darteo

Erok vorrebbe intervenire molte volte mentre sente Alberich e Nomos parlare… ma il flusso delle idee continua a scorrere nella sua mente e lo costringe al silenzio. Lo gnomo sta ragionando sul da farti e alla fine riesce solo a dire: qui ci vuole una bevuta. Raggiunge il bancone al fianco di Sal (che a sua volta si è messa a “dar fastidio” al nuovo arrivato). Mana raggiunge il bancone e guarda Erok. Lo gnomo dice: ci vorrebbe del vino… tanto vino! Sal però risponde: ambrosia! Birra! Mana fissa perplesso i due ladri: quindi… che vi porto? Erok guarda Desmanos per poi fissare di nuovo il suo cappello e ridacchiare: tu che mi consigli di bere? Dice al nuovo cliente… ma non aspetta neanche una risposta che si rivolge subito a Mana: perché questa locanda si chiama SoleLuna? Mana non vuole raccontargli la verità e si inventa una bugia: per via dei miei occhi. Erok nota una cosa nei suoi ed esclama: per tutti gli Dei! Sei una fata! C-c-cioè… una di quelle fate dell’antico popolo?! Dispensatore di magia e… Proprio quelle! Taglia corto Mana sorridendo. Sal è sorpresa e guarda lo gnomo: Erok! Hai trovato una fidanzata! Finalmente una della tua razza. Grazie, Sal… sbandieriamo a tutto il mondo che non sono uno gnomo! Inizia a controllare tutte le tasche che ha: ma dove ho lasciato le monete?… Tira fuori alcuni oggetti mentre continua a cercare il denaro. Tira fuori, appoggiandola sul bancone, anche la sua balestra già carica. E’ stato un piccolo espediente per farvi ricordare che con se ha un’arma. Erok si volta a vedere Astaron… poi torna a controllare Sal. La ragazza sembra stia facendo amicizia con Desmanos. Lo “”gnomo”” sospira e risponde sconsolato al brooler: Sal non disprezza nessuna compagnia. Gli occhi di Erok si assottigliano: quiiiindi… se vi aiutiamo a prendere il tesoro poi ci lasciate andare? Astaron poi abbraccia Sal. La ragazza ridacchia mentre prova un po' di disagio misto a un senso di sorpresa. Commenta mentre il brooler la avvonge ancora: eheh… scompaio qui dentro (cioè attorno alle braccia del brooler). Erok però è geloso e allontana Astaron da Sal: si, si, si, si… abbiamo capito! La ragazza si rivolge ora al suo compagno: Erok, ecco… abbassa le orecchie perché è triste … ho dovuto dire a tutte queste persone del tesoro. Lo gnomo, con tono scontroso e sarcastico, risponde: grazie… lo avevo già capito. Quindi… cosa vuoi fare? Sal è preoccupata perché Erok aveva accettato di mettersi in viaggio con lei per avere una grande fetta del tesoro… cosa che non potrà più avere ora se è costretto a dividerlo con voi. Erok risponde fingendo di essere ancora scontroso: avrò modo di trovare altro oro. E’ il suo modo per dimostrare affetto alla ladra… e lei riesce a capirlo. Drizza le orecchie e con gioia allunga le mani verso lo gnomo ma lui le respinge dicendo: c’è già stato un abbraccio di troppo sta sera. Da dietro il bancone, con un espressione vuota e annoiata, Mana dice: io sto ancora aspettando l’ordinazione. Ativolass intanto si avvicina a Sal e Desmanos: volete sentire una storia? Allora... c'è un mio zio... Mana lo zittisce: se non te ne vai ti costringo a farti fare un bagno una volta al mese... e col sapone! Sal si incupisce e torna con lo sguardo diretto verso il bancone. Erok guarda prima lei e poi torna a parlare con Astaron: stai navigando in acque pericolose, capitano… è il suo modo di dire che il brooler deve subito cambiare argomento. Capitano Astaron… ora Erok parla seriamente …voglio stringere un patto con voi. Tu ci porti nel luogo del tesoro e noi ti daremo quasi tutto l’oro che c’è, comprese le gemme e le reliquie… d’altro canto io e Sal prendiamo solo un oggetto a testa a nostra scelta e un forziere tra i tanti… giusto per fare una bella vita …e tutti noi dimentichiamo chi è ricercato e chi no. E voglio suggellare il patto sulla vostra nave… il vostro terreno sacro. Quindi vi sto chiedendo umilmente di salire a bordo del vostro leviatano [il galateo impone che un uomo debba chiedere al capitano il permesso di salire sulla propria nave]. @Herlan Tocchi il Nottenomico e non succede nulla. La superfice del panno che avvolge il libro non ha nulla di strano. La donna ti dice che dal Buio non esce altro che Buio. Quel tomo non può essere usato per fare del bene. Lei ha studiato la magia proprio tra quelle pagine e ora è una vera e propria corrotta del Buio… ti ha appena confidato un suo grande segreto. Quando parli di Valang lei ti dice che, se lo desideri, penserà lei a istruirti a formarti sulla cultura di quel popolo… e ci tiene a precisare che in quella terra ghiacciata non avrai nessun amico o alleato. La maestra è ancora restia per quanto riguarda il suo nome… ma sottolinea il fatto che vuole mantenere questo segreto per la tua incolumità.

