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esahettr

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di esahettr

  1. esahettr

    Gibran

    Zero. Sarebbe gradito, se per te non è troppo sbatti...
  2. esahettr

    Montale

    La poesia del Novecento è prevalentemento oscura. Pensa a Celan! E poi, il senso, il "messaggio", il significato è quello che recepisce il lettore, non ciò a cui pensava l'autore, almeno secondo me. Una volta che un'opera viene pubblicata, è prorpietà dei suoi fruitori, non più dell'artista. L'oscurità di Montale a me sembra fantastica: come ho già detto, può portarti in migliaia di direzioni diverse.
  3. esahettr

    Gibran

    Per ora, solo Il Profeta. Mi piace molto. Dirò un'oscenità, ma mi sembra un "William Blake mediorientale". E' un mistico, assolutamente un mistico, una di quelle figure che trascendono quasliasi inscatolamento, che fuggono a qualsiasi definizione. Mi piace davvero molto. Di più, per il momento, non posso dire.
  4. esahettr

    Dedicato a...

    Sto leggendo Gibran. Gran bravo. Sulla Bellezza E un poeta disse: Parlaci della Bellezza. E lui rispose: Dove cercherete e come scoprirete la bellezza, se essa stessa non vi è di sentiero e di guida? E come potrete parlarne, se non è la tessitrice del vostro discorso? L'afflitto e l'offeso dicono: "La bellezza è nobile e indulgente. Cammina tra noi come una giovane madre confusa dalla sua stesa gloria". E l'appassionato dice: "No, la bellezza è temibile e possente. Come la tempesta, scuote la terra sotto di noi e il cielo che ci sovrasta". Lo stanco e l'annoiato dicono: "La bellezza è un lieve bisbiglio. Parla del nostro spirito. La sua voce cede ai nostri silenzi come una debole luce che trema spaurita dall'ombra". Ma l'inquieto dice: "Abbiamo udito il suo grido tra le montagne, E con questo grido ci sono giunti strepito di zoccoli, battiti d'ali e ruggiti di leoni". Di notte le guardie della città dicono: "La bellezza sorgerà con l'alba da oriente". E al meriggio colui che lavora e il viandante dicono: "L'abbiamo vista affacciarsi sulla terra dalle finestre del tramonto". D'inverno, chi è isolato dalla neve dice: "Verrà con la primavera balzando di colle in colle". E nella calura estiva il mietitore dice: "L'abbiamo vista danzare con le foglie dell'autunno e con la folata di neve nei capelli". Tutte queste cose avete detto della bellezza, Tuttavia non avete parlato di lei, ma di bisogni insoddisfatti. E la bellezza non è un bisogno, ma un'estasi. Non è una bocca assetata, né una mano vuota protesa, Ma piuttosto un cuore bruciante e un'anima incantata. Non è un'immagine che vorreste vedere né un canto che vorreste udire, Ma piuttosto un'immagine che vedete con gli occhi chiusi, e un canto che udite con le orecchie serrate. Non è la linfa nel solco della corteccia, né l'ala congiunta all'artiglio, Ma piuttosto un giardino perennemente in fiore e uno stormo d'angeli eternamente in volo. Popolo di Orfalese, la bellezza è la vita, quando la vita disvela il suo volto sacro. Ma voi siete la vita e siete il velo. La bellezza è l'eternità che si contempla in uno specchio. Ma voi siete l'eternità e siete lo specchio.
  5. Me lo invia, ma ci mette davvero un sproposito...
  6. Anche a me abbastanza. Ho Firefox 2.02.
  7. Credo di sì. Io non l'ho nemmeno vista, 'sta mini-serie, però mi ero imbattuto diverse volte nella pubblicità. Sarà stato quest'autunno, più o meno.
  8. Yes.
  9. esahettr

