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Asteroid

Circolo degli Antichi
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  1. Vittorio Manfredi Risalgo sul vagone e fisso il volto coperto dalla maschera antigas... LaFayette, vous sauriez même sans tête... maintenant je vous ai vu tirer... (ti riconoscerei anche senza testa... oramai ti ho visto sparare...). Mi gioco l'onore se non è lei... Vittorio... te ne è rimasto ancora un po'... non lo buttare ti prego! Faccio un veloce saluto militare con la mano in direzione di LaFayette e poi le rivolgo la parola sperando che sia lei: Vous voir plus tard... peut-être... (a dopo.. forse...). Alzo lo sguardo e vedo Miriam completamente ricoperta di sangue. E solo ora mi ricordo che anche io sono ricoperto di sangue. Istintivamente mi guardo addosso e poi ripenso a come ho sbranato l'uomo. Il mio sguardo cambia. Non voglio che lei mi veda ora. Faccio un passo indietro e scivolo. Vittorio, vedi di tirarti su... dai forza gli esplosivi... Scappo il più lontano possibile da Miriam verso l'ultimo vagone a prendere gli esplosivi. Master
  2. Zantes-Senza Nome Grazie Sole,mi hai salvato il c.ulo! Mi bevo avidamente le due pozioni che il mio compagno mi consegna e poi mi metto in difesa totale. Master
  3. Vittorio Manfredi Corro verso la cecchina ma quando mi trovo a pochi passi da lei, i miei dubbi svaniscono: LaFayette! Vittorio... come eravamo rimasti con lei... In buoni rapporti... almeno lo spero... La fulminea rivelazione della donna di fronte a me mi fa perdere il senso dell'equilibrio scivolando miseramente sul tetto del treno. Ad un tratto la salda stretta della donna mi impedisce di cadere fuori. Merci... (per chi conosce Francese Grazie) Pronuncio quelle parole istintivamente e vedo l'arma sollevarsi su di me. Ancora una volta un brivido ma il colpo va a terminare sul corpo di un altro uomo. Un sudore freddo inizia a imperlinarmi la fronte, mi faccio forza sulle gambe per tirarmi su quando vedo dietro la donna due attentatori. Vittorio... sbarazziamoci degli altri e poi... vediamo che vuole LaFayette... di certo non è un caso che abbia preso il tuo stesso treno... Non è mai un caso quando c'è LaFayette in giro. Guardo verso LaFayette: aidez-moi à augmenter (per chi conosce Francese: aiutami a salire) Con la mano libera sfilo la beretta da dietro la schiena e miro ai due attentatori più vicino mentre con l'altra mi tengo saldamente alla presa della donna. Master
  4. Zantes-Senza Nome
  5. Vittorio Manfredi Appena salgo sul tetto del treno sento l'aria scompigliarmi i capelli mentre con una mano cerco di ripararmi lo sguardo per osservare la situazione vedo Felice ingaggiare uno scontro corpo a corpo con un aggressore e una donna mirarli con un fucile. Ca.zzo. Di colpo la donna sposta la mira nella mia direzione ma il proiettile mi sorpassa e colpisce l'aggressore alle mie spalle. Guardo meglio in direzione della cecchina, ma non è facile con la situazione attuale. Mi fa un cenno con il capo e mi sembra di essere ritornato indietro di anni. Vittorio... possibile che... Devo restare concentrato. Impugno il fucile e miro verso l'uomo in nero più vicino a me, sperando di colpirlo e poi corro in direzione dell'ultimo vagone senza perdere di vista la donna con il fucile. Vittorio... non credo alle coincidenze... Neppure io... Master
  6. Zantes- Senza Nome Il nemico crolla esamine ai miei piedi. Con un calcio allontano la sua carcassa e mi guardo intorno. L'halfling sta per essere circondato... Ciascuno di noi è indipensabile in questa battaglia... Interrompo i miei pensieri per caricare la guardia di fronte a me. Provo a trattenereli! Il prossimo sei tu squartatore grigio! ... o io... solo il tempo deciderà le nostre sorti. Master
  7. Vittorio Manfredi Ascolto con attenzione le parole dell'uomo che si professa essere un dottore. Stiamo messi male... Alessandro e Raffaele sono fuori uso... Guardo Massimo e Iolanda, Vado sul tetto. Arrivo all'ultimo vagone per prendere gli esplosivi... Tratteneteli quanto più possibile. Massimo tieni. Lascio il mitra al templare. Mi arrampico sul tetto del vagone, apro la botola che porta sul tetto con attenzione e se la strada è libera mi dirigo verso l'ultimo vagone.
