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bobon123

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  1. Amadeus Mentre tutti si affannano intorno alla signora cercando di tranquillizzarla, alzo la voce cercando di azzittirli, e quando ho ottenuto l'attenzione indico il suolo davanti alla finestra. Le impronte sono molto chiare, a meno che non usciate spesso dalla finestra. È andata dove andiamo noi, quindi non ci rallenterà cercarla. Indico la strada dove stiamo andando. Ripartiamo: precedo il carro con Grang assicurandomi di non perdere le tracce, così se dovesse lasciare la strada ce ne accorgiamo. Faccio una piccola pausa, guardando il terreno con più attenzione. Signora, ha idea del perché la ragazza sia rimasta ferma a lungo davanti alla finestra prima di muoversi? Le prime impronte sono molto profonde qui, come se fosse rimasta davanti alla finestra a lungo. Non vedo altre impronte, quindi o stava parlando da sola, o... con qualcuno che non lascia impronte.
  2. Alkidámas Bravi druidi, svegliamo la bella addormentata... e poi decidiamo cosa fare. Alzo due dita ad elencare le due opzioni. O proviamo a avvicinarci e parlarle, sperando che abbia solo cambiato forma ma non la mente, o prima la sconfiggiamo e poi le parliamo quando non lancia piume avvelenate. Abbiamo provato a fare entrambe le cose insieme e non ha funzionato. Ora decidiamo, per me una vale l'altra, tanto non sarò io a parlare con la manticora.
  3. Amadeus Ascolto la conversazione con la signora attentamente ma senza intervenire. È già abbastanza provata, non le serve di essere assalita da avventurieri che cercano di aiutarla. Mi guardo piuttosto intorno, e inizio a guardare intorno alla casa in cerca di impronte, seguito da Grong. Senti qualcosa bello?
  4. Alla base, da giocatore e da master, creare una storia condivisa: non è poi così diverso, solo declinato in modo leggermente diverso. Da giocatore, vedere che quello che contribuisco alla storia non vi scivoli via, ma diventi un paletto su cui altri costriuscono la loro storia. In parole diverse, vedere quello che io contribuisco riflettersi e essere amplificato dalla reazione degli altri giocatori e del mondo. Da master, sentire da un lato che la base che io costruisco sia utile ai giocatori, e dall'altro che i giocatori si sentano parte dello sforzo creativo.
  5. Non ci sono molte differenze meccaniche in 2E tra razze piccole e medie. Sostanzialmente solo differenze in situazioni particolari (Lotta, cavalcare, spingere,...), per il resto sono identiche. La spada a due mani dell'halfling sarà di taglia piccola, ma non ci sono differenze sul danno.
  6. Sono due discussioni parallele. Una è la discussione se il lancio di un uovo rompa l'invisibilità se il DM ha deciso serva un TxC. La risposta è sì, senza dubbio. La discussione se serva o meno sempre un TxC per lanciare un uovo in ogni situazione, è l'altra discussione. Onestamente una discussione in cui non mi sento di avere una posizione forte o utile, io farei A, tu faresti B, OK per me. È la classica questione di tracciare una linea tra casi in cui sappiamo per certo serva un TxC (da regolamento) e casi in cui sappiamo per certo che non serva (da regolamento): ovunque tracci la linea, troverai esempi simili che si comportano meccanicamente in modo completamente diverso. Quello che non è in discussione invece è che se fai tirare un tiro per colpire, allora devi cancellare invisibilità. Tante discipline sono chiare e coerenti una volta che le hai apprese, ma ciò nonostante non tutti le conoscono, si fanno domande su di queste e la gente viene pagata per dare risposte. Mi paga(va)no per spiegare la meccanica classica all'università, pensa un po' l'assurdità! E ti posso assicurare che, nonostante la fisica newtoniana sia estremamente chiara e coerente, c'erano dozzine di domande molto più banali. La presenza di domande e di un tempo necessario per metabolizzare la materia non significa che sia una disciplina non chiara, significa che ha un registro suo e un suo proprio metodo di ragionare che bisogna apprendere. Chiara =/= semplice. Cosa fosse un attacco non era chiaro dall'inizio, non per nulla sono stati necessari vari SA per chiarirlo. Ora è chiaro, ma non è comunque semplice: è necessario spulciarsi gli SA e aver seguito i dibattiti e interpretarli correttamente alla luce dei dibattiti precedenti. BTW, chiaro non è un termine binario. Sono il primo a dire che avrebbero potuto rendere il tutto più chiaro ed evitare le confusioni come questa usando termini diversi per attack roll, attack, e attack action. Ma il fatto che non sia semplice da capire e comprendere l'uso tecnico dei termini è diverso rispetto al fatto che sia chiaro e coerente una volta che hai capito il corretto uso dei termini. Capire il corretto uso dei termini non è facile, da cui conversazioni come questa. Lo sottoscrivo. Ma noterai che non è la motivazione della mia scelta, ma la chiusa finale, come nel post dopo e come in questo. La motivazione della mia scelta che il necklace non rompa l'invisibilità è che il regolamento dica così. Trovo sia anche il modo corretto per fare informazione in un forum verso qualcuno che chiede consigli su come gestire