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darteo

Circolo degli Antichi
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  1. @Vittorio Non arriverai a lei così vicino questa volta. Miriam si scosta da te mentre continua a fissarti. C’è incomprensione e sospetto nei suoi occhi. E’ come se ti stesse guardando per la prima volta. Riconosci quello sguardo… è lo sguardo che viene rivolto a un estraneo. Miriam si allontana da te e afferra la maniglia della porta della stanza. Resta in silenzio per qualche secondo. Sta controllando se c’è qualcuno sul corridoio. Dopo essersi convinta che siete da soli, lei si volta. Preme la schiena contro la porta… segno che è in difficoltà. Ciò che sta per dire infatti la sta facendo agitare. Ora c’è anche timore nei suoi occhi. Vittorio… pausa di un secondo …a Roma ho sentito una strana storia. Durante il processo si è parlato di un complotto avvenuto in Francia in cui persero la vita cinque partigiani. Furono fatti i nomi di quei cinque… e tu eri uno di loro. Avverti tutto il suo disagio e il suo timore… nonostante Miriam faccia di tutto per nasconderlo. La stanza in cui vi trovate è in penombra e ciò rende il tutto molto più suggestivo. Dentro di te qualcosa sta riemergendo dall’oblio… un sentimento che tanto cerchi di reprimere e che tanto cerchi di dimenticare. Quel sentimento ti fa vedere Miriam in questo momento come una perfetta preda indifesa anziché un essere umano. @Massimo Sai che Alessandro si trova nell’ospedale poiché è andato a trovare Raffaele. La struttura è proprio alle tue spalle quindi non c’è bisogno che scorti Yuri dal romano. Torni nella domus (ricordo che si affaccia sulla stessa piazza dell’ospedale). Alberto Aldapaci si trova in una sala del piano terra. Sta fumando una sigaretta mentre è seduto su un sofà intento leggere qualcosa scritto su un foglio. Spegne la sigaretta in posacenere perché non sa se il fumo può darti fastidio. Piega il foglio e lo infila in una tasca interna del suo vestito e poi ti invita a sederti. L'ironia della sorte vuole che Eleonora Ombrosi si trovi proprio nella stanza sopra di voi. @Michele De Ronca risponde: Nessuno mi ha detto nulla, padre Della Torre… ma è facile pensare a quali possono essere le conseguenze per le nostre azioni. Il medico accenna a una riverenza per poi abbandonare la stanza insieme ai suoi uomini. Ora che rimasto da solo con la strega le rimuovi l’elmo. Lei sbatte velocemente le palpebre mentre fissa il muro. La sua vista infatti era leggermente sfocata. Sei rimasto vicino al suo letto mentre le rivolgi una parola… …che non finisci di pronunciare. La donna alza di scatto gli occhi nella tua posizione. Ti guarda in un modo che non aveva mai fatto. C’è rabbia, rancore e determinazione nel suo sguardo. Quel miscuglio di sentimenti la fanno sembrare un’altra persona. Nello stesso instante in cui i suoi occhi color del sangue si sono posati su di te… senti una forza strattonarti dal colletto. E’ come una mano invisibile che ti ha afferrato il vestito e che ti ha spinto in avanti, costringendoti a esporti verso la strega. Ti sei retto istintivamente alla ringhiera del letto… anche se non c’era bisogno di farlo ma questo non potevi saperlo. Ora che la donna ha attirato come non mai la tua attenzione, ti fissa negli occhi e non trattiene le lacrime. Leggi nel suo sguardo una sensazione di disprezzo per se stessa. Siete molto vicini. La sua mente è arrivata al limite e non riesce più a sopportare ne questa sua condizione ne i discorsi che “aleggiano” attorno a lei. Con la morte nel cuore e una rabbia sempre più grande, la donna dice: salvami da questo posto…e io ti prometterò la mia anima. Salvami. Questa notte lui arriverà.
  2. @Oloth @Tutti Sal risponde: no! Non lo sono! Il luogo dov’è sepolto il tesoro. Erok sussulta e si rivolge alla ladra: le hai detto del tesoro? Sono stata costretta. Lo gnomo non commenta poiché sa che non è il momento più adatto per discutere. A questa domanda Sal non sa cosa rispondere. Astaron intanto parla con il capitano della Spettrale e gli offre una soluzione senza spargimenti di sangue. Ignato Ral lo fissa con occhi scioccati per poi scoppiare in una fragorosa risata. La sua ciurma ride di rimando. Il capitano schernisce il leone e tra le lacrime riesce a dire: è adorabile, voglio la sua testa impagliata nella mia stiva… diventa serio di colpo e si rivolge ai suoi uomini …insanguinateli! Ha appena dato l’ordine di attaccarvi. Zantes in questo momento impone le sue mani vicino al suo torace e si concentra. Gli spiriti dei suoi draghi smettono di aleggiare e si bloccano all’unisono attorno a lui. Si sono disposti in un preciso schema. Gonfiano il petto e soffiano fuoco contro la Spettrale. Le fiamme sono violente, incandescenti e sprigionano una luce accecande. Sentite tutto il calore che irradiano. Sal ed Erok si gettano a terra per paura. Sentite le assi della Spettrale sgretolarsi e ardere dopo aver ricevuto quei violenti soffi. Si genera un’onda d’urto che inclina la vostra nave e la spinge via. Ora che i draghi hanno smesso di soffiare, potete vedere un’enorme massa di fumo nero di fronte a voi e… oltre la coltre …la Spettrale spaccata a metà. I soffi hanno scavato un “tunnel” attraverso quel leviatano. Salpaghin fiuta l’aria in direzione di Zantes, rivolge poi a Erok un sorriso e lo guarda con occhi sorpresi mentre gli sussurra una parola: ciliegie. La Spettrale inizia a cadere verso il basso e a sbriciolarci a partire dallo squarcio provocato da Zantes. L’intera nave si sta trasformando in sabbia e la sabbia scompare dal limbo. Ignato Ral e ancora vivo. E’ accasciato sul ponte del leviatano: non ha più un braccio, parte del torace e del volto. Nonostante questo continua a respirare e urla ai suoi uomini di assaltare la nave. I pirati si dissolvono tramutandosi in sabbia per poi riapparire in forma umana sulla Fulgore. I ROUND Alberic Astaron Oloth Nomos Leidorl Zantes Salpaghin - prona Erok - prono Pirati
