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(TdG) La Città Sacra
Black Lotus ha risposto alla discussione di Black Lotus in Discussioni in La Città Sacra
@Gigardos @Alonewolf87, @SamPey -
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@Gigardos @Alonewolf87, @SamPey -
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La Decisione di Bethany Rothschild Finite le vostre presentazioni e gli inchini, Rael fa la sua proposta, parlando in Draconico. "Mi sembra un po' troppo tardi per non coinvolgermi, ma apprezzo le tue preoccupazioni" replica Betty, parlando in Comune, ma rivolta chiaramente a Rael. "Sono però consapevole della mia posizione..." dice, guardando per un attimo le sue gambe, "... per cui accetto volentieri la passeggiata". Viktor fa un cenno di assenso. Rael si avvicina e prende la sedia a rotelle di Bethany, iniziando a guidarla lungo un sentiero già tracciato, fino a sparire dalla vostra vista. @Alonewolf87, @SamPey @Gigardos -
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@Gigardos Verso Viktor Rael e Tristan escono dagli spogliatoi, per poi raccattare sia Bernard che Dorian. "Seguitemi, vi porto da Viktor" dice il giovane Horst, facendovi strada. Vi inoltrate verso un parco abbastanza defilato, che non avevate mai esplorato prima, prendendo sentieri naturali. Tuttavia, questo parco vi sembra quasi un bosco sacro di un qualche druido, perché, pur non essendo curato da mano d'uomo, le piante sono cresciute in modo armonioso e regolare. Arrivate, infine, alla fontana nel cuore del parco: si tratta di una piccola fontana in marmo bianco, umilissima ed elegante nella sua semplicità, eppure percepite tutti distintamente che ha qualcosa di particolare, anche se è difficile dire cosa, oltre ad una vaga aura magica indistinta, a malapena percepibile. La Fontana Segreta dei Rothschild Quando arrivate, trovate Viktor rivolto verso la fontana, le mani posate su una sedia a rotelle. Seduta sulla sedia a rotelle, vi è una ragazza bellissima, d'età lievemente inferiore a quella di Viktor, carnagione rosea, capelli lunghi biondo platino, corporatura snella, veste con un'ampia gonna nobiliare, dai ricami pregiati. Sembra quasi una bambola di porcellana. Bernard e Dorian non l'hanno mai vista prima, ma Rael la riconosce immediatamente. "Reverendo Horst... o, vedo che siete in buona compagnia..." Viktor vi saluta, accorgendosi della vostra presenza ben prima di voltarsi. "Per chi non la conoscesse, lei è mia sorella, Bethany Rothschild" la presenta, ruotando lievemente la sedia. Bethany scruta tutto il gruppo, ma il suo sguardo, dopo aver visto Rael, si rallegra immediatamente. "Salve a tutti, lieta di fare la vostra conoscenza" china il capo, presentandosi, "E Rael..." dice guardando il Lucertoloide, "... ci siamo rivisti in Accademia, proprio come promesso" conclude, sorridendo con gli occhi. -
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Round 4 Quando Rael fa la sua azione, Tristan resta stupefatto, non si aspetta una mossa del genere: si vede davanti a sé il Lucertoloide che prova ad afferrarlo. Con una corrente d'aria fortunata dalla sua, Tristan riesce a divincolarsi immediatamente, Rael, mentre cade, sferra una stoccata, ma il giovane Horst lo illumina ed il colpo va a vuoto. Il pubblico, però, resta ammutolito da quella scena. Rael cade, accusando la caduta. È disteso per terra, a pancia in sù. Guarda in alto, l'uccello splendente sopra di lui, con una sfera infuocata nella sua mano. "Un solo errore..." e, neanche Tristan finisce di pronunciare quella frase, che la sua Palla di Fuoco esplode fragorosamente. Nonostante Rael l'avesse parzialmente schivata, rotolandosi per terra, le fiamme sono troppo forti ed il Lucertoloide viene sconfitto, perdendo parzialmente i sensi. Fine del Duello Tristan discende lentamente, toccando terra. In quell'attimo, il pubblico si esalta, battendo forte le mani. Ma, mentre una parte degli studenti sta elogiando il giovane Horst, un'altra parte degli spettatori, forse la maggiore, sta invece applaudendo il coraggio di Rael. Tristan si avvicina e porge la mano a Rael: "Ti sei battuto con onore. Mi sono ricreduto completamente su di te. Rael Mar Serpeforix... accetti la mia mano?" e, se Rael decide di accettarla, Tristan lo aiuta a rialzarsi, per poi sollevare in alto la sua mano, allo stesso modo in cui si fa con i veri vincitori. Con quel gesto, il pubblico esplode e parte un battito di mani così forte che perfino gli altri studenti, che si stavano allenando, si sono fermati per osservare quella scena incredibile. Durante quel forte battito di mani, Tristan si avvicina a Rael, dicendogli qualcosa, per poi fare un cordiale inchino e ritirarsi negli spogliatoi. @Gigardos Dopo il Duello Sia Tristan che Rael vanno negli spogliatoi, hanno entrambi bisogno di una bella doccia. Bernard e Dorian, invece, vengono bloccati da una fiumana di studenti, che iniziano a tempestarli di domande su Rael. Sembra che la popolarità del Lucertoloide, da negativa, sia stata istantaneamente trasformata in positiva ed aumentata di molto in valore assoluto. @Gigardos -
