
Tutti i contenuti pubblicati da darteo
-
La Spada e La Strega III -il volto di Vitra-
@Desmanos La donna sobbalza quando getti il martello, perchè credeva che volevi colpirla. Questo ti fa capire che nasconde una certa ansia e paura. Ti risponde: Nomos vi ha venduti, lo ha confessato. Sei vivo... torturalo ma lascialo in vita!
-
La Spada e La Strega III -il volto di Vitra-
@Nomos – Garim Dalla zona lombare della schiena di Yasill spunta fuori un enorme coda da scorpione. Scatta contro il chierico e infilza il suo pungiglione nel torace, fino a raggiungergli il cuore. Nomos è in preda ai tremori e sputa della schiuma bianca dalla bocca. Yasill lo culla fino a quando non si calma. La corruzione è avvenuta. Lo guarda con occhi carichi di desiderio per poi iniziarlo a baciare. Sei un uomo libero, Nomos… volge lo sguardo verso Garim …ma vorrei tenerlo legato alla sedia un altro po'. Inizia a spogliarsi: lord Dragonero, siate così gentile da lasciarmi da sola con il diletto… o se preferite restare, mi piace quando mi guardano. Ecco le oscenità che commette Yasill su Nomos. Una volta che ha finito, Yasill chiede di vedere Desmanos. Nomos è ancora legato alla sedia. @Desmanos + (Garim) Sal abbassa lo sguardo per l’imbarazzo ma rivolge subito dopo una rapida occhiata nei tuoi confronti. Hai letto gratitudine nei suoi occhi ma anche qualcos’altro… in lei è nato un sentimento che la lega ancora di più a te. Credi che anche tu hai maturato la stessa cosa. Ora la donna-gatto ha bisogno di riposare. Un servitore di Garim ti porta in una stanza. E’ una stanza piccola con solo un tavolo e nessuna finestra. Al suo interno c’è una donna. E’ di bell’aspetto, con capelli scuri e abiti neri. Nelle mani ha un piccolo martelletto che ti consegna. Ti saluta e si presenta dicendo: io sono la donna che ha appena salvato la vita a Nomos. Prima che tu possa colpirmi… ti prego di ascoltarmi. Con il mio intervento ho fatto rinnegare a Nomos la sua fede. Le catene sul suo torace, le catene di Isokrat, si sono spezzate per sempre. Nomos è un corrotto del Buio al servizio di lord Garim Dragonero. Due rune sono state incise nel cervello del “non-più-chierico” che lo costringono ad obbedire alla volontà del signore di questa alcova. Egli ha confessato ogni cosa… che era una spia di Vitra e ha anche espresso il suo dispiacere per quello che ha fatto. Non lo sto giustificando… ti sto solo dicendo cosa sono stata in grado di fargli. Se sono venuta qui, al tuo cospetto, è per supplicarti di torturare Nomos. Fai a lui ciò che è stato fatto a te… o rendigli dieci volte il dolore che ti ha causato. Ma ti prego risparmiagli la vita. Ti invito inoltre a iniziare lo sfogo su di me, signor cane, perché sono io la ragione della misericordia concessa a Nomos. Colpiscimi, sfoga la tua bestia su me, portami in una stanza delle torture, fa di me la tua schiava… ma ti scongiuro lasciaci in vita. Fai di me quello che vuoi… e se per caso hai qualche remora …devi sapere che sono io la creatura responsabile delle illusioni nella foresta tra Swoliss e Eltheria. Chiude gli occhi e allarga le braccia.
-
La Spada e La Strega 3
@Alberich – Oloth – Astaron Kobir alza una mano: sono pronto a darvi il bottino se accettate solennemente di accettare le mie condizioni: primo: i soldi devono essere usati per costruire una nuova nicchia nel luogo in cui ci stabilizzeremo. Secondo: voglio per me trecentocinquantamila monete… così da dare alla mia famiglia una vita adagiata che merita. Terzo: voglio che nella nicchia ci sia una locanda e voglio che io sia il padrone del locale. Quarto: il milione che sto per darvi è di tutto il gruppo... quindi tutti voi avrete gli stessi diritti su come gestire il denaro.
