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bobon123

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  1. Se funziona anche sui tiri per colpire con incantesimi, probabilmente la cosa migliore sarebbe darlo a te, se hai incantesimi che li richiedono: è il singolo tiro che conta di più, se ti entra un chromatic orb sono molti danni. Altrimenti concordo su Fortunato, che fa molti danni con singolo attacco di spadone, anche se in alcuni casi per via del bonus più basso un 14 potrebbe non bastare. All'estremo opposto Elaethan, che potrebbe prendere un 17 e colpire quasi chiunque, con poco danno. Sarei per Fortunato fin quando incontriamo coboldi, e se funziona con gli incantesimi, poi magari lo passa a te se prenderai incantesimi adatti in futuro.
  2. Wunama Bestia puzzolente quanto scomoda... Decisamente non amo il cavallo, ho scoperto. Peccato, esteticamente avevo sempre sognato di essere un cavaliere. Sono tentata di scendere e camminare -- al passo non sembra andare più veloce di me -- ma mi impunto: non la avrà vinta. Sono invece molto felice della mia nuova armatura a strisce: è molto simile all'armatura che usavo da Caposquadra, ed era uno dei periodi più belli della mia vita. Sono un po' spazientita dalla pausa, ma non ci ha fatto deviare troppo. Concordo, andiamo avanti il più possibile. Sono un esercito, hanno coboldi e lucertole da guerra con loro... potremmo recuperare il terreno perduto in fretta, e probabilmente potremmo riuscire a vederli da abbastanza lontano. Se hanno una roccaforte o una base, sarà decisamente più facile recuperare i prigionieri provando a liberarli prima che li rinchiudano dentro. Faccio per sottolineare le mie parole ripartendo con piglio da comandante, ma il cavallo si è fermato a mangiare foglie da un cespuglio e non c'è modo per farlo ripartire. Va bene, giusto cinque minuti Lily: recupera le tue cose e andiamo.... dannata bestia aggiungo a denti stretti dando inutilmente di talloni al cavallo.
  3. bobon123