qualcosa meccanicamente. Non sono un sostenitore del tutto è permesso o di lasciare ai giocatori un passaggio facile verso la meta, anzi: tendo ad essere un master abbastanza duro, tendo a non bilanciare gli incontri e ho più TPK alla cintura di quanti ne avrei voluti: applicare il regolamento in realtà è un approccio molto duro. Preferisco sistemi con alta mortalità e se sono d20 che non permettano personaggi sopra il 6o livello. Questo è lo stile di gioco che piace ai giocatori con cui gioco, che amano i rogue-like e dwarven fortress, e quindi queste sono le regole e il tipo di esperienza su cui ci siamo accordati, formalmente o informalmente, con il gioco e con gli anni. Ma una volta che ci siamo accordati sulle regole, quelle sono. La chiusa che citi e che sottoscrivo, è per dire che nel dubbio sia un errore più grave castrare un'idea ai PG piuttosto che permettere ai PG qualcosa che non gli sarebbe permesso. Questo non vuol dire che si debba permettere tutto, ma che gli errori non siano simmetrici. Nel caso in cui un PG abbia un'idea per un uso di un oggetto magico (in particolar modo se consumabile) permessa dal regolamento, dovrei essere estremamente convinto della mia posizione per dire "Ignoro le regole su cui abbiamo concordato, in questo caso uso la regola zero e decido che tu non lo possa fare". Per chiarire, anche dire "Le regole non lo permettono, ma mi piace, faccio il tifo per voi, e quindi lo puoi fare" lo considero ugualmente un errore. Semplicemente la prima forma è più problematica. Potrei andare nel dettaglio del perché lo sia, ma si andrebbe ulteriormente OT: è solo una chiusa. Nella pratica, se il regolamento non mi sembra permettere l'idea di un giocatore sono disposto (fuori sessione) a discutere con il giocatore, investigare, e vedere se mi convince a cambiare idea. Il viceversa, casi in cui il regolamento mi sembra permettere l'idea di un giocatore e nessuno protesta, difficilmente mi crea un incentivo a passare un pomeriggio a cercare un motivo per impedirglielo. Mi sembra sia una cosa puritana, nella definizione di Mencken di puritanesimo: "The haunting fear that someone, somewhere, may be happy".
  7. Tirare una torta necessita di un txc? Le regole non lo dicono, è una scelta del master. Hai deciso che per tirare una torta devi fare un txc? Allora l'invisibilità va via, perché lo dicono le regole. Si tratta semplicemente di essere coerenti. È chiarissima la definizione. Fai un txc? È un attacco. Non lo fai? Non è un attacco, almeno che non si specifichi il viceversa (ancora, per la discussione con @Bille Boo su shove, è scritto nello stesso SA che hai linkato tu: un attacco è un attacco se usa un tiro per colpire o se è specificato sia un attacco, come nel caso della lotta nel Sage Advice che hai citato). Tirare una biglia dell'amuleto non richiede un txc e non è specificato sia un attacco. Quindi non è un attacco. Tirare una torta, o fare una gara a chi urina più lontano, non è definito sia un attacco o meno perché non viene scritto nel manuale se richieda un txc o meno. Questo perché misteriosamente chi ha scritto il manuale non ha considerato la sezione "tirare torte" o "gare a chi urina più lontano" come sezione rilevante per questo GdR. In questi casi, come capita spesso in tutti i GdR, è una scelta del master decidere come gestire la cosa meccanicamente e, di conseguenza, se vada via o meno l'invisiblità. In casi che non sono descritti dal manuale c'è ovviamente una libertà del master. Io non userei un txc per l'urina o per un lancio di una torta senza mirare ad un punto specifico, userei un txc per il lancio di una torta fatto nello stesso modo in cui lancerei un'arma. Tu faresti diversamente? OK! Non c'è modo per risolvere il dubbio perché non ci sono regole in appoggio, e quindi è una scelta del DM. Ma fatta la scelta, non è invece arbitrario se sia o meno un attacco e se vada via o meno l'invisibilità. Ma sfugge a chi? Il mio punto è semplicemente che si seguano le regole, con i PG o con i PNG, nessuna differenza. Se il modo in cui ci immaginiamo una situazione è diverso da quello che le regole ci dicono, proviamo a cambiare il modo in cui ci immaginiamo la situazione, da DM come da giocatore. Tu continuavi (a inizio discussione, ora stai pian piano virando) a immaginarti invisibilità come era nella 3.x, parlando di danni diretti e indiretti, valutando il danno potenziale. In 5E, le regole ci dicono che devi immaginarla in modo diverso. È ovviamente possibilissimo decidere di cambiare la regola e applicare quella di 3.X, niente contro le homerule. Ma non è perché il regolamento sia confuso o altro, semplicemente preferisci un dato modo di immaginarti invisibilità rispetto ad un altro. Non ho capito in generale come da "seguire le regole" in che modo si passi a "w il permissivo". Se sei un giudice, segui le leggi. Se sei un DM, segui le regole. Seguire le regole non è permissivismo, è l'approccio neutrale: a volte questo va a vantaggio dei PG, a volte dei PNG, mai detto il viceversa. Posso accettare che, in generale, io consideri un errore meno grave non rispettare le regole per essere permissivo con i giocatori che non rispettarle per punirli. Ma sono errori entrambi.
