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darteo

Circolo degli Antichi
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  1. @Vittorio @Michele
  2. Selexia indica Zantes: ci sei arrivato! Questo è quello che intendevo… tutto riporta! La Speranza che è stata costruita con il rito del bianco e del nero… LEI che non muore neanche quando viene decapitata… Armac lich! Tutto porta. Selexia stropiccia i capelli del senzanome: bravo maghetto. Raggiungete la capitale di Bastran dopo un giorno di viaggio e dopo un pomeriggio passato sul dorso di una creatura volante evocato dalla dragonessa. Raggiungete le porte della città a tarda notte. Selessa è una capitale circondata da un fossato profondo e da cui si sprigiona una luce verde. Le mura sono solide, imponenti e rivestite in malo modo da del metallo. La città è formata da un enorme cumulo di leviatani ammassati tra di loro. Formano diversi mucchi dall’aspetto caotico e instabile. Migliaia di luci fuoriescono da quelle navi. Attorno alla città, in alto nel cielo, circolano decine e decine di leviatani. Prima di entrare in città, Selexia si copre con un cappuccio. Lei vi fa strada e scoprite che in questo luogo ci sono diverse statue di Selexia. Volete darci qualche spiegazione? Chiede Darsk. Il Dio del tuono si è ripreso anche se è ancora troppo debole. Selexia risponde: ecco… ero considerata una Dea. A Eltheria ero temuta ma a Bastran, poiché lontana dalla mia collera, ero adorata. La capitale si chiama Selessa in mio onore. -.-.-.- -un’ora dopo- Siete entrati in una locanda apparentemente abbandonata. Appartiene a un uomo che deve molti favori a Selexia ecco perché vi ha concesso l’intera struttura. Siete gli unici presenti di questo luogo... che non è tenuto nei migliori dei modi. Non solo potete nascondervi ma anche ripulirvi, curarvi e riposare. Selexia ha voluto prendere un interno piano tutto per lei. Darsk vuole elaborare il lutto in una sua stanza mentre Mornn è uscito per comprare qualcosa da mangiare. [[Nella confusione riuscite a scorgere la chioma rosa di Astilla. La ragazzina cercava voi ma il suo cammino viene sbarrato da un possente corrotto del Buio armato di ascia. Sferra un calcio alla ragazzina che cade su una pila di cadaveri. Sono cavalieri con pesanti armature di metallo. Il corrotto tiene ferma Astilla su quei morti premendogli un piede sul petto per poi mozzargli via una mano con l’ascia. Le sue urla si uniscono a tutte le altre presenti in questo luogo.]] Astilla è seduta su una poltrona della sala da pranzo della locanda. Ha la schiena quasi del tutto distesa in una posizione scomposta. Nella mano stringe un grande boccale che ha riempito con il suo personale rum. La forma del suo corpo si confonde nel buio della notte. Tu sei l’unico a stare con lei in questo momento. Noti un espressione sofferente di Astilla anche se la copre con uno sguardo austero. [[Astilla guarda le frecce scendere a grande velocità. La paura divampa in lei e per questo riesce a ignorare il dolore alla mano. Si copre la testa e si mette in posizione fetale. I dardi impattano al suolo. Molti soldati urlano poiché sono stati trafitti. Subite anche voi la pioggia di frecce. Astilla viene colpita al costato e a una spalla mentre un terzo dardo le sfiora un ginoccio.]] I ricordi di "quella" sera tornano anche questa notte a tormentare Astilla. Questa volta però sono più vividi e dolorosi. [[Astilla striscia per terra per poter anche lei uscire da un cumulo di cadaveri. Ha ancora le due frecce conficcate nel corpo (spalla e costato destro). Si rialza e si guarda attorno senza dire una parola. Vede poi Sildas disteso vicino a una pozza di fango. Le sue gambe sono schiacciate da un altro ammasso di morti. Astilla va da ragazzino e dice con una voce apparentemente calma e rilassata: Sildas… andiamocene. Gli afferra un braccio per trascinarlo via. Si rende conto che il giovane è molto leggero e, voltandosi, capisce il perché. Sildas non ha le gambe intrappolate… bensì non le ha più. E’ stato squarciato all’altezza del ventre e ora parte dei suoi organi sono sparsi al suolo. L’orrore si impadronisce della mente di Astilla e finalmente si rende conto di quello che è successo. Urla a pieni polmoni. Le sue grida sono disumane e straordinariamente potenti nonostante la sua piccola mole.]] Astilla è così ubriaca che ti scambia per Herlan: ricordi, Herlan, cosa mi hai detto a Silv? Ricordi che mi hai chiesto che fine aveva fatto l’Astilla che aveva conosciuto dieci anni fa?
  3. Non ti ho mentito, Miira, credevo sul serio di trovare abbastanza materie prime per entrambe. Ti ho ingannata sulla mia identità… anzi …a dire il vero non sono più quel cavaliere da tantissimo tempo quindi ti ho fatto alcun torto. Selexia parla spensieratamente, aver fatto pace con se stessa la fa sentire molto meglio. Sei sicura di voler portare con noi delle armi di un corrotto? Mirra gli chiede della sua arma. Lei solleva l’elsa della sua spada. E’ tentata di richiamare la lama di sangue ma decide di non farlo per non mancare di rispetto all’arma. E’ complicato. Non è spada che è potente… cioè …è molto potete ma non è uno strumento che permette di risolvere i tuoi problemi. Questa è la spada ultima creata tramite il proibito rituale del bianco e del nero, perfezionato da Haresia tramite le conoscenze della strega d’acciaio. Per creare questa spada occorrono i migliori materiali e i migliori fabbri del mondo… ma è solo dopo il rituale della “pugnalata”… chiamiamolo così …che la spada viene ultimata. Quel rito che mi hai aiutato a portare a termine serve per trasferire la mia anima nella spada. Ora il mio spirito è la mia arma sono una cosa sola. La spada è la mia proiezione del mio spirito… la mia anima che ha preso una forma concreta. Non è quindi la spada ad essere potente ma è la mia volontà plasmata in metallo ad esserlo. Astilla non è interessata a questo discorso ma vuole chiedere una cosa a Selexia: quindi la tua anima è nella spada… vuol dire che non puoi morire fino a quando quell’arma non viene rotta? Oh no! E’ molto peggio… il mio corpo è ancora mortale. Se mi tagli un vaso importante, mi avveleni, mi tagli la testa… fai qualunque cosa che ucciderebbe un qualsiasi essere umano …allora morirò, poiché il mio corpo non può sopravvivere dopo un danno letale. Ma se rompi la mia spada allora morirò lo stesso. In altre parole ora devo stare attenta non solo al mio corpo ma anche alla mia spada… è un enorme rischio ma rispetto a quello che ho ottenuto è un piccolo prezzo da pagare. Miira… sbaglio o mi hai chiesto dei segni sul mio corpo? Appaiono quando chiamo un potere oculare, un soffio o altre mie qualità. Sono linee arcane, Se faccio un grande sforzo fisico allora vedrai comparire sotto la pelle le vene ingrossate… la stessa cosa accade con le linee arcane quando mi concentro su altre mie capacità. Vuoi averle anche tu? Shhh…. Selexia smanaccia di fronte a Miira per farle abbassare la mano. Sussurra: mai fare questa domanda di fronte al colosso o avrà una crisi da cui non potrò riprenderlo. Non fare più questa domanda… non indurlo a rammentare chi era in principio Perché non è una sua capacità, è un innesto che gli ho applicato attorno al cuore passando per la schiena. Si chiama gira-anime ed è una conoscenza di un’altra realtà. E’ proibitissima… non potevo dirtelo …ci sono gli estremi per condannarmi a morte… anzi ...potrei subire la condanna al Buio, la punizione più atroce che esista. Miira propone di prendere i cadaveri ma Selexia risponde: e perché? Quasi tutti sono bruciati, schiacciati o danneggiati gravemente. I pochi corpi ancora buoni per noi si contano sulle dita di una mano… lasciamo che le famiglie di questi disgraziati abbiamo un corpo su cui piangere e da dare alle pire per il rituale funebre. Lasciamo stare anche le guardie uccise dall’arciere poiché dovremmo tornare indietro e lì incontreremo i soldati di Krann… quindi altre noie. Siamo stanchi, mezzi morti, sporchi, affamati e con i vestiti distrutti. Darsk è ferito, io sono ferita, Astilla ha perso la Grifonia e la sua ciurma… ma per nostra fortuna conosco un posto in cui potremo nasconderci. Un posto sicuro come un alcova per un mago. Si trova nella capitale, Selessa. La dragonessa guarda per caso Zantes e gli sorride: tu conservi ancora la spada che ti fece Haresia? Se è così potrei usare il rituale del bianco e del nero su te… ma così la tua anima sarà per sempre legata alla tua sp… Selexia si blocca di colpo. Alla tua spada! Sussurra mentre fissa il terreno. Nella sua mente si formano pensieri e teorie. Alza lo sguardo verso Miira. Selexia è scioccata e dice alla donna: l’anima sarà per sempre legata alla spada! Ripete emozionata.
