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altro gdr La Spada e La Strega (2)
darteo ha risposto alla discussione di darteo in Discussioni in Skull King
@Zantes @tutti Il giorno dopo Siete ospiti di lady Haresia, per questo motivo potete restare nel palazzo e godere di tutto ciò che Faisson ha da offrire (ovviamente l'accesso alla biblioteca vi è sempre negato). Avete sentito che Vànesh partirà con il suo esercito tra sette giorni. Radunare un'armata in così poco tempo sottolinea tutta la gravità e la preoccupazione evocata dal re teschio. Nel frattempo, i fabbri reali hanno iniziato la fabbricazione delle vostre nuove armi... con la personale supervisione di Haresia. Selexia, in questo giorno, è costantemente seguita da due servi di corte: un uomo e una donna. Sono incaricati di creare un'armatura e un'acconciatura per la dragonessa per quando dovrà scontrarsi con il campione di Vànesh. Perchè devo pensare anche alla mia acconciatura? Dice Selexia. La serva vicino a lei risponde: è l'etichetta di Faisson. Il duello è qualcosa di solenne che attirerà molti nobili. Tutti vorranno assistere. E' un momento sacro. Le sacerdotesse di Aurilla curano molto il proprio aspetto per le celebrazioni più sacre per la Dea... la stessa cosa vale per i duelli a Faisson. Non posso semplicemente andare e combattere? Ma dovrete attendere tre giorni. Tre giorni! Selexia è sconsolata. Eh si... dobbiamo dare il tempo ai lord per raggiungere Faisson. Selexia si avvicina a voi: sto andato a incontrare Vànesh. Io e il principe dobbiamo discutere sui termini dello scontro... a quanto pare è un'altra formalità di Faisson. Gli sfidanti devono decidere insieme alcune regole di base. Non aspettatemi. -
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darteo ha risposto alla discussione di Darakan in Discussioni in Skull King
@Vittorio @Michele @tutti 07 - 02 - 1958 10:15 Siete nella stanza comune della domus popoli di Vercelli. Gli excubitores hanno deciso di lasciarvi in prestito questa struttura (trasferendosi temporaneamente in altre domus). Questo luogo è diventato la vostra "base operativa". Siete a due passi dalla basilica e a pochi isolati da voi c'è l'ospedale. La porta cittadina più vicina a voi (ad ovest) si può raggiungere in pochi minuti. La domus inoltre si affaccia su un'importante piazza dove avete sistemato i vostri mezzi di trasporto. Non potevate desiderate un luogo migliore per il vostro quartier generale. C'è agitazione a Vercelli. La donna accusata di stregoneria ed ex membro della Culla delle bestie è stata interrogata ieri da padre Della torre. La prigioniera ha riportato gravi ferite e questa notte è stata operata d'urgenza. Un ex medico di nome De Ronca vi ha detto che la strega ha superato l'intervento e in questo momento si trova in una camera per la terapia intensiva. La donna non è ancora fuori pericolo e per i prossimi giorni non potrà rispondere a nessuna domanda. De Ronca vi ha promesso che farà di tutto per tenerla viva. Ogni giorno che passa però, i cittadini di Vercelli sono sempre più nervosi. Attribuiscono alla presenza della strega tutti i mali che gravano sulla città. Loro la vogliono vedere morta e odiano il fatto che Vercelli stia usando così tanti beni primari per tenere in vita una donna che è destinata alla pena di morte. @Massimo - Felice -
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@Vittorio -
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@Zantes -
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@Zantes -
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@Oloth -
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@Herlan -
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@Oloth -
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@Massimo - Felice @Vittorio @Michele -
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@Sole @tutti Voglio ribadire un concetto... dice improvvisamente Aurline ...alcuni di noi sono chiavi e altri hanno i frammenti della Speranza, me compresa. Se non entreremo nell'armata di Vànesh... non avremo la protezione dell'armata di Vànesh e allora l'intera Eltheria ci darà la caccia. L'avevamo capito! Risponde Selexia con voce bassa e con una vena di sarcasmo. Selexia fissa tutti voi, soffermandosi poi su Zantes. Infine sospira e dice: senzanome mi ha pugnalata con un coltello che fu creato unicamente per uccidermi. Per mia fortuna Zantes non sapeva usare correttamente quell'arma così non è riuscito a togliermi la vita... ma mi ha privato della magia. Solo se sono molto vicino a lui posso usare i miei incantesimi. Sto cercando un modo per "curarmi" da questo maleficio. La dragonessa viene poi attirata dalle parole di Oloth. Si avvicina a lui mentre estrae dalla tasca l'anello di Iurz'Ka. Lo appoggia sul torace di Oloth (consegnandolo) e lascia poi la presa. A Selexia non importa se l'anello cade a terra o viene preso al volo da Oloth. Si rivolge a quest'ultimo: "presto, amico mio, ti darò in pasto il mondo intero"... questa è la formula per risvegliare l'anello. Affonda il metallo nel cadavere di una persona e, se sei molto fortunato, lo vedrai tramutarsi in un oggetto magico. Non funziona se la persona ha perso la vita in una carneficina... cioè in un luogo dove sono morti molti uomini. Ora sai come funziona... detto questo, voglio che mi colpisci! Non starò bene fino a quando non mi darai un pugno. Avanti, sarà l'ultima volta che uno di voi riuscirà a ferirmi. Così saremo pari. Aurline solleva gli occhi al cielo e incrocia le braccia: che melodrammatica! Commenta. Selexia abbassa lo sguardo e si concentra per riordinare le idee. Poco dopo risponde: io ero della Scaglia... e la Scaglia era mio. Non avevamo altro al di fuori di noi due. Quel risvegliato che avete visto a Icrandis non era mio fratello... potrà avere la sua forza, il suo aspetto, i suoi ricordi... ma non è più mio fratello. Lo amavo. Lo amavo più di ogni altra cosa... anzi, era l'unica cosa che amavo e che mai ho amato. Non posso permettere che il re teschio infanghi la sua memoria usandolo come un burattino. Io mi vendicherò del signore del Buio... dovesse costarmi la vita! La voce della dragonessa diventa rauca e carica di odio. L'energia che sprigiona è così intensa che persino voi riuscite a percepirla e, in qualche modo, a provare le sue stesse emozioni. Non posso affrontare mio fratello con la mia attuale spada, perciò ho deciso che dovrò forgiamene una tutta nuova. Per farlo dovrò recarmi in alcuni luoghi molto pericolosi... a cominciare da "città di sotto". Non vi chiederò di seguirmi... è troppo rischioso per voi. Ecco i miei obiettivi: distruggere "l'involucro a forma di mio fratello", uccidere il re teschio... e magari riprendermi il tesoro sotto il vulcano. Ah... già, non ve l'avevo detto ...il tesoro a Kratoa mi è stato rubato dal re teschio. Selexia ascolta