-
La Spada e La Strega III -il volto di Vitra-
@Garim Yasill si alza e si inchina in segno di ringraziamento. La porti da Nomos. @Nomos + Garim La porta della stanza in cui si trova Nomos si apre. Il chierico è ancora legato alla sedia, incapace di muoversi e di usare magie. Alza lo sguardo e vede Yasill apparire sull’uscio della porta. Lei si avvicina al chierico e si siede a cavalcioni su di lui. Gli avvolge le mani attorno al collo e si mette comoda. Nomos è così vicino al suo petto che può avvertire il profumo della sua pelle (muschio bianco). Per essere più provocante, Yasill si avvicina al chierico e gli sussurra a un orecchio (Garim riesce comunque a sentire): sei stato crudele, Nomos, hai fatto delle cose terribili. Lo vedi l’uomo alle mie spalle?... Garim …sta per ucciderti! E sta per farlo in una maniera così atroce che non puoi immaginare… lecca un orecchio a Nomos …neanche tutti i tuoi anni passati a studiare la dottrina del tuo Dio ti ha dato l’esperienza per immaginare quello che sta per capitarti. Io non posso permetterlo e sono qui per salvarti. Non posso salvare il chierico ma posso salvare l’uomo che c’è in te. Rinnega la tua dottrina e accetta il Buio. Fatti innestare nella testa due rune… una di queste permetterà a lord Garim Dragonero di leggere sempre i tuoi intenti, mentre la seconda runa permette al lord di ucciderti se dovessi tentare di rimuoverla, annullarla o anche ribellarti a lui. Se accetti questo allora sarai immediatamente liberato. Tocca il torace di Nomos: spezza le catene di Isokrat e accetta il Buio. Ah… c’è anche un’altra condizione. Dovrai sposarmi! Yasill continua a muoversi e a provocare Nomos mentre si rivolge a Garim: mio signore… se Nomos dovesse rifiutare quest’occasione, accettando così la sua condanna a morte, vi prego di fare a me le stesse cose che farete a lui. Voglio morire con Nomos e soffrire come lui soffrirà. Vi giuro che non vi serverò rancore.
-
La Spada e La Strega III -il volto di Vitra-
Io posso rispondere a una sola vostra domanda… lo difendo perché lo amo. Ho sempre amato Nomos e non ho mai amato nessun altro. Permettetemi di corromperlo così che lui possa rinnegare Isokrat… e proprio questa fede che ha spinto il chierico a crearvi così tanto dolore, no?! Poi potrete innestare nella suo cervello tutte le rune che volete per tenerlo a bada. Mio signore… avete di fronte a voi una donna disperata e innamorata pronta a fare di tutto pur di vedere Nomos ancora vivo. E se non mi credete allora mettetemi alla prova... anche se essere nella vostra alcova senza armi è già di per se una prova della mia sottomissione alla vostra autorità.
-
La Spada e La Strega 3
@Astaron – Oloth – Alberich Inizialmente puntate l’alcova verso Fey… ma Kobir vi implora di abbandonare Swoliss. Decidete così spiccare il volo verso la Draxia. Solo ora che siete fuori pericolo, Kobir scoppia in una fragorosa risata. Ha molto stress da scaricare. Si getta a terra, incredulo di essere ancora vivo. Il ragazzo poi fa luce su tutto quello che gli è capitato: giravano strane storie a Swoliss… storie che vi vedevano protagonisti. Eravate ricercati e Torkim mi aveva promesso che mi avrebbe torto il collo. E’ proprio in quel momento che ho deciso di vendere la nicchia al miglior offerente. E ora arriva il bello… il nobile che mi ha comprato la nicchia ha sborsato un’enorme cifra perché era convito che la fucina di Mornn e la fucina di Selexia erano ancora in ottimo stato… ma sono riuscito a raggirarlo. Quindi… Indica Gomihal. Il colosso apre il forziere che trabocca di monete di elecrum. …ho guadagnato l’equivalente un milione e trecentocinquantamila monete d’oro. Mi avete portato in fuga proprio mentre le autorità di Swoliss stavano per venirmi a prendere.
