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darteo

Circolo degli Antichi
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  1. @Herlan Il campione è completamente ubriaco. Allarga le braccia di nuovo e risponde alla tua domanda: che cosa vuoi che ti dica? Mi sono allenato duramente... a questo aggiungici anche un pizzico di fortuna e un talento innato. Magari è merito dei miei avi che erano grandi guerrieri. Allenati anche tu ogni giorno e non arrenderti mai e forse un giorno potrai essere come me.
  2. @Herlan Quando porti il campione in una locanda vedi che molti uomini lo salutano e lo acclamano. I locandieri gli offrono da bere e gli sconosciuti vogliono stringergli la mano. Quest’uomo è più amato di un re e più famoso di un Dio. Ti guarda e allarga le braccia: ecco perché ho smesso di lottare. Perché rischiare la morte quando puoi raccogliere i frutti delle tue imprese fino a fine dei tuoi giorni? @Oloth Una volta nella tua alcova senti Lady che chiede di entrare. La donna ha saputo dell'attacco di Djaskard e ora vuole sapere come stai.
  3. @Herlan Non posso rifiutare una birra… specialmente se mi viene offerto da qualcuno! Il campione avvolte un braccio attorno al tuo collo come se fosse un amico di vecchia data: avanti, fammi strada.
  4. Selexia dice tra se e se: se bastasse un’armatura o un vestito… mpf! Si avvicina di più a te: sai, Zantes, perché gli umani venerano le staute degli Dei? Sono fatti della stessa pietra con cui sono costruite le strade che calpestano ogni giorno. Eppure quelle statue sono lavate ogni giorno. A loro vengono offerte cibo e denaro. Gli umani sanno che sono fatte di semplice pietra… così come sanno che non basta dare alla pietra una forma di un Dio per renderla sacra. Sono gli umani ad attribuire un significato a quelle pietre. Sono loro che li elevano al di sopra della loro esistenza. La stessa cosa vale per me per quanto riguarda il contenuto di quella cassa. In quella bara di ferro dorme la mia armatura. Mi ha avvolta e protetta per così tanto tempo che posso chiamarla “madre”. In quella bara c’è anche la mia spada. E’ la spada di tutte le spade. Selexia si interrompe perché solo in questo momento si rende conto di essersi lasciata trasportare dall’emozione. Gomihal la stava fissando da lontano ma ora distoglie lo sguardo. Per un attimo il colosso ha riconosciuto la vera Selexia. La dragonessa cerca di nascondere l’imbarazzo. Guarda a terra e si sistema i capelli per poi continuare a parlare: in passato ero un’eroina, una grande eroina. Ho fatto del bene a molte persone. Sono poi diventata una Dea della morte e ora che sono un clone non sono altro che l’ombra di me stessa. La cosa peggiore di essere un’assassina è essere l’ombra di un’assassina. Il mio passato è l’unica cosa di buono che ho nella mia vita e non voglio macchiarlo. Mi vergogno di cosa sono diventata… fino a dieci anni fa non mi importava di questo ma ho conosciuto te. Tu mi fai venir voglia di essere una donna migliore di quello che sono ed è per questo che non voglio rovinare la mia immagine del passato. Gomihal interrompe il suo monologo perché ha visto dei leviatani raggiungere la nicchia. Sei navi volanti giungono da nord. Hanno le bandiere di Silv. Da uno dei leviatani scende Torkim, scortato da una serie di guardie. Uno di questi soldati non indossa armature ma una cappa nera. Non si trova nel plotone dei guerrieri ma alla destra di Torkim, appena un passo indietro. Si sfila il cappuccio quando