  3. L’imboscata funziona. Spuntate fuori dall’ombra delle sequoie e vi avventate contro i quattro soldati. Miira spezza subito il collo di un uomo che non ha avuto neanche il tempo di reagire. Herlan intanto colpisce a morte un secondo soldato per poi ferirne gravemente uno… che sarà giustiziato da Ramuh. Il chierico poi taglia la gola all’ultimo guerriero rimasto in vita. Tutto si è concluso in pochi istanti. Spogliate i soldati delle loro armature. La maestra di Aurline vi dà una mano. Dal bastione si solleva un urlo, una delle guardie rimaste a sorvegliare il castello chiede ai soldati che avete ucciso: cos’è successo? La maestre vi sussurra: non hanno ancora avvertito la nostra magia, significa che almeno a questa distanza possiamo usarla. Sfila da sotto il mantello un pugnale ricurvo e sgozza un cadavere per poi reciderne la lingua attraverso quello squarcio. La prende e se la mangia velocemente. Dopo averla ingoiata, la maestra inizia a parlare con la voce dell’uomo a cui apparteneva quella lingua: è tutto sotto controllo, stiamo tornando. Ma abbiamo sentito una donna urlare! Era una bestia in difficoltà ma ora è morta. Sbrigatevi a tornare.
  4. @Vittorio (corretto) Miriam sente una certa emozione quando la prendi per un polso e la porti via… per poi rintanarti in una stanza con lei. Si tratta di una camera da letto vuota, senza alcun paziente. Le chiedi scusa ma lei scuote subito la testa: neanche ci pensavo più… forse perché nel frattempo sono successe molte altre cose che mi hanno fatta distrarre. Non serve che ti scusi… però è bello sentirtelo dire. Le rubi un bacio. Avverti il suo corpo irrigidirsi per la sorpresa. Una parte di lei vorrebbe aggredirti, sgridarti o scappare via… ma l’amore che prova per te riesce a sopraffare ogni altro sentimento. Decide così di ricambiare il bacio, restituendoti tutta la passione che le avevi dato. E’ in questo momento che Miriam si rende conto che tutto quello che prova per è reale… e questo la spaventa. Si separa da te e ti fissa con occhi pieni di dubbio. Vittorio… cosa stiamo facendo? @Massimo Quando siete da soli, Yuri spiega cosa gli è successo: sono un tipo scettico… viviamo in un mondo dove i morti camminano e incendiano città ma non voglio pensare che la strega non sia stata capace di fare tutto quello che gli abitanti di Vercelli ci hanno raccontato. Sono andato nella stalla a ovest perché ho avuto dei sospetti. Ci è stato detto che la prigioniera, da quando è stata catturata, ha maledetto le mucche e loro hanno iniziato a produrre latte acido… ma le mucche non possono produrre latte acido in così breve tempo. Vicino alla stalla c’è un muretto e ho scoperto tracce di malta fresca, segno che è stato riparato da poco. Ho fatto un po' di domande in giro e un vecchio mi ha confidato che quel muro fu eretto per bloccare un attacco di un morto. Ma c’è qualcosa di strano… ti dico che c’è qualcosa di strano. Ho trovato tracce di malta anche nella fattoria… inoltre da quando ho iniziato a fare delle domande, gli uomini di Vercelli hanno iniziano a remarmi contro. Mi sento minacciato qui. @Michele Sonia ascolta le tue parole mentre lancia diversi sguardi alla strega. L’ex portavoce cerca di provare compassione per la prigioniera ma non ci riesce e per questo si chiede se lei è una brava persona o no. Parli con il medico. Lui ti sembra molto turbato e molto combattuto. Vorrebbe avere tempo per riflettere ma sa benissimo che non è saggio farti aspettare. E’ per questo motivo che dice: se voi mi ordinate di seguirvi, io non potrei obiettare e quindi non sarei tenuto a spiegarmi con padre Agenore e padre Mordani. La strega in questo momento inizia a tremare. I muscoli del suo mento iniziano a contrarsi come se stesse per piangere. Con voce incerta chiede di parlare in privato con te. Uno dei tuoi conversi pretende una spiegazione da parte della strega ma lei risponde solo che vuole confessarsi. -.-.- Se rimanete da soli (te e la strega) lei ti chiede prima di rimuovergli il casco. Sembra spaventata e addolorata… ma in lei noti anche una rabbia celata.
  5. Laerte solleva un’obiezione: ma così facendo ci divideremo… non è meglio fare come ha detto Domenico?
  6. Miira sta per allontanarsi ma viene fermata dalla maestra di Aurline. Lei le strappa di vestiti: sei un soldato, no? Usa tutte le armi che hai. Non voleva ne scusarsi ne dare una spiegazione per il suo comportamento. Miira inizia così la sua sceneggiata: si dirige verso la parte destra del castello e riesce così ad attirare l’attenzione delle guardie. Quattro si precipitano nella sua direzione. Entrano nel fitto del bosco pur poterla aiutare.