-
La Spada e La Strega III -il volto di Vitra-
Entrate nel tuo studio e vi mettete a sedere attorno a una scrivania di quercia. Yasill ha bisogno di sapere tutto quello che è successo a Nomos. Gli racconti la storia e gli dici di cosa è accusato. Lei risponde che non sa nulla ma dice che, conoscendo il carattere di un chierico di Isokrat, lei crede che è stato lui a vendere vostra figlia e i nunk alle autorità di Swoliss (del resto il cerchio della verità vi ha fatto capire che Nomos mentiva quando diceva di non sapere chi è stato l’artefice della denuncia). Yasill si siede comoda sulla sedia per poi rispondere: avete il drago come simbolo della vostra casata… a Eltheria non c’è emblema più glorioso del drago. Ma siete un uomo di una certa levatura e so che le lusinghe non vi inganneranno. Molto tempo fa… prima che Armac conquistasse Eltheria …la nazione era dominata dal Buio. Gli umani edificavano città-stato. Ogni metropoli era governata da un nobile… e i nobili si facevano la guerra tra di loro. Due di questa città in particolare erano acerrime nemiche. Il destino volle che una colonia di draghi viveva proprio vicino alle due città. Le bestie tormentavano i due popoli… bruciavano vivi e mangiavano le persone. I due nobili, oltre che a lottare tra loro, dichiararono guerra anche a quei draghi. Infine, uno dei due nobili andò a parlare con i draghi… perché li vide come una risorsa. Strinse un patto con loro e sconfisse il suo nemico diventando il signore di una grande porzione di Eltheria. Ora, mio signore, Nomos ha fatto cose orribili… orribili… ed è visto in diversi modi da diverse persone. Può essere chiamato “Eroe” da Vitra… “Alleato” da Swoliss… “Mostro” da voi… Ma io vi imploro di ragionare oltre la mentre di un padre ferito e un guerriero colpito alle spalle… e vi prego di vedere Nomos in maniera del tutto naturale… e allora lo vedrete per quello che è in realtà: una risorsa. Nomos non sarà il chierico più forte del mondo o l’uomo più intelligente tra tutti… ma non potete non ammettere che le sue azioni hanno scosso un gran numero di persone e nazioni. La sua avventatezza è un’arma potente ma allo stato grezzo. Perché privarsi di una simile potenza? Io vi scongiuro… e mi scuso di avanzare questa richiesta …di risparmiare Nomos. Del resto vostra figlia è ancora viva. Torturate il chierico se volete ma non uccidetelo. Perché far ripagare Nomos con la morte quando potrebbe ripagarvi con la sua vita per tutta la sua vita? Fate di lui il vostro servo. Permettetemi di corromperlo al Buio e di fargli rinnegare Isokrat così che possa passare al vostro servizio. Fatelo e anche io sarò la vostra serva.
-
La Spada e La Strega 3
@Astaron – Alberich – Oloth Da dietro la locanda SoleLuna vedete spuntar fuori un ragazzo. E’ Kobir. Il giovane ha una spada (mai vista prima) al fianco e uno zaino sulla schiena. Corre verso di voi con fare disperato. Dietro di lui appare Gomihal, il servitore di Selexia. Il colosso regge un grande forziere e corre con la stessa fretta di Kobir. Quest’ultimo, appena vi vede, inizia a urlare: via, via, via, via, via, via… l’agitazione gli impedisce di dire altro. Anche Gomihal interviene: fate muovere quella caso di baracca! (intende l’alcova).
-
La Spada e La Strega III -il volto di Vitra-
Mi chiamo Yasill della casata dello scorpione, mio signore. Ma non sono una nobile… lo erano i miei avi ma nelle mie vene non c’è una goccia di sangue blu. Fate di me quello che volete. Perquisisci Yasill e trovi su di lei un vero e proprio arsenale. Oltre alla falce, la donna aveva nascosto pugnali, spade corte, dardi, aghi avvelenati e altre armi. Rimuovi da lei anche oggetti magici (molto potenti e pericolosi) e veleni vari. Infine prendi la donna e la porti nell’alcova a Oha. Solo in questo momento la svegli. Ora può camminare da sola. Mio signore… dice lei all’ingresso della struttura. Ti volti. Lei si sfila un dente finto contenente una capsula di veleno letale. Si infila una mano sotto i pantaloni per sfilare una piccola sciabola. Ora sono come nuda.
-
La Spada e La Strega III -il volto di Vitra-
//////////////////// @Garim Seguendo le indicazioni di Nomos raggiungi la foresta delle illusioni grazie alla rete di alcove che sono al tuo cospetto. La notizia della cattura del chierico è già stata inviata… e ora una donna fa capolino dagli alberi. La vedi uscire fuori dal limitare del bosco è raggiungerti. E’ una donna di bell’aspetto dai capelli lunghi e scuri. Vesti abiti neri e dietro la sua schiena si trova una grande falce dalla lama scintillante. Ha uno sguardo sereno… e in qualche modo ti comunica che non ha intenzioni ostili. Alza le mani in segno di pace.
-
La Spada e La Strega 3
@Nomos .
-
La Spada e La Strega 3
@Alberich - Oloth Il drago può solo parlare nella mente di Alberich: non credevo che il tempio dei ningisa potesse crollare... Ma del resto ogni cosa ha una fine. Alberich, proverò a insegnarti qualcosa poiché la tua forza è anche la mia forza... E viceversa. Puoi dire al tuo compagno che sono stato braccato perché sono stato crudele con il genere umano... Fui anche buono e giusto con chi mi rispettava, ma ero spietato con chi osava sfidarmi. E digli che non conosco molto il tempio ningisa quindi non posso essere d'aiuto.