poi il discorso di Hinox. La dragonessa non lascia trapelare alcuna emozione dal suo volto. Riabbassa di nuovo la testa e sussurra tra se e se: cosa siete voi per me?... muove ora le labbra. Sta ripetendo in silenzio quella domanda. Hinox le ha dato da pensare. Selexia sembra poi aver raggiunto una conclusione... qualunque cosa abbia partorito la sua mente deve averla messa in imbarazzo. Imbronciata, si rivolge a tutti voi: che cosa vuol dire "cosa siete voi per me"? Nulla... ecco siete! Degli stupidi ragazzini che vogliono giocare a fare la guerra. Una seccatura, ecco cosa siete. Ma che caz... neanche volevo stare con voi! Mentre continua la sua (palesemente finta) sfuriata, Selexia si allontana (scappa) e raggiunge la porta della stanza. Si volta e die a tutti voi: e non provate più a dirmi che sono docile o che non sono cattiva. Sono crudele, una tiranna senza cuore. Ecco cosa sono. Rivolge una fugace occhiata a Zantes e poi esce dalla stanza. Aurline si stiracchia e sbadiglia. Anche lei è rimasta perplessa dalla reazione di Selexia ma non vuole darle peso. Esce dalla stanza ma non prima di dire: per il resto del nostro discorso... bhè ...credo che a questo punto non ci resta che parlare con il principe. Tutto quello che dovevamo dire è stato detto. Buonanotte. Astilla... andiamo?! @Oloth -
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darteo ha risposto alla discussione di Darakan in Discussioni in Skull King
@Michele -
altro gdr I.N.S. - In Nomine Simplex - Gruppo II
darteo ha risposto alla discussione di Darakan in Discussioni in Skull King
@Marco + (tutti @tutti Ripetete ancora una volta quello che siete in grado di fare (un modo per conoscervi meglio) Adriano esclama: aspetta... mi stai dicendo che esiste un marchingegno che permette a una pistola di sparare senza far rumore? Jonathan interviene: in effetti esiste qualcuno in grado di creare i silenziatori... proprio qui a Venezia. Dammi solo un paio di giorni per fare delle ricerche. Jonathan getta sul grande tavolo al centro della stanza il giornale di oggi: Del Doge è andato a Roma. La nostra città se la passa male ultimamente e il templare è andato a parlare direttamente con i piani alti per poter ricevere degli aiuti. Sul giornale è riportato questa notizia... anche se non è quella principale. Giovanni legge ad alta voce il titolo sulla prima pagina del quotidiano: "panico e terrore al teatro romano"... cosa? Ah, si... sta notte c'è stato un attentato in uno dei teatri della capitali. Durante il Don Giovanni, alcuni pazzi sono entrati nella struttura armati di mitra e pistola e hanno fatto una carneficina. Il giornale non dice molto, solo che i templari e gli excubitores romani hanno subito ripristinato l'ordine. Dorotea avanza di un passo: possiamo tornare a parlare di cose che interessano a noi? Giovanni, pidocchio, Laerte e Jonathan sono i membri del gruppo che non sono morti. Guardano preoccupati Marco. Essendo ancora vivi, questi quattro uomini non avevano ancora pensato all'eventualità che uno di voi potesse attaccare un membro del gruppo. Scenari terrificanti balenano nelle loro menti. Ad ogni modo, tutti i presenti giurano di non rompere mai questi due voti... questo tranquillizza i viventi. Jonathan dice: perchè non lasciate qui? Questo posto è come una roccaforte... si volta poi verso Adriano ...qualcuno sa che siete andati a Cittadella. Adriano risponde: si, quella donna... come si chiama? Ah si, Amelia. E' un problema? Suppongo di no. Ad ogni modo, ribadisco il fatto che potete lasciare qui il libro... Jonathan si alza la maglia, mostrando le bende insanguinate attorno al suo ventre ...io sono ancora convalescente e non posso uscire dalla mia casa. Posso sorvegliare il libro giorno e notte. Jonathan alza le mani: wo... wo... aspetta! Stiamo parlando di portare qui della gente per mangiarla viva? Non credi che stiamo andado troppo oltre? Laerte interviene: i morti del nostro gruppo sono costretti a nutrirsi per sopravvivere... mi rivolgo a tutti voi, nessuno escluso. Abbiamo due scelte da fare... rifiutare l'idea del cannibalismo e abbandonare il gruppo oppure restare e accettare questa condizione. Nel secondo caso, noi viventi saremo considerati complici di assassini... quindi non ha importanza il luogo in cui si consumeranno dei pasti. Questione morale a parte... per è pericoloso portare delle vittime qui. Jonny ha ragione... voi morti non potete braccare i viventi a Venezia... almeno non fin quando avrete fatto un pò di pratica. Cristina esclama: ma ti senti quando parli, Laè?! Stai parlando di cannibalismo, di far pratica sul divorare la gente... e lo dici come se stessi leggendo la lista della spesa. Mi stai criticando per essere troppo cinico? Sto solo ragionando a mente fredda e distaccata... io lo considero un pregio. Laerte, per quanto gelido possa essere, ha ragione... dice Giovanni ...almeno credo! Io dico di braccare qualcuno che vive fuori dalle città! Magari un esterno o un predone... il mondo non piangerà se uccidiamo uno di quei figli di putt.ana. Anche pidocchio vuole dire la sua: si... insomma... abbiamo già ucciso i soldati degli esterni... non fa alcuna differenza se usiamo la pistola o i denti. Basta non farli soffrire! Dorotea abbandona la stanza. Che le prende? Dice Giovanni. Adriano risponde: lascia stare... non le va ancora giù il fatto di essere morta. Jonathan si rivolge ad Adriano: a proposito di Dorotea... è un vero schianto! Lasciala perdere. Perchè? Ma ti sei visto allo specchio? Con quel naso a punta, i capelli grigi e la pelle pallida da vampiro... paragonato a un animale, tu sei un topo e lei una fiera leonessa. Giovanni non resiste e commenta: già... adoro il gelo dei suoi occhi in contrasto con il suo carattere bollente. Questa è una cosa interessante! Jonathan ridacchia. Cosa? Siete morti ma potete ancora provare eccitazione sessuale... il vostro cervello sembra funzionare a pieno. Cristina alza le mani e scuote la testa: oh no, no, no... io non so leggere quella roba. Tra le pagine però ci sono delle traduzioni... cioè, non sono vere traduzioni ma solo delle note su come devono essere pronunciate quelle parole strane. Jonathan sfoglia il libro e dice: quelle parole strane corrispondono all'ebraico antico... e nessuno di noi sa leggerlo. Meglio così, dato che questo libro crea solo danni in mano a degli sprovveduti... senza offesa. Giovanni inizia a spazientirsi: voi non avete un pò di claustrofobia? Perchè non usciamo e andiamo da qualche parte? Este, fuori città, passeggiamo per le vie di Venezia... ogni cosa mi sta bene. -
