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Non necessariamente, il tempo più lungo di gestazione può servire a fornire all'elfo capacità diverse, non apparenti nel gioco. Per tornare un secondo all'esempio precedente, il gatto di cui sopra può considerare incredibile che dopo 13 anni per raggiungere la maturità un uomo ha un senso dell'equilibrio goffo e un olfatto imbarazzante, incuranti della nostra capacità d'astrazione. Stessa cosa per gli elfi, possono avere sviluppato un particolare orecchio per la musica e una peculiare intelligenza simbolica, una maggiore comprensione del senso della vita, o quello che ti pare. Invece di immaginarli ritardati basta immaginarli distratti e non interessati ad imparare e studiare sino ai 100 anni, bambini che vogliono solo giocare (seppure magari il loro giocare è una discussione metafisica sull'origine del bene).
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Se decidi che siano semplicemente un'etnia diversa, fisiologicamente uguale agli uomini se non per le peculiari orecchie e cultura (allo stesso modo in cui un europeo poteva immaginare un cinese nel medioevo, un europeo con occhi allungati e un colorito bizzarro), ovviamente avrai problemi interpretativi: gli aspetti numerici della razza contrastano con questa tua visione. Visto che non esistono gli elfi (o altre razze umanoidi ma non umane), né esiste un'unica ambientazione fantasy, non c'è un "vero" elfo, ma una moltitudine. Li posso immaginare come le fate di Shakespear (mitologicamente equivalenti, Oberon è re degli elfi o delle fate a seconda delle traduzioni), creature costruite della stessa sostanza dei sogni, o come gli elfi di Tolkien, creature immortali che esistono dalla creazione e non invecchiano. O quello che vuoi. Ma poi devi confrontarti con gli aspetti numerici del sistema. Se vivono 1000 anni, è difficile immaginare abbiano la nostra fisiologia, sono esseri diversi. Allo stesso modo in cui non puoi immaginarvi gli elfi di Tolkien, che sono immortali. Gli aspetti numerici contrastano con la tua visione. Se sono diversi da noi, non c'è nulla di strano che abbiano un cervello che evolve più lentamente per raggiungere livelli di astrazione maggiore. I problemi interpretativi che citi vengono dal contrasto tra la tua visione degli elfi (umani con le orecchie a punta) e quello che i numeri del sistema suggeriscono (razza che vive mille anni, dotati di una mente e un corpo diversi dal nostro).
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Pathfinder - Dubbi del Neofita (2)
bobon123 ha risposto alla discussione di Alaspada in Pathfinder 1e regole
Per specificare che appare e muove immediatamente alla fine del lancio dell'incantesimo, che come tutti gli incantesimi con tempo di lancio 1 round vengono lanciati all'inizio del turno successivo del mago. La parte che evidenzi serve a chiarire che la creatura agisce nel primo slot di iniziativa utile, in contemporanea con il mago che l'ha evocata. Immediatamente dopo essere apparsa, ma ovviamente non può agire prima di apparire. -
Se consideri che gli elfi siano umani con le orecchie a punta, ovviamente non ha senso. Se nel tuo mondo hanno solo usi e costumi diversi non ha senso chiamarle razze, sarebbero un'etnia umana con le orecchie allungate e una passione per l'arco e gli alberi. Se invece li consideri esseri con una fisiologia diversa, che vivono 1000 anni, puoi immaginare quello che vuoi. Compreso un cervello che evolve molto più lentamente di un umano per poter raggiungere un'intelligenza superiore (negli animali è così, gli animali più intelligenti solitamente hanno svezzamento più lungo). Mi piacerebbe fare paragoni reali con altre razze umanoidi ma purtroppo non è possibile, visto che nel mondo reale non sembra ce ne siano.
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Sono veramente tanti per gli standard umani. Noi ci mettiamo 1 anno a imparare a camminare, 50 volte un gatto. Un elfo 5 volte più lento degli uomini non è peculiare. In generale una gestazione più lunga serve a sviluppare capacità mentali più profonde (ed è il motivo della gestazione lunga degli uomini), quindi non è assolutamente in contrasto con l'idea degli elfi amanti della poesia e dell'arte concettuale. Raggiungono livelli d'astrazione superiore e un'agilità più raffinata proprio perché il loro cervello e il loro corpo evolve più lentamente. Per carità, non è che abbia velleità di scienza, se fosse stato l'opposto non avrei avuto problemi, ma non mi sembra sia un colpo drammatico alla credibilità dell'ambientazione.