@Marco – Domenico Camminate attorno al carcere per raggiungere un’entrata. E’ proprio in questo momento che in un’altra zona del paese si elevano urla e rumore di spari. Qualcuno grida aiuto mentre altri uomini soffiano dei fischietti d’allarme. Dalla prigione escono fuori diversi uomini armati con fucili e lunghi coltelli. Meno guardie a cui pensare. Entrate nel carcere e superate un paio di stanze e corridoi vuoti. Sulle pareti sono stati affissi quadri sacri e frasi che parlano del pentimento e dell’assoluzione celeste. Dopo aver svoltato l’angolo trovate una porta a due ante aperta. Vi affacciate solo un secondo per vedere cosa c’è all’interno. (le sfere nere sono guardie armate di pistola) @Agostino Samanta carica il gruppo di uomini che intanto stavano vedendo il furgone allontanarsi. Si accorgono del morto quando è troppo tardi. Samanta schiaccia due uomini e ne afferra uno azzannandogli il collo. Strappa via carne e nervi mentre un fiume di sangue scorre a terra. Le urla si fanno strazianti. Il resto dei presenti inizia a sparare contro il mostro e suonano dei fischietti d’allarme. Altri uomini infilzano Samanta con i forconi e le tagliano un braccio con dei machete. La donna ulra di rabbia ma in pochi secondi capite che si sta sforzando nel pronunciare delle parole: perc… fatto …? Gli uomini si congelano per la paura: santo cielo… esclama uno di loro …è cosciente! Samanta agguanta la testa di quell’uomo e gli torce il collo. Porzioni di vertebre spezzate fuoriescono dalla pelle. L’uomo cade a terra ma è ancora vivo e pervaso da spasmi involontari. Un colpo di doppietta porta via parte della faccia di Samanta, compreso un occhio e una gran parte del cervello. La donna afferra il braccio di un altro uomo e con un morso gli strappa via una porzione di bicipite, poi gli torce l’arto e gli spezza le ossa. Altri uomini si stanno avvicinando a Samanta per farla a pezzi. Lei continua a lottare e a uccidere. Senti qualcuno correre anche alle tue spalle.

Volehara Un senso di vergogna e rabbia mi fa ribollire il sangue quando manco il bersaglio. Stringo forte il martello e cerco di ignorare il dolore. @DM

