Latarius

COS? Hahahahahaha. Vbb io lo adatterei tipo, quello a contatto lo sposterei su una delle due skill meele. Avrebbe più senso xD

Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Mi guardo le nocche. Niente sangue. Il dolore è presente comunque. Ma va bene così. Posso essere più difficile da ferire ma le terminazioni nervose sono sensibili come per tutti gli altri mortali. La mano sinistra trema leggermente per via della vecchia ferita mai guarita. Non posso metterci troppa forza. Se continuassi a colpire il muro so che mi farei venire un crampo. Abbasso le mani attendendo che il respiro si normalizzi, poi mi appoggio al cofano motore della Camaro del '72. La furia è scivolata via. La donna umana dentro di me resta furiosa ma anche confusa. Rivuole il suo lavoro ma, non vuole neanche sottomettersi a quell'uomo. Ma non è lei che deve prendere una decisione. Non credevo di essere colpita in uno dei luoghi che la donna consideravi sicuri. Calcolavo di avere più tempo per raccogliere i cocci. Contavo di poter mantenere la mia neutralità per più tempo. Ma sono stata cieca. Così fastidiosi i Namaru... per loro è tutto bianco o nero. O sei con loro o contro di loro. O sei da usare o da schiacciare. Credono di poter continuare una guerra già persa cercando disperatamente il Padre delle Menzogne. Illusi... Devo scegliere e so già che la scelta non mi piacerà. Mantenere la mia autonomia avrebbe un costo. Posso pagarlo? Posso permettermi di combatterlo su entrambi i fronti? Forse, se non fossi così limitata da questo corpo. In queste condizioni? Ne dubito. Sospiro seccata. Quali altre scelte mi restano? Rifugiarmi sotto un'altra bandiera? Cosa cambierebbe? Sul fronte mortale sarei comunque alla sua mercè... Eliminarlo? sorrido tra me e me divertita Sicuro... L'unica soluzione che risolverebbe temporaneamente il problema sarebbe accettare. Può costringermi a chinare il capo ma, così facendo rinuncerebbe alla mia lealtà e fedeltà. Controllo l'ora sull'orologio.

Jonathan Hekmatyar Quando salta fuori la fuori la donna unicorno esclamo divertito «Hei! Ma siamo al circo o alla Compagnia-dei-calpestatori-di-mine-professionisti?!» in riferimento a tutte quelle gambe d'acciaio che stanno saltando fuori. Ma mi distraggo e mi becco una palla nella spalla. Guardo la ferita Merda... questa brucerà un pochino con il disinfettante! «Prendiamola viva!» dico agli altri due accennando alla donna-unicorno. «Io mi occupo degli altri!» con le dita seleziono un'altra granata a frammentazione. Il tamburo sottocanna ruota incamerando la granata scelta. Inquadro i due tizi in fondo e premo il grilletto. Poi alzo la mira su Mister-Scalatore Tu vai giù! Prendo la mira e gli riempio il casco di piombo perforante. Come sei salito, così scendi! - Master

Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Sento la rabbia della donna continuare a montarmi dentro fino ad opprimermi il petto. Come se avessi un gigantesco macigno sul petto. Potrei continuare a sopprimerla, a costringerla dentro di me... ma, dubito riuscirei a concentrarmi o a pensare molto lucidamente. Ed ora devo capire cosa fare. Mi ritrovo vicino alla mia auto. L'auto che la donna si è sudata e che considera quasi un'estensione di se stessa. Sposto lo sguardo sulla colonna di cemento armato del parcheggio a poca distanza dall'auto. Faccio un profondo respiro inspirando fino a riempire totalmente d'ossigeno i miei polmoni. Serro i pugni con tanta forza da sbiancarmi le nocche. Lascio il posto alle emozioni della donna. Lascio che la furia prenda il sopravvento e lascio che la donna si sfoghi contro il bianco cemento del pilastro di sostegno. Fino a quando la rabbia non si sopisce lasciando solamente il dolore alle mani ed alle nocche a tenermi compagnia.

Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Continuo a camminare fino a quando non ho messo abbastanza strada tra me e quel dannato ufficio. Mi fermo voltandomi all'improvviso verso l'uomo «Io... io...» scuoto il capo serrando la mascella «Lascia stare... non c'è nulla da capire...» Senza lasciargli il tempo di rispondere mi volto di nuovo e riprendo a camminare verso l'uscita. Camminando senza fermarmi a grandi falcate, come un treno. Un treno maledettamente furioso. Rei vorrebbe sfogarsi ma, non sull'amico. Non se lo merita.

Kaeros'nyn - Rei Hououmaru «Non tu, che sei caduto nel fango esattamente come tutti gli altri...» Mentre parla e mentre gli uomini entrano nell'ufficio le pupille dei miei occhi si assottigliano sempre di più in preda alla furia. La furia del demone e la furia della mortale. Ma la mia furia so di poterla controllare, quella della mortale no. Posso solo sopprimerla. Non posso permetterle di opporsi fisicamente e di spaccare la faccia a Yamazaki. Peggiorerebbe solo le cose. Mi sfilo il distintivo. Lo osservo come se fosse la prima volta, la superficie lucida in particolare. La donna rischierebbe di farsi sparare piuttosto che accettare in silenzio una cosa simile. Non posso lasciare che le cose vadano così. E non voglio nemmeno che faccia di maiale mi tocchi di nuovo. Con un enorme sforzo mentale lascio il distintivo sul tavolo. Lascio al diavolo l'ultima parola. Non gli rispondo. Me ne vado. Non lascio che mi tocchino. In nessun modo.

Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Inizio a rimpiangere di essermi opposta al desiderio della donna di tornare sotto le coperte con Miki. «Allora esigi un servo ed io NON SARÒ NULLA DI SIMILE PER TE. Non mi convincerai con gli idealismi, non ho nessun debito nei tuoi confronti. Se il Portatore di Luce fosse qui salderei il mio debito verso di lui senza porre condizioni. Ma non è così...». Mi rassetto il giubbotto e la camicia ancora stropicciati dalla perquisizione. Torno ad alzare lo sguardo sul diavolo. Riaffiorano delle parole della donna nella mia mente. Sorrido. «Il mio ricettacolo è più saggio di quanto sembri. Se qualcuno ti punta una pistola alla tempia, non cedi. Gliela strappi di mano e gliela punti contro!» dico recitando il pensiero della poliziotta mentre il mio tono si indurisce man mano che parlo. «Non ho alcun interesse nell'esserti ostile ma, se scagli la prima pietra così sia. Sono sicura che molti sarebbero interessati a scoprire l'identità del tuo ricettacolo di carne, Messaggero della Fiamma». Mi alzo in piedi aggiustandomi le maniche della giacca «Ma se davvero cerchi un alleato ed un luogotenente allora non sputerò sulla tua offerta. Lasciami del tempo per rifletterci ed avrai la tua risposta. È possibile, forse addirittura probabile che io finisca per accettare ma, non ti darò una risposta a caldo. Abbiamo una pessima esperienza in quanto a decisioni prese sotto pressione...» parlo con voce decisa ma alla fine mi lascio sfuggire un velo di melanconia.

Le HEP da 25mm hanno lo stesso range di esplosione di quelle da 40mm? Comunque quei 70 danni sulla capoccia del tipo mi hanno fatto ridere tantissimo xD

Kaeros'nyn - Rei Hououmaru «Ma il tuo padrone è assente Diavolo. Siete come vecchi servitori rimasti a curare una magione ormai vuota e fatiscente. Vi crogiolate nei fasti del passato e lo sfruttate per dare colore e valore al nostro grigio presente...» dico pacata. Ma l'emotività di Rei mi impedisce di controllare e frenare pienamente le mie emozioni, gli occhi ambrati si illuminano furiosi «Tale è l'arroganza dei primi tra noi che neanche un millennio di prigionia è bastato a scalfirla. Rimembrate le nostre colpe ma obliate le vostre. Conveniente, ma vi rende ciechi...». Sciolgo le braccia tornando a rilassarmi contro lo schienale «Parole altisonanti e cariche di promesse, ma Luogotenente di nulla sarebbe una prospettiva poco allettante».

Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Non gli rispondo quando picchietta nuovamente sulla foto, non vedo perché dovrei giustificarmi. Causa? Ne esistono troppe e nessuna mi rappresenta realmente... non esprimo a voce i miei pensieri. Perché dovrei rivelargli qualcosa di me? Accetto la tazza, fisso per alcuni secondi la superficie verdastra del tè prima di spostare lo sguardo sulla porta dell'ufficio. Poso nuovamente la tazza sul vassoio. «Ho aspirazioni più alte che servire tè per il resto del tempo mortale di questo ricettacolo...» Incrocio le braccia sul petto.

Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Rei prova disgusto e frustrazione, anche rabbia. È un qualcosa contro cui combatte dal giorno in cui è entrata in polizia. Anche se fosse una mera battaglia contro i mulini a vento non potrebbe arrendersi. Alla fine non è la mortale ad essere stata convocata qui. Una svolta inaspettata e seccante dopo l'altra. Se soltanto questo corpo non mi limitasse così tanto. Se soltanto non mi rendesse così cieca... «Ma Ishshah non vaga più per questo mondo. Il suo tempo è fermo...» mi limito a dirgli per poi ricambiare il suo sguardo con uguale intensità. I convenevoli e lo sfoggio di potere non sono mai state cose di mio gradimento. «Cosa vuoi?» domando con una schiettezza degna del mio ricettacolo.

Myth mi ha fregato proprio mentre stavo per saccagnare di mazzate il dannato goblin! Ammetto che me la sono presa comoda anche io, viste un po' anche le parole del master. Se il master ci dice: Ragazzi se rifate le schede riprendiamo sicuro allora si, mi rimetto e tempo un paio di giorni e la rifaccio. Alla fine Morv' un c@zzo di warblade era xD Però se rimaniamo nell'incertezza...

Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Rei osserva le foto raggelata, quasi con orrore, come se vederle significasse affrontare per davvero quello che è successo. Come se vederle rendesse reale un qualcosa creduto solamente un brutto incubo. Io invece rifletto solamente sul fatto che avrei dovuto uccidere quel barbone ma, non me ne faccio una colpa. In quel momento dubito che sarei stata capace di rimuoverlo efficacemente. Un errore, un difetto. Guardo le foto con attenzione, quasi affascinata. Studiando ognuna nel dettaglio, frame per frame. Non reagisco quando pianta le mani sulla scrivania e poi il dito sul fotogramma. Cerco fra le reazioni della donna una che sia adatta e naturale. Chiudo il dossier e lo lascio sul tavolo, come fosse spazzatura «Se è uno scherzo è poco divertente...» commento seccata.

Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Strano o fuori dall'ordinario? Il mio lato umano dilata le iridi ambrate Come... come noi? Io risolvo omicidi non... non do la caccia alle streghe! Non può togliermelo!... la mia parte umana si dibatte furiosa ma, la tengo a bada. Abbasso lo sguardo sul dossier. A prescindere da quello che Rei può provare per quell'uomo ormai è tardi. Ha suscitato il mio interesse. Pizzicato la mia curiosità. Quel dossier è passato in pochi secondi dal non rappresentare nulla a pesare sulla mia mente come ferro davanti ad un magnete potentissimo. Se anche fosse carta straccia ormai non potrei più lasciare la sala senza averlo letto. E se anche volessi andarmene so benissimo che quello dell'uomo è un ordine camuffato da invito. Alzo lo sguardo sull'uomo scrutando nei suoi occhi come per decifrare la sua mente attraverso il suo sguardo. Poi faccio come mi dice. Mi accomodo e prendo il dossier.

Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Mi spinge e mi da la pacca sul culo. E... tanti saluti ai miei sforzi di reprimere le intenzioni bellicose della donna. Quando mi spinge gli rifilo una tallonata sul piede con forza, poi supero l'uscio e mi chiudo la porta alle spalle. Sento la donna dentro di me rimpiangere il fatto di non aver messo i tacchi. Se non reagisci è come se gli stessi dando il permesso a rifarlo... aggiunge nella mia mente. «Con tutto il rispetto Shoei-sama, dovrebbe valutare metodi migliori per la valutazione e selezione del personale...» dico malcelando il sarcasmo, la poliziotta avrebbe usato termini molto più duri dei miei, per fortuna per ora al comando ci sono io.

