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Latarius

Circolo degli Antichi
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  1. L'orco ti guarda confuso per un momento «Sei in vena di scherzi o è il vino che parla per te?» si gratta il capo con la mano destra, quella con le due dita mancanti «Scordare le balestre? Sangue e ceneri! Orco si, ma scemo no!» esclama burbero facendo autoironia sul luogo comune che crede tutti gli orchi stupidi selvaggi «Tendere l'arco della balestra, cioè tirarla indietro per alloggiare il dardo! Non è che quegli idioti vanno in giro con le balestre cariche che il primo idiota fa uno starnuto e spara un dardo nel culo di quello di fronte!» termina incrociando le braccia. Nel frattempo Matt ti guarda con fare sornione portandosi due dita della mano destra, indice e medio, al cuore «Certo capo, cristallino!» si sporge dalla porta ed emette un basso fischio, gesticola un po' con qualcuno fuori dall'edificio e subito dopo viene raggiunto da quattro dei tuoi. Tutti e cinque spariscono nel retro e subito dopo inizi a sentire un po' di casino, persino un paio di pentole che rovinano al suolo. Dopo un poco li vedi uscire come se dovessero organizzare un banchetto. Alcuni hanno i barilotto sotto le braccia, altri sono carichi di prosciutti sotto sale mentre un altro ancora regge una grossa forma di formaggio e ha un bel numero di salumi appesi al collo, Matt ne esce portando tra le braccia in equilibrio precario numerosi tozzi di pane e delle mele. Una di queste ultime mele la mantiene in bocca dopo averla addentata, si ferma sulla soglia rischiando quasi di far cadere tutto e ti lancia un occhiolino, poi fugge via. Si dilegua prima che tu possa realizzare che tra loro cinque c'erano troppi di loro a portare troppi barilotti. Dohan si passa una mano sul viso con fare sconsolato «E mo dove la mettiamo tutta 'sta roba?!»
  2. L'orco ti guarda «Ho l'impressione che perderemmo troppo tempo ad attendere quelle informazioni. Ci vuole una giornata da qui a Peech e poi un'altra per quell'avamposto. Poi nella foresta dovremo andare a piedi. Se li colpiamo troppo tardi non riusciremo più ad attirarli, potrebbero semplicemente andare avanti a testa bassa» ma capisci che è combattuto e che non è certo su cosa fare «Per le loro balestre, neanche loro possono mantenerle tese tutto il giorno. Faremo in modo da trasformarli in puntaspilli per primi...» Nel frattempo Matt torna giù in sala con l'espressione eccitata di un bambino a cui hanno fatto un bellissimo dono «A quanto pare possiamo prendere quello che vogliamo. Se ho ben capito il Signor Conte ha pagato la tizia così tanto che questa potrà alzarsi la catapecchia di un altro piano... come minimo! Che faccio? Chiamo qualcuno?»
  3. Quando mette quella musica mi limito a guardarlo alzando un sopracciglio. Non ci provo neanche a domandargli se sappia dove sta andando, posso ben immaginare da sola la risposta. Ma provo ad urlargli contro di frenare meno bruscamente che non ho voglia di farmi cinquanta metri di volo orizzontale. Ma la musica è così alta che non riesco a sentire neanche il suono stesso della mia voce, quindi ci rinuncio ed opto per allacciarmi la dannatissima cintura. Lo faccio con la sinistra, senza lasciare la pistola e senza smettere di tenere puntata la destra. Poi già che ci sono cambio traccia musicale usando la volata dell'arma sinistra per pigiare sullo schermo del computer di bordo. Tutto questo mentre continuo a freddare chiunque salti fuori imbracciando un'arma.