  8. Credo continui a esserci confusione sul vedere fare danno come una condizione in qualche modo determinante o rilevante, come era in 3.X. Non lo è: quello che conta è l'azione che fai, e non l'intenzione o il danno diretto o indiretto: sono termini che non sono mai citati nelle regole. Sembra assurdo? Non vedo perché. Ci si può immaginare che sia legato al gesto improvviso e violento di attaccare che rompe l'incantesimo. Non mi sembra più assurdo di immaginarmi che invisibilità si cancelli se faccio danno diretto a qualcuno, e questo dipenda dalle mie intenzioni di fare del male e non dall'azione che compio. Come sempre, prima di cambiare le regole si cerca di capire come le regole ci impongono di immaginare la cosa, invece di adattare immediatamente le regole a come noi la immaginiamo. Andiamo ora ai due casi discussi. Se tirare una torta sia un attacco o meno, non è scritto nel regolamento perché difficilmente capita sia rilevante, e quindi dipende dal DM. Personalmente direi che dipenda da come la lanci: se la lanci mirando ad un bersaglio per farla esplodere più forte che puoi, spargendo panna ovunque, torni visibile, come è per la flask. Se la lanci per mandarla da qualche parte senza mirare, come un lancio del peso, no. Se cerchi di lanciarla più lontana possibile, dal basso all'alto, farei una prova di atletica. Nel caso del necklace invece lo sappiamo: non è un attacco, perché il manuale non ci dice che per lanciare la biglia sia necessario fare un attacco, ci dice che dobbiamo solo decidere dove va, come per una fireball. Non è rilevante neanche quale azione si stia usando. Attivare il necklace richiede un'azione che non è tra quelle base, ma comunque quale sia il nome dell'azione non è rilevante: non è l'azione scelta che rompe l'invisibilità. Non è necessario fare l'azione di attacco per rompere l'invisibilità, ma un attacco (che sono cose diverse). Non è necessario fare l'azione "lanciare un incantesimo", ma lanciare un incantesimo (che sono cose diverse). Si può attaccare o lanciare incantesimi senza usare l'azione di attacco o l'azione lanciare incantesimi. Si può attaccare lanciando incantesimi e si può lanciare incantesimi con l'azione usare oggetti magici ad esempio. L'azione per attivare il necklace non ha un nome specifico, ma l'azione non comporta un attacco nè un incantesimo, perché abbiamo due chiare definizioni di cosa sia un attacco e cosa sia lanciare un incantesimo, è detto esplicitamente sul manuale e nei sage advice che tutto quello che non entra nelle rispettive definizioni non è un attacco o il lancio di un incantesimo, ed è chiaro che l'uso del necklace non entri in nessuna delle due definizioni. Perché il necklace non richiede un TxC e invece colpisce sempre? Non so, puoi immaginarlo in molti modi diversi: puoi immaginarti che sia parte della magia dell'oggetto o meno. Ma se è magia allora stai lanciando un incantesimo? No. Non è importante sia un effetto magico per la discussione, è chiarito in dieci SA diversi che attivare un effetto magico non necessariamente sia equivalente a lanciare un incantesimo. Lanci un incantesimo se lanci un incantesimo. Lanciare una biglia che raggiunge sempre il punto dove la vuoi mandare e poi esplode in modo identico ad un incantesimo è sicuramente molto simile a lanciare un incantesimo meccanicamente, ma non stai lanciando un incantesimo: stai usando una proprietà magica di un oggetto magico. Sono simili nell'immaginario, identici meccanicamente, ma tutto questo è irrilevante dal lato della specifica regola che non dice "se è simile ad un incantesimo allora...". Un bazooka può essere esattamente identico meccanicamente ad una palla di fuoco, ma non per questo non funziona in un campo antimagia, perché non è magico, e l'essere magico è un'eticatta ben definita