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Asteroid

Circolo degli Antichi
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  1. Vittorio Manfredi Seduto sulla poltrona inizio a fissare i bagliori delle fiamme nel camino quando Miriam avanza timidamente nella stanza. Osservo i movimenti della donna fin quando le sue parole non spezzano il silenzio. Coraggio liquido? Sorrido alla ragazza. Capisco. Vittorio digli di ponderare bene le parole... Non posso... dobbiamo essere pazienti. E' spaventata. E se le dicessi di moderare le parole, potrebbe spaventarsi di più e restare in silenzio o peggio andarsene. Anzi.. io devo moderare le parole e scegliere le migliori per farla sentire a suo agio. No, non può andarsene perchè ha stretto un patto con noi. C'era anche LaFayette. Ma io... a me piacerebbe che lei scegliesse di trascorrere il suo tempo con me... non costretta... Ma... tranquilla non mord... cioè ecco... volevo dire... insomma hai capito. Versamene un po' anche a me di quella roba. Faccio una pausa in attesa del bicchiere. Non sei tu ad aver bisogno di coraggio per parlare con me... ma sono io ad averne bisogno. Tu, Miriam forse non te ne rendi conto... ma è con i tuoi occhi che ora vedo il mondo.
  2. Zantes-Senza Nome Quando sento la porta aprirsi e l'esclamazione della strega, i miei occhi si fissano in quelli di Selexia mentre mi mordo un labbro. Resto in silenzio davanti al teatrino delle tre donne mentre inizio a pensare di aver beccato una qualche maledizione. Vedendo che le due donne stentano ad andare mi alzo dal letto e nel mentre la strega dei gufi sbatte la porta andandosene. Il mio sguardo torna sul letto giusto in tempo per vedere Selexia lasciar cadere le coperte. Meglio chiudere la porta a chiave questa volta... poi torno sul letto. Mia signora... un sussurro appena sospirato mentre stringo a me la donna.
  3. Vittorio Manfredi Iniziamo a correre appena usciti dal cinema e solo quando vediamo e mura di Ivrea iniziamo a rallentare. Prima di entrare mi chiudo il giubbotto e mi giro la sciarpa sul viso in modo tale da non far notare l'assenza di vapore. Guardo la ragazza. Io devo ritornare a casa per darmi una ricucita... faccio una pausa per poi continuare a parlare. Non nego che mi farebbe molto piacere... ecco... stare con te... rispondere a tutte le domande che vorrai farmi. Dopotutto un patto è un patto. E io mantengo sempre la parola data. Mentre entriamo scorgo la figura di Massimo tra la folla. Un momento... devo inforrmare Massimo di quello che abbiamo visto. Mi avvicino al templare. Massimo, ti rubo solo un attimo del tuo tempo. Durante il diversivo per salvare i lavoratori di Ivrea ci siamo imbattuti in uno della Culla: Morte. Lo stesso che era a Roma. Al momento non so dirti di più ma credo che fosse solo... però ancora cammina sulle sue gambe nell'Ivrea perduta. L'ultima volta che era nel teatro. Fai fare doppi turni di guardia. Se sono venuti qui... è perchè c'è qualcosa che vogliono. Il cosa vogliono io... non lo so... ma è la seconda volta che ci imbattiamo in loro. Non è una coincidenza. Io Vittorio una mezza idea l'avrei... Eleonora dici? No, Vittorio quella è la tua idea... Non so di cosa parli. Non lo sa nessuno. Non è una novità, ma non parlarne non significa che non esista. Con una pacca saluto il templare. Devo andare a darmi una sistemata. Mi sono beccato una pallottola. Visto l'attacco... il potere è nelle mani dei templari. Organizza una "tavola rotonda". Dobbiamo capire che cosa vogliono da Ivrea. Io al momento non posso espormi troppo... visto che a Roma mi decretano morto... ma farò in modo di ottenere più informazioni possibili.
  4. Vittorio Manfredi Questo non possiamo sopportarlo. Sparagli! La mia mano si stringe sul calce dell'arma e in un secondo la punto verso Morte. Non osare mai più farmi un affronto del genere, dico mentre sparo alla mano armata dell'uomo. A prescindere dall'esito spingo via la donna da me per allontanarla dalla direzione di tiro. Miriam. Corri. Intendendo nella direzione della porta sotto al palchetto.
  5. Vittorio Manfredi Sorrido vedendo la reazione della ragazza ma il mio umore prende decisamente una piega diversa quando i miei occhi incontrano la figura di Morte. Vittorio, guarda come è spavaldo... Certo da quella posizione e da solo... lo sarei anche io. Mi alzo. A quanto pare ci piacciono molto i teatri... prendo la mano di Miriam e me la porto alle labbra mentre l'altra la faccio scivolare dietro la schiena con fare elegante per afferrare la pistola dietro la schiena. L'ultima volta che ci siamo incontrati è stato a Roma. E ora... sei qui, ad Ivrea. Mi piacerebbe sapere per quale motivo sei qui...