    Ira del barbaro

    Guarda, siamo in disaccordo anche qui: il DM non crea una storia e la propone ai giocatori. Il master crea situazioni, ambientazioni, obbiettivi, nemici. I giocatori creano la storia. Personalmente credo anche in una certa via di mezzo su questo punto, ma una frase come "[il master crea] le storie e le propone ai giocatori" è un estremo completamente fuori luogo. Ma non è una versione speciale: è la versione assolutamente standard. La versione in cui un barbaro in Ira non può interagire con gli oggetti è una homerule decisa dal DM in quel momento, perché la sua idea dell'ira è diversa da quella del regolamento. Se nella tua ambientazione l'ira è diversa dall'ira presente nel regolamento, lo si dice all'inizio e non durante il gioco. Non farlo è semplicemente un errore tecnico di masterizzazione: non si è spiegato ai giocatori le proprie houserules, e questo ha rotto la sospensione di incredulità dei giocatori. Si può discutere se, una volta che il latte è stato versato, come sia meglio provare a riparare. Se è fondamentale per l'ambientazione che il barbaro in Ira non capisca più niente, magari si chiede scusa ai giocatori e gli si spiega che ci si era dimenticati di specificare la homerule che caratterizza la propria ambientazione, e purtroppo è centrale e quindi bisogna adattarsi. A fine sessione si faranno i necessari aggiustamenti, per ora si chiede scusa e si cambia in corsa l'aspettativa dei giocatori. Se invece non è centrale, si cambia l'ambientazione in corsa: oramai i giocatori avevano aspettative diverse, e tornare a D&D standard non cambia poi molto. Premesso che sono molto più master che giocatore, oltre a considerarlo inaccettabile mi sentirei ridicolo. Chi sono io per giudicare se un giocatore ha interpretato bene o male? Mi sentirei come se un arbitro di calcio desse a fine partita il voto ai giocatori su come hanno crossato e se sono forti di testa. Il DM non è l'insegnante di interpretazione dei giocatori, è l'arbitro del gioco. Se per qualche motivo si vuole avere un simile giudizio, si può avere tutti i giocatori (master o meno) giudicarsi a vicenda. Non è che se sono master sono più bravo a interpretare o a giudicare l'interpretazione degli altri. Più o meno, a meno di casi in cui si giudica che le regole RAI volessero dire altro o casi in cui è palese che il regolamento è rotto e non è pensato per quella eventualità. Non perché la mia idea di un certo effetto è diversa da quella di un giocatore. Chiarisco. Qualsiasi cosa il DM decide sia logico o illogico, dipende da come interpreta il mondo. È logico che il barbaro possa prendere una spada dalla cintura durante l'ira? Dipende da come si interpreta l'ira. È logico che un incantesimo che crea l'acqua possa affogare un nemico? Dipende da come avviena la creazione dell'acqua, se può essere creata dove non vedo, se è istantanea o si crea piano piano nei 6 secondi del round, etc etc. Il regolamento non ci dà una risposta su questo, bisogna fare delle assunzioni. Le regole meccaniche ci dicono quali di queste interpretazioni sono accettabili, quali assunzioni sono possibili. Se da DM ho una certa idea su come funziona un effetto ma questa non è compatibile con il regolamento meccanico deciso insieme ai giocatori, mentre i giocatori hanno un'idea diversa che è compatibile con le meccaniche, la mia idea è sbagliata, non la meccanica. La meccanica seleziona le idee corrette tra tutte le possibili idee. Se un giocatore vuole immagina il suo personaggio invulnerabile durante l'ira, le meccaniche gli dicono che no, questa non è una caratterizzazione possibile dell'ira. Vale anche per il master. Può il master decidere di cambiare il regolamento perché vuole un'altra immagine mentale di qualche caratteristica del mondo: certo. Se però questa caratteristica influenza meccanicamente i pg, deve comunicarlo ai giocatori, perché i giocatori vedono il mondo tramite le meccaniche. Porta a maggiore coerenza solo tra quello che succede e quello che il master aveva in mente sarebbe successo, cioé rende la storia un po' più la storia del master e un po' meno la storia dei giocatori: esattamente il contrario di quello che accade in una buona sessione di GdR. Perché da nessuna parte c'è scritto che durante l'Ira il personaggio non capisca niente o diventi meno tattico o efficace, e non è quindi più coerente con un qualche corpus centrale. In questo caso neanche con i tropos del fantasy onestamente: è solo una tua idea, completamente diversa dalla mia. Prendiamo le ovvie fonti letterarie dietro il barbaro, Conan e Fafhrd. Quando Conan si arrabbia diventa una perfetta macchina da guerra, tanto violenta quanto cinica e mortale: non vi sono scene in cui per via della sua ira diventi meno efficace nell'uccidere, che io ricordi. Fafhrd è ancora più pratico, e la scena in Ill Met in Lankhmar, dopo gli eventi che lo fanno finalmente esplodere nella sua ira, fa vedere la sua ira che cresce come la descrizione di un robot che toglie la sicura: una cieca violenza che uccide con micidiale precisione, senza sprecare un movimento, senza dare un colpo in più che non sia necessario allo scopo, ignorando le ferite subite quanto le richieste di pietà -- anche dei bambini. E quando viene disarmato, estrae il pugnale dalla cintura e continua a uccidere. Una perfetta descrizione della meccanica dell'Ira in D&D: bonus al danno e resistenza al danno, impossibilità di concentrazione e lancio di incantesimi. Fine. Tu hai in mente un'ira diversa, in cui il barbaro diventa una bestia che non capisce più come usare strumenti? Bene! Figo! Giocala, e magari ti dò anche ispirazione ogni tanto se sono il master. Ma non è meglio, o più adatta, o più ufficiale, di quella proposta dal giocatore. A meno che il master non abbia esplicitato determinate caratteristiche della sua ambientazione -- e lo fa modificando le meccaniche -- l'ambientazione del master deve adattarsi alle meccaniche scelte, non il viceversa. Se io ho in mente un'ira che non permette di usare gli strumenti, e voglio che i giocatori la interpretino così, esplicito la mia houserule e lo spiego ai giocatori, perché non è ovvio né standard né "illogico" il viceversa. È illogico solo assumendo l'immagine dell'ira che io ho in mente, ma se mi rendo conto che l'immagine dei giocatori è diversa e il regolamento dice che la loro immagine è permessa, fine. Altrimenti, nel dirgli "no, io pensavo alla tua ira in un modo diverso" sto semplicemente esigendo per me una parte della storia che spetta a loro. E si diverte meno il giocatore, che voleva narrare una storia e invece deve narrare la tua, gli altri (perché i giocatori tendono a solidarizzare con i giocatori) e anche io DM.
  4. bobon123