Torkim ti raggiunge. Puoi finalmente vedere il suo volto. Due occhi da cerbiatta catturano la tua attenzione. Ma è il suo sorriso appena velato a rapirti completamente. Si tratta di una delle donne più belle che tu abbia posato lo sguardo. La pelle olivastra rivela la sua provenienza straniera. E’ alta, con capelli castani e corti. Ti fissa intensamente. Devi aver lasciato trapelare qualche tua emozione poiché Selexia ti fissa con aria sorpresa, sconcertata e gelosa. La dragonessa vuole subito prendere in mano la situazione, avanza verso Torkmin e dice: cosa ci fate qui? Lui risponde: cosa ci facc…?! Ci avete chiamato voi. Non io… si volta verso te. Torkmin fa un po' di chiarezza: ci ha chiamato il vostro prete, ha detto che siete stati attaccati dal Buio. Selexia incrocia le braccia e distoglie lo sguardo: tsk, Nomos! E non avete incontrato la Fulgore? Era diretta a Silv. Per far prima abbiamo sfruttato una corrente ascensionale, quindi abbiamo preso un'altra rotta. Dunque è vero? Siete stati attaccati dal Buio. E’ la verità. Dovremo ispezionare la zona. Fate pure… ma lei chi è? Selexia non resiste alla curiosità e indica la donna. Torkim risponde: è un’esperta del Buio, si chiama Yshalì. Nome vitriano. Commenta Selexia sentendosi minacciata da quella nazione. Yshalì è una donna di Vitra. Vi fidate di una donna di Vitra? Mi fido di questa donna di Vitra. Piacere di conoscerla, dice Yshalì a Selexia con voce volontariamente mielosa e provocatoria. Selexia torna a fissarti per vedere se lo charme di quella donna attanaglia ancora la tua attenzione.
  5. @Herlan Flashback Trovi Kobir in una foresta dimenare un accetta contro un tronco. Piange mentre si accanisce sulla corteccia di quell’albero. Non avevi mai visto quell’accetta… a dire il vero non avevi mai visto Kobir armato. La lama di quell’accetta è scintillante e vi è incisa una trama di line ondulate. Dai la collana di Unilla a Kobir e per questo si commuove. Flashback Chiedi alla maestra cosa c’è scritto sulle pagine di Mana. Lei le legge ad alta voce. Scopri che Mana scriveva i suoi pensieri per sfogarsi e per sopportare la perdita di Sole. Su quei fogli vi sono impressi i pensieri di Mana… persino quelli che non voleva confessare a Sole stesso. La fata era innamorata del chierico e per questo era invidiosa di Unilla. -.-.-.- A Silv scendi dalla nave per recarti nella dimora del campione. Lo trovi mentre rincasa alle prime luci dell’alba, visibilmente ubriaco. E’ un uomo alto, dalle larghe spalle e dalla pancia gonfia. Ha capelli corti e occhi marroni.
  6. @Astaron Astilla ti passa il rum. Ha un sapore acre, diverso dal normale rum. La capitana ti dice che è pronta per partire ma per essere sicura vuole prima parlare con il nostromo per essere sicura del contenuto delle sue stive. Hai ora il tempo per recarti nel tempio del Dio del mari. I chierici di questa struttura benedicono la tua arma ma ti chiedono ti fare un offerta a Selaflon. Ti dicono che, quando sarai in mare aperto, dovrai gettare nelle acque qualcosa che ti è caro.
  7. @Astaron Astilla si alza e agguanta una bottiglia di rum per sciacquarsi prima la bocca e poi bere qualche sorso. Con l’occhio ancora semichiuso torna a sedersi e dice: se devo essere sincera ho sentito solo la metà del tuo discorso… e di quella metà ho capito solo meno della metà. Ma mi hai conquistata quando hai parlato dei servi del Buio. Avanti, partiamo! E non temere per la mia Grifonia, starò bene a Bastran come in ogni altro posto.