Kaeros'nyn - Rei Hououmaru «Non ne ho avuto il tempo...» risponde la detective. Senza pistola e distintivo per oltre una settimana è stata dura cacciarsi nei guai. Ma ho avuto altro da pensare, un'anima da sistemare. La sorpresa e le divise sui due uomini impediscono alla donna di scattare per difendersi. Ma posso prevedere facilmente come si sarebbe difesa se avesse scelto di farlo. Avrebbe afferrato e torto il braccio del primo mentre lo sgambettava per mandarlo lungo al suolo, concludendo con un colpo dritto alla gola del secondo. Nonostante questo la donna non riesce a non opporsi in qualche modo, ribellandosi per rendergli le cose più difficili. Come se non potesse accettarlo semplicemente. Percepisco anche confusione e rabbia. Molta rabbia in rapido aumento. Ma non è la mia rabbia. Faccio un profondo respiro e me la lascio scorrere addosso, senza accettarla... per ora. La donna vorrebbe opporsi perché non lo accetta e per altre motivazioni futili. Io so che è inutile. Mi rilasso contro il muro lasciando che mi perquisiscano. Con sguardo ostile fisso il poliziotto che mi sta perseguendo, per quanto possibile dalla posizione «Attento a dove metti le mani...» sibila velenosa la poliziotta.

Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Ricambio il suo sguardo. Per tutta risposta prendo il caricatore di riserva della calibro quarantacinque e lo infilo in una delle tasche del giubbotto di cuoio, come se fosse un semplice accendino. Ingenuo... anche idealista... pensa la donna. Lui non sa che più le luci della città si stagliano brillanti in cielo, più la tenebra della sua ombra si allunga sulla terra e la ammorba. Non può saperlo. Esco senza voltarmi. --- Lancio un cenno del capo in risposta all'uomo «Oota-senpai...» sottolineando il -senpai con il solito tono ironico ed irrispettoso che la donna usa con lui. Anzi, il fatto che non abbia iniziato lui oggi mi fa sospettare qualcosa «Qualcosa che non va?» domando sfilando la mano destra dalla tasca del giubbotto «... o è solamente la schiena che inizia a farsi sentire, alla tua età?!» aggiunge Rei al posto mio, con fare divertito. Afferro la maniglia della porta ma esito scrutandolo negli occhi. Attendendo una sua risposta.

Jonathan Hekmatyar Il proiettile non fa danni ma la botta è forte e mi rintrona un secondo. Agito la testa facendo scricchiolare le ossa del collo per sgranchirmi. Ringrazio mentalmente la mia attitudine a sperperare i soldi. Nick mi dice di chiamare Stella, per tutta risposta alzo il fucile come a dirgli: sono leggermente impegnato... «Fallo tu!» E poi non serve Stella per ora... Ho altre priorità ora. Riporto il fucile in puntamento inquadrando nel mirino laser la testa dell'uomo alla mitragliatrice. Premo una volta il grilletto facendo partire verso di lui una breve raffica di morte. Sposto rapidamente la mira su Nick ed il suo nuovo amico. Tocca salvargli il culo... Inquadro anche l'uomo dietro l'auto e faccio fuoco. - Master

Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Potrei dirgli la verità e rivelarmi a lui. Potrei mettere fine a questa farsa, perché è una farsa. Giusto? Potrei... ma lascio invece che sia la poliziotta dentro di me a rispondere. «Lavoro, lavoro, lavoro...» scrollo le spalle come se fosse una risposta. La donna non ha mai avuto molto tempo libero, ne ha mai sfruttato a pieno quello che aveva. Giro intorno al tavolo, passandogli accanto per tornare in camera. Nel farlo gli sfioro una spalla con la mano ma, quando lo supero ritiro la mano. Voglio toccarlo, mi piace toccarlo... eppure so che tutto questo non mi appartiene, non è mio. Vero? Sorrido mesta. Io che sapevo tutto ridotta a non sapere nulla. A non saper neanche decifrare il cuore che mi batte in petto. Mi asciugo i capelli e mi vesto. Camicia bianca, jeans nero e giacca nera in pelle. Mi lego i lunghi capelli in una coda, prendo il distintivo e le due pistole. La FNP45 alla cintura in una fondina rigida in polimeri ad estrazione rapida, mentre la Glock 26 nella fondina da caviglia, celata dal jeans. Mi soffermo sulle pistole. A quanto pare hanno imparato da Noi. Sono diventati maledettamente bravi ad uccidersi tra di loro. Torno in salone «Io vado... non so che ora si farà...». Non mi piace il modo in cui lo dico. Quasi come stessi chiedendo il permesso o scusandomi. Non ho neanche da rifletterci, prenderò l'auto.

Con i gomiti poggiati sul tavolo reggo la tazza del caffè all'altezza del viso, scrutandola come se volessi specchiarmi in quella superficie scura. Con la schiena scostata dallo schienale sono proiettata leggermente in avanti sul tavolo, con la gamba sinistra piegata sulla sedia sotto la coscia destra. In una posizione tipica di Lei. Inspiro i vapori della bevanda prima di fare un lungo sorso. Nero, amaro, ma fantastico. Almeno sul caffè sia io sia Rei la vediamo allo stesso modo. Non potrei più farne a meno dopo averlo assaggiato. Annuisco «No, no... sto bene. È solo lo stress del lavoro...» commento guardandolo fugacemente «... e forse anche per il film di ieri...» aggiungo ricordando la sera prima. È perché siamo tornate prima dice lei. Rei non ha saputo dirgli di no, mentre io ero totalmente nuova all'esperienza. Che si è rivelata inaspettatamente interessante. Divertente per lei. Sarcasticamente ironico... per me. Io che scrutavo il Grande Schema finita a guardare la registrazione di un mostro gigante in preda ad una furia distruttiva, in bianco e nero. Per un attimo mi assale il ricordo della Perdita, come una pugnalata al cuore. Torno ad abbassare lo sguardo sul caffè e finisco la colazione in silenzio, in preda alle mie elucubrazioni. Mi domando come facciano loro a generare così tanta fantasia e ad incanalarla in questo modo. «Devo vestirmi ora, altrimenti faccio tardi...» dico alzandomi, visto che indosso solamente l'intimo ed una maglietta di Miki, presa perché l'unica cosa a portata.

Jonathan Hekmatyar Daniel accenna alla mitragliatrice, scoppio a ridere «Wooohoooo!» esclamo con tutta l'aria che ho nei polmoni, facendomi sentire oltre i suoni gracchianti delle mitragliatrici «Ora si che ci divertiamo!» esclamo avanzando di un passo passando alla prossima copertura. Su, su... usate quella mitragliatrice... penso mentalmente mentre porto il fucile in puntamento. Sorrido mentre mi preparo a falciare chiunque provi anche solo a metterci una mano sopra per sparare. - Master

La torretta dove sarebbe?

Kaeros'nyn - Rei Hououmaru Mi volto verso l'uomo e gli occhi che avevano fissato il soffitto ed il condizionatore con così tanta intensità si addolciscono. Rei viene a galla sempre con prepotenza quando si tratta di lui. Non mi ha permesso neanche di farlo Mio. Come se a Me servisse il permesso di un'Umana... Non riesco a non allungare una mano verso di lui passando le dita tra i suoi capelli, annuisco «'Giorno...» gli dico a mezza voce prima di riuscire a ritirarmi, voltarmi e posare i piedi nudi a terra. Scivolo fuori dalle coperte. Mi serve una doccia. Il suo lavoro per me è interessante ed intrigante. Dei misteri. Dei... puzzle da sistemare... dice Rei. Ma l'incontro di oggi è diverso. La confonde perché inaspettato, non comprende ne perché ne perché ora. E la fa arrabbiare. Ma la rende anche smaniosa ed ansiosa di andarci. Apro l'acqua.

Il muro di plastica dove ha sparato la granata è ancora in piedi?

Speriamo solo che il primo ad iniziare non sia anche il primo a morire :V