ecco l'esempio di cui vi parlavo

Lo gnomo fissa perplesso Alberich e Oloth. In un’altra occasione avreste riso per l’espressione buffa che si trova sul volto di Erok. Il piccoletto risponde: va bene… mi state mandando segnali contrastanti. Capisco che la nostra condizione di ricercati vi ha creato dei problemi… allora perché rischiare? Se Narrox ci trova… e ci trova sempre …cosa pensate che succederà a questa nicchia? Se quattro navi hanno sbriciolato una città cosa potrebbero fare a una locanda e altro paio di casette? Siamo un pericolo per voi e avete rischiato molto per far evadere Sal… e noi vi ringraziamo e andiamo via così non siete più nei guai. Mana si avvicina alla schiena di Sal e tocca finalmente le orecchie della ladra. Lei balza in piedi per la sorpresa. Per l’imbarazzo, Sal finge di essersi alzata volontariamente e si avvicina al suo compagno: Erok, veramente… Lo gnomo però ha già intuito che Sal non è d’accordo con il suo discorso, perciò si volta verso di lei, le afferra le mani e la guarda negli occhi: chi siamo noi, Sal? Chi siamo? Salpaghin sospira e risponde dicendo quello che per voi sembra un motto o una frase imparata a memoria: siamo indesiderati, preferiamo la libertà a ogni forma di prigionia… e la morte è una tra le tante libertà. Va a bere qualcosa, ci penso qui. Salpaghin ascolta lo gnomo e va al banco della taverna. Si siede proprio vicino al nuovo cliente: ciao… Erok la riprende: non parlare con gli sconosciuti! Ma non è uno sconosciuto, si è appena presentato e il suo nome è Dae…Des… si rivolge a Desmanos …perdonatemi, sono mortificata. Anch’io ho un nome lungo e difficile da ricordare, per questo tutti mi chiamano Sal. Deriva da Salpaghin che a sua volta deriva da Silpaghina mentre il mio cognome è Mylgara perché era il nome di mia madre… sono axiriana. Sal… non dare così tante informazioni al signore con il bel cappello. Erok si avvicina al tavolo dove siete tutti voi ma continua a parlare con Sal: e non fare cose stupide, i grandi devono parlare ora. Guarda Alberich cambiando subito espressione: nessuno ti ha chiesto di vendere la tua pelle. Io e Sal adesso andiamo via e tutti i tuoi guai spariranno con noi. Entrano in questo momento Miira e Herlan. Sono sudati poiché nella fucina nel sottosuolo fa molto caldo. Per gli schiamazzi, la donna che Herlan ospita in taverna non riesce a dormire e scende nella sala da pranzo. Ha gli occhi ancora mezzi chiusi e i cappelli un po spettinati. Ha con se una borsa a tracolla. Si massaggia le guance e quando vede Herlan gli fa segno di avvicinarsi a lei. Ativolass intanto esce fuori dalle cucine, lamentandosi che Kobir è già andato a dormire [vi ricordo che kobir è il fratello minore di Unilla e lavora nella locanda di SoleLuna]. Il nano chiede alla donna cosa vuole bere ma quest’ultima, mentre si siede a un tavolo con Herlan, gli fa segno che non vuole nulla. Ativolass allora si concentra su Desmanos e Salpaghin: che vi porto, signorine? Sal annusa l'aria vicino a Desmanos: chiedo venia... è solo che avete un buon profumo. [per far chiarezza] @Herlan La maestra di Aurline ricrea una bolla di silenzio, ora potete parlare tranquillamente. Lei dice: l’attuale re di Valang si fregia di possedere una delle sei copie del Nottenomico ma è solo una menzogna… lui non ha il libro. E’ costretto a tenere in vita questa bugia altrimenti tutta Valshenar capirà che Valang si è indebolita. E posso dirti che sono sicura che il re ha perso il Nottenomico… per un motivo molto semplice. La strega fa cadere sul tavolo il Nottenomicon che aveva nella borsa. E’ avvolto da un panno grigiastro, catene, lucchetti e medaglioni magici di ferro. Ecco l’oggetto più crudele che sia mai stato creato. I segreti che sono contenuti al suo interno superano l’umana comprensione e non possono essere compresi a pieno e tantomeno devono essere divulgati.

Ancora una volta sul volto di Selexia appare un'espressione vuota e superficiale: io non do fastidio a voi e voi non date fastidio a me, queste sono le condizioni. Se non ti piacciono puoi prendere una qualsiasi spada che vedi in questo antro come sorta di... non so ...risarcimento? Simbolo per suggellare una tregua?

Immagino che devo fare dei chiarimenti... io da qui non vado via. Non posso abbandonare la mia fucina e non posso allontanarmi da Zantes. Ma non dovete temere per me... sarò come uno spettro per voi.