  4. Mat si allontana verso il retrobottega scomparendo per qualche minuto. Dohan alza le spalle «Non lo so, ma non mi piace questa storia...» commenta pensieroso «Soprattutto quell'aria di superiorità che si da quella faccia da culo...» fa grugnendo per poi tornare serio «Cinquecento uomini ha detto... quindi vuol dire che ne sono entrati due o tre volte tanti. Devono essere stati presi proprio a calci in culo laggiù per lasciarne passare così tanti! Poi parla di stime così facilmENTE!» commenta facendo per sferrare un cazzotto al tavolo, ma trattenendosi solamente all'ultimo momento. Siete mercenari, ed anche lui è abituato ad essere considerato nulla più che sterco dagli altri, o al massimo qualcuno da usare. Solo che non gli piace, non gli piacerà mai. Quando si calma riprende a parlare «Se si sbaglia e ce li troviamo tutti e mille&cinque addosso a lui non importerebbe un c@zzo...» scuote il capo sbuffando lasciando perdere il discorso. Mentre parlate Matt torna nella sala «Ho trovato qualcosa di decente, vado a chiedere sopra...» dice senza fermarsi iniziando a salire le scale. Tristan si avvicina piano piano al vecchio esaminandolo senza sporgersi troppo, lo studia mentre l'orco parla per poi tornare da te. Il volto del menestrello è sepolto tra le braccia poggiate sul tavolo ma il suo respiro è regolare e non sembra reagire a quello che fate o che dite. Tristan si avvicina sussurrando «Pare dormire però ha una spada dietro la schiena» poi torna a sedersi.
  5. Jonathan Hekmatyar - Master Guardo il foglietto cercando di capirci «Sembrano consegne o forse luoghi dove ha caricato e scaricato clienti...» commento grattandomi il mento nel vedere il foglietto «Le lettere a sinistra sembrano i giorni della settimana. Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato e Domenica...» passo a grattarmi la cicatrice pensieroso «Quel quadrato in alto potrebbero essere dei dadi e quindi intendere un casinò? Quello sotto potrebbe intendere le Rosa? Le frecce comunque dovrebbero intere la sola andata o andata&ritorno...» Provo a tirare fuori qualcosa dalle sigle «TMN... The MiltoN! Forse... Ed invece si, credo si. Guadalupe aveva detto che la Malvezzi era tornata ieri in albergo per le diciannove e mezza, circa! Sembra coincidere. Che il quadrato sbarrato intenda il luogo dove si trova il nostro bersaglio?» poi ci rinuncio e chiamo di nuovo Guadalupe, questa volta dal computer di bordo del veicolo in modo da metterla in viva-voce per tutti. «Allora, prendi carta e penna!» dico sorridendo alla mia stessa battuta per poi ripeterle tutte i nomi di persona e dei luoghi sulle id-card prese dal borsello. «Dicci cosa trovi» le dico appena finisco l'elenco. Studio le chiave con attenzione mentre rifletto sul fatto che potrebbe essere la chiave dell'armadietto di una palestra. - Master (Prove)
  6. Sulle id-card ci sono foto? Nel caso sono di gente a caso oppure dello stesso tizio? Giusto per conferma.
  7. Pura ironia, un po' spietata, ma senza cattiveria! xD Cioè, nell'ambito della caccia al goblin l'urlo non era proprio d'aiuto ma di certo non è fuori luogo con il pg di Styve. Insomma, se ride e se scherza :V
  8. Niente colpo di frusta, niente cranio fratturato. Ottimo. Appena mi riprendo dalla botta estraggo immediatamente le mie pistole, scivolo lievemente lungo il sedile in modo da sfruttare la mia bassa statura per avere un minimo di copertura temporanea in più. Scendere a caso dal veicolo senza vedere nulla è un'idea di merda. Almeno per ora il grosso motore del suv mi scherma frontalmente dai proiettili. Faccio un profondo respiro iniziando a focalizzarmi sull'imminente scontro, nella proverbiale quiete prima della tempesta. Lancio un'occhiata ad Ace per assicurarmi che non si sia fracassato il cranio sul volante o che non si sia spezzato il collo. Se qualcuno pronto a sparare entra nel mio campo visivo faccio fuoco.