  7. Volehara Mi giro il coltello tra le mani mentre fisso i cani di fronte a me. Cerco di immaginarmi la scena di me che ne uccido uno. Cerco anche di prevedere a come dovrei sentirmi dopo averlo fatto. Il coraggio non mi manca e per un istante credo davvero di affondare la lama nella gola dell’animale. L’esitazione però si tramuta in dubbio. E’ solo dopo aver ascoltato le parole di alcuni dei presenti che scuoto la testa e dico: io non ci riesco. Non guardo negli occhi i capitani perché avverto un vago senso di vergogna per aver disobbedito al loro primo ordine.
  8. Vi preparate per la battaglia. La Fulgore dispone di quaranta baliste d’assedio (venti su entrambi i lati) che alcuni marinai hanno già caricato. Erok intanto ha qualcosa da ridire sul fatto che Oloth si è avvicinato a Sal ma quest’ultima tranquillizza lo gnomo dicendo che il mago è un amico. La Grifonia si è sollevata ma viene sfiorata da un colpo incendiario. Ciò rende goffa la partenza della nave ma riesce comunque a prendere velocità. Astilla inizia a navigare tra gli edifici di Silv cercando di usarli come scudi. Le navi nemiche cercano di colpire la Grifonia ma non vi riescono. Il diversivo è stato creato. Alberich apre il portale grazie al dono del Corvo veggente. Il vostro leviatano si cosparge di scariche elettriche prima di illuminarsi d’azzurro e sparire dal piano di esistenza. Una volta nel limbo vi accorgete che al vostro fianco è comparsa la Spettrale. Si tratta di un imponente galeone (non tanto più grande della Fulgore). La ciurma della Spettrale vi ha colti di sorpresa, potrebbe attaccarvi o eseguire un arrembaggio ma nulla di tutto ciò accade. I pirati si limitano a fissarvi da dietro il cornicione e da dietro le loro baliste. Mylgara Silpaghin! Una voce sulla Spettrale chiama la ladra. Lei drizza le orecchie quando sente quella voce. Compare alla vostra vista un uomo. E’ biondo con i capelli lunghi raccolti a coda, una benda sull’occhio e l’altro di color nocciola. Ha una cicatrice che gli attraversa il volto, solcando l’angolo sinistro della bocca. I suoi vestiti vi suggeriscono che è il capitano della Spettrale e quindi uno dei quattro luogotenenti di Narrox. L’uomo e Sal si guardano dalle loro rispettive navi. Ignato Ral! La donna pronuncia con tono grave il suo nome. Il capitano sorride e allarga le braccia: ti perdono, amore mio. Mi hai rubato la mappa per la dimora della Dea ma ti perdono. Perché non torni da me? Sal esprime tutta la sua riluttanza facendo un passo indietro. Ignato Ral continua a parlare: io ti amo, lo sai che non ti farò nulla di male… ma se proprio vuoi scappare allora dovremo continuare ad abbattere la città… molti innocenti gravano sulla tua anima proprio in questo momento. Le sue parole iniziano a far breccia nel cuore di Sal… è per questo che la donna gli dice: ti lancerò la mappa, del resto è questo ciò che vuole il tuo signore, no? Il capitano risponde: no… voglio che sia tu a consegnarla… fa un cenno del capo verso alcuni suoi marinai. Questi posano un ponte tra i due leviatani. Sal dovrebbe usarlo per andare a bordo della Spettrale insieme alla mappa. Basta solo che torni da me e questo massacro finirà! Il capitano indica quel ponte con la mano che stringe la sua arma: si tratta di una spada non tanto lunga ma la sua lama (tagliente solo da un lato) è sproporzionatamente larga. Sal è combattuta.
  9. @Massimo Raggiungi l’ingresso dell’ospedale dopo la chiacchierata con Eleonora. Lì ti stavano aspettando alcuni excubitores di Vercelli. Hanno preso in custodia il giovane Yuri. Gli uomini ti spiegano che si rivolgono a te poiché sei attualmente l’unica autorità di Ivrea reperibile (Raffaele è ricoverato e Michele è occupato). Ti spiegano che hanno fermato Yuri poiché stava curiosando in una fattoria… quindi una proprietà privata. Ti dicono inoltre che il ragazzo ha infastidito diverse persone con delle strane domande e infine ti chiedono di pensare tu a Yuri. Anche se gli excubitores non possono sgridarti ti senti come se lo avessero appena fatto. Ora consegnato Yuri alla tua custodia. @Michele Sonia fissa la strega con uno sguardo inespressivo. La prigioniera evita di guardare negli occhi l’ex portavoce. E’ a disagio per la storia che hai raccontato e per la prima volta nella sua vita desidera di essere bendata. Sonia le stava giusto infilando l’elmo speciale sulla testa mentre finisce di ascoltare le tue parole. Le chiedi un parere e lei viene colta di sorpresa. Nonostante questo risponde quasi immediatamente: trovo che sia snervante il fatto di stare costantemente in allerta. Ho sempre pensato che il nemico si trovava sempre fuori dalle mura: morti, mostri, briganti, membri di sette… invece con il tempo ho scoperto che i pericoli si trovano anche attorno a noi, ogni giorno, in ogni luogo. Vercelli è l’apoteosi di tutto ciò. Dobbiamo stare in guardia nei confronti dei cittadini che tanto dovrebbero temerti e anche nei confronti degli uomini di chiesa che tanto dovrebbero obbedirti. Forse è stato un bene venire in questo