  4. @Alberich – Oloth Sparite e riapparite in un altro punto del corridoio confondendo così i vostri nemici. Gli uomini di Narrox iniziano a sentire freddo e cercano di agguantarvi ma i loro movimenti sono incerti e impacciati. Altri pirati raggiungono questo corridoio. Da lontano, di fronte a voi, vedete apparire Kaas mentre lancia un impulso elettrico di fronte a se. Vi nota in questo momento e allarga le braccia: che sta succedendo? Come si esce da qui? II ROUND Alberich Oloth Nemici @Desmanos – Nomos – Astaron + (Herlan -> leggi anche tu anche se non sei in questa scena) Mentre Desmanos continua a parlare con Narrox, Sal tiene gli occhi puntati sul nunk. Lo fissa come se la sua vita dipendesse dalle azioni dell’indesiderato. Nonostante questo Sal non interviene. E’ nervosa ma è pronta a seguire Desmanos. Voglio il cuore dell’oceano per essere un vero essere vivente… Narrox dice il vero. Guarda poi Astaron: ho scoperto fin da subito che, in questo mondo, le magie viventi vengono considerate insulsi e indegni simulacri di voi uomini… ma non è colpa nostra se uno di voi ci ha messo al mondo. Io sono un burattino con troppa coscienza…. Ho assaporato cosa vuol dire vivere e ora voglio vivere. E’ un desiderio che avrebbero persino i sassi se potessero pensare. Sal guarda Nomos ma non osa rivolgergli la parola. Narrox continua: non temere, prete, Silàon pagherà per avermi creato… me e tutti i miei fratelli. Desmanos stringe la mano di Narrox. Quest’ultimo sorride e attraverso quel contatto fisico scarica sul nunk un potente fulmine. La magia fa esplodere Desmanos che diventa una nuvola di polvere. Sal urla a squarciagola il suo nome. Le sue grida coprono la risata di Narrox. Quest’ultimo avanza verso di voi ma il pavimento della stanza si “gonfia” per poi crollare. Qualcosa è esploso nei piani superiori provocando questo danno. Precipitate nel vuoto. @Herlan – Astaron – Nomos Herlan solleva le macerie che lo seppellivano e si guarda attorno. L'esplosione ha causato un crollo che ha poi travolto il guerriero. E’ stordito, ha la vista offuscata e le sue orecchie fischiano. E’ coperto di polvere e sangue. Capise che si trova in una grande sala della torre ma tutto è andato distrutto. Sul soffitto c’è un enorme buco che continua poi sul pavimento… e sul pavimento della sala sottostante e così via. Il guerriero nota la figura della maestra di Aurline. La donna non si muove ed è rimasta schiacciata da una colonna di pietra. E’ a pancia in giù e le sue gambe sono sotto le macerie. Nomos riapre gli occhi. Il chierico si trova su una pedana proprio sull’orlo del baratro che si è andato a formare dall’esplosione. La pedana (che fino a poco fa era parte del pavimento) è pericolante e potrebbe cadere da un momento all’altro. Astaron si rialza anche lui. Non è stato schiacciato dalle macerie e si trova sull’orlo del baratro. Il leone nota una figura che si affaccia dal soffitto attraverso il foro creato dall’esplosione. E’ Narrox. Anche lui è sanguinante e sporco di polvere. Fissa Astaron con sguardo perplesso… guarda poi tutto lo scempio creato dall’esplosione e dice: ma che avete combinato? @Desmanos Senti Salpaghin parlare axiriano. Si sta rivolgendo a Erok. Riapri gli occhi. Vedi immagini sfocate dei tuoi due compagni mentre combattono contro i pirati di Narrox ma anche contro i clienti della locanda. Capisci che sei seduto, ricordi di aver stretto la mano a Narrox e poi il vuoto … richiudi gli occhi. Li riapri e vedi di nuovo Sal e Erok. Sono troppi! Dice lo gnomo in difficoltà. Sal si volta verso di te: ha aperto gli occhi! Esclama preoccupata ma anche alimentata da una nuova speranza. Si china verso di te e ti tocca una guancia: Des… Des… cucciolo mio! Mi senti? Le tue orecchie sono tornate a sentire chiaramente mentre Sal finiva la sua frase. Narrox ti aveva ucciso e… una freccia colpisce Sal alla schiena. La punta esce fuori dalla sua spalla. Lei stringe i denti e urla per il dolore. Ti rialzi, fai passare un braccio di Sal attorno al tuo collo e inizi a scappare con Erok. Decine e decine di uomini iniziano a inseguirvi. Perché non usi la campanella arancione? Chiede Erok alla gatta. Qualcuno tra i pirati ha inibito gli incanti di movimento… possiamo solo affidarci alle gambe. Allora corriamo più in fretta. Distanziate i vostri inseguitori e vi nascondete in una piccola stanzina che si trova alla fine di un corridoio. Siete stanchi e non potevate più correre. Adagiate Sal a terra ed Erok rimuove la freccia. La donna-gatto spalanca la bocca ma riesce a non urlare. Due lacrime le scendono dal viso… Sal non piange quasi mai, solo nelle situazioni più disperate. Che facciamo? Dice lei spaventata e frustrata. Sono in troppi. Io ho un’idea… dice Erok con fare turbato …anzi, credo che sia la nostra unica via di fuga. Lo gnomo ti guarda sperando che appoggerai la sua idea. Tu e Sal attende una spiegazione. Erok si mette una mano nella tasca interna della camicia e afferra qualcosa. La mostra a voi due… è la campanella nera. No… dice Salpaghin scuotendo anche la testa mentre cerca di arrestare le lacrime. Erok ti guarda. Con gli occhi ti sta chiedendo di aiutarlo a persuadere Salpaghin.