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Round 3 (Hell on Earth) Il pubblico resta sorpreso quando Rael esce fuori dall'anello di fuoco. Il Lucertoloide si mette in posizione difensiva, pronto a schivare il prossimo attacco. Le fiamme si riflettono nei suoi occhi fessurati, ma anche sull'armatura splendente del giovane Horst. "Tutti gli animali hanno istintivamente paura del fuoco. Ma tu non sembri aver paura di niente..." dice Tristan, ed una piccola sfera si crea nella sua mano. "Vediamo come reagisci a questo" e, un attimo dopo, la sfera viaggia come un proiettile verso Rael, per poi espandersi e detonare di colpo. Tuttavia, Rael questa volta era pronto a schivare e riesce a pararsi con il suo scudo, venendo lambito dalle fiamme meno intense della Palla di Fuoco usata da Tristan. "Buona schivata. Ma non ti andrà sempre così bene" dice Tristan. "Mi basta una sola apertura... un solo errore da parte tua... e chiuderò questo duello" conclude. -
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Round 2 L'Echo di Rael, con grande sorpresa del pubblico e di Tristan, si alza in volo e, arrivato in prossimità del chierico, sferra una serie di veloci stoccate. Di queste, due stoccate s'infilano tra le giunture dell'armatura, danneggiando il giovane Horst, che perde la concentrazione sulla sua magia, che si dissolve nel nulla. "Grazie, lucertola. Non mi aspettavo che fossi in grado di colpire avversari volanti con uno stocco... ma..." dice Tristan, osservando la copia svanire, "... sembra che ci sia un limite alla tua abilità". Tristan inizia ad incanalare energia magica: un anello di fuoco si crea nel palmo della sua mano. "C'è un altro motivo per cui mi sono alzato in volo..." e, un attimo dopo, un anello di fuoco (che Bernard e Dorian identificano come Wall of Fire) si crea attorno al Lucertoloide. Purtroppo, Rael non si aspettava minimamente di veder spuntare dal nulla quelle fiamme e non riesce a schivarle, venendo ustionato. Ma il Lucertoloide è un tipo duro e non sarà quello a fermarlo. Gli spettatori guardano la sfida, impressionati dalle alte fiamme evocate da Tristan, ma forse ancor di più impressionati dalla resilienza di Rael. -
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Round 1 Rael scatta in avanti, mettendosi al centro dell'arena. Poi, crea la sua Echo proprio davanti al nemico. Quando lo fa, Tristan, così come tutti gli studenti, restano sbalorditi. Le due stoccate, purtroppo, non vanno a buon fine. "Impressionante... adesso capisco perché ti hanno fatto entrare qui in Accademia" Tristan fa un sincero complimento nei tuoi confronti, cosa che difficilmente ti saresti aspettato da uno come lui. "Ma..." uno scudo dorato fluttuante (che Bernard e Dorian riconoscono come la magia Shield of Faith) appare vicino a Tristan, "... io non ho intenzione di perdere". Poi, gli occhi di Tristan si illuminano ed emettono un bagliore dorato. Delle ali luminose, come d'angelo, spuntano dalla spalla del giovane Horst ed un'aura radiante lo circonda. Un attimo dopo, Tristan spicca il volo, sollevandosi a ben 9 metri da terra. Tu sfrutti quell'opportunità per attaccarlo e, questa volta, il tuo colpo stava andando a segno, ma poi Tristan, reagendo istantaneamente, lancia un lampo di luce nei tuoi occhi e l'attacco s'infrange sul suo scudo metallico. Tristan è ora a 9 metri d'altezza e ti guarda, dall'alto in basso, ma, stranamente, a dispetto delle apparenze, adesso ti vede come un avversario al suo stesso livello, un nemico temibile. Hai guadagnato il suo rispetto. Ma il vero combattimento, per entrambi, è appena iniziato. @Gigardos -
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Scelta: Sfida Accettata "Eccellente!" esclama Tristan. "No, non ho paura. E mi batterò con onore. Seguitemi" e scende dal gazebo. Uscite dal parco e vi dirigete nuovamente verso l'edificio principale dell'Accademia, tornando quindi indietro. Ma questa volta fate il giro, entrando da un punto laterale. Arrivate in un complesso di stanze dedicate ai duelli tra studenti, una sorta di "palestra" dell'Accademia. Tristan tocca una runa, prenotando quindi un campo di battaglia: l'arena è semplicemente una pedana rialzata, fatta di grandi mattonelle di ceramica bianca, situata all'aperto (seppur in una zona recintata e ben delimitata). Ma sapete bene che è incantata magicamente. Preparazione Tristan va negli spogliatoi, dove si sveste dai suoi abiti clericali, per poi prepararsi. Quando esce, Rael lo vede indossare un'armatura splendente, di eccezionale fattura, con sopra l'emblema della famiglia Horst. "Quest'armatura è un cimelio della mia famiglia... nonostante gli anni, non si è mai arrugginita né rovinata, e si adatta magicamente ad ogni taglia" dice il giovane Horst. "Ho messo in gioco il mio onore... significa che faccio sul serio" e guarda negli occhi Rael. "Non tratterrò i colpi e mi aspetto che tu faccia lo stesso" continua. "In uno dei miei libri preferiti, si legge infatti: Il leone usa tutta la sua forza anche per uccidere un coniglio ed io credo fermamente in questa frase" asserisce. Bernard, da grande conoscitore della letteratura, ricorda quella frase scritta su un libro chiamato L'arte della guerra, di cui però il nome dell'autore era sbiadito nella versione da lui posseduta. Rael, d'altro canto, apprezza la metafora naturalistica, gli ricorda quando andava a caccia. Alcuni studenti, forse attirati dalla figura del giovane Horst in armatura e con il volto serissimo, si radunano attorno all'arena. Ed ecco che, naturalmente, si crea un piccolo "pubblico" all'evento. Tra questi, Bernard riconosce anche il capotavola del tavolo numero 5, uno studente dall'aspetto molto più grande e maturo di tutti gli altri, che Bernard riconosce: l'erede della famiglia Lancaster. @Gigardos Inizio del Duello Vi posizionate agli angoli dell'arena, come da regolamento. Tristan indossa la sua armatura "celestiale", ha in mano uno scudo (con sopra blasonato il simbolo sacro della Vera Luce) e, nell'altra mano, stringe una grossa mazza metallica, decorata con dei simboli religiosi che ricordano la luce. Visto così, sembra più un paladino che un chierico. Infine, una magia fa partire un conto alla rovescia e, quando il contatore arriva a zero, si sente il suono di un gong. E le danze hanno finalmente inizio, ma Rael è più lesto e scatta per primo. -
