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Latarius

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  • Sesso
    Maschio
  • Località
    Castellammare Di Stabia (Napoli)
  • GdR preferiti
    Dungeons & Dragons 3.5 - Cyberpunk 2020 - Fate
  • Interessi
    Poltrire conta?
  • Biografia
    Se la strada per la conoscenza di sé è piena di buche qualcuno mi lanci una corda che io non riesco ad uscire!

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  1. Poi mi chiedono "Come passi il tempo a scrivere?"
    - 40% Lamentarsi sui social
    - 50% Procrastinare
    - 10% Tempo effettivo passato a scrivere

    1. Visualizza i commenti precedenti  6 altri
    2. Latarius

      Latarius

      Ecco, esattamente! Anche quello! Inizio a pensare a quello che dovrei scrivere nel capitolo attuale e poi mi perdo, tessendo nella mia testa la trama dei prossimi ventimila capitoli senza poi scrivere manco un rigo. 'Sta roba mi succede anche quando posto nei thread di gioco qui eh, mi metto a riflettere per ore su robe del tipo "eh ma poi succede questo! O se invece succede quello!?"

      Per quanto riguarda lo scrivere dipende. Io non riesco a scrivere tanto per, se devo farlo mi serve uno scopo. Al tuo stesso modo amo ed odio scrivere, a seconda del momento (o del punto del racconto) posso ritrovarmi a scrivere quattro pagine in un giorno o tre righe in due giorni. 

      Comunque, dicevo dipende. Se tu intendi "scrivere solamente per esprimere la propria fantasia &-o sentimenti/emozioni represse" ci sta che alla fine l'importante sia solamente lasciare scorrere la penna. Se invece parli di scrivere-scrivere con un obiettivo allora no, la sostanza/qualità vale più di ogni altra cosa. Senza però lasciarsi mai fermare da ciò. Un errore che faccio anche io è quello di ricontrollare sempre quello che scrivo troppo spesso. Farlo con criterio va bene, ad esempio per controllare eventi ed assicurarsi che le cose scritte non vadano in contrasto. Farlo per controllare i typo/errori/forma del testo nope. Ossia, è una cosa che andrebbe fatta a fine scrittura. Farlo nel mezzo serve solamente a: 1) nutrire questa ossessione, 2) farti perdere il tempo che hai passato con l'illusione di aver fatto qualcosa di utile.

      E sono robe che faccio anche io. L'ultima ho passato ore ad eliminare typo e forme verbali errate in ottanta pagine di word, eh >.>

    3. SilentWolf

      SilentWolf

      @Latarius

      Nel mio caso il problema non è tanto lo stare a pensare allo sviluppo della trama di quello che sto correntemente scrivendo (anche se pure questo accade), quanto il perdersi dietro a 1 miliardo di nuove storie, ambientazioni o idee che catturano improvvisamente la mia attenzione e fanno leva sulla mia passione per numerosi generi di storie differenti (più precisamente, sul genere di cui in quel momento mi è improvvisamente tornata la voglia). 😅

      Guardo una serie tv, leggo un romanzo, guardo una notizia al telegiornale, faccio una passeggiata con il cane, ecc. e mi colpisce un qualcosa, da cui nasce l'idea per una nuova storia, un nuovo scenario o una nuova ambientazione. Ed ecco che improvvisamente la nuova idea si frega tutta la mia attenzione, approfittando del mio bisogno di sfogare la vena creativa. :grinning-old:
      Per quel che mi riguarda, il trovare idee su cui scrivere qualcosa non è mai stato un grosso problema....spesso il problema è rimanere costante sullo sviluppo, fino a giungere alla conclusione.

      Riguardo all'obbiettivo della scrittura, invece, non è che dico che bisogna fregarsene del tutto della qualità di quello che si scrive. Ovvio che se scrivi con l'obbiettivo di pubblicare, devi puntare al miglior standard possibile, quindi devi scrivere bene.
      Ciò di cui parlo è di non rendere il giudizio sul proprio scritto il centro della propria esperienza di scrittura, non farsi ossessionare dalla qualità o meno di quello che si scrive.

      Bisogna puntare a uno standard elevato, ma per scrivere bene bisogna pensare alla storia che si scrive, a godersi l'esperienza dell'essere narratori. E, ripeto, lo dice uno che ha la tendenza a fare il perfezionista....
      Se vivi la scrittura pensando solo a quanto è buono quello che hai scritto, non ti godrai nulla e, anzi, rischierai di scrivere male perchè ti lascerai distrarre da qualcosa che non puoi controllare.
      Perchè non conta come TU giudicherai la tua opera. Conterà solo il modo in cui la giudicheranno i lettori.

      Per questo, più che passare il tempo a giudicare quello che si scrive, la cosa migliore è far leggere agli altri i nostri scritti, accettando anche le critiche più feroci. Man mano che si subiscono le critiche si deve aggiustare il tiro, fino a che si arriva a una forma accettabile.

    4. Latarius

      Latarius

      Io in realtà le idee più originali che abbia mai avuto le ho partorite in sogno, letteralmente. Cioè (magari perché ho pessime abitudini relative al sonno) io sogno veramente pochissimo (o ricordo di sognare*) ma quando lo faccio sono sempre robe allucinate che meritano di essere scritte su carta come futura idea. Per dire, ricordo sogni di 'sto tipo di tipo dieci anni fa o anche più, eh.

      Negli ultimi anni la mia scrittura è stata completamente assorbita dai gdr, è solo negli ultimi sei mesi (con il progetto che sto cercando di portare avanti) che ho ripreso a scrivere seriamente-seriamente. 

      Guarda io ho un particolare tipo di problema, tendo a considerare la maggior parte di quello che scrivo spazzatura, letteralmente. È un problema con cui ho imparato a convivere difficilmente diciamo, motivo per cui cerco di concentrarmi poco su quello che ne penso io. Anche perché poi non è facile valutare se un qualcosa è scritto oggettivamente male o sono solo io che c'ho i problemi pesanti.

      Riguardo il far leggere le cose agli altri hai ragione. Prima di questo progetto stavo provando a scrivere altro, lo feci leggere ad un amico che mi rispose con un "è troppo pesante di informazioni" o qualcosa del genere. E rileggendo tutto mi resi conto che quel racconto era tipo al 30% pura infodump :C  
      Quel singolo fatto mi spinse ad informarmi ed a "studiare", cambiando progetto e, si spera, migliorando XD

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