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@Sole @Leidorl Selexia sospira. Rassegnata, ti racconta un pò del suo passato: esiste una storia così vecchia che ora viene considerata una leggenda. Tanto tempo fa viveva un dragone di nome Phynox. Era un drago ancestrale o anche chiamato drago creatore. Poteva alzare montagne, separare le terre per generare fiumi... poteva anche creare la vita. Generò due figli: prima venne la Scaglia della notte e poi me. Tentò anche di creare un terzo figlio ma morì pochi istanti dopo esser uscito fuori dall'uovo... e il suo cadavere fu usato per creare le fondamenta di Faisson. La Scaglia è sempre stato il preferito di mio padre. Lui era il più grande, il più forte, il più glorioso... provai a sfidare mio fratello per dimostrare il mio valore ma venni sconfitta. Come punizione fui esiliata dalla casa di mio padre. Da allora vivo nelle terre di Eltheria. I frammenti della Speranza si risvegliano con il contatto fisico. Basta solo stringerli tra le dita quando iniziano a tremare... e iniziano sempre a tremare quando un risvegliato del Buio si avvicina a loro. Se un oggetto che porti al collo inizia a vibrare tu non lo toccheresti? Anche solo per capire cosa sta accadendo. E' fuori discussione. I luoghi che dovrò visitare sono troppo pericolosi. Ci andrò da sola. Per un pò non sarete costretti a vedere il mio brutto muso. E non lo nego. Ma per una dragonessa rossa non puoi aspettarti dei commenti migliori di questi. Siete deboli, scoordinati, pronti a scannarvi tra di voi. Mi rendo conto però che non posso criticarvi dato che non ho mai avuto un gruppo... quindi tutto quello che ho appena detto è solo mer.da. Il fatto è che io non piaccio a voi e voi non piacete a me. @tutti (tranne Leidorl) Ah... commenta Astilla sorpresa ...va bene. Ribadisco quello che ho detto sta sera... io non voglio combattere. Ho visto il re teschio e tutti i suoi mostri... mi fanno paura. Cosa potrei fare conto di loro? Non sono una guerriera o una maga, non so usare un'arma, non so cavalcare e non conosco nessun incantesimo. Il mio braccio è troppo corto per una spada. La verità è che sarei dovuta morire per mano del Mimic insieme a tutti i miei compagni... ma gli Dei mi hanno permesso di vivere. Andrò nella capitale e cercherò di farmi una vita. Non sarò un peso per voi in questa guerra... a prescindere se vi unirete o no all'esercito. Risponde Aurline: non conosco molto bene la politica di Faisson ma sono quasi sicura che se vogliamo entrare nell'armata di Vànesh è implicito giurare fedeltà ad Haresia. @tutti + Leidorl Leidorl e Selexia entrano nella vostra stanza... proprio mentre Herlan ha iniziato il suo discorso. Spiegate alla dragonessa e Leidorl cosa vi siete detti in loro assenza. Selexia commenta: io entrerò nell'esercito. Le sua voce è neutra. La semplicità della sua frase è tale che si crea un silenzio quasi irreale nella vostra stanza. Siete tutti perplessi ma Aurline si rivolge a Selexia dopo qualche secondo: tutto qui? "Entrerò nell'esercito" e basta? Non hai altro da dire? Selexia (con la sua tipica espressione vuota e superficiale) indica Herlan e risponde: è difficile intervenire dopo un discorso del genere. Aurline sospira. Si mette al centro della stanza: Selexia, hai mai fatto una guerra? Certo... e racconta di una volta che ha massacrato una comunità di orchi del nord che volevano mangiargli la testa. Gli orchi credevano che il cervello del drago potesse donare l'immortalità (credenza assurda). Aurline interrompe la dragonessa: no, no, no... non mi hai capito. Ti ho chiesto se sei scesa in guerra... una guerra vera! Eserciti contro eserciti, castelli da invadere, marce da affrontare e altro ancora. Allora no... non ho mai fatto una guerra. Astilla, che intanto si è seduta a gambe incrociate su un letto, chiede ad Aurline: perchè... tu sei scesa in guerra? Si pente subito di aver rivolto una simile domanda alla strega dei ghiacci. Quest'ultima risponde alla ragazzina ma in realtà si rivolge a tutti voi: io sono lady Aurline Valaspear, figlia di re Ragon Valaspear e legittima regina dei Valang. Sono nata che il mio regno era già in guerra da anni. Mio padre, morendo, mi diete in eredità non solo la sua corona ma anche un conflitto che non avevo scatenato ma che dovevo portare a termine. Io ho guidato le armate dei valanghi, ho mosso gli eserciti, conquistato castelli e sottomesso popoli. Ho assaporato la gloria della vittoria e l'amaro della sconfitta. Ho visto persone care morire sotto le lance dei nemici e ho salvato molti dei miei uomini da morte certa. Io fui la prima donna a salire sul trono di Valang. Tutti i re prima di me si erano distinti sul campo di battaglia e io non potevo essere da meno. Ricevetti un istruzione militare e un addestramento nella scherma. Posso dire quasi con assoluta certezza che, in questo momento, non c'è nessuno a Faisson più esperto di me nell'arte della guerra. Quando si scende in battaglia ci sono molti fattori da tenere in considerazione... e non parlo solo di conoscere il nemico e il terreno dove avverrà lo scontro. Bisogna sapere chi sono i nostri alleati e quelli dei nemici... conoscere la storia delle loro nobili casate. Occorre comprendere le condizioni delle truppe: come sfamarli, come farli spostare. Bisogna sempre tenere in considerazione i costi della guerra e il rischio di mal tempo, di malattia, di ribellione... senza contare che i guerrieri ombra inizieranno a serpeggiare tra entrambi gli schieramenti. Posso dirvi, per esperienza personale, che un solo uomo della gilda degli assassini può decidere le sorti di un'intera battaglia. Cosa pretendere di fare da soli? Potreste anche essere gli uomini più forti sul pianeta... e non lo siete ...ma non potrete mai sconfiggere da soli l'armata del Buio. Anzi... vi dirò che non riuscireste neanche ad avvicinarvi a quell'esercito. Alcuni di noi sono chiavi... chiavi! I signori di Faisson vi avranno già sguinzagliato i loro più potenti sicari. Fossi in voi non accetterei più una birra offerta da un oste o una fi.ca di una put.tana, non mi fermerei a fare l'elemosina a un orfano o ad aiutare un chierico in difficoltà. Le nobili casate di Eltheria vi considereranno come dei fuorilegge poichè imbraccerete delle spade senza avere un vessillo sopra la vostra testa. Non volete fidarvi di Vànesh? Va bene... del resto neanche io conosco bene quel tipo... ci ho solo ballato per un pò. Non volete entrare nella sua armata? Va bene... Ma, per la sacra lancia di Falisarr, per favore non mettetevi in testa di riuscire a sconfiggere da soli un'armata... sempre se il vostro intento è quello di uccidere il re teschio. Per favore... non fate il mio stesso errore! Mi sono scaraventata da sola contro Eltheria e ora... bhè ...guardatemi! Sono costretta a mascherarmi, a mentire sul mio nome e a spacciarmi per morta. Prendete esempio da me... cos'ho conquistato da sola? Le sue parole sono cariche di tristezza e rammarico. La dragonessa stava sentendo il discorso di Aurline con le braccia conserte e la schiena contro la parete. Rilassa le braccia e si allontana dal muro per poter rispondere a Sole: c'è