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esahettr

Circolo degli Antichi
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    10

Tutti i contenuti di esahettr

  1. esahettr

    Libertà

    Venne il ghiaccio e il sole prese le figlie della luna mangiò i figli delle stelle e nessuno sa dove andarono i grandi draghi le radici si tuffarono nei laghi ad affamare nuovi pianeti non nacquero Nacque Dio di nuovo opposto al vecchio sorriso triste di gioventù tolta alle stelle consacrono gli altari rinnegando i cerchi di pietre cantarono le messi e bruciarono i vecchi campi E poi il primo di loro andò all'amore la prima di loro andò all'amore fu dolce dolce dolce errore si amarono nei campi con gli occhi sfavillanti lui la baciava e vomitava e continuava a baciarla lei lo baciava e con un sasso si incideva sul viso la storia del suo popolo Tre albe tre schegge e un tramonto l'amore fu un tormento Dimenticarono il nome die frutti e nel sonno concepirono una maledizione strisciarono fino al primo fiotto di mare e lei lo morse Dormirono e si svegliarono senza palpebre e ricordi ciechi al rumore del sole si nutrirono di bacche e malerba e nuovi alberi vagarono nei boschi piangendo Annegarono nel lago perchè sapevano nuotare I pesci divennero d'argento e non sentirono le urla là sotto fino a quando fu troppo tardi
  2. esahettr

