Io ho sempre pensato che il problema del vampiro di Twilight fosse l'aver aggiunto troppi glitter... o meglio, la resistenza alla luce solare e la pelle diamantina o come altro la si può definire.
Per il resto, mentalità mormona a parte (la Meyer è di religione mormona, da qui il messaggio pro-matrimonio), sono vampiri come tanti altri, trasmettono il vampirismo con un veleno iniettato col morso, sono più forti degli umani, hanno una sete smodata di sangue(e possono nutrirsi solo di quello, se ricordo bene), sono pallidi, freddi, non hanno battito cardiaco, e soprattutto sono stati viventi che ad un certo punto sono morti.
Quello che inoltre gli manca son le debolezze tipiche dei vampiri, tipo l'odio per croci, specchi, aglio... ma queste erano già state sdoganate da altre versioni in passato.
Quindi penserei non che siano stati introdotti troppi aspetti dei viventi, ma piuttosto che siano stati aggiunti quelli sbagliati, ossia lo sbrilluccicare e la morale religiosa/bigotta, che snatura brutalmente la figura del vampiro.
Altra cosa che ho notato, nessuno ha citato i vampiri di TrueBlood? Quei morti viventi con le zanne retrattili, in cui l'atto del nutrirsi comporta un bisogno impellente di soddisfazione sessuale (ma proprio tanto tanto). E addirittura non hanno bisogno di sangue vivo per sostenersi, ma gli basta il sangue sintetico creato in laboratorio, togliendogli in parte la patina da parassiti di forza vitale.
Eppure nessuno ha contestato quei vampiri come è accaduto a quelli di Twilight; a mio avviso non perché gli elementi da vivente introdotti erano bilanciati da altri (anche se in effetti è in parte vero, hanno debolezza all'argento e non possono entrare nelle case senza il permesso del proprietario), ma perché di per sè non erano palesemente in opposizione con quel che è un vampiro classico dell'immaginario.