Mana si trova vicino a Sal che ne frattempo è seduta su una sedia in un angolo della locanda. La fata si comporta come se fosse invisibile e osserva incuriosita la ladra mentre le ronza sfacciatamente attorno. Sal prova un vago disagio. A Mana questo non importa, per lei in questo momento esiste solo quella sconosciuta che risponde al nome di Mylgara Salpaghin. Il suo desiderio più recondito è quello di toccare le orecchie da felino della ladra. Prima di essere presa di mira da Mana, Sal aveva abbracciato forte Oloth e gli aveva riempito di baci la fronte ringraziandolo per averla aiutata ad evadere. Erok, dopo aver preso la sua compagna per un polso, l’ha messa a sedere sulla sedia in cui si trova. Astaron chiede se alcuni di voi possono benedire la sua arma… Salpaghin solleva una mano dicendo che può essere d’aiuto ma Erok le fa abbassare la mano e le dice di restare in calma. Lo gnomo balza poi dalla sedia e fa i complimenti al nuovo cliente per quanto riguarda il cappello, poi si avvicina a voi e dice: signori, la mia presenza e quella di Sal è motivo di preoccupazione per voi… perciò noi togliamo il disturbo …grazie per aver salvato Mylgara …e tanti saluti. Si volta verso Sal: ti fa ancora male la testa? Puoi metterti in viaggio? Mana intanto risponde al nuovo arrivato: normalmente vi farei esibire ma questa sera siamo in lutto, ci dispiace.

Capite che ogni fibra del corpo di Selexia si sta ribellando alla sua mente. La dragonessa si pente nello istante in cui scuote la testa per poi sussurrare: no, alla domanda di Miira.

Lo sai che Zantes mi ha accidentalmente maledetta la prima volta che mi ha incontrato? Ora se mi allontano troppo da lui rischio di perdere la mia magia.

Selexia risponde a Herlan: ho giurato di non dirlo e sono ancora a troppe idromele di distanza dal rompere i giuramenti. Torna a parlare con Miira: cosa direbbe Silkar a me? La stessa cosa che mi ha detto l’ultima volta che ha parlato con me: e ora resta giù! Perché sono una bastarda e mi merito tutto il male del mondo… anche per quello che ho combinato in un’altra vita. Nessuno ti sta dicendo che sei responsabile di qualcosa… critico solo le conseguenze, almeno concedimi questo. Impormi? Tu al posto mio ti saresti imposta con la forza? Ma a pensarci bene forse avrei dovuto farlo… cosa volete per terminare questa disussione? Ho una spada da forgiare per poi scartarla.

Dunque affermi quello che hai appena detto di loro? Eppure dividi il pane con loro e magari brindi insieme a loro. Cosa direbbe Silkar di te? Guarda ora Herlan: tu non sai cosa ci siamo dette io e Aurline... poi torna a guardare Miira: e voi due non sapete niente di me! Questa non sono io, maledizione.