ed è l'unica cosa che conta. Allo stesso modo, il necklace può essere esattamente identico meccanicamente ad una palla di fuoco, ma non è un incantesimo, e per quello che riguarda la regola in questione questa è l'unica cosa che conta. Se poi sembra un dramma se un PG una manciata di volte nella campagna possa usare un oggetto trovato e un incantesimo della sua classe in modo intelligente per avere un momento divertente (e onestamente difficilmente squilibrante) e epico, sono in forte disaccordo. Credo questi momenti siano quelli che uno più si ricorda di una campagna. Il fatto che sia un oggetto limitato lo rende particolarmente adatto a non trasformarlo in una strategia che diventa noiosa e ripetitiva ma mantenerlo invece un momento divertente e epico. Nota per il giocatore. Quello che suggerisco all'eventuale giocatore che avesse in mente di usare il necklace in questo modo, o più in generale qualche regola poco intuitiva che possa iniziare una discussione con il DM durante la sessione, è di parlare con il DM prima di usarla. Parlargli subito dopo la fine della sessione, appena viene in mente la possibilità (ad esempio leggendo un thread come questo), appena si ottiene l'oggetto magico. Evitare l'imboscata al DM con una regola particolare è meglio per due motivi. Primo, questa discussione mostra come non sia facile prendere una decisione informata, figurarsi durante una sessione. Fare leggere un thread di un forum non si può fare, e non è detto che tutti i thread su tutti i forum raggiungano la conclusione corretta. Non è importante chi abbia ragione, il divertimento ci perde sempre. Secondo, se avvertito in tempo il DM può bilanciare gli eventi correttamente, mentre se una determinata regola (non questa, ma in generale) potrebbe rendere un certo evento che ha in mente noioso, è il caso che gli si parli prima. Se il DM ragionevolmente su due piedi decide contro il giocatore, il giocatore che aveva passato un pomeriggio a leggersi forum su internet per caprie la regola si può sentire defraudato e tutti si divertono meno. Se il DM altrettanto ragionevolmente decide a favore del giocatore, può essere che l'uso non pensato di una regola renda banale un evento centrale della sessione. In entrambi i casi, la discussione in game causa perdita di ritmo.
  9. Alkidàmas Due nuovi druidi, che bello... Almeno questo parla come la gente civile. Ignoro l'eremita che parla una lingua che non capisco, e mi rivolgo allo gnomo che ha scacciato la manticora. Mi accorgo che sto per aggredirlo verbalmente, ma mi fermo e faccio un respiro profondo. Dal suo punto di vista ci ha aiutato, non poteva saperlo. Guardi, lungi da noi attaccare una manticora, bella o brutta che sia il vero problema delle manticore è che mordono. Ma le apparenze ingannano... la manticora pare sia una fanciulla trasformata, che stiamo cercando di proteggere. Non sono molto esperto di trasformazioni arcane, il mio campo è un altro, ma dai principi generali mi sembra che rendendola incosciente la maledizione svanisca, e torni ragazza. Ora dobbiamo cercarla di nuovo...
  10. Amadeus Svegliandomi e grattando la testa a Grang sento un nuovo convincimento. È ora di andare, questa terra è stanca e pesante, piegata. È ora di risvegliarla. Mi sento di avere una missione. Mi avvicino a Ireena, e le parlo sottovoce: non voglio metterla al centro dell'attenzione in questo momento di debolezza. Non ti preoccupare, rivedrai presto tuo fratello. Non ho intenzione di perdere due ragazze che mi sono state affidata nella stessa settimana. Le sorrido. Grang, stalle vicino, OK? E poi mi avvicino al tavolo dove i miei compagni fanno colazione, mentre il lupo rimane vicino alla ragazza. Sù sù, andiamo! Che le ore di giorno non sono tante, e mi par di capire che non sia il caso di girare la notte.