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Gazebo Dato che a Mensa sono già stati e Viktor non c'era, il trio di studenti si dirige al gazebo, situato in uno dei tanti parchi dell'Accademia. Arrivati sul luogo, trovano effettivamente un capotavola, che sta sorseggiando il suo tè in una tazza bianca di ceramica ornata. Ma non è il capotavola del tavolo numero 2. "Non credevo che ti avrei rivisto proprio qui" dice Tristan Augustus Horst, il capotavola del Tavolo della Luce (numero 4). "Né credevo che una lucertola potesse farsi degli... amici?" dice l'ultima parola con un tono molto particolare, molto dubbioso. Dall'alto del bianco gazebo sopraelevato, Tristan guarda con sguardo di superiorità sia Bernard che Dorian, ma c'è anche disgusto nel suo sguardo, allo stesso modo in cui una persona normale guarderebbe con disgusto due ragazzini che giocano con uno scarafaggio, toccandolo e lasciando che l'insetto gli cammini sulle mani. Agli angoli del gazebo, vi sono quattro guardie in armatura completa, con il simbolo della Casata Horst, mentre sopra il gazebo, seduti attorno a Tristan, vi sono tre altri studenti, palesemente figli di nobili, che Rael riconosce essere proprio quelle "mosche" della coorte presente il primo giorno al gazebo. Anche questi tre studenti nobili vi guardano dall'alto in basso, pur senza dir nulla. Il Capotavola del Tavolo della Luce Tristan posa la sua pregiatissima tazza di tè (che probabilmente costa più di quante monete d'oro Bernard, Rael e Dorian abbiano mai visto da quando sono a Labona) sul tavolo. Poi volge il suo sguardo freddo a Rael. "Perdonatemi, miei cordiali ospiti, ho un conto in sospeso da saldare..." Tristan si alza in piedi, le vesti clericali leggermente mosse dal vento, per poi puntare il dito indice sul lucertoloide "... ti sfido a duello, Rael Mar Serpeforix!" grida Tristan. "Combatteremo secondo le regole standard dei duelli accademici, con queste persone presenti come testimoni. E chiuderemo una volta per tutte quella storia rimasta in sospeso" spiega brevemente. Le regole standard sono le stesse che Bernard già ha sperimentato durante la lezione di Fondamenti di Combattimento Magico: qualunque mossa è valida, dato che il campo di battaglia è magicamente incantato in modo che nessuno possa morire, anche se il dolore che si sente è vero a tutti gli effetti. È un simulatore vero e proprio di combattimenti realistici. "Ti sfido sul mio e sul tuo onore, Rael Mar Serpeforix! Accetti la mia sfida?!" dice ad alta voce il chierico, rendendola una questione d'onore. @Gigardos -
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@Gigardos Sottofondo: Link La Fine del Settimo Passo Vedete tutti la stessa cosa: vedete Zero, da solo, sull'alto precipizio di terra brulla, il solito scenario. Ma, questa volta, gli oggetti iniziano a muoversi molto più velocemente. I frammenti di roccia si ricompongono in enormi rocce, che salgono verso l'alto. Gli edifici di Labona si ricostruiscono completamente, gli incendi dalla città svaniscono, poi ci sono dei lampi di luce, brevissimi. Le rocce, salendo verso l'alto, si riassemblano... state guardando una scena al contrario, nel senso inverso del tempo. Un altro lampo di luce, in cielo, poi delle rune arcane, poi un enorme raggio magico, contenente una magia spaventosamente grande, che parte da un punto d'impatto, e torna indietro, verso l'Accademia di Labona. Poi, una colossale roccia che sale ancora più verso l'alto, fino a svanire dalla vostra vista, svanendo nello spazio profondo. Finalmente, capite cosa state guardando: è l'impatto di un asteroide. Meteor Strike Ricostruite la scena nel verso corretto del tempo: l'enorme corpo celeste si avvicina alla Terra. Diventa visibile da Labona. Pur con lo scarso preavviso, tutti i professori dell'Accademia si riuniscono all'Accademia, attorno al Rettore. Con la loro magia, creano sul momento un incantesimo portentoso: un raggio disintegrante. Il raggio parte dall'Accademia, impatta sull'enorme roccia, ma qualcosa va storta: anche la roccia sembra avere una propria magia intrinseca, che si oppone al raggio. L'asteroide esplode e si frammenta. I frammenti piovono su Labona e su tutte le città vicine. Labona, Shakar, Rivermet, ed innumerevoli villaggi minori... vengono tutti distrutti. Zero chiude la porta dell'aula L-21 alle sue spalle. Un attimo dopo, la porta svanisce nel nulla e l'aula L-21 cessa di esistere. L'intero Reame Invertito cessa di esistere. La visione finisce. Aula L-17 Vi risvegliate nell'aula L-17, c'è solo Priscilla. "Eletti! Il Reame Invertito più non percepisco... una tale conseguenza... è quanto sarebbe accaduto dopo la morte di Zero" dice Priscilla. Siete, però, ancora troppo deboli per rispondere o anche solo per muovere un muscolo. Priscilla sorride. "La Tetra Via ha compiuto la sua missione. Ciò il mio cuore di gioia riempie. Non