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bobon123

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  1. Sì sì, al massimo vengono tutti e non cambia niente...
  2. Ho capito, ma l'idea proposta era che fosse deterministico, che contasse cosa viene detto e a chi: e questo richiede sapere a priori cosa i PNG vogliano sentirsi dire. Se l'idea è che decidi a posteriori cosa funzioni e cosa non funzioni, e decidi tu casualmente cercando di essere a volte buono e a volte cattivo un numero ragionevole di volte, non capisco perché non usare il comodo strumento che abbiamo sul tavolo per generare risultati casuali. Quale vantaggio vuoi portare al gioco decidendo tu simulando una variabile casuale invece che tirando? E perché non fare la stessa cosa per altre abilità, cosa hanno di particolare raggirare e persuadere che non hanno arrampicarsi o scassinare una serratura o attaccare?
  3. Sì, non dormono, ricordavo male: citando il DM "parlottano o dormono"... diciamo che sono comunque poco attenti e non di guardia.
  4. Ma onestamente è esattamente così in 5E, la capacità di attacco è esattamente un'abilità come tutte le altre: tiri 1d20, sommi il bonus caratteristica, il bonus di competenza se lo hai, e devi superare la CD decisa dalla CA. OK, in combattimento ci sono critici e tiri per i danni (in altri giochi c'è effettivamente uniformità completa), ma la struttura è molto simile. Nè concordo con la parte sul guerriero, in 5E la relazione tra classe e abilità è davvero minima. Mi sembra che, nella parte critica, stai parlando più di 3.X che di 5E. Ma questo mi sembra uno sforzo sovrumano, un approccio simulazionistico irrealizzabile. E soprattutto, se anche fosse possibile, quale sarebbe l'effetto di questa regola? Che più o meno la stessa discussione o funziona sempre o non funziona mai, visto che difficilmente guardia #21 è profondamente diversa da guardia #14, e una certa CD in condizioni simili o la passi sempre o non la passi mai, visto che il bonus è lo stesso. Rendendo il gioco molto meno interessante. Quello che vorresti avere è un livello di dettaglio e preparazione infinito, per cui per ogni PNG puoi sapere in modo deterministico una frase funziona o meno. Ma questo è irrealizzabile. Puoi avere qualche idea di qualche macroargomento che interessa a qualche PNG principale e quali argomenti possano infastidirli, ma non puoi aver già deciso a priori che guardia #21, della ronda dell'una e mezzo, ha perso la famiglia in un incendio causato dal cognato che era disattento con la stufa, e quindi reagisce in un dato modo alle minacce sulla famiglia, al comportamento poco attento alle regole, al discutere del fuoco, alla neve perché "neve" era il nome del pupazzo della figlia. Ti richiede un mese di lavoro per stilare profili psicologici e mezz'ora in gioco a rileggerli e decidere se la frase che usano i PG (che tipicamente non attiene in modo chiaro a nessun aspetto che hai deciso) funzioni in quel caso (perché il bonus del PG lo sai, quindi quando decidi la CD stai in realtà decidendo se il test riesca o meno). Invece, lo stesso ruolo di generare una personalità complessa e multidimensionale, lo ottieni tirando il dado che significa esattamente quello: l'aspetto casuale di parti su cui non ha senso approfondire e quindi il DM non ha idea del risultato della frase. La stessa persona può usare la stessa frase dieci volte in una sera con dieci potenziali interessi romantici, e tre volte funziona e sette no. Dieci interessi romantici che il DM, prima che il PG dicesse che andava a rimorchiare in discoteca, non aveva idea esistessero. Conoscendo la storia e le differenze tra i bersagli, differenze di personalità, di storia, se hanno passato una buona giornata, se sono appena usciti da una storia importante, potremmo provare a spiegare perché ha funzionato quella volta e quella volta no, ma sarebbe davvero di un determinismo assurdo: io non ho idea del perché io in determinate occasioni ho reagito in determinato modo, figuriamoci gli altri... la psicologia spiccia con rapporti chiari di causa e effetto lascia il tempo che trova. Se anche fosse possibile e desiderabile, dal lato del personaggio cosa aggiunge? Il tiro di 1d20 riveste la stessa funzione, e la spiegazione del perché la guardia ha reagito male il DM la creerà a posteriori.