    Ira del barbaro

    Se il DM decide sulle meccaniche è OK, se decide sull'interpretazione narrativa del personaggio non lo è. Caso A: Io Barbaro rompo la spada. Invece di prendere la spada che ho di riserva, decido che il mio personaggio, essendo in Ira e visto il modo in cui io immagino l'ira, prende la gamba di un tavolo con cui faccio 1d4 danni invece di 2d6. Tu master decidi e validi che il mio comportamento mi ha dato un malus meccanico (come è tuo diritto), e che la scelta è stata legata all'interpretazione del mio personaggio. Non dai un giudizio se questo è come tu ti immagini l'ira, il tuo giudizio è legato solo all'entità della penalità meccanica e alla coerenza e rilevanza meccanica della scena (se ad esempio fa questa azione a nemici già praticamente sconfitti, è diverso se nel farlo causa la morte di un compagno). Caso B: Io Barbaro rompo la spada. Decido di prendere la spada che ho di riserva: io vedo la mia ira come una calma oscura e nera come il mare di notte, che non mi fa ragionare ad altro che al combattimento. Ma tu decidi che non è così che dovrei immaginare l'ira, perché nel tuo libro preferito il barbaro quando andava in Ira non capiva più niente, e ti piace immaginare il barbaro confuso che non trova la spada e stacca la gamba del tavolo, e quindi mi costringi a prendere invece una gamba di un tavolo e interpretare il personaggio che piace a te. Credo che sia inutile andare avanti e parlare del resto se non ci si sposta da questo punto. I due casi sono completamente diversi: in uno il DM giudica che il giocatore ha fatto una scelta meccanicamente subottimale per interpretare il personaggio in un certo modo che piace al giocatore, a prescindere se piace al master, nel secondo il DM giudica se il giocatore sta interpretando il personaggio come piace a lui, e se non è questo il caso lo costringe a cambiare il suo modo di interpretare. Il DM giudica le meccaniche, non giudica se l'interpretazione di queste è quella che piace a lui. Il discorso che il DM debba agire se crede che qualcosa sia illogico anche se permesso dalle meccaniche è, in tutti i casi che ho visto (sia da DM sia da giocatore), una scusa per non distaccarsi dalla propria interpretazione della storia e non lasciare libertà narrativa ai giocatori, per qualsiasi motivo. Perché se sia ragionevole o meno che un barbaro in ira possa prendere la spada da un fodero non dipende dalla coerenza o dalla logica, ma solo dalla mia interpretazione dell'ira. Posso immaginare un'ira di mille tipi diversi e narrare una storia ugualmente ragionevole sia con il barbaro che non ha problemi a estrarre un'arma sia con un barbaro che ha problemi. Il manuale non dice niente su questo, se non delle specifiche limitazioni meccaniche: non può lanciare incantesimi ad esempio. Qualsiasi interpretazione coerente con le meccaniche, è giusta quanto quella del master. Non è che essendo master si sia più logici e razionali degli altri, mentre essendo giocatore ho più diritto di chiunque altro su decidere come interpretare il mio personaggio nei confini del regolamento e dell'ambientazione e di alcune buon pratiche del gioco di ruolo. Le eccezioni legate a specifiche ambientazioni avvengono in sessione zero: se nella ambientazione si decide ad esempio che tutti i barbari per avere gli effetti dell'ira usano sostanze stupefacenti che gli impediscono di pensare in modo ragionevole, si decide e si spiega in termini meccanici come questo limiterà i barbari e quindi i confini specifici della home rule: i barbari non possono interagire con oggetti del proprio inventario quando in ira, e quando finiscono i nemici devono fare un tiro su Wis per non continuare ad attaccare i compagni. Decisi i nuovi confini, all'interno di questi il giocatore è di nuovo sovrano tra tutte le possibili interpretazioni compatibili con le nuove meccaniche. Se invece non si è deciso niente del genere ma al DM in una scena gli piace più A di B, si può tenere la scena per quando giocherà un barbaro lui.