temete, ho già lanciato una magia ristoratrice... vi riprenderete. È stata una missione molto difficile, è giusto che siate esausti. Ma, adesso, io un compito importante devo portare a termine... ma sono felice, poiché la Creatura Oscura Suprema è stata sconfitta. Ed anche la Creatura Oscura Artificiale ben presto avrà tale sorte. E nessun male affliggerà più Labona" e, detto ciò, la divinatrice esce dall'aula L-17, lasciando la sua magia a vostra guardia. After Allo scoccare delle 17:00, cioè dopo più di un'ora, in cui eravate consci ma come scollegati dal vostro corpo, come se la vostra coscienza non potesse più comandarlo, vi riprendete completamente, come se stesse rientrando da uno di quei "viaggi astrali" di cui parlano gli occultisti e gli esoterici. @Alonewolf87, @SamPey @Gigardos @Alonewolf87, @Gigardos, @SamPey -
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Il Gesto di Dorian Quando Dorian abbraccia delicatamente Zero, il ragazzo dalle vesti bianche e nere resta molto sorpreso, ma poi ricambia con delicatezza perfino maggiore quell'abbraccio. "Grazie... Dorian..." sussurra Zero. "Il tuo gesto mi ha toccato il cuore..." aggiunge. Dorian percepisce, in quell'abbraccio, un'intricata rete di incantesimi che circonda la personalità di Zero. "Ricorda questo insegnamento, Dorian: per ottenere qualcosa, devi sempre sacrificare qualcos'altro" dice Zero, quando ti stacchi dall'abbraccio. "Non devi scusarti di nulla. Ed ora va: il Settimo Passo è finito per te, ma c'è una dolce ragazza che attende solo di rivederti" dice Zero, mentre Dorian svanisce dal Reame Invertito, risvegliandosi lentamente nell'aula L-17. Le Parole per Rael Nel Reame Invertito, sono rimasti solo Zero ed il Lucertoloide. "Rael..." lo chiama Zero, "... è il tuo turno" per poi attendere. Rael sente una tasca della sua cintura un po' più pesante: al suo interno, vi è il pugnale necromantico. @SamPey -
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La Fine del Dialogo con Bernard Zero fa un lungo sospiro. "Ho già scelto liberamente del mio destino, Bernard, prima ancora che tu mettessi piede qui. E temo non esista persona, in questo mondo, che si sia fatta carico di responsabilità delle sue scelte più di me" dice. "Ma direi che la tua posizione è oramai chiara. E, dato che io non desidero l'oblio, lo è anche la mia. Per cui..." ed il pugnale svanisce dalla mano di Bernard. "Il Settimo Passo per te è concluso, Bernard" e, detto ciò, Bernard scompare dal Reame Invertito. Il giovane warlock, lentamente, si risveglia nell'aula L-17. @Alonewolf87 Le Parole per Dorian Nel Reame Invertito, sono rimasti solo Zero, Dorian e Rael. "Dorian, è il tuo turno. Sai già come funziona" dice Zero, guardando negli occhi Dorian, che sa bene dove trovare il pugnale. Nel caso di Dorian, infatti, il pugnale necromantico è diventato quel pugnale, che Dorian ha con sé. -
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La Scelta di Bernard "Ti sbagli, Bernard" risponde Zero, mantenendo un tono di voce calmo e pacato. "La mia non è né apatia né incertezza. Se lo fosse, non sarei mai intervenuto nel mondo, neanche una volta. Ma non mi meraviglia la tua posizione: Priscilla la pensa come te, anzi in modo perfino più radicale. Ma risponderò per gradi a ciò che hai detto". Prima Parte: La Saggezza del Non-Sapere "Sull'inconoscibilità di fondo della Natura, ebbene, non è mai stata mia intenzione sostenere posizioni così forti. Mi sono solo limitato a dire: so di non sapere" spiega Zero, chiarendo questo punto, anche se minore. In effetti, fin dall'inizio del discorso, Zero ha sempre detto "non ho le risposte", ma non ha mai fatto affermazioni come "le risposte non esistono" o cose del genere. Seconda Parte: Scelte Coraggiose e Molto Difficili "Riguardo la mia vita, anche qui, invece, dovrai perdonarmi se mi permetto di contraddirti: ho avuto il coraggio di fare delle scelte molto difficili, alcune minori, altre che hanno impattato sul mondo intero" e qui fa un esempio significativo. @Alonewolf87, @Gigardos, @SamPey -
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Lo Scopo degli Otto Passi "Gli Otto Passi non hanno un singolo scopo, ma molteplici. Sicuramente scoprire il Segreto è uno degli scopi primari" dice Zero. "Lo so bene, Bernard, come sei fatto: neanche a me piace fare scelte senza sapere tutto. Ma ciò, a volte, non è possibile: alcune domande restano senza risposta. È per questo che si tratta di scelte difficili" continua. "Quando ho ottenuto questi poteri, dopo la Catastrofe Ultra-Violetta, ho pensato a lungo cosa farne, con tutti i vantaggi e gli svantaggi che essi comportano. Eppure, la verità è che non sono pervenuto ad una risposta: avevo solo le mie scelte davanti. Il resto erano salti di fede". "Pensi che vi stiano venendo nascosti dettagli, ma ti invito a riflettere più attentamente su questo. Fin dalla tua nascita, tu hai interagito con il mondo circostante. Eppure, di questo mondo, sia io che te ignoriamo tutte le sue leggi, naturali e magiche. Neanch'io, infatti, ho il quadro completo. Ti lamenteresti forse con il Creatore, se lo incontrassi, di averti nascosto dei dettagli? Di non averti spiegato, per filo e per segno, perché ha creato il mondo? O anche solo come funziona la Natura? Eppure, la vita intera può essere vista come una prova. Un test in cui noi veniamo messi alla prova su tutto: le nostre conoscenze, le nostre abilità, le nostre capacità