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darteo

Circolo degli Antichi
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  1. Continuate ad attaccare senza sosta la melma ma solo in questo momento capite con orrore che la creatura trae sostentamento dai vostri colpi. Indipendentemente dalla natura dei vostri attacchi, la creatura aumenta di dimensioni. Altri tentacoli si generano dalla sua massa principale e iniziano ad avvinghiarsi all’albero maestro. Solo una volta il mostro ha avuto un attimo di esitazione, ossia quando Alberich si è avvicinato al suo corpo. @Alberich
  2. Delle sfere infuocate evocate da Zantes illuminano il paesaggio. Colpiscono e ustionano le creature del Buio. I loro corpi già deformati dalla loro essenza corrotta vengono sfigurati ancora di più dalle fiamme del senzanome. Ma è una tempesta glaciale evocata dalla strega di Valang che pone fine alle loro sofferenze. Salpaghin intanto ha generato attorno ai suoi pugni della lava (effetto della campanella rossa). Colpisce al volto due mostri e li scaglia verso alcuni loro compagni. Erok scaglia una freccia in quella zona generando una violenta esplosione che uccide un gran numero di nemici. In questo momento, qualcosa “scatta” nella mente di Selexia. La dragonessa si volta poiché un nemico la stava accattando alla schiena, rotea la spada e lo decapita. Si concentra ora contro il nano. Questa volta Selexia è scatenata e costringe a Djaskård a stare solo sulla difensiva. Il luogotenente perde la pazienza e affonda una delle sue scure nella pancia della dragonessa, facendole così interrompere la sua scarica di attacchi. Djaskård ora urla e colpisce il terreno con l’altra sua ascia, generando un’onda d’urto che respinge e ferisce tutte le creature attorno a lui. L’impatto è così devastante che uccide diversi mostri del Buio e getta a terra Selexia. Non si muove più. Djaskård ha rigenerato molte delle sue feriete. Si volta ora verso Miira: finiamola! Dice. IV ROUND Selexia ?/prono Djaskård 161 Miira 255 Herlan + Mana 29 (Non segnato) Desmanos 51 -> segnato male sulla mappa Nemici Zantes 25 Salpaghin Ativolass Erok Strega
  3. Il nostromo di Astaron segue le sue istruzione e inclina la nave mentre vi avvicinate verso il centro della nicchia. A terra ci sono i vostri compagni impegnati a combattere contro i mostri del Buio. Una magia di fuoco illumina per un istante la notte. Astaron ora colpisce la melma sul pontile della nave. Quella sostanza non smette mai di crescere e si avvolge attorno all’arma del leone strappandogliela prima dalle mani e poi inglobarla in se stessa. Non avete mai visto prima d’ora una cosa simile. Dalla melma esce fuori un grande tentacolo. Nelle sue ventose sono presenti migliaia di denti. Altri due tentacoli fuoriescono dalla massa ma sono corti e lenti.
  4. @Marco - Domenico Pidocchio cerca di darsi una calmata ma è molto spaventato. Aprite la cella dei due americani. Uno di loro si fionda subito in un’altra stanza. Il secondo invece si avvicina a voi e vi dice qualcosa in inglese. Non capite le sue parole ma dal contesto potrebbe trattarsi di un ringraziamento. Si concentra e inizia a parlare un italiano lento e incerto. Dice di chiamarsi Jerico e che vorrebbe andare subito via da qui perché ha paura di un rapido risveglio da parte delle guardie. Laerte intanto prende le armi da fuoco dei morti e inizia controllare tutti gli armadietti di questa stanza. L’americano che era uscito dalla stanza ritorna da voi con una scatola del pronto soccorso. Cristina la prende e si avvicina a Pidocchio e Domenico. Jerico indica il suo compagno e vi dice che si chiama Hightower. Chiedete ai due americani se hanno visto una donna che risponde alla descrizione di Dorotea e loro vi rispondono che nessuna donna (o uomo) è entrato qui dentro prima di voi. @Agostino L'uomo che hai bloccato non oppone resistema ma risponde: fai di me quello che vuoi! Non temo nessuna minaccia poichè Dio mi proteggerà.
  5. Non sono gli uomini di Narrox?! Esclama Sal quando vede le creature del Buio che continuano ad ammassarsi attorno a voi. Soffia poi nella campanella rossa. Zantes e Herlan decimano diversi mostri mentre Selexia punta una mano contro Djaskård. Il nano la vede ma non si muove. La dragonessa vuole lanciargli una magia però pensa: questi bastardi sono stati mandati per me… di sicuro avranno qualche trucco per ostacolarmi. Ma perchè ci hanno trovati dopo dieci anni? Selexia decide quindi di andare in soccorso di Miira. Anche la maestra di Aurline aveva avuto la stessa idea. Il nano intanto passa al contrattacco e con un colpo d’ascia recide un braccio a Selexia. Miira si scaglia contro di lui e gli riempie il torace di tagli. Djaskård rivolge un fugace sguardo verso Miira. La guarda come si guarderebbe una mosca fastidiosa. III ROUND Selexia Djaskård Miira 54 Herlan + Mana 29 (Non segnato) Desmanos 51 Nemici Zantes 25 Salpaghin Ativolass Erok Strega Posta solo Zantes
  6. Volehara Quando colpisco il mio avversario vengo pervasa da un senso inaspettato di soddisfazione. Per un istante dimentico tutto il timore scaturito dal sisma (o da qualunque cosa che faccia tremare il tempio). Smetto subito di fantasticare sul mio attacco poiché lo scontro non è ancora finito.