Pfff… il leone che dice di essere altruista ma non è disposto ad accettare un piccolo pegno per una compagna, un valango che se ne frega di aver trovato semplicemente la persona più importante che sia mai nata a Valang e che anche lei era stata massacrata dai Vholkan e un fanatico di Isokrat che abbandona una sorella d’armi per dei beni materiali proprio come professa il suo Dio… ho fatto bene a non interessarmi più di nessuno. Mi stai chiedendo se posso fare altre armi inutili che non potranno mai sconfiggere mio fratello? Benvenuta nella mia patetica esistenza. Ti ho appena dato un’arma che potrebbe farti diventare un conte… o una contessa, non so come lo dite nella lingua degli umani, divertiti. Ti ho detto che inizialmente era così ma alla fine ho gettato quello stramaledetto anello per paura di diventare come coloro che lo hanno preferito al posto di salvare Aurline. Stesso finale, motivazione diversa. Miira, non parlare di sconosciuti, tu eri una capitana dell’esercito del dragone con la spada e sei l’unica capitana ancora in vita che servì Vanesh. Chiunque entrava a far parte di quel sacro ordine, come recluta o alleato, era da considerare un fratello… e i fratelli non si lasciano indietro. Me l'hai insegnato tu… indirettamente …quando ho sentito i racconti dei soldati che dicevano che Miira e Mornn non volevano lasciare nessuno indietro. Me l'ha insegnato Vànesh quando mi ha spiegato in privato il significato del giuramento al suo vessillo e me l'ha insegnato Silkar nel modo più diretto possibile… quando mi ha massacrato di botte, per gli Dei se mi sono bagnata quel giorno. Miira, sei ancora quel capitano o quella donna è morta nel massacro di Eltheria? Abbandoneresti una tua sorella? Sorella che anche lei aveva prestato giuramento alla tua stessa causa? C’era un tempo in cui negli uomini potevo vedere onore e rispetto. Quegli uomini non avrebbero mai abbandonato uno di loro alla morte… perché questo era Aurline per noi …una-di-noi! Non provare a scusare quei pezzi di merda dicendo che la strega dei ghiacci era una sconosciuta per loro, nessuno è uno sconosciuto se si giura a una causa comune... se si giura di servire Eltheria vuol dire che siamo disposti a morire l'uno per l'altro. Batte l’indice sul petto di Miira dove si trova si cuore: se quella capitana è ancora viva allora non può che darmi ragione. Ora che Selexia è così vicina alla donna, quest’ultima può sentire un forte odore di idromele nel suo alito. Lo stesso idromele della riserva di Mana. Tu avresti riportato indietro Aurline perché era una tua sorella d’armi? Si che lo avresti fatto… allora chiediti una cosa …che razza di persona è colui che milita sotto la tua bandiera e il tuo comando che rifiuta di immolarsi per una sua sorella? … Ti rispondo io: una persona che milita sotto la tua bandiera solo per proprio tornaconto! Selexia gli afferra un polso poco prima che potesse toccare l’arma: ti rammento che se prendi quella spada accetti le condizioni che ho imposto. Stai facendo un patto con un drago rosso, soldato. Selexia si sbraccia verso Herlan: cosa cavolo me ne importa se ho sbagliato o no?! L’anello non mi riporterà indietro quella troia dai capelli di platino… piange …io odiavo Aurline. Lei era ghiaccio e io sono lava. Con il tempo però mi stavo rendendo conto che c’era un’armonia tra di noi e alla fine mi ero affezionata a lei. Mio fratello è morto, il suo corpo corrotto vuole uccidermi e mio padre mi ha rinnegato… comprendi la potenza delle mie parole quando dico che tutto quello che volevo era una sorella? E che quella sorella per me era Aurline?! E la cosa più triste è che mi sono resa conto di ciò che ho perso quando era già troppo tardi. Ha urlato così tanto e così a lungo che vi gira la testa… colpa anche dell’eco della taverna. Il silenzio che segue culla così bene i vostri sensi che non volete romperlo. Si sente solo il crepitio dei falò. Selexia, rassegnata, dice: prendetevi tutte le spade non maledette che volete, dimostratemi che pensate solo al bene materiale e sparite dalla mia vista, umani.

Selexia socchiude gli occhi per scrutare a fondo Miira. Non riconoscendo in lei alcuna menzogna, la dragonessa decide di credergli e per questo le rivolge una domanda: e invece chi si rifiutò?