  5. Una turbata Astilla segue con lo sguardo Selexia mentre le passa vicino. Le rivolge una domanda: ma non avevi un problema al cuore che ti impediva di usare il soffio? Anche Zantes gli fa la stessa domanda. La dragonessa sospira: purtroppo si ma ora sono guarita. Quando un mago originale muore allora tutti i suoi cloni muoiono… ma se precedentemente un clone ha ospitato il suo spirito attraverso la Risonanza spirituale… …quel clone diventa il nuovo originale alla morte del vecchio, conosco la storia. Ma tu guarda! La bambina ha studiato! Va avanti. Mi sono unita con la Selexia originale e questo ha sanato il mio problema al cuore. Ora sono un drago completo. Devi sapere che in passato ho fatto cose buone ma anche cose cattive di cui mi pento tantissimo… ho usato l’Armonia e la Risonanza per entrare in un mio clone e ricominciare da capo… come se cambiare vita potesse cancellare tutti gli errori del passato. Sono arrivata alla conclusione che devo farmi carico delle mie responsabilità. Non posso scappare dai miei errori ma cercare un modo per redimermi. Il Buio esiste in tutti noi e non possiamo scacciarlo, lo si può solo accoglierlo e controllarlo. Ho sprecato gli ultimi duecento anni nel tentativo di annientare la “me crudele” quando in realtà dovevo cercare di convivere con i miei errori. Io… noi tutti siamo luce e Buio allo stesso tem… Selexia guarda Darsk in fin di vita …ma perché non mi interrompete? Invece di sentire queste stupidaggini perché non andate ad aiutare quel poveretto? Astilla si avvicina al Dio del tuono mentre continua a parlare con Selexia: quindi sei il cavaliere senza volto e senza nome? Lo ero. Perché lo tenevi nascosto? Per vergogna. L’eroe che diventa un caduto?! E troppo da sopportare. E ora cosa sei? L’eroe o il caduto? Entrambe le cose. Bha… cosa dovrei dire? Buon per te? E tu, ragazzina? Sei uno dei sette bambini leggendari?! Astilla alza le spalle: sono sempre la stessa. Selexia si avvicina a Zantes e gli accarezza il volto. Gli sorride e lo guarda commossa. Il senzanome ha l’impressione di avere di fronte una donna nuova… rinnovata di nuova energia. Anche Miira si rivolge a lei. Selexia guarda la sua capitana e poi l’elsa della sua spada: ah, ecco… non sono “tornata” in me… sono una nuova me. Mi sono schiusa da quel baco di ipocrisia, stoltezza e depressione in cui mi ero avvolta. La donna si separa da Zantes mentre indossa un ampio e leggero mantello dalle larghe maniche. Non avverto più Scaglia… mio "fratello" è stato furbo e ha deciso di abbandonare il campo di battaglia. Bruciamo i luogotenenti… le creature troppo corrotte dal Buio, come loro, non possono essere usate insieme all’anello di Iurz. Si china sul cadavere di Gomihal: amico mio… Il colosso riapre gli occhi. Lentamente riesce a mettersi in piedi: io… chi sssono? Come la prima volta che è stato risvegliato, anche sta volta Gomihal ha difficoltà nel parlare. La sua voce e i suoi occhi sono quelli di Djaskård. La dragonessa risponde: tu sei Gomihal, il mio guardiano. N-n-non…p-può essere… ricordo… asce… ricordo una barba. Ti chiami Gomihal. No… io s-sono Djas… Go-mi-hal… ti chiami Gomihal! Io s-sono… Gomihal! Torna a parlare con la sua vera voce e i suoi occhi tornano “normali”. Selexia si avvicina ora alla cassa di metallo e inizia a frugare il suo interno. Astilla è perplessa e mentre continua a curare Darsk chiede alla dragonessa: che cos’era quella cosa? Nulla… un piccolo trucchetto. Nulla? Non avrai messo in Gomihal un innesto spirituale? E’ proprio quello che feci, ho innestato in lui l’ultimo gira-anime esistente. Tsss… ti rendi conto di quanto sia proibito quella magia? E’ praticamente condannata da ogni religione. Si? Denunciami pure. Selexia sta indossando il suo spallaccio di quando era il senza volto e senza nome. Prende anche l’elmo ma preferisce non metterlo. Il gira-anime è un innesto che permette a un guerriero di rinascere se qualcuno muore vicino a lui. In altre parole l’anima di Djaskård è entrata nel corpo di Gomihal e ora funge da carburante per il suo corpo. Il colosso aveva ancora i ricordi del luogotenente nano ma si sono dissolti in pochi secondi. Finalmente vedete Gomihal per quello che è realmente: un guerriero morto e privato della sua anima… costretto a tornare in vita consumando le anime dei suoi nemici. Darsk è ferito e anche inconsolabile poiché ha perso il suo compagno quando la Grifonia è andata distrutta. Quando vi rimettete in marcia, il Dio del tuono viene trascinato in barella ed è riuscito solo a dire: ora come faccio a dirlo agli altri? Vi siete allontanati in tutta fretta dalla tomba del cavaliere. Selexia è guarita ma ha scoperto che non può ancora assumere una forma di drago poiché sente ancora troppo dolore. Vorrebbe evocare una creatura alata ma attirerebbe l’attenzione dei leviatani bastriani che stanno per raggiungere questo luogo… ecco perché avete deciso di camminare per un po' prima di tornare a volare. Il sole sta per sorgere e Miira e Mornn iniziano ad avvertire quel tipico formicolio che arriva prima della metamorfosi. Selexia guarda Miira e dice (mentre continuate a camminare): immagino vorrai seppellirmi di domande prima di tornare a quattro zampe.
  6. Darsk torna da voi con delle frecce conficcate nel suo corpo. Cade a terra e respira a fatica. Selexia lo guarda socchiudendo gli occhi… nota poi un tronco spezzato e caduto a terra. Si volta verso Miira, gli sorride e alza un dito per chiederle di pazientare un momento. Si arrampica poi fino a raggiunge l’apice della porzione dell’albero ancora piantato al suolo. Da questa posizione sopraelevata inizia a scrutare la zona. Si ferma quando il suo sguardo nota qualcosa in un punto della foresta. Sorride di nuovo e inizia a prendere un grande respiro. Il cadavere dell’originale svanisce in questo momento e sulla pelle del clone appaiono diverse linee dorate e ondulate. Da dietro un albero lontano da voi, l’arciere inizia a scappare. Selexia ha terminato di accumulare aria e ora soffia fuoco contro quel luogotenente. Una lingua di fiamme si allunga sulla foresta e fa brillare la notte. Il fuoco impatta a terra. Una lampo e poi una colonna luminosa di fiamme ascende al cielo. Arriva poi l’onda d’urto e il rumore assordante dell’esplosione. L’aria mossa dal soffio spazza ogni detrito del bosco. Dovete allungarvi per evitare di essere travolti. Selexia osserva commossa e emozionata il fuoco del suo soffio che illumina l’oscurità. Con un sorriso trionfale la dragonessa assapora a pieno questo suo momento. L’arciere non può essersi salvato. Se alzate lo sguardo potete vedere la sagoma di Selexia, di schiena, mentre contempla le sue fiamme dall'alto di ciò che rimane dell'albero.