    Montale

    Sugli effeti della sua poetica non puoi non avere ragione. Come tutti i Veri Geni, ha praticamente distrutto tutto ciò che è venuto prima. Oppure, se ti piace di più, dopo di lui non si può più scrivere come prima, tornare indietro. Forse "ha tolto alle parole la loro magia", forse "ha sancito la Morte della poesia", ma io sono più interessato all'arte in sè, ai suoi testi. Mai, neanche in D'Annunzio (che mi piace) ho percepito una tale padronanza, un tale potere sulla parola. E' tutto così perfetto, così ben incastratao, suona tutto così dannatamente giusto, se capite cosa voglio dire, eppure non c'è mai nulla di banale. Ogni grappolo di parole ti suscita centro diverse sensazioni che a loro volta, leggendo il verso successivo, ti possono portare in mille diverse direzioni. Lo rileggo decine di volte (sono un po' malato) e ogni volta annuisco e sorrido, perchè ogni volta scopro qualcosa d'altro, una sfumatura nuova. @ Randazzo: guarda che non è OT, almeno secondo me, se dici chi preferisci a Montale! Sennò i threads sarebbero delle celle! PS: sarei curioso di sentire il vostro parere dal punto di vista prettamente artistico, vorrei vedere
  10. esahettr

    Montale

    Ho letto Ossi Di Seppia e sono rimasto folgorato. E' un genio, il più grande, il migliore di tutti tempi, o almeno del nostro secolo! Certo, essendo italiano, posso leggere esattamente ciò che ha scritto, e questo è un bel vantaggio rispetto ai suoi colleghi stranieri, ma è davvero pazzesco. Ogni parola, ogni sillaba è ragionata, è scritta con uno scopo preciso, è un tassello di un immenso mosaico. Non c'è niente di stonato, nulla in tutta la raccolta. Eppure, ogni verso suona come una scoperta, un accostamento geniale, inaspettato, struggente. Non ho parole, non so scrivere abbastanza bene per descrivere la stima, il rispetto che ho per quest'uomo da quando ho letto Ossi Di Seppia. Baudelaire? Blake? Bukowski? Shakespeare? Rimbaud? Prevert? Neruda? Lorca? Verlaine? Bukowski? Whitman? Eliot? Yeats? Verlaine? D'Annunzio? Keats? Dante? Leopardi? (adesso basta mi sono rotto). Montale gli spacca il cu*o a tutti. E' moderno e antico assieme, universale e nichilista antelitteram al contempo. Ribelle e tradizionalista, commosso e sarcastico e deluso! Non ho mai letto nulla di un livello così alto. Il Genio. Voi?
  11. esahettr

    Libertà

    Ricordo Il presente, come un'onda, sommergerà anche questo istante per carezzarlo e levigarlo e ritrarsi. Ed evaporeranno anche queste perlacee ore cieche, svanirà questa stanza, questi libri (cantano una canzone triste) muteranno in vago fumo cangiante, vuoto incipiente, nostalgia di parole risucchiata dagli astri. E c'è chi si illude di lasciare un segno come una tacca nel cielo, patetico fantoccio di stracci e fango, rogo di ciglia, bislacco ubriaco all'alba che prova a prendere un raggio di sole con le mani e piange. E c'è chi crede che esista un sempre, che un giorno fra le crepe della morte cresceranno i tulipani. E forse noi non siamo meno illusi, e forse lo siamo di più, noi, cinici masticatori di veleno, noi, con il nostro favo di miele marcito ancora intonso, che sprezziamo i cieli. Forse sono io, io che tento una fuga dal muffito grigiore in cancrena, io che sogno un'abbacinante rivolta di praterie di luce fiorita, quello che prova a prendere il sole e piange.
  12. Hai ragione su tutto (da parte mia questo equivale baciarti i piedi sbavando! ). Andrò a digiunare in una forra per espiare i miei peccati. PS: High Hopes l'avevo messa perchè mi era balzato all'occhio il titolo.
  13. esahettr

    Dedicato a...