  5. @SamPey Nelle prossime due-tre settimane, max fino al 13 ottobre, sarò molto preso con il lavoro. Credo di riuscire a fare un post al giorno quasi sempre, ma se non dovesse arrivare il post andate pure avanti. Se siamo in combat non farmi fare l'azione difesa, rischia pure! In generale se posso carico nella mischia lanciando asce e spaccando teste!
  6. Wunama Annuisco alla pragmaticità di Nicodemo, e con un breve saluto mi dirigo con lui. Non c'è tempo per chiacchierare di quanto sia buono e bravo il prete, l'importante è quanto sia vivo, e tenerlo tale. Scuoto la testa mentre vado all'armeria con l'elfo. Arrivato all'armeria cerco l'armatura migliore che trovo, tre giavellotti, e poi mi rivolgo a Nicodemo Salutami Dallarm: lo voglio rivedere quando starà bene, ora non saprei cosa dirgli, non sono brava con i saluti ai feriti. Mi dirigo verso la stalla. Cavalli... meglio impratichirsi mentre gli altri si preparano. Ne ho visti tanti lungo la strada, sembra facile.
  7. Wunama Per un po' ascolto, pensando tra me e me e ascoltando gli altri. Dei prigionieri rendono tutto più complicato. Sorrido guardando Lily preoccuparsi per il novizio. Ci serviva un animo gentile nel gruppo. Poi mi alzo e prendo la parola. Bene, abbiamo molto da fare, e a questo punto il fattore tempo è ancora più importante. Sono un esercito, sono più lenti di noi e anche se avevano dormito nel pomeriggio prima della razzia, presto dovranno fermarsi a riposarsi anche loro: non possono essere lontani. Direi di partire il prima possibile. Io sono pronta, devo giusto fare un salto all'armeria. Faccio l'occhiolino a Escobert. Aggiungo verso il novizio. Ci sono altri dettagli che possano essere rilevanti per la nostra missione? E poi verso Fortunato Non ti preoccupare, parlerai con Leosin tra poco: avrai modo per recuperare il tempo perduto con il tuo amico davanti ad una birra.
  8. Wunama (Nana guerriera) Mi giro all'arrivo dell'elfa, e sorrido calorosamente. Ciao tesoro, piacere di averti con noi! Poi mi faccio seria, parlando con il governatore. Onestamente, credo che saremmo andati comunque ad indagare, devono essere fermati il prima possibile, sono bestie. Mi accorgo che sto contraendo la mandibola, e mi impongo di rilassarmi. Essere pagati è un piacevole bonus, anche perché dovrò comprare una nuova armatura faccio un gesto al buco che ha lasciato la spada del cultista, e mi impongo di sorridere.
  9. Il punto è che non esistono i "tipi" di bonus in 5e. O è lo stesso incantesimo, e non si somma, o è un incantesimo diverso, e si somma.
  10. Idem, per me si può andare avanti
  11. Non conosco il software, due domande: 1. Se cambi mappa di sfondo, con una uguale in tutto ma diversa nelle parti coperte da FoW, si nota? (Un flash mentre ricarica, etc etc) 2. Quanto tempo ci puoi investire? 🙂
  12. Wunama Mi alzo, turbata dal sogno, ma cerco di recuperare calma seguendo la routine. Mi rivesto, infilo la maglia -- mi sembra calzi meglio ora, più dritta. Quando Elaethan viene a chiamarci sono pronta, e vado con gli altri dal governatore.
  13. bobon123