marziali, magiche, i nostri istinti e perfino la nostra morale. Una prova dallo scopo ignoto, basata su regole non del tutto note". The Decision Tree of Life "Gli Otto Passi, da questo punto di vista, sono una metafora della vita. Tu, Bernard, nella tua vita, hai già fatto e farai ancora delle scelte. E, tra tutte le scelte che farai, alcune dovrai farle senza avere tutte le informazioni che desideri. Potrai ipotizzarne le conseguenze, ma non potrai prevederle con certezza. La vita è come un grande albero: l'albero delle scelte, dove convivono luci e ombre. Proprio come il simbolo della casata Shadowsun. E l'uomo è al crepuscolo, al confine tra luce ed ombre. Ognuno di noi, nella sua vita, sceglierà poi un lato di quest'albero, o forse, se possibile, proverà a rimanere al centro, sul bordo, anche se ciò è molto difficile. Ma, ad ogni modo, compirà delle scelte. E nessuno gli dirà lo scopo ultimo di tali scelte: in un certo senso, lo scopo ultimo è l'albero stesso, ma, in un altro, è stato quell'uomo, con le sue scelte, a costruire uno scopo". "Per gli Otto Passi, vale lo stesso principio: sarai tu a dargli uno scopo ed un senso. Proprio come con l'Albero della Vita. Quello che gli ho dato io, all'inizio, non è più importante di quello che gli darai tu. Anzi, al contrario, il mio intento iniziale, se così posso chiamarlo, ha un solo valore: zero" conclude la sua metafora. L'Ultima Domanda di Bernard Infine, Zero risponde alle domande centrali di Bernard. "Sai già cosa desidero intimamente, Bernard, ovvero la pace. Non c'è nessuna persona nascosta da una facciata: io non ho maschere. Cosa dovrei farmene, secondo te? Credi che, con i miei poteri, se volessi davvero qualcosa con tutto me stesso, non potrei ottenerla? Riguardo la tua ultima domanda, ovvero se io preferisca l'oblio oppure continuare a vegliare, ebbene..." ed indica il pugnale, "... ti ho dato quell'arma proprio perché sarai tu a compiere questa scelta al posto mio. Ho già accettato, nel mio cuore, entrambe le scelte". -
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Ulteriori domande "Gli Otto Passi sono il mio percorso di prova" dice, rispondendo alla prima domanda. "Per la tua seconda osservazione, sì, non è sbagliato dire che faccio il tifo per voi. Tutti gli aiuti che avete ricevuto erano parte delle prove stesse. Fintanto che mi limito a determinati tipi di azioni, piccoli nel grande schema delle cose, posso intervenire senza rischi" replica. "Per quanto riguarda la tua domanda su Ada, ebbene, questo rientra invece negli aiuti che non posso darti. Se vuoi saperlo, dovrai scoprirlo da te" conclude. -
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Le Domande di Bernard "A dispetto delle apparenze, io non sono Dio, Bernard. Non ho tutte le risposte" replica Zero. "Gli Otto Passi sono una prova, un test. Allo stesso modo, gli aiuti che vi ho dato fanno parte della prova stessa. Ma i miei scopi ed il mio volere, in verità, non contano nulla e non fanno parte della prova" dice. "Perché tutto questo, mi hai chiesto. Tutte le opzioni che hai elencato sono in parte vere. Ma non è così semplice. In un certo senso, sarete voi a decidere, con le vostre azioni e le vostre scelte, il senso stesso degli Otto Passi" asserisce. Ada Blackrose "Su Ada Blackrose posso risponderti in modo più completo: io ed Ada non ci siamo mai neanche incontrati. Ada ha scoperto da sola dell'esistenza del Segreto dell'Umanità, indagando sulla storia della casata Shadowsun e della propria casata. Anticamente, la famiglia Blackrose discendeva dai Cacciatori Fantasma. Quindi, Ada aveva, nel suo sangue, le potenzialità per diventare un'abile cronomante. Ada aveva un'affinità innata per la storia: la sua Cronomanzia le consentiva di scrutare nel passato. Con tale magia, riuscì a ricostruire la Storia dell'Umanità. Ma, quando arrivò alla Divergenza, essendo la Divergenza un punto di rottura nel flusso temporale, Ada perse, in parte, la memoria. Prima di partire, lasciò il suo diario alla sua migliore amica: Anna Porpur, sorella di Johanna" dice. Il Volere di Zero "In tutti questi secoli, mi sono posto molte domande esistenziali: perché esiste qualcosa anziché il nulla? È giusto intervenire o meno? Perché l'odio affligge la razza umana? Anch'io ho molte domande, Bernard... ma non ho le risposte. Eppure, la mia volontà è molto semplice: desidero solo la pace, nel senso più ampio del termine. La pace interiore, come pure la pace esteriore. La pace tra gli uomini, la pace tra le razze, la pace tra l'uomo e la Natura. Al tempo stesso, non desidero un'altra Divergenza, per cui ho scelto di isolarmi dal resto del mondo" conclude. Zero rimane poi in silenzio, attendendo la decisione finale di Bernard. -