Herlan raggiunge l’antro nel sottosuolo e vede appena in tempo Selexia che balza in piedi da uno sgabello e inveisce contro Miira: l’unica amica che potevo avere mi stata ammazzata da Mhedi-ya. Tu non eri a Faisson con noi! Nella città volante abbiamo discusso e parlato a lungo su chi eravamo l’uno per l’altro. Ne uscì fuori che dovevamo e volevamo essere un gruppo. Mi sono sforzata per andare d’amore e d’accordo con loro… e anche con te quando sei entrata nella mia vita. Ma è questo il concetto che voi umani avete di gruppo? Gettare via un’anima appartenente a quel gruppo per cosa? Un oggettino? Sai la cosa che mi fa star così male? E’ che Aurline avrebbe accettato il patto se era al posto vostro e voi al posto suo. Magari se era morto Herlan… lo cita perché lo vede scendere le scale …avrebbe dato via persino la sua spada millenaria pur di rivederlo in vita. E voi cosa avete fatto?... con uno scatto d’ira colpisce dei tizzoni con una manata e li sparge un po' per la caverna. Miira deve spostarsi per evitare di essere colpita. Ovviamente Selexia non si è fatta male e continua ripetendo la sua domanda retorica: cosa avete fatto? Fissa Miira per un po'… poi si volta e inizia a cercare una cosa tra le varie armi accatastate. Non si preoccupa di essere delicata e di tanto in tanto ne fa cadere una. Dice tra se e se: tsk! E’ il colmo! Un drago rosso che fa la ramanzina a un’altra razza sui beni materiali. E’ proprio vero che la bramosia umana supera quella draconica. Afferra una falchion e si volta verso Miira per poi vedere la spada che la donna porta alla vita. Confronta le due armi, saggia il peso della spada che regge con entrambe le mani… per poi scartarla gettandola via. Si alza sulle punte e afferra un secondo falchion posto all’apice di un mobile. Spolvera un po la sua lama e si avvicina a Miira. Quel falchion è di ottima fattura, con un elegante manico, una lama affilata e una gemma blu incastonata nel metallo. La dragonessa fissa di nuovo Miira con sguardo severo. Poi getta ai suoi piedi la spada (che fa un gran rumore) e la indica dicendo: non prendere quella paccottiglia che hai tra le mani come risarcimento… a meno che non vuoi avere delle spade maledette per il tuo rimborso. In quel falchion invece è incanalata la furia della tempesta. Non potresti ottenere un’arma simile neanche con l’ormai perduto anello di Iurz’Ka. Ti offro questa spada… ma in cambio voglio ti dimentichi di me. E se non ti piace questa spada puoi sempre rivenderla e con i soldi guadagnati puoi aumentare di cinque volte la nicchia o comprarti un castello e un piccolo titolo nobiliare. Prendi questa spada e sparisci per sempre dalla mia vita… e io sparirò dalla tua.

Non minacciare un drago rosso nella sua tana. Non mi aspetto che tu possa capire le mie azioni ne provo a sottolineare tutta l’ipocrisia che è uscita dalla tua bocca. Ma su una cosa almeno siamo d’accordo… ossia che sei responsabile anche della vita di Mornn. Pondera bene le tue prossime parole e se non riesci a cambiare atteggiamento ti suggerisco di lasciare questa grotta all'istante. La dragonessa si avvicina alle spade che hai indicato: vuoi disfarti di queste? Ecco… fallo. La donna ti lancia delle spade che cadono a pochi centimetri da te. Selexia non voleva colpirti ma ha mirato volontariamente al suolo. Prende un’altra spada e la spezza contro un incudine: distruggi con me tutto quello che vuoi… queste armi sono solo pezzi di metallo. Inutili, fragili e costosi pezzi di metallo. Getta a terra un mobile pieno di armi e le pesta mentre cammina verso uno sgabello vicino a un forno. Si siede su quello sgabello.

E invece l’ho gettato con l’intenzione di non rivederlo mai più. Non gli ho applicato alcuna magia per recuperarlo, non so è stato trascinato via dalla corrente, se è stato mangiato da un pesce o se ha toccando il fondale marino… e a dire il vero non mi interessa. Selexia pensa bene alle prossime parole da pronunciare. Ti fa segno di seguirla in un punto della grotta più illuminato e continua: inizialmente volevo gettare via l’anello per una sorta di vendetta contro di voi per non aver accettato il patto Aris e di riportare indietro Aurline. Avrei voluto dimostrarvi che in realtà avete sacrificato l’anima della strega dei ghiacci per nulla… dato che nulla vi è rimasto sulle mani. Sia ben chiaro che non sono adirata con tutti voi… ma solo con chi si è rifiutato di accettare il patto e anche un po' contro chi non ha insistito molto e contro chi rimase in silenzio quel giorno. Mpf… ma sai la verità? Non riesco neanche a ricordare con esattezza chi di voi si è opposto con fermezza al patto di Aris. Ad ogni modo… ti avevo detto che queste erano le mie intenzioni …però poi ho maturato un altro pensiero. Non mi interessava più punirvi ne impartirvi una lezione. Ho scoperto che di voi non mi importa nulla e che siete delle giovani creature rispetto a me, per questo siete accecate dalla bramosia del potere e che il potere va al di sopra anche della strega dei ghiacci o di qualsiasi altro compagno. Ti rammento che non sto puntando il dito contro tutti voi. La verità... ufff ...la verità è che ho gettato via l’anello perché ho avuto paura… ho avuto paura di essere sedotta da quel potere e diventare simili a voi… o meglio …di diventare come coloro che hanno preferito dar via l’anima di Aurline per un anello.

