio di volte… riuscendo anche a decapitarlo. Dopo qualche secondo passato a contemplare quel corpo, Legasia torna in posizione composta e si allontana da te di qualche metro. La vedi tesa, con le spalle sollevate e la mano che non fa altro che tremare.
  2. @Astaron Uwan sembra in difficoltà... Ma cade nel panico quando si volta e scopre che la strega dei gufi è apparsa alle sue spalle. Lei indossa la maschera e sta per estrarre la spada. Uwan si è distratto da te.
  3. @astaron No, signore. Non sono stato io ad avvelenarvi in quella torre ma sospetto sia stato qualche servo di Ignato Ral. Io sono una spia ma non un sicario... So che sembra strano a dirlo ma svolgo il mio lavoro senza trascurare la dignità. Uwan si preoccupa quando chiami per nome la strega dei gufi. Inizia così a improvvisare un sonetto che ti vede protagonista. Nella sua opera, Uwan dice che muori proprio ora per un colpo accidentale di balista scoccata dalla tua nave. Un istante dopo la sua storia si tramuta in realtà. Un colpo di balista ti trafigge il torace. -------- Riapri gli occhi... Sei ancora vivo e illeso. Uwan sta ancora recitando il suo sonetto di morte. Si blocca ed esclama: un momento... Mai noi abbiamo già vissuto questo momento, che sta succedendo?
  4. @Zantes @Herlan
  5. @Michele Sonia sorride imbarazzata e risponde: si scusatem… scusami. Devo farci ancora l’abitudine. La sorprendi quando la baci. Un fremito le attraversa tutto il corpo. Posseduta dalla passione, Sonia ti spinge delicatamente la testa al suo collo nel tentativo di prolungare il più possibile quest’attimo. Ogni suo più piccolo movimento rivela il suo desiderio assopito per molto tempo. Dopo po' apri la stanza e ordini alla donna di fronte a te di togliersi gli occhiali. Quest’ultima fa sparire dal suo volto il suo sorriso appena accennato. Ora noti delusione nel suo sguardo poichè non sei riuscito a riconoscerla (non potevi). Lei obbedisce al tuo ordine: si sfila gli occhiali e ti fissa con i suoi occhi rossi come la brace. Isabella si è mostrata per la donna che è… e non per quel pezzo di carne che hai raccattato nelle prigioni di Agenore. Dopo un altro paio di secondi però… la donna cambia di nuovo espressione. E’ stato un movimento facciale quasi impercettibile ma il testimonia tutto il cambiamento del suo stato d’animo. Ora la strega ti comunica la sua ira Un’istante dopo, lei scatta verso di te. Senti la porta sbattere alle tue spalle e Sonia, rimasta all'esterno, che inizia a tempestarla di pugni. La strega sta per raggiungerti ma, un momento prima, avverti una forza sovrannaturale investirti in pieno che ti fa cadere all’indietro schiacciandoti al suolo. Hai sentito come un tonfo sordo far vibrare i timpani delle tue orecchie… la stessa sensazione che hai sperimentato quando, nelle prigioni, la strega aveva dato sfogo ai suoi poteri. Isabella balza e si siede a cavalcioni su di te. Solleva la manica sinistra e ti mostra il moncherino. Ti colpisce al volto con quella parte del corpo mutilata. Inclini la testa di lato e senti il sapore del sangue in bocca. Un altro colpo ti fa voltare la testa dall’altra parte. Isabella ringhia con voce carica di rancore e disperazione: non potevi fare a meno di massacrarmi in questo modo? Perché ti sei comportato come un vero inquisitore? Al terzo colpo sul tuo volto, Isabella spalanca occhi e bocca e si paralizza. Non riesce nemmeno a respirare. Non essendo ancora guarita, qualcosa nel suo corpo le sta facendo provare dei dolori lancinanti… probabilmente si tratta della schiena. Si inclina di lato e si sdraia al tuo fianco. Piega i gomiti e si contorce per il dolore. Non gli importa in questo momento di te. Riesce solo ad emettere qualche straziante gemito di dolore. Sonia sfonda la porta e punta una pistola a Isabella ma quest’ultima sembra che non si sia accorta della sua presenza. Senti ora i conversi che stanno velocemente salendo le scale per raggiungerti. @Vittorio Punti la pistola contro Morte… anche Miriam fa la stessa cosa. Aveva finto una fitta alla schiena per impugnare una pistola che teneva nascosta sotto i vestiti. I vostri corpi si muovo all’unisono e contemporaneamente aprite il fuoco. Il suono degli spari riecheggia su tutta la sala come una scarica di tuoni. Il fucile di Morte cade dalla sua mano e finisce sul palchetto. Miriam invece aveva mirato al corpo. Vedi apparire i fori di proiettili sul membro della stella di Astarot ma non vedi alcuna traccia di sangue. Urli a Miriam di correre e lei esegue… ma non ti lascia la mano. Correte entrambi verso la porta più vicino a voi per poi uscire dal cinema.