  11. Aggiungo una nota a questa frase, solo a ulteriore chiarezza. Non direi sia tanto questione di intendere la frase diversamente. Cambiare "fare un attacco o lanciare un incantesimo" con "danneggiare" qualcuno vuol dire semplicemente applicare le regole di 3.XE, che sono profondamente diverse, perché in 5E non vengono citate nella descrizione di come si interrompa l'incantesimo né "danneggiare" né "creature". La versione 5E sposta il trigger per rompere l'incantesimo dall'effetto delle tue azioni (danneggiare una creatura) a quello che fai (attaccare o lanciare incantesimi). È un cambiamento totale, perché si passa da avere che invisibilità si rompe o meno per effetto della psicologia del personaggio, cioé agire in modo che tu percepisci come violento (ad esempio in 3.XE in alcuni casi se si rompa o meno invisibilità dipende esplicitamente dall'interpretazione del personaggio di chi sia un nemico e chi un amico), ad avere in 5E che l'invisibilità si rompa per effetto delle azioni del personaggio, a prescindere dal motivo per cui fa quel determinato movimento. Gran parte degli esempi di situazioni che creano ancora confusione in questo thread mi sembrano ancora frutto di applicare qualche residuo della 3.XE, chiedendosi come interpretare una certa azione, se stiamo o meno danneggiando creature, se sia un danno diretto o indiretto, se sia possibile considerare pacifista una certa azione. Credo sia utile chiarire quindi che tutto ciò non ha più niente a che vedere in 5E con l'incantesimo invisibilità. Danneggiare qualcuno non solo non è più condizione sufficiente in 5E, ma neanche necessaria. Non c'entra più niente. Le creature non vengono proprio più citate nella descrizione dell'incantesimo. Ci sono tanti effetti che rompono l'invisibilità in 5E ma non in 3.XE, perché non danneggiano nessuno ma sono attacchi o lanci di incantesimi. Prima di tutto, ovviamente, il lancio di incantesimi che non bersagliano nessuno. In 3.XE ti potevi lanciare incantesimi addosso mentre eri invisibile, curare i compagni. In 5E non puoi fare niente di tutto questo: ogni incantesimo rompe l'invisibilità. Secondo, attaccare oggetti, ad esempio rompere una porta ad asciate o tirare un dardo ad un bersaglio, rompe l'invisibilità in 5E ma non in 3.XE.
  12. Sì intende, come si capisce leggendo la domanda a cui sta rispondendo, se "you cast" usando gli slots, una abilità che ti permette di lanciare incantesimi 1/day, o una bacchetta. Se you cast, rompe invisibilità. Fai un tiro per colpire? Compì un'azione che non richiede tiri per colpire ma è definita come un attacco (ad esempio un tentativo di afferrare)? Lanci un incantesimo usando una capacità del personaggio o un oggetto che dice (esplicitamente) che lanci un incantesimo? Se le risposte sono tutte no, non rompi invisibilità. Negli esempi, direi di no a entrambi, a meno che tu non possa mirare in qualche modo con la balestra, e quindi fare un tiro per colpire. Se il dardo è equivalente ad una trappola, risolta ad esempio con un TS Dex, l'invisibilità rimane.
  13. Scrive (nel link che hai rilinkato tu tra l'altro) come vadano lette le regole. Non parla del necklace in particolare ma dice che conta solo se "you cast a spell" o se attacchi, e non altro. L'esempio in quel caso erano poteri psichici o l'abilità del mago "minor conjuration", che quindi non rompono l'invisibilità anche se sono identici a incantesimi. Leggere una pergamena o usare una bacchetta? You cast a spell. Collana delle palle di fuoco? No. In altri casi, in cui una regola era effettivamente RAW in un dato modo ma non era come lui l'aveva intesa, lo ha specificato (ad esempio sulla Shadow Blade): sì, RAW è così, ma in effetti non era voluto (RAI). In altri casi ha aggiunto che da DM non la seguirebbe esattamente così. Non credo JC abbia mai scritto "La regola dice questo e in effetti intendevo proprio dire questo" - non credo capiti spesso che nessuno lo scriva in realtà - quindi il fatto che lui spieghi come si legga la regola e non aggiunga ulteriori note mi basta per intendere che sia RAW sia RAI la regola sia così. Se a te non basta, chiediglielo su Twitter. "Senti JC, OK, la regola è quella. Te lo hanno chiesto, ti hanno fatto notare le conseguenze della regola, e tu hai confermato che la regola fosse in effetti quella e che avesse quelle conseguenze. Ma intendevi veramente fosse quella e che avesse quelle conseguenze? Non è che magari non hai scritto che non era voluto perché ti vergogni dell'errore fatto?"