  7. Camminate lentamente verso Zweir. Anche se quest’ultimo vi aspetta pazientemente, avvertite una certa tensione nell’aria. Il luogotenente inizia ad alzare la guardia ancor prima dell’attacco di Selexia… Zweir aveva già previsto la direzione del suo colpo. Passi all’attacco anche tu e colpisci il nemico al volto. Quest’ultimo cerca di mantenere la concentrazione e inizia a destreggiarsi tra te e Selexia. Attacca più volte la dragonessa ma lei non demorde. Vi separate per poterlo attaccare in due direzioni diverse. Zweir non sembra essere in difficoltà ma commette un piccolo errore quando si volta per schermare un tuo colpo… e Selexia gli affonda la spada nella schiena. Sferri un altro pungo al volto di Zweir e lo fai girare. La dragonessa ne approfitta per attaccarlo a mani nude e con un artigliata gli squarcia la gola. La spada ultima è rimasta nella schiena di Zweir… proprio di fronte a te. Agguanti il manico e spingi la lama nel corpo del luogotenente trafiggendogli il cuore e uccidendolo.
  8. Narrox si meraviglia di se stesso perchè si sente attirato dalle parole di Desmanos. Torna indietro e porge la mano al nunk. Mi hanno detto che quegli della vostra razza sono fedeli e rispettano i patti. Io non credo di solito a queste dicerie... ma per una volta voglio fare un tentativo. Qua la mano!
  9. Miira pugnala al ventre Selexia. La dragonessa guarda negli occhi la donna per esprimergli gratitudine. L’affondo fa soffrire Selexia ma solo per poco tempo. Le forze la abbandonano rapidamente. Sente freddo e dopo un rapido tremore china la testa e smette di respirare. I suoi occhi sono fissi verso un punto del vuoto. Fa di colpo un enorme respire. Il suo cuore torna a battere. Meglio… molto meglio. Selexia usa la magia per curarsi le mani e si fa aiutare da Miira per rialzarsi. Poi ti spiego tutto, dice mentre si sfila la spada dal ventre. Accade qualcosa di assurdo: dall’elsa fuoriesce del sangue che assume immediatamente la forma di una lama. Si condensa e si tramuta in metallo, creando così una nuova spada affilata e lucente. [per darti un’idea della forma della lama, immagina una cinquedea] L’originale Selexia appare tra gli alberi mentre avanza con passo incerto verso di voi. Indica la spada creata con il sangue e dice al suo clone: cosa hai fatto? Cosa hai osato… Fare?... finisce la domanda la vostra dragonessa con fare ironico …ho completato il rituale del bianco e del nero creando la "spada ultima". Si blocca per riflettere sulle parole che ha pronunciato quasi istintivamente. Un sorriso dettato dalla sorpresa si forma sul suo volto: mpf... la spada ultima. Il clone si rende conto di aver creato la spada che tanto anelava. L’originale è adirata e continua ad avanzare ma qualcosa attira la sua attenzione. Al suo fianco si trova Astilla. La giovane capitana ha appena raggiunto questo luogo. E’ sporca, ferita ed esausta, con i vestiti strappati e i capelli rovinati. Fiorediciliego è adirata… non proprio contro Selexia ma contro il Buio. E tu cosa vuoi? Dice l’originale dragonessa. Astilla non gli risponde e questo fa perdere le staffe a Selexia. Lei usa di nuovo quella saetta nera contro la ragazzina ma quest’ultima devia il raggio sfoderando la spada di cristallo verde. Entrambe le "Selexie" sobbalzano quando vedono quella scena. Il clone però sorride per la sorpresa: è impossibile evitare quell’incanto… solo uno dei sette bambini leggendari può esserne capace! Astilla avanza verso l’originale dragonessa. Quest’ultima è titubante e dopo qualche secondo scaglia di nuovo la saetta nera… e anche questa volta viene deviata da Astilla. La dragonessa continua a usare le sue magie e le lancia sempre più velocemente. Fiorediciliego invece inizia a correre contro Selexia, la raggiunge e gli pianta la spada nel ventre. La Dea urla per la rabbia, per la sorpresa e per il dolore. Si piega verso il basso quando Astilla gira la lama della sua carne. Intanto inizia a piovere. La ragazza estrae la spada dal corpo di una Selexia sempre più sofferente… per poi riaffondarla nel suo ventre. Astilla fissa Selexia con occhi iniettati di sangue. Alimentata da una rabbia che non può essere sanata, Fiorediciliegio pugnala di nuovo Selexia… ancora e ancora. L’originale cade a terra e Astilla si siede su lei senza smettere di fissarla. La dragonessa si guarda le mani che sono sporche si sangue. Si copre poi il volto come un bambino spaventato e sente ancora una volta la lama che si apre un passaggio nel suo copro. Urla mentre è in preda al panico e piange. Astilla continua ad affondare la spada nel suo corpo ma si trova in una posizione scomoda per continuare a usare la sua arma… decide così di gettarla via e di prendere una pietra per fracassare una tempia della dragonessa. Il colpo stordisce la donna ma continua a rendersi conto di quello che sta accadendo attorno a lei. Astilla non è soddisfatta e decide di usare solo le mani. Un pugno e poi un altro… sempre più velocemente. Nella mente di Astilla riaffiorano i ricordi di quando il Buio ha massacrato l’esercito di Vànesh e questo accresce la dua disperata ira. Un tuono cade vicino a voi mentre il temporale si fa violento. A ogni colpo Astilla sente una frustrazione sempre più grande. Urla poi di rabbia ma non smette di colpire Selexia… neanche quando le nocche iniziano a sanguinare… neanche quando il volto di Selexia non è più riconoscibile. Astilla non si rende conto che sta picchiando un cadavere. Non si rende conto più di nulla. Zweir intanto sta combattendo contro Gomihal… e il luogotenente riesce a spezzare il collo del colosso. Il clone urla il nome del suo guardiano. Punta ora la spada contro il nemico, in segno di sfida, mentre un lampo illumina la zona. Darsk si guarda attorno per poi correre in una direzione: penso io all’arciere. Il clone guarda Miira: sei con me? Lei due donne si mettono l’una affianco dell’altra mentre avanzano contro Zweir. Djaskård però sorprende Selexia raggiungendola verso il suo lato sinistro. Il nano però ha voltato le spalle a Zantes e il senzanome lo colpisce alla schiena con il suo soffio. Questa volta il luogotenente viene colpito in pieno. Inarca la schiena e si paralizza per il dolore… Selexia approfitta di quell’istante e fa scattare la sua nuova spada contro di lui. Il fendete è stato così rapido che non può esser stato visto da un occhio umano. La sua lama ha disegnato un fugace arco d’argento nell'aria. Djaskård sembra essersi paralizzato. Selexia continua ad avanzare contro Zweir, con Miira sempre al suo fianco. Neanche si volta per vedere Djaskård e la sua testa che rotola a terra in questo momento.