  8. Vittorio Manfredi Quando i denti affondano un ultima volta nel collo del attentatore, percepisco il suo battito spegnersi tra le mie fauci. Sento l'adrenalina salire e spingo più forte i denti nella carne, strappandola brutalmente. Sospiro, sazio mentre scorro con lo sguardo sul corpo oramai irriconoscibile dell'uomo. La contemplazione dell'arte appena realizzata viene interrotta quando sento Massimo suggerire di buttare via i cadaveri. Sì Massimo, sono pienamente d'accordo con te per quanto riguarda i cadaveri. Enfatizzando la parola pienamente. Prendo quanto rimane del cadavere e lo butto dal finestrino. Mi abbasso a raccogliere le armi degli uomini in nero e poi torno a parlare con Massimo. Però non ti appoggio nella tua decisione di andare avanti... Non possiamo rischiare che Alessandro venga usato come bersaglio. Andrò avanti io e voi dietro...Forza ragazzi... dico facendo slittare il caricatore del fucile e avanzando verso l'ultimo vagone. Master
  9. Zantes-Senza Nome (e senza h) La guardia mi assale nonostante la freccia scagliata da Miltor, che diavolo di uomo! Guardo il nemico di fronte a me fallire l'attacco: Buon per me. Tranquillo Miltor... qua ci pensiamo noi! Scatto in avanti e provo a colpirlo. Master
  10. Zantes-Senza Nome Nello scendere vedo un gruppo di guardie venirci incontro. Male. Sposto il mio sguardo lungo tutta la stanza e vedo dei prigionieri insanguinati. Un'insurrezione?Bene! Sarà più facile sopravvivere. Ritorno a guardare i nemici avanti a me. Carica! e mi fiondo contro il primo nemico che vedo. Master
  11. Vittorio Manfredi Mi pulisco il sangue dalle labbra e guardo l'aggressore a terra completamente dominato. Mi alzo e lo trascino in un angolo del treno. Vittorio, ora ti riconosco! Un dio implacabile... un dio feroce... un dio... un vero dio... Sento il cuore scoppiarmi nel petto. E' passato troppo tempo dall'ultima volta... anche se non sei una bella ragazza... ho troppa fame e non posso assolutamente perdere l'occasione. Infilo la mano nella bocca dell'uomo dislocandogli la mandibola, tiro fuori la sua lingua e gliela strappo. Una volta che il muscolo è tra le mie mani me lo gusto mentre i miei occhi d'ossidiana che non rilettono la ben che minima luce si piantano in quelli disperati della mia preda. Sai com'è certe cose meglio tenerle segrete. Sussurro all'uomo prima di separare l'orecchio dal resto della testa. Devo nutrimi a dovere... con Miriam nelle vicinanze... mi sarà difficile fare un pasto durante questo viaggio. I miei denti affondano profondamente nell'incavo del collo. Miriam... non riuscirai mai ad amarmi... mi blocco guardando l'uomo dimenarsi in scatti fuori controllo sotto il mio peso. Aspetta un attimo... quella ragazzina impertinente... non ha detto di amarmi... non lo ha mai detto! Ripenso alle parole della ragazza. Mentre tu, Vittorio ti sei esposto per bene... ma bravo un cacciatore provetto... la signorina Astore è troppo astuta per te. Perchè non potevo condividere il destino con lei... Condividere il destino con lei? Lei? Che fino a poco tempo fa neppure ne sopportavi il profumo? Certo... e la cosa vale anche ora... ogni volta che lei è nei paraggi ti rincretinisci... Io non mi rincretinisco... è solo che... che... Vedi di porre fine alle sofferenze di questo poveraccio... almeno non inizi a mentire spudoratamente... poveri noi... Master
  12. Zantes-Senza Nome Ma come ci sono riusciti? Come hanno fatto a scoprirci così? Guardo i miei compagni esterrefatti come lo sono io. Poi prendo la chiave dal corpo del caprinide e la uso per aprire la porta di sbarre.