  6. @Desmanos + (Alberich)
  7. @Zantes @Herlan
  8. @Vittorio Il tuo istinto ti suggerisce che Morte sta sorridendo. Miriam è intimorita dalla presenza di quella figura che continua a fissarvi dall’alto della sua postazione. La donna non smette mai di stringerti la mano e si avvicina a te. Le fa male il costato per via della caduta, per questo si mette una mano sulla schiena all’altezza dei reni mentre contrae il volto in un'espressione di dolore. Morte risponde alla tua domanda nell’unico modo che conosce… puntando il fucile su di te e Miriam. @Michele Anche Sonia si ferma sul pianerottolo. Le tue parole infatti l’hanno costretta all’immobilità. Ti guarda con fare sorpreso ma scorgi anche del timore nei suoi occhi. Risponde dopo che hai finito di parlare: Signore …a dire il vero, quando ho accettato questo lavoro, non mi sono fatta molte domande su voi. Per questo motivo non posso essere delusa dalla persona che in realtà siete e che mi avete mostrato negli ultimi giorni. Vi confesso che l’incontro con la Città di Dite mi impensierisce e non poco… ma non mi tiro indietro. Permettetemi almeno di studiare con voi un piano… ecco …”d’emergenza”, nel caso un cui l’incontro dovesse degenerare nella violenza. Un’altra cosa… non sentitevi in colpa se mi state chiedendo molto. E’ quest’era, non voi, a chiedere a me e agli atri uomini qualcosa che vada oltre delle nostre capacità. Apri la stanza della strega ed entri… ma ti fermi per la sorpresa dopo aver fatto solo un paio di passi. Anche Sonia si è bloccata ma si trova ancora sull’uscio della porta. Di fronte a te non c’è la strega ma un’altra donna. E’ in piedi e stira un delicato sorriso. Veste abiti neri, con una camicia bianca e un collarino nero. Porta un paio di grandi occhiali da sole. I suoi capelli sono neri, lisci e a caschetto con una folta frangetta che le copre la fronte. Hai l’impressione che stava aspettando te.
  9. @Alberich – Desmanos Parr si rivolge ad Alberich: i bastoni?… Li ho. Me ne sono avanzati cinque e li vendo a settemilacinquecento l’uno. Ma se li comprate tutti vi posso fare un offerta speciale di trentacinquemila in totale. Il venditore risponde poi a Desmanos: sono desolato, cagnolino, ma ho già fatto un accordo simile con Sal e questa volta ho bisogno di moneta sonante da parte vostra. Ma non temere… io attualmente non ho l’innesto per la mano e mi ci vorrà del tempo per trovarne uno. Confido che per allora avrai trovato i soldi. Sal agguanta Desmanos un per braccio e gli parla in axirinao. [axiriano -> Des, che fai? Non scambiare la tua magia per un innesto. Hai spesso salvato la mia e la tua vita con quella magia. Troveremo i soldi… non ti preoccupare]. Il movimento di Sal ha attirato Parr. L’uomo si avvicina a lei e gli solleva la manica destra, scoprendo il suo arto innestato. Il braccio metallico scintilla come se volesse emanare un’aura sinistra. Che fai? Chiede Sal in eltheriano. Parr risponde: solo un normale controllo… vedo che l’innesto si è adatto completamente al tuo corpo. Si… grazie per la premura. Dice la ragazza con tono seccato mentre rimette a posto la manica.