-
La Spada e La Strega II
Non avevi mai baciato nessuno con così tanta passione. Selexia provoca in te dei sentimenti che non puoi controllare. La tua volontà è schiava del desiderio. La dragonessa ti sfila la maglia... Quindi per un istante hai avuto gli occhi coperti. È proprio quando torni a vedere che scopri la presenza dell'Uguf al tuo fianco. Tu e Selexia sobbalzate. La strega dei gufi è sporca di sangue e sudore. Ha i capelli arruffati e una smorfia di stanchezza sul volto. È stremata. Ha la bocca aperta per riprendere fiato. Stringe la maschera in una mano. Dopo qualche secondo vi dice: fuori dalla mia vista. Vi supera è inizia a barcollare verso una stanza. Durante il tragitto lascia cadere a terra la maschera, la spada, i guanti di metallo e per finire il mantello. Si accascia a una parete e continua a camminare strusciando la spalla sul muro, lasciando così una scia di sangue sulla pietra. Entra poi nella stanza. Selexia è scioccata... Ma vuole andare a vedere la strega.
-
La Spada e La Strega 3
@Desmanos [Sal ascolta le tue parole cariche di suppliche e questo la fa commuovere. Per quanto si sforzi di non piangere, le lacrime escono a dirotto dai suoi occhi. Serra il pugno (ha un braccio solo) e si piega su stessa. Alla fine mette a terra la balestra che aveva "preso in prestito" dall'armeria di Garim. Per tutto questo tempo l'aveva puntata alla tempia. Si prende del tempo per asciugare le lacrime e calmarsi. È convinta che se non era per il tuo intervento, avrebbe premuto il grilletto. Si alza e...] ... Apre la porta. La vedi che ha gli occhi arrossati. Vuoi abbracciarla ma sai che vuole farsi toccare da nessuno. Avverti però in lei un senso di gratitudine maturare nei tuoi confronti. @herlan - Desmanos La lepre e il lupo vi vengono a chiamare. Vi dicono che hanno trovato un passaggio veloce per la Draxia ma bisogna partire ora. Potete anche rifiutare e aspettare di andare nella casa degli indesiderati insieme a Garim.
-
La Spada e La Strega 3
@Desmanos Non si muove, resta a terra... questo è quello che puoi sentire. Ma sta zitto... ora inizia a piangere ...ma non lo vedi che è colpa mia? Io volevo riavere la memoria! Io ho rubato l'alcova! Io ho scatenato Ignato Ral a Narrox! Io vi ho tirati fuori dalla casa degli indesiderati. Se non era per me voi non sareste partiti ed Erok era ancora vivo! Mettiti nei panni e dimmi come posso vivere con questo peso!
-
La Spada e La Strega 3
@Desmanos Sal si è rinchiusa in una camera da letto che comunica con un corridoio del primo piano dell'alcova. Bussi alla sua e porta e le parli. Nessuna risposta... inizi a perdere le speranze quando senti la sua voce: va... via. E' sul punto di piangere ma si riesce a trattenersi. Dal suono della sua voce hai capito che Sal si trova seduta a terra e con la schiena contro la porta.
-
La Spada e La Strega 3
@Nomos – Garim – Desmanos Nella vostra stanza entra Iumill. La donna-coniglio sembra stremata e debole. Si avvicina a Des e gli dice: devo parlarti. I suoi poi cadono su Nomos. La nunk fissa il chierico mentre indica Desmanos: lui è come un figlio per me. Non ha fatto mai del male a una mosca e non ha un briciolo di corruzione del Buio… meritava quello è successo? Non ti do dando la colpa… quella è un’altra storia. Mi sto rivolgendo al chierico che sei… è questa la giustizia di Isokrat? La pena in base ai propri peccati? Scuote la testa per poi guardare Desmanos. [axiriano -> Des… Salpaghin si è chiusa in una camera da letto e non vuole aprirmi. Neanche mi palra. Non voglio usare ne la magia ne la forza per sfondare la porta perché Sal mi preoccupa. Magari a te può parlare.]
-
La Spada e La Strega 3
@Alberich Ma io non vado da nessuna parte… dice il lich sempre nella tua mente …vicini siamo più forti. Se ci allontaniamo allora la magia che c’è in noi potrebbe indebolirsi. E’ molto faticoso parlarti nella mente quando sono nella mia vera forma… ma posso rispondere alla tua domanda. Ci sono solo tre luoghi al mondo che parlano del regno dei sogni: la biblioteca privata del mago Silaon, situata nella sua alcova voltante a nord di Swoliss. La stanza segreta del tempio ningisa a Legasia (il dragolich non sa che è stata distrutta) e la torre arcana* della città Ditrandi. *E’ la scuola di magia di Salpaghin.