  10. @Nomos – Astaron – Desmanos Dopo la sfuriata di Desmanos, Narrox gli risponde: posso capire la tua collera, cane. Ma hai perfettamente ragione quando che voglio diventare una persona vera. Voglio vivere! E’ per caso un desiderio così crudele? Voglio essere come voi, sapere che sapore ha una mela o il calore di una coperta. Salpaghin vuole riacquistare la memoria… e se dovesse pentirsene? Se nel suo passato ci sono traumi violenti o se lei era una persona crudele? Sal avanza di un passo: il dubbio non mi fa dormire la notte! Io posso essere tutte le cose che hai descritto e fino a quando non scoprirò la verità e come se fossi tutte quelle versioni di me allo stesso momento. Non ce la faccio più a vivere in questo modo. Hai mai pensato che c’è un’altra spiegazione? E quale sarebbe? Se tu avessi voluto rimuovere la tua memoria? Se avessi commesso o visto qualcosa di così orrendo da dover rimuovere il tuo passato? Sal è visibilmente scioccata dalle parole di Narrox, poiché hanno fatto breccia nella sua ragione. Lui continua: ma non lo vedi che hai un occasione per ricominciare da capo? Puoi essere quello che sei… basta solo voltare pagina. Anch’io voglio la tua stessa cosa… solo che a me serve veramente quel desiderio. Tu non ne hai bisogno. Torna ora a guardare Desmanos: piccolo cane, non metto in dubbio la tua lealtà per Sal… e la stessa cosa vale per quel piccolo balestriere gnomico. So che vi fidate l’uno dell’altro… ma voglio farti una domanda e ti prego di essere sincero… ti fidi ora dei marinai che ti stanno portando dal tesoro? Lasciamo LEI fuori da questa discussione… esclama preoccupato Narrox mentre si rivolge a Nomos …LEI, il re teschio e tutti i mostri di quel regno perduto non cercano la mappa perché non sanno della sua esistenza. Sono io che l’ho rubata al mio creatore, io l’ho rubata a Silàon… il mio errore è stato quello di affidare la mappa a Ignato Ral… e lui ha cantato di fronte a quegli occhioni blu… indica Sal con la mano. Ascolta ora Astaron per poi chinarsi in avanti e rispondere al leone: ti sentirai meno lusingato quando realizzerai che per attaccare questa torre sono prima dovuto passare con la forza attraverso il porto dei leviatani. Mentre si allontana, Narrox dice: non sono un distruttore… anche se a Silv mi sono lasciato prendere la mano. Quindi mi sono chiesto… perché uccidere tutti i marinai di questa locanda?! Alcuni di loro sono abilissimi guerrieri e non meritano di finire in questo modo. Per questo ho detto a tutti loro che smetterò l’attacco non appena mi consegneranno Salpaghin. Divertitevi a giocare con loro. @Herlan Quando la donna ti sente parlare si ferma. Ti guarda con meraviglia e infine scoppia in una fragorosa risata. I soldati di Narrox intanto vi hanno raggiunto da entrambi i lati del corridoio. La strega smette di ridere e punta una mano contro il primo gruppo: vedi quegli uomini essiccarsi e urlare per la paura e il dolore. La donna punta l’altra sua mano sul secondo gruppo: i loro corpi esplodono e il loro sangue si congela all’istante mentre è ancora a mezz’aria. Quella scena ti ricorda i Sepolcri del Buio. I nemici sono tutti morti. La strega sorride e ti dice: piccola lezione di alchimia, la neve trattiene l’umidità... e il ghiaccio ha un volume maggiore del liquido… saputo questo basta concentrarsi sulle giuste magie. La donna guarda ora la finestra che dà all’esterno: ascolta, Herlan, vogliamo proseguire per la torre o usciamo a prendere la Fulgore? Potremo restare in questo posto e massacrare l’intera armata di Narrox oppure possiamo raggiungere il leviatano. Cosa proponi? @Oloth – Alberich Abbandonate il Sofis mentre il tronco dell’ent si spezza e crolla a terra sotto i vostri occhi. Altri colpi flagellano la torre che trema e sussulta. Durante la vostra corsa vi trovate a superare un corridoio ma i soldati di Narrox vi circondano. Il servitore di Oloth intanto ha raggiunto l’ultimo piano.
  11. Miira si scaglia contro il gigante Zweir. Il luogotenente non è più così veloce e la donna riesce a stenderlo per poi salire su lui e tempestarlo di pugni fino a quando non smette di muoversi. Da dietro i due dragoni, in alto nel cielo, appare un piccolo puntino blu. Un istante dopo quel puntino si schianta al suolo. E’ piombato vicino a voi investendo la Scagliadellanotte. Il drago è stato attraversato dal quel puntino: un ala e parte del costato si sono separati dal resto del corpo. Carne e frammenti di ossa si spargono al suolo mentre un enorme getto di sangue bagna la foresta. Piombando a terra, quel puntino blu ha riprodotto il boato di un tuono. Solo ora potete accorgervi che si tratta di Darsk. Il Dio del tuono si rialza da terra mentre il suo corpo è attraversato da diverse scariche. La Scaglia ruggisce per il dolore mentre si inclina su un fianco per poi crollare a terra. Riassume forma umana e scompare dietro un paio di alberi. Lo sentite urlare disperato. La vera Selexia si volta verso Darsk. Quest’ultimo alza una mano verso il cielo e un fulmine cade sul suo palmo. Il giovane stringe la mano attorno a quella saetta che assume la sua reale forma, quella di una lancia dal manico nero e dalla lama piegata (come un fulmine). Altre scariche elettriche si espandono da lui. Sghignazza e punta la lancia verso la vera Selexia. Riferendosi alle urla della Scaglia, Darsk dice: e così anche il Buio può avere paura?! L’originale dragonessa fa un gran respiro ma qualcosa alla sua destra attira la sua attenzione. La Grifonia appare tra le nuvole pronta a ingaggiar battaglia. Selexia decide di soffiare contro la nave. La notte si illumina di rosso. Dalla bocca del drago esce una colonna di lava incandescente circondata da un denso fumo nero. Astilla riesce a virare ma il soffio di fuoco colpisce lo scafo della nave danneggiandola gravemente. Fiorediciliegio però sorprende la dragonessa continuando ad avanzare. Fa schiantare la nave sul ventre di Selexia, sfruttando la prua acuminata (resa tale dal soffio di Selexia). La Grifonia perfora il petto della dragonessa ed entra in profondità nelle sue carni. La creatura ruggisce e geme di continuo, si agita e inizia a tremare. Afferra con le zanne il leviatano e lo distrugge in mille pezzi, infine cade di schiena nella foresta e anche lei scompare alla vostra vista. La vera Selexia è ancora viva e dalla sua posizione lancia una magia nella vostra zona. Un raggio simile a un fulmine nero attraversa la foresta (o quello che rimane) e colpisce la vostra Selexia. Non si aspettava nulla di tutto ciò. La magia impatta sulla spada distruggendola all’istante. L’energia dell’incantesimo è tale da spezzare i polsi di Selexia per poi farla volare via. Zantes fa per raggiungerla ma una freccia gli sbarra la strada. L’arciere è tornato. Si è nascosto e ora ha preso di mira il senzanome. Un’ascia sfiora il naso di Darsk che si era appena scasato per evitare l’attacco. Djaskård si è rialzato, il suo corpo si sta rigenerando e ora è in grado di combattere. Miira si volta ora verso Zweir. Il suo corpo, disteso a terra, ha un enorme squarcio verticale su tutto il tronco… ma l’interno è cavo, come un guscio d’uovo vuoto. Miira si accorge che qualcuno è al suo fianco. Il vero Zweir si è liberato dalla sua armatura e ha raggiunto Miira. E’ un uomo dai capelli neri e lunghissimi, con occhi dalla sclera nera e le iridi bianche. Colpisce la donna con un pugno al volto. Lo zigomo, la mandibola, alcuni denti e altre ossa di Miira vengono frantumati. Anche il suo occhio viene danneggiato e ora non riesce più a vedere bene. La forza del pugno solleva Miira dal suolo e la scaraventa all’indietro fino a quando non impatta contro un albero. Miira riapre gli occhi. E’ ancora stordita e tutto quelle vede sono immagini sfocate di Zweir che si avvicina a lei. La donna perde di nuovo i sensi. Quando riapre di nuovo gli occhi, vede il luogotenente che combatte contro Gomihal mentre la foresta continua a bruciare. Miira si è ripresa del tutto e si accorge che vicino a lei c’è Selexia (il clone). E’ se seduta a terra, tra le radici di un albero e con la schiena (priva di ali di fuoco) contro il suo tronco. Le sue braccia sono lungo i fianchi. Perde sangue dalla bocca e ha uno sguardo stanco. Ciò che rimane della spada sono l'elsa e un frammento di lama acuminato. Miira la raggiunge. La dragonessa alza lo sguardo verso di lei e indica con la testa ciò che rimane della spada: devi fare una cosa per me… dice con voce debole …ma devi fidarti. Prendi la spada perché io non posso muovermi. Prendi la spada e pugnalami al ventre.