  9. How to ruin your ambush, Part #01
  10. Visto che da poco ho compiuto un altro anno, in direzione dell'ineluttabile nulla cosmico, e visto che ho da poco passato i 6k di post sul forum, quale metodo migliore per festeggiare se non tentare di rigiocare uno dei miei personaggi cyberpunk a cui sono più affezionato?! Il pg ha una storia curiosa alle spalle: all'inizio nacque come semplice esercizio mentale visto che non sono pratico di personaggi malvagi, per creare un personaggio just for fun, ma visto che il risultato mi piacque decisi di provare a giocarlo. Trovai un master ma questi scomparve dal forum poco dopo, il pg mi rimase in gola ed un anno dopo ci riprovai e riuscii a trovare un master con cui giocare. Avventura che siamo riusciti a concludere poco meno di due mesi fa. Comunque il personaggio ha subito numerose modifiche prima, dopo ed in corso d'opera di ognuna delle varie fasi e avventure che ha passato. Al momento è adattato per un'ambientazione cyberpunk un più moderna e meno futuristica ma per riadattarla ad un CB2020 pieno basta solo cambiare alcuni nomi. Comunque, vi allego il personaggio nella speranza di incuriosire e\o attrarre qualcuno u.u Fatevi avanti prodi narratori di future epopee distopiche!
  11. Si gratta brevemente il mento perfettamente sbarbato prima di risponderti «Va bene, me ne occuperò io. L'unica cosa che mi manca e lasciarvi perdere tempo a questa maniera...» mentre parla chiude di nuovo il calamaio e lo raccoglie insieme al pennino. «Avrete quella missiva entro un'ora...» dice avviandosi verso le scale e successivamente verso il piano superiore. Ti lascia così senza dirti altro mentre Dohan e gli altri due ti guardano in attesa di sapere cosa fare nel frattempo. Il cantastorie continua a dormire al tavolo di fianco a voi, con la schiena bellamente vicina al camino.
  12. «Dubito che abbia valore detto da una sociopatica...» commento assicurandomi come posso al veicolo, per evitare di volare attraverso il parabrezza al momento dello schianto. Pace all'anima tua Nicolaj... penso sarcasticamente mentre con una mano mi reggo ad uno dei maniglioni del suv, non estraggo già una pistola solamente perché rischierei di perdere la presa all'urto con il portone. La velocità non mi preoccupa minimamente, sulla mia Shiva ho visto velocità che farebbero impallidire quella attuale del suv. Certo, prima che me la facessero saltare in aria. Piango ancora quella moto come se avessi perso al suo posto un braccio. Mentre fisso gli occhi sul portone come se dovessi sfondarlo con lo sguardo, mi si dipinge un sorriso di anticipazione per nulla diverso da quello di Ace. Reputo lui un mezzo folle ma, la realtà è che non posso ritenermi sana neanche io se è questo a farmi sentire realmente viva.
  13. In teoria anche io ho postato. Vuoi vedere che manca solo quell'infamone del master?
  14. «Probabilmente una cinquantina di cavalleggeri. Se siete sfortunati almeno un centinaio di balestrieri. A cosa prepararvi? Siete voi l'esperto di tattica, io mi intendo di strategia». Incrocia le braccia «Altre domande?»
  15. Faccio spallucce «Quindi brevi momenti di lucidità li hai» scruto il quartiere e gli uomini armati mentre il suv continua la sua marcia.
  16. L'uomo ti scruta per una decina di secondi per poi finalmente annuire «E sia, in fondo le colpe del padrone non dovrebbero ricadere sempre sui servi...» riprende la discussione quando accenni nuovamente alle guide «Come vi ho detto, consegnate alla guarnigione la missiva che vi fornirò ed avrete quello che vi servirà, sempre che le vostre richieste siano ragionevoli». Scuote il capo per quando accenni ai piccioni «I piccioni tornano solamente alla loro colombaia, certo ne ho un paio con me ma questi vanno solamente ad Arduard. Nella foresta non ci sono colombaie e nessun piccione potrebbe raggiungere i Corvi nella foresta. Potete contattare la manciata di Corvi rimasta a Levaine ma il loro comandante? Ne dubito fortemente. Se conosco bene Jack, è probabile che abbia già versato il primo sangue. Sono nella foresta da quasi due giorni». Quando ti volti verso di lui lui risponde quasi subito, non immediatamente ma quasi, lasciandoti capire involontariamente che aveva questa domanda sulla punta della lingua da un po' «Il loro numero, quello dei gialli intendo, non lo sappiamo...» appena pronuncia queste parole Maximilién sorride divertito «Finalmente qualcuno l'ha domandato!» dice con il tono di chi ritiene tutto ciò un gioco «Secondo le mie stime, non dovreste vederne più di cinquecento!».