  6. Zantes-Senza Nome Come faccio a non pensarci... anche perchè tra qualche tempo... probabilmente... non ci penserò piu'... i miei occhi cadono sull'anello. Vedo la donna prendermi la mano e trascinarmi verso la strega. In tutto il percorso osservo la schiena della donna. Non sarò piu' io... tra qualche tempo... perderò interesse verso tutto e tutti... ma quando l'ho vista sentire il mio cuore battere all'impazzata... è stato stupendo. Mi fermo perchè la dragonessa si ferma. E' appena passato il momento di "approfittare". Lascio la mano di Selexia. Mi avvicino alla strega. Se mi dici come posso darti il colpo di grazia. Così smetti di soffrire. Mi siedo sul tavolo al fianco della donna. Che cosa hai fatto?
  7. Zantes-Senza Nome Vedendo la strega così vicino a me, mi spavento e cerco di darmi una sistemata. Quando la vedo allontanarsi, i miei occhi cercano quelli di Selexia e la mia mano prende la sua con l'intenzione di allontanarmi per riprendere il "discorso" interrotto. La dragonessa però ha altri piani... Davvero? La mia camicia è ancora sbottonata, i capelli arruffati ma resto completamente spiazzato dalla decisione della donna di andar a vedere la strega. La seguo mentre le sussurro: Questa è la seconda volta.
  8. Zantes-Senza Nome Il primo colpo lo prendo in pieno e il sangue inizia a scendere dallo zigomo. Gli altri cerco di evitarli in qualche modo ma fortunatamente la furia della dragonessa man mano si quieta e si lascia andare tra le mie braccia. Mentre la dragonessa mi spoglia io la tiro a me facendo altrettanto. Selexia... bacio la mascella della donna mentre sussurro il suo nome.
  9. Vittorio Manfredi L'esigenza del nutrirmi... è esattamente come la tua. Con una frequenza diversa... non mi servono tre o quattro pasti al giorno... ma diciamo che aiutano a rimettersi in salute prima. Quando vedo la ragazza sbottonarsi, sento in me crescere il desiderio. Resto inebetito. Prima che io tocchi il tuo corpo per rovinarlo... dovrò morire... cioè... trapassare ecco.. definitivamente. I miei occhi cercano quelli della ragazza. Allora è così che mi vede... un mostro che divora fanciulle... Quello che siamo no? Si, va bene... ma non con lei. E deve capirlo. E va bene... avvolgo un braccio intorno alla vita della ragazza mentre avvicino le mie labbra all'incavo del suo collo. Inizio a baciarle la pelle del collo. Poi mi fermo e i miei occhi si fissano in quelli della ragazza. Il resto lo prendo stasera. Guardo la ragazza mentre ancora sono seduto sul pavimento con un braccio attorno alla vita della cacciatrice. Ora tu mi consideri un mostro... un abominio che non merita di esistere perchè la sua esistenza distrugge altre vite... lo capisco... ma non puoi chiedermi di mangiarti... per evitare che mangi altre persone... è scorretto. Miriam... come ti ho già detto non mi lascerò morire di fame, però cercherò di evitare innocenti. Comunque... io mi nutro... perchè mi piace nutrirmi. Sto bene quando ho la pancia piena, esattamente come te. Ed oltretutto mi piace anche cacciare la cena. Inoltre... se ben ricordo nella nostra discussione con LaFayette... mi hai proibito di mangiare fanciulle... e io sono un... ecco... sono... qualcosa che mantiene la parola... Siamo qualcosa? Tu sei un dio... e ti definisci come qualcosa? Perchè non siamo affogati nella Senna quel giorno... [Bestemmie varie] Mantengo la parola data e ora fammi alzare che devo estrarre il proiettile.
  10. Zantes-Senza Nome Osservo la strega armeggiare nella fucina e cerco di comprendere dai movimenti quello che sta facendo per incantare la spada. Solo quando parla vengo distratto. Selexia? Sorrido. E' ancora arrabbiata... male. Mi volto verso la strega. Dieci giorni... dieci giorni... un tempo interminabile.