-
I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
@Massimo Alice è adirata e parla senza ragionare: ma sta zitto! Li stavo uccidendo tutti! Tutti! Hai solo paura che una passera fa il lavoro meglio un uccello! Spina la prende per le spalle per scrollarla un po': ti è andato di volta il cervello? Da che parte stai? Dalla tua, idiota! Cerco di farti ragionare. Cerca di far ragionare quello lì allora! E ti indica. Alice… lui è un uomo… Ci facciamo comandare quindi? Nel senso che è un adulto! Non parlarmi sopra! Un po' di rispetto Alice! Santo cielo, è anche un templare! Rispetto? Per cosa?! Affronta la situazione parlando e non urlando! Cosa speri di ottenere insultando? Cosa te ne frega?! Ma non ti accorgi che stai rischiando tutto?! Ora vado a parlare io con fratello Massimo e prega che si senta misericordioso. Maledizione, Alice! Cresci! Mi toccherà andare da lui con un po' di profumo. Lasciami stare, non sei mia madre e neanche mia sorella. No! Tua madre si è impiccata lasciandoti da sola. Io sono meglio... sono quella che ti ha cresciuto! Sono la tua famiglia, cavolo! al diavolo te e la mia famiglia! Tu sei solo una persona sola che ha bisogno di me per fingere di avere una sorella. Mi fai schifo. Spina colpisce Alice con uno schiaffo. Il colpo è stato così forte che da far voltare la ragazzina e tutti i suoi capelli gli sono finiti sulla faccia. I presenti attorno a voi fissano quella scena e Spina arrossisce per la vergogna. Alice, incredula, si volta lentamente verso la donna. Lei però colpisce di nuovo la ragazzina dando il via a una serie di colpi. Spina non riesce a fermare lo sfogo e continua fino a quando non mette in fuga Alice che ritorna a Ivrea. La donna di Novara è rossa in volto e versa qualche lacrima dettata dalla rabbia e dal dispiacere. -.-.-.-.- Un’ora più tardi hai preparato la tua (nuova) auto. Sei pronto per iniziare le indagini riguardo la morte di Raoul. Metti un ultimo sacco sul tettuccio dell’auto… e qualcuno fa la stessa cosa proprio in questo momento. Spina ha messo vicino a quel tuo sacco un suo bagaglio pieno di armi. Ti guarda (alzando il volto in alto) e ti sorride. Si è preparata per la spedizione: vengo con voi. Profuma di magnolia. @Michele Sei riuscito a portare nel tuo palazzo il cadavere che fa al caso tuo. I tuoi uomini ti hanno aiutato e sei sicuro che nessun cittadino di Ivrea ti ha visto. Dai alcuni ordini e disposizioni per poi dirigerti nel duomo. Il padre castigatore infatti ti aveva mandato a chiamare. Ti dice che una suora desidera confessarsi ma vuole parlare solo con te. La donna ti attende già nel confessionale. Purtroppo devi sbrigare queste pratiche, così entri nella cabina e apri la finestrella. La suora ha le mani congiunte e il volto inclinato verso il basso in segno di costrizione. Prende subito la parola: mi perdoni padre, perché ho peccato. Ho mentito agli uomini e Dio. Ho rubato del pane perché avevo fame e delle monete per lenire i miei desideri di lusso. Ho continuamente impulsi di rabbia e soffro costantemente di attacchi di gelosia. Sento il diavolo alitarmi sul collo, mi sussurra continuamente pensieri osceni. Mi tenta a cedere agli impulsi più profondi della carne. Risveglia in me la lussuria. Sono anche una donna serva della violenza. Le mia mani sono macchiate di sangue. Ma… probabilmente il mio peccato più grave …è di abitare nella città di Dite. L’ultima sua frase ha su di te l’effetto che può avere una secchio d’acqua gelata su un uomo dormiente. Ti volti di scatto verso la finestrella del confessionale… nello stesso momento in cui la “suora” lo colpisce con la mano aperta. Arcua le dita come se volesse agguantarti. Con la sua vera voce (parlava dolcemente fino ad ora) ti dice: domani notte, al cimitero di Santhià, il gran maestro di Dite di attende. La donna spalanca la bocca e passa la lingua sulla finestrella nella speranza di provocare in te rabbia ma anche eccitazione. Scappa dalla chiesa. @Vittorio Io sto bene…dice Miriam sotto shock. Ha risposto istintivamente, probabilmente senza rendersene conto. Lei continua a stare vicino a te e a fissare con occhi spalancati la tua ferita. Stai per alzarti ma la donna ti spinge far farti ritornare in posizione seduta a terra. Tiene le sue mani sulle tue spalle, un modo per dirti che devi restar fermo. Ha la testa abbassata e i capelli le coprono il volto. Ha avuto un’idea e sta solo trovando il coraggio per parlarti. Ascolta… dice infine, seguito da altri secondi in silenzio …non è che… per rimarginare la ferita …devi sostentarti? Insomma… devi mangiare qualcuno? Perché… avrebbe senso! Altrimenti come fai a rigenerati? Non posso permetterlo, lo so che questo va contro i nostri piani ma questa ferita è colpa mia. Se ti nutrirai è perché ti ho spinto io a farlo. Si sbottona i primi due bottoni della camicia e “allarga” quel vestito per scoprire il collo: mangia me! Non cacciare altre persone. Usa la mia carne, in questo modo rimedierò al mio errore… tanto ti basta solo uno o due morsi, no? Voglio dire… il foro del proiettile e piccolo!