  17. Lo guardo con aria scettica «No, infatti. Sei un puro ed innocente agnellino...» non faccio nulla per celare il sarcasmo. Poi sospiro «Sfruttiamo l'elemento sorpresa o accostiamo prima?» lo guardo in attesa di sapere la sua. Da parte mia, in questo caso, preferisco la prima opzione anche se potremmo finire in mezzo ad un piccolo esercito. Avessi i miei soppressori magari le cose sarebbero diverse.
  18. Memorizzo l'aspetto della donna per poi mettere la questione da parte, non mi interessa per ora e non so neanche se sia davvero collegata in qualche modo alla faccenda. Magari era semplicemente sul libro paga dell'EFH. «Continua a scavare, se trovi altro aggiornami» dico per poi interrompere la conversazione. Mostro la foto di Domovoj ad Ace «Lui mi serve vivo, è imperativo» dico lasciandogli qualche secondo per studiare il viso. Mi assicuro ancora una volta che sia impostata la vibrazione e poi rimetto il cellulare in tasca.
  19. Jonathan Hekmatyar Osservo la donna allontanarsi con fare divertito per poi voltarmi verso Nick scuotendo il capo «No, no. Si riferiva a Kyu, l'unico membro della squadra che non hai ancora incontrato» dico mentre mi avvio verso il corridoio dal quale siamo venuti «Andiamo se abbiamo finito». Mentre cammino attivo ancora il laringofono «Hei, tutto ok?»
  20. «La difesa di Levaine è affidata alla sua guarnigione. Non sono ne il re ne un generale, non è mio compito muovere le truppe. Al limite quello di consigliare...» a quelle parole scocca la lingua contro il palato e ti pare di notare un filo di frustrazione ma l'uomo si riprendere subito e continua «Ma non voglio ammorbarvi con le nostre diatribe interne». «Ho assoldato i Corvi per intercettare il contingente, ipoteticamente, diretto a Levaine. Dovrebbero essere centocinquanta, uomo più uomo meno. Ma non spetta a me fare le presentazioni». Conosci i Corvi, almeno di fama. Se voi siete una banda di mercenari loro sono un vero e proprio esercito mercenario. Hai sentito numerosi voci su di loro ma facendo una media tra tutte ipotizzi che dispongano di un numero di uomini che va dai trecento ai quattrocento. Ma ovviamente sono solamente speculazioni. Sai che prendono il loro nome dai curiosi mantelli di piume di corvo che solamente i migliori tra di loro indossano. Oltre ciò non sai altro. Annuisce alla tua successiva domanda «Scriverò per voi una missiva per la guarnigione di Peech». Successivamente indica la mappa «Questa è una delle migliori che ho, le altre non sono con me. In ogni caso la Corona non dispone di una mappa dettagliata della foresta e dubito che qualcuno possa fornirvela. I Corvi sono già a lavoro, quindi è inutile preoccuparsi di questo. Anche se voi moriste ed i Gialli optassero per tornare indietro e riunire nuovamente i contingenti avremmo vinto in ogni caso. Peech sarebbe salva, il contingente di Levaine distrutto e quello che doveva giungere a Peech arriverebbe giusto in tempo per essere disperso. Prendetela se vi interessa...» dice facendo spallucce come se non gli interessasse realmente. Alla tua successiva domanda indica la croce vicino a dove la freccia si biforca «Questa era una vecchia torre di guardia ma non so nulla sulle sue condizioni. Potrebbe essere ancora in piedi o nulla più di un cumulo di macerie...» poi indica l'altra croce «Questo era un piccolo avamposto militare distrutto nella conquista di queste terre più di mezzo secolo fa, è rimasto abbandonato da allora. Completamente in pietra dovrebbe essere ancora in piedi, per buona parte. Ma i registri dell'epoca erano... scarni, per usare un eufemismo». Scuote il capo alle tue successive richieste «Non posso fornirvi alcuna autorità sulle guarnigioni locali, ed anche se potessi non lo farei. I Corvi sono ormai irrintracciabili, per me come per voi. Neanche io posso seguirli nella foresta. Posso mandare un uomo ad incontrarli a Levaine, ma dovreste fornirvi entro domani un luogo di incontro». «Aggiungerò anche questo alla missiva...» commenta con fare annoiato per quanto riguarda i rifornimenti. Ma la tua successiva richiesta pare divertirlo moltissimo «Sono il vostro contraente, non vostro padre! Non è mio interesse che fine facciano i vostri feriti. Ponete fine alle loro sofferenze, pagate dei contadini per occuparsi di loro, comprate dei carri e qualcuno che li riporti a casa ma... NON mi interessa. Allo stesso modo, io pago per tutta la banda non per i singoli membri. Non è affar mio come vi dividiate il denaro...» «Cosa?!» scoppia letteralmente a ridere alla tua ultima richiesta, una decisione di secondi dopo quando infine si calma infila la mano sotto la giubba e prende un'altra missiva chiusa dal sigillo reale «Questa è l'unica forma di garanzia che otterrete. Nulla di più, nulla di meno. Posso trattare su molte cose ma non su questo». Il contenuto della missiva è chiaro, è un salvacondotto che grazia temporaneamente te e la banda da tutti i crimini commessi ante-guerra, ha valenza fino alla fine delle ostilità con l'Impero. La firma stessa della regina aggiunge che la grazia sarà successivamente resa permanente a patto che voi rispettiate tutti i vostri obblighi di guerra.