  5. Alkidàmas Sono sudato, più per lo sforzo di trattenere le fiamme che per il breve combattimento. Annuisco a Remiel. Possiamo provare, ma sono rimaste solo 3-4 guardie sveglie... possiamo anche andare lì e bruciarli tutti mentre dormono...
  6. Cosa significhi la reazione del gatto dipende solo da come tu la interpreti e da come la interpreta chi te la ha messa. Lato codice non fa niente, non ti aumenta la reputazione (a differenza di cuori e simili).
  7. Come hanno detto altro, stai creando un falso dualismo. Tutto viene gestito nello stesso modo: il giocatore decide cosa prova a fare il personaggio, e il personaggio decide se lo fa bene, e entrambe le cose hanno valore nel decidere il risultato finale. Tu giocatore decidi di attaccare e il personaggio deve poi riuscire a farlo effettivamente, e per vincere un combattimento conta sia le azioni che hai fatto sia come le hai fatte, se il sistema è fatto bene e se si vuole che il combattimento sia un evento rilevante e divertente. Idem per i dialoghi. Diciamo che provi a conquistare un partner romantico, e usi una frase sdolcinata e ridicola. Quella è la scelta del giocatore. Ma non c'è motivo per far decidere semplicemente al DM se funzioni, come se ci fosse una risposta giusta e una sbagliata: quello che farà il DM è scegliere se sia ragionevole o meno, deciderà una CD (o simile scelta meccanica) data la persona, le leve usate, e la frase scelta. Ma poi c'è necessariamente un aspetto legato sia al caso sia all'abilità di parlare, muoversi, essere convincenti. Ho visto funzionare in contesto rimorchio frasi che non avrei mai considerato fosse possibile che funzionino, perché magari vengono dette con il ritmo giusto, con l'espressione ironica, perché la persona era già interessata prima che gli fosse rivolta la parola. Tutto questo, è il tiro su carisma: in un caso sei riuscito a dire la frase mostrando sicurezza, charme e autoironia, nell'altro caso ti sei impappinato e hai detto la tua frase a volume troppo basso, sovrastato dalla musica; il bersaglio non ti ha sentito bene e ti ha risposto che il bagno è in fondo a destra, senza voltarsi. Ma la frase che volevi dire, la scelta del giocatore, è la stessa. Così come dire "attacco l'avversario X con attacco poderoso" può avere effetti molto diversi a seconda del personaggio e del dado, la stessa cosa è vera per un tentativo di approccio romantico. Ma non vuol dire nè che è ininfluente cosa dici e cosa chiedi (ma è ininfluente come lo dici, perché non lo dirai tu ma il personaggio), nè che decida il DM ignorando il personaggio. PS: Sicuramente, se parliamo di D&D, il sistema è più leggero e meno strutturato sui dialoghi -- ma onestamente su qualsiasi aspetto che non sia il combattimento -- e quindi c'è una certa libertà di interpretazione. Detto questo, se DM e i giocatori usano persuasione come uno charme vi è un problema a monte.
  8. Alkidàmas Rimango nelle retrovie, e non appena Remiel entra in combattimento sento le fiamme crescere. Devo contenerle, non volendo spendere troppa energia con questi tre goblin, limitando ad una lunga lingua di fuoco.
  9. Amadeus Il druido ferito armato di randello sembra un problema di cui si occuperanno i miei compagni, mi sposto per avere visuale e poi sparo al druido nelle retrovie. Il mio dardo e Grang convergono sullo stesso bersaglio.