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@Gigardos Reame Invertito - Settimo Passo Vi dirigete nell'aula L-21. Rael è l'unico che, con il suo fisico, riesce a reggere meglio la difficoltà respiratoria. Arrivate senza alcun problema. Tempo addietro, Bernard aveva già capito come fare per aprire l'aula L-21 senza essere teletrasportato da Zero: è sufficiente usare una magia per ruotare la maniglia. La volta passata, però, il Sigillo Arcano gli aveva impedito l'accesso. Questa volta, invece, il Sigillo lo lascia passare. All'interno dell'aula, trovate una stanza vuota, completamente spoglia, eccetto che per un bancone, sopra il quale c'è una sequenza di orari. Capite che quello è il codice dell'orologio. Senza perder tempo, tornate indietro, ruotate le lancette mettendo le ore segnate nel codice e sentite un sonoro click meccanico. Lo scompartimento segreto del grande orologio a pendolo si può ora aprire. Aprendolo, trovate infine il settimo cristallo della memoria, una gemma color ambra. Bernard inserisce il cristallo nel Diario di Ada Blackrose. La Scelta Più Importante La lunghissima visione del Settimo Passo è finita. Poco dopo, vi ritrovate teletrasportati su un terreno brullo, rossiccio, la cima di un alto promontorio, che Dorian e Rael riconoscono come il luogo di Zero. Degli enormi frammenti di roccia si muovono lentamente verso l'alto. Come suo solito, Zero siede sul bordo del precipizio, lo sguardo perso nel vuoto della città sottostante. Questa volta, però, il movimento dei frammenti rocciosi è un po' più veloce del solito. E ciò vi fa accorgere di una cosa importante: si stanno muovendo al contrario. È come se stesse guardando una scena nella direzione inversa del tempo. Sotto all'altura, infatti, i fuochi della città di Labona, anziché incrementare, vanno scemando e, anche se siete molto lontani, la città sembra che si stia ricostruendo. È una scena al contrario, che Zero deve aver visto e rivisto chissà quante volte. "Vi aspettavo" dice Zero. Un'arma compare nelle mani del giovane warlock, un'arma che Bernard conosce bene: il pugnale necromantico. Adesso, però, Bernard vede che il pugnale sprigiona i suoi veri poteri. "Quel pugnale è l'unica arma in grado di uccidermi" dice Zero. "Quel pugnale è senziente... contiene un frammento della personalità di Nero, l'incarnazione della mia ira, del mio odio e di tutto ciò di negativo che provai quel giorno. Ha solo un emozione che io non ho mai avuto, in tutto l'arco della mia vita: l'istinto di uccidere. Ma, non desiderando io uccidere nessuno, quel pugnale può uccidere solo me" spiega Zero. Si alza in piedi e vi guarda, uno alla volta. "Se anche solo uno di voi desidera uccidermi, ebbene, che così sia. Non opporrò resistenza. Ognuno di voi dovrà fare ora la sua scelta" dice Zero, prendendo poi un po' di pausa. "Sono pronto. Ho già accettato la morte diversi anni fa. Il mio cuore è sereno... e non ho più rimpianti in questo mondo". Conseguenze della Morte di Zero Zero spiega quali conseguenze avrà la sua morte. "Dopo la mia morte per mano del pugnale, il pugnale stesso si auto-distruggerà. Bernard, Dorian e Rael: l'energia ultra-violetta scatenata da tale evento permeerà dentro di voi. Voi tre diventerete tra gli esemplari più forti che siano mai vissuti, con un potere in grado di fronteggiare anche Creature Oscure del calibro di Shoggoth e Scarecrow" dice. Le Parole per Bernard Zero guarda Bernard. "Bernard, sarai tu il primo a scegliere. Io e te non ci siamo conosciuti di persona, escludendo brevi messaggi. Tu sei quindi essenzialmente imparziale nei miei confronti. Puoi quindi tu giudicare, meglio degli altri, se le mie azioni dell'epoca, ovvero la Divergenza, meritano la pena più alta". -
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Reame Invertito Dopo che tutti vi siete seduti, Priscilla posa le sue mani sulla sfera al centro della stanza, per poi incanalarvi energia arcana. La transizione avviene in modo repentino, così veloce da farvi impressione: in una frazione di secondo, tutti i colori vengono invertiti con il loro colore complementare. Siete nel Reame Invertito. Bernard è avvolto da un'aura blu, derivante dal settore nel quale era seduto. Allo stesso modo, Dorian è avvolto da un'aura nera, mentre Rael è avvolto da un'aura verde. Priscilla non è più con voi: è rimasta dall'altro lato. Per tornare indietro, sarà sufficiente rimettere le lancette dell'orologio all'ora di partenza, per poi toccare la sfera al centro. L'orologio segna le 15:00, ma le lancette nel Reame Invertito si muovono al contrario. Sentite tutti un affanno nella respirazione, come se, questa volta, l'aria stessa avesse difficoltà ad entrare/uscire dai vostri polmoni. Inoltre, anche i vostri cuori battono un po' più lentamente, anche se con più forza, forse per compensare. Forse questo è il "prezzo" da pagare quando si va in più persone nel Reame Invertito. O forse è un segno del Settimo Passo. Ad ogni modo, realizzate tutti che sarebbe molto pericoloso, per il vostro corpo, restare lì più di 15-20 minuti. Dovete ora scegliere dove andare. -
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La Breve Risposta di Priscilla a Dorian "Come tu stesso hai detto, nei tuoi confronti, ma non nei miei, Zero compassione ha mostrato. Non trovi ironico... che compassione mostri solo per i suoi Eletti? Perché tutti gli altri, per lui, nulla valgono. Eppure, il mio dolore per la perdita di Mathias non è al tuo inferiore" conclude la divinatrice, attendendo infine la reazione di Rael. -
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Ulteriori Domande Priscilla risponde alle domande di Bernard: di Ada Blackrose sa esattamente quanto ne sapete voi, così come pure sulla natura della magia. Sa che i Kingsblood sono legati al Segreto dell'Umanità. Non ha molto da dire, invece, sulla Chiesa della Vera Luce. Sul perché punire Zero, non è solo per la Divergenza, ma anche perché non ha salvato Mathias, non ha sterminato le Creature Oscure, insomma, perché non ha usato i suoi poteri a fin di bene. "Per quanto riguarda i basilischi antichi, una protezione magica speciale vi darò, che negherà il loro potere più forte: lo sguardo in grado di pietrificare" dice infine, attendendo che Dorian e Rael scelgano dove sedersi. -