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poteri soffio del drago chiarimenti
bobon123 ha risposto alla discussione di davideilmito in D&D 4e regole
Nulla. E' solo danno, non ha effetti particolari aggiuntivi. L'unica differenza è che vi possono essere avversari che sono particolarmente colpiti da un tipo specifico di danno, o particolarmente resistenti. Ma contro il tipico brigante se gli fai 20 danni da acido, da veleno o da fuoco non cambia niente, sottrae sempre 20 pf. -
Non vedo onestamente il problema. Un gatto, animale con prole inetta, è comunque perfettamente in grado di agire dopo un paio di mesi di vita, dopo un anno è maturo e pronto all'avventura. Un vitello, animali con prole precoce, un'ora dopo essere uscito dalla vacca può scappare da un predatore. Siamo forse ritardati, che ci mettiamo un anno a imparare a camminare? Se si immaginano gli elfi come umani con le orecchie a punta capisco il problema, ma essendo una specie completamente diversa non vedo perché assumere sia uguale. Posso avere ambientazioni in cui si ha la maturità a 18 anni, a 25, a 10, a 100, non mi sembra intrinsecamente meglio o peggio.
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Cercasi Master per campagna E6
bobon123 ha risposto alla discussione di Derezzed in Cerco master/giocatori via chat
Ok, sono finalmente più libero, dopo essermi liberato degli impegni più pressanti. Domani scrivo il post organizzativo, con le indicazioni per la scrittura dei PG. Nel frattempo volevo essere sicuro ci fossero ancora tutti e non serva cercare di nuovi. La lista è Derezzed Il signore oscuro Il mio amico che si dovrebbe essere registrato al forum e a breve ci stupirà con un messaggio L'amico del signore oscuro Alecor Mops possibile riserva o 5 PG. Confermate la vostra presenza, nel frattempo inizio a scrivere quello che ho in mente per l'ambientazione nel thread organizzativo. -
dnd 5e Articolo: Gruppi di classi
bobon123 ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Dungeons & Dragons
No, anche se mi sarebbe piaciuto di più per coerenza. Dal testo i gruppi priest e wizard sono divisi sulla fonte di potere divina o arcana. Da cui si può intuire che lo psionico sarà un quinto gruppo. Questo non vuol dire che riprenderanno in toto le fonti di potere della quarta. Ma l'eventuale chierico cenobita sarà sempre un priest, e non un wizard. Anche senza tutti gli indizi che hanno fornito in questa direzione, i nomi scelti (sacerdote e arcanista) sono sufficientemente rivelatori. -
Pathfinder - Dubbi del Neofita (2)
bobon123 ha risposto alla discussione di Alaspada in Pathfinder 1e regole
A occhio 9% (36/400), oltre ad un 2.25% di finire pari. Inviato dal mio GT-I9505 usando Tapatalk 4 -
dnd 5e Articolo: Gruppi di classi
bobon123 ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Dungeons & Dragons
Credo in un'altra macrocategoria, visto che sembra che questi "gruppi" sembrano pensati più che altro per talenti o oggetti magici comuni. Da cui la divisione tra divini e arcani. Essendo quindi legato alla "fonte di potere", direi che sia necessario una nuova macrocategoria. Se la distinzione fosse stata gish / caster puri, avremmo avuto un gruppo con maghi e cloistered priest e un altro con chierico e gish arcano. In tal caso gli psionici sarebbero divisi nelle due macrocategorie. -
dnd 5e Articolo: Gruppi di classi
bobon123 ha risposto alla discussione di Alonewolf87 in Dungeons & Dragons
Fa piacere quando dopo il playtest effettivamente cambiano le cose ovviamente sballate e si spostano verso quello che tutti sostenevano. -
dnd 3e Il problema della resurrezione
bobon123 ha risposto alla discussione di Yaspis in Dungeons & Dragons