  8. --------------------------- @Zantes
  9. @tutti Selexia risponde a Miira: si… ho una guardia. A dire il vero non credevo che Gomihal fosse ancora vivo. E’ stata una grande sorpresa per me. E’ un essere antico… non saprei come definirlo se non in questo modo. Conosce Djaskard proprio perché è molto antico, come me. Quel nano era famoso molti secoli fa: capo di un clan nanico, signore della guerra e… e… impiegherei tutta la notte a raccontare la sua storia, lasciamo stare. Gomihal va dove vado io… a dire il vero lui va dove c’è una battaglia e non voglio farlo contrariare. Selexia si allontana con Zantes. I due iniziano a parlare tra di loro. Da come si muovono e dalle espressioni che fanno, sembra che la dragonessa stia chiedendo un favore al senzanome e che quest’ultimo non voglia accontentarla. Sal si è messa a fissare quei due, distraendosi da tutto ciò che gli capita attorno. La donna-gatto poi nota Oloth intento a leggere degli enormi rotoli di pergamena. Sono tutti scritti in una vecchia lingua, il draconico. Solo le parole di Erok fanno riprendere la concentrazione a Sal. Lo gnomo infatti si è rivolto ad Astaron dicendo: Des non è della ciurma, non ha mai giurato… mette una mano sulla spalla di Sal e continua …io e lei siamo sotto la tua bandiera, non Des. Salpaghin si rivolge a lui in lingua axiriana e questo calma lo gnomo. @Desmanos @tutti Celebrate i funerali di Ativolass e Mana. Anche i membri della ciurma di Astaron prendono parte alla funzione dato che adoravano il nano e la fata. Partite poi per la volta di Silv senza Zantes e Selexia. I due resteranno nella nicchia. Durante il viaggio cercate di usare il guanto di Mana ma capite in pochi minuti che è inutilizzabile. Alle prime luci dell’alba raggiungete Silv e vi dirigete in uno dei porti volanti della città. Trovate in poco tempo la Grifonia e avvisate alcuni uomini della ciurma che volete vedere la capitana. Dopo qualche minuto un altro marinaio vi informa che Astilla vuole parlare solo con Astaron e che il leone ha il permesso di entrare nella sua stiva. @Oloth @Herlan @Alberich @Astaron
  10. @Nomos – Miira – Zantes Poiché vi trovate nell’alcova della vera Selexia, quest’ultima può ascoltarvi e guardarvi. Decide quindi che è arrivato per voi il momento di morire. Indipendentemente dalla sua posizione, la vera dragonessa altera la gravità nella sua alcova, schiacciandovi a terra e impedendovi di muovervi. L’entrata si sta richiudendo e voi non potete far nulla per impedirlo. Qualcosa vi afferra uno alla volta e vi trascina via. @Tutti Una creatura alta più di due metri e mezzo esce dall’alcova. Trascina con se Selexia, Zantes, Miira, Nomos e una cassa di ferro. Si muove con passo pesante mentre l’alcova ritorna nel sottosuolo. Potete vedere bene quella creatura. Ha la pelle grigiastra attraversata da diverse macchie e venature bluastre. E’ calvo, con occhi piccoli e neri, una mascella squadrata e due orecchie a punta e orizzontali. Selexia e i vostri compagni che erano nell’alcova stanno male. Tossiscono e tremano ma rapidamente si riprendono. Capite che hanno subisco una sorta di attacco nell’alcova, magari una trappola o qualcosa di simile. Selexia alza lo sguardo verso il colosso: Gomihal? Domanda incredula. Gomihal! Esclama quando riconosce il colosso. La donna corre verso di lui e lo abbraccia: non credevo esistessi ancora! Il gigante fissa esterrefatto il terreno attorno a lui. Guarda i feriti, i morti e tutti i danni provocati dallo scontro. Abbassa minaccioso lo sguardo verso Selexia e dice: quanti… scontri… ho p-erduto? Si sta sforzando di parlare. La sua voce è appropriata alla sua stazza. E’ vibrante, profonda e rauca. La dragonessa non è più tanto tranquilla di stare vicino a lui. Il bestione, spazientito, chiede di nuovo: quante… battaglie… ho mancato? Ti ho lasciato dormine per duecento anni? Duecento?! Duecento…cinquanta. Gomihal ringhia. Ma…ma… credevo che fossi morto. Il bestione, con uno scatto, agguanta la testa di Selexia con una mano e la solleva dal suolo. La sua sola mano è sufficiente per coprire il capo della dragonessa. Lei si agita e dice: protrai rifarti, ci sono tanti nemici da combattere! Ci sono guerre! Ci sono molte guerre! Hai la mia parola! Voglio un’arma… nuova. L’avrai! Ti forgerò un’arma! La migliore… che tu abbia