  7. Astaron dirige il suo leviatano contro la bestia alata. Ora il mostro è abbastanza vicino a voi e potete quindi capire che non si tratta di un drago. La fulgore vira ed espone le baliste di babordo. Gli uomini del leone fanno partire i dardi che vanno ad impalare la creatura. Quest’ultima ruggisce per il dolore. Il suo è un verso acuto e vibrante. Sulla sua testa vedete l’arciere. L’uomo ha puntato l’arco verso di voi ma sembra stia cercando qualcuno. Oloth evoca attorno a lui una fitta nebbia. L’arciere rinuncia così alla sua caccia ma scaglia verso il cielo una freccia. Il dardo poi riscende e colpisce il pontile della nave. La creatura alata intanto si dissolve nel nulla… e dell’arciere non ci sono più tracce. Qualcosa inizia a crearsi attorno alla freccia che ha colpito la nave. Dal legno del pontile inizia a fuoriuscire una massa semifluida e nera. Sembra una melma ribollente che aumenta rapidamente di volume. Non riuscite a capire che cosa sia… ma da quell’informe intruglio è appena apparso un occhio. Nel frattempo la nave è tornata sulla nicchia.
  8. Selexia si scaglia contro il nano. Il luogotenente del Buio piega le ginocchia e si prepara a ricevere la dragonessa. Quest’ultima si lascia suggestionare dalla posa e dalle dimensioni di Djaskård e capisce all’ultimo istante che non potrà mai smuovere quel nano. Selexia decide così di svoltare e lo fa quando è a pochi centimetri dal suo nemico… esponendo così le sue difese. Selexia e Djaskård attaccano contemporaneamente. La lama della dragonessa rimbalza sulla cinta di metallo del nano… ma la scure di quest’ultimo affonda nel costano della donna. Lei si allontana per la paura. Djaskård rotea l’altra sua ascia (grazie alla catena) e la lancia verso la dragonessa. Lei solleva un braccio per difendere il capo e la lama della scure va ad incastonarsi nel suo arto. Selexia Stringe i denti e afferra le catene che sono collegate alle armi del nano. Inizia così una prova di forza tra i due avversari. Capite che Selexia sta usando la sua forza draconica ma nonostante questo riesce a smuovere il nano solo di qualche millimetro. Djaskård lascia andare di colpo la presa e Selexia finisce per perdere l’equilibrio e barcollare all’indietro. Le scure si separano con violenza dal suo corpo. Lei perde molto sangue mentre alcuni mostri del Buio incalzano contro di lei. Miira raggiunge Djaskård a un fianco e prova ad attaccarlo… ma ciò che ottienete è solo un piccolo graffio. Il nano risponde con le sue asce e taglia due dita di Miira con un colpo. Con un secondo fendente recide un importante sezione della spalla destra della donna. Un terzo colpo apre uno squarcio del ventre di Miira. Djaskård mette a terra il suo avversario con un calcio. Nel frattempo Desmanos evoca un muro di sabbia per ostacolare il movimento a molti nemici… purtroppo l’uomo viene raggiunto da un guerriero e viene ferito alla schiena. Anche Zantes subisce un attacco. Herlan avanza verso il terreno di scontro e si mette in posizione di battaglia. Un nemico corre verso di lui ma il guerriero anticipa la sua mossa e lo decapita con un colpo fulmineo. Si volta ora verso un secondo nemico e lo sventra con un solo fendente. Un terzo nemico però lo sorprende alla schiena e gli ferisce una spalla. Altri mostri del Buio si uniscono allo scontro. La maestra di Aurline, Salpaghin, Erok e Ativolass arrivano in vostro soccorso. Un istante dopo Mana attiva il suo guanto. La gemma celeste inizia a emanare una luce intensa e pura, accompagnata da una serie di scariche. La fata corre verso Herlan e gli tocca la schiena con quel guanto artigliato. Mana si fonde con il guerriero donandogli il potere corrotto del Buio. Ora Herlan assomiglia più a un mostro che a un uomo. E’ diventato più alto e più muscoloso. I suoi occhi, senza iridi, si sono assottigliati ed emanano una luce rossa. La sua bocca è piena di denti affilati e dalla sua testa partono due grandi corna ricurve. La sua pelle è di un color grigio scuro. II ROUND Selexia Djaskård Miira 179 / prono Herlan + Mana 29 (Non segnato) Desmanos 27 Djaskård Zantes 25 Salpaghin Ativolass Erok strega
  9. @Oloth (recupero)
  10. Ciò che riesce a individuare Herlan è un’impressionante aura maligna nel cratere generato dal sisma. Il guerriero è distratto nel fissare quel punto… ma Mana corre da lui e lo afferra per una mano per volerlo portare nella locanda... ma una freccia esce fuori dal suo fianco. La fata urla per il dolore. Notate che ha indossato il suo guanto. E’ un oggetto di metallo e artigliato, con una gemma celeste e ovale sul dorso. Ativolass intanto ha agguantato Kobir e lo costringe a salire sul galeone. Anche Oloth e Nomos salgono a bordo. Il drago di Zantes ha aiutato il chierico di Isokrat a raggiungere la scala del leviatano. Desmanos cura del tutto ogni ferito. Zantes si rialza e raggiunge Miira e Selexia. E’ proprio in questo momento che dalle macerie emerge un nano. [Per la sua stazza potrebbe essere definito un colosso per i membri della sua razza. Il torace è completamente scoperto e la sua pelle è dura e di colore rosso bruno. I suoi occhi sono piccoli, completamente gialli e incastonati in un grande volto. La sua barba e i suoi capelli, lunghi e lisci, sono di un biondo dorato. La sua cintura metallica è così ampia che copre quasi completante l’intero ventre. Attorno ai suoi bracciali d’arme (e fatti di granito) ci sono delle pesanti catene. Al collo porta una gorgiera a cui sono fissati i ganci di un mantello… anche se la cappa è stracciata e non resta che un misero lembo di stoffa nera.] Dai lati della sua cinta il nano sfodera due accette dal manico molto corto e collegate alle catene attorno ai suoi polsi. Selexia si alza e si spolvera le spalle: come avete fatto a trovarci? Chiede al nano. Quest’ultimo