la possibilità che io venga sconfitta nel duello contro il campione di Vànesh. Sono forte, è vero, ma non sono imbattibile. Non conosco ancora il mio avversario. Tenete in considerazione che potreste perdere i frammenti della Speranza. E se invece si decide di non entrare nell'esercito? Chiede Astilla. Io non sarei più costretta a battermi ma Faisson ci scatenerà il mondo intero per poter mettere le mani sui frammenti... per la questione de "I pezzi della Speranza" abbiamo le mani legate. Selexia guarda ora Herlan: hai detto che vi ho promesso di rendervi più forti. Quello che dici è vero. In effetti potrei fare qualcosa per voi... ma voi cosa siete per me? E Io cosa sono per voi? Siete i miei discepoli? I miei servi? Uomini che sono costretti a sopportarmi? Compagni? Amici? Nemici? Mi rendo conto che abbiamo iniziato con il piede sbagliato... lasciamo che il passato sia solo il passato. Cosa vogliamo essere adesso? Si, decidiamolo qui... ora! Da come parlano sta sera sembra che Leidorl e Herlan siano ispirati dagli Dei (non ha sentito il resto di voi parlare, quindi si astiene da far commenti nei vostri confronti) e vorrei approfittare del momento prima che tornino ad essere i barbari di sempre. Cosa vogliamo essere? Un gruppo? Una famiglia? Cosa ci unisce? L'odio? Un obiettivo comune? O stiamo insieme solo perchè ci fa comodo? Definiamo il nostro legame... poi potrò pensare a cosa fare con voi e per voi. -
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@Vittorio @Massimo - Felice @Michele -
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@Felice - Massimo -
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Avete deciso di condannare il prigioniero. Laerte afferra la sua pistola, la fa roteare sulla sua mano usando l'indice sul grilletto come fulcro. Offre il calcio dell'arma a Cristina e, con un sorriso appena stirato, dice: vuoi pensarci tu, killer? Cristina le rivolge la più truce delle occhiatacce. Laerte smette di scherzare e raggiunge il prigioniero. Voi non lo vedete perchè è coperto dal mezzo militare. Sentite due colpi. Laerte gli ha sparato in testa. Due proiettili nel cervello, un'esecuzione tipica di un sicario professionista. Dopo qualche secondo sentite Laerte dire: mi serve una mano. Giovanni afferra un machete e raggiunge il cadavere. I due uomini seguono le indicazioni di Marco per smembrare il morto e per gettare vie le membra. Tornate a Venezia. -.-.-.-.- DANNATI TRA I DANNATI 12 - 01 - 1958 E'... assolutamente meraviglioso! Dì un'altra volta "meraviglioso" e giuro che ti ammazzo... esclama Adriano spazientito ...sono morto! Sono un caz.zo di morto! Cosa c'è di meraviglioso? Va bene, va bene. Non ti scaldare. Non volevo essere indelicato ma... guardala dal mio punto di vista! Jonathan Cineri è seduto sulla sua scrivania. Il suo volto è parzialmente illuminato dalle candele sparse per tutta la stanza sotterranea di casa sua. E' passato un giorno dalla vostra disavventura a Cittadella. La ferita di Agostino doveva essere curata, per questo motivo vi siete rivolti all'amico di Adriano. Si chiama Jonathan, era con voi quando eravate ostaggi nel palazzo ducale. Rimase ferito da un colpo d'arma da fuoco. Si era iscritto al vostro gruppo quando si trovava ancora nell'ospedale. Lui è il vostro decimo membro. Ha quarantasei anni, è basso e magro. Ha la carnagione molto chiara, la schiena è leggermente curvata in avanti per via dei molti anni passati a studiare su i libri. Ha un naso lungo e sottile, occhi chiari e capelli argentati, stirati all'indietro e radi sulla fronte. Oggi vi siete ritrovati nella sua casa. Jonathan ha una camera segreta sottoterra che ha arredato come se fosse il laboratorio di un folle. C'è un tavolo operatorio, diverse ampolle, un microscopio... L'uomo ha estratto il proiettile dalla pancia di Agostino e ha ricuto la sua ferita. Adriano gli ha raccontato tutto quello che vi è capitato. Jonathan può risultare inquietante ma è un tipo leale e onesto. E' anche un esperto di occultismo e i morti lo hanno sempre affascinato. Ha visitato tutti voi e ha già scoperto alcune cose interessanti. Ve le comunica subito dopo: nonostante siete morti, il processo di guarigione non si è arrestato. Siete immuni alle ferite mortali, all'invecchiamento e alle malattie... il vostro corpo può rigenerare ogni ferita. Dorotea, per tutto questo tempo, è rimasta in un angolo buio della stanza, con la schiena contro una parete, una gamba piegata e le braccia conserte. Jonathan la mette a disagio, quindi deve sforzarsi per prendere le parole: non vorrei smorzarti il divertimento ma che ne dici del nostro bisogno di carne? Purtroppo quello è una cosa che non potete fare a meno. Saremo costretti a mangiare carne umana? Chiede preoccupata Cristina. Carne umana viva... precisa Jonathan prima di rivolgersi a pidocchio ...per favore non toccare i miei animali sott'alcol. Il ragazzino infatti si era avvicinato a una serie di barattoli contenenti degli animali morti. Dorotea si avvicina alla luce (e a tutti voi): quanta quantità di carne è necessaria per sfamarci? Non saprei... due chili? E' una domanda? Come ti ho detto... non ne sono sicuro! E quante volte dovremmo mangiare in un mese? Questo dovrò scoprirlo. E come? Monitorandovi. Cosa succede se non mangiamo? Impazzirete e cercherete di mangiare il primo uomo che si presenterà di fronte a voi. Santo cielo! Esclama Cristina. Giovanni interviene: ricapitolando... i nostri compagni morti sono immortali, non invecchieranno mai e sono costretti a mangiare un uomo di tanto in tanto. Esatto... ah, c'è un'altra cosa ma probabilmente ve ne siete già accorti... non riuscite ad avvertire i viventi. Non avete il sesto senso degli altri morti... il senso che li permette di percepire i vivi. Però sono immortali! Replica Giovanni. La sua voce è piena di ammirazione... cosa che non è sfuggita a Jonathan. Quest'ultimo si sente in dovere di intervenire, si rivolge a voi (morti): attenti... vita eterna vuol dire sofferenza eterna. Ci sono cose peggiori della morte. Una raffica di mitra può porre fine alla vita di un uomo... mentre la stessa raffica su di voi vi causerà atroci sofferenze. Non potete morire ma siete ancora in grado di "sentire tutto"... potreste sperimentare dolori che nessun uomo ha mai provato. Siete dannati tra i dannati. Perfetto!... esclama Laerte rammaricato e nervoso... e ora che si fa? Vi pone questa domanda mentre apre il libro dei dannati (quello che avete trovato a Cittadella e che vi ha ucciso). Rilegge le note in italiano che sono state conservate tra le pagine di quel tomo (le note "innocue", non quelle che uccidono). Cos'è il cacciatore? Cos'è l'antico? E chi è il doge? Jonathan interviene: forse si riferisce a Ulisse Del Doge. Conoscete questo nome. Ulisse è il capo dei templari di Venezia. Il più giovane templare ad aver conquistato tale titolo. E' un uomo grande e grosso, dotato di un grande carisma. @Marco Sei sulla buona strada, hai scoperto che quel simbolo è il marchio della città di Este. Si trova a sud di Padova e dista settanta chilometri da Venezia. -