m-ai …fatto! Te lo prometto! Te lo prometto! Gomihal lascia andare Selexia che cade a terra. Lei si massaggia la testa e dice al colosso: sono sorpresa che mi sei ancora federe. Tu… mi… hai reso… q-uello che sono! Tu… e n-esssssuno altro! Selexia si alza e guarda tutti voi: lui è Gomihal l’inarrestabile, è il mio guardiano… guarda Gomihal negli occhi e vi indica …loro sono alleati! La dragonessa cerca di capire se il colosso ha capito la sua ultima frase. Spero di no, Miira… spero che Selexia, quella vera, non sia dalla loro parte. Non è da lei schierarsi con qualcuno. Credo che abbia voluto solo informare Armac di dov’eravamo così che potesse liberarsi di noi senza scomodarsi direttamente. Ora che sono solo un clone ho perso alcune capacità… anzi …a dire il vero credo di aver perso solo i poteri oculari. Sappi che non ho fatto alcuna magia sul nano, quindi non so se funzionano o no contro di lui. Quale… nano? Chiede Gomihal. Djaskard, lo conosci? Si… forti braccia, accette affilate. E’…utile… per s-paccare la legna. Non sottovalutarlo, Gomihal. Gli triturerò tutte le ossa. Selexia fissa per qualche secondo Zantes per poi scuotere la testa e infine rispondere: no… sono sicura di no. -.-.-.- Quando Herlan fa capire a Kobir che Mana è morta, il ragazzo indietreggia di qualche passo mentre Astaron gli parla. Infine si volta e scappa via. Selexia vorrebbe inseguirlo ma alla fine decide di lasciarlo andare a sfogarsi da solo da qualche parte. Ora la dragonessa fissa Mana e i suoi occhi si riempiono di tristezza. Anche Sal e Erok assistono alla scena ma preferiscono non dir nulla per rispetto nei vostri confronti. Si limitano a restare vicino a Desmanos. Astaron passa l’anello di Iurz a Alberich e il guanto d’arme di Mana a Miira. Quest’utlima ispeziona il guanto senza però trarre alcuna conclusione. Contemporaneamente la donna è andata a controllare il cratere nella nicchia. I danni sono molto gravi ma la donna è convinta che qualche arma (sia sua che di Selexia) può ancora essere recuperata. Alberich usa l’anello sui corpi dei caduti. Ativolass non si trasforma in nulla ma Mana scompare all’istante una volta venuta a contatto con l’artefatto di Iurz. Le sclere di Alberich si sono subito tinte di nero. Chiunque in questo mondo sa cosa vuol dire un cambiamento simile in un corpo umano. Il valango ha mutato completamente il suo sangue e ora è diventato fatato. I marinai di Astaron hanno finito di preparare la nave. La Fulgore è pronta a partire. @Herlan Una volta nella locanda finisci una bottiglia di idromele e vai nelle stanze di Ativolass e di Mana. Nella camera della fata trovi alcuni oggetti nascosti in una botola sotto il letto. Si tratta di un guanto d’arme appartenuto a sole, diversi fogli scritti in una lingua che non conosci e l’anello in cui è stato trasformato il corpo di Unilla. Un rumore attira la tua attenzione. La maestra di Aurline è appena entrata nella stanza. Si sta sistemando una spada all’altezza della vita. E’ già pronta per partire e voleva mostrarsi prima te. E’ il suo modo per dirti che vorrà seguirti. @Zantes Selexia si avvicina a te e ti parla in modo che nessuno possa sentirla: Zantes, ascolta, non posso venire con voi… non subito. Ho la sensazione che la vera Selexia verrà a trovarmi e non voglio esporre tutti voi a un simile pericolo. @Alberich Come fai a saperlo? Esclama Kala. Sobbalza sul letto e si tappa la bocca con entrambe le mani. Ti fissa intensamente. I suoi occhi ti trasmettono tutto il suo stupore. Ho parlato? Sto parlando?! Hai studiato tempo fa un intero libro dedicato alle visioni e ai sogni. Per questo motivo sei in grado di affermare che Kala sta ancora dormendo e si è messa in contatto con te solo attraverso un suo sogno. Tu riesci a vedere la stanza in cui la bambina si trova poiché è la sua memoria a trasmetterti queste immagini (non puoi vedere eventuali presenti nella stanza poiché questa è una limitazione dei collegamenti mentali). Nel sogno non esistono impedimenti fisici, ecco perché Kala può parlare. Kala è emozionata e il tuo istinto ti suggerisce che raramente la bambina si lascia andare a simili emozioni. Cerca di sporgersi verso di te: ho sogn… stavo sognando delle ombre. Ombre che si muovevano nel buio… e poi una luce. Una luce bianca che le ha squarciato tutta l’oscurità.