  11. Vittorio Manfredi Vittorio, ecco guardala.Si è appena ricordata che sei morto. Adesso tornerai ad essere un mostro da uccidere e non un uomo da salvare. I miei occhi cercano disperatamente quelli di lei. Che c'è non ti sono bastate le parole che ti ha rivolto neppure qualche ora fa? A volte vorrei strapparle quegli occhi. Dannata...che tu sia dannata... Eh già... non batte... ma potrebbe tornare a farlo... quando la ferita guarirà. Ora sono troppo debole ma... tra un po' di giorni... Mi guardo la ferita. Hai fatto un bel centro. Dritto al cuore, signorina Astore. Mi rendo conto come al solito troppo tardi del doppio senso delle mie parole e benedico mentalmente il fatto di non poter far battere il mio cuore... così da non mostrare alla ragazza la mia vergogna. Ecco... io... vedi... quello che... lasciamo stare. Mi alzo e mi chiudo la giacca per nascondere la ferita. Tu invece come stai? Ti sei sporcata per colpa della mia ferita.Deve esserci un bagno da queste parti... vieni e poi torniamo dagli altri in città.
  12. Zantes-Senza Nome Blu! Esclamo vedendo la donna mentre un sorriso compare sul mio volto, ma quando la donna si rivolge alla strega dei gufi istintivamente faccio un passo indietro. I miei occhi iniziano a scrutare la donna. Come fai ad essere viva? Aspetta... forse ho capito. Il buio? Non abbiamo potuto bruciare il tuo corpo. Dico mentre lo sguardo torna verso terra. Spero che Blu ci perdoni... Sollevo lo sguardo.Sei dalla sua parte ora?
  13. Zantes-Senza Nome Mi siedo al tavolo indicato dalla strega e mi metto comodo versandomi del vino e mangiando mentre osservo l'umore della strega sta cambiando. Rimango in silenzio ad osservare la donna. Quando vedo la strega allontanarsi la lascio andare da sola e poi cerco di affacciarmi per vedere chi è che la sta insultando. @Master
  14. Zantes-Senza Nome La guardo. Punto debole trovato. E ora cerchiamo di capire dove si trova. Faccio un cenno di assenzo con il capo. Vai a chiudere quel buco. @Master
  15. Zantes-Senza Nome No, gli hai dato la morte dei vigliacchi. Lo hai colpito alle spalle quando lui tentava di prendere le tue difese. Lui ha dato le spalle a te per fronteggiare Speranza. E tu... tu ne hai approfittato come un verme... non meritava di morire, no di certo!. Io ho ancora molto da perdere o meglio ho ancora una grande ragione per restare in questo mondo vivo... ma... con persone come il re teschio, l'ombra che lo comanda e che nessuno sa chi sia... e te... quanto può durare la mia felicità? Inoltre potrei restare intrappolato qui... in eterno. E secondo te... veder morire i miei amici mentre sputano sangue in battaglia mentre io sto qui a non fare niente... significa essere compagno? Il mio posto è al fianco di Herlan. Non al tuo... non a quello del re teschio. Il mio compito è fare in modo che diventi re di Eletheria. Perchè lui... al contrario mio, è disposto al perdono... offre una seconda possibilità... io no, mi dispiace. Chiamando il re teschio uno di voi tre morirà... probabilmente... anzi quasi certamente anche io... ma in questo modo i miei compagni fronteggeranno compatti contro un solo nemico e forse... finalmente questa guerra finirà. Nel peggiore dei casi stabilirai un'alleanza con lui... ma questo giocherà a nostro favore, sorrido alla strega, almeno Oloth forse smetterà di tramare alle spalle dei suoi compagni e colpirli alle spalle... insomma come puoi contastare degno allievo del suo maestro. Guardo la strega negli occhi. Fatti bella... tra poco arriva Armac. @Master
  16. Zantes-Senza Nome Mi fai passare la voglia di insultarti? Insultarti è l'unica cosa che posso fare visto che ammazzarti mi è impossibie. Faccio il gesto di caricare una magia. Tu mi hai portato qui. Tu mi hai privato dei miei amici... e ora ti becchi le conseguenze di quello che hai fatto. Putt-ana. Avrai pure avuto un passato da far schifo... eppure continui a seminare morte... e a circondarti di vermi e traditori. Colpiscimi un'altra volta e giuro che scaravento tutta la mia magia e il tuo "posto speciale" diventerà così luminoso che persino un cieco lo troverebbe. Mi alzo da terra, pulendomi il sangue dalla faccia, guardo la strega. L'anello inizia a fare i suoi effetti. Non ho neppure voglia di prenderti a botte. Non da soddisfazione dopo un po'... tutto torna come prima... molto noioso.
  17. Zantes-Senza Nome Stammi lontano. Guardo la donna negli occhi. So di non poterti uccidere. So anche che devo i miei respiri a quest'anello... ma ho anche ben chiaro quale sia la mia posizione. Non penso che tu al momento possa contrattare. Indico con un cenno del capo la zona da cui proveniva la luce nera. Preparami un pranzo decente o oggi stesso... rivedrai il tuo grande amore. Supero la strega ma prima che la mia figura oltrepassi la sua le sussurro. Vivrò ogni respiro per rubarne uno tuo.