Concordo parzialmente. E' relativamente facile tarare il sistema perché non sia economy breaking, togliendo singoli incantesimi o aggiungendo particolari condizioni ad alcuni. Spesso il vantaggio economico è sufficientemente piccolo da poter essere annullato mettendo un costo di poche monete d'oro. In generale la politica di E6 è comunque di riscrivere le liste di incantesimi per ogni classe, fornendo una lista nuova. Non vi è cioè una esclusione di incantesimo X, o Y, ma direttamente una riscrittura. Rimangono ovviamente dei possibili problemi di coerenza se si vuole un mondo particolarmente coerente, ad esempio anche economicamente, ma che possono essere risolti con relativa facilità. E' molto più difficile accettare che in un mondo in cui esista la resurrezione un Re decida di non farsi resuscitare, piuttosto che la permanenza di una certa professione che dovrebbe essere stata cancellata dalla domanda e dall'offerta. Ma appunto basta mettere un paio di GP di costo a mending, e tendenzialmente il salario del ciabattino dovrebbe essere salvo. -
dnd 3e Il problema della resurrezione
bobon123 ha risposto alla discussione di Yaspis in Dungeons & Dragons
Infatti, come sai, sono pienamente d'accordo: credo sia impossibile creare una ambientazione coerente comprendente la magia di alto livello. Mi pare che nel definire questo come un problema, per rispondere alla domanda che ha dato inizio al thread, siamo d'accordo. Si può invece discutere sulla soluzione. Le soluzioni che vedo sono: A - aumentare la sospensione d'incredulità e rinunciare alla coerenza, accettando l'incoerenza (quello che fai tu); B - rinunciare alle magie che modificano il mondo in modo troppo radicale, giocando con sistemi e ambientazioni diverse (quello che faccio io). Concordo sia questione di gusti ovviamente, di alcune scelte soggettive che non considero siano discutibili: - Per me non è un vantaggio giocare con gli incantesimi di 9°, non credo aumentino l'aspetto strategico. - Per me è un vantaggio che i PG muoiano, lo trovo molto divertente e credo sia molto utile in particolare se la campagna è molto lunga (per evitare ripetitività). - Per me è davvero difficile giocare chiudendo un occhio dopo che mi sono accorto di un'incoerenza (il tipico "Non pensare ad un elefante"). Se avessi altre priorità accetterei A invece di B. Con altre priorità ancora magari giocherei la 4 invece della 3. Si va sui gusti insomma. Ma che la resurrezione sia un problema per la coerenza è indubbio, la soggettività sta nel decidere se sia un problema accettabile o inaccettabile. -
Non perdere tempo a descrivere ogni azione come se fosse epica, non lo è e la narrazione diventa noiosa. Un combattimento in D&D è composto da tante azioni semplici, con poca o nulla epicità. Attacchi, colpisci, non colpisci, vieni colpito. Se narri ogni evento con 10 parole, il ritmo è troppo basso. Non puoi descrivere la spadata che ferisce un goblin alla spalla come se ti aspettassi che ai giocatori interessi. Un buon ritmo è quello da telecronaca di una partita di calcio: secco e incisivo nella descrizione abituale, enfasi per sottolineare azioni particolarmente epiche dei PG. La chiave è sul particolarmente epiche. Colpi critici, un colpo con Incalzare che uccide due nemici, un incantesimo dello slot più alto. Durante i combattimenti è l'azione che è al centro del gioco, non la tua narrazione. Tu ne fai solo la telecronaca, sottolineando i momenti che meritano l'highlight. Per il resto: - come detto da altri, rendi i combattimenti non banali, aggiungi struttura e fascino al dungeon, metti situazioni non di combattimento; - potrebbe essere che D&D non sia il tuo gioco, se vuoi combattimenti meno strategici e più descrittivi. Se vuoi un gioco in cui ogni azione di combattimento è effettivamente epica, puoi puntare su Dungeon World. Stanno provando a autofinanziare l'edizione italiana proprio ora, lo potresti comprare con uno sconto decente.
