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Latarius

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Latarius

  1. In alternativa si potrebbe provare anche M&M o non so, alla fine il sistema di gioco è solamente un mezzo.
  2. Jonathan Hekmatyar Sempre tenendo di mira le scale arretro di qualche passo, tornando ad essere visibile nel corridoio. Faccio segno ai due che li precedo su per le scale prima di scomparire nuovamente oltre l'angolo. Una vocina nella mia testa mi avverte che è una pessima idea ma, spegno la piccola sirena mentale di allarme. - Master
  3. Quando tutto intorno a te muoiono campagne come non ci fosse un domani... Comunque regà, scherzi a parte per metà marzo dovrei rimettermi in sesto anche io.
  4. Jonathan Hekmatyar «È libero, vado avanti» esclamo a mezza voce per poi lanciare un'altra occhiata all'angolo di verde che decora l'atrio dell'edificio. Riporto l'attenzione davanti a me e riprendo ad avanzare mantenendo le scale sotto mira, è impossibile sapere se chi ha fatto tutto ciò è ancora qui oppure no. Avanzo fino al prossimo angolo sporgendomi per controllare la situazione oltre il muro. - Master
  5. Jonathan Hekmatyar Mi affaccio nella stanza osservando il cadavere senza provare alcuna emozione, ho visto abbastanza morte nella mia vita da non risultarne più impressionato. Ero ancora ragazzino quando ho smesso di avere gli incubi la notte. Richiudo la porta silenziosamente e mi volto verso i due facendo loro segno che c'è un altro cadavere all'interno. Poi faccio segno a Daniel di controllare l'altro corridoio e di coprire Nick mentre io avanzo fino all'angolo in fondo all'atrio. Mi sporgo leggermente per buttare un occhio oltre l'angolo. - Master
  6. «Manco per il cazz0!» commenta ridacchiando «Exan ci ha fatto entrare senza le divise. Non aveva molta voglia di scatenare una piccola sommossa e di farci impiccare tutti insieme! Senza quel lasciapassare in mano avremmo anche potuto urlare di aver leccato il culo alla Regina in persona senza alcun effetto!». Salite nuovamente a cavallo e riprendete il viaggio «No, li abbiamo cambiati in una stazione sulla strada. Peech è nelle terre di Eugene Delacroix ed infatti la guardia cittadina porta il suo stemma. Ma sembrano essere i Frey a comandare, girano anche per la città come fosse loro!» alla tua ultima domanda si ferma a riflettere un po' «Non abbiamo sentito nulla di particolarmente curioso ma, in città si vocifera su cosa ci facciano li i Frey. Una delle voci è che nella foresta si siano rintanati dei briganti... o qualcosa del genere...»
  7. E questi sarebbero i capi locali della mafia russa?! guardo l'uomo con un filo di disprezzo negli occhi per poi rotearli quando accenna al "serpente". Cosa?! «Cristo... non dirmi che è una di quelle stronz@te alla società segreta!? o altre cazz@te simili! Mica siamo in un film alla 007!» esclamo senza celare il sarcasmo. Sposto la lama dal suo orecchio al lato del suo occhio mentre rivolgo lo sguardo ad Elliot «Non ho finito con lui, viene con noi...» poi senza smettere di minacciare il russo con il coltello mi sposto di lato facendo cenno di alzargli.