  10. Il tuo nemico avanza verso di te. Dopo solo un paio di passi inizia ad accelerare a saltellare a destra e sinistra per provare a confonderti. Richiami la tua spada nera, la sollevi e tenti un fendente dall’alto. Il campione inclina all’indietro la schiena ed evita il colpo. Tenti un secondo attacco ma anche questa volta il tuo avversario riesce a schivarlo all’ultimo istante. La rabbia alimenta ora la tua velocità e riesci ad impattare la sua spada contro la sua spalla sinistra. Lui si blocca, sorpreso per essere stato colpito. Si massaggia la spalla per poi scattare contro di te. Iniziate una serie di movimenti molto frenetici e complicati. Non riesci a paragonare quest’uomo a Mezzafaccia o ad altri nemici che hai dovuto affrontare… non sai ancora quanto sia potente ma il suo stile di lotta ti mette in difficoltà. Non avevi mai visto un simile modo di combattere. Lui cerca di starti molto vicino e i suoi movimenti sono troppo rapidi per essere seguiti e così fluenti da lasciarti quasi incantato. Non ti offre alcun lato scoperto di se. La sua esperienza lo porta a gestire i ritmi dello scontro e in un attimo ti ritrovi in balia della sua frequenza di colpi. Ora sei solo costretto a difenderti. Il campione ti sta costringendo sia ad indietreggiare verso il fiume sia a rispondere solo ai suoi colpi… senza possibilità di controbattere. In questo modo, prima o poi, commetterai un errore… cosa che avviene qualche secondo dopo: non appena alzi la spada per parare un colpo dall’alto, distraendoti dalla posizione delle gambe, il campione calcia via la tua caviglia e ti fa cadere a terra. L’uomo non infierisce. Preferisce girarti attorno in attesa che tu ti rialzi. Si tratta di un “favore” tra cavalieri.
  11. @Michele La suora si china a raccogliere il velo che gli hai lanciato. Abbandona la chiesa dopo averti rivolto un provocante sorriso. Quando torni nel tuo palazzo scopri che i quattro membri della tua “squadra” si trovano al piano terra e sono molto agitati. Aspettavano il tuo ritorno. Iniziano a parlare tutti insieme ma alla fine un converso riesce ad avere la meglio e ti spiega la situazione: ci avevano detto che le guarigioni lampo sono opera del demonio… Non lo possiamo sapere! Ringhia un altro uomo. …ma questa volta deve essere così. L-la strega… india l’alto con la mano (Isabella si trova al quarto piano del palazzo). Continua il tuo terzo uomo, quello più calmo tra tutti: la strega cammina da sola. Oggi si è rialzata. Ha ancora molti problemi motori e respiratori ma cammina. Sarà senta come una lumaca… ma fino a qualche ora fa era sul punto di morire. Sta facendo una doccia e gli abbiamo dato dei vestiti puliti. Sonia interviene: mi sono fatta prestare degli abiti da Spina. Lei non sospetta nulla… crede che abbia un appuntamento.
  12. I tre cacciatori si scambiano delle occhiate e dei sorrisi… capisci che sono fieri della tua impazienza. Laymir alza lo sguardo verso il resto della nicchia e, dopo aver imprecato, esclama: ma che ore abbiamo fatto? Vi voltate e scoprire che il locale è semideserto. Avete usato tutta la giornata a bere e chiacchierare. Va bene… dice tuo zio alzandosi …Nomos, passiamo al livello successivo. Lui e Draconis ti portano ai piani sotterranei di questo locale. Raggiungi le viscere della terra fino ad arrivare alla miniera del metallo dell’ira. Ti conducono in una stanza che ha la forma di un misero cubo senza alcun arredo. All’angolo della camera si trova un tavolo e una sedia occupata da una creatura umanoide dalla schiena curva. Sta scrivendo qualcosa su delle pergamente. E’ avvolta da un mantello nero e alza lo sguardo verso di voi. Ha occhi enormi e tondi, completamente neri. La sua bocca è larga e raggiunge le orecchie. Quelle deformazioni ti fanno capire che hai di fronte un risvegliato del Buio. Algfeyr e Draconis… esclama la creatura con voce acuta …da quanto tempo! Tuo zio si avvicina a lui: Bes… lui è Nomos, mio nipote, è qui per un’arma dell’ira. Inizia il cammino del cacciatore! Sarai fiero che segue lei tue orme anziché quelle del padre. Draconis ti prende in disparte e ti sussurra: se siamo qui non è solo per iniziare a pensare alla tua arma. Ti abbiamo fatto incontrare Bes, il fabbro dei cacciatori, per mostrarti che noi collaboriamo anche con il Buio. Non importa se sei un uomo, un elfo, uno gnomo o un risvegliato. E’ ciò che fai tu nella tua vita a determinare se sei malvagio o buono… e non le tue radici o la tua nazionalità. Lo comprendi questo?