    Ira del barbaro

    Come ho detto, è un caso che ha uno scopo quasi opposto, e che mi trova completamente d'accordo. Nel dare ispirazione il master non giudica che il giocatore stia interpretando il personaggio come lo giocherebbe lui, ma giudica che ha accettato un danno meccanico (di cui il master è giudice) per interpretare il personaggio come vuole lui, anche se fosse opposto al modo in cui il master lo interpreterebbe. Per il resto, non sono in disaccordo sul fatto che esistano casi in cui il master possa intervenire, sono però estremamente distanti dal caso in questione. E anche in quei casi, ad esempio i casi in cui un giocatore sta agendo in modo da rovinare il divertimento agli altri, è molto meglio che il master agisca da moderatore, chiedendo agli altri giocatori cosa ne pensano e non decidendo lui per loro. Non dico assolutamente sia sbagliato perché ora non si fa più così, era sbagliato anche prima. Solo che negli anni '90 era molto meno evidente fosse sbagliato e le regole di molti GdR (tra cui D&D) non aiutavano. Anche io ho sicuramente masterizzato, più o meno frequentemente, in quel modo. Ma ora mi rendo conto che i master più bravi, allora come oggi, già masterizzavano in modo non competitivo e dando ai giocatori libertà di interpretare il loro personaggio. Questa situazione Giocatore del barbaro in ira: Getto la mia spada spezzata e ne estraggo un'altra dalla borsa conservante, poi mi lancio sul nemico. Master: No, secondo me nella tua ira prenderesti la gamba del tavolo e non la spada che hai nella spada conservante. Sostengo fortemente che questo master, vent'anni fa come oggi, voglia imporre il modo in cui lui interpreterebbe il personaggio sul giocatore, rovinandogli e limitandolo nel divertimento. Non vedo quale scopo ottenga a scapito del diveritmento del giocatore, e quindi non è un modo efficace di masterizzare.
  14. bobon123

    Ira del barbaro

    È un modo di masterizzare che ti sconsiglio fortemente, e su cui (fortunatamente) ora c'è una condivisa realizzazione che fosse poco salutare per il gioco -- per quanto fosse molto comune. Il master non è giudice dell'interpretazione dei PG, ma solo di come le loro azioni influenzano il mondo e come il mondo reagisce. Se a te non sembra ragionevole come io interpreto il mio barbaro, diventa giocatore, crea un barbaro e giocalo come ti sembra giusto. Ovviamente questo non vuol dire che non si possano dare consigli, come qualsiasi altro giocatore al tavolo, ma non dalla posizione di autorità che era comune negli anni '90. Puoi farglielo notare e anche prendere bonariamente per il sedere il giocatore a sessione finita (e, in alcuni casi particolarmente spassosi, continuare a farlo dopo anni!) per come ha interpretato il personaggio, come può farlo qualsiasi altro giocatore. Quello che il DM può fare, e che invece consiglio, è premiare l'interpretazione quando un PG ottiene uno svantaggio meccanico per interpretare il suo PG, dando ispirazione. Se ad esempio il giocatore del barbaro decide che nel suo modo di interpretare l'ira sia ragionevole che stacchi una gamba ad un tavolo invece di impugnare la spada, è interessante e prende ispirazione. Anche se non fosse il tuo modo di interpretare l'ira: se è coerente con il suo PG, e sta subendo un danno per essere coerente, va benissimo. Ma non puoi esigerlo da DM, perché il tuo ruolo di arbitro nel gioco non ti rende anche un miglior arbitro di quale sia l'interpretazione corretta di quello che il giocatore ha in mente per il suo personaggio.
  15. Wunama Il dragonide sembra in buone mani, mi allontano. Guardo i curatori: anche loro saranno stanchissimi, poverini. Mi dirigo in cucina a cercare finalmente la mia birra prima di andare a dormire.
  16. bobon123