  21. Dopo aver ascoltato la donna resto in silenzio per alcuni secondi per poi iniziare con le domande «Cosa ha di particolare l'EFH? Chi o cosa trasportava di importante la berlina? Dubito abbiano agito per avere il mero veicolo. Quartiere corporativo hai detto? Quindi avrai sicuramente anche una foto della donna, manda pure quella».
  22. L'uomo non risponde alle tue parole ma srotola la mappa e la stende sul tavolo scostando con noncuranza ciotole e pentole, noti soltanto ora che l'uomo porta con se anche calamaio e pennino. Poggia entrambi sulla mappa ed apre il primo. «Undici giorni fa la fortezza di Crise e quella di Metilene sono state prese quasi contemporaneamente. Al contrario degli altri feudi quello di Ordeiz aveva resistito all'assalto imperiale vista l'apparente impenetrabilità di quelle fortezze. Abbiamo ripreso Metilene ma abbiamo continuato a contenderci quella di Crise per tutto questo periodo, la fortezza disponeva di un'intricato sistema di gallerie per la sua difesa che è stato scoperto ed utilizzato a nostro svantaggio dai Gialli. Abbiamo ripreso definitivamente la fortezza ma un contingente nemico ha superato le nostre linee e si è addentrato nella foresta di Cetre. La marca di Ordeiz è isolata essendo l'unico territorio di confine ancora interamente nelle nostre mani, quindi l'avanzata nemica e la foresta sono grossi ostacoli per la nostra cavalleria. Così devo affidarmi a metodi alternativi...» accenna con il capo a te per poi riprende a parlare senza darti il tempo di rispondere. Intinge il pennino nell'inchiostro ed inizia a disegnare sulla mappa come se fosse una semplice pergamena priva di importanza. Traccia una lunga linea che parte da Crise e si addentra nella foresta per poi dividersi verso due obiettivi diversi. Indica le linee «Questa è approssimativamente la posizione di una vecchia ed ormai in disuso via che attraversava la foresta, il contingente si sposterà sicuramente su di essa altrimenti la vegetazione rallenterebbe troppo la loro avanzata» indica la cittadina in basso sulla cartina «Peech. La usiamo come uno dei tanti punti di partenza dei carri per il fronte con i rifornimenti. Qualsiasi cosa. Dalle punta di freccia alla cera o all'olio. Praticamente indifesa se non per una piccola guarnigione» poi indica la città a destra della foresta «Levaine. Una delle nostre basi avanzate. La usiamo per spacciare gli ordini ed è un punto di vitale importanza nel caso di un'avanzata nemica attraverso l'ormai perso feudo di Cynrad». Fa una piccola pausa incrociando le braccia «Se fossi io a capo di quel contingente separerei le mie forze. Manderei un terzo dei miei uomini verso Peech, la perdita della città rallenterebbe i rifornimenti ma non è un luogo così importante da richiedere un numero eccessivo di uomini. Ma non ne manderei neanche pochi, visto che in caso di successo quegli uomini si troverebbero nel cuore del regno potendo diventare così una letterale spina nel fianco per Avallach. Manderei poi i restanti due terzi verso Levaine ma, farei in modo da coordinare la distruzione del punto di scambio con un'avanzata Gialla dal feudo di Cynrad. Così facendo chiuderei i difensori tra due fuochi impedendo allo stesso tempo che possano ricevere ordini dall'alto» l'uomo ti sorride «E da poco ho saputo che i Gialli stanno ammassando forze proprio a Cynrad». Si sporge in avanti poggiandosi con la mano destra sul tavolo «Ho già chi si occuperà del contingente diretto a Levaine, voi mi servite per impedire che arrivino anche a Peech. Fermateli, rallentateli o distraeteli attirando la loro attenzione altrove. Se necessario posso convenire un punto di incontro con gli spazzini di Levaine per fornirvi supporto se necessario, a patto che loro finiscano in tempo. A parte questo sarà tutto nelle vostre mani».