risponde: è inutile parlare con un futuro cadavere. Attorno alla nicchia compaiono delle creature. Hanno una forma umana ma presentano anomalie e deformazioni. Indossano pesante armature raffiguranti dei mostri per rendere ancora più minacciosa la loro presenza. Sono i corrotti del re teschio. Dal molo dei leviatani si solleva una grande creatura alata e nera. Il colore delle sue scaglie lo avevano aiutato a mimetizzarsi nell’ombra. Sulla sua testa si trova un uomo. Vedete solo la sua sagoma mentre stringe tra la mani un arco. Lui, a cavallo della creatura alata, va all’inseguimento della Fulgore che si sta allontanando verso sud. Salpaghin raggiunge il pontile del leviatano, lo percorre del tutto e balza fuori dalla nave. La sua pelle è cosparsa di rune dorate… tali simboli le permettono di “tuffarsi” nel suolo come se fosse acqua per poi uscir fuori da un altro punto della terra. La ladra si è preparata per lo scontro. A nulla sono servite le grida di Erok. Lo gnomo è costretto a tramutarsi in una rondine e raggiungere il picchiata la sua compagna. @Herlan – Zantes – Desmanos – Miira @Gli altri Postate su SeS II
  11. @Miira L’alone di luce attorno alla volto del drago si intensifica, rivelando l’area circostante. Tu e Selexia scoprite così che il volto in realtà è un tatuaggio marchiato su un grande e possente torace. Di fronte a voi c’è un nano. Per la sua stazza potrebbe essere definito un colosso per i membri della sua razza. Il torace è completamente scoperto e la sua pelle è dura e di colore rosso bruno. I suoi occhi sono piccoli, completamente gialli e incastonati in un grande volto. La sua barba e i suoi capelli, lunghi e lisci, sono di un biondo dorato. La sua cintura metallica è così ampia che copre quasi completante l’intero ventre. Attorno ai suoi bracciali d’arme (e fatti di granito) ci sono delle pesanti catene. Al collo porta una gorgiera a cui sono fissati i ganci di un mantello… anche se la cappa è stracciata e non resta che un misero lembo di stoffa nera. Vi ha raggiunto. Tra voi e due e il nano ci sono solo un paio di macerie accatastate. Quella possente creatura vi fissa con sguardo austero, i suoi respiri fanno ingrossare minacciosamente il suo petto. Piccola Selexia! Dice infine con la voce più profonda e vibrante che tu abbia mai sentito. La dragonessa lo fissa scioccato… per poi chiedere: e tu chi sei? Non mi hai conosciuto, io sono Djaskård. Selexia sospira per la paura: della casata Spiritodellamontagna? Un rauco mugugno del nano è la sua risposta affermativa alla domanda di Selexia. Lei è seduta vicino a te, mette le mani a terra per poter sollevare il bacino e colpire al volto il nano con un calcio… non si è mosso e guarda la dragonessa con fare pietoso. Tu ti tramuti in un piccolo animale. Selexia ti agguanta con entrambe le mani e si trasforma in un fascio semifluido che schizza verso l’alto (trascinandoti con te). Riemergete dalle macerie e riprendete la forma originale. @tutti Dalle macerie zampilla un fascio liquido che in un istante si trasforma in Selexia. Tra le sue mani stringeva un animaletto che ora riassume le sue vere sembianze… ossia Miira. Vedete che ha una gamba rotta. Le due donne notano solo ora il corpo di Mornn (versione draghesca) giacere a terra. Zantes sta correndo proprio verso Selexia e sta per superare Mornn quando una freccia lo colpisce al ginocchio e gli porta via metà della sua gamba destra. Il dardo è apparso all’improvviso e ha seguito la stessa direzione della freccia che ha colpito Mornn. Selexia, con la magia, alza dal suolo una piccola zolla di terra a forma di onda e la sua per rannicchiarsi insieme a Miira. Le due donne hanno trovato una rapido e improvvisato rifugio dalle frecce. La dragonessa fissa Zantes e sta cercando un modo per poterlo raggiungere senza rischiare di essere colpita. Desmanos intanto raggiunge Zantes e Mornn. Lancia una magia su quest’ultimo fermando così l’emorragia. Mornn si riprende ma è ancora molto debole. Sta giù! Urla un marinaio nei confronti di Desmanos. Anche Herlan e Nomos si uniscono a loro. Una freccia raggiunge il chierico al cuore e cade a terra. E’ ancora vivo ma tra qualche secondo potrebbe morire. Anche questa volta non avete visto la freccia arrivare (e anche questa volta è stata scoccata dalla stessa posizione delle altre due). La nave di Astaron, sotto il suo comando, leva l’ancora e si prepara alla battaglia. Una scala viene lanciata verso la nicchia e Oloth afferra subito quei pioli di legno. Alberich intanto appare sul ponte del Leviatano. Una freccia trapassa la spalla di Selexia che grida per il dolore. E’ apparsa direttamente nel suo copro fuoriuscendo dalla carne. A nulla è servito il suo riparo magico. @Herlan C’è qualcosa di veramente crudele in quella voragine. Non avvertivi una simile aura da dieci anni. @Miira Un istante prima di essere colpita dalla freccia, Selexia ti dice: Miira… questi non sono i luogotenenti di Narrox… ma del re teschio. @tutti Miira 120 Mornn 24 Nomos -2 Zantes 66
  12. @Miira
