Jonathan Hekmatyar
«Beh, meno male allora che non l'hai fatto. Altrimenti avrei infranto la promessa fatta a Guadalupe...»
Poi resto ad ascoltare il russo in silenzio. Quando finisce faccio un lungo respiro prima di parlare.
«Ok. Sarò sincero anche io. Ma se ne farai parola con qualcuno, soprattutto Lauren, negherò tutto!»
Strofino le mani tra di loro. Prima la parte semplice.
«Non ho mentito ad Arsen. Non lo faccio per i soldi. Anzi se servisse a farti cambiare idea dividerei tranquillamente la mia quota con te...»
Faccio spallucce.
«Non ti chiederei di tradire il KGB se tu non avessi prima fatto la stessa proposta a me: Se è la paura a guidarti credo tu possa chiedere senza problemi la protezione dell'Interpol, soprattutto se tu offrissi loro in cambio uno dei prigionieri. E se servisse come leva di scambio abbiamo tutta la mole di informazioni che abbiamo raccolto su Arsen, Malvezzi, SovOil, Petrochem e via di seguito!»
Poi aggiungo subito dopo.
«O altrimenti possiamo venderle quelle informazioni...»
Faccio una pausa, più lunga di quella di prima. Ora la parte difficile.
«Mi piace qui. Mi piace quello che faccio, dove e con chi lo faccio. Ed anche se quel Qui è stato distrutto non mi interessa. Quando sono arrivato non credevo che avrei resistito per due anni nella stessa città ed invece...»
Scuoto il capo.
«Quello che voglio dire è che mi faccio sparare addosso per un sacco di stupidaggini. Posso aggiungere il KGB alla lista. Magari hai ragione tu e ci uccideranno, magari lo farà prima Corinne per averle fregato il tesoro. Non lo so. Ma tutti crepiamo, bisogna solo scegliere per cosa si è disposti a morire...»
Indico di scatto la coda dell'AV, intendendo la base che ci siamo lasciati alle spalle.
«Ma QUELLO! Non mi sento così vivo da... da non lo so neanche io quanto! E Lauren è stata chiara, se faccio un casino e non consegno Arsen tornerò a fare la guardia del corpo per qualche riccone da strapazzo! E non so come spiegartelo se non... è come quel momento in cui vai con una donna per la tua prima fottuta volta e ti rendi conto che non potrai più farne a meno!»
Allargo le braccia come a dire che non posso farci nulla.
«Se anche consegnare Arsen a Lauren accorciasse la mia aspettativa di vita della metà, o peggio, lo farei comunque...»
Mi fermo a riflettere sulle parole di Lauren quando mi diede il distintivo, o almeno quello che ricordo. Poi mi drizzo in piedi di scatto.
«MERDA! Mi sono appena ricordato che dovevamo trattare la Dottoressa con riguardo! Ed immagino che averla trasformata in una palla di nastro adesivo non lo sia...»