-
La Spada e La Strega 3
@Alberich – Oloth Il lich parla nella mente di Alberich: non ho più memoria dell’uomo che ero. Il mio primo ricordo risale a cinquecento anni fa… e già a quell’epoca ero un lich. Rammento che bevevo solo da calici dorati e vestivo con sfarzo. Rammento un castello e una servitù. Non ero un re ma molti uomini si inchinavano al mio cospetto, intimoriti dal mio essere. Poi, lentamente, tutto si è degradato. Lo scorrere del tempo ha annullato ogni cosa attorno a me, come un morbo che uccide tutto e tutti ma io ne ero immune. Il concetto di eternità mi ha annichilito… ogni cosa per me non ha senso poiché è destinata ad avere una fine. A che servono le opere di un uomo se sono destinate a sparire sia dal mondo che dalla memoria? Vagai senza meta fino a quando non fui catturato. Non opposi resistenza. Ma nella mia prigione assaporai di nuovo l’amarezza del tempo. Essere rinnegato e dimenticato in uno spazio chiuso mi faceva impazzire. Annullato come un uomo morto ma consapevole di esserlo. Dovevo uscire da lì, dovevo farlo. Alberich… il tuo nome è Alberich. Io sono Ineresh. Lo scambio delle anime mi ha garantito la libertà e a te l’eternità… ma ha avuto un prezzo da pagare. Se dovessero trafiggerti, soffocarti, avvelenarti o ucciderti in ogni modo possibile… tu continuare a esistere. Il tuo assassino ti vedrà camminare mentre la sua lama sarà ancora sporca del tuo sangue. Il tuo boia continuerà a parlare con te anche dopo averti impiccato. I tuoi nemici fuggiranno da te dopo che ti avranno sconfitto. Ma! Ma se qualcuno ucciderà me… tu troverai il riposo eterno. Portami fuori da quest’alcova ora. Ho bisogno di assumere la mia forma. Fai come Ineresh desidera. Non appena sei all’esterno, qualunque cosa si trova sotto la tua spalla inizia a scorrere lungo il tuo braccio. Si apre una ferita e il liquido bluastro che gonfiava le tue vene drena al suolo per poi essere assorbito dal terreno. Subito dopo giunge un terremoto. La terra di fronte a te si spacca e da quel cratere sorge qualcosa di scuro e gigantesco. Oscura il sole e proietta una lunga ombra scura. E’ solo quando spiega le ali rovinate e maestose che ti rendi conto di contemplare un dragolich. La bestia si scrolla di dosso la terra e apre i suoi occhi. Sono completamente neri salvo per l’iride celeste con le sfumature del ghiaccio. Inarca la schiena e riempie i polmoni d’aria ingrossando il ventre. Fa scattare il muso in avanti per sprigionare un possente e assordante ruggito. Il drago sfoga tutta la sua repressione e la sua ira mentre il suo verso fa tremare la terra attorno a lui. I vetri delle dell’alcova si frantumano.
-
La Spada e La Strega II
Legasia alza gli occhi al cielo quando sento il tuo commento. Riprende poi il suo lavoro. Le giornate proseguono lentamente una dopo l’altra. A Eltheria fa caldo in estate (almeno nella zona in cui trovi) e tutto questo calore ti rende spossato. Legasia è una creatura solitaria e in questi giorni ti rivolge solo un paio di volte la parola. La prima volta eravate a tavola… lei non mangia mai in tua presenza …e dice: combatti come una recluta. Maneggi la spada come un ragazzino maneggerebbe il suo pisello. Scommetto che anche la tua magia è di quint’ordine. La seconda volta che ti parla è durante una sera, poco dopo il calar del sole. Si avvicina a te con la maschera sul volto, i guardi artigliati alle mani e una spada al fianco. Io e Speranza dobbiamo andare via ma torneremo il prima possibile. Non andare nell’ala est e non toccare nulla. Continua a stare in questo castello facendo quello che hai sempre fatto. Trasgredisci alle mie regole e io non onorerò il patto che c’è tra me e Selexia… e la ucciderò quando si farà viva… si avvicina a te …sai quanto sono brava a mantenere le promesse di morte. -.-.-.-.- La mattina del giorno dopo vieni svegliato da uno scossone. Qualcosa ha fatto tremare la terra. Ti affacci dalla finestra e vedi che è apparsa un’impronta di una zampa di drago nel giardino interno. Senti poi il rumore di una porta che viene sfondata. Qualcuno è entrato nel castello e ti sta chiamando. E’ Selexia. Corri da lei e la vedi mentre si guarda attorno. Si accorge di te solo in questo momento. Resta paralizzata per la sorpresa… per poi avanzare con passo pesante nella tua direzione. Non rallenta e ti colpisce con un pugno la faccia. Non ti dà il tempo di reagire che ti afferra per le spalle e ti sbatte contro il muro per continuarti a colpire al volto e allo stomaco. I suoi colpi si fanno sempre più frenetici e deboli. Puoi assaporare tutta la sua frustrazione e la paura che ha accumulato in questi giorni. Preme la fronte vicino al tuo collo e ora capisci che sta piangendo. Bastardo maledetto!... singhiozza …ma lo vuoi capire che mi sei rimasto solo tu? Rimane in silenzio. L’istinto la porta ad aspettare una tua risposta… ma è proprio in questo attimo di esitazione che comprende quanto è vicina al tuo volto. Ti bacia senza ragionare. Quel semplice contatto fa scatenare in lei una passione che non pensava di provare in un momento del genere. Sente il sapore del tuo sangue e questo le piace. Avverti il suo corpo contro il tuo. Rinnovata da questa inaspettata eccitazione, Selexia inizia a spogliarti con movimenti bruschi e fretenetici.