  11. @Agostino L'uomo si spaventa. Alza le mani e inizia a tremare. Ti implora di risparmiarlo e ti rivela dove è stata condotta Dorotea, ossia in un paesino a pochi chilometri da voi.
  12. Selexia risponde a Miira: ti ho già spiegato che sono un clone... ma ammetto che l'argomento è molto più complicato di quello che sembra. Il fatto è che ci sono cose del mio passato che non voglio rivelare... alza di nuovo la testa verso l'alto ...ad ogni modo è impossibile che la vera Selexia si sia risvegliata. Come avrà fatto?! Nessuno può entrare qui. Non poteva risvegliarsi da sola... e perchè proprio ora? Inizia a ragionare per poi sussurrare tra se e se: a meno che... Selexia si precipita in un punto dell’alcova coperta sia dall’oscurità sia da alcuni bubboni interni. Rovista tra alcune cose per poi agguantare delle vecchie pergamene. Sono impolverate, piene di ragnatele, ingiallite e molto grandi. Le srotola per terra, si china a carponi e inizia a consultarle. Le legge molto freneticamente, saltando frasi e interi paragrafi. Il suo dito scorre su quelle parole alla ricerca disperata di qualcosa. Sembra infine che Selexia sia riuscita a trovare ciò che cercava. Si blocca per lo stupore per diversi secondi e infine sospira. Alza lo sguardo verso Miira. Quest’ultima intuisce che Selexia ha appena capito ogni cosa. La dragonessa si rivolge a lei indicando le quattro tombe presenti nell’alcova: in quelle bare riposano i cloni di Selexia. Rappresentano la dragonessa nei suoi quattro momenti più importanti della sua esistenza e non sono mai stati animati… eccetto l’ultimo, ossia me. Io sono il clone di Selexia creata prima di esser stata soggiogata da mio fratello. Quando Scagliadellanotte condusse Selexia nel lato del male, essa si pentì di ogni cosa. Fu lì, dopo la strage di Kratoa, che la donna decise di uccidere la Scaglia. Usò poi l’Armonia spirituale per risvegliarmi e contemporaneamente usò anche la Convergenza spirituale per trasferire la sua anima in me. Selexia era convinta che il mio animo… cioè il suo prima di diventare malvagio …potesse epurare tutta la malignità accumulata durante il tempo passato con la Scaglia. Sto per dire una cosa non del tutto esatta… ma lo dirò lo stesso per farti capire cos’è accaduto. Immagina che in me albergavano due anime: la prima era la mia anima, cioè quella del clone, e la seconda invece era l’anima di Selexia… quella originale e malvagia. Selexia odiava com’era diventata e cercava un modo per redimersi. Trasferendo la sua anima in me cercava un modo per lavar via tutte le sue colpe… e diciamo che in un certo senso aveva funzionato. Il mio spirito dominava il suo. Riuscì a soggiogarlo a me. Ora… quando Aurline sta morendo lanciai la Convergenza spirituale in lei nel vano tentativo di salvarla. Il mio intento era quello di salvarle la vita trasferendo l’anima della vera Selexia dal mio corpo al suo. Ma ho fallito perché io effettivamente sono un clone e sono i non-cloni possono usare le tre magie spirituali (Armonia – Convergenza – Risonanza). Lanciando la Convergenza spirituale ho preso l’anima della vera Selexia e ho tentato di metterla nel corpo di Aurline per darle nuova linfa vitale. Ho fallito e l’anima di Selexia è “scivolata” via dal corpo di Aurline, è rimbalzata su di me ed è tornata nel corpo della vera me… della vera Selexia. E’ rimbalzata su di me perché la vera anima non entra nel corpo di un clone se è il clone stesso a gestirla. Dieci anni fa quindi ho involontariamente rimesso l’anima della vera Selexia nel suo vero corpo. Selexia ora indica la frase sulla pergamena che