  13. @Tutti (flashback) Selexia ha ascoltato i vostri discorsi standosene con le braccia conserte e la schiena contro una colonna della locanda. Dice ad Herlan che lo aiuterà in questa impresa ma non aggiunge altro. Mana risponde che sarà sempre dei vostri. Erok invece ha qualcosa da ridire a Herlan: non voglio essere scontroso ma non puoi chiedermi di inseguire un disegno così ambizioso e pericoloso. T-tu non hai idea di cosa vuol dire essere re… nessuno di noi sa cosa comporti. Guarda Armac che fine ha fatto! Lui era un eroe! Un conquistatore, ha liberato il popolo, ha sconfitto i mostri e amava la sua gente ma non era tagliato per governare un regno. Senza considerare tutti gli altri problemi… Accettiamo! Esclama Sal interrompendo il discorso dello gnomo. Lui si agita: Mylgara Salpaghin! Che ti dice il cervello? Quando ci ricapiterà l’occasione di aiutare qualcuno a diventare un re! Un re! Ci metteranno nelle ballate! Io sarò Sal la bella e tu Erok il noioso. Ma non ti rendi conto che possiamo vivere un’avventura fatta di re, regine, cavalieri e altro ancora? Con "altro ancora" ti riferisci a complotti, intrighi, tradimenti e morte? No… quelle cose brutte ci sono sempre, in ogni giorno, in ogni cosa che facciamo …ma in nessun altra parte puoi trovare una principessa da salvare, un regno da liberare e un re da incoronare! Non capisci che queste persone ci stanno dando l’occasione di vivere qualcosa di meraviglioso? Erok fa per sollevare un’altra obiezione ma Sal lo zittisce alzando la mano: oramai ho dato la nostra parola, noi accettiamo! E tu mi seguirai perché non potrai fare a meno di me! Lo gnomo sospira scosolato. Nei giorni successivi allestite dei banchetti in onore della partenza di Leidorl. -.-.-.- [dopo il flashback] @tutti (tranne Miira) E’ notte fonda quando un terremoto vi butta giù dal letto. La terra viene scossa così violentemente che vi sentite del tutto impotenti di fronte alla furia della natura. Oggetti piccoli e pesanti crollano al suolo e dovete cercare un riparo per evitare di restare feriti. Un enorme boato viene dall’esterno e capite subito che qualcosa è crollato. Quando uscite fuori potete vedere una voragine in un punto della nicchia. Sotto quel buco si trova la grotta di Selexia. Probabilmente è collassata su se stessa generando quindi la voragine. Il crollo del terreno a trascinato con se la fucina di Mornn… risparmiando miracolosamente il suo laboratorio. La voragine è stata colmata con le sue stesse macerie. Anche Mana, Kobir e Ativolass escono fuori (dalla locanda) per vedere cos’è accaduto. Mana si guarda attorno: ci siamo tutti? State tutti bene? Kobir chiede: dov’è la gatta? Lei non dorme sulla Fulgore? Alzate lo sguardo al cielo e vedete il leviatano attraccato a mezz’aria. Alcune uomini (che non riuscite a distinguere) si sono affacciati dalla nave e guardano nella vostra direzione. Uno di loro urla: state tutti bene? E’ Erok. Selexia!... Mana chiama la dragonessa …Selexia! Il drago di Zantes risponde alla chiamata della fata. Lei lo accarezza e gli dice: fiuta Selexia! Il nano vi fa notare che manca Miira all’appello. Mornn, in forma draconica (è notte), si preoccupa e corre verso la voragine. E’ in quel momento che una freccia gli oltrepassa il fianco (da un lato all’altro). Mornn ruzzola a terra e smette di muoversi. Non avete visto la freccia arrivare ma avete capito che è stata scoccata dall’alto in un punto a nord-ovest da voi. E’ in questo momento che comprendete con orrore che tutti questi avvenimenti fanno parte di un agguato. @Astaron E’ dura per Erok riprendersi dopo aver ascoltato le tue parole. Inizialmente ha provato a negarlo ma alla fine deve arrendersi alla realtà: quindi ciò che noi chiamiamo “il mostro” non è altri che la strega di Eltheria?! “Quella” strega? Oh no! No, no, no! Ma che vuole da noi? E come accidenti sei riuscita a incontrarla? Ti ha mai parlato? Ascolta la fine del tuo discorso e dice: la mia balestra?! Ecco… diciamo che è unica al mondo. L’ultimo esempio di balestra costruita dalle fate. Mi hai già visto all’azione con quell’arma e ricorderai che ogni suo colpo ha la stessa potenza distruttiva di un colpo incendiario di catapulta. Sal invece è più interessante di me. Tanto per cominciare lei si affida alle sue campanelle. Ogni campana ha un suono e ogni suono corrisponde a un suo incantesimo. Come prima cosa ogni campanella crea una piccola magia istantanea ma è dopo qualche secondo che appare il vero effetto di quell’incantesimo. In altre parole ogni campanella crea un effetto istantaneo e un secondo effetto che sopraggiunge dopo un po' di ritardo. La sua spada invece può alterare il tempo… anzi, mi spiego meglio …può alterare l’età di un individuo ma bisogna fare attenzione perché se altera troppo in fretta l’età… Un potentissimo boato fa sussultare Erok. Si tratta di un rumore possente e prolungato. Viene da fuori. Correte tutti quanti per sporgevi dalla nave e vedere cos’è accaduto. La zona est della nicchia è coperta da un cumulo di polvere. Quando la nube si dirama scoprite che c’è una voragine nel suolo proprio dove si trovava la grotta di Selexia. La voragine ha anche risucchiato il negozio di Mornn. Il suo laboratorio è miracolosamente illeso ma si trova proprio sul limite del buco. @Miira Selexia spalanca gli occhi per la paura quando le chiedi dell’alcova. Nasconde subito le sue reali emozioni e ti risponde con calma: la mia è un alcova mobile… quindi posso richiamarla tutte le volte che voglio. La terra si apre sotto i vostri piedi. Una voragine risucchia l’antro e tutto quello che c’è al suo interno. Precipitate insieme alle macerie e impattate sui primi detriti e massi che trovate. Una lingua di lava cade su di te ma Selexia ti scansa in tempo. La lava cade su di lei ma la dragonessa non sente dolore. Per lei è come acqua tiepida. Sentite un rumore sopra le vostre teste. Guardando in alto riuscite a vedere la luna, le stelle, il cielo… e la fucina di Mornn che precipita sopra di voi. Non potete scappare così Selexia spiega dal nulla una sua ala nera per proteggerti. Le macerie però spezzano la sua ala e vi seppelliscono. Nulla. Vieni risvegliata dai tuoi stessi colpi ti tosse. Sei immersa in un dedalo di macerie. Sei incastrata, distesa su dei massi e una colonna di pietra giace sulla tua gamba destra che è spezzata. La polvere si è depositata su di te e ora sei completamente grigia. Selexia è a pochi metri da te, a pancia in giù e non si muove. Metà del suo corpo è schiacciato dai massi. (Non vedi più il cielo o l'esterno).