  13. /////////////////////////////////////////////////////// /////////////////////////////////////////////////////// /////////////////////////////////////////////////////// Attraversate il bosco stando ben attenti ad evitare sia le zone pericolose sia quelle proibite a voi non indesiderati. Il drago viaggia al vostro fianco e Am’Lith lo tiene al guinzaglio poiché è un po' troppo vivace (per via della sua giovane età sia). Superate la foresta in pochissimo tempo e in un attimo vi ritrovate in una altro mondo… o almeno questa è l’impressione che hai. Ti fronte a te si trova un vastissimo letto di un fiume. Sembra una vallata di pietre bianche. Il fiume si trova a circa dieci metri da te. E’ un largo è bassissimo corso. La sua corrente procede velocemente da nord a sud prima di trasformarsi in una cascata alla tua destra. Oltre quel baratro riesci a vedere solo un banco di nebbia e oltre ancora il cielo. Quegli elementi ti suggeriscono che la cascata dev’essere altissima. A est, di fronte a te e oltre il fiume, c’è un’immensa parete bianca e verticale. Su quel muro naturale, tra le nuvole, vedi centinaia di creature alate. Appartengono a diverse razze. Vedi grifoni, viverne, ippogrifi, manticore, chimere e qualche cucciolo di drago. Il loro moto è caotico ma trovi anche una certa armonia in tutto questo. Non credevi che così tante specie potessero vivere insieme a pacificamente. Ecco a cosa si riferivano i nunk quando parlavano de "l'impero delle ali". Un grifone dal manto scuro si separa da quegli stormi per scendere in picchiata verso di te. Solo dopo un po' capisci che cavalcato da un uomo. Quest’ultimo, quando si trova a quaranta metri dal suolo, si lascia precipitare nel vuoto. Prima di toccare terra, sotto i suoi piedi si apre un portale fatto di rune dorate. E’ lo stesso portale che sapeva aprire Salpaghin con la campanella d’oro. L’uomo scompare nel passaggio e contemporaneamente si apre una seconda porta (in verticale) di fronte a te. Il cavaliere spunta velocemente da quel portale per aggredirti. Ti scansi, evitando il colpo. Hai solo sentito la mano di quell’uomo scorrere lungo il tuo ventre. Ti metti istintivamente in posizione di guardia. Lui, per arrestarsi completamente, è costretto a piegare le gambe e la schiena e posare una mano al suolo. Ora siete distanti tre metri… ed è proprio in questo momento che scopri che l’uomo ti ha sfilato la spada di Haresia. Si mette in posizione composta e tocca la base della lama con l’incide e il medio. Am’Lith si avvicina a te e fa la stessa cosa ma toccandoti il polso… poi ti sussurra: è una magia contro il filo della lama delle vostre armi. State combattendo in un duello non mortale, ricordatelo. La strega si allontana da voi ma non prima di averti augurato “buona fortuna” in valango. Sei riuscito a capirla. Il tuo avversario è un uomo più basso di te. Ti arriva all’altezza del mento. La sua corporatura è come la tua. Indossa abiti scuri e nessuna armatura. Il suo corpo è avvolto da un mantello ridotto quasi a brandelli. Il volto è coperto da un elmo a forma di goccia (quella forma ti ricorda la maschera da Uguf ma, per ironia della sorte, è un forma molto comune per gli elmi di questa zona del mondo). Non riesci neanche a vedergli i capelli perché indossa un aderente cappuccio… ma sai che li porta cortissimi.
  14. @Herlan Sei sul drago cavalcato da Am’Lith. Tu e la strega state tornando alla casa degli indesiderati. La donna è rimasta silenziosa e pensierosa per tutto il tempo. Una volta individuato il villaggio dei nunk, Am’Lith decide di scendere al suolo. Siete ancora molto lontani dal paese e non sai perché la strega ha voluto atterrare così in anticipo. Si è messa a fissare la foresta che sorge a est… e dopo qualche secondo si rivolge a te: ascolta… vogliamo andare direttamente a sfidare questo campione axiriano? Io conosco una scorciatoia, attraverso il bosco, per questo Impero delle ali. Io posso solo accompagnarti ma non potrò assolutamente intervenire, non potrò neanche parlare. @Desmanos – Alberich Parr conclude l’affare e si rivolge ad Alberich: signore, io non conosco in che rapporti siete con Des… ma lui mi ha garantito che siete una persona corretta. Se avrete altri bisogni allora non esitate a bussare alla mia porta e i miei sconti per voi saranno sempre più grandi.