la fece sobbalzare pochi minuti fa. Miira cerca di leggerla ma è scritta in una lingua morta. La dragonessa si accorge che la donna non è in grado di capire quel linguaggio, così continua: qui c’è scritto che in caso di traumi o situazioni come la mia… l’anima originale rientra nel corpo originale ma quest’ultimo ha bisogno esattamente di dieci anni per risvegliarsi. Sono appena passati dieci anni. La vera Selexia si è destata, è scappata da quest’alcova ed è andata dai servi del re teschio. Questo spiega perché non riesco a tirar fuori alcun mio potere oculare… e spiega perché ho fallito contro quel nano… Selexia sobbalza poiché ha appena intuito qualcosa …oh per gli Dei! Ci troviamo, ora, non più della mia alcova… ma nella sua alcova! Usciamo di qui prima che ci uccida!!!
  13. Kobir esce fuori dalla locanda in questo momento. Il ragazzo non ha assistito alla battaglia e questa è la prima volta che vede la tipica desolazione che si forma dopo uno scontro. La sua attenzione viene catturata da Miira. La donna sta parlando a Selexia. Le sue parole faccio breccia nell’orgoglio della dragonessa ma la vergona la costringe a non reagire. Kobir si aspettava una sfuriata da parte di Selexia ma non nulla di tutto ciò accade. La dragonessa, aiutata da Zantes, si rialzata da terra. E’ così debole che non può separarsi dal senzanome. Stringe a pugno la mano che gli è rimasta e chiude di occhi per concentrarsi meglio. Dal centro della nicchia inizia a sollevarsi della terra poiché qualcosa nel sottosuolo sta emergendo. Vedete un cumulo gonfiarsi sempre di più dal terreno e infine qualcosa esce in superfice. Si tratta di una struttura di una materia indefinita. E' grande quando un palazzo reale. Ha la forma di un uovo ricoperto da quello che sembrano essere dei bubboni. Grosse sacche di materia molle. La struttura esce completamente dal terreno e resta sospesa nel vuoto a pochissimi centimetri dal suolo. Kobir è spaventato nel vedere quella sorta di uovo svettare su di lui. Il ragazzo non ha idea di cosa possa essere quella gigantesca massa. Selexia si rilassa una volta che ha finito questa evocazione. Incanta il suo sangue per rigenerare il suo braccio mozzato. Il nuovo arto schizza dalla carne ferita. Kobir è rimasto impietrito di fronte a tutto questo. Può solo restare a fissare Selexia mentre si avvicina zoppicando all’ “uovo”. Afferra una delle sacche con entrambe le mani. La agguanta con violenza e la rompe. Del liquido scuro fuoriesce e bagna il terreno. Selexia continua a scavare fino a quando non si apre un’entrata per la struttura. Contemplando il suo operato, la dragonessa si rivolge a tutti i presenti senza voltarsi: questa è la mia alcova. Non la richiamavano da circa due secoli. Forse ho capito perché i servi del re teschio ci hanno trovati. Forse li ho chiamati "io". Marca particolarmente la parola “io”… come se volesse attribuirgli un significato diverso. La dragonessa continua: sentendo le parole di Astaron credevo che fosse stata la donna-gatto a chiamare i servi del Buio... forse l'aveva fatto intenzionalmente o forse no... in entrambi casi avrei torto il collo alla gatta. In questo momento però non credo che lei sia responsabile di tutto questo. Il leone ha ragione quando dice che dobbiamo partire subito... ma prima voglio controllare una cosa. L’interno dell’alcova è esattamente come l’avevate immaginato una volta visto l’esterno: è composta da una sola grande sala. E’ tetra, con pareti curve e il suolo morbido. In una zona sono stati posizionati due grandi bauli di ferro sigillati con catene e lucchetti. Al centro