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@Vittorio @Michele -
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darteo ha risposto alla discussione di darteo in Discussioni in Skull King
Vi spiegano il significato di questi due simboli. Sono delle medaglie che la gilda ferro dona a degli uomini che si sono distinti sul campo di battaglia e/o sulla sabbia delle arene. Se un uomo riceve questi simboli (e non fa parte della gilda del ferro) entra di diritto in questa organizzazione se solo lo desidera. Il marchio con la sfera rossa al centro viene data ai guerrieri delle arene che combattono nei duelli mortali e che hanno già vinto almeno cinque incontri. Il marchio con la sfera blu viene data ai guerrieri che hanno fatto la differenza nel campo di battaglia. -.-.-. Aurline, poco prima di essere invitata a ballare, ascolta le parole di Hinox e risponde: questa cosa che hai detto non sono proprio riuscita a capirla. Nel colloquio con i ministri hai detto chiaramente di voler combattere il re teschio. Non puoi farlo da solo... altrimenti saresti un ipocrita dato che hai detto a Selexia che era un'aspirante suicida per essersi scagliata da sola contro il signore del Buio. L'unico modo per affrontare il re teschio e la sua armata è quella di unirci a un'altra armata. Dici che entrare in un esercito significa diventare un giocattolo per un altro paio di mani... ma entrare in un esercito significa ricevere armi, armature, pasti, salari e probabilmente una fetta dei bottini di guerra. E nessuno ci costringe ad arruolarci. Siamo noi che, sposando la causa di combattere il re teschio, stiamo per entrare volontariamente in un'armata. Ah... c'è un'altra cosa! Far parte dell'esercito di Vànesh vuol dire ricevere anche un addestramento speciale... ma non ti ho sentito lamentarti di questo. Aurline si alza per seguire il principe (che non ha sentito nulla del vostro discorso) ma viene fermata per qualche secondo da Herlan. La strega dei ghiacci ascolta il suo discorso e risponde: a questo non avevo pensato... ma non temere! Ho la spada di ghiaccio e sono abbastanza forza da dimostrare che sono in grado di aver ucciso me... cioè Aurline. Forse sarà l'idromele a parlare per conto mio ma non c'è nulla da temere... Vànesh la trascina al centro della stanza, così Aurline è costretta ad alzare la voce per finire la conversazione con Herlan ...penseremo più tardi a limari i dettagli di "tu sai cosa". Per adesso divertiti. Herlan si siede sulla sedia occupata fino a pochi secondi fa da Aulrine, proprio vicino a Selexia. L'uomo parla con la dragonessa... la quale non ha mai smesso di tenere le braccia conserte. Più Herlan parla e più cattura l'attenzione di Selexia. Lei vorrebbe intervenire diverse volte ma aspetta la fine del discorso del guerriero. Dice infine: mmm... non nego che mi hai dato da pensare... e anche molto! Facciamo così! Quando il banchetto sarà finito ci raduneremo tutti quanti nei vostri alloggi (maschili) per decidere cosa fare. Herlan e la dragonessa vengono raggiunti da Oloth. Anche lui vuole parlare con Selexia. Selexia si scopre, con un movimento sinuoso, la spalla dove si trova il marchio della gilda del corvo. Il cerchio non è chiuso... dice lei ...solo i maghi ancestrali della gilda meritano tale onore. L'ordine del corvo esiste da circa tremila anni... nel corso delle ere ha subito diverse profonde riforme. L'ultima risale a settecento anni fa... e io presidiai a quell'evento. Io, insieme ad altri maghi e stregoni, siamo gli artefici di ciò che è diventata l'attuale gilda del corvo. Perciò io sono considerata uno dei fondatori della moderna gilda. Ciò mi dà il diritto di modificare le regole interne dell'ordine. La dragonessa si limita ad annuire. Oloth si congeda per cercare lady Haresia. Mentre va via, Zantes raggiunge Selexia. La donna stira un lieve sorriso mentre pensa tra se e se: questa sera vogliono tutti parlare con me. L'ardore (o follia) di Zantes sorprende Selexia... a tal punto che la donna deve mascherare il suo stupore con un'espressione arcigna nei confronti del senzanome. La dragonessa vuole rifiutare l'invito di Zantes. Tarda troppo a lungo il suo "no" così, nella sua mente, i suoi pensieri di diniego mutano in qualcos'altro. Afferra infine la mano tesa di Zantes per poi alzarsi, superarlo e trascinarlo al centro della stanza. Hinox, che era rimasto al tavolo proprio al fianco di Selexia, ha appena finito di parlare con Astilla. Il nano scorge in questo momento la figura della regina che "passeggia" tra gli invitati. Hinox decide quindi di raggiungerla per parlare con lei. Lady Haresia, ancora una volta, si dimostra estremamente cordiale e risponde al nano: mio caro amico, sarò più che lieta di aiutarti con il tuo piccolo dilemma. Sono in grado di far fondere il tuo dono del fuoco con il cuore di Kratoa. Raggiungimi domani mattina alla sala del trono... e già che ci sei porta Astilla con te. Quella poveretta non ha ancora capito cos'ha risvegliato con il rituale della gilda e forse sono in grado di aiutare anche lei. Ma certo che terrò gli occhi bene aperti. Avete provato la nostra birra di Faisson? A quest'altitudine la fermentazione crea un'aroma particolare. La regina viene raggiunta prima da alcuni ministri e infine anche da Caradoc. Temo proprio di no, mio amico di roccia... sorride per rendere meno amara questa risposta ...ma nel mio esercito riceverai un addestramento militare che ti porterà a padroneggiare il tuo fuoco. La strega ha detto "mio esercito" poichè il principe Vànesh combatte in nome di lady Haresia. -.-.-.- Selexia ha trascinato Zantes (nonostante sia stato lui a porgerle per prima la mano) al centro della sala, dove si stanno eseguendo delle danze. La dragonessa alza un braccio verso i bardi per attirare la loro attenzione, poi richiede una canzona: La via del ferro e della libertà. Si rivolge ghignante verso Zantes, sussurrando in modo che solo il senzanome possa udirla: in un'altra vita ero una sacerdotessa e il ballo era una delle arti fondamentali che dovevo padroneggiare, sei in un brutto guaio. Per la canzone che Selexia ha richiesto, le luci della sala vengono abbassate. La melodia è energica, con molte percussione e strumenti a fiato. In alcuni tratti sembra addirittura solenne. E' una bellissima canzone. Zantes fa del suo meglio per non apparire impacciato e segue le indicazioni di Selexia. Mentre balla, la dragonessa sembra non possedere più alcun peso. Il senzanome ha come l'impressione che, se la lasciasse, lei volerebbe via da lui. Scoprite che La via del ferro e della libertà è una canzone che narra le azioni di un guerriero vissuto mille anni fa. Veniva chiamato il guerriero senza volto, senza nome e senza dolore (questo è un solo e lungo soprannome), ma anche spezzacatene e portatore di libertà. A quell'epoca a Eltheria vi era la pratica della schiavitù... ma un servo osò ribellarsi contro l'intera nazione. Si trattava del guerriero di cui parla la canzone. L'uomo riuscì ad abolire la schiavitù e morì da uomo libero. Tutti i presenti nella sala hanno gli occhi puntati sulla dragonessa. La canzone (e l'esibizione di Selexia) termina con gli applausi di tutti i nobili e gli altri invitati. Selexia torna subito a sedersi dopo aver posato per un istante i suoi occhi su Zantes. Non gli piace stare al centro dell'attenzione. Anche Aurline torna a sedersi. Lei e Selexia iniziano a parlare tra di loro. Il banchetto procede senza alcun incidente. -.