    Libertà

    Ditemi un po' cosa ne pensate. Il mio ego ha bisogno di risposte. Ballata Del Ragazzo Perduto E’ un inganno Il vuoto E’ un inganno Il cielo e la terra Un cero nero Accendi Un punto luminoso Illumina Non può essere il nulla Dolore allora E il sentiero Che non può finire Cosa cambierà? Un cero nero per illuminarle il tragitto Un cero nero Per il lungo Lungo viaggio Di mia madre Un cero nero Per tutto quello che è sprecato Era calda e ora è fredda Ci siamo Ci sono la campagna e il fiume Per lei Ora E’ bambina Madre di tutte È rosa Saggia nel silenzio Sono caldo e ho freddo Lei è fredda e sta al caldo E io cammino nell’inverno Noi camminiamo al buio Scalzi Calpestiamo i fiori di qualcun altro Noi camminiamo nell’assenza Ricordiamo Che siamo nati sulla terra Sotto il cielo Accese una candela E provò a piangere Così Inutile Dimmi Vento Perché Sempre Quel sacrificio Le mattine erano color della nebbia Lui beveva la nebbia E se ne circondava Gli ricordava qualcosa Che non riusciva a ricordare Perché il sacrificio? Perché sangue Sempre Sempre? Cosa? La sera sedeva Con la schiena appoggiata al tronco del melo Gli occhi rivolti al cielo E ululava il suo dolore In silenzio Sognava angeli irreali E non dormiva mai C’era sempre qualcosa che non andava Non riusciva a trovare quello che aveva avuto senza cercare Ma la vita continua Non possiamo fermarci a lungo E’ il nostro modo di essere prigionieri Continuare a camminare Una ragazza con lo smalto verde E gli occhi del colore del mare Gli sorrise Quella notte sotto il melo Contarono le stelle fra le foglie E lui non seppe e non volle e non potè sottrarsi Il suo amore era una cattedrale tremante Una cupola destinata a cadere E un giorno la seguì Vide la sua spalla nuda Nello spiraglio fra le assi del granaio La sentì gemere Si sdraiò sotto i rami spogli del melo E il cielo non lo ascoltava E il suo dolore Mandò le stelle in frantumi Angelo a brandelli Disimparò a volare Disimparò a volere Smise di provare Rinunciò a cercare Smise di sbagliare Cosa se non lei? Via Esilio dal tempo Brucia l'incanto del suo volto Fuga dai campi Fra rocce e detriti Sotto il mare e il deserto E ancora più lontano Non più casa Addio alla luce del grano Oltre l’inverno Foglie secche e frutti marci Oltre ancora Nel fuoco che purifica A capofitto nel destino Non più cuore spezzato Una pietra nera Un cero nero Stammi lontano Colpa Madre e amante fuse insieme Colpa Stammi lontano Colpa Amore Colpa Imparò a disprezzare i giardini di rose A odiare gli alberi e le case Un serpente gli insegnò a sorridere Spiava gli angeli e le loro caste regine Conosceva i loro luoghi perduti E non avrebbe mai voluto Vide le ragazze distrutte dalla loro bellezza E le rifiutò tutte Quali fiamme Quali abissi Là dentro Provava a smettere di respirare Tutte le sere Mangiò i sassi Brucò l’erba Bevve la neve Quel mattino sulla riva del fiume Troppe troppe caramelle troppe cosa dirà la mamma? Il vento gli cavò la pelle E non se ne accorse Costruì una capanna al limitare alla veglia E la riempì di scritte nere Tutte le sere Provava ad annegare Incontrò un ragno Un soldo per l’altra parte Due per non tornare più Tre per nessun luogo Non aveva denaro e se ne andò Piovve e i giorni passarono Senza far rumore Apparve un’ombra e lui la seguì La morte canta una vecchia canzone Disse l’ombra Io potrei darti occhi che inaridiscono Mostrarti i segni Insegnarti a sentire Potresti essere libero Ombra Chi sei tu? Sfuggi come la foschia Mille volte mi è sembrato di scorgerti nel riverbero del sole in uno stagno O in un granello di sabbia O in miraggio Chi sei? Nemmeno ora riesco a vederti Chiamami Cavaliere Sorridente E se andò Sette notti passarono e tornò Io ho le mani insanguinate disse Sono figlio del nulla Ombra Cosa vuoi tu? Io voglio il nulla E se ne andò Tre notti passarono e tornò Gli fece vedere Nessun tutto Labirinti nei labirinti E dimensioni nelle dimensioni Fiori che sono terra e fiori Mille steli d’erba Il mare riflesso nel cielo Manciate d’acqua cariche di possibilità Cose che danzano e che cadono Non il nulla Gli atomi sogneranno di nuovo Disse l’ombra Un’altra volta la verità Disse Ombra Perchè? Non lo so E scomparve Il ragazzo perduto Siede sotto il cielo immobile Con una cannuccia aspira L’ultima essenza del suo cuore Nella capanna di fango al limitare della veglia Lontano e vicino Le cose bruciano e appassiscono Perchè?
  3. Iiiiiiikkia!
  4. Una manciata di buone canzoni. Nulla di nuovo sotto il sole, ma non mi dispiacciono. Ultimamente, poi, si sono venduti un po'.
  5. A tutti loro, nessuno escluso. Perchè forse non è vero, non è del tutto vero. Non sempre. Perchè forse, forse, forse alla fine c'è speranza. Death To Birth - Pagoda From ripe to rotten, too real to live Should I lie down or stand up and walk around again? My eyes finally wide open up My eyes finally wide open shut I finally found a sound that hears the touch of my tears Smells the taste of all we waste could feed the others But we smother each other with nectar and pucker the sour sugar sweet weather It blows through our trees, swims through our seas Flies through the last gas we left on this earth It’s a long lonely journey from death to birth Should I die again? Should I die around the pounds of matter wailing through space? I know I’ll never know until I come face to face with my own cold dead face, with my own wooden case You are with me, with me, lonely, lonely, lonely... lonely... Ready for the long lonely journey from death to birth
  6. Alla fine l'ho visto solo in inglese. Mi è piaciuto abbastanza, soprattutto la scena iniziale.
  7. Oggi siamo andati a prendere dell alcol (con la carta falsa di una tipa belga ) in un supermercato e quando ho visto che tre delle girls compravano Harry Potter non ho saputo resistere. Davvero, e stato piu forte di me. L ho comprato, e ho intenzione di divorarlo.
  8. Spoiler: Secondo me la seconda ipotesi postata da Aerys, una delle piu celebri in rete, si rivelera fondata: Jon e` Azor Azhai, il Figlio del Ghiaccio e del Fuoco.
  9. Lo andro a vedere in inglese uno dei prossimi giorni. Poi quando torno me lo cucco anche in italiano. Vi faro sapere.
  10. Se posso essere sincero (posso, posso ) ti sbagli su tutti i punti. Lo so, la diplomazia e sempre stata il mio forte.
  11. Ho comprato il XII con l`apposita Guida ufficiale della Piggyback (sono un fissato). Lo trovo un ottimo titolo, anche se, per il momento, di poco inferiore al settimo, all`ottavo e al decimo episodio. Prima di partire ero arrivato soltanto alla tomba di Raithvall, tutti i pg al livello 20... Gran gioco, comunque. Unica pecca: la grafica fa ca*are.
  12. Mi sono perso l ultimo, ma i primi due ai tempi mi erano piaciuti moltissimo. Ben scritti e magistralmente orchestrati, sono contraddisitnti da un umoroso sottile e irresistibile.
  13. ... E i vari ribelli, quelli della cricca di Dondarrion... Se sono nobili quelli...
  14. Il sesto. Riguarda alla banalità, non sono d'accordo. E' naturale che Martin si serva a volte di alcuni tipici clichè storici: deve rendere la trama verosimile. Siamo tutti esseri umani, alla fine si gira sempre lì. Leggi dall'inizio e ne riparliamo.
  15. Guarda che difficilmente il progresso della tecnica è accompagnato dalla necessità artistica. Bergman girava in bianco e nero e Omero scriveva sulle tavolette.
  16. esahettr

    Ocean's...