  15. @Herlan Non dirlo neanche per scherzo. Se io dovessi morire tu dovrai continuare a vivere… anzi …io ho giurato che ti avrei seguito nella tua impresa per la conquista di Valang. Tu ora giurami che se mi dovesse accadere qualcosa, tu andrai avanti con il tuo obiettivo. Parli del nano e Am’Lith ti dà altre informazioni: Vedrfernir abita nel sottosuolo. Questo bosco è la porta della sua casa. In quanto nano non è molto cordiale e socievole ma in fondo ha un cuore d’oro. Ti accompagno subito da Aurline. Vedrfernir non vorrà stare con noi a lungo. Lasciate il nano poco dopo e vi dirigete a nord-ovest a cavallo del drago nero di Am’Lith. Raggiungete una valle sferzata da venti freschi. I fili d’erba sono lunghi e scuri e ovunque si trovano grani massi ricoperti da licheni. Am’Lith, strada facendo, dice tra se e se: sai cosa… io ne approfitto. Inizia a raschiare dei licheni dicendo che con quegli che crescono a Valang si ottengono le pozioni curative più potenti di tutte. Dopo questa breve pausa raggiungete la tomba di Aurline. Si tratta un imponente edificio bianco che sovrasta sulla vallata. E’ stato posto su punto rialzato della pianura, visibile a diversi chilometri di distanza. Le sue dimensioni sono esagerate. Non ha porte ma una serie di arcate. Sull’architrave si trova il simbolo di Aurline: il rombo abbracciato da due cunei. La tomba è visitata attualmente da almeno trecento persone. Sono tutti uomini di Valang che sono venuti a portare omaggio o qualche offerta alla memoria della regina dei ghiacci. Al centro della struttura c’è una statua della donna. E’ alta quindici metri. Rappresenta Aurline che fissa l’orizzonte mentre sta estraendo la spada dal suo fianco. Indossa un’armatura insieme a un vestito nobiliare. Il suo sguardo trasmette forza e determinazione ma anche premura e speranza. La maestosità del monumento eleva Aurline a figura divina. Ora che ti trovi in questo posto stenti a credere che quella statua è stata ispirata a un “normale” essere umano e non a una figura mitologia. Am’Lith ha ancora il cappuccio sulla testa. Si rivolge alla statua sussurrando. La saluta come se fosse Aurline e gli racconta cosa gli è successo a cominciare dalla prima volta che ti ha incontrato. I suoi brillano per l'emozione. Ti guardi attorno e scopri che molti presenti stanno parlando alla statua. @Alberich – Desmanos
  16. Laymir, mentre è al suo quarto bicchiere di liquore, risponde: sta tranquillo, non-più-Nomos, quasi nessuno ha intenzione di lavorare con un compagno… poi ci si fa l’abitudine… poi si capisce che è una cosa indispensabile. Draconis interviene: ma ci sono dei casi in cui uno dei due cacciatori del Buio muore. Il compagno che resta in vita difficilmente riesce a trovare le forze per far coppia con un nuovo cacciatore. A me è successo esattamente la stessa cosa. Un cacciatore che lavora da solo rischia moltissimo di diventare un predatore della luce. Io non voglio trovare un altro compagno ma non voglio farmi corrompere… ecco perché preferisco gestire questa nicchia invece che andare in giro a combattere i mostri. Ci sono però delle eccezioni… alcune razze sono in grado di sopportare questo lavoro da solo. Specialmente gli elfi. Anche tuo zio vuole dire la sua: ad ogni modo, c’è una regola che ogni cacciatore non deve MAI dimenticare: puoi essere anche l’uomo più forte e intelligente del mondo, ma il Buio è sempre superiore a te, sempre! Ecco perché abbiamo bisogno di un compagno. Qualcuno che ci guarda le spalle e al tempo stesso qualcuno da difendere. Draconis risponde: le armi in se per se non hanno delle strane e singolari qualità… oltre a quelle citate. Ma l’addestramento dei cacciatori del Buio ti permette di ottenere delle capacità uniche. Sei TU l’arma speciale contro il Buio… non la “spada” che impugni. Laymir riprende la parola: la viverna invece è una creatura fedele, molto veloce e non occupa molto