  10. Alkidámas Faccio un passo indietro per allontanarmi dal dito puntato di Vur. Sto per obbiettare, ma il mio turno passa e mi azzittisco. Dopo l'intervento di Procione, annuisco Se il druido vuole fare il cervo, chi siamo noi per impedirglielo? Si sente sicuro, diamogli fiducia! Dai, serve coraggio! dico indietreggiando, per essere il più vicino all'uscita se le cose andassero male.
  11. Mi pare che per ora siamo ancora a "Ognuno propone un piano diverso a ogni iterazione" 🙂Vediamo se il processo converge ad un unico piano!
  12. Alkidámas Mentre ci allontaniamo un pochino dalla scena, per evitare di essere ascoltati, sorrido a Vur Capisco perfettamente la voglia di non lavorare, sfondi una porta aperta, ma temo che non regalino terre e titoli nobiliari senza sporcarsi le mani. Sorrido, giocando con la spilla d'argento. A me non dispiace l'idea del cervo del druido: il coraggio degli altri è una caratteristica assolutamente ammirabile. Seguo gli ordini indico Remiel e Amarisia ma rilancio: io non so che verso faccia un cervo, ma Kerk qui fuori sa bene che verso faccia un hobgoblin che gli chiede di venire di corsa, senza troppa veemenza e senza troppa urgenza. Come sappiamo bene dico cercando di non guardare Vur i soldati non sono famosi per accalcarsi per chi risponde prima agli ordini, in particolare di un hobgoblin sconosciuto. Qualcuno verrà, e poi qualcun altro. Dovremmo poterli prendere un po' alla volta.
  13. Io da giocatore sono carico di slots e li brucio volentieri tutti, nessun problema, non ho ancora provato gli slots di secondo e son curioso di vedere quanto brucino meglio i goblin. Da personaggio ovviamente se gli offri di non lavorare, non rischiare la pelle, non combattere contro ogri, e prendere la stessa paga, non si tira indietro. Ma non si sente defraudato: non gli sembra che ci stiano facendo fare lavoro che non ci competa, dovevamo pulire le grotte e stiamo pulendo le grotte, neanche sapevamo che ci fossero anche questi in realtà, se non incontravamo questa pattuglia combattevamo e basta come era ovvio.
  14. In realtà sarebbe interessante come personaggio, tipo i flagellanti cristiani o sufi (se hai visto il cartone di Castlevania c'è un buon esempio). Un po' splatter e dark, ma in Ravenloft può essere adeguato 🙂
  15. Se i rametti stanno seguendoci dentro a prescindere dalle azioni del barbaro, e quindi è necessario difendere la porta, posso anche rimanere a difendere la porta con il barbaro. Se i rametti sembrano aspettare fuori, e il barbaro rimane a menargli perché è stato offeso dalle viti e non se la sente di fare il superiore, al massimo gli posso offrire l'alternativa di seguirci in cantina, e gli sparo con la balestra tutti i round per non fargli perdere l'ira 🙂
  16. Alkidámas Annuisco verso Remiel, Posso produrre facilmente suoni con la magia, all'Accademia si usa il metodo del grande pedagogo Banocrazi per insegnare le basi e fare i suoni con la magia è una abilità che qualsiasi 12enne deve conoscere. Continuo bofonchiando sovrapensiero Anche per vendicarsi di chi produce suoni di peti venire dai tuoi pantaloni per umiliarti di fronte alla classe. Mi fermo un attimo pensieroso, perdendo improvvisamente il velo di sicurezza. Anche se onestamente non ho idea di che verso faccia un cervo... li ho sempre visti cucinati, non avevo mai lasciato la città fino a due settimane fa. Guardo speranzoso Procione.
  17. Amadeus Scendo con un balzo dalla groppa di Grang, guardo fuori un istante per assicurarmi che le viti non ci seguano dentro. Poi ripreparo la balestra e seguo l'elfa oscura, mandando Grang avanti.