  8. Invii un terzo circa dei tuoi uomini come avanguardia, loro partono al galoppo per distanziarvi mentre voi mantenete un passo più lento. Viaggiate per tutto il giorno e prima che il sole raggiunga il suo zenit quasi nessuno incrocia la vostra strada, ma con l'avanzare della giornata incrociate il cammino con un numero sempre maggiore di viaggiatori, solitari e non. Non pochi carri percorrono la vostra stessa strada, sia in senso uguale sia contrario. La maggior parte delle persone vi ignorano, alcuni vi studiano incuriositi mentre solamente qualcuno sembra riconoscervi. O almeno così pare da come sputano in terra non appena li passate. Ma nessuno vi disturba, nessuno è così stupido da farlo. Nel pomeriggio, sul tardi, vedi tornare i tuoi uomini. O almeno un quarto di quelli che hai inviato. Tra loro ci sono Matt e Tristan, in realtà solo il secondo è tra i colpevoli del vino ma non ti sorprende che l'altro sia con lui. Tutti e cinque tornano con cavalli diversi da quelli con cui sono partiti, segno che debbono averli cambiati in qualche stazione. Vi riunite in una piccola radura non lontana dalla strada ed il gruppetto scende da cavallo per fare rapporto. Matt prende la parola e mentre racconta prende un rametto ed inizia a tracciare in terra una mappa abbozzata della cittadina. «Per tutta la gente che c'è pare di essere alla fottutissima festa del solstizio d'estate! Se non fosse per quel distaccamento dei Frey non sembrerebbe proprio che i gialli stanno per calare su di loro» come al solito inizia in modo molto informale, poi si fa più serio «La città conta una sessantina circa di abitazioni, ma è piena di viaggiatori fino a scoppiare! Ci sono tende, accampamenti e carri un po' ovunque. Non ci sono difese e neanche l'ombra di una cinta di mura. Ma fa bella mostra un accampamento dei Frey protetto da una palizzata. Secondo me non sono più di cento» poi tace in attesa di domande più specifiche da parte tua.
  9. Mea culpa immagino. Rileggendo non ho specificato bene (ho detto al limite, ma non quale) che mi fermavo giusto all'angolo per poter sbirciare nella guardiola. Avrò letto male il tuo post e dando per scontato che il mio fosse chiaro ho presunto che tu mi fossi passato davanti trotterellando come una capretta al pascolo :V Rimuovo la parte incriminata ed andiamo avanti xD
  10. Jonathan Hekmatyar Avanzo fino alla porta rossa aspettando che Daniel si muova in modo complementare la mio dal lato opposto del lungo corridoio in cui ci troviamo. Controllo la porta e poi la saggio provando ad abbassare la maniglia. Se è chiusa a chiave oppure bloccata la ignoro, altrimenti provo a socchiuderla lentamente per guardare all'interno. Alla fine faccio qualche altro segno a Daniel. - Master
  11. Quel momento in cui provi ad entrare in modalità assalto, ma il tecnico se ne frega e ti passeggia davanti tranquillamente xD
  12. Nel caso volendo lasciare da parte il sistema di CB2020 si potrebbe provare anche con FATE.
  13. Jonathan Hekmatyar Quando sento Daniel entrare dopo di me riprendo ad avanzare, mi muovo rapidamente ma senza fretta, a passi misurati e senza perdere d'occhio i punti ciechi da cui potrebbero saltar fuori delle minacce. Mi affianco alla parete di sinistra e prendo a muovermi in avanti parallelamente ad essa, fino a raggiungere la guardiola. Mentre cammino punto l'arma davanti a me e verso il corridoio sulla destra, vista la mia posizione potrò vedere oltre quell'angolo prima degli altri. Allo stesso modo so che se nella guardiola ci sarà un ostile l'inglese, che si sposta sulla parete, opposta lo vedrà prima di me. Mi fermo al limite della guardiola, sorveglio il corridoio e poi lancio un occhio alla mia sinistra alla ricerca di minacce o cadaveri.