  14. @Agostino Quando l’uomo svolta l’angolo non si aspettava di trovarti in questo vicolo. Si tratta di un persona di circa sessant’anni, con barba e capelli grigi e un cappello di paglia sulla testa. Nelle mani stringe una doppietta a cui è stato fissato un forcone. L’asta del forcone è stata dimezzata per poter facilitare l’utilizzo di quest’arma improvvisata. Agguanti l’uomo e lo spingi contro un muro per poi premergli il gomito sulla sua gola. A questa distanza l’uomo non è in grado di usare la sua arma. @Marco – Domenico Vi coordinate per entrare nella stanza nello stesso momento. Gli excubitores si accorgono di voi solo quando è troppo tardi. Marco punta la pistola su uno di loro e gli apre un buco nel petto. Il secondo colpo della “colomba” fa saltare il cervello di un altro excubitor. I rumori degli spari spaventano i presenti. I due americani si abbassano per precauzione mentre le altre guardie agguantano le proprie armi. Domenico si concentra su un excubitor particolarmente veloce… il vostro compagno è più rapido e riesce ad anticiparlo. Gli spara con il fucile a distanza ravvicinata. L’uomo viene spinto all’indietro e cade mentre un fascio di sangue zampilla in direzione del soffitto. I tre excubitores superstiti aprono il fuoco. Una loro pallottola raggiunge l’arcata di legno della porta, proprio vicino a pidocchio. Una scheggia gli entra nell’occhio. Il ragazzo si copre il volto con le mani mentre urla e si agita. Adriano si vendica sparando contro quella guarda. La pallottola entra nella gola dell’uomo. Non è stato un colpo preciso e il proiettile asporta una porzione del collo. L’uomo è ancora vivo e cade a terra mentre si forza un lago di sangue. Disperato agita la pistola e spara in diverse direzioni. Un colpo rimbalza diverse volte per poi centrare lo stinco un altro excubitor. Quest’ultimo si piega dal dolore e Laerte ne approfitta per raggiungerlo, posare sulla sua nuca la canna della sua pistola e far fuoco: il cervello dell’excubitor fuoriesce in tanti piccoli pezzi immersi nel sangue. L’ultima guarda centra al cuore Cristina. La donna è pervasa dalla paura e da una furia cieca. Urla e avanza verso di lui scaricandogli l’intero caricatore della sua pistola. Fa scempio del suo corpo e riduce a una poltiglia il suo volto. Cristina continua a premere il grilletto anche dopo aver esaurito le munizioni. Ora che avete ucciso tutti i presenti cercate e trovate in poco tempo le chiavi per la cella. pidocchio si agita ancora.
  15. Prendi appunti se vuoi ma non descrivermi… sono comunque una ricercata anche se godo del diritto d’asilo della gilda dei mari. E parlando di gilde… io non definirei “gilda” il nostro gruppo di indesiderati o tantomeno i maghi di axira. La nostra filosofia si basa proprio sulla “non-gilda”… l’essere indefiniti è la nostra identità. Ehhh i concetti axiriani sono folli e incomprensibili ecco perché siamo scherniti dal resto della comunità magica. Tocchi la mano d’acqua di Sal. Riesci ad attraversarla… ovvero a immergere la tua mano nel liquido come se fosse normale acqua. Puoi deformare e agitare il fluido ma questi tornerà sempre ad assumere la forma della mano di Sal, come se avesse una memoria tutta sua. Quando immergi la mano puoi sentire che l’interno del liquido è più caldo, incontri anche una sorta di resistenza lì dove c’erano le ossa fino a poco fa. Avverti in qualche modo anche i tendini che si flettono, il calore del sangue e il pulsare delle vene… anche se lì c’è solo acqua. Lei continua a parlare: libri, rituali, spade epiche… tutte queste cose sono nate dalla magia e la magia nasce dal nostro desidero di meraviglia. Senza questa passione non saremmo disposti a studiare neanche un incantesimo… ora però sto inavvertitamente portando il mio discorso a un concetto più mistico poiché è proprio la base del mio credo. Certo che posso insegnarti la magia musicale.