  14. È anche RAI, JC lo ha chiarito esplicitamente. Se c'è scritto "Cast a spell", come ad esempio se usi una pergamena, stai lanciando un incantesimo. Se non c'è scritto, ma l'effetto è semplicemente simile a quello di un incantesimo, non stai lanciando un incantesimo. Questo è il caso della collana delle palle di fuoco: nessuno sta lanciando palla di fuoco, l'effetto esplosivo è semplicemente meccanicamente uguale ("the bead detonates as a 3rd-level Fireball spell"). Sicuramente non è un incantesimo. Se c'è scritto che è un attacco o fai un tiro per colpire, è un attacco. La collana non richiede tiri per colpire e non c'è scritto sia un attacco. Sicuramente non è un attacco. In altre edizioni o altri giochi è diverso. In 5E invece la linea è quella. Rovesciare un barile d'acido non è un attacco, lanciare una fiala mirando a qualcuno sì. Non è che sia particolarmente ragionevole o meno, è una linea come un'altra. Non ho capito questa frase cosa voglia dire. Qualsiasi definizione di "attacco" permette paradossi, è sempre questione di tirare una linea. Se per te il barile d'acido rovesciato in una stanza dovrebbe interrompere invisibilità, posso chiederti se dovrebbe rompere invisibilità rovesciare un barile vuoto. Se per te non rompesse invisibilità, cosa succederebbe se io rovesciassi il barile credendo sia vuoto, e invece ci fosse dell'acido? E se non ne fossi proprio sicuro, ma decidessi di non controllare? Altro che paradossi, qui siamo all'invisibilità indecidibile di Schrödinger! Se invece nella tua regola anche rovesciare un barile vuoto dovrebbe rompere invisibilità, dovrebbe rompere invisibilità prendere in mano un bicchiere vuoto e ruotarlo? E ruotare una maniglia? Aprire una porta? Dovunque metti la linea, se vuoi permettere che si possa aprire una porta e baciare una ragazza ma non si possa tirare con l'arco o mordere qualcuno, ci sono paradossi e fanta-scappatoie. Non ho particolari problemi a immaginare che una bead of fireballs si lanci dal basso come a softball, e questo non costituisca un attacco, mentre rompere una fiala di fuoco alchemico richieda precisione e forza (dopotutto non si può rompere nel tuo zaino per sbaglio) e lanciarla costituisca un attacco. "Che richieda un tiro per colpire" mi sembra un punto ben definito dove tirare una linea. Hai semplicemente deciso che per te invisibilità dovrebbe funzionare in modo diverso, e secondo te la linea dovrebbe essere in un posto diverso. Questo non è Rules As Intended, perché sappiamo l'intenzione dell'autore visto che l'ha espressa chiaramente, è una homerule. Come capita frequentemente a molti DM stai preferendo cambiare le regole rispetto a cambiare come tu ti immagini un incantesimo. Le regole definiscono come immaginarsi l'incantesimo, non il viceversa.
  15. Giusto per chiarire, perché non ho capito la tua risposta "sì" a cosa si riferisca, i due sage advice che citi confermano che invisibilità non si rompa RAW con l'uso del necklace, visto che non stai facendo un attacco (non tiri per colpire e non viene chiamato attacco nel testo) e non stai lanciando un incantesimo, e non dà diverse interpretazioni RAI. Personamente non trovo la necessità di modificare RAI l'interpretazione. È semplicemente questione di tirare una riga da qualche parte. Salendo lungo la scala di cosa sia un attacco, è chiaro che invisibilità non si rompa se ordino al mio servitore di rovesciare un barile d'acido sui nemici, è altrettanto chiaro che non si rompa se tiro una leva che rovescia dell'acido sopra dei nemici, non si rompa neppure se rovescio un barile d'acqua in una stanza vuota, e non si rompe l'invisibilità anche se rovescio un barile d'acido e ci sono dei nemici nella stanza. Non è un attacco, e non lancio incantesimi. Dall'altro lato, scendendo lungo la scala di cosa sia un attacco, è chiaro che invisibilità si rompa se tiro con l'arco, e si rompa se con una fionda tiro una pietra mirando al volto del nemico, è chiaro che si rompa se invece di una pietra usassi come munizione una fiala d'acido, ed è chiaro che si rompa se invece che con la fionda tirassi la stessa fiala con le mani. C'è da tracciare una linea, e ogni volta che si traccia una linea ci sarà qualcuno che dice che due casi che stanno subito prima e subito dopo la linea sono molto simili. È normale sia così ogni volta che si debba tracciare una linea, in questo caso è stata tracciata su "necessita di un tiro per colpire, o di essere definito esplicitamente come attacco". Lanciare una fiala di fuoco alchemico è da un lato della linea, una perla della collana delle palle di fuoco è dall'altra parte. Spostare la linea sposta solo il problema alla prossima coppia, non vedo indicazioni per immaginare che la regola RAI intendesse di includere la collana delle palle di fuoco.
  16. Esatto. Non stai attaccando né stai lanciando incantesimi, quindi non ci sono dubbi RAW. Onestamente non credo sia necessario neanche dare una diversa interpretazione RAI, nella difficoltà di dare un'interpretazione al perché se dai una martellata a qualcuno finisce l'invisibilità ma se pianti un chiodo no, non mi sembra il problema principale. Una linea di demarcazione va messa da qualche parte.
  17. A1604 Usare una pergamena o una bacchetta è in tutto equivalente a lanciare l'incantesimo ("You cast a spell..."), quindi sì, segue le stesse regole. Non stai usando l'azione "Lanciare un incantesimo", ma lanci un incantesimo: la stessa differenza tra fare un attacco e usare l'azione "attacco". La regola dei due incantesimi per turno con la bonus action non parla dell'azione "lanciare un incantesimo", ma si attiva se tu hai lanciato un incantesimo. Sì, è una pessima scelta di termini. Nota che invece dovrebbe funzionare usare un oggetto che crei un effetto uguale ad un incantesimo ma non presenti la dicitura "you cast a spell", come il Necklace of Fireballs.