  14. Jonathan Hekmatyar Tra gli assalitori potrebbe esserci una donna, informazioni interessante ma non così tanto. Osservo lo straccio e poi lo lascio scivolare a terra con fare noncurante, quando Daniel richiama la mia attenzione mi indico anche io l'occhio destro e mi limito ad annuire. Mi volto verso Nick scuotendo il capo «Non ci sono strappi e non c'è verso che sia arrivata prima di noi. Ora mantieni la testa bassa e seguici» dico per poi voltarmi verso Daniel riprendendo a comunicare gestualmente. Do l'ordine di ingresso, ovvero: io, Daniel e poi Nick. Porto l'arma in posizione di tiro e faccio segno a Daniel di aprire la porta, appena lo fa attraverso l'ingresso. Entro nell'atrio con l'arma puntata pronto ad aprire il fuoco, appena supero la porta mi sposto sulla sinistra in modo da liberare il passaggio e la linea di tiro. Copro il mio quadrante sapendo che Daniel farà lo stesso con il suo. - Master
  15. Jonathan Hekmatyar Potrei tagliare con un coltello la tensione aleggia nell'aria. Odio situazioni simili, sono troppo impaziente per sopportarle ma, vi sono abituato. Da dove vengo potevi restare giorni e giorni nell'attesa che saltare fuori qualcuno da assaltare. Preferirei decisamente che chiunque sia si palesasse in modo da mettere fine a tutto. Mi sporgo oltre la porta per poi ritirarmi dietro il muro, Nick mi ha già raggiungo ma Daniel no quindi gli faccio segno di avvicinarsi. Quando sono entrambi qui faccio loro segno che è libero e che c'è un altro cadavere. Poi passo ad osservare il pezzo di stoffa a terra assicurandomi che non sia una trappola anche esso, mi assicuro che non sia collegato a nessun filo trasparente di nylon o simile. Se è sicuro lo attiro a me con il piede sporgendomi leggermente ma restando al sicuro dietro la muratura dell'edificio. Lo raccolgo facendo in modo che anche Nick possa vederlo. - Master
  16. Jonathan Hekmatyar Continuo a guardarmi intorno mentre la cicatrice sotto l'occhio inizia a prudermi in modo indicibile. Brutto segno. Lo fa solo quando è in arrivo qualche temporale o quando 'sto per rimetterci la pelle. Dalla mia posizione osservo il vicolo in fondo per assicurarmi che non ci sia nessun tiratore o curioso nascosto, poi torno a fissare nuovamente gli edifici circostanti. Solo dopo una trentina di secondi abbondanti rivolgo nuovamente la mia attenzione al portone, mi assicuro che non ci sia nulla di pericoloso e cerco di sbirciare attraverso la porta socchiusa per cercare di scorgere qualcosa. In particolare qualcosa di preoccupante. Poi passo ad osservare il pezzo di stoffa a terra assicurandomi che non sia una trappola anche esso, mi assicuro che non sia collegato a nessun filo trasparente di nylon o simile. Se è sicuro lo attiro a me con il piede sporgendomi leggermente ma restando al sicuro dietro la muratura dell'edificio. Alla fine se non succede nulla faccio segno ai due che possono raggiungermi. Per non muoversi troppo allo scoperto come ho fatto io faccio segno al russo di affiancarsi a me mentre a Daniel di appostarsi dall'altro lato del portone. Torno in posizione di tiro pronto a coprire i due. - Master (Prove)
  17. Lo ignoro quando mi chiede chi siamo, poi alzo notevolmente il tono della voce «E allora DIMMELO!» esclamo per poi tornare alla stessa altezza di voce di prima «Hai sessanta secondi. Muoviti o ti sventro!». Annuisco ad Elliot mentre memorizzo la questione di Carlos.