  13. Zantes-Senza Nome Master
  14. Vittorio Manfredi Giocarmi ora i colpi della beretta... non è una buona idea... Poi tra l'altro... io sono più bravo nello scontro ad armi bianche... Appoggio la schiena sulle poltrone della sala ristoro. Tre uomini armati fino ai denti. Un attacco diretto è da scartare. Mi guardo intorno... por.ca p:ut.tana proprio io con Alessandro dovevo capitare? Quello manco mi copre le spalle... anzi forse... il mio sguardo cambia osservando il templare romano. Non mi resta che fidarmi... Vado. Inizio a scivolare sotto i sedili utilizzando il passo del giaguaro. Vittorio, sei un vero predatore. Quando mi vedranno... sarà troppo tardi... Master
  15. Zantes-Senza Nome Ti seguo! Dico rivolgendomi a Miltor.
  16. Vittorio Manfredi Vedo il templare affiancarmi e provocarmi lungo il corridoio. Vittorio, dimostriamogli che i colossi hanno i piedi d'argilla... Vittorio ti prego... non può passarla liscia... Già... mi viene a provocare... ancora... lo guardo e faccio un passo indietro. Prego, Alessandro... prima i templari... Lascio che il templare mi passi avanti. Pochi secondi dopo Alessandro incontra Felice mentre sfonda una porta da cui esce un inferocito Massimo. Che sta succedendo? Resto basito di fronte alla reazione dei due uomini. Mentre attendo una spiegazione da parte di Felice e Massimo, sento degli spari provenire dagli altri vagoni. Ci stanno attaccando., rimandiamo a dopo le spiegazioni e i dettagli. Il mio sguardo corre sul mio corpo. Ho solo la beretta dietro la schiena e la spada al fianco... Vittorio, nelle terre perdute non avevi neppure quello a momenti, forza... andiamo a cacciare le prede per il pranzo. Già... è tanto che non mi godo un buon pasto... e questa potrebbe essere l'occasione ideale. L'eccitazione e l'adrenalina iniziano a diffondersi tra le mie membra. Master
  17. Zantes-Senza Nome Nello sfilare i pugnali dalla carcassa della caprinide, abbasso la guardia e il mio avversario mi colpisce. Il sangue inizia a macchiare il cuoio, un dolore lancinante mi costringe a piegarmi per un momento. Faccio appello a tutte le mie forze e attacco nuovamente il caprinide di fronte a me.
  18. Zantes-Senza Nome Capre... sono solo delle capre... sussurro tra me e me. Ci riusciremo... dobbiamo riuscirci. Impugno i pugnali e attacco il nemico più vicino. Master
  19. Vittorio Manfredi Andrea... sta tranquillla. Guardo la ragazza. Mettiti comoda... pure io così mi metto comodo... Mi sfilo lo spallaccio e lo smanicato di pelliccia. Poi mi slaccio gli stivali. Rimango con i pantaloni e la camicia slacciata. Respiro profondamente come se mi fossi liberato da catene pesantissime. Ritorno a guardare la ragazza Andrea... vedi di condividere questo vinello che ti ha reso così allegra... strappo la bottiglia dalle mani della ragazza e gusto avidamente il dolce sapore alcolico. Dopo un po', inizio a sentire il corpo sempre più stanco e mi accascio sul pavimento con la bottiglia in mano. Ad un tratto la magnifica quiete della sbronza viene interrotta da una voce... una voce troppo familiare. Mi... Miria... Miriam... Solo ora mi rendo conto della posizione equivoca in cui ci siamo trovati io e Andrea. Miriam... La ragazza inizia ad urlare a squarciagola, sia io che l'incendiario scappiamo il più lontano possibile da quel tornado di donna. Con gli stivali in mano, a piedi scalzi la camicia aperta davanti al petto quasi del tutto fuori dai pantaloni, i capelli scarmagliati, pallido e con uno sguardo distrutto mi presento davanti agli altri. C.azz.o Raffaele... non ti ci mettere pure tu a urlare... dico all'unisono con Andrea. Mi appoggio sul muro e scivolo fino al pavimento. Vittorio, dobbiamo sbrigarci prima che quella furia ritorni. Al solo pensiero di Miriam, mi infilo gli stivali e con il resto dei vestiti in mano stavo per salire sul treno quando.. Raccolgo la valigia, senza emettere un fiato verso il tono elevato e anche indispettito della ragazza, guardo Raffaele di sottecchi ed entro nel treno... Raffaele ti prego... Prendo possesso della stessa stanza scelta per il viaggio Torino-Firenze ma prima di buttarmi sul letto tiro adeguatamente le tende. Una volta sul letto, ripenso a tutto quello che è successo in meno di ventiquattro ore. Certo, che però Andrea poteva addormentarsi un po' più in là... Miriam era una furia della natura questa mattina... Vittorio, meglio restare qua fin quando la cacciatrice non si calma.... Dopo un po', tipo una mezz'oretta vado verso il vagone ristorante per mettere qualcosa sotto i denti...