  12. Volehara C-che volevano dire quelle persone? Avete sentito anche voi? Sembra che a una donna gli è capitato qualcosa di molto molto brutto. Stringo il martello e rispondo al nano: io non so combattere.
  13. @Herlan Avverti un grande male che si sta spargendo tra le sale della locanda… ma percepisci anche un male assai più grande fuori dalla struttura. Ti ritrovi a correre in un corridoio che confina con l’esterno. Molti uomini stanno fuggendo in tutte le direzioni. Nel caos del momento riesci a intravedere la maestra di Aurline. Anche lei ti ha visto. Si trova nella parte opposta del corridoio. Avanzate per potervi ricongiungere ma qualcosa fa esplodere il corridoio. Una grande palla di fuoco ha sfondato la parete per poi schiantarsi vicino a te. L’esplosione (e l’onda d’urto) non ti hanno ferito ma gli uomini di fronte a te sono tutti morti. Si è aperta una voragine nel corridoio. Lo squarcio nel pavimento separa te e la strega. Vi guardate l’un l’altro e scoprite che state bene, siete solo storditi e sporchi di polvere e fuliggine. Vi affacciate verso l’esterno per vedere cinque navi nere che flagellano la torre della locanda con colpi incendiari e magie. Sono le navi di Narrox. La strega crea un ponte di ghiaccio che ti permette di attraversare la voragine. Un secondo attacco distrugge un'altra zona di questo corridoio e delle macerie crollano vicino a voi bloccandovi la strada. Potete tornare indietro o scendere nel piano inferiore attraverso la voragine e prendere altre scale. Affacciandoti all’esterno puoi vedere le altre navi, quelle dei clienti della locanda, mentre vengono distrutte dalla flotta di Narrox. @Oloth – Alberich L’ent non riesce a comunicare con Oloth e dovete allontanarvi da qui il prima possibile. State per abbandonare questa sala quando una magia raggiunge il Sofis e si schianta sull’ent. L’albero vivente inizia subito a prendere fuoco mentre altri colpi perforano le pareti e il soffitto. Le macerie cadono sull’ent e sulle persone che si trovano in questo luogo. Questi uomini urlano disperati quando vedono l’albero avvolto dalle fiamme e raggiunto dalle macerie. @Nomos – Astaron – Desmanos Desmanos entra nella sala del banchetto che si trova nella zona più alta della torre. Subito dopo di lui arriva Nomos. Il chierico, vedendo il nunk, aveva deciso di seguirlo. In questo luogo si trovano Astaron e Sal. Entrambi stanno fuggendo. Il leone è ferito al ventre ma non sembra nulla di grave, Salpaghin invece perde molto sangue dal braccio. Lei si separa dal brooler per correre verso Desmanos e abbracciarlo forte. Chiede poi al nunk se ha visto Erok. Desmanos non fa in tempo a rispondere perché un urlo riecheggia per tutta la stanza. E’ un urlo rabbioso, qualcuno ha chiamato Salpaghin. Da una finestra che si affaccia all’esterno entra nella sala un uomo. Sal si pietrifica quando lo vede: Narrox! Sussurra. Il capitano Narrox è un uomo alto e molto magro. Veste abiti semplici coperti da un semplice mantello marrone chiaro. Lo indossa in modo tale da tener scoperto un braccio. A quel polso porta un braccialetto d’oro. I suoi capelli sono spettinati, neri e lunghi non più di una mano umana. Il suo volto è allungato, il suo naso e grade è aquilino, il mento e gli zigomi sono marcati. Ha una carnagione che ricorda il colore della sabbia e le sue labbra sono sottili. Sono gli occhi però il suo elemento più inquietante: non li potete vedere perché sono coperti da due enormi macchie nere, più grande delle sue orbite. Due piccoli puntini bianchi in mezzo a tutto quel nero è l’unica prova dell’esistenza dei suoi occhi. Una simile forma sta a indicare una grave corruzione del Buio. Mylgara Salpaghin! Narrox ripete il suo nome ma questa volta è calmo. E’ venuto da solo. Si ferma a circa dieci metri da voi. Contempla la ladra per diversi secondi per poi commentare: ti sei fatta nuovi amici?! Anche loro hanno qualcosa che vuoi rubare? Vattene via, Narrox! Dice Sal mostrando i denti. Cerca di apparire rabbiosa ma trema per la paura. Narrox intanto continua ad essere calmo: ridammi la mappa e andrò via. Sal fa segno di “no” con la testa. Narrox si rivolge a voi: perché la state aiutando? Parla con me! Ma lascia stare loro. Il capitano però continua a parlare con voi: avete una vaga idea di cosa c’è in quel tesoro? Ti prego, smettila! Non vi siete mai chiesti di cosa possa essere quest’oggetto che Mylgara Salpaghin sta cercando disperatamente? Sta zitto! Il cuore dell’oceano! Chiamato anche il cuore di Evetrin… la leggenda vuole che Evertin sia una sirena creata da una delle figlie di Cosm, la semi-dea Sirill. In quel tesoro si nasconde quel cuore. Ora… io non sono un religioso e non mi interessa sapere se quell’oggetto è realmente il cuore di una creatura creata direttamente da una Dea. Ma una cosa so per certo: il cuore dell’oceano è un cristallo primordiale. Chiunque lo prenda è in grado di realizzare un desiderio… un desiderio personale. Una volta usato il cristallo diventa una normale roccia. Il primo che lo tocca può esprimere un desiderio… e poi basta. Mylgara Salpaghin vi aveva menzionato tutto questo? Immagino di no.