-.-.-.-.-.-.-.- -.-.-.-.-.-.-.-.- -.-.-.-.-.-.-.-.- @Leidorl Ti hanno detto che Selexia vuole parlare con tutti voi negli alloggi tuoi e dei tuoi compagni. Il castello è grande e ti sei perso. Avanti a tentoni nel buio della notte nella speranza di ritrovare la tua stanza... o almeno un corridoio che ti è famigliare. Delle voci in lontananza attirano la tua attenzione. Non sai perchè ma hai deciso di avanzare silenziosamente per capire di chi si tratta. Attraverso una serie di archi scopri che sono Selexia e lady Haresia. Stanno passeggiando l'una al fianco dell'altra. La regina dice: allora, Selexia, come ti sembrano gli uomini del tuo gruppo? Non saprei dirvi, milady, gli eventi scorrono di fronte ai loro occhi... ma loro li ignorano o non si rendono conto di nulla. Forse sono troppo stupidi o troppo indifferenti al mondo che li circonda. Siete rimasta troppo scottata dal fatto che non hanno mai usato i frammenti della Speranza di fronte a te?! Non è solo per questo... non li ho mai sentiti fare domande riguardo alla settima gilda... al simbolo che hanno trovato sul cadavere del nano della mia grotta... al marchio che Aurline nasconde sul palmo della sua mano... al fatto che il re teschio li ha lasciati andare... Forse sono io la stupida... forse loro si fanno queste domande ma non di fronte a me. Perchè dite questo? Perchè mi odiano... non tutti ma la maggior parte di loro ...non li biasimo! Del resto sono io che mi rendo detestabile. Bhè... non li avete ancora divorati tutti ...per la terrificante Dea del vulcano è già qualcosa! Mia signora, non vorrei essere scortese, ma non vi ho chiesto questa udienza privata per parlare dei miei compagni di sventura. No, dovete perdonarmi voi, tendo ad allungare troppo i discorsi. Di cosa volevate parlarmi, Selexia. Si tratta di mio fratello. La Scaglia della notte? Proprio lui. Vedete... usai le ossa del suo avambraccio per forgiare la mia attuale spada ...ma non posso usarla contro di lui. Come mai? Mio fratello ha un grande controllo magico del suo corpo... anche sulle ossa usate per creare la mia arma. Quindi può benissimo bloccare ogni vostro attacco? Peggio... può controllare i movimenti di questa spada. Se solo volesse potrebbe strapparmela via dalle mani con il solo pensiero. Che ruolo ha la Scaglia nell'armata del re teschio? E' la sua cavalcatura. Perciò la Scaglia può facilmente proteggere il re teschio dalla tua spada. Esatto! Mi sono scoperta inutile contro di loro... per questo vi chiedo l'impossibile. Cosa? Sono curiosa. Ho bisogno di una nuova spada per uccidere mio fratello e il re teschio... ma per farlo avrei bisogno di sottopormi al rituale del bianco e del nero... se potessi parlare con la strega d'acciaio... è fuori discussione. Allora permettetemi di scendere nella città di sotto, così potrò eseguire da sola il rito. Ehhhh (sospiro) non posso vietarti di fare questo... ma voglio qualcosa in cambio. Ditemi cosa. La vostra attuale spada. Accordato. Ottimo. Le due donne si fermano. La regina si volta per poter stare di fronte alla dragonessa: per curiosità... dove prenderete il metallo per la vostra nuova spada? Devo profanare una tomba. La regina sorride: ho già capito le vostre intenzioni... ma nessuno è mai riuscito a entrare in quel posto. Io so come fare. In questo caso ti auguro tutta la fortuna del mondo. La regina va via, lasciando Selexia da sola. Dopo qualche secondo, la dragonessa si volta verso gli archi che nascondo la tua persona: quanto di questo discorso hai origliato? Ti dice. @tutti (tranne Leidorl) Siete stati tutti chiamati da Selexia per un incontro speciale. In realtà vi siete ritrovati nei vostri alloggi... una grande camera che ospita tutti i letti (per gli uomini del gruppo). Selexia e Leidorl tardano ad arrivare. Aurline è impaziente così si alza e si rivolge a tutti voi: parlo io per Selexia... dato che mi ha anticipato il motivo di questa convocazione. Dobbiamo decidere cosa fare del nostro futuro. Per farla breve... vogliamo unirci all'armata di Vànesh? O vogliamo proseguire per la nostra strada? Cercherò di essere imparziale. Unirci all'esercito di Vànesh significa che dovremmo rispettare la sua bandiera ed eseguire i suoi ordini... ma avremo migliaia di uomini al nostro fianco che combatteranno per la nostra stessa causa... inoltre avremo le armi e l'addestramento che la regina ci ha promesso. Restare da soli invece significa che saremo gli artefici del nostro fato. Ci creeremo da soli la nostra fortuna... saremo gli unici responsabili dei nostri successi e delle nostre sconfitte ma non avremo le spade di Faisson, non avremo un esercito, un addestramento e non credo che la regina sarà più disposta a risolvere i nostri problemi con le nostre rispettive gilde. Dobbiamo capire cosa fare adesso! Ora!... perchè non abbiamo tempo a disposizione. Domani dovremmo prestare giuramento a lady Haresia o dirgli "addio". Detto questo... io voto di entrare nell'esercito. Astilla resta in silenzio poichè ha già deciso (e detto) di non voler scendere in guerra. Raggiungerà la capitale di Eltheria il prima possibile. -
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darteo ha risposto alla discussione di Darakan in Discussioni in Skull King
Laerte annuisce mentre afferra di nuovo la sua valigetta nera. Si rivolge ad Agostino: hai ragione quando dici che non dobbiamo andare dai francescani. Se qualcuno scopre il nostro segreto saremo condannati tutti al rogo! L'esistenza di morti coscienti è un insulto alla bolla papale della Captivita Intellecti... probabilmente l'affronto più grande che si può fare contro il Vaticano. Nessuno di noi dovrà mai e poi mai menzionare che nel nostro gruppo ci sono dei morti. L'uomo si separa da voi (tutti voi), prende l'ostaggio e si sistema dietro la vettura. Sentire il prigioniero urlare per l'agonia. Dopo interminabili minuti, Laerte torna da voi sporco di sangue: non hai più nulla da dire. Lo hai ammazzato? Esclama Cristina. Cos...? No, no! Mi hai frainteso... anche se non sarebbe una cosa sbagliata accopparlo. Quello che volevo dire è che quell'uomo non sa altro. Del resto è un soldato semplice degli Esterni, una pedina insignificante. L'unica cosa che ha detto riguarda un castello. Che? Questa volta è Giovanni che esclama. Laerte continua: un castello rosso con tre torri, con sopra una corona e come guardia un leone alato. E che vuol dire? Ah... non lo so! Ma ci sono andate pesante questa volta con la tortura... l'ho fatto delirare. -