////////////// L’antro di Selexia è un’enorme grotta scavata nella roccia del sottosuolo. Una vera e propria tana di un drago. Colate di lava e fiamme illuminano la zona… anche se in realtà rendono questo posto ancora più tetro e lugubre. Le stalattiti aggiungono un tocco raccapricciante all’altro. Selexia ha modellato con la magia la tana, creando dei gradini, dei forni, e un percorso per la lava. Spade e altre armi sono state ammassate in diversi angoli della grotta. In altri punti invece ci sono armi spezzate e distrutte. Le ha tutte create Selexia che in questi anni ha sviluppato una certa maniacalità per la costruzione delle spade. Noti che un paio di loro valgono almeno quanto la tua nicchia. Qui dentro fa molto caldo e l’aria è viziata. Selexia si avvicina a te, sporca di fuliggine e con le spalle dolorante per le martellate inferte su un pezzo di metallo arroventato. La dragonessa non ha i vestiti sopra la cinta, ad eccezione per delle fasce che le coprono il seno. Indossa sempre abiti bianchi e rossi. Puoi vedere in penombra anche il suo tatuaggio del Corvo antico sulla spalla destra. Le chiedi dell’anello e lei risponde: non ce l’ho più con me. L’ho gettato in mare.

@Michele La strega annuisce quando la chiami Isabella. E’ demoralizzata e torna a preoccuparsi quando le infili di nuovo il casco. Vai a parlare con Sonia e le spieghi quello che hai scoperto. La donna capisce subito la gravità della situazione: come agiamo? Dice subito senza provare alcun timore. @Massimo – (Vittorio) Aldapaci risponde: fattoria… non è molto ma è un inizio. Ti alzi dalla poltrona e apri la porta per uscire dalla stanza… anticipando così Vittorio che, dall’altro lato, stava per prendere il pomello della stessa porta.

Volehara Non riesco a capire se sono i miei compagni irruenti o sono io troppo lenta. In ogni caso sono rimasta spiazzata dall’evolversi della situazione. Stringo il martello per sentirmi sicura e cerco di guardare oltre la porta. Se c’è da combattere non posso tirarmi indietro. @DM

@Oloth @tutti Astaron è costretto ad eseguire brusche manovre pur di confondere il nemico e di evitare i suoi colpi. I suoi marinai intanto continuano a lanciare dardi di baliste contro i leviatani neri. Leidorl affonda la spada nel ventre di un uomo ma è Nomos a sferrargli il colpo di grazia decapitandolo. Alberich invece mozza la gamba di un altro avversario che viene allontanato dai suoi compagni. In questo momento potete sentire il suono dei corni. La flotta di Silv si sta avvicinando a voi. La Tenebrosa di Narrox cambia il senso della sua marcia e rientra nelle nuvole. Tali nuvole poi iniziano a condensare tra di loro fino a sparire del tutto (comprendete che si trattano di un solo e grande oggetto magico). Le altre navi nere, con le loro ciurme, si tramutano in sabbia… e la sabbia scompare a mezzaria in tanti piccoli granelli luminosi. La flotta di Silv vi lascia andare senza troppi problemi. Astilla vuole tornare in città per cercare dei pezzi di ricambio per la sua Grifonia. Voi altri invece tornare nella vostra nicchia durante la notte. Salpaghin si è ripresa. Erok le è sempre stata accanto e le ha fasciato la testa. Nella nicchia, ad attendervi, ci sono Miira, Herlan e la donna che ultimamente sta sempre vicino al guerriero. Attualmente sono nella locanda SoleLuna.