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La Risposta alla Domanda Più Difficile Priscilla guarda prima Rael, poi Bernard ed infine Dorian: lo sguardo della divinatrice è affranto, ma comprensivo. "Giovani Eletti, tutte le risposte io non posseggo. Eppure, so che il Nemico ha così già agito. Menzogna nelle mie parole non alberga: il mondo, per come lo conosciamo, almeno una volta è stato cancellato. Le date non combaciano... e nemmeno il calendario lo stesso significato possiede..." replica Priscilla, preparandosi ad una lunga spiegazione. "Secondo il calendario diffuso in questo mondo, quest'epoca il 563 Anno Domini chiamarsi dovrebbe" inizia. "Eppure, nei meandri della mia mente, quando vado in più profonda meditazione, un'altra data ricordo... ma ecco, tale memoria è sbiadita ed offuscata... intravedo l'anno della morte di Johanna Porpur, il 672 AD... ma sol di una cosa, seppur piccola, son certa: il calendario Anno Domini non si chiamava" dice Priscilla. "La sigla AD era pur sempre vera... ma essa stava per After Divergence... dopo la Divergenza. E di questo evento, della Divergenza... nessuno pare abbia memoria" continua. "Ed anche Johanna Porpur ricorda quest'antico calendario... forse poiché, come me, anche lei fu impregnata di energia ultra-violetta..." dice ancora. Priscilla e Mathias "Di me e Mathias mi avete chiesto..." inizia la risposta alla domanda di Bernard. "Ebbene, tutto iniziò a Mensa... quando il giovane illusionista, Flaubert, invitò Mathias a sedere al suo tavolo... io vidi qualcosa in lui... qualcosa di unico, ma di preciso cosa non sapevo... così, proposi una divinazione" dice. "Nel Reame Invertito, Mathias incontrò Zero... ma non mi disse mai di cosa parlarono... mi disse solo che ora doveva salvare il mondo. Melissanda, però, notò una cosa: il suo occhio aveva un qualcosa di diverso. Mathias aveva ricevuto in dono da Zero un potere speciale, in grado di vedere la Realtà così come essa è... e nemmeno le più abili illusioni o i più intricati modi per mascherare la Magia potevano ingannarlo..." spiega. "Gradualmente, sbocciò l'amore tra noi. Mathias mi confidò che tutto dipendeva dal mistero di Ada Blackrose e che il suo diario andava ritrovato. Iniziò ad indagare su Ada, ma fece domande inopportune a Finneas... i due litigarono... e Finneas con Mathias non parlò mai più... vani furono i tentativi di riconciliarli" dice. "Mathias, dopo tale evento, fece tutto da solo. Nemmeno con me si confidò. Ma io già da allora nutrivo dei dubbi su questo Zero... e, con il mio potere, andai nel Reame Invertito... ma per me la porta dell'aula L-21 era impossibile da valicare..." spiega. "Chiesi a Mathias di portarmi da Zero. Mi disse che non poteva. Ma i miei dubbi su Zero crebbero. Passarono anni, nei quali il potere di Mathias esponenzialmente crebbe. Mathias acquisì il potere dell'antica magia delle ombre e, dopo poco tempo, lo padroneggiava. Fu allora che, in una delle mie divinazioni, scoprì che Zero era una Creatura Oscura... e chiesi a Mathias di porre fine a Zero. Ma Mathias si rifiutò, dicendo che Zero considerava Mathias suo amico. E fidarmi di Mathias, forse accecata dal mio amore, fu il mio errore" racconta. L'Abominio "Infine, arrivò quel giorno... Mathias mi disse che dovevamo andare nelle fondamenta del Castello di Labona, dove tutte le risposte alle nostre domande giacevano. Prima di partire, preparammo un messaggio, affinché chi sarebbe venuto dopo di noi avrebbe saputo cosa fare... Mathias propose di affidarlo ad una ragazza dal cuore puro, Johanna Porpur, il cui fantasma Mathias aveva conosciuto quando aveva esplorato Villa Porpur. E così fu. Poi, arrivò il giorno della partenza per il Castello. Mathias aveva reclutato una squadra di Cacciatori Fantasma, delle creature umanoidi dai poteri legati alla Natura, da alcuni considerate Creature Oscure, ma in realtà distinte da esse. Alleati fidati. Così, partimmo. Ma..." esita, diventa tristissima in volto, le si spezza il respiro. "... ma... quando arrivammo nella stanza dove il fulcro della magia giace... trovammo una mostruosità inenarrabile... e quell'Abominio prevalse..." una lacrima scende sulla guancia della divinatrice, "... e ora Mathias... vive pur non essendo vivo... avvolto dalle spire dell'Abominio... in eterna agonia... Mathias si sacrificò per salvare me ed i Cacciatori Fantasma... mi gridò di scappare... ed io, come una sciocca, lo abbandonai... !" e Priscilla inizia a piangere. Lust le offre un fazzoletto, mentre Kriovar le porge un bicchiere d'acqua. Priscilla accetta entrambi quei doni. "Fossi rimasta con Mathias... almeno avremmo condiviso assieme quel crudele destino..." aggiunge, per poi restare in silenzio per lunghi secondi. Priscilla e la Tetra Via Dopo essersi ripresa, continua il suo racconto. "Da quel giorno... mi sentii braccata ovunque andassi... per non mettere in pericolo i miei amici, lasciai perfino il Regno Umano... andai nel Regno degli Elfi, studia magia elfica... e poi arrivò una lettera, scritta con la magia affinché solo io potessi leggerla: mio padre era morto. Ed io, in quanto primogenita della nobile casata Nightblade, avrei dovuto sostituirlo nel suo ruolo di Gran Maestro della Tetra Via, come da intere generazioni ciò avveniva" dice. "Fu allora che ritornai a Labona... incontrai Ludmila e Kriovar. E