  18. Alkidámas Guardo l'ogre e la grotta, e rabbrividisco per l'uno e l'altra. Ma annuisco verso Remiel. Sussorro... Ne posso attirare qualcuno qui con un incanto, un odore o un suono, ma probabilmente è più facile usare del cibo vero, visto che abbiamo un cervo che avanza... qualcuno sa che cibo e che odori possono interessare gli ogre? Da come vivono direi che siano attratti dallo sterco, ma magari le loro preferenze non rivelate potrebbero sorprendermi, e gradiscono la vellutata di zucca...ridacchio da solo per la battuta, scuotendo la testa. Cuociamo un po' di carne appena fuori dalla grotta, creo un po' di vento per farlo andare in quella direzione... qualcuno affamato ne sarà attirato. Oppure faccio un suono magico, o un suono vero, come preferite. Un bambino che piange? Non saprei neanche che suono fa un ogre, figuriamoci un bambino ogre... hanno dei bambini? Scusate, non avevo mai visto un ogre prima, non sono esperto nell'attrarli e non sono sicurissimo di volerlo imparare. Interrompo il flusso di coscienza, parlo troppo quando sono nervoso. Guardo gli altri saettando con gli occhi come un gufo tra Remiel e Amarisia aspettando gli ordini.
  19. L'idea è probabilmente pensata proprio per determinare quali spells permettere di lanciare, e quindi come immaginare il lancio degli incantesimi. Se per lanciare cura ferite (V,S) devi toccare la parte ferita, non puoi toccarla con lo scudo sacro: devi riporre la mazza, curarlo, riprendere la mazza. Mentre per evocare i guardiani spirituali (V,S,M) alzi il tuo scudo sacro al cielo e gridi il nome del tuo Dio. In pratica non ti penalizza tantissimo riporre la mazza, ma sarai molti round senza interazioni gratuite, alcuni round finirai il turno senza arma: la riprenderai al turno successivo, ma non potrai fare ad esempio AdO se capitasse prima. Questa parte di warcaster insomma è un piccolo bonus, più di utilità che derimente.
  20. La regola si applica solo se l'incantesimo ha componenti materiali. In quel caso, puoi usare il focus sullo scudo sia per le componenti materiali che per quelle somatiche. Quindi sia se sia M, sia se sia M,S, lo puoi lanciare senza togliere lo scudo. Ma se l'incantesimo non ha componenti materiali, la regola del focus non si applica e quindi non puoi usare incantesimi con componente somatica con lo scudo/mazza. Incantesimi solo S richiedono di togliere l'arma. Ad esempio, Cura ferite.
  21. Possibilità interessante, una sorta di VTT cartaceo... E sì, sicuramente avrò la versione piccola (è una città che i personaggi conoscono bene, e avranno una mappa generale della città), quindi non avrebbe ulteriori costi. Non sono sicurissimo sia gestibile in pratica: se si dividono in tre gruppi, potrei avere quattro-sei mappe sul tavolo, che cambiano e vanno spostate di volta in volta se si vanno a sovrapporre. Dovrei fare la prova e vedere se riesco a gestirlo in pratica e se entra nel tavolo 🙂 Sì, questa è una ragionevole via di mezzo tra teatro della mente e mappa, probabilmente la scelta più ragionevole se decido di lasciar perdere la mappa tattica vera e propria. Mi lascerebbe la componente strategica, anche se perderei quella più tattica sulle specifiche caselle. Il motivo per cui vorrei provare a usare la mappa tattica (anche più piccola, senza miniature) per questo caso in particolare è perché la partita è soprattutto un test per un sistema. Tra i test, visto che il sistema permette velocità diverse e si adatta a manovre parkour, sto vedendo se permette di rendere meccanicamente strategico l'inseguimento (in D&D, in cui tutti muovono alla stessa velocità, non avrebbe senso usare una mappa...). Vorrei vedere se si riesce a ottenere quel feeling simile ai boardgame che con i vari sistemi si ha durante i combattimenti e che vorrei provare ad ottenere in un contesto meno standard. Ma mi serve il board per il boardgame 🙂
  22. Alkidámas Annuisco verso Amarisia. Andiamo... abbiamo iniziato uccidendo goblin in una grotta, le cose sono andate bene. Mi guardo intorno, notando che del gruppo originario che uccideva goblin nella cava non è rimasto nessuno... Chissà se Ur è ancora vivo? Beh, almeno per me è andata bene. Bofonchio, toccando la spilletta da ufficiale.