  14. Miira continua a colpire Zweir fino a quando non riesce a piegarlo facendo leva su un ginocchio. Una spada incandescente recide il capo del luogotenente. La sua testa rotola via e Miira, alzando lo sguardo, vede che alle spalle di Zweir si trova la vera Selexia. La dragonessa fissa la donna mentre rinfodera la sua spada. Traditrice? Io? Per cosa? Indica la Scaglia: ho ucciso mio fratello, questo vero. Ma nella mia famiglia questo non è un peccato... quello che vedi lì non è più la Scagliadellanotte, è solo un corpo alimentato dal Buio. Un’arma. Magari il re teschio non rispetta la memoria di mio fratello… ma perché privarsi di un’arma così potente quando c’è una guerra da vincere? E se non avessi voluto quel corpo da usare come un burattino e sta sera riuscissi a uccidermi… cosa dovrei dire? "Oh, se solo avessi sfruttato Scaglia anziché conservare la mia integrità morale!" Questo è patetico. Io sono Selexia, la Dea della distruzione… ho incendiato intere città e spazzato via interi popolo… da come la vedo io sono sempre stata coerente… non ho tradito nessuno. Gomihal invece… tsk! Gomihal! Una guardia che preferisce levare le armi contro la sua creatrice per difendere un mio clone! Inaudito. La Scaglia guarda Selexia: cosa hai fatto?… Indica Zweir …sei uscita fuori di testa? Sta tranquillo! Ho solo “accelerato i tempi”! Zweir ci avrebbe messo un secolo a schiudersi. Zantes scatta in piedi, fissa Djaskård e fa un grande respiro. Il nano si ferma e fissa con superficialità il senzanome. Scaglia invece si è accorto di qualcosa e urla al luogotenente: spostati, Djaskård, non è una magia! Troppo tardi: Zantes soffia del fuoco contro il nano che viene travolto. Una colonna di fiamme spazza via il terreno e riscalda l’aria. Djaskård prova a scansarsi ma quel fuoco lo investe portandogli via un braccio destro. Il luogotenente vuole subito passare al contrattacco e scaglia una delle sue asce contro Zantes. L’arma però non raggiungerà mai lo stregone. La catena, la cui estremità è legata all’ascia, viene agguantata dalla vostra Selexia. La dragonessa è adirata. C’è ardore e determinazione nei suoi occhi. Si volta verso la cassa di metallo e impone su di essa l’altra mano. Tale cassa si apre e dal suo interno si leva una spada. E’ lucente, bianca e simile alla Speranza. Vola rapidamente verso la vostra Selexia e ora l’afferra. La stringe saldamente per poi slanciarsi contro Djaskård e tagliargli il ventre con un solo fendente. Le budella escono fuori dal nano mentre vomita sangue. Selexia lo colpisce di nuovo aprendogli uno squarcio dall’inguine alla gola. Mentre Djaskård cade al suolo, la Scaglia carica la vostra dragonessa ma lei risponde voltandosi verso di lui e tagliargli la gola. La dragonessa completa il giro attorno a se per alzare la spada e bloccare così l’attacco dell’originale. Quest’ultima infatti aveva provato ad attaccarla alle spalle. Le due “Selexie” si trovano in uno scontro corpo a corpo. Una prova di forza mentre le loro spade continuano ad essere a contatto tra di loro. L’originale è più alta della vostra dragonessa e sta per avere la meglio… ma il clone, dopo uno sforzo, riesce a sovrastare la sua rivale e a gettarla a terra. Gli occhi della vostra Selexia sono cambiati e questo spaventa l’originale. Per tale motivo si trasforma in un fumo e schizza verso il cielo. Anche Scaglia, mentre è agonizzante a terra, si trasforma in fumo che ascende verso l'alto. La coltre nera si addensa nel cielo ricomprendo l’intera volta celeste. Tuoni rossi si sprigionano da quelle nuvole. Due teste draconiche fanno capolino da quella coltre. Due dragoni dalle scaglie nere e i riflessi rossi si palesano di fronte a voi. I loro occhi sono piccoli e rossi come tizzoni, i loro denti sono acuminati e argentati. La vostra Selexia non ha paura e li fissa entrambi mentre due ali di fuoco compaiono sulla sua schiena. Zweir si è rialzato proprio in questo momento, nonostante non abbia più la testa. Cammina verso Miira mentre il suo corpo aumenta di dimensioni. Ora ha raggiunto i tre metri d’altezza. Djaskård tossisce e sputa sangue. E’ ancora vivo e dice a Zantes che sta venendo a ucciderlo.
  15. Continui a combattere contro Zweir e inizi a conoscere il suo stile di lotta… ecco perché un paio di volte riesci ad eludere le sue difese a colpirlo. Zweir è comunque un avversario da non sottovalutare… è così abile che ogni volta che tenti un affondo, lui riesce a capirlo e tenta di attaccarti nello stesso momento. Gomihal ascolta le tue parole e si blocca. La Scaglia non ne approfitta e attende l’azione del colosso. La vera Selexia sorride e dice al dragone: lascia che il traditore Gomihal vada contro Djaskård, voglio divertirmi a vedere quei due bestioni scontrarsi… tu, ombra che guidi il corpo di mio fratello, uccidi il mio clone. E tu cosa farai? Chiede Scaglia. L’originale Selexia torna a sedersi: io? Mi sembra di aver detto che voglio divertirmi… voglio vedere che uccidi il mio clone.
  16. Gomihal si volta verso la Scaglia e prova a colpirlo ma quest’ultimo scivola sotto le braccia del colosso. Il drago è rapido e si destreggia bene. Confonde Gomihal con i suoi movimenti ma attacca raramente poiché ha paura di farsi trovare senza difese dal suo titanico avversario. Djaskård sfodera le sue asce e inizia a muoversi verso di te. L’arciere (l’uomo fatto di ombra) esce fuori dal cratere creato da Zantes e si avvicina alla vera Selexia. Lei gli dice che probabilmente i soldati della città dovrebbero arrivare da un momento all’altro e che devono essere fermati. L’arciere abbandona così il campo di battaglia mentre la vera dragonessa guarda il suo clone. Con un impercettibile movimento della mano, la donna lancia una magia contro la vostra Selexia che viene sollevata dal suolo e schiantata poi contro un albero. Tu intanto ingaggi battaglia contro Zweir. Non credevi che il cavaliere potesse essere così veloce. I suoi movimenti sono così fulminei che riesci a vedere due luogotenenti. Cerchi di difenderti dai suoi attacchi intuendo dove potrebbe colpire. Un paio di volte sei riuscito a ferirlo. Ti rendi conto che il nemico che hai di fronte a te è così potente che evidenzia tutte le tue debolezze e i tuo errori durante questa fase di scherma. Zweir salta all’indietro e soffia contro di te una nube oscura. Ti senti debole.