Pensando alla sua allieva, la maestra mormora tra se e se: mpf! Brava ragazza, sei riuscita a padroneggiare i Sepolcri alla fine. Sono fiera di te. Lei ed Herlan si alzano. La donna risponde alla domanda di Miira: è mia intenzione tornare a Valang il prima possibile. Mi conoscete da poco e già vi ho reso complice di un omicidio che ha visto morire uno dei vostri compagni. Si volta poi verso Herlan e gli porge un piccolo cristallo: se lo immergi nelle acque di un fiume o di un lago di Valang… o di un affluente che raggiunge Valang, mi potrai evocare. Però potrai farlo una sola volta. Vi mettete in viaggio per Silv. @Herlan

La strega si stende anche al suolo, nella direzione opposta rispetto a Herlan ma in modo tale che le loro teste siano l’una vicina all’altra. Inizialmente la donna formula a voce alta alcuni pensieri: abbiamo appena ucciso un uomo con l’omicidio furtivo e non siamo guerrieri ombra… Swoliss non resterà indifferente al nostro affronto. Le sue parole però sono calme e il suo volto è rilassato. Dopo qualche altro minuto la donna incrocia le braccia dietro la testa per poi guardare Herlan e dire: ditemi, milord, alla fine Aurline è riuscita a usare i Sepolcri del Buio? In tutto questo tempo, Miira ha evocato un essere proveniente dall’abisso* per sbrigare una commissione nella nicchia. La creatura (simile a un abissale) torna in questo momento dalla sua evocatrice, sembra dispiaciuta e dice: mi dispiace, mia signora, ma la dragonessa ha detto che non è più possibile usare l’anello. Non ha voluto darmi spiegazioni e io non sono così folle da insistere. *[non ci sono le erinni in questo gioco, così ho messo una creatura che proviene dal sottosuolo]

La Fulgore continua a accelerare verso il nemico. Astilla invece, al timone della sua Grifonia, avanza verso di voi per poi inclinare il leviatano verso l’alto. Purtroppo fiorediciliegio non sapeva i piani del brooler ne è una marinaia molto esperta… per questo motivo stava per scontrarsi con la Fulgore che nel frattempo anche lei aveva preso quota. Per vostra fortuna Astilla ha buoni riflessi e la sua nave è molto agile, vira ed evita l’impatto. Paradossalmente la vostra manovra improvvisata confonde il nemico. I due leviatani neri rallentano e questo dà a Zantes il tempo per prendere bene la mira e far soffiare i suoi draghi. Ancora una volta i suoi spettri scatenano fiamme accecanti quanto incandescenti. I soffi però vengono fermati da una barriera attorno ai due leviatani nemici. Si tratta di una grande sfera dorata e semitrasparente. E’ abbastanza capiente da far entrare entrambi i leviatani. Ora che il fumo dei soffi si è diramato potete vedere chiaramente che le due navi non hanno riportato alcun danno. E’ difficile farla in barba a Narrox con lo stesso trucco per due volte di fila… dice Sal …il problema per lui è che adesso ho capito che magia ha usato per proteggersi. La ladra afferra la sua campanella bianca e la soffia un secondo prima dell’attacco dei leviatani neri: da quelle navi infatti partono diverse magie. Salpaghin alza una mano verso il cielo ed evoca la stessa sfera dorata che avevate visto comparire attorno alle navi nemiche. Il globo della ladra vi protegge da ogni danno e la Fulgore viene circondata da fuliggine e cenere. Scintille e fumo si depositano sul pontile della vostra nave mentre Sal si volta verso di voi. "Visto?! E’ stato facile!" Questo è quello che vorrebbe dire e che crede di aver detto. In realtà ha solo aperto la bocca ma del sangue gli esce dal naso, ruota gli occhi all’interno della testa e sviene. Erok va subito verso di lei: questa volta hai esagerato! Dice lo gnomo. In alto intanto una grandissima nave nera ha appena oltrepassato le nuvole, eclissando il sole e proiettando su di voi una minacciosa ombra. E’ la Tenebrosa, la nave di Narrox. Da quel leviatano scaturiscono due grandi scie di sabbia. Una scia si compatta e rigenera la Spettrale con l’intero suo equipaggio. La seconda scia invece assume la forma di una lancia titanica che viene scagliata contro la Grifonia. Lo scafo del leviatano viene seriamente danneggiato. Alcuni pirati invece sono saltati sulla Fulgore.

@DM