Ricambio il sorriso mentre un pizzico di colore tinge il mio volto, quando me ne accorgo mi infilo all'interno dell'edificio sperando che lui non abbia notato niente.
Mentre salgo le scale prendo il cellulare che uso per lavorare, lo spengo e lo infilo nella tasca della giacca in rivestita in kevlar. Lascio nel trench quello che uso ogni tanto per contattare Elliot. Paranoica? Chi, io?
Grazie dico con la voce abbassata di un pelo.
Non dirmi che non ti piace il mio marchio di fabbrica! mentre parlo alzo la mano al volto per scostarmi i capelli poco sopra la tempia destra, scoprendo così la sprangata. Non che tu ti possa lamentare visto il tuo di marchio... scommetto ci dormi anche la notte.
Ho dato una testata sotto il mobile della cucina accenno alla ferita con fare innocente.
Lui sa che non sono capace di cucinare, ed io so che lui sa. L'unica cosa che sono in grado di fare è il caffè... e quello non è neanche cucinare. In realtà non ho neanche una cucina.
Mi porto la birra alle labbra come se nulla fosse. In casa di un'altra persona non avrei mai accettato la birra, ma qui posso farlo.