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dnd 3e Il problema della resurrezione
bobon123 ha risposto alla discussione di Yaspis in Dungeons & Dragons
25000 in polvere di diamanti più 1530 per il lancio. 26530 GP. Una resurrezione non pura, per cui bastano semplici accorgimenti, costa anche meno. In una qualsiasi avventura di alto livello, che il cattivo principale non abbia dato disposizioni per una True Resurrection alla sua morte sarebbe quantomeno bizzarro. E non solo il cattivo principale, ogni scagnozzo che abbia un valore di mercato superiore alle 26530GP: tendenzialmente quasi tutti dopo un certo livello. E' la solita questione discussa migliaia di volte, PNG che non sanno di essere in un mondo Fantasy. Resuscitare è banale per i PG così come è banale per i PNG, il numero di chierici che possono lanciare Resurrection nelle campagne standard, tolto Dragonlance (in cui anche un PG non dovrebbe poter resuscitare se si segue la campagna), è sufficiente da non creare sicuramente problema a trovarli. Da manuale si trovano in ogni città medio-grande, non c'è neanche bisogno di andare in una capitale. Il nemico di ogni campagna 17+ sicuramente ne ha decine su wazzup. Capisco invece perfettamente la tua spiegazione ludica: non mi pongo il problema del respawn giocando a WoW o a Golden Axe. Anche se personalmente ad esempio la possibilità di morire e dover cambiare personaggio, e reintrodurlo, lo metto tra i più anche dall'aspetto ludico: le sessioni in cui muore il PG sono quelle che più si ricordano, cambiare PG rompe la monotonia e crea nuove relazioni al tavolo. Lo stesso gruppo di 4 persone dopo un po' terminano ogni spunto di narrazione e diventano un infinito ripetersi. Ma chiaramente questa è una discussione parallela, la discussione riguarda solo chi voglia mantere il gioco raccontabile pur giocando a D&D. La risposta "Non mi interessa se sia o meno raccontabile" è interessante ma non è una soluzione. -
dnd 3e Il problema della resurrezione
bobon123 ha risposto alla discussione di Yaspis in Dungeons & Dragons
Idiota perché ha deciso di continuare a giocare in un gioco con le resurrezioni pur decidendo di non volere tendere troppo la sospensione dell'incredulità. Perché ovviamente a me ad esempio crea profondo fastidio il fatto che un tiranno o un drago di livello epico non abbia preso le misure per una resurrezione pura per dopo la sua morte. Non riesco proprio a giocare, mi sembra che il master stia interpretando il PNG mago con Int 28 come un decerebrato che non prende le più banali precauzioni e si comporta come se nel suo mondo non esistesse la magia. Idea per una campagna epica: tutti, buoni e cattivi, hanno pronte le resurrezioni pure, come è ovvio che sia. Di conseguenza, dopo aver ucciso un nemico, lo si trasforma sempre in uno zombie che si tiene in custodia in appositi templi, luoghi di massima sicurezza. Finché lo zombie non è distrutto, resurrezione pura non si può fare. I PG affrontano un mago malvagio, a conclusione di un'avventura che è sembrata troppo facile. Come sempre questo viene ucciso, trasformato in zombie e portato nel tempio. Nessuno nota* un oggetto magico che ha ingoiato prima di morire, una sorta di bomba, un oggetto magico preparato per lanciare "Undeath to Death", caster level 20, nel mezzo della prigione degli scheletri. 20d4 di zombie e scheletri di antichi maghi malvagi, di tiranni il cui nome si è dimenticato, di eroi epici della morte, vengono distrutti. I chierici della morte hanno i diamanti pronti per lanciare resurrezioni pure in serie. I PG hanno appena liberato l'esercito del male. * oscurato magicamente, ma si può rendere più sicuro rendendo il piano doppio, con due maghi kamikaze pronti a farsi uccidere, uno ucciso dal gruppo dei PG, l'altro da un gruppo PNG che non noterà la cosa. -
dnd 3e Il problema della resurrezione
bobon123 ha risposto alla discussione di Yaspis in Dungeons & Dragons
Su questo sono ovviamente perfettamente d'accordo. Non mi piace però il modo di risolverlo, decidendo da Master che dopo un po' (arbitrario) il Dio non concede più l'incantesimo. Deve essere chiaro ai giocatori il funzionamento del mondo. Se pensi che Resurrezione squilibri (cosa ovviamente vera), toglilo. O modificalo e spiega le regole modificate (una resurrezione a testa, una resurrezione all'anno...). O adotta un sistema in cui non è presente (qualcuno ha detto E6? ). Imporre soluzioni evidentemente ad hoc, che possono essere (citando questo thread) la difficoltà di ridurre in polvere i diamanti o un numero arbitrario di Resurrezioni che il tuo Dio concede, dà ai giocatori l'idea di railroading: il master non vuole, quindi non si può fare. -