  18. Zantes-Senza Nome Rimango sorpreso da Eletheria, da come essa sia sopravvissuta al re teschio. Come è possibile che questa città sia ancora così bella... sia ancora così... così... intatta... Continuo a camminare fin quando la strega si ferma di fronte a dei meli presentandoli come il pranzo. Guardo le mele sugli alberi e poi torno a guardare la strega. Mele? Ti nutri di sole mele?
  19. Zantes-Senza Nome Nessuno sa che hai un castello, non ti preoccupare la maggior parte delle persone non bada ai dettagli...e comunque l'ho semplicemente dedotto. La nave di cui parli è la Grifonia e il suo capitano si chiama... anzi si chiamava Astilla. Un'altra anima che hai sulla tua coscienza per quello che hai fatto dieci anni fa sfruttando quel povero celebroleso di allievo che ti sei scelto. Guardo la donna mentre un sorriso spunta sul mio volto. Già... per una sua leggerezza sono morte centinaia di persone. Ascolto con attenzione come fare per uscire da questo posto ma alla sua ultima frase decido di intervenire. Prima che cambi idea? E cosa vuoi farmi? Questa non è la tua alcova, non puoi usare i tuoi incantesimi altrimenti attireresti l'attenzione del re teschio... e io non posso morire. Potrei anche decidere di mettere radici qui e cacciarti fuori di casa. Perchè se mi mettessi a far magie... e il re teschio volgesse i suoi occhi su questo tuo castello... di certo non è la mia testa che vorrebbe... o almeno se prendesse anche la mia, con la certezza che avrebbe la tua... ti dirò non sarebbe una morte così inutile. Mi appoggio sul muro incrociando le braccia. E ora, portami da bere e da mangiare. Tanto per colpa di questo anello perderò quello che per cui vale la pena vivere no? Bene... allora tanto vale far perdere anche a te la voglia di vivere.
  20. Vittorio Manfredi Sento un rumore sordo alle mie spalle e solo per precauzione mi volto. Vedo Miriam cadere avvolta nella tenda. Corro in direzione della donna e una volta arrivato mi metto in mezzo tra lei e i morti. Miriam... rispondimi Miriam! Con una mano impugno la spada e con l'altra la pistola e cerco di sfoltire il gruppo di morti il prima possibile. @Master
  21. Zantes-Senza Nome La guardo. Non avevo altra scelta. Non avrei mai permesso che corresse un rischio quando potevo caricarmi io il pericolo... Appoggio la schiena sul muro. Me ne sono andato come il peggiore dei bastardi... e ancora una volta rischio di non rivederla. O se riuscissi ad incontrarla... questo anello potrebbe avvelenare il mio cuore. Cerco di deviare i miei pensieri. Così gli incantesimi attirano il buio... i miei occhi iniziano ad ispezionare l'ambiente circostante. Come farò ad andarmene... Torno a guardare la strega. Siamo circondati dal buio... quindi non posso uscire senza esserne corrotto dato che non è possibile usare la magia... Un serpente che si mangia la coda... tu come fai a muoverti?O tiri dentro questo castello tutti quelli che scrutano nelle visioni del tuo passato?
  22. Zantes-Senza Nome Resto paralizzato di fronte all'agilità della donna e solo quando è troppo tardi mi rendo conto della spada conficcata nella gola e poi nel petto. Sento la bocca rimpirsi di sangue e il mio pensiero vola immediatamente verso Selexia. Che stupido che sono stato... ancora una volta non le ho detto quello che provo... Chudo gli occhi credendo oramai di essere morto quando sento la strega tastarmi il petto. Apro gli occhi e vedo che non c'è alcuna ferita. Il mio sguardo sbalordito e incredulo incontra quello della strega. Come è possibile? Mi riprendo dallo stato di confuzione e ora che lei mi è così vicino la prendo per il collo e la sbatto contro il muro. Poi le metto il palmo della mia mano sul volto pronto a castare una magia. @master
  23. Zantes-Senza Nome Con il fiatone torno in posizione eretta. Nel momento che vedo la strega in piedi con la spada in mano e la imito. Potrei usare la magia... ed è meglio che usare la spada ma lei copia gli incantesimi... I miei occhi si fissano in quelli di lei. Si sente sicura con la spada... probabilmente è migliore di me anche nel combattimento con la spada.... ma nel corpo a corpo ho un vantaggio. Devo mirare a disarmarla... Aspetta... perchè lei non usa la magia? Inizio a guardare meglio la donna. Allora è questo che ti fa sentire sicura? Una spada tra le mani e non una bacchetta? Perchè non mi scaraventi addosso le tue magie... le stesse per cui hai rinunciato ad assistere tua madre... Ti sputerò addosso tutto il veleno che tu con la tua presenza morbosa hai diffuso su tutto quello che ti circonda. Per colpa tua Aurline è morta... non era più quella di un tempo... per colpa tua Sole è morto... e altre centinaia di persone...
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