luogo perché ho aperto gli occhi e ho scoperto che ciò che noi chiamiamo "potere" non è altro che una mera illusione. Parlando invece della strega… Sonia torna a guardala e lei avverte in qualche modo gli occhi dell’ex portavoce su di se …trovo che sia rischioso portarla a Ivrea, ci sono più rischi che benefici. Ma… posso essere sincera? Una parte di me gode all’idea di sottrarre questa donna ad Agenore e i suoi chierichetti da strapazzo. Fino a qualche giorno fa cercavo di reprimere questa emozione… ora invece l’accetto ben volentieri. Arriva De Ronca e gli spieghi il tuo piano. Dal cambio di espressione del dottore comprendi che l’uomo ha intuito tutta la gravità e la serietà dei tuoi intenti. Nei suoi occhi noti inoltre un sentimento di “complicità”. L’uomo, prima di risponderti, controlla ancora la strega (per essere sicuro). Si avvicina a te e sussurra: non può camminare e un trasferimento è rischioso se non si prendono le dovute precauzioni. In caso di necessità può essere portata in un altro luogo ma non può viaggiare molto… al massimo quaranta o quarantacinque chilometri (ha menzionato volontariamente la distanza che c’è tra Ivrea e Vercelli) e nella sua meta dovrà continuare a ricevere le dovute cure. Vi rammento, padre, che la paziente sta seguendo una specifica terapia… ma datemi qualche minuto. L’uomo esce dalla stanza per ritornare dopo un po'. Ha con se una cartella che te la passa. Al suo interno c’è tutta la storia clinica della paziente, le medicine che sta prendendo, i danni che ha subito e tutto il resto. Questo sarà vitale per i francescani che dovranno curarla. @Vittorio -err-
  10. Le guardie attorno a voi riescono ad avere la meglio sui morti di Ramuh. Alcuni di questi uomini giacciono a terra, gli altri invece sono stanchi e feriti. Nonostante questo vi accerchiano e avanzano verso di voi. Sono insicuri e timorosi. La maestra di Aurline li fissa senza lasciar trapelare alcuna emozione. Nel frattempo si solleva un gelido vento (nonostante sia estate) che smuove i capelli e vestiti neri della donna. Per un solo secondo lei rivela ai soldati i suoi veri occhi… e attraverso loro lancia una magia che intimorire tutti quei guerrieri. Costoro lasciano cadere le spade e sollevano le mani. La donna si avvicina a uno di loro, un ragazzo alle prima armi poco più basso di lei. Guardami, comanda la strega con fare calmo. Il ragazzo tiene bassa la testa. Guardami. Il giovane riluttante alza lo sguardo verso la donna. Lei gli afferra il mento con una mano: pensa a Mhedi-ya. Pensa a Mhedi-ya. Per alcuni secondi nessuno si muove… poi la strega si volta verso voi e mentre vi supera vi dice che ha scoperto dove si trova Mhedi-ya. Vi dice inoltre che non dovete preoccuparvi per i soldati poiché non ricorderanno nulla di tutto ciò. -.-.-.-.- Verso sera raggiungete un bastione a nord-ovest di Silv. Si tratta di una piccola fortezza nel mezzo della natura, eretta su una prateria abbracciata da un foresta. Mhedi-ya è stato portato lì dentro. Studiate bene la struttura nascosti tra gli alberi. Scartate subito l’idea di usare magie o di passare per le fogne… poiché sono espedienti facilmente prevedibili.
  11. La maestra di Aurline è una tipa silenziosa e imperscrutabile. Parla solo il minimo indispensabile e anche di controvoglia: non sono brava a camuffare la gente, dice prima di affiancarvi e correre insieme a voi. Nonostante i suoi neri vestiti ingombranti, la donna riesce a tenere il passo con voi… anzi …quando vi fermate lei non ha versato una goccia di sudore e non ha neanche il fiato corto. Siete usciti da Silv e vi siete recati nella zona a sud-ovest oltre la città. Vi siete posizionati su un alto colle per vedere il panorama vicino a voi. Un carro si sta allontanando. Ha lo stemma dei Vholkan ed è circondato da diverse guardie a cavallo. La maestra di Aurline raccoglie un ramoscello da terra con entrambe le mani e lo punta proprio verso il carro… dopo qualche secondo spezza quel legnetto. Contemporaneamente una delle ruote del carro si spezza, costringendo il cocchiere a interrompere la fuga. Correte verso il carro mentre i morti di Ramuh raggiungono le guardie prime di voi tenendole impegnate. Aprite il carro ma al suo interno non c’è nulla. Sono stata una sciocca… dice la donna con una velata frustrazione …avranno usato più carri come diversivo per coprire la vera fuga di Medhi-ya. I morti di Ramuh continuano a lottare contro i soldati.
  12. @Massimo Se vuoi continuare a vedermi calma allora non ti avvicinare di un solo altro passo. Questa è la mia condizione se vuoi parlare con me. Resta in silenzio per qualche secondo per poter riordinare le idee. Non ho idea di come insegnare a qualcuno quello che so fare io… e non farei mai una cosa simile anche se ne fossi capace. Templare, voi chiedete i miei doni per poterci proteggere, ma io credo che cercate una maggiore forza per il semplice fatto che è solo forza. Ad ogni modo… cosa mi avete fatto? Perché non avverto più i viventi? Ho smesso di sentirli da quando mi avete preso.