loro mi accolsero nella loro cellula. Ritornata nella villa della mia famiglia, studia i libri segreti di mio padre... e fu allora che scoprì che la Tetra Via era nata proprio dopo la Divergenza... e il suo obiettivo segreto, oltre a svelare i segreti del mondo, era uccidere un'entità superiore, una Creatura Oscura dal vero nome impronunciabile, il Sommo degli Adonei, ovvero il Nemico" dice. From The Point of View of God "Zero è il Nemico. Zero è la Creatura Oscura Suprema. Voi, essendo stati Eletti da Zero, come Mathias, siete gli unici che potete fare ciò che dev'essere fatto... ucciderlo" dice. "Io sento, guardando la vostra aura, che il giovane delle ombre e l'abile cacciatore già Zero hanno incontrato. Ma lasciate che vi dica: Zero non è chi pensate che sia. Zero è il Nemico. Se Mathias era suo amico, perché l'avrebbe abbandonato ad un destino più crudele della morte stessa? Perché non l'ha salvato? No, ancor prima di tutto questo... perché Zero, con il suo immenso potere, non pone fine a tutte le Creature Oscure? Ecco, non c'è altra spiegazione: Zero è la Creatura Oscura che incarna la crudele indifferenza... dal suo punto di vista, quello di una divinità, noi siamo solo formiche ai suoi occhi... non contiamo nulla" dice. "Non posso perdonare Zero per non aver salvato il suo Eletto, Mathias. Nonché l'unico ragazzo che io abbia mai amato con tutto il mio cuore e con tutta la mia mente, più di me stessa. Ed ora, sono condannata a vivere con il rimpianto di non esser morta accanto a lui quel giorno maledetto... il disonore, nonché la mia inadeguatezza, mi stringe il cuore..." altre lacrime scorrono sulle sue guance, mentre nuovamente si rattrista. "Essendo una divinatrice, la mia abilità magica in combattimento è molto limitata... a lungo provai, studiando magia elfica, a migliorare... ma il mio dono nelle arti divinatorie è anche il mio limite..." dice. Nonostante tutti percepiate il potenziale magico di Priscilla, palpabile nell'aria, capite benissimo che il potere unico di Priscilla non è adeguato a fronteggiare una Creatura Oscura del calibro dell'Abominio, cioè della Creatura Oscura Artificiale. "Eppure... ritornata qui a Labona in gran segreto, trovai una strada alternativa... un potere antico, tramandato di generazione in generazione nella Tetra Via. Il potere della Cronomanzia... quest'aura che vedete deriva dai miei studi nelle arti cronomantiche... inutile dire che sono infinite volte più debole di Zero... la mia magia è pur sempre di tipo divinatorio... posso scrutare tra i futuri possibili, come pure posso inviare messaggi nel futuro... abilità che in verità già possedevo, pur senza esserne pienamente consapevole, quando con Mathias inviai il messaggio a Johanna Porpur. All'epoca, pensai che fosse la sfera di cristallo al centro di questa stanza, ovvero il Centro, la Magia Ultra-Violetta, a consentire di utilizzare questi messaggi nel futuro. Ma la realtà è che la sfera è solo un catalizzatore... ha solo esposto un mio potere latente..." conclude. Il Momento della Scelta "Comprendo di non aver risposto a tutte le vostre domande, ma ho una proposta per svelare il mistero e, al tempo stesso, l'obiettivo raggiungere..." dice, indicando la sfera al centro della stanza. "Vi guiderò nel Reame Invertito, per ritrovare il frammento perduto, in cui la verità sul passato giace". Priscilla guarda infine ciascuno di voi: "Come funziona già sapete. Scegliete il settore al quale il vostro cuore affidereste" e, detto ciò, si siede nel settore dal pavimento nero, il settore simbolo della sua nobile famiglia, nonché del Tavolo della Notte. "E, quando sarà il momento, Zero stesso vi offrirà di scegliere. Così le mie visioni mi hanno mostrato il futuro più probabile. Quando ciò avverrà, saprete cosa fare. Vi chiedo giustizia per Mathias. Siete le uniche persone al mondo a poter far avverare il mio unico desiderio, nonché l'antico obiettivo della Tetra Via: punire per i suoi peccati chi riscrisse il mondo con la Divergenza" conclude. -
avventura Curse of Strahd: La mia review (su cui non sarete d'accordo)
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@KnefrödTi chiedo scusa se ho dato l'impressione, nei miei ultimi post, di aver trascurato i tuoi post, precisi e puntuali, senza rispondere in modo altrettanto preciso e puntuale. Provo a rimediare con questo post. Commento al tuo primo post Commento al tuo secondo post In conclusione: Voignar mi ha fatto ravvedere, ma tu mi hai convinto pienamente. Purtroppo, avendola vissuta da giocatore, l'esperienza è stata davvero terribile, mi è sembrato "un quasi-TPK calato dal cielo", così, arbitrariamente, quindi mi ha lasciato una pessima impressione. Al contrario, adesso (con il senno di poi) credo che sia uno degli incontri meno problematici di tutta CoS, anzi, forse è proprio uno dove i PG veramente hanno la possibilità di evitare la disfatta con delle scelte oculate. Commento al tuo terzo post -
avventura Curse of Strahd: La mia review (su cui non sarete d'accordo)
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@Voignar Su Baba Lysaga, ti devo dare ragione, visto che (dalla discussione che è emersa) è più come l'abbiamo giocata noi che il modulo in sé. Va benissimo. Su Rictavio, non ti seguo: quali debolezze su Strahd può fornire Rictavio ai PG che i PG stessi non possano scoprire da soli durante la campagna stessa? @Knefröd Rileggerò i tuoi messaggi, a breve un mio post di risposta.