    Esito scontro

    @gibo3 Il problema non è se sia razionale o meno che lei interagisca, è che lo scontro toglie il palcoscenico ai personaggi. Vuoi fare intervenire il PNG e vuoi dargli un ruolo nello scontro? O la uccidi, per creare un sentimento di vendetta dai PG, o fai in modo che i PG debbano salvarla, come dice molto giustamente @Nesky. E, nota: non deve morire uccidendo nel contempo il nemico. Deve morire fondamentalmente inutilmente. Perché se lo uccide lei, hai sprecato tutta la costruzione del nemico, tutte le interazioni di questo con i PG che lo hanno portato a odiarlo: viene ucciso da un altro PNG, non c'è closure. Se invece il nemico uccide lei, la storia è più bella per i PG. Uno spreco di tensione. Non può essere lei a salvare i PG, perché se il PG deve essere salvato, automaticamente non è l'eroe di quella scena. E se il PG non è l'eroe, quella scena che scopo ha? Non credo che dipenda dal modo in cui viene narrato, ma concordo che vi possano essere delle eccezioni. Tendenzialmente vanno bene i momenti epici di cui i PG non sono protagonisti se questi fanno aumentare la tensione, e non la risolvono. Esempio. I PG superano una montagna, stanno cercando una valle dove vivono i draghi.Iil cielo è spaccato dai fulmini, e improvvisamente dalle nubi nere escono due draghi che combattono. Narri il combattimento nel cielo per qualche minuto, e poi uno dei due draghi precipita, l'altro se ne va. I PG hanno solo osservato, ma ora ci sono nuove opzioni, possono cercare il drago sconfitto o seguire il vincitore. Inoltre hanno avuto una percezione chiara di come il loro nemico sia una forza della natura. Va benissimo: è cresciuta la tensione narrativa. Sicuramente non può essere invece il caso nella scena finale di una avventura, dove si risolve la tensione. Lo scioglimento della tensione spetta ai giocatori, la hai costruita per loro, non esserne geloso. Onestamente non c'entra molto con essere powerplayers, anzi. Un vero powerplayer potrebbe essere il meno problematico in questo caso: se un PNG gli ammazza il mostro finale per lui e lui si può prendere il tesoro, magari la considera una sessione ben riuscita.
  17. bobon123