  13. Quando Samanta entra nella botola sentite delle ossa spezzarsi. Si tratta dei corpi che sostituiscono le sue gambe mentre si comprimono e deformano per poter entrare nel piccolo passaggio. Ad Agostino gira la testa… ha come la sensazione di avvertire le stesse sensazioni tattile di Samanta. In altre parole… Agostino sente sulla sua pelle ciò che Samanta tocca. Questa sensazione è vaga e “sbiadita”. Agostino infatti non è convinto di provarla realmente o se si tratta di una sua suggestione. Ad ogni modo l’uomo è in grado di governare i movimenti della donna e la spinge (con il pensiero) per il tunnel che si cela oltre la botola. Seguite il defunto. Raggiungete infine una stanza buia e piccola. Siete sempre sottoterra ma non sapete se siete saliti o scesi ulteriormente rispetto a dove vi trovavate poco fa. Siete perplessi nel vedere la stanza in cui vi trovate… ci sono tavoli, sedie e mobili oltre che a una croce di legno a forma di “X” su una parete. Catene, manette e fruste sono sparse un po' ovunque. L’aria e viziata e l’umidità vi fa congelare il sangue. Su una parete c’è anche una scala a pioli che sale verso l’alto, terminando sotto una botola di metallo. Uscite da questa stanza per ritrovarvi in una casa piena di croci e simboli sacre. Ci sono delle finestre da cui penetra la luce del sole. Capite che vi trovate in una delle camere sul retro della chiesa. Vi affacciate verso l’esterno e scoprite che non c’è nessuno sulle strade vicino a voi. Potreste imboccare una di queste vie per sfuggire o allontanarvi dalla chiesa ma in questo modo vi allontanerete dal camion di Giovanni. Laerte ipotizza che gli uomini del paese avranno già fatto a pezzi il mezzo di trasporto.
  14. -aggiunta- Massimo intanto ha abbandonato l’ospedale per raggiungere la Domus della piazza principale. @Massimo Entri nella stanza in cui avete “rinchiuso” Eleonora. La vedi rannicchiata in un angolo. Ha avuto il tempo per cambiarsi e lavarsi e ora assomiglia di più a un essere umano, anche le sue bende al braccio sono state cambiate. Lei ti fissa con sguardo determinato. Vuole comunicarti che in questo momento è in grado di usare il fuoco. Ti vuole mettere in allerta… perché ha paura di te.
  15. Con esitazione… ma pur sempre muovendosi velocemente …Salpaghin si avvicina verso una guardia e allunga una mano verso di lui per poi rubargli l’elmo. La ladra ora si volta e inizia a correre vicino a voi. Vi segue mentre andate a riprendere le vostre cose. Mentre riagguantate le vostre armi e le vostre armature, gli attacchi continuano contro la città. Più volte sentite la terra tremare e più volte vedere delle scie di polvere scendere dal soffitto. In lontananza si elevano urla di dolore e paura. Alcuni soldati corrono passando vicino a voi ma vi ignorano. Hanno infatti altre priorità. Mentre finite di prepararvi, Astilla dice: ho attracca la Grifonia vicino al leviatano di Astaron. Salpaghin ruota di scatto la testa verso di lei: siete un capitano? Si… risponde subito fiordiciliegio. In tutto questo tempo Astaron si è spiegato con Salpaghin. La donna lo fissa quasi con aria sorpresa, inizia poi a parlare anche se non sa cosa rispondere. Un colpo sparato dalla nave nevica però raggiunge ancora una volta il palazzo di giustizia, impattando vicino a voi. La vostra stanza viene percossa e vi rannicchiate istintivamente mentre dei piccoli pezzi di macerie crollano dall’alto. La vostra offerta è ancora valida… risponde Sal al leone …ma non credo che questo sia il momento e il luogo per discuterne. Uscite dal palazzo di giustizia. Le strade e gli edifici attorno a voi sono state seriamente danneggiate e in alcuni punti della città si stanno sviluppando degli incendi. Uomini e donne corrono in ogni direzione alzando spesso lo sguardo verso il cielo. Lo fate anche voi: non vedete ancora nessuna nave ma due solo punti d’origine da cui provengono i colpi infuocati. Quante navi ci sono lassù? Chiede Astilla nervosa. Sal risponde: il capitano Narrox ha una flotta. Narrox?... Allora avevo sentito bene?! C’è Narrox che ci attacca? E’ una storia lunga, signora. Finito di parlare, Sal si mette due dita in bocca e fischia. Poco dopo uno scoiattolo si avvicina a voi e si trasforma nello gnomo Erok. Ha tra le mani la sua balestra e vi scruta con fare sospetto. Lui e Sal iniziano a parlare velocemente nella lingua axiriana. Poiché tale linguaggio ha delle similitudini con il valango, Herlan e Alberich capiscono che lo gnomo ha rivolto le sue scuse a Sal e che quest’ultima ha detto al suo compagno che tutti voi non rappresentate una minaccia. La risposta di Silv all’attacco non si fa attendere. I soldati della città salgono in sella a delle creature volanti e spiccano il volo. Alcuni leviatani di Silv intanto stanno decollando ma è in questo momento che arriva la tragedia. Una nave nera e grande appare dal nulla a pochi metri di distanza dal suolo. Dalla batteria di quel galeone vengono scagliati dardi di baliste, colpi infuocati e diverse altre magie. I leviatani di Swoliss vengono trivellati e cadono al suolo. La nave nera scompare così com’è apparsa. Iniziate a correre. Astilla guarda Sal e quest’ultima dice: quel galeone che è scomparso appartiene al secondo luogotenente di Narrox. Quanti luogotenenti ha il capitano? Quattro. E immagino che Narrox si trovi sulla nave lassù! Indica il cielo da dove vengono scagliati i colpi infuocati. No… Narrox è sulla Tenebrosa che non può navigare bene così in alto. Conosco solo due navi in grado di