dnd 3e Il problema della resurrezione
bobon123 ha risposto alla discussione di Yaspis in Dungeons & Dragons
Azazel, giusto per chiarire, non mi è chiaro quello di cui stai parlando. Un conto è la resurrezione "di per se", esterna al regolamento. Il Dio ti resuscita perché sei un suo seguace e sei morto in maniera eroica. Un conto è la resurrezione propriamente regolata dalle regole, un chierico che lancia resurrezione. Si è parlato di entrambe le cose, ma non mi è chiaro ora di cosa tu stia parlando. Se stai parlando del primo caso, la tua tolleranze è anche eccessiva: un PG non dovrebbe mai aspettarsi che un Dio lo resusciti perché gli sta simpatico. Il singolo caso può esistere, ma deve essere una serissima eccezione, di quelle che capitano una volta nella storia. Se stai parlando del secondo caso, non capisco il parlare di bilanciamento e risorse. Il bilanciamento è già parte delle regole. C'è un numero massimo di resurrezioni che un Chierico può richiedere ogni giorno, da regolamento, così come qualsiasi altro incantesimo da cura ferite leggere a miracolo. Non vedo perché un Dio dovrebbe dire "No, basta Vere Resurrezioni, ora solo Implosioni"... quanto sia sbilanciante una vera resurrezione è indicato chiaramente tramite il livello di potere, 9°. Si è deciso che è sbilanciante quanto un'Implosione. Come con qualsiasi altro incantesimo Divino, il Chierico ha ampia libertà di scegliere chi e come resuscitare sin quando è nel limite degli incantesimi giornalieri. Il caso in cui un Dio impedisca al suo chierico di lanciare un certo incantesimo deve essere legato a serie motivazioni (lancio di incantesimi contravvenendo a Dogmi della religione o contrari all'allineamento), non al "Beh, forse è un po' troppo un'altra resurrezione... dai, usa altri incantesimi" -
dnd 3e Diventare master senza nessuna esperienza
bobon123 ha risposto alla discussione di Nerakthul in Dungeons & Dragons
Non che io sappia. Ma posso sapere perché la necessità? Considera che alcune classi hanno nelle abilità proprio il loro punto di forza (usare oggetti magici per il ladro), e altre classi necessitano fortemente di specifiche abilità per poter funzionare bene (concentrazione e conoscenza magica per i caster, perform per i bardi)... Perché vuoi tirarle a caso? -
dungeon world Dungeon World - Edizione Italiana
bobon123 ha risposto alla discussione di Staff_Narrattiva in Indie
Non che mi vergogni di aver partecipato all'autofinanziamento, ma potevate evitare di mandare la lista delle email dei partecipanti in chiaro a tutti. -
dnd 5e Nuovo e ultimo pacchetto di playtest desponibile 20/09/13
bobon123 ha risposto alla discussione di aza in Dungeons & Dragons
Il punto fondamentale non è tanto la semplicità o meno aza: ben venga la semplicità. Ma vi possono essere regole semplici e bilanciate e regole semplici e fatte male. Il problema è che vantaggi e svantaggi sono assegnati come capacità di classe. Di conseguenza, il numero di occasioni in cui si otterrà vantaggio o svantaggio dipenderà dal numero di manuali. L'esempio dell'enchanter di secondo livello che ha svantaggio automaticamente contro tutti gli attacchi melee, è appunto eclatante. Moltiplica i manuali, moltiplica le sottoclassi, e l'accumulazione dei bonus che citi ha un effetto molto più drammatico: se tutti hanno vantaggio e tutti hanno svantaggio, nessuno ha vantaggio o svantaggio. Indebolendo di conseguenza classi che forniscono agli alleati vantaggio o svantaggio (Bardo) o lo utilizzano (Ladro). Non propriamente le classi più forti. Non è una questione di precisione, non è il +2 o +3 che mi interessa. Continui a citare quello che ho chiamato parte B della proposta, che è solo una modifica coreografica. Tirare 2d20 o dare un +/-3, o un bonus variabile a seconda della situazione, è questione di precisione che non interessa a nessuno, né a me né a te. La parte chiave della proposta è che vantaggi e svantaggi si elidono, a prescindere dal numero, riducendo l'effetto di ottenere vantaggi e imporre svantaggi e rendendo impossibile l'avere un vantaggio se qualcuno causa svantaggio, a prescindere dalla fonte. Un guerriero di primo è insuperabile nella sua capacità di difendere gli alleati. Un mago di secondo non potrà mai essere colpito da una pugnalata sneak da un assassino solitario, dal secondo livello in poi può dirsi sicuro che un assassino non possa ucciderlo in corpo a corpo. Ci ho giocato anche io*, e posso affermare che me ne ha creati. Quindi? Quindi si parla di teoria e non di pratica, se la pratica è stata diversa per ognuno. *Non ho giocato agli ultimi pacchetti, ma non vedo grandi differenze in questo aspetto. -
Forse il manuale che hai è 3.0? In 3.0 aveva 4sp se non sbaglio.