  18. Se correggesse il precedente, senza dubbio. Ma non lo corregge. Nel tweet proprio subito prima quello che linki dice che RAW non si possa fare. Poi, aggiunge (nel tweet che linki) che comunque non era RAI e da DM lo permetterebbe. Nessuna contraddizione, esattamente la mia opinione. Guarda, ci sono davvero pochi dubbi su questo punto: JC stesso, nel tweet che ho linkato, dice che la shadow blade non ha un valore, sono solo ombre tessute. A differenza dell'arma del warlock, che prende tutte le proprietà di un'arma specifica - è una spada, non "un'arma" - e quindi ha anche quel valore. "It counts as a simple melee weapon" vuol dire che ci puoi fare tutto quello che si possa fare con una simple melee weapon, ma nulla vieti che possa esserci una simple melee weapon priva di valore, o che valga meno di 1sp. Poi appunto, conoscendo l'intenzione dietro la regola, è ragionevole ignorare la regola as written. Però se andiamo alle intenzioni, JC ha anche detto che, nell'intenzione degli autori, SB non avrebbe mai dovuto funzionare con BB, quindi come interpretare RAI non è così immediato come sembra. L'intenzione della regola nuova non era eliminare una combinazione che nell'intenzione originale non era comunque permessa... anche se nessuno sapeva che RAI non fosse permessa... Lasciare al singolo DM mi sembra ragionevole.
  19. Concordo che sia RAI, come ho scritto, citando quegli stessi tweet (anche se ...) Ma, sempre come ho scritto, quei tweets non sono rulings, e JC esplicitamente in quegli stessi tweets, subito prima di quelli che citi, che RAW non si possa usare. Puoi decidere che funzioni, JC dice che lo accetterebbe, io probabilmente lo accetterei perché mi piace come effetto e la differenza di danno rispetto ad altre opzioni è modesta, ma non essendo RAW è importante specificarlo se si fanno i conti. Lo puoi fare, ma ho dei dubbi sul wording se sia RAW fare i due attacchi con armi diverse e poi la bonus action, perché dice Se usi l'arma secondaria solo per fare il cantrip, e non usi l'azione bonus, sicuramente sì. Però a quel punto non conviene più SB come matematica.
  20. Tenser's non la trovo eccezionale con un Blade Singer, spesso come danni è meglio Animate Objects. Se non hai Elven accuracy per sfruttare a pieno il vantaggio, praticamente conviene sempre Animate Objects. Anche con Elven Accuracy, Tenser's è al più situazionale se guardiamo solo ai danni. Se siano meglio i 50HP temporanei bonus o avere le monetine in giro che controllano il territorio e fanno attacchi d'opportunità, è più soggettivo/situazionale. Purtroppo SB+Booming blade non si può più usare RAW post errata: richiede ora un'arma che valga almeno 1 moneta, e la SB non vale nulla. JC ha detto che RAI lo permetterebbe al suo tavolo, ma non è un ruling e AL non lo permette. Se il DM permette l'uso di SB+Booming, ottimo. Questo dipende molto dalla composizione del resto del gruppo e dalla situazione. In alcuni momenti serve qualcuno in mezzo alla mischia che attragga i colpi dei nemici e faccia molti danni, in altri momenti serve altro. Il punto è che il bladesinger puro, quando usa la bladesong, è competitivo con un guerriero: fa più danno e ha AC più alta. Il fatto che sia anche un mago pieno e in molti gruppi sia più utile che faccia il mago puro, è sicuramente vero, ma credo sia più un problema di bilanciamento tra caster e non caster, come sempre. Sì, questo è il vero problema, concordo. In parte risuona con il punto precedente: funziona meglio se invece di un guerriero limitato dalle poche cariche di bladesong lo immagini come se le cariche di bladesong siano delle risorse in più rispetto ad un mago puro. Per qualche scontro al giorno sei un favoloso guerriero-mago (e spendi le cariche di bladesong ma risparmi qualche slot) e per il resto sei un mago puro (con più risorse degli altri maghi, visto che hai risparmiato slots mentre ballavi), e non un guerriero con AC 16. Anche per questo proprio non riesco a vedere i vantaggi di un multiclasse con Eldritch Knight: diventi rapidamente inutile come caster man mano che rimani indietro con il livello da incantatore, e non ci guadagni granché (praticamente niente).
  21. Secondo me, post Tasha, il bladesinger puro high elf è sia un mago pieno sia uno dei più forti melee in circolazione. Puoi andare in melee e fare più danni di un barbaro con Great Weapon Master e avere CA più alta di un guerriero.