  23. Memorizzo mentalmente il numero che digita, il suo ID e l'intera conversazione. Sono informazioni che prima o poi potrebbero tornarmi utili. Per distrarmi penso alle mie pistole, prendo quella con cui ho fatto fuoco e la privo del caricatore sostituendolo con quello di riserva. Certo quando hai due pistole abbinate a caricatori bifilari non sono due colpi a fare la differenza ma non riesco a fare a meno di cambiare comunque il caricatore. Poi rimetto l'arma al suo posto e prendo il cellulare, quello che uso per Elliot, e chiamo la moglie di Ian dopo che Elliot ha finito la sua conversazione. Tanto già so che dovrò gettare il cellulare e procurarmene un altro alla fine di questa storia. Se la donna mi risponde non saluto ma vado dritta al punto «Trovato qualcosa sui Lobanov?» in realtà lo scopo principale della chiamata è farmi mandare delle loro foto, a patto che ce ne siano.
  24. «Per quello che vale può ficcarsi le sue minacce su per il culo...» commenta grugnendo rumorosamente per poi guardarti con fare serio. Dohan sarà pure facile all'ira per natura ma, non è affatto stupido e tu lo sai bene «Ma... ha scelto bene le parole. Non "Voi ed i vostri uomini" ma "Voi ed i vostri cari"» poi tace lasciando che il significato di quelle parole appesantisca l'aria. Le vostre famiglie sono tutte al sicuro, ma puoi dire lo stesso di Axhaan? Sai benissimo quanto è facile far scivolare una lama nella schiena di un uomo nel caos di una battaglia. Alla fine Dohan annuisce «Come sempre Capo, tu batti la pista e noi ti seguiamo. Anche in capo al mondo se necessario!» i due uomini che siedono con voi si uniscono alle sue parole «Esatto TreDita!» commenta quello seduto alla destra di Dohan dandogli una poderosa pacca sulla spalla «Fino in capo al mondo...» ripeto quello seduto invece alla tua sinistra per poi continuare «Si! Ma preferiremmo finire tra le natiche di qualche affascinante dama di cortesia!» poi scoppiano entrambi a sghignazzare. Matt e Tristan, due fratelli, ma per scelta e non di sangue. Sono ottimi tiratori e soprattutto inseparabili quindi di solito non scegli uno senza prendere anche l'altro. Decidete di mangiare, il cibo è ottimo ed anche il vino. Nessuno di voi muore in preda alle convulsioni o con la bava alla bocca quindi siete abbastanza sicuri che nulla di quello che avete ingerito sia velenoso. Dohan da solo ha divorato mezzo pollo, un'intera pentola di patate speziate ed un tozzo di pane svuotato ed usato come contenitore per la zuppa. Finite la prima bottiglia così, senza alcun ordine tuo, Tristan va alla ricerca di qualcosa da bere. Scavalca il bancone e ne esce vittorioso dopo una decina di secondi stringendo in pugno la seconda ed ultima bottiglia di vino del de la Frey. Finite anche quella prima che Maximilién si affacci di nuovo dalle scale stringendo una grossa mappa arrotolata sotto il braccio. Torna da voi guardandovi con fare sornione «Siete sicuro quindi? Da ora non si torna più indietro. Vi chiederei di firmare un contratto con il vostro stesso sangue ma... sarebbe poco pratico!» commenta arcuando un angolo della bocca in un lieve sorriso sbilenco. Il contratto da firmare con il sangue, un altro riferimento alla storia del Demonio del crocevia.
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