  23. Razze tantissime ragionevoli. Senza usare Tasha, qualsiasi razza con almeno +1 Cha e qualche potere aggiuntivo è validissima per qualsiasi build, ad esempio Elfo Eladrin, Aasimar protettore, Tiefling alato. O il Mezz'elfo. Se castano su Cha ancora meglio. Usando Tasha, Custom Lineage è quasi sempre imbattibile. Nano delle montagne anche molto valido. Ma, come dice @Minsc, usando Tasha puoi fare la razza che vuoi, diventa più questione di gusti che di ottimizzazione. Le sottoclassi dello stregone sono tutte abbastanza interessanti, l'unica davvero diversa è il divine soul (che è un'ottima sottoclasse). Le altre sono tutte più o meno OK, dipende molto dal tipo di cose che ti piace fare. Lo stregone ha senso o giocarlo puro, oppure multiclassarlo con le altre classi basate su carisma, cioé il warlock e il paladino, per fare due build molto standard: rispettivamente il sorlock, che spara eldritch blast e usa devil sight da warlock e sfrutta del sorcerer la metamagia per fare due eldritch blast per round, e il sorcadin, che sfrutta gli slot dello stregone per caricare gli smite del paladino. Sono due tra le build che fanno più danni, ma le trovo un po' monotone da giocare (fai la stessa cosa a tutti i round). Giocato puro funziona benissimo.
  24. Eh sì, quella è la vera alternativa, il VTT al tavolo... non ne ho mai sentito la necessità, ma in effetti il VTT permette di gestire in modo mappa una varietà di incontri che metodi standard non permettono.
  25. Guarda, come ho detto non ci avrei pensato mai due volte in passato, sono abbastanza ostile anche solo a stampare le mappe: già la lavagnetta lavabile è stato un upgrade recente, prima ho sempre usato le matite per fare i muri. Un incontro del genere non avrei avuto dubbi a giocarlo in teatro della mente. Ma questa è la prima volta in cui noto un aspetto in cui il VTT mi ha viziato rispetto al reale, la mappa grande quanto si vuole è un lusso. Non mi ero mai reso conto che i miei incontri in passato erano stati sempre limitati dall'avere aree gestibili in un A4. Oltretutto non so ancora se giocheremo online o otb, quindi magari non servirà. Ma non vorrei preparare un incontro che usa necessariamente una mappa 150x150 e poi rendermi conto che non posso usarla. Era la prima cosa a cui avevo pensato, ma il problema da un lato è che è una mappa di una città, e parte del fascino che la mappa potrebbe offrire sono i dettagli (una rampa per scendere di livello, una corda per i panni tra due case, un ponte tra due abitazioni, un canale, porte e finestre,...) e non sarebbero facilmente riproducibili in tempo reale. Invece con un generatore casuale di città da cui partire, è facile creare ambienti con molti dettagli a costo (quasi) zero. Dall'altro lato l'obbligo di rimanere compatti farebbe perderebbe parte della scena: non solo voglio che il gruppo possa avere un'idea di insieme e decidere una strategia corale, ma voglio che il gruppo si possa dividere, che gli acrobati possano saltare avanti di tetto in tetto e rallentare la lepre mentre i guerrieri in armatura li seguono lungo la strada a uno o due round di distanza e il mago usa incantesimi da distante, voglio i cecchini sulla guglia di una cattedrale. La scena è parte di una partita che sto organizzando per testare un sistema, e in particolare il sistema offre una velocità dei personaggi più variabile rispetto a 5E standard. Vorrei sfruttarlo per un inseguimento interessante, ma è difficile se il gruppo deve rimanere compatto in una lavagnetta.
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