    Esito scontro

    Se ti posso dare un consiglio generale, ogni volta che inizi a pensare a cosa farà "il mio PNG" o "un PNG ideato da me e del quale vado molto orgoglioso", stai andando nella direzione sbagliata. Non ci sono occasioni in cui sia divertente per dei PG di assistere ad uno scontro tra due PNG di dieci livelli più alti. So che da DM sembra una figata, uno scontro epico da film, ma non è un film e non è mai una figata. Tu magari ti esalti, ma non i giocatori. I giocatori si esaltano se i loro PG fanno cose eroiche, non se succedono cose eroiche nel mondo a cui loro possono assistere. Il tuo scopo da DM è far esaltare i giocatori: dagli il palcoscenico. Appenderli al soffitto per costringerli a vedere il tuo combattimento non è una buona idea.
  18. Aggiorniamo le schede al secondo livello? HP medi, giusto?
  19. Amadeus Temo che non ci sia molto da fare per Amalia signora: era la donna dipinta insieme a voi nel grande quadro sopra il camino, nella stanza con il piano? Abbiamo trovato il suo corpo e il suo spirito, sembrava non sapere cosa fosse successo, ci ha solo chiesto se sapevamo il motivo di quello che è successo... "perché?" è stata l'unica cosa che ha detto, oltre al vostro nome, credo vi cercasse.
  20. Wunama Corro verso Dallarm, mentre la sua vita scorre come sabbia tra le dita, e mi lancio su di lui, incurante dei cultisti che si allontanano. Dai amico, hai combattuto benissimo! Tutta Greenest esultava guardando lo scontro, li hai resi orgogliosi. La prossima volta lo sconfiggerai! Cerco di stabilizzare le ferite del dragonide con risolutezza, senza smettere di guardarlo negli occhi.
  21. Ah, mi son dimenticato di scriverlo nel post, non edito che magari altrimenti lo manchi, va anche Wunama come "testimone" del duello insieme a Fortunato.
  22. Wunama Batto la mano sulla spalla del Draconide. Non posso togliergli questo scontro. Ho visto combattere Dallarm, è coraggioso ma è un novellino come tutti questi ragazzi... ed è anche ferito. Ricordati di prendere la pozione prima di scendere, devi essere al meglio. Guardo il mezzodrago: tempo fa ero molto brava a valutare i combattenti a prima vista, spero di sbagliarmi.
  23. A me sta divertendo molto, complice anche il fatto che per motivi RL ho sospeso da parecchio tempo il gioco in diretta, sia al tavolo sia su Zoom. Mi piace molto il gruppo: credo che il ritmo molto alto di risposte e il fatto che tutti i giocatori siano investiti e presi dal gioco aiuti a rendere l'esperienza divertente (finché reggiamo). Credo che come master stai gestendo molto bene lo strumento: anche se ho poca esperienza di PbF, e solo esperienze positive, devo dire che va avanti molto bene. Premesso che oltre a essere nuovo del PbF sono anche abbastastanza nuovo dei moduli di avventura ufficiali, mi piace anche il modulo, su cui in passato avevo letto opinioni molto negative. Ma onestamente questo inizio frenetico subito nel mezzo dell'azione mi è piaciuto molto. Crea subito una motivazione forte per legare insieme come gruppo e per investigare il culto. Credo sia molto adatto per un gruppo esperto di GdR -- un gruppo alle prime armi può risultare confuso su cosa sia un GdR da questa serie infinita di combattimenti -- ma magari non espertissimo dell'edizione -- perché ti da modo di capire bene il combattimento e, probabilmente, passare al secondo livello. Ed è stato molto divertente. Anche questo colpo di scena finale, con la scelta etica se andare a combattere il campione, è riuscito bene. Non so se hai adattato in qualche modo il modulo, ma secondo me come inizio ha funzionato bene.
  24. Eh, sarebbe ottimo, Wunama è coraggiosa ma io no!
  25. Wunama L'urlo ritmato mi martella l'anima stanca. Vado al muro, e osservo la linea di assalitori. Mi scopro a battere il piede a tempo... Lang-de-dro-sa... è davvero poderoso. Sembra un guerriero esperto, con un fisico possente a supportare tecnica. Forse avrei potuto batterlo 50 anni fa, ma non ora, e sicuramente non con una spada che mi ha trapassato il fianco poche ore fa. Ma sono vecchia, e i prigionieri giovani. Guardo il governatore e gli altri. Non voglio esigere onori che non mi spettano, e sicuramente è pieno di guerrieri a Greenest che andrebbero ad affrontare il campione. E, onestamente, quasi tutti farebbero una figura migliore di quella che farei, perché mi reggo in piedi solo perché il vento non spira troppo forte, e ho perso molto sangue. Ma, onestamente, non credo ci sia qualcuno a Greenest che potrebbe vincere. Se preferite qualcuno di sacrificabile, posso andare io: ho un'età e ho vissuto la mia vita. Sospiro, guardando il draconide, ma poi guardo i bambini e la donna, e mi convinco: i miei sono grandi, ma ricordo bene quando avevano quell'età. Come volete. Dopo qualche secondo aggiungo verso gli altri Cosa dite che sia un sanguesporco?
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