altro gdr I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
darteo ha risposto alla discussione di Darakan in Discussioni in Skull King
@Michele -
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darteo ha risposto alla discussione di Darakan in Discussioni in Skull King
Ma è la mia mano! Mi terrorizza il pensiero che sia stata devastata. La Culla mi ha dato un istruzione. Ho imparato a leggere e a scrivere bene. Ho conosciuto Verne, Melville, Woolf, Manzoni... Ho appreso matematica, fisica, geometria, biologia, filosofia... La Culla mia ha dato un istruzione. Non appena il suo naso avverte la presenza del cucchiaio, la strega fa scattare la testa in quella direzione. Ritrai quel boccone. La donna era così sicura di aver azzannato il cibo che, nel serrare i denti, sente un gran dolore in tutta la bocca. Cerca di allungare il collo il più possibile. Ha così fame che il solo odore di cibo la fa smettere di pensare e sembra regredire mentalmente a uno stato animale. Farebbe qualsiasi cosa per un boccone. Trovi piacevole la sensazione di avere in un pugno una persona con un metodo così semplice ma efficace. "Qualunque cosa farai a me... io la replicherò sulle persone che ami". Questo è quello che pensato quando sei sceso per la prima volta in questo posto. Ecco un altro esempio di come funzionano le mie capacità... io penso a qualcosa e qualcos'altro accade. Neanch'io potevo prevedere gli effetti. Comunque sia... Sonia non corre alcun pericolo da parte mia ma questo non vuol dire che siete al sicuro. Siete nel mirino della Culla. Presto arriveranno per voi. E' ovvio che sei confuso. Colpa mia che mi sono spiegata male. Posso sembrare incoerente ma non è così. I membri della Culla mi hanno torturata, drogata e usato come oggetto... però mi ha anche dato un istruzione, mi ha dato dei vestiti, cibo, un letto, sapone... Prima di entrare nella setta vivevo di stenti e le uniche cose che sapevo fare era cucinare qualcosina e tosare a malapena le pecore dietro casa mia. Nella Culla c'è luce e ombra. Come avevo già detto prima, la loro dottrina mi ha sedotta. Credo ancora in alcuni loro messaggi... ti sembrerà assurdo ma nella setta è possibile trovare lealtà, rispetto, fratellanza, amore. I maestri della Culla mi hanno resa affamata di conoscenza. Adesso voglio sapere cosa si cela dietro una porta, cosa si nasconde dietro una collina... Prima di entrare nella setta avevo paura di fare qualsiasi cosa... avevo paura anche della mia setta ombra. Pensavo sempre: ho peccato contro Dio? Ho sbagliato a rubare una sigaretta al prete? Ho fantasticato sul guardiano delle stalle vicino alla Domus, andrò all'inferno per questo? E se i morti mi mangiano mentre starò dormendo? E se un morto scavalca le mura? Ora invece non permetto alle mie paura di ostacolarmi. Anche la chiesa di Roma professa pace e amore ma è anche vero che ha ricreato l'inquisizione, il perdono dei peccati più gravi attraverso il fuoco, la ruota, la culla di Giuda che hai menzionato per terrorizzarmi... luce e ombra esistono anche nel Vaticano. Non voglio fare un paragone tra chiesa e setta... voglio solo sottolineare che c'è del buono e del marcio ovunque... e il giuramento dell'anima è qualcosa di buono. Nella Bibbia nera ci sono messaggi che descrivono la fine del mondo ma anche messaggi d'amore, come per esempio offrire del cibo a qualcuno... si trova nella genesi. La strega rimane in silenzio per qualche secondo. Sei riuscito a spiazzarla con questa domanda: bhè... non so, non credo sia mai successo... e se è successo io non ne ho avuto notizia. Suppongo che chi non rispetta il giuramento venga sottoposto a qualche forma di processo. La strega inizia a elencare una serie di uomini e donne. Ogni volta che fa il nome di qualcuno, aggiunge qualche particolare superfluo (un tic nervoso di una persona, una cicatrice di un'altra persona...) un piccolo trucco per sollecitare la sua memoria. Sei tentato di zittirla, prendere carta e penna e farla ricominciare da capo. Conosci (di fama) alcune persone citate dalla donna. Sono uomini altolocati: preti, excubitor, parenti di uomini potenti, persino un membro dell'arcidiocesi torinese. Hai l'impressione di essere finito in un mare di guai. Più la donna continua con la sua lista e più ti vedi con un "piede nella fossa". Nessuno sano di mente può pensare di denunciare questi uomini. La strega elenca anche alcuni punti usati dalla Culla come nascondiglio... tutti presenti nel capoluogo. Si interrompe solo quando sente arrivare il francescano. L'uomo ti ascolta per poi rispondere: mi chiamo Marco Minetti, padre. Nessun problema, padre. Mi faccia solo andare a prendere bende e medicine. Si inchina ed esce dalla stanza. E' stato una sfinge. Non sei riuscito a leggere alcuna emozione sul suo volto. Quando torni a essere solo con la donna, ti volti verso di lei. Quello che vedi ti lascia perplesso. La strega si sta mordendo il labbro inferiore e si sta sforzando per non farsi vedere spaventata da te. E' impallidita e torna a tremare. Per la paura, il suo stomaco si è chiuso e inizia ad avere dei conati di vomito. Quello che ti dice ti sorprende: ti prego... non darmi da mangiare. Il dolore alle spalle e alla schiena è diventato insopportabile. Si contorce e inizia a parlare tra se e se: non ce la faccio più! Vado a fuoco! Qualcuno mi tolga dal tavolo... le sue parole si tramutano in gemiti e urla. Provi a parlare ancora con lei ma non ricevi alcuna risposa. Il dolore le vieta di sentire la tua voce e di ragionare. -
altro gdr La Spada e La Strega (2)
darteo ha risposto alla discussione di darteo in Discussioni in Skull King
