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esahettr

Circolo degli Antichi
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esahettr ha vinto il 29 Settembre 2009

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Punti Esperienza

  1. esahettr

    Libertà

    So che ci faccio un po' la figura di quel mitomane che spingeva la sua miscellanea sul forum tipo dieci anni fa, ma se vi interessa la poesia date un'occhiata al nostro blog. Ci siamo anche su facebook, nel caso a qualcuno scappasse l'irreprimibile desiderio di followarci. http://lamortegiallah.wordpress.com/ Peace love & Sara Tommasi
  2. esahettr

    Libertà

    i libri li ho rubati a vent'anni e dicevano ******* il vostro umanesimo (è cattolicesimo) scrivere è gioco di virus prendere è dare tempo nel mare cibernetico fuggente dono tradito smantella punti in estasi flusso che sboccia macchine per fregare il senso
  3. esahettr

    Libertà

    1. d’estate in america stranito dal canto delle querce nella pioggia di fango dei secoli di viti abbagliate nell’anguilla della luna blu dei monti è inghiottito; balla i figli di bava conta le parole le mangia per il suono di dirle 2. Ride la neve; cammina un miglio. Pensa a suo padre (sarà come stelle di fumo sconvolto nel ringhio della luce a rotoli, sarà la morte come essere nel grano) poi l’acido gli involò il cervello a strisce di dollari in gola; ora parla ai portici di baci del nulla e beve il vento: “mio padre che mi dice sei stato come un lutto io penso lutto arancione alla parola come un boomerang (quasi piango). quando i treni volano nel grano sono la terra che scorre”
  4. esahettr

    Libertà

    EPITAPH FOR CHRIS MILLER Just been drinking and thinking about that night you came home pissed drunk and stumbled out of the car and fell on your face and while I walked you upstairs you kept mumbling like you always do and all I could grasp was: "Jolie was so so flexible. Oh God, Jolie was so fucking flexible".
  5. esahettr

    Libertà

    CHIONZO DI LUNA STORTA il nulla è molto grande disse la sabbia la mente è una nuvola marcia disse lo spaventapasseri la sabbia è molto più grande dice il nulla (temevo e pensavo) sta punto balla comeunostrica
  6. esahettr

    Libertà

    "pensavo fossi l'unica empia fino in fondo, fino all'ultima corda selvaggia di Dio, con le tua scimmia di polvere mangiata dai corvi." "ora voglio starmene un po' sola con la mia morte, inchiodare il disordine. nel caso non fossi altro che viscere." "e poi la luna come ti fa gialla, sembra sempre un buco. saremo braccia che piangono tutta la notte?" "verrà la tua morte come tutti i giorni che hai temuto, verrà la morte ma ora andiamo a scardinarci gli occhi, per favore."
  7. esahettr

    Libertà

    Salta il vuoto di bava è dappertutto. Preghiera siano i boci nel mare letto di un domani fratello delle stelle fregate non so dove dietro il vento perchè ti sogno ancora a farci raglie di luce battendo il cuore delle cose che verranno. Si muore d’estate, di roba tagliata….
  8. esahettr

    Libertà

    ti insegnerò ti insegnerò le grida dei balconi le crepe negli occhi ti insegnerò risa e tentacoli di un senno che non è di poi né prima (e forse canterai salmastra al mio gabbiano senza inizio) ti insegnerò le lune in gola certi tondi di notte che sempre m’impaurano di nomi gravidi impennati ti insegnerò a lasciar che i sogni spuntino per sbaglio nel cavo delle aurore dimenticate mi insegnerai non è il tuo fianco non è il mio a incresparsi come argento mi insegnerai che non è il fiore dei nostri denti a cadere nel sangue delle foglie
  9. esahettr

    Libertà

    così alto e da qualsiasi luogo le parole vengano trifogli d'impuri ritorni dove tutti consunti chiese di neve rapendo l’acqua scivolano i campi sputa e li chiama *** - è il chiasmo dell’ora, rotola mani rinate, gli parlano il sole in faccia, le voci danzano la chioma del fango. la stessa larva esausta è nelle cose. *** dai cani imparò a toccare dai cani riverbero che sua madre gli vorrebbe ancora premere a ogni costo a ogni suo salto di sabbia sgranata quando gemono le rane del vento nella goccia di soffioni che ho troppo dimenticato che la casa staglia nulla nel segreto del silenzio finchè tornano i giorni insopportabili delle droghe perdute e del sonno che premevo nella terra al solstizio, così almeno credevo.
  10. esahettr

    Libertà

    nascere la morte gli rideva in tasca per chi sono questi specchi diagonali all'angelo inghiottito un vento di gioia insepolta nelle pietre chiama i semi della terra spezzati i morti sputano le rose dementi le rose buie porte nel silenzio arrotondato dell’estate; era bello tornare fra le margherite del cardine disperato dell’essere era un sorso di banconote sghembe erano le stelle del tornare a casa più feroci del bilico di teste sul marcio e le stagioni camera assurda nel lacerarsi lembi di luna fioca; avere un movente illustre (scappa dalla notte incendio doloso) *** ogni albero sfiora la cenere che indora e il nulla della sera dona abisso alle mele *** divelti sono gli occhi il nocciolo di cenere divelto il sorriso pesce a sorte nello specchio del vento: misero fiore il tempo la città era impari nei turbini fetali dei nostri passi si staccano cuori di segno la mia peggior maglietta le ragazze acqua buia *** l'inguine rosso degli erranti per desiderio quaccheri di sabbia immerse frigido di seta benedendo i nomi gli artigli critici sorridendo rotto disfatto sinuosavano gli uccisi della strada i sassi ruminanti gloria sulla lancia della terra immobile allo scivolo di viole spingeva i colmi di morte oscuri ai sessi risucchiarsi oche fondanti piangono musica di caos fonda la mano nitrisce mille morti nella sera *** le dita rubinetti verdi caz*i della luce rovescia le scale corrotte seme di luce in polvere rivolgendo tentoni alle nuche in generale decima gli angeli di chiodi alle dita della scala luna smunge orrore enuncia le tigri ininterrotti pioppi *** ruppe otto ceneri e le pianse inargentando folle le radici convesse che lo sostenessero annidava impiccato il sole viola della gonna che ridendo il caos mostravi ghiotta da bambina nella luce rubata alle rose che succhiano il tempo
  11. esahettr

    Mr. Ais Ti

    E' un evergreen, fidati. Te lo dice un esperto.
  12. esahettr

    Mr. Ais Ti

    Te la menavi assai, ma commuove sempre.
  13. esahettr

    Libertà

    la juro la juro chi non l'ha amata quando bionda come sua madre barcolla la piazza d'oro in primavera andando tenera di baci con una bolla di sorriso chiusa in gola, pensando che forse è troppo alta, per esser bella (non che i maschi disdegnin - ridendo); l'arroganza timida che ti balla addosso un'alba vuota negli odori (le sei: la barista addormentata) della notte bruciata come i fiori: la juro chissà se l'hai amata oppure sei morto negli azzurri morsi che dava la sua risata.
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