-
La Spada e La Strega III -il volto di Vitra-
click
-
Topic di Gioco
Ryanor
-
La Spada e La Strega 3
@Herlan - Desmanos - Garim Non appena il lupo e la lepre si rendono conto che voi c’è Nomos, Arrynn usa una magia per parlare il comune e si rivolge a Garim: uccidilo! Arry! Esclama Iumill, anche lei usa la stessa magia del suo amato. Uccidilo subito, ora! Senza neanche svegliarlo. Non pensarci neanche. Liberati di lui come una merda pestata. Ammazzalo adesso… anzi …portano nelle prigioni e lascialo al Buio. Fa che il Buio lo corrompa. Per un chierico di Isokrat non c’è destino peggiore che diventare un servo dell’oscurità. Arry, non essere frettoloso. Non sappiamo se è stato lui a vendere i nostri compagni. Ma sappiamo che è stato lui a denunciare Des. Iumill ragiona qualche secondo, poi si rivolge a Garim: uccidilo! Iumi! Esclama Arrynn. Uccidolo subito, adesso! Anzi… non ti muovere! Lo faccio io… Penso che lord Dragonero voglia prima interrogarlo. A quale scopo? Lo voglio uccidere io. Lo ucciderò a fuoco lento… cucinandolo come un coniglio allo spiedo. Arrynn, va a prendermi un palo… uno bello appuntito. Non siamo frettolosi. Ha fatto del male al mio pancin-Des e probabilmente è responsabile del dolore di Sal, della morte di Erok e delle sofferenza di questa ragazza, indica Am’Lith. La strega sta uscendo dalla stanza in questo momento, non vuole vedere Nomos svegliarsi ma non vuole neanche vederlo morire. Il suo desiderio è cancellare dalla sua memoria quel chierico. Arrynn continua: lord Dragonero è un padre… io lo sarò a breve e non oso immaginare il dolore che proverò se qualcuno dovesse toccare il mio bambino… a proposito… il lupo si volta verso Desmanos quando gli sente fare le sue congratulazioni …non dire nulla a Sheya del bambino. Se scopre che ha mandato Iumill incinta in questa missione… bhè …sta volta mi sgozza sul serio. E indica la cicatrice che ha al collo (un orrendo squarcio orizzontale) Iumill sobbalza: già… Sheya …e ora chi glielo dice a Sheya che Erok è morto?! Possiamo acquietarla se gli portiamo la testa di Nomos? Non funziona così. Arrynm si volta verso Garim: milord, lascio a voi il vostro prigioniero. Consideratelo un gesto per dimostrare la mia riconoscenza per l’aiuto che ci avete dato e anche per dimostrarle i dovuti rispetti in casa vostra. Iumill alza le mani: cedo i miei diritti anch’io in segno di rispetto, non rivendicherò più il corpo di Nomos. Arrynn intanto ha preso la balestra di Erok e l’ha consegnata a Desmanos dicendo: era mia intenzione fin dall’inizio riconsegnartela. Certo… non ti ho riconsegnato pancin-Erok vivo …ma è sempre meglio di niente. Salpaghin intanto si è rialzata. Anche lei vuole abbandonare questa stanza. Herlan gli si avvicina e la donna-gatto già inizia a sentirsi irrequieta. Si rivolge al guerriero dicendo che non ha voglia di parlare con nessuno in questo momento. Iumill, preoccupata per lei, gli si avvicina e per fermarla le prende delicatamente il gomito: nincin-Sal… Ma Salpaghin si volta di scatto verso di lei e si libera con violenza dalla sua presa arrivando persino a colpire il polso della lepre: non toccarmi! Urla con una voce carica di paura e rancore. Non avevate mai sentito Sal con quel tono di voce e questo vi stordise. Non-dovete-toccarmi! Righia Sal mentre serra il pugno. Iumill si copre il ventre e Arrynn punta gli occhi sulla donna-gatto. Dopo alcuni secondi molto tesi, Sal esce dalla stanza. Iumill e scioccata e agitata… così tanto che non vuole neanche parlare con Arrynn. La lepre afferra il corpo di Erok e lo porta via da questa stanza, dicendo che vuole preparare la salma per conservarlo così da svolgere i funerali a Draxia, nella casa degli indesiderati. Legate Nomos a una sedia, usate una runa attorno a lui per sopprimere ogni magia e poi lo risvegliate con dell’acqua ghiacciata. @Nomos Quanto ti risvegli ti ritrovi in una stanza senza finestre. Non credi di trovarti più nel castello della capitale di Swoliss. Sei legato a una sedia con solo i tuoi vestiti. Non avverti la magia in te. Nella stessa stanza ci sono il padre di Am’Lith, Heral, Desmanos e un uomo che non hai mai visto prima d’ora. Indossa un’armatura completa e nera ma non ha l’elmo. E’ un nunk anche lui, lo puoi intuire perché ha due orecchie da lupo sulla testa. Ha occhi chiari, pizzo a punta dello stesso colore argenteo dei suoi capelli. Li porta corti e scompigliati.