  20. Zantes-Senza Nome Bene... pensavo che quel coso ci avrebbe caricato... sorrido ad Herlan. Dai riuniamoci con gli altri e perlustriamo questo posto. Magari riusciamo a trovare qualcosa che potrebbe tornarci utile. Una volta raggiunti gli altri espongo a tutti la mia idea di perlustrare la zona, poi riprendiamo l'inseguimento.
  21. Zantes-Senza nome Uccisi i goblin, scruto l'orizzonte e vedo avanzare nel cielo un essere alato. Qua le cose si mettono male, Herlan hai ragione ... qui siamo troppo scoperti...indicandoando l'essere alato. Scendiamo! Insieme al guerriero percorro le scale cercando di ritrovarci con gli altri. Master
  22. Zantes-Senza nome Sfilo il pugnale dalla base del collo dell'orco ed entro nella porta da cui il mostro è uscito accertandomi che l'entrata non sia sorvegliata. Salgo velocemente le scale e una volta arrivato sulla cima, mi preparo ad attaccare i goblin. Master
  23. Zantes-Senza Nome In base ai rumori capisco che qualcuno sta uscendo dalla porta della torre. Mi nascondo dietro la porta pronto assalire il malcapitato.
  24. Zantes-Senza Nome Cerco tra i cadaveri dei due orchi possibili oggetti utili per la battaglia che affronteremo. Poi mi avvio verso il ponte di legno ed inizio ad attraversarlo passando sotto le assi. Master
  25. Vittorio Manfredi Avignone... Avignone... il sorriso si tira sul mio volto e i muscoli si tendono... Avignone... se potessi tornare indietro nel tempo... andrei di persona a prendere ciascun di quei sacchi di carne putrida... e li porterei a divertirsi da un'altra parte... che sia maledetta Avignone e tutti i papi... Vittorio... Avignone rasa al suolo è uno spettacolo da replicare in larga scala non da evitare... Il mio umore un po' si rannuvola. Faccio salire la ragazza sul calesse e le lascio le redini, ma dopo un po' me le lascia di nuovo ed appoggia la sua testa sulla mia spalla rilassandosi mentre si gode il panorama fiorentino. Ti odio signorina Astore... ti odio... sei capace di torturarmi in un modo così sottile... ti odio... ma i miei pensieri diventano sempre meno definiti man mano che il suo profumo raggiunge i miei sensi. Resto in silenzio e di tanto in tanto butto uno sguardo sulla ragazza. Ad un tratto sussurra: Non riesco a trattenere la sorpresa e fermo il calesse. Vittorio, non ti illudere... a lei piace il Vittorio che non esiste più... quel ragazzo morto fucilato e affogato nelle torbide acque della Senna... Scosto leggermente la spalla per poter vedere negli occhi la ragazza... i pensieri iniziano ad affollarsi nella mia mente... Miriam... tu mi piaci da sempre... appoggio una mano sulla guancia della ragazza e con il pollice le accarezzo il labbro inferiore. Il mio sguardo vaga sul viso della ragazza. Non sono l'uomo che meriti... ci sono alcuni aspetti di me, difficili da comprendere e che non conosci... però posso giurarti che ti amerò più di ogni altro. Mi avvicino al viso della ragazza e con le mie labbra sfioro le sue. A fior di labbra dico alla ragazza: Perdonami per quello che sono... Ritorno sulle sue labbra ma il bacio resta casto per poco tempo.
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