volare così in alto senza problemi e sono… …la Fatale e la Funesta. Esatto! Dice Sal sorridendo per la sorpresa. La ladra non sa che queste informazioni sono note ai capitani dei leviatani. E il galeone gigante che è scomparso nel nulla? Quella è la Spettrale. Vi nascondete in un vicolo stretto e buio perché la città è stata assalita dagli uomini di sabbia. Sono apparsi dal suolo. Astilla ne approfitta per parlare ancora con Sal: quindi… c’è la Tenebrosa di Narrox, poi la Funesta, la Fatale, la Spettrale che… …che sono tre navi dei suoi luogotenenti. La quarta nave dell’ultimo luogotenente è la Letale. Oltre a loro ci sono altre navi. Ho già visto Narrox attaccare altre città e posso dirvi che segue sempre lo stesso schema… più o meno: Fatale e Funesta iniziano lo scontro sfruttando la loro capacità di volare in alto per creare confusione e aprire la strada ai soldati di sabbia. La Spettrale appare e scompare per abbattere le navi che si sollevano per ingaggiare contro Fatale e Funesta. La Letale invece ruota attorno alla città e la colpisce ai fianchi per creare ancora più confusione e separare le forze di difesa… inoltre la Letale ha il compito di distruggere le navi che sfuggono alla Spettrale. Scusatemi se non uso termini nautici, non sono una marinaia. La strada è libera e ne approfittate per continuare a correre. In lontananza vedete la maestra di Aurline sgomitare tra la folla e avvicinarsi a voi. Fa segno ad Herlan di raggiungerla. Lui e alcuni di voi corrono dalla donna. @Chi va a cercare Mhedi-ya (rispondete su SeS II) La maestra inizia a correre verso una determinata zona della città. Si rivolge a Herlan: non so che volto ha Mhedi-ya ma ho visto diverse carrozze con i simboli dei Vholkan abbandonare la città. Diversi nobili sono a bordo di quei mezzi per sfuggire da questo attacco. @Chi va dalla Fulgore (Sal e Erok sono con voi) La Funesta e la Fatale stanno ora concentrando i loro attacchi verso il porto di Silv. I loro intenti sono quelli di distruggere i leviatani attraccati per evitare che decollino. La fulgore è stata danneggiata al timone (sotto la poppa). Gli uomini di Astaron stanno già cercando di riparare i danni. Astilla si separa da voi e raggiunge la Grifonia… che è davvero molto vicina alla Fulgore. Entrate nella nave di Astaron. Il leone si mette ai comandi e cerca di capire l’entità dei danni. Potete salpare ma gli attuali danni vi impediscono di virare. I guerrieri di sabbia intanto hanno invaso il porto e stanno per raggiugnervi.
  16. No! Risponde immediatamente la strega fissando negli occhi Massimo. La prigioniera teme che il templare le abbia rivolto una domanda trabocchetto. Un secondo dopo viene bendata di nuovo. La strega alza le spalle (questo le provoca dolore alla spalla sinistra). No, signore… se era con noi avrebbe fatto una strage… una strage. In effetti i cinque non escono spesso… lo fanno quando deve accadere qualcosa di importante. Magari si tratta di un incontro con altre sette o magari si c’è in atto un rito di un certo valore. Sonia risponde che non hanno ancora delle prove schiaccianti ma sono convinti che Minetti abbia voluto avvelenare la strega per una vendetta personale poiché suo fratello morì durante la famosa spedizione al mattatoio. Il dottor De Ronca entra nella stanza e ne approfitta per visitare la prigioniera. L’uomo è l’unica persona che non fa sussultare la strega ogni volta che la tocca. Dice che la prigioniera si sta riprendendo. I suoi tempi di guarigioni sono eccezionali per una persona nelle sue condizioni. Il dottore inoltre ha un messaggio da riferire a Massimo: qualcuno lo sta cercando nella sala principale dell’ospedale.
  17. Volehara La mia mente si ribella all’idea che potrei essere costretta a uccidere per non essere uccisa. Non ho mai ferito nessuno, figuriamoci togliere la vita a un uomo. Sono una codarda e per ciò mi rifiuto di pensare a questa eventualità, quindi faccio finta di nulla. Ascolto le parole di uno dei nostri istruttori e sono sollevata al pensiero che potrò incontrare un’altra donna che ha deciso di percorrere questo stile di vita. La notizia delle prove per valutarci mi innervosisce meno di quello che pensavo, forse perché potrei diventare una semplice marinaia nel peggiore dei casi e guadagnare comunque qualcosa. Ad ogni modo non domande da fare, Erik è stato chiaro.
  18. Volehara Non posso fare a meno di pensare che dieci monete d’oro al giorno sono un ottimo guadagno per una persona semplice come me. La mia mente, già indebolita dalla birra, si è già fatta sedurre da questa offerta. Sono però i discorsi degli uomini attorno a me che mi fanno ricredere. Assorbo più informazioni possibili. Alcuni dei presenti hanno tratto delle conclusioni e formulato dei pensieri a cui non ero ancora arrivata. Se prima era prona a partire, ora il dubbio mi costringe a riflettere. Fisso il nulla che c’è tra me e il tavolo a cui sono seduta mentre mi giro la pinta di birra tra le mani quasi senza rendermene conto. Avvertire quel boccale che viene roteato riesce inspiegabilmente a calmarmi. Cerco di prevedere tutti i pericoli e i disagi che potrei incontrare in mare aperto per poi paragonarli ai problemi con cui combatto quotidianamente. E’ il mio stomaco però ad avere la meglio sulla mia mente. La paura della fame mi ha già fatto decidere di accettare questo lavoro… la fame e una bramosia per l’oro che disperatamente cerco di sopprimere, dato che voglio credere di essere una persona migliore di quello che sono.