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dnd 5e Nuovo e ultimo pacchetto di playtest desponibile 20/09/13
bobon123 ha risposto alla discussione di aza in Dungeons & Dragons
Grazie per le precisazioni sul ladro: alcune non le avevo notate tra le modifiche fatte nelle varei versioni, altre non le hai notate tu nel mio post, altre non le avevo scritte per non allungarmi troppo. Non ti fermare alla CD, visto che sono scesi i TS, bisogna guardare gli effetti. Il mago è leggermente più debole contro i pari livello o inferiori (solo per quanto riguarda i CD), pari a prima contro i leggermente superiori, ma più forte contro i livelli nettamente superiori. Idem per gli incantesimi in meno al giorno: essendo il CD non più dipendente dal livello dell'incantesimo, ora gli incantesimi di 1 sono molto potenti (Grease è utilizzabilissimo al 20, è pieno di nemici che hanno dex +0 o negativa). Se il ladro dovesse assassinare un mago enchanter di secondo, non sapendo che si tratti di un enchanter... si nasconde gli va alle spalle e lo pugnala. Scommetterei i miei soldi sul fallimento dell'assassinio anche considerando un mago di 2 e un ladro di 14: il ladro non riuscirà a uccidere il mago prima di essere charmato e convinto che non c'è davvero motivo per ammazzarlo. Il meccanismo di vantaggio e svantaggio copre con il tiro doppio del dado, che è solo coreografico, la modifica vera che è stata fatta: i bonus son tutti uguali e ne puoi avere solo uno. Causando ad esempio un vantaggio spropositato ad avere un PG di 1 intorno che "buffi", anche semplicemente usando "Help", visto che il suo vantaggio è uguale al vantaggio di chiunque altro. Un guerriero di 1 con protection, dietro le linee, è un significativo asset per qualsiasi gruppo di 20, fornendo svantaggio a tutti quelli che attaccano i Pg della prima linea. Non è un sistema coerente e crea più bug di quelli che risolve. -
L'abilità in oggetto credo sia cavalcare? è chiaramente spiegata qui http://www.wizards.com/default.asp?x=dnd/rg/20050125a In pratica normalmente il cavallo salta da solo, con la propria skill Jump modificata dalla velocità, tu devi fare una CD15 per rimanere in sella. Se però il tuo Riding è più alto della skill jump del cavallo, puoi invece usare quella. La tua skill riding non viene però modificata dalla velocità. Nell'ottica della risposta precedente, e avendo cavalcato, non sei tu che schivi gli alberi, è il cavallo. Il cavallo non ha il volante ed è lui che evita gli ostacoli. Non farei però un test per schivare, non ho mai visto un cavallo spalmarsi su un pino. Si può considerare la foresta terreno difficile per un cavallo, e quindi dimezzargli la velocità. Puoi dopo usare le normali regole per spronarlo e farlo andare più rapidamente. Lo classificherei come la manovra cover, CD 15. Non puoi attaccare o lanciare incantesimi mentre sei chino, ma hai copertura (con tutto ciò che ne consegue). Se vuoi attaccare o non ti riesce il tiro, e quindi non hai copertura, lascerei comunque un TS per evitare i rami. Se colpito da un ramo, danni. Successivo tiro su ride, CD 10 + danni subiti per non cadere. (questo è il punto più opinabile della mia risposta). Se cadi, tiro su cavalcare CD 15 per non subire danni, altrimenti ulteriore 1d6 di danni da caduta. Non è specificato nel regolamento, ma metterei il PG prono se fallisce questo tiro. Userei il più basso tra cavalcare e acrobatica, con CD 20 (15 di base, +5 per l'ostruzione degli altri rami). In 3.5 la copertura è semplificata, hai semplicemente "Copertura", con il rispettivo +4AC, in tutti i casi in cui la vista è ostacolata ma c'è comunque linea di visuale (altrimenti non puoi semplicemente sparare). Cadere su una superficie soffice trasforma il primo 1d6 di danni in non-letali, cumulabile alle altre riduzioni per jump etc. Puoi decidere per 2d6 invece di 1d6 se ti ha particolarmente convinto la storia del paracadutista.