  16. @Oloth Sal guarda tutte le cose che hai preparato per lei in taverna. Hai scelto un tavolo lontano dai pochi clienti di questa giornata. La persona più vicina a voi è la donna ospite di Herlan ma lei non fa caso a voi. Se ne sta seduta vicino a una finestra mentre osserva distrattamente l’esterno della nicchia. Sal decide che è giunto il momento di farti imbarazzare, per questo ti rivela senza troppi giri di parole cosa significa il profumo della fragola: significa che io ti piaccio e che un giorno potresti anche innamorarti di me… inoltre non ti dispiacerebbe fare l’amore con me. Ti guarda negli occhi perché vuole vederti arrossire (o almeno spera che il fatto di essere stata diretta e schietta possa ottenere in te un simile risultato). La magia musicale che io sappia viene insegnata solo ad Axira. In quella terra c’è la maggiore concentrazione di residui fatati di tutto il continente. E’ proprio quel retaggio che ha permesso agli axiriani di superare alcuni confini della magia e scoprire il potere delle note musicali. Tutto il resto… ossia i miei oggetti e le mie capacità …non sono altro che una conseguenza della magia musicale. Rimane in silenzio mentre si gode questo momento di pace con te e con tutte le cose che hai portato. Riprende il suo discorso poco dopo: se ora dovessi iniziare a suonare… a te potrebbe piacere ma a qualcun altro potrei dare fastidio. A una terza persona potrei colpirla nel profondo e a una quarta potrei suscitare solo un vago interesse. Ognuno di noi prova qualcosa di unico nel sentire una melodia… e per quanto quella sensazione può essere simile a quella provata da un altro uomo non saranno mai uguali. Le magie che vi insegnano a Eltheria o nelle altre parti del mondo sono uguali. Ogni mago lancia la stessa sfera infuocata… certo esistono sfere più potenti e più deboli ma sono sempre le stesse sfere. La magia non può essere imbrigliata in questa unità. Deve essere libera di confluire nel corpo e prendere una propria forma. Così come ognuno di noi reagisce nel sentire la musica… ognuno di noi deve sviluppare la propria magia. Lasciarla libera di coinvolgerci. Solo allora non ci saranno più maghi che piegheranno gli incantesimi al loro volere… ma mago e magia si fonderanno insieme e diventeranno un tutt’uno… libero e mutabile. Ti faccio un esempio. Sal apre il palmo della mano verso l’alto ed evoca una semplice palla d’acqua: questa sfera è una comune magia conosciuta praticamente da tutti. Non ho usato la magia musicale quindi la sfera è come ogni mago si aspetta… questo è un esempio di incantesimo piegato al volere del mago, ovvero è al mio servizio. Ma ora guarda che succede se uso lo stesso incantesimo d’acqua ma con la magia musicale. Sal allunga la sua mano per toccare il globo azzurro e infine immerge proprio quella mano nel liquido. L’acqua non ha più la forma di una sfera ma si trova attorno alla mano di Sal. Un’attenta osservazione ti fa capire che in realtà la mano di Sal si è trasformata in acqua. Lei sorride e ti saluta con quell’arto liquido. Muove le dita, rotea il polso… qualche volta la mano si deforma ma alla fine torna sempre a formare la mano d’acqua. Se crei una magia allora forzi la magia a manifestarsi al tuo volere. Se invece usi la magia musicale allora tu e la magia diventate un tutt’uno. Questo concetto viene criticato dalle gilde… ecco perché gli indesiderati non fanno parte di nessun ordine. Nel rinunciare alle gilde siamo entrati in contatto con questa essenza della magia.
  17. @Miira
  18. @Miira Sei venuta a infierire? Perché il ventre della bestia è scoperto e vulnerabile in questo momento… e ora mi tocca pure sborsare cinquantamila pezzi d’oro. Mio padre era Phynox, il drago delle leggende. Generò prima Scaglia, poi me e infine il mio secondo fratello morto pochi secondi dopo la sua nascita… e ora le sue spoglie e il suo uovo costituiscono le fondamenta di Faisson. Mio padre era un dragone all’antica. Lui diceva che il secondo è solo il primo degli sconfitti. Per lui esistevano solo due tipi di creature: conquistatori e sottomessi… e lui era il conquistatore. Un giorno disse a me e a mio fratello che avremmo prima o poi preso il suo posto. Ci saremmo battuti in uno scontro mortale per decidere chi di noi due doveva essere l'erede di Phynox. Quando ci fece quel discorso io ero piccola… molto piccola. Avevo lo stesso aspetto che mi hai visto nell’arena. Mio fratello invece era più grande di me. Gli umani ci avrebbero definito fanciullo e bambina. A quell’epoca iniziai a mostrare i primi segni di ribellione nei confronti di mio padre e della sua dittatura, così decise di esiliarmi... o di scartarmi, come ha detto quella gatta. Vagai da sola sulla terra, da Eltheria fino a Bastran. Feci delle cose durante il mio pellegrinaggio che attirarono di nuovo le attenzioni di mio padre così mi riprese nella sua tana. Disse che era arrivato il momento di affrontare mio fratello e decidere chi tra noi due era il drago più forte. Il vincitore di quello scontro avrebbe dovuto uccidere il perdente e prendere il posto di mio padre. Mio fratello, la Scaglia, non aveva mai perso contro di me in tutte le innumerevoli volte ci siamo scontrati… e neanche quella volta l’esito fu diverso, nonostante gli privai del suo braccio. Ma quando arrivò il momento di uccidermi, Scaglia ebbe pietà di me e si rifiutò di sferrare il colpo di grazia. Adirato, nostro padre ci esiliò per sempre dal suo regno. Io e Scaglia andammo ad abitare il vulcano di Eltheria noto come Kratoa e lì restammo per molti decenni. Eravamo soli e innamorati. Io soddisfacevo ogni sua bramosia e lui faceva lo stesso con me. Ma Scaglia era troppo simile a mio padre e con il tempo decise che il vulcano non gli bastava più. Iniziò a saccheggiare e a rubare. Mi spinse nelle sue razzie. Attraverso l’amore che provavo per lui si insidiò in me la sua stessa avidità e malvagità. Divenni una Dea della morte e della distruzione... ma in realtà ero succube di mio fratello. Chiunque non mi venerava trovava la morte tra le ceneri. L’apice dell’ambizione di mio fratello fu raggiunta il giorno in cui nostro padre fu attaccato da degli umani. Lui fu costretto a chiedere il nostro aiuto ma mio