  19. err
  20. Astaron pronuncia una frase nella sua lingua madre e dall’espressione che si è formata sul volto della donna capite che lei non ha compreso nulla. Le guardie vi riprendono, dicendo che dovete parlare solo il linguaggio comprensibile anche a loro. Salpagin sospira mentre afferra le sbarre. A questo punto sente troppa pressione sulle spalle e decidere di rispondere alla domanda di Nomos: ad Axira c’è una religione minore… non è molto famosa e ha pochi fedeli ma è incredibilmente complessa. Si tratta di un credo con molte divinità… alcune di queste sono buone, altre cattive… e poi ci sono dei Dei così malvagi da rendere tale religione vietata al di fuori di Axira. A dire il vero… c’è un solo Dio in questo culto che spaventa i popoli di Valshenar. E’ un Dio venerato da sicari di nome… Una guarda incrocia le braccia e la interrompe: non siamo qui per una lezione sulle religioni. Tu avevi con te un simbolo di un culto proibito… altro non ci serve sapere. Ma stavo spiegando che… "Trovare una spiegazione", per quelli come te significa "trovare una giustificazione". Siplagin distoglie lo sguardo: non so a cosa ti riferisci. Quel piccoletto non era mio amico, neanche so come si chiama… e comunque io non ricordo alcuna balestra. Capite che la ladra sta facendo di tutto per proteggere lo gnomo Erok. Ho rubato, chierico di Isokrat, questa è l’unica mia colta. Ho rubato. Di nuovo interviene una guardia: non parlare come se fosse una cosa da poco… non hai rubato solo dell’oro… prende una pergamena …qui c’è scritto che hai rubato anche un’alcova. Un’alcova! Ci rendiamo conto?! Come hai fatto? La donna tace… del resto la guarda non si aspettava una risposta da parte sua. Salpagin si alza e inizia a camminare nella sua cella. Sta prendendo il coraggio per confidare una cosa molto personale: sette anni fa ricevetti un colpo alla testa che mi fece perdere la memoria. Da quel giorno il mio cervello non funziona tanto bene e riesce a captare le emozioni di chi mi sta attorno per poi tradurle in segnali olfattivi. Ad esempio… se sento il profumo d’arancio in una persona allora significa che quella persona è attratta fisicamente da me. Siplagin non si trattiene e rivolge uno sguardo prima ad Astaron e poi a tutte le guardie. Il profumo di mele è l’ultimo odore che voglio sentire… perché è legato alla mia morte. Conosci Narrox?! Ah… domanda idiota …sei un capitano, certo che conosci Narrox. Non lo vedo da quando ho sottratto a un suo luogotenente la mappa del tesoro. Dopo che avete finito di parlare, la ladra si avvicina a voi agguantando di nuovo le sbarre e sussurra: ascoltatemi, se mi tirate fuori da qui vi posso portare dal tesoro e darvene una grande fetta! A me serve solo un oggettino che si trova lì e magari qualche monetina per comprarmi una nuova casa ma lascerò il resto a voi. Le guardie credono di avere una mappa ma non hanno un pezzo importante che conserva il mio gnomo. Aiutatemi a indire un processo per combattimento il prima possibile… Narrox mi insegue e mi troverà prima o poi. A me la libertà, un passaggio su una nave e una minima parte del tesoro… a voi tutto il resto. Allunga una mano appena oltre le sbarre: vi piace come accordo? PS Di tanto in tanto Salpagin lancia delle occhiate ammiccanti nei confronti di Oloth.
  21. L’ombra inizia a gesticolare e a indicare diverse cose per poter comunicare in qualche modo con la ladra. Quest’ultima riesce in qualche modo a capire quello che vuole chiederle l’ombra, si avvicina a lei e sussurra: profumano ancora di mele… ma il leone profuma anche d’arancio. L’ombra gesticola ancora. Lo so. Risponde lei. Niente… solo una battuta. Una guardia vi dice: lei si chiama Silpaghina ma è nota per essere soprannominata la ladra di sogni e fantasie. La donna indossa il vestito di Herlan e si avvicina a voi sempre gattonando. Ha avuto modo di pensare e di ragionare su quello che le avete detto. Ora ha cambiato atteggiamento. Si siede anche lei a gambe incrociate, imitando così il vostro compagno. In quella posizione notate che ha dei tagli all'interno delle cosce, simili a quelli presenti sugli avambracci. La donna è proprio di fronte a Herlan ma si rivolge a tutti voi: Silpaghina non mi è mai piaciuto, così ho voluto cambiarlo in Salpaghin. Il cognome di mia madre è Mylgara. Ad Axira, i maschi prendono il cognome del padre e le femmine prendono il cognome della madre. Il mio nome completo è quindi Mylgara Siplaghin. Ho studiato per cinque anni la magia in una scuola in una piccola città axiriana chiamata Kesmi. Il mio ricompenso è stata la targhetta per entrare nelle biblioteche della nazione. E’ in quella biblioteca che ho iniziato a studiare la magia spirituale… dopo un anno sono riuscita a usare l’incanto noto come Risonanza spirituale. Esistono tre magie spirituali: Risonanza, Convergenza e Armonia. Io so usare solo la prima. Da quello che so… studiare in una scuola axiriana è l’unico modo per ottenere il lasciapassare. Mi sono allontanata da Axira perché il Buio e la guerra hanno devastato il mio paese. Sono voluta andare a Bastran alla ricerca di un capitano che mi possa portare in un luogo chiamato Dimora di Sirill ma non ho trovato nessun uomo disposto a portarmi lì… di conseguenza mi sono spinta a Swoliss. Ho bisogno di soldi per ingaggiare un capitano… e di certo non posso guadagnare molto e in poco tempo se mi metto a lavorare in una nave… inoltre non ho mai visto il mare e non so nulla su come funziona un leviatano. Il suo stomaco brontola quando le sue orecchie sentono queste parole… tradendo così, per un solo istante, tutta la sua calma apparente. La donna guarda il leone: non ho ancora capito quali sono le tue condizioni? @Oloth Non sai molto sull’ombra e il suo strano comportamento… ma credi che sia il risultato di qualche maledizione.