della sala ci sono quattro tombe di cui l’ultima è aperta. Selexia evoca una fiamma che brucia a mezz’aria per poi sollevarla in alto. Dal soffitto pendono delle catene e nient’altro. La dragonessa si muove con cautela nella sua alcova e spesso stringe un braccio di Zantes, come se volesse dirgli di stare attento a dove cammina. Vedete la donna tesa e nervosa… ma quando alza la testa sul soffitto la vedete spaventata e sorpresa. Non c’è più! Esclama sussurrando. Vi guarda. Le mie paure erano fondate. Sono stata io ad avviare i servi del re teschio. Non me… ma “io”. La vera Selexia si è risvegliata dal suo sonno. E' stata lei a chiamare i luogotenenti di Armac. -.-.-.-.-.- Kobir non ha preferito entrare nell’alcova. Aveva troppo timore di varcare la soglia di quel posto buio. Dopo aver sbirciato Selexia, il ragazzo inizia a guardarsi attorno. E’ in quel momento che nota il corpo senza vita di Ativolass. Ora Kobir si vergogna di se stesso. Il nano è morto mentre lui era nascosto nella locanda. Non si aspettava di provare un simile imbarazzo e questo lo fa sentire triste e furioso. Vicino a lui si trovano Astaron e Desmanos. Quest’ultimo, rivelando accidentalmente la sua vera natura, "strappa" Salpaghin dalle braccia del leone mentre afferra anche Erok. I due “indesiderati” si sono già ripresi. Sal non dice una parola mentre Erok può finalmente togliersi un piccolo sfizio. Fissa infatti Desmanos e con voce debole dice: quel cappello ti stava proprio male. Kobir infine nota Herlan chinarsi su Mana. Il ragazzo va in quella direzione e chiede al guerriero: lei come sta? @Herlan @Nomos @Alberich Come la prima volta, anche in questo caso il tuo “mondo” confina e si fonde con il “mondo” di Kala Biancaspina. La bambina è dentro una stanza molto grande. Stava dormendo in un letto e sei riuscito a svegliarla con il tuo contatto mentale. Lei si mette a sedere usando delle corde che penzolano dal soffitto (poiché non è in grado di muovere le gambe). Indossa un lungo vestito bianco, lo stesso colore dei suoi capelli. Cos’è successo? Ti scrive su una pergamena che aveva su un mobile al fianco al suo letto. -.-.-.-.-.-.- @tutti
  14. Quando la nave riappare al di sopra della nicchia, i marinai di Astaron iniziano a scagliare contro i corrotti del Buio i dardi delle baliste. Quelle frecce fanno scempio dell’armata del re teschio che ora (che è in difficoltà) appare ai vostri occhi fragile e misera. Tutto ciò è un sentimento comune a tutti i presenti. Per la prima volta infatti si riesce a intravedere una falla nelle forze del Buio. In qualche modo avete intuito questa “percezione comune” e ciò spaventa i vostri nemici che in questo momento contemplano la possibilità di essere sconfitti. Un altro dardo di balista e un altro guerriero del Buio che viene massacrato. Dalla Fulgore scende Alberich che si avventa sul nano. Quest’ultimo è stato colto alla sprovvista e non è riuscito a vedere il tempo il valango mentre gli cava un occhio. Djaskard barcolla e reagisce d’istinto mentre solleva un’ascia e colpisce al torace Alberich. L’arciere del Buio, sempre nascosto, scocca un’altra freccia e colpisce Ativolass sulla testa. Il dardo oltrepassa l’intero suo cranio quasi come non avesse incontrato alcuna resistenza. Ativolass lascia andare le braccia, si irrigidisce e lentamente si inclina all’indietro per poi cadere al suolo. E’ morto ancor prima di toccare terra. Miira, ancora una volta curata da Desmanos, si scaglia contro il lupo ma i suoi attacchi oltrepassano il suo corpo come se fosse fatto d’aria. La grande bestia (l’assassino di Darn) riesce