spazio. Pensa da sola al proprio fabbisogno e inoltre è l’unico essere vivente immune alla corruzione del Buio. Tuo zio dice: c’è anche un’altra qualità delle viverne. Il loro carapace è un repellente contro la corruzione. Un cacciatore del Buio è parzialmente schermato dagli effetti dell’oscurità se si trova vicino a una viverna. Inoltre le viverne, molto tempo fa, erano uno dei simboli di Vitra. Non ne ho la minima idea. Laymir però interviene: l’ultima volta che ci siamo contati eravamo quarantamila… ma nel corso degli anni abbiamo subito pesanti perdite, quindi non saprei dirti quanti siamo. Draconis è stato distratto da alcuni cacciatori che sono venuti a salutarlo. Li congeda e torna a parlare con te: non c’è una vera gerarchia… ma i cacciatori del Buio possono essere suddivisi in due categorie: ci sono i cacciatori che lavorano “liberamente” ossia senza particolari vincoli, come me e tuo zio. Siamo erranti. Il nostro scopo è trovare creature particolarmente corrotte e pericolose per poi ucciderle. Altri cacciatori invece si riuniscono in clan… e ogni clan è comandato da un cacciatore. Il clan più potente che sia mai nato fu fondato proprio a Vitra da un cacciatore di nome Wokemi. Lui era una vera leggenda, aggiunge tuo zio alzando la pinta di birra. Draconis e Laymir si uniscono a lui facendo un brindisi in onore di Wokemi. Possano le catene sciogliersi! Possano le catene sciogliersi. Rispondono in coro gli altri due. Draconis torna a parlare con te: ogni clan ha un proprio simbolo e delle proprie regole interne… ma ovviamente tutti i clan rispettano le leggi dei cacciatori del Buio. Su questo non si discute. Interviene Laymir: ci hanno insegnato fin da piccoli che il Buio è il male. Si aggiunge Dracosi: in un certo senso è vero… ma detta in questo modo sembra che noi esseri umani vogliamo scaricare le nostre colpe al Buio. Anche l’uomo è capace di commettere atrocità… ma se incolpiamo il Buio di tutti i mali del mondo allora non riusciremo mai a vedere i nostri errori. Tuo zio prende un’altra birra e dice: molti cacciatori, me compreso, credono che il Buio non sia altro che un’altra faccia della natura. Esistono i pesci, i rettili e i corrotti. Noi cacciatori teniamo a bada i corrotti… ma la nostra guerra non è una sorta di spedizione puniti o di vendetta. Se i mostri del Buio sono come degli animali allora non hanno colpe. Noi non facciamo altre che difendere la nostra razza e il nostro territorio. Uccidiamo non per rancore o godimento… uccidiamo per preservare il nostro stile di vita e per difendere gli uomini. Ovviamente altri cacciatori non la pensano in questo modo. Ci sono cacciatori che credono che il Buio non è altro che il male che riesce a plasmarsi e diventare materia. Altri cacciatori credono che il Buio è una punizione divina per i nostri peccati. Altri credono che sia frutto di un rituale magico finito in disgrazia. Pensa che altri ancora credono che il Buio sia un altro mondo che cerca di sovrapporsi al nostro. La verità è che nessuno conosce l’origine del Buio. Quello che sappiamo è che l’assenza di luce corrompe e genera creature malefiche e noi dobbiamo estirparle come si fa con l’ortica da un giardino.
  17. @Michele Rimuovi il velo alla suora, scoprendo così i suoi capelli rossi e incredibilmente corti. Lei si massaggia il braccio che gli hai stretto fino a poco fa. Se parli di Dite in questo modo sembra quasi che noi siamo gli schiavetti della Culla. Noi siamo una setta nettamente inferiore a loro ma questo non vuol dire che ci facciamo comandare. Riconosciamo di essere deboli rispetto al Gran sacerdote e alla stella di Astaroth. Siamo inferiori… ma non schiavi. Ad ogni modo… io sono la prova di fiducia di Umberto Farina. Il signore di Dite manda al vostro cospetto una Furia. Guardami! Sono senza armi nella tana dell’inquisizione… e ti ho appena rivelato uno dei luoghi che appartengono alla mia setta.