  22. Dovete abituarvi a vedere quella testa rasata che fino a poco fa ospitava una lunga cascata di capelli color del miele. La ladra rilassa una gamba mentre ascolta le parole di Astaron. Sorride mostrando i suoi denti e le sue gengive macchiate di sangue mentre risponde in una lingua che non riuscite a comprendere. Solo Herlan e Alberich sono riusciti a capire una parola: morte. Una guardia colpisce le sbarre della gabbia nel tentativo di intimorire la prigioniera: non parlare in axiriano… dice ringhiando …ma nella nostra lingua. L’ombra della ladra si forma in questo momento. Era scomparsa quando le magie furono soppresse e vi siete accorti della sua mancanza solo ora. Vedete l’ombra muoversi come se avesse una volontà tutta sua… pur restando adesa alla ladra. Si agita e cerca di comunicare con la prigioniera. Indica la testa per chiedere perché è stata rasata. La donna risponde alla sua ombra: per i pidocchi… credo. L’ombra continua ad agitarsi e la sua “proprietaria” tenta di rassicurarla: non ti preoccupare, sto bene. Alle guardie non piace quello stanno vedendo e per precauzione caricano delle balestre. Herlan intanto le porge un suo indumento. La donna esita per un instante per poi gattonare verso il guerriero e agguanta quel vestito. Si allontana subito da Herlan e inizia a ispezionare ciò che ha appena preso. Il questo momento assomiglia più a un animale che a un essere umano. Torna nel suo angolo e non indossa il vestito di Herlan… bensì inizia a studiarlo. Controlla le tasche, i bottoni, la forma, l’odore… saggia la resistenza, lo stropiccia, lo tende… Che muoia di sete, risponde un soldato sputando per terra. La lingua di Axira è nata dal valango, di conseguenza ogni axiriano sa dire qualcosina in valango. Queste?... ruota gli avambracci …sono caduta in un cespuglio di rovi quando ero piccola. Quali condizioni? Chiede lei fingendo disinteresse mentre continua a rigirarsi tra le mani il vestito di Herlan. Le guardie iniziano a fissare male Astaron, chiedendosi se il brooler si stava riferendo a loro.
  23. Ora che Herlan si è avvicinato alla donna può vedere chiaramente i segni che ha sugli avambracci. Sono dei vecchi tagli. La donna ha solo fatto finta di chiedere aiuto. Ora che ha attirato Herlan, fa di colpo slittare la sua mano al suo fianco alla ricerca della sua spada… che purtroppo (per lei) è stata rimossa dalle guardie. I soldati, scoperte le intenzioni della ladra, la colpiscono con un manganello sul braccio. Lei ritrae l’arto... temendo che si fosse spezzato ...e si allontana dalle sbarre per gattonare dall’altro lato della cella. Preme la schiena contro il muro e, restando seduta al suolo, piega a se le ginocchia come se volesse diminuire lo spazio che occupa in quella gabbia. I suoi occhi sono tornati ad avere la loro originale tonalità azzurra. Stira un timido ghigno nei confronti di Herlan mentre si massaggia il braccio colpito. Le guardie vi dicono: potete parlare con lei… ma non fidatevi di lei. (Ovviamente le guardie non lasciano la stanza).
  24. Alcune guardie protestano: quella persona… indicano la ladra …attraversa i muri come se fossero fatti d’aria! Ma non possono trasgredire le leggi di Silv. Astaron infatti ha diritto di rivolgere delle domande al prigioniero. I soldati rimuovono così i marchi attorno a questa stanza. Nello stesso momento, la ladra torna a respirare… lo fa come se fosse appena riemersa dall’acqua, un grande e disperato respiro. Spalanca la bocca per accumulare nei polmoni più ossigeno possibile. Inarca la schiena e stira gli arti. Il dolore non gli è ancora passato. Apre gli occhi ma sono velati come quegli di un cieco. Capite però che riesce a intravedervi. Striscia verso di voi su quel pavimento umido e sporco e allunga una mano oltre le sbarre nella vostra direzione… quasi come se volesse chiedervi aiuto.
  25. Non lo so, signori. Le visione sono sempre contorte e nebbiose, mi dispiace tanto. La strega si rivolge sempre a voi con tono educato e reverenziale. Ciò evidenzia tutta la paura che ha nei vostri confronti Se esiste un modo, mio signore, non mi è dato saperlo. Nella Culla non mi hanno insegnato a tramandare queste capacità… a dire il vero neanche io riesco a controllarle. Io sono solo un tramite per renderle reali. Non so neanche come funzionano. La strega fa per continuare il suo discorso ma una lunga serie di colpi di tosse la costringono al silenzio. La schiena le fa male a ogni “sussulto”. La strega abbassa la testa con fare pentito e inizia subito a mangiare dal vassoio di Sonia. Mangia velocemente per paura di far irritare ancora di più Michele. In questo momento potete capire quanto quella prigioniera sia succube dell’inquisitore. La prigioniera volge di scatto lo sguardo verso Michele. Aveva smesso di pensare che prima o poi avrebbe subito un altro interrogatorio. I suoi occhi rossi comunicano tutta la sua paura. E’ un’immagine strana e suggestiva osservare gli occhi del cacciatore così terrorizzati. La strega “cade dalle nuvole” poiché stava ancora pensando all’interrogatorio. Risponde dopo qualche secondo di ritardo: il Medico sa avvelenare i fiumi, marcire i raccolti, diffondere piaghe al bestiame e far ammalare gli uomini… inoltre non mangia carne viva ma divora i cadaveri. E' lo scheletro che balla tra i malati di peste. Deglutisce, non si è ancora ripresa dal pensiero di subire un altro interrogatorio. @Michele Sonia ha intuito tutto e distoglie lo sguardo da te. Non vuole far vedere a nessuno dei presenti che è in pensiero per te. @Vittorio Cammini per i corridoi dell’ospedale al fianco di Miriam. Lei sembra una sfinge. Senza preavviso la donna ti dice: non vuoi veramente andare da un medico, vero?!
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