fratello gli tese una trappola: gli disse che lo avremmo raggiunto in un luogo a nord di Eltheria ma una volta arrivato in quel luogo mio padre non trovò i suoi figli ma un’armata di uomini fedeli a Roil. Fu però una lancia di un devoto di Falisaar a trafiggere il cuore di mio padre portandolo alla morte. Quella lancia era la Dragone. Gli anni passarono e l’amore che provavo per mio fratello si trasformò prima in disgusto e poi in rancore. Lo sentivo scorrere nel mio spirito come un veleno. Dichiarò persino guerra ai nani di Kratoa e ne sterminò una buona fetta… risparmiò quasi due terzi di loro per costringermi a ucciderli, cosa che feci. Oramai Scaglia aveva perduto se stesso… e con lui aveva perso me. Chiamai un sicario per comprare da un lui un veleno. L’assassino voleva essere pagato con un occhio di mio fratello e io soddisfai la sua richiesta dopo aver avvelenato e pugnalato al cuore Scaglia. L’assassino ricevette quello che desiderava… ma non avrei mai immaginato che riuscì a elaborare con un anello magico un potere oculare e innestarlo nella sua testa e diventare così Occhiodilupo. Immagino che hai capito di quale anello io stia parlando. Mi vergognavo per quello che ero diventata e ora che mio fratello non c’era più potevo vedere chiaramente quanto insignificante erano state le sue stragi… le nostre stragi. Usai l’Armonia spirituale che avevo appreso nel corso dei secoli per un clone che avevo creato due o tre secoli fa. Infine usai la Convergenza spirituale per trasferire la mia anima in quel corpo di clone. Lo feci perché non volevo essere più… “me”. Volevo redimermi e cancellare tutti i miei peccati. Volevo essere una persona nuova ma neanche in quella nuova forma, in quella nuova vita, riuscivo perdonare me stessa. Così mi misi sul tetto della mia caverna a Kratoa, feci un bozzolo con le mie ali e decisi di andare in letargo per un periodo indefinito. Ciò che desideravo era dormire in eterno… ma duecento anni dopo un gruppo di umani, inseguiti da Mezzafaccia e Bracciodilama, irruppero nella mia stanza disturbando il mio riposo. Sospira Perdona se ti ho annoiata… non parlerò più di me. I tuoi soldati sono ottimi, non ho altro da dire. E’ ovvio però che si può sempre migliorare… ma a che prezzo? Questo devo scoprirlo da sola. E… parlando di scoperte …la polvere che mi hai portato è… come posso rendere a pieno l’idea? …E’ meglio di un orgasmo. Non solo posso complessarla a un’arma! Ma durante il processo si verrebbero a creare dei residui che a loro volta possono essere usati su una seconda arma. In altre parole pensa bene a due armi e io te le renderò terrificanti. @Astaron Erok annuisce di continuo mentre parli per poi rispondere: io e Sal abbiamo già affrontato questo discorso moltissime volte. Non entrerò nei dettagli perché non voglio farti perdere tempo ma ti dirò cosa abbiamo deciso di fare una volta che Sal avrà ripreso la memoria… e cioè che le vorrò bene qualunque cosa succeda. Ci sono solo due ipotesi: Sal è una vittima di qualche maledizione o Sal è un mostro. In entrambi i casi non la lascerò mai! Mai! E comunque sia… tu vieni da Eltheria e posso capire che sei confuso …ma quella creatura della sua visione non è “lei”… non è l’amata di re Armac. Noi veniamo da lontani ma sappiamo della leggenda della strega con la maschera. Ma quella maschera è bianca. Il disegno di Sal invece rappresenta un volto nero. A Valang c’è una leggenda di un mostro dagli occhi rossi, corna da cervo e corpo da uomo. Se ne va in giro a tormentare i viventi e ad alimentare i poteri del Buio. Ecco chi sta sognando Sal, quel mostro… non la strega di Eltheria. Le campanelle di Sal, così come la sua spada e tutte le altre cose che ha con se sono i suoi strumenti. Lo so che può sembrare bizzarro per un “non-axiriano” ma quegli oggetti appartengono a chi è in grado di usare la magia musicale… si tratta di una dottrina che viene appresa nelle nostre terre. Per quanto riguarda Narrox… abbiamo per caso incontrato un suo luogotenente, Ignato, in una locanda di Bastran. Lo stavamo cercando per rubargli la pergamena del tesoro… conosci il resto della storia.
  19. Il “vostro” nemico? D-d-di che cosa sta parlando?!... Erok indica il disegno …hai incontrato quel coso? Sei stato a Valang? Quel coso è una creatura mitologica creata per spaventare i bambini di Valang quando io ero piccolo. Io e Sal lo chiamiamo semplicemente “il mostro”. Sal è ancora seduta sul letto e fissa scioccata il vuoto. Non l’avevi mai vista disperata e non credevi che una creatura così solare potesse provare un’emozione così negativa. I suoi capelli si stanno scurendo ed Erok ne prende una ciocca: Sal… guarda! I tuoi capelli stanno diventando scuri, devi calmarti. Ma lei non ha le forze per interagire con nessuno. Lo gnomo controlla come sta e riabbottona il suo pigiama. Torna poi a parlare con te: Sal è tormentata da orrende visioni. Sono difficili da descrivere perché nella sua mente si fondono immagini incomprensibili e immagini di genocidi, massacri e altri orrori. Sal dice che vede dei mostri nella sua mentre, creature responsabili delle stragi che lei stessa è costretta ad assistere. Ma è quando arriva “il mostro” che i suoi incubi si fanno veramente spaventosi. Sta notte hai assistito a quella che oserei definire il suo attacco più violento di sempre. Ne io ne Sal sappiamo perché lei è tormentata da queste cose. La nostra speranza e di far luce una volta che lei avrà riacquistato la memoria. Sal non sa neanche quanti anni ha… ricorda solo gli ultimi sette anni della sua vita e non sappiamo perché è costretta a vedere quelle immagini nei suoi incubi. Che cosa sono? Il suo passato? Un visione del futuro? Eventi che si stanno verificando in questo momento ma in un altro luogo? Sono i ricordi di un’altra creatura? Uno spirito maligno la tormenta creando delle finte visioni nella sua testa? La sua mente è collegata a quella di un mostro responsabile di tutte quelle cose orrende? Sal ha bisogno di recuperare la sua memoria. Sal ha bisogno di sapere chi era e da dove viene… e svelare anche il mistero della cicatrice che ha sull’addome. Noi pensiamo che le sia la ferita che rimane su una donna quando affronta un parto difficile.