-
La Spada e La Strega II
La donna appena apparsa si sfila la maschera bianca, rivelando il volto di Blu. Sai benissimo che non si tratta della “vera” Blu. Quindi hai di fronte uno dei cloni di Legasia. Quest’ultima ti chiama: stregone… ti prego …non associare mia sorella con questo scempio di creatura, e indica la donna di fronte a te. Lei, per provocare Legasia, gli lancia un bacio. L’Uguf la ignora e continua a parlare con te: lei è Speranza… o almeno è così che l’avevate battezzata dieci anni fa. Il Buio ha preso il corpo dopo che l’ho uccisa. Speranza sorride di gusto e prende la parola: da allora mi sono unita alla mia sorellina… o mammina? Non ho mai capito che cosa sono io per lei. Lei mi è utile ed è per questo che sopporto il suo caratteraccio. E’ il Buio che la muove e per questo lei sembra una versione di me oscena. Si, certo… come se l’oscenità potesse peggiorare ancora di più quello che sei diventata. L’Uguf caccia fuori dal castello Speranza. Capisci che si tratta di un gesto quotidiano. Speranza va via senza battere ciglio. Legasia si sfila la maschera e la lancia sul tavolo. Per tutta la giornata resti vicino alla strega dei gufi. Nonostante la donna conduca una vita solitaria è piena di impegni. Deve innanzitutto provvedere al suo sostentamento e questo vuol dire pensare al cibo, alla dispensa, a tirare l’acqua dal pozzo... Deve poi occuparsi della sicurezza del suo castello: controllare tutte le rune che ha tracciato, rilasciare alcuni corvi magici come sentinelle. Passa poi un po' di tempo nei suoi laboratori… in questi dieci anni è riuscita a creare dal nulla dei laboratori per magia avanzata, cose che non troveresti da nessun’altra parte. Infine si reca nei sotterranei dove c’è la sua fucina. In questo luogo scorre un fiume di lava che Legasia sfrutta per alimentare la sua fornace. Si lega i capelli, indossa due enormi guanti da fabbro e si lega la maglia alla vita, lasciando su di se un’ampia fascia per il petto (molto larga). Il suo corpo è pallido e magro, quasi scheletrico, ma attraversato da un fascio di muscoli nodosi sviluppati in questa fucina (e non solo). Ti lascia una rapida occhiata prima di mettersi al lavoro. Sta forgiando una spada Ogni volta che colpisce la lama incandescente con un martello si sprigionano diverse scintille. Sono (ovviamente) tutte arancioni… ma dopo iniziano ad essere di tutti i colori. Ti avvicini per controllare meglio e noti che ci sono dei simboli runici sulla lama in lavorazione. Sono luminosi e arroventati e sembrano rinnovarsi di nuovo calore ad ogni colpo di martello. Legasia si ferma. Alza lo sguardo in alzo e inizia a scegliere le parole con cui si rivolgerà a te. Non le piace parlare con te… o almeno questa è l’impressione che hai su lei. Ho parlato con una donna poco fa, attraverso la magia intendo. Si chiama Selexia. Dice che sta venendo a prenderti. Le ho concesso di venire in tuo soccorso e vi lascerò andare senza farvi del male. Purtroppo per Selexia il viaggio è lungo e ci metterà almeno dieci giorni. Lo vuoi un consiglio? Non toglierti l’anello quando la rivedrai. Mi è sembrata alquanto furiosa.