    Devastante Bukowski. Nazi suicidio in un albergo-stamberga giralo sulla schiena trova la parte di sopra petto braccia barche a vela serpenti ragazze e anche certe parole come amore Annie, parole come Madre e il tatuaggio segreto sul collo che conoscono solo gli avanzi di galera ha raccolto cotone preso treni merci lavorato con la gang alle corse forse ucciso qualcuno suicidio in un albergo-stamberga: ora sì che ha ucciso qualcuno giralo sulla schiena trova la parte di sopra lacrime di montagna orme di volpe solitaria il marchio di Dio come una svastica
  14. esahettr

    Libertà

    Voglio che l'urlo mi esca dallo stomaco. Voglio sentire il vago grembo apolide, sfocato antro perso d'impressioni rigurgitate plasmare a folle danza le sue fosche sembianze in fucina di smeraldini sogni e fiotti azzurri. Voglio che l'urlo mi esca dallo stomaco. Voglio accendermi e bruciare di rugiada. Voglio ardere per un istante del brivido assordante che incatena il crogiolo dell'Oltre, come braccia di amante trasmutate in anodino anello di luna per incanto di pigro genio. Voglio accendermi e bruciare di rugiada. Voglio gridare il mio nome, il vacuo e ritorto mescersi di sillabe di mercurio che tasto per non perdermi, voglio cantarlo a tutti gli astri, quando il firmamento si squarcerà per condurmi nel conturbante esilio dove non c'è tramonto. Voglio che l'urlo mi esca dallo stomaco.
  15. esahettr

    Libri Fantasy

    Dopo il terzo c'è una sorta di epilogo, La Oxford Di Lyra, pubblicato nel 2004. A breve nei Paesi di lingua inglese uscirà The Book Of Dust (Il Libro Della Polvere), una raccolta di episodi sia precedenti che posteriori al resto della storia.. In ogni, caso la trilogia è assolutamente completa. Pochissimo, a un primo sguardo addirittura nulla, viene lasciato aperto.
  16. esahettr

    Libertà

    Buonanotte a voi, demoni benigni accampati in seno all'azzurro declivio, dolce come l'oppio. Buonanotte a voi, e che il buio vi sia lieve, che la tenebra accarezzi le vostre tende di gitani. Un giorno venne una zingara a leggermi la mano e con un bastone le percossi il volto rugoso. E pianse e urlò e farneticò e io non potei sopportare il suo rumore e cercai nel vento dell'est una strenna di oblio. Vicino alla casa del mago abitava un bambino che pisciava sangue d'anguilla fra le palafitte putrefatte. Ma un giorno qualcuno decise che era un uomo e gli mise una pistola in mano e gli disse di ammazzare. Ogni giorno in ogni bettola ogni vecchio bilioso vende feti (vivi?) a insegnanti incappucciati che parlano al contrario. Li vende a venti l'uno e e due li paghi trentacinque e tre a quarantacinque e quattro uno te lo regala perchè il prete nero è suo amico. Sogni di orologi e torri capovolte a voi, licantropi della desolazione, vampiri autostradali. Stridio di falena tarpata, ricordo di fanciulla stuprata per voi, mutanti sorridenti, farfalle di nettare di seme contaminato. Il prete nero è suo amico e buonanotte a voi e buonanotte a voi e buonanotte a voi. Il prete nero è suo amico.
  17. esahettr

    Libri Fantasy

    Yes, te li avevo consigliati io... Ma aspetta il terzo, è quello buono!
  18. esahettr

    Libri Fantasy

    Ebbravo lo Strikkio! Sonbo dei capolavori!
  19. esahettr

    Libertà

    Tintinnano come fiori i lampioni nel viale, sognante contrappunto ai miei passi aridi. Cammino solo e mi immergo nel pianto della notte, solo il rintocco di una campana a screziare il silenzio adamantino. Sento giungere una banda di bambini deformi, le loro risa diafane si uniscono all'inno che sognano le case. Lontano, la piazza odora di bigotti e puttanelle, d'inganno di luce, di ore vuote riempite dal vino, di piscio. Fuggo nel vento, l'animo traboccante di orrore: fra le nere anse del fiume umano l'ho intravista. Profumo di luna, vago sentore di tramonto sul prato, angelo caduto a barattare un bacio per un acido.
  20. esahettr

    Dedicato a...