  20. Nel caos che regna nella stanza, Erok in qualche modo è riuscito a sentirti e dice: Sal è da sempre tormentata da visioni… Sal lo colpisce alla bocca con il braccio. E’ stato un movimento involontario perché la donna continua ad agitarsi e urlare. Provi a dare una mano allo gnomo e Sal finalmente spalanca gli occhi. Inarca la schiena e prende un grande e infinito respiro. Scoppia poi in lacrime mentre si rannicchia in posizione fetale. Erok la copre con delle coperte e continua a parlarle in lingua axiriana. La donna si mette in ginocchio sul letto e percuote lo gnomo afferrandolo per le braccia. Anche lei parla nella sua lingua. Alla fine Erok decide di usare il linguaggio che tutti i presenti possono comprendere. Afferra il volto di Sal tra le mani e le dice che è tutto finito. La donna però è sconvolta e dice: l’ho visto! L’ho visto! Questa volta era vicino! Datemi un foglio! Sal si alza dal letto senza darvi il tempo di reagire. Dal suo zaino prende una pagina di pergamena vuota e la sua per disegnare qualcosa.
  21. Assolutamente no… ci sei rimasto proprio scottato per quella strega eh?!
  22. E chi è? Chiede Sal. Erok intanto sembra a disagio e cerca di farti dimenticare la domanda di Sal dicendo: comunque, lord Herlan, sembri un uomo degno di fiducia… e se quella donna di Valang ha fiducia in te allora vuol dire che siete sul serio una brava persona. Considerateci i vostri alleati. Qua la mano.
  23. Tu ricordi i volti di tutte le persone che hai affrontato? Facciamo prima a risarcire Swoliss con il tesoro. E non temere per Mylgara, lei non sai cos’è il rancore. Quado ti avvicini a Sal lei smette di saltellare e scende dal letto. Non sai che la ladra vorrebbe abbracciarti ma si ferma poiché sente in te un forte odore di arancio. Ciononostante considera la chiave che le hai dato come un gioiello e la mette in una tasca interna del suo vestito. Lasci da soli i due ladri. -.-.-.-.- Una settimana dopo E’ notte fonda. Una tranquilla e calda notte d’estata… ma un suono proveniente dalla tua nave interrompe questa calma. Si tratta di un rumore così terrificante e angosciante che ti sei svegliato con la sensazione di avere il ghiaccio nelle vene. La tua mente è confusa e ha interpretato quel rumore come il verso di un maiale che viene sventrato. Di nuovo quel suono agghiacciante rimbomba nella tua nave, svegliando tutti i presenti. E’ un grido disperato, acuto e potente. Vai alla ricerca della cabina da cui proviene quel suono e ti rendi conto solo ora che si tratta di Sal. Ora sai dove andare. Più ti avvicini alla sua stanza e più quel rumore si fa forte. I tuoi uomini intanto stanno andando proprio in quella direzione. Oramai sei convinto che è Sal a gridare. Strilla con tutte le sue forze, urla e implora pietà. Hai vissuto diverse battaglie e visto molte cose brutte ma non avevi mai percepito una disperazione simile come in questo momento. Le grida disumane di Sal descrivono la vera e pura essenza della paura. La porta della sua stanza è già aperta poiché alcuni marinai già sono lì dentro. Ti affacci e vedi Erok che implora ai presenti di allontanarsi e lasciar respirare Sal. La donna è a letto e si agita. E’ vestita per la notte, tutta di bianco e con le bende ancora alle braccia e alle gambe. Dorme mentre continua a disperarsi. Si agita come una forsennata. I suoi movimenti bruschi le hanno fatto sbottonare la parte bassa della camicia da notte e noti un’orrenda cicatrice orizzontale lungo il suo ventre. Sal inarca la schiena e urla di nuovo. I tuoi uomini non sanno cosa fare. Erok impreca: maledizione! Sta volta è violento! Sale su di lei e si mette a cavalcioni sul suo sterno: Sal! Sal! Sono io… devi svegliarti! Segui la mia voce… le dà qualche colpetto sul volto e continua a parlare ma in lingua axiriana.
  24. Meglio non scherzarci su. Sal intanto risponde: ti ho chiamato lord perché… perché… mmm Interviene Erok: ci hanno insegnato a rivolgersi così a chi merita rispetto. Gli indesiderati sono una compagnia, una banda, un gruppo ma cosa più importante sono una famiglia. Viviamo ad Axira, vicino a una città e a un lago da cui si origina un fiume famoso nominato Lacrima di Vol. Gli indesiderati sono circa un centinaio di uomini e quasi tutti nunk (pronuncia: nanc)… e se te lo stai chiedendo, hai un esmpio di nunk proprio seduto a questo tavolo. Erok indica Sal… e Sal sorride e si indica le orecchie da gatto. I nunk non trovano un posto nelle altre società e siamo ancora molto molto pochi, così abbiamo deciso di sostenerci a vicenda. Sal intanto ti chiede se Selexia ha un amato in questa nicchia.
  25. Faffero? Risponde Sal mentre arrossisce. Mana torna di nuovo a poi e passa alla ladra una fiala con un liquido verde: omaggi della casa, dice semplicemente. Salpaghin beve tutto d’un fiato la pozione per poi chiedere: che cos’è? Gli effetti di quell’intruglio si notano fin da ora. Tutti i lividi e gli ematomi di Sal scompaiono. La ragazza si massaggia la faccia e muove casualmente qualche muscolo del volto. E’ guarita del tutto. Erok intanto continua a parlare con se: ma sentitelo… un vero principe da sposare. Non ho mai incontrato un uomo come te… quindi o sei il peggiore tra gli adulatori o devi venire da un altro mondo! Non essere così scontroso, Erok… Sal si avvicina a te …Erok è geloso. Non sono gelo…ufff. Lord Herlan, avevi detto di conoscere Selexia. Che tipa è? Perché ho come l’impressione che quella donna è sempre arrabbiata? Non ora, Sal. Che c’è? Lo sai. Sto solo facendo amicizia con un uomo che reputo sincero e che ci sta dando il più caloroso benvenuto che abbia mai ricevuto. Pff… sarà…
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