solo a difendersi, qualcosa lo spaventa e non vuole rispondere ai colpi di Miira. Quando Herlan afferra il frammento della Speranza, quest’ultima si tramuta in spada. Questa volta però dal centro della lama inizia ad espandersi una sorta di macchia bianca che schiarisce il colore nero del metallo. Man mano che la macchia si espande, una luce sempre più intensa scaturisce dall’arma. La luce spaventa le creature del Buio ancora in vita. Djaskard si tramuta subito in terra e si fonde con il suolo sotto di lui. Gli altri mostri trovano altri modi per sfuggire. -.-.-.-.- In un istante siete passati alla quiete più totale. La nicchia ha subito seri danni e molti di voi sono feriti. Selexia si guarda attorno e quando capisce che non c’è più alcuna minaccia si rilassa e si lascia cadere al suolo. Mana esce fuori dal corpo di Herlan e anche lei finisce a terra. Non si muove e sul suo corpo sono presenti le stesse ferite (anche negli punti) che il nano aveva inflitto sul corpo di Herlan. La Speranza torna ad essere un normale frammento di metallo. Erok e Salpaghin non hanno ancora ripreso conoscenza ma continuano a perdere sangue. @Alberich @Nomos Riprendi conoscenza e scopri di essere finito a pochi metri dalla nicchia. Sei ferito ma sei ancora in grado di alzarti e camminare. Sulla tua spalla (sotto la clavicola) si trova ancora la freccia che ti ha fatto finire fuori dalla nave.
  15. Zantes si avvicina a Selexia ed evoca una gabbia dorata attorno al nano. Quest’ultimo però avanza senza problemi e si scaraventa contro Herlan. I suoi sono possenti e dolorosi. Herlan è gravemente ferito. Mana però richiama il sangue del guerriero e lo riporta dentro le sue vene. Herlan però inizia a sanguinare dagli occhi. La Speranza trema appesa al suo collo. Erok, aiutato dalla strega di Valang, riesce a uccidere i nemici attorno a Sal. Una freccia fuoriesce dal torace dello gnomo in questo momento. Cade a terra anche lui. Un ululato si leve al cielo. Da est appare uno spettro di un enorme lupo alla testa di un’armata di corrotti del Buio. V ROUND Selexia ? Djaskård 929 -> sulla mappa c'è un valore errato Miira 105 Herlan + Mana 121 Desmanos Nemici Zantes Salpaghin -3 / prona Ativolass Erok -5 / prono Strega
  16. Concentrate le vostre forze contro il luogotenente del Buio ma non riuscite ancora ad abbatterlo. Iniziate a pensare che si tratta di un nemico al di sopra delle vostre capacità. Selexia riapre gli occhi e vede una delle ombre di Zantes che aleggia attorno a lei. L’ombra è riuscita a proteggerla poco fa da diversi attacchi del nano. La dragonessa si lascia sfuggire un debole sorriso pensando al senzanome, si rialza e barcolla verso il luogotenente del re teschio. In questo momento una freccia colpisce alla schiena Salpaghin. La donna-gatto inarca il petto e spalanca la bocca per la sorpresa. Cade a terra mentre Erok urla disperato il suo nome. IV ROUND Selexia ? Djaskård 959 Miira 105 Herlan + Mana 54 Desmanos Nemici Zantes Salpaghin -2 / prona Ativolass Erok Strega Posta Zantes Alcuni danni NON sono riportati sulla mappa
  17. Un attimo prima di sparire dal piano materiale, una freccia colpisce al petto Nomos e lo fa cadere dalla nave. Alberich trasporta il resto di voi (leviatano compreso) nel suo limbo. Il viaggio è stato traumatico per la creatura. Trema, si rimpicciolisce mentre produce un suono simile a uno stridio. I marinai di Astaron, provati dalla paura, caricano il mostro e vi aiutano a ucciderlo. Astaron può recuperare così la sua lancia. @Astaron @tutti
  18. @tutti
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