    A chi ha perso la serenità. Sensazione - Rimbaud Nelle azzurre sere d'estate, andrò per i sentieri, punzecchiato dal grano, a pestar l'erba tenera: trasognato sentirò la frescura sotto i piedi e lascerò che il vento mi bagni il capo nudo. Io non parlerò, non penserò più a nulla: ma l'amore infinito mi salirà nell'anima, e me ne andrò lontano, molto lontano come uno zingaro, nella Natura, lieto come con una donna.
  21. esahettr

    Libri Fantasy

    Quoto. Però imho Randazzo ha ragione quando consiglia di leggere prima i libri.
  22. esahettr

    Libertà

    No, non ci avevo mai pensato. Pubblicarle? Non sono abbastanza bravo, lo so bene. Certo, ci sarà pure qualche poesie pubblicata più brutta delle mie, ma se (quando! ) deciderò di tentare la fortuna, lo farò con un malloppo più consistente, almeno un centinaio di componimenti. Sono presuntuoso, e credo di poter migliorare molto. Ho quindici anni. I miei altri scritti invece sono perlopiù incompiuti, o in corso. Se riuscissi a terminare un romanzo o un racconto lungo senza scuotere la testa ogni volta che lo rileggo, allora... Fine della masturbazione autocelebrativa. PS: comunque fa piacere sentirselo dire.
  23. esahettr

    Libertà

    Cosa siamo noi? Baluginanti scie di cieche meteore? Pallide larve sotto un sole vendicativo? Le ******* del tempo patricida? I poeti del mio secolo cantano l'insignificante lamento del microbo azzoppato, il peregrino vagare della falena. Sussurrano nella sabbia il crepuscolare declino di esistenze evaporate. Io fremo per il battito delle ali del falco, le mie pupille dilatate catturano il sospiro di necropoli perdute nella rugiada. Ebbro dell'aroma dei pini vengo nell'arcobaleno. Sono presuntuoso come una serpe mai pestata, come un ghigno beffardo che il vento o la spada non hanno ancora frantumato come cristallo. Sono presuntuoso come la stella della sera. E per te salirò lassù negli eterei pascoli dei cieli, nel campo vuoto intessuto di costellazioni e girasoli. Andrò dove ogni notte gli angeli si accendono come fari, lassù nella volta perenne dove il vento è immoto. E per te ruberò il pianto delle stelle, il nettare dorato di cui è intrisa l'alba. Te lo porterò e lo berremo insieme e saremo ebbri della luce lattescente del sole.
  24. esahettr

    Rimbaud

    A me Rimbaud piace di più. Forse Baudelaire è più abile, più esperto, ma non ha quella presuntuosa e struggente necessità che colgo, ad esempio, nelle Illuminazioni del nostro. Le poesie di Rimbaud imho sono quanto di più puro e visionario sia mai stato scritto. Baudelaire, che rimane un genio, qui si parla di titani, a mio avviso non ha la stessa forza, la stessa terrificante sinerità.
  25. Be', di film sull'argomento ce ne sono taaaaanti! Per esempio, se vuoi l'attualità, Come te nessuno mai, quello con Silvio Muccino. Non è un capolavoro, ma mi era sembrato carino. La rivolta studentesca non è l'unico argomento, ma direi che è predominante o quasi. Se invece vuoi qualcosa sui Sixties o sui Seventies, be', ce n'è un fracco, anche molto belli. Antonioni, Bertolucci... Per i documentari vai in biblioteca e chiedi dei documentari dell'Istituto Luce. Li mandavano (forse ci sono ancora) su Rai 3, e sono davvero ben fatti, imparziali.
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