  18. Jonathan Hekmatyar Faccio segno al russo di aver capito alzando la mano destra, indice e pollice sono uniti a formare un cerchio mentre le altre tre dita sono tese verso l'alto. Poi faccio segno a Daniel di avanzare fino al chiosco andando in copertura. Lo copro mentre si muove ed anche dopo che raggiunge la posizione, quando e se nessuno salta fuori a farci la pelle è il mio turno di avanzare sicuro che sarà l'inglese a coprire me ora. Avanzo allo scoperto fino all'altro lato del chiosco, mi volto e controllo che non ci sia nessuno ai piani superiori degli edifici alle nostre spalle. Poi riprendo ad avanzare verso il nostro obiettivo. Cammino con la schiena dritta ed il calcio del fucile contro la spalla, l'indice destro sfiora il grilletto pronto a fare fuoco contro il primo ostile che vedo. - Master & Dalamar - Master
  19. Jonathan Hekmatyar Alla battuta del russo sul casco non riesco a non ridere scuotendo il capo «Oh, no! Questa è una provocazione!» esclamo serrando la presa sull'impugnatura dell'arma estraendola dal borsone. Definire il mio Militech MAR26 come un semplice fucile d'assalto sarebbe a dir poco riduttivo. Sebbene il fucile sia in metallo ed in polimeri leggeri così conciato è dannatamente lungo e pesante. L'arma è equipaggiata con un caricatore aumentato da sessanta colpi, un mirino laser ed addirittura un silenziatore. Inoltre, quasi a ridicolizzare il silenziatore un lanciagranate a tamburo da venticinque millimetri è agganciato sottocanna. «Lei è MARy...» dico presento l'arma ai due «È molto contenta di conoscervi e promette di non spararvi alle spalle per errore!» esclamo strizzando loro un occhio, per poi tornare serio. «Hai ragione, qualcuno ha addormentato le telecamere e non è stata di certo Guadalupe. Scommetto il mignolo della mano sinistra che siamo sotto un jammer. L'area sembra sicura ma, io al posto vostro toglierei la sicura alle armi. Le strade non sono così deserte nemmeno per il salat!» commento imbracciando l'arma e appoggiando il calcio nell'incavo della spalla destra. «Se ti copro dai un'occhiata al furgone? Sia dentro sia sotto...» glielo chiedo direttamente, senza stargli a spiegare che lo avrei fatto io in prima persona se non fossi quello più pesantemente armato tra noi tre. Se Nick accetta mi metto in posizione per poi fargli cenno di avanzare. - Master
  20. Jonathan Hekmatyar Rido sinceramente alle parole del russo per essere stato rimbeccato a mia volta «Hai ragione... ma sai come funziona, no? Se non riesci ad aprirla la fai saltare!» ridacchio ancora un po' prima di rispondere al computer di bordo «Certo, appena scendiamo attiva tutti i sistemi di sicurezza e se qualcuno ti disturba trasformalo in groviera e poi alzati in volo». Appena atterriamo scendo dal velivolo commentando «Meglio sostituire i miei lamellari con qualcosa di meno appariscente...» dico prendendo il borsone dal retro per cambiarmi. Quando finisco di cambiarmi ho cambiato quasi totalmente stile. Al posto dei lamellari ho un paio di jeans grigi dal tessuto molto denso, porto due fondine con me. La prima, alla cintura dietro la schiena ospita il taser mentre la seconda, che è di tipo cosciale ospita la mia fedele calibro nove. Ho sfilato il gilet tattico, tirato il cursore della zip della giacca fino a sopra e l'ho coperta con il secondo gilet tattico, quello in mimetica urbana correlato ad una bandoliera per granate da venticinque millimetri. Ho coperto il tutto con un lungo trench in cuoio nero che cela il mio aspetto dal collo fino alle caviglie. Lascio la tozza mitraglietta nel bagagliaio del velivolo e porto con me il mio borsone. Quando scendo insieme agli altri dal velivolo scrivo un rapido messaggio e poi torno a posare il cellulare. - Master (1) - Chat - Master (2) - Equipaggiamento Quando capisco la situazione trovo il riparo più vicino per noi tre e poi apro il borsone, caccio fuori il mio casco integrale in metallo e polimeri ultraleggeri. Lo indosso per poi infilare una mano dentro il borsone «Non c'è campo e qualcosa interferisce leggermente con il mio occhio. Forse un disturbatore...» commento mentre cerco di sfruttare il definitore di immagini del casco unito al telescopio oculare del mio casco per riesaminare la zona. - Master (3) - Prove Lancio un'occhiata sia al russo sia all'inglese «Dieci eurodollari che stiamo per ficcarci in un altro O.K. Corral!»
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