  18. @Herlan Am’Lith non sa spiegarlo ma questa tua frase la fa ridere di gusto. La sua risata riempie tutta l’alcova e ti rendi conto che è la prima volta che la senti. Quella risata è squillante e contagiosa. Le parli dell’aurora boreale e lei, mentre finisce di spalmare l’unguento sulle tue spalle dice: quello che hai visto non era il risultato di una battaglia magica… ma un segno nefasto. Appare nel cielo solo quando il mondo sta per finire… o se uno scemotto si mette a dormire all’aperto. Ti tira un orecchio (senza farti male). Decidi di restare a Valang anche in questa giornata. Lei ti porta verso nord ma preferisce evitare di avvicinarsi alle città. Indica un punto a settentrione. All’orizzonte riesci a intravedere una montagna solitaria. E’ così lontana che assomiglia a un piccolo sassolino all’interno di una vallata. Su quel monte si trova il castello di Aurline. Parte di Mjorlas è eretta proprio lassù, mentre il resto della città raggiunge la valle. Poi Am’Lith indica un punto a nord-over: lì invece c’è la tomba di Aurline… è solo un monumento simbolico ma molto rispettato da valanghi. Infine indica un punto ad est: lì invece c’è un piccolo bosco… e in quel bosco c’era la mia casa. La donna abbassa il braccio ma continua a fissare quella zona: lì c’è anche la rupe da cui stavo per buttarmi giù. Si scrolla di dosso quel triste pensiero e ti conduce in un piccolo e incantevole boschetto. Gli alberi non sono fitti e i raggi solari raggiungono il suolo. Arrivate alla sponda di un lago profondo solo qualche centimetro. Am’Lith raggiunge quasi l’acqua, fa un grande respiro e poi urla una parola che non riesci a comprendere. Non è la lingua di valang. Si porta le mani ai lati della bocca e ripete di nuovo quella parola. Una voce le risponde. Qualcuno, infastidito dal suo richiamo, appare da dietro un cespuglio. E’ un nano. E’ vecchio ma ancora pieno di energie. E’ basso, magro, con la barba bianca e corta, un naso a patata e occhi chiari. Indossa un capello rosso e abiti scuri. Vedrfernir! Esclama Am’Lith prima di correre ad abbracciare il nano. Lui borbotta qualcosa mentre dà una pacca al gomito della strega. Non è incline alle effusioni amorose. I due si scambiano qualche altre battuta e hai l’impressione che parlano anche di te. Alla fine Am’Lith ti rende partecipe di quello che sta accadendo: Herlan, lui è Vedrfernir (sei convinto che non riuscirai mai a pronunciare correttamente quel nome) è uno degli ultimi nani del sottosuolo. Lui è stato il mio fabbro personale e ha anche lavorato per la dinastia Valaspear… la casata del padre di Aurline. Il nonno di Vedrfernir era il capoclan di una grande famiglia nanica e ha forgiato Bufera, la spada di Aurline. Vedrfernir sarà il tuo fabbro quando sconfiggerai il campione di Valang.
  19. Tuo zio risponde: esatto... ma non siamo noi a scegliere il tipo di cacciatore che diventeremo. Sempre tuo zio interviene: lei veramente è una divoratrice di uomini. Sia la donna che Draconis lo squadrano per bene. Draconis scuote la testa: è indelicato se non è lei ha fare prima questo genere di battute. Siamo la società occulta più grande del mondo. Siamo un vero e proprio popolo... è ovvio che di tanto in tanto nascono delle vicissitudini. Ma non parliamo di questo. Ora, caro nipote, devi rammentare che un vero cacciatore ha bisogno di tre cose: primo... un'arma dell'ira. Draconis interviene: secondo, una viverna come cavalcatura. Laymir conclude: e terzo, un compagno. Perchè non è sicuro affrontare il Buio da solo.
  20. Ryanor In pratica... se mi nascondo non farei altro che rimandare l'inevitabile? Prima o poi dovrò riaffrontare i morti? Prima o poi li incontrerò di nuovo? ... Datemi un'arma, mio signore!