@tutti @tutti @Sole Mana risponde: sei in errore. Aurline si è unita a noi dopo che siamo fuggiti da Icrandis, perciò non può essere lei la persona che la gilda del fuoco sta cercando. @Herlan Aurline risponde: abbiamo delle prove, abbiamo la mia spada. Inoltre, come ti dissi a Icrandis, so creare un mio finto cadavere. Nessuno capirà che si tratta di una magia. Abbiamo però un problema... Eltheria e i suoi lord vorranno vedere quanto siamo forti dato che abbiamo ucciso la strega dei ghiacci. E' possibile che ci metteranno alla prova. Del resto stiamo per incassare trenta milioni. @tutti La regina vuole provocare Leidorl rispondendo: in questo momento siete braccati da un signore del Buio. Ha qualche importanza se il rituale a Clarcin è pericoloso? Sorride Lady Haresia si rivolge a tutti voi: le creature del Buio possono essere sconfitte. Armac ce lo ha dimostrato tempo fa. Voi avete tre frammenti della Speranza... la spada che uccise il signore del Buio che infestava Eltheria prima del re teschio. E' un ottimo inizio. Ma tu non sei più una chiave. Immagino che nessuno te l'abbia ancora detto. Hai una corruzione parziale... ecco perchè non sei più una chiave. Per la precisione il duello non si terrà sta sera... sta sera c'è il banchetto. Comunque sia... cosa ci fai delle biblioteche quando puoi chiedere a me? Continuate a parlare con la regina mentre la sala del trono si è quasi svuotata del tutto. Parlare a riguardo delle armi che lady Haresia vi ha promesso. Lei ridacchia e solleva le mani: va bene, va bene... basta così! Vi forgeremo delle armi per combattere il Buio. Ho capito che vi interessano queste armi solo o principalmente per essere più forti... ma dovrò comunque consegnarvele per contrastare il re teschio. Avrei una domanda da farvi: prediligete un elemento? Fuoco, acqua, ghiaccio...? -.-.- Alcuni di voi si presentano al principe Vànes. L'uomo vi saluta rapidamente prima di congedarsi. Selexia, nel frattempo, ha lasciato la sala del trono per poter ritirarsi nei suoi alloggi. Zantes, Rhaen, Sole devono affrettarsi per raggiungerla poichè vogliono parlare con lei. La dragonessa viene raggiunta in un lungo corridoio. Si volta di scatto, sorprendendo i tre uomini. Devi aprire gli occhi! Urla guardando Zantes. Per fortuna nessun ministro ha sentito la sua sfuriata. Selexia torna a parlare normalmente ma è sempre adirata con il senzanome. Lo guarda negli occhi ma sembra si stia rivolgendo anche a Sole e Rhaen: tutti gli eventi vi scorrono davanti agli occhi e voi non vi accorgete di nulla... afferra la corda che Zantes porta al collo e solleva il frammento della Speranza, stando bene attenta a non toccarla ...tu hai un frammento della spada e non unoo qualunque! Tu hai il cuore della Speranza. Pronunciando le ultime parole, la sua voce si riempie di ammirazione e fierezza pensando alla Speranza originale... ma i suoi occhi sono carichi di delusione per Zantes e per tutti voi. Si allontana dal senzanome, Rhaen e Sole. Non vuole parlare con nessuno in questo momento. -.-.-.-.-.- Il banchetto inizia al tramonto. Viene celebrato in una grande stanza ellittica. Colonne ricoperte di edera e altri fiori circondando la stanza. Una serie di archi percorrono tre delle quattro mura e si affacciano nel vuoto. Attraverso quegli archi potete le nuvole, il cielo e il tramonto. Vengono servite pietanze, idromele e vino mentre dei giullari allietano i ministri e gli altri nobili invitati. Viene suonata della musica e delle ancelle riempiono la stanza. La loro pelle è coperta da un pigmento dorato, sono tutte mascherate e a seno scoperto (una forma di onore per la Dea Lusht). Alcuni degli invitati iniziano a ballare. Molti ministri parlano tra di loro. Quasi tutti i loro discorsi convergono su un solo argomento: il re teschio e la guerra imminente contro il Buio. Cercano di capire come risolvere alcuni problemi, come ad esempio armare le truppe e sfamarle, oppure dove trovare i soldi per finanziare la guerra. Diversi nobili cercano di avvicinare Aurline e Herlan nel tentativo di sapere come sono riusciti a uccidere la strega dei ghiacci. Lady Haresia corre in loro soccorso e riesce a deviare l'attenzione dei nobili verso altri argomenti. La regina si rivolge poi a Oloth: finito il banchetto devo parlarti in privato. Ricordatelo... si siede poi vicino a Astilla. Anche Aurline e Selexia si siedono vicino a lei. La ragazzina guarda la regina e dice: io non voglio combattere il re teschio. Mi fa troppo paura. Lasciatemi andare ad Alvoran. Mi unirò alla casa della scintilla della capitale. La regina le accarezza i capelli e risponde: non potevamo prentendere che scendessi in guerra con di noi. Vedremo di portarti ad Alvoran il prima possibile. Sentendo la mano della regina sui suoi capelli, Astilla torna a lamentarsi di quel colore "rosa gamberetto" (citando le sue parole). Lady Haresia però commenta: ma i gamberetti non sono rosa quando sono vivi. I tuoi capelli hanno la stessa tonalità dei cigliegi in fiori. Non è meglio paragonarli a quei fiori?! Aurline si intromette: Fiorediciliegio... non sei contenta?! Hai già guadagnato un soprannome. Anche il principe Vànesh fa il suo ingresso nella sala del banchetto. Avete sentito molte storie riguardanti quell'uomo: grande stratega militare, eccellente spadaccio, conquistatore di terre e donne. E' un ministro ma ha sposato una nobile di Eltheria, quadagnando così un titolo più importante, quello di principe. La sua casata si è unita a una famiglia facoltosa di Eltheria. Ecco perchè il suo esercito può marciare liberamente su quelle terre. Gli altri eserciti di Faisson non possono stare su Eltheria altrimenti verrebbo considerati degli invasori. Vànesh avanza baldanzoso verso Aurline, Selexia e Astilla. La strega dei ghiacci sorride di scherno e incrocia le braccia. La sentite mentre rivolge un commento a Selexia: guardalo (i suoi occhi indicano Vànesh) si comporta come se avesse solo lui il caz.zo in questa stanza. Selexia nasconde un sorriso bevendo della birra da un corno. Vànesh raggiunge le due donne (ignora Astilla) e le saluta. Cosa vuoi? Chiede Selexia con fare cinico mentre pensa: devo scontrarmi con un tuo campione, sei qui per farmi agitare? Povero illuso. Vànesh guarda la dragonessa: sono venuto a chiedere un ballo alla donna più bella di questa stanza... e probabilmente di tutta Faisson. Selexia risponde: ah! Credi davvero di potermi chiedere... A dire il vero, milady, mi riferivo alla vostra amica! E indica Aurline. Selexia stira un altro sorriso, questa volta dettato dal nervosismo. Vànesh porge la mano alla strega dei ghiacci, lei accetta il suo invito. I due si uniscono alle danze. Questa volta è la dragonessa a incrociare le braccia. Si rivolge poi a Zantes: quando il banchetto sta per finire devi andare a prepararmi la stanza da letto. Molti nobili hanno portato con loro alcune guardie del corpo. Sfoggiano quei campioni come una principessa sfoggia i suoi gioielli. Molti di loro hanno degli strani simboli simili a quelli della gilda del ferro. Hinox, mentre è con voi, ne approfitta per lamentarsi del fatto che (citando le sue stesse parole) siete comunque dei giocattoli in mano altrui. Il nano si avvicina anche alla regina per chiedergli se qualcuno può aiutarlo a scoprire qualcosa in più sul cuore di Kratoa che vive in lui. Lady Haresia risponde: posso aiutarti io ma non in questo momento. Domani mi avrai tutta per te. -
altro gdr I.N.S. - In Nomine Simplex (Parte 2)
darteo ha risposto alla discussione di Darakan in Discussioni in Skull King
@Massimo - Felice @Michele -
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@Vittorio @Michele