  17. Gomihal e Miira partono alla carica. Il colosso punta alla vera dragonessa ma Djaskård gli sbarra la strada. I due barbari si scontrano. Inizia così una prova di forza tra i due. Gomihal urla per la rabbia e tenta di avanzare ma i suoi sforzi sono vani. Decide così di provare a sollevare il nano e per un attimo stava per riuscirci. L’espressione di Djaskård vi fa capire che anche il lui sta usando tutta la sua forza per tentare di sovrastare Gomihal. Miira raggiunge il cavaliere delle ossa e lo colpisce al volto. Il pugno è stato così possente che formare delle crepe sul cranio del luogotenente. Quest’ultimo arretra e barcolla. Alza poi lo sguardo verso Miira. Sembra sorpreso e infastidito. Il suo elmo rotea in modo che il teschio di sinistra raggiunga la posizione centrale. Dai suoi molteplici solchi che costituiscono i suoi occhi, il luogotenente inizia a piangere sangue. La vera Selexia vuole spiegare cosa sta accadendo: Zweir è un signore della guerra, ogni volta che scende in combattimento dai suoi occhi fuoriesce tutto il sangue che è stato versato in tutte le guerre della storia. [Zweir pronuncia = svæier] Un’enorme mano appare ora dietro la vera dragonessa. Sbatte al suolo facendo vibrare la terra. Copre l’intero ingresso della tomba del senzavolto e senzanome. La dragonessa spalanca gli occhi per la sorpresa. Si tratta della mano creata dagli spiriti di ombradifuoco. E’ stato Zantes a chiamarla. Lo stregone, attraverso quella mano, evoca una sfera di fuoco. Poiché l’incantesimo confluisce attraverso la mano gigante, tale sfera viene ingrandita centinaia di volte… e viene lanciata in un luogo chiuso. La terra si gonfia e infine non riesce più a contenere la forza dell’esplosione. Il suolo viene squarciato e le fiamme si levano in ogni direzione. L’onda d’urto vi investe e vi fa volare via. Il rombo dell’esplosione è assordante. -.-.- Le orecchie vi fischiano mentre cercate di riprendervi. Siete stati storditi da quella magia. Realizzate solo ora che state gattonando. Cercate di riprendere l’equilibrio di rialzarvi. I suoni attorno a voi sono ovattati e distanti. La foresta brucia e molti alberi sono stati carbonizzati all’istante. I loro tronchi cadono a terra ma voi non sentite il rumore, solo una vibrazione sul terreno. Miira è stata protetta da una sfera magica evocata dalla vostra Selexia. Zantes invece è immune al fuoco. Improvvisamente le vostre orecchie tornano a percepire il fuoco. Sentite il crepitio delle fiamme e gli alberi che cadono a terra. La vera Selexia fissa scioccata il cratere in cui si trovava la tombra. Gomihal, rialzandosi dice, se lì dentro avevi nascosto un esercito a quest’ora sarei morto dall’imbarazzo se fossi al posto tuo. Lei gli rivolge un’occhiata. Gomihal riesce a comprendere le sue emozioni ed esclama: oh per gli Dei, lì dentro c’era davvero un’armata nascosta? Scoppia in una fragorosa risalta. La vera Selexia è infastidita ma si rivolge a Zantes: tu! Dice con voce rauca. Alza una mano verso l’alto e sul senzanome compaiono di colpo un’infinità di tagli. Lo stregone cade a terra mentre la vostra Selexia corre verso di lui per sincerarsi delle sue condizioni. Gomihal carica la dragonessa originale ma anche questa volta Djaskård gli sbarra la strada. Un’ombra si muove dal cratere, raggiunge il colosso alle spalle e lo trafigge alla schiena con la sua spada. Riconoscete quell’uomo, è Scagliadellanotte. La vostra Selexia, mentre stringe Zantes a se, spalanca gli occhi nel vedere suo fratello. Zweir intanto si avvicina a Miira e si mette in posizione di guardia.
  18. @Massimo Ora che hai accettato questo caso, fratello Giosuè ti mostra delle foto della scena del crimine. Vedi le tre auto completamente bruciate nella pianura a ovest di Ivrea. Si trovavano su una strada innevata che hai percorso diverse, specialmente nell’ultimo anno. Le altre foto mostrano alcuni cadaveri ritrovati dai templari dei cacciatori di morti (al servizio di Raoul) smembrati, parzialmente divorati e ustionati. Sono le ultime foto che ti lasciano perplesso: mostrano le armi da fuoco che appartenevano a quella squadra. Tutti quei fucili sono stati “distrutti dall’interno”. Non sei un esperto di queste armi e non sai come sia potuto succedere. Il templare infine ti spiega che hai carta bianca… puoi anche chiedere aiuto a chiunque ritieni possa darti una mano. In altre parole puoi avere dei consulenti con te… l’importante è che non riveli a nessuno la notizia della morte di fratello Raoul. @Michele Raggiungi in pochi minuti la domus per poi far visita a Minetti. Il francescano stava parlando con Sonia ma quest’ultima interrompe il loro discorso quando ti vede arrivare. L’ex portavoce si avvicina a te e sospira: il prigioniero continua a ripetere sempre le stesse cose… che è innocente, che è addolorato per la perdita del fratello, che lui non dovrebbe trovarsi qui…
  19. E’ stata questa frase a convincere il resto del gruppo a tagliare per la foresta. Entrate così tra quegli alberi e vi fermate quando cala il sole. Secondo i vostri calcoli dovreste trovarvi al centro del bosco. Cercate di nascondere un senso di inquietudine sempre più intenso. Accendete un fuoco, preparate dei giacigli e delle rudimentali trappole (servono più che altro ad avvertivi se qualcuno si avvicina a voi anziché ferire). Giovanni, come la maggior parte dei suoi compagni, sta contemplando il fuoco mentre si riposa seduto su un tronco abbattuto. Balza in piedi quando si accorge che manca Laerte. Dove diavolo è andato? Cristina si alza anche lei e inizia a chiamarlo. Ogni volta che pronuncia il suo nome, la donna si rivela sempre più preoccupata. Adriano commenta: gli avevo detto di pisciare dietro l’angolo… ma no! Lui doveva farla lontano dall’accampamento… alza la voce …Laerte! Laerte! Laerte Foscon! Continua Cristina. Quanti Laerte si trovano in questo bosco? Commenta Giovanni sarcastico e nervoso. Un rumore vi fa sobbalzare. E’ stato un suono simile a un legno che veniva spezzato… qualcosa di molto più grande di un rametto a terra. Subito dopo quel rumore ne potete udire altri provenire dalla foresta. Si tratta di versi acuti ma non riuscite a capire se sono fatti da un animale o da un essere umano. Ricordano degli urli ma non di terrore… bensì di euforia. Non riuscite a capire quante creature riproducono quei versi ma comprendete che vi hanno circondato. Prendete le vostre armi e delle torce per illuminare l’oscurità ma quello che vedete è solo un infinità di alberi. Cristina e Pidocchio sono nel panico. La donna lascia cadere la torcia e urla quando sentite un ruggito. Anche Adriano urla per lo spavento. Il ruggito è profondo, vibrante e molto molto vicino. Non è reale! Grida Giovanni… ma capite che l’uomo sta cercando di ingannare se stesso anziché tranquillizzare tutti voi. I versi acuti continuano a farsi sempre più vicini. Non riuscite a “a dare un volto” a quei suoni (del resto non capite se sono prodotti da un uomo o da un animale). Uno dei due marine urla qualcosa e indica un cespuglio vicino a voi. Impiegate diversi secondi per accorgervi che, tra quelle foglie, un volto vi sta fissando. Ha un inquietante sorriso, così largo che sembra deformare la sua faccia. L’americano cede al panico e solleva il suo fucile contro quella "cosa" e spara due volte. Probabilmente il marine ha colpito la creatura che ora si ritira nel cespuglio per poi allontanarsi… vedete le foglie muoversi al suo passaggio. L'americano trema e suda per la paura mentre inizia a ricaricare l’arma. I versi acuti sono sempre più vicini a voi.
  20. @Alberich @Herlan @Astaron @tutti (sera) Un esplosione fa tremare l’intera struttura. Seguono altre esplosioni sia interne che esterne alla torre che ora si inclina da un lato. Si sviluppano degli incendi e i clienti urlano disperati mentre cercano di fuggire. La terra continua a tremare ed è difficile persino fare un singolo passo. @Herlan Dovevi vederti con la strega ma quando sono iniziate queste esplosioni ti trovavi su una scalinata per raggiungere la sala del banchetto… perciò non sai dove si trova la maestra di Aurline e non sai se sta bene (come il resto dei tuoi compagni)
  21. Volehara Sono rapita dall'altare e dalla sua funzione. Nella mia mente si formano le immagini di un sacrificio che viene consumato proprio sul quel tavolo. L'arrivo di un altro gruppo però mi fa agitare: io la penso come Vanni, credo che dobbiamo andar via da qui.
  22. @alberich
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