  21. @Desmanos – Alberich Salpaghin si avvicina a Desmanos e si alza sulla punta dei piedi, vuole baciarlo… ma abbassa la testa e si allontana da lui quando sente la voce di Alberich alle sue spalle. Tutti e tre entrare nel negozio di Parr il pazzo. L’uomo sorride nel vedere Sal e il nunk. Si rivolge subito alla ragazza: allora, milady, come va il braccio oggi? Sal ha ancora l’arto coperto da bende e nascosto sotto un mantello: fa sempre meno male. Ottimo… ottimo… ho delle erbe per lenire il dolore e per accelerare il processo di cicatrizzazione. Ci farò un pensiero. @Herlan Te ne stai seduto a contemplare il cielo. Nella volta celeste iniziano ad apparire delle scie luminose. E’ come un grande velo che danza tra le stelle. E’ formato da sfumature di verde, giallo e magenta. Non avevi mai visto una magia così elegante e raffinata… o almeno credi che si tratta di una magia. E' la prima volta che Herlan assiste al fenomeno di un'aurora boreale. [Ciò che non puoi sapere è che Am’Lith ti sta fissando dal suo balcone, posto due piani più in alto rispetto a dove ti trovi. Da quando la strega è stata catturata e condotta ad Annais non riesce più a dormire. Incubi e ricordi di quei sette giorni la costringono a lunga veglia. La donna ti guarda a lungo e pensa: so di aver fatto bene, Herlan. Dopo tutto quello che mi hanno fatto a Swoliss, ogni tuo intimo abbraccio potrebbe farmi sussultare per la paura. Meriti una donna che possa amarti sotto ogni aspetto. Ho paura che fare l’amore con te potrebbe farmi ricordare gli abusi subiti ad Annais… potrei provare disgusto e orrore. Non meriti tutto questo. Inoltre… inoltre la fortuna di averti incontrato si basa sulla disgrazia della morte di Aurline. Rivelarti che anch'io sono innamorata di te sarebbe come marciare sul cadavere della mia regina e allieva. Saprò tenere questo segreto. Tu, Herlan, hai un cuore d’oro e non passerà molto tempo prima che un’altra donna possa avvicinarti e te così da renderti felice. Non credo che io ne sia capace. Ho fatto bene a mentirti… se ti avessi rivelato tutte queste cose… bhè …di sicuro avresti insistito e io avrei ceduto. Preferisco farti credere che non ti amo ma custodirò gelosamente il ricordo del tuo bacio e della tua dichiarazione.] Il mattino seguente qualcuno ti bussa sulla spalla. E’ Am’Lith. Ti guarda con fare perplesso: non… non avrai dormito all’aperto? E’ proprio quello che è accaduto. Senti le tue giuntura scricchiolare e le ossa dolgono. Il collo si è bloccato e i muscoli si sono intorpiditi. Lei sospira e ti aiuta a rialzarti. Accende un fuoco e ti fa sedere lì vicino. inizia a scioglierti i muscoli delle spalle mentre con una magia anima degli utensili per la preparazione di un unguento balsamico. Se eravamo in inverno, tu eri morto sta notte. Valang non deve essere sottovalutata. Dopo un po', quando ha finito di massaggiarti il collo e i muscoli del trapezio, la strega dice: allora… te la senti di vedere qualcos’altro o torniamo da Sheya?
  22. @Desmanos Ogni secondo che Sal passa in silenzio ti sembra un’eternità. Per la prima volta guardi in volto la ragazza senza riuscire a comprendere le sue emozioni. Ti amo anch’io, risponde dopo altri secondi. @Herlan Am’Lith sussulta per la sorpresa quando la baci. Chiude poi gli occhi e ricambia il bacio… ma solo per un istante. Ti prende per le spalle e si separa da te: aspetta… aspetta… dice sussurrando. Guarda verso il basso e scuote la testa. Si sta maledicendo e colpevolizzando. Herlan… non ha il coraggio di guardarti …io non ti amo. Perdonami se ti ho indotto a pensare in modo che anch’io provassi qualcosa per te. Scusami tanto. @Astaron Uwan sembra rilassato: comprendo la vostra perplessità, capitano… e me ne rammarico, dico davvero. Ma non posso stare nello stesso luogo in cui si trova la strega innominabile altrimenti potrebbe riconoscermi e uccidermi. Torno dal re teschio, dal mio signore. Io, capitano, sono uno dei sette luogotenenti. Una spia… ma vorrei salutarvi con cordialità.
  23. @Desmaons
  24. @Michele Trascini la donna nella sacrestia e continui a tenerla bloccata. Lei trova scomoda la sua posizione ma non vuole dimenarsi o ribellarsi. Risponde alla tua domanda: è successo qualcosa nella Culla delle bestie… la setta è in grave tumulto. I loro problemi potrebbero avere delle ripercussioni anche nella Città di Dite. Umberto Farina ha bisogno di un accordo con le forze di Ivrea… e voi potete ricavarne dei benefici. Ad esempio… posso dirvi che avete una spia ad Ivrea. Un traditore di Dite si è insediato tra le vostre mura. Non sappiamo per chi lavora, non sappiamo che cosa cerca, non sappiamo il suo aspetto… ma sappiamo che agisce solo di notte.
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