    Ho visto i primi due: discreto intrattenimento.
  17. Guarda che (se è vero) lo ha crackato dalla casa editrice...
  18. Lo so, lo so. Cosa mi dici? Degni?
  19. La prima.
  20. Dai ragazzi, non abbiate pregiudizi. La house quando ci sta ci sta, dico sul serio. Stesso discorso per la techno o la trance; la disco music mi piace già molto meno. Non riuscirei mai ad ascoltare house, per esempio, da solo, ma in discoteca è semplicemente perfetta, non per niente è fatta apposta. Cioè, ti viene proprio voglia di lanciarti nella mischia, è innegabile... E sei alterato poi è pazzesca... Mettetemi pure in ignore, adesso.
  21. Ah, dimenticavo! L'ho vista una settimana fa. Premettendo che mi sono perso il secondo, non mi è piaciuto quasi per nulla. La prima ora è discreta, ma poi si precipita nel banale o, nel migliore dei casi, nel già visto. Detto per inciso, poi, avrebbe potuto durare ottanta minuti di meno. Speriamo che ci dispensino da un ulteriore sequel.
  22. E' uscito Le Torri di Cenere, una raccolta di racconti di GRR Martin. Oggi sarà mio.
  23. Guarda che la mente umana è tanto, tanto complicata. Discorsi così semplicistici non reggono.
  24. Oggi è sabato, ma sono innamorato della vita. A tutti noi che abbiamo finito la scuola. A tutte le ragazzeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!! Buona estate gente! Friday I'm in love - The Cure I don't care if monday's blue tuesday's grey and wednesday too thursday i don't care about you it's friday i'm in love monday you can fall apart tuesday wednesday break my heart thursday doesn't even start it's friday i'm in love saturday wait and sunday always comes too late but friday never hesitate... i don't care if monday's black tuesday wednesday heart attack thursday never looking back it's friday i'm in love monday you can hold your head tuesday wednesday stay in bed or thursday watch the walls instead it's friday i'm in love saturday wait and sunday always comes too late but friday never hesitate... dressed up to the eyes it's a wonderful surprise to see your shoes and your spirits rise throwing out your frown and just smiling at the sound and as sleek as a shriek spinning round and round always take a big bite it's such a gorgeous sight to see you in the middle of the night you can never get enough enough of this stuff it's friday i'm in love
  25. esahettr

    Libertà

    una manciata di canzoni luminose nella brezza sbattute un poco dalle ondate verdi che sommergono i pini durante l'estate non è mai quello che voglio dire è venuto il tempo di andarmene con la primavera sui prati verdi con gli zingari e i canti è giunto il momento ma non ne ho il coraggio nei boschi brillanti andrò fra le fate raccontando storie inventate fino al giorno in cui scopriranno la mia bugia e allora sarà l'esilio rimarrà solo il fondo del mare le rocce e i tramonti sottomarini il rintocco fragrante delle foglie mi assale alle spalle ma non ho il coraggio di prenderlo fra le braccia e stringerlo forte come sognò mia madre quella notte quando la via era in fiamme capelli fra le dita rossi morbidi carne amore crudele graffia il vento ancora e ancora vaga solo in lungo e in largo nell'inverno senza neve lontano da me che non so parlare con i gatti buio immenso luna decrepita polverosa crivellata di colpi bisogno di casa cuscino e menzogna scriverò un giorno una poesia? toccherò le ombre? grande è la curva dell'arbitrio le desolazioni col tempo diventano malattie infiacchiscono e si arrendono all'ovvietà dell'infinito e il cielo ruota su se stesso e le rane singhiozzano negli stagni il nome delle scritte è il nome delle scritte è colori confusi il tuo spirito allampanato dalle lunghe braccia oscillanti ghignante e altissimo storto con gli occhi accesi di buio follia soffiata dalle messi d'oro qualche frutto secco tre canzoni nessun amore amore chimico carezze inventate sotto terra e consumate in stanze buie un incubo fari e macchine impazzite sempre la stessa panchina lo stesso prato gli stessi alberi infuocati sempre notte lascia che ti racconti del circo delle luci guardando la fienagione le stelle colavano come vetri rotti sul ricordo della mia carne rompemmo tutti i lampioni a sassate non dovevano vederci cose terribili si agitavano nel buio non sapevamo cosa fare forse ho imparato che non c'è nulla di epico non c'è ricordo nessun sogno che valga il risveglio è slegato e assente assenza di fondo presenza vuota e trasparenza spirante i giorni ingrigiscono la paura è distratta ha altri campi da bruciare il nono giorno caddero le nubi un idillio l'orizzonte sfiorò il cielo con un bacio l'occhio del sole cadde nel deserto il crepiscolo mutò in notte e le stelle apparvero nel cielo immenso nostalgia tenerezza e follia nuotavano nei riflessi del tempo ma dov'era l'amore? libero nella prateria rincorreva i cavalli solo nella steppa innevata piangeva in silenzio acceccato dalle luci moriva di paura
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