  22. Facciamoci bastare un riposo breve, tanto recuperiamo comunque tutti gli HP usando i dadi... non abbiamo usato praticamente nessuna risorsa, abbiamo solo perso un po' di HP... se facciamo un riposo di 8 ore la manticora la prendono sicuramente i paladini, e la ammazzano... accamparsi solo per gli HP subiti non ha senso.
  23. Alkidàmas Che disastro... Ragazzi, mettiamoci d'accordo la prossima volta, che dite? O la sconfiggiamo, e lei si ritrasforma in ragazza - se è effettivamente vero quello che ci ha detto la bambina - o proviamo a ragionarci... ma farla scappare è la soluzione peggiore! Guardo Vur ferita. Non possiamo accamparci ora, se la trovano i paladini è la fine! Riposiamoci una mezz'ora e poi andiamo, dai Vur! Guardo poi il piccolo gnomo E tu saresti?
  24. Amadeus @SamPey Hector Vado verso Ismark, seguito dal lupo Allora Ismark, va bene, accompagno tua sorella. Annuisco verso Ireena. Nel frattempo, mentre noi proteggiamo tua sorella da un conte vampiro, tu spendi tutto il tuo tempo a cercare mia sorella, come se avessi perso la tua. Non è difficile, è alta meno di me, ha i capelli corti, sorride sempre anche quando ti insulta, ed è probabile ti insulti. Abbiamo un accordo? Rimango a fissarlo dal basso, con la mano tesa, senza muovermi.
  25. Concordo ovviamente con quanto detto da @Bille Boo , il nome della caratteristica (intelligenza o saggezza o carisma) sono solo keyword, non aiutano in nessun modo a decidere come interpretare il personaggio. L'aspetto meccanico definisce come interpretare le caratteristiche. Aggiungo solo un esempio (con precisazione annessa) e un suggerimento pratico. Prendiamo il carisma. "Una mia amica ha scritto su un social che un tipo in un museo l'ha abbordata mentre lei si faceva un selfie, e le ha detto che non si potevano fare le foto alle opere." Leggendo la frase precedente, sapete dire se l'amica sta descrivendo un ragazzo carismatico e efficace con le donne, o cringe e ridicolo? Io non sarei capace. Il post poteva essere seguito da un'emoticon con gli occhi al cielo, una emoticon con una risata, o con un'emoticon con gli occhi a cuore, e dipende da come lo abbia detto, dal suo aspetto, dal suo modo di porsi, da come stava la mia amica, dalla sua cultura e età (a 18 anni una frase da baci perugina può funzionare, a 30 è più difficile). Dipende cioé dal personaggio che l'ha detto e dal tiro di dado. Il giocatore decide come giocare l'abbordaggio, se cheesy o riservato, introverso o estroverso, allo stesso modo in cui il giocatore decide di spostarsi di tre caselle e attaccare usando great weapon master. Cosa fare, è scelta del giocatore, scelta che dipende da come si immagina si muoverebbe il suo personaggio. Il personaggio e il caso deciderà come reagirà la ragazza. Ovviamente la strategia decisa può dare vantaggio o svantaggio, così come in combattimento trovare una strategia ottimale (il giocatore) può dare vantaggio e svantaggio al tiro per colpire (il personaggio). Agire in modo scortese apposta per interpretare un personaggio poco carismatico, e quindi avere una penalità, sta raddoppiando il malus che è già considerato: si prende il -1 della caratteristica e si prende anche svantaggio perché il giocatore approccia appositamente male per interpretare il basso carisma. Non c'è motivo, stai contando la stessa penalità due volte. Stessa cosa per pilotare uno shuttle. Il giocatore decide di provarci, il personaggio e il dado decide l'effetto dell'azione. Non provarci perché la propria intelligenza è troppo bassa non ha senso: con forza bassa puoi provare a sollevare una pietra, al massimo fallisci. Non ci sono differenze con le caratteristiche fisiche. Il vero problema della 5E è che le caratteristiche, fisiche o mentali che siano, contano (meccanicamente) davvero poco: la montagna che cavalca perde una volta su 4 contro un ragazzino malnutrito a braccio di ferro. Il random conta troppo rispetto ai bonus, e quindi i personaggi sono meccanicamente poco caratterizzati, mentalmente come fisicamente. Potete parzialmente ovviare al problema usando spesso e volentieri i valori passivi per tutte le abilità mentali per dare suggerimenti, non richiesti, ai giocatori con caratteristiche/abilità alte. Un giocatore ha +5 a Arcana? Dategli saltuariamente delle dritte CD15 senza che le chieda. Tirate il dado solo se chiedono esplicitamente di provare a capire qualcosa: il dado è un grande equalizzatore, e elimina la caratterizzazione dei personaggi. Da DM, cercate di fare il possibile per rinforzare il valore meccanico della caratteristiche e abilità.
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