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MattoMatteo

Circolo degli Antichi
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  1. MattoMatteo

    Rahasia

    Rurik "O ti arrendi con le ossa sane, o ti arrendi con le ossa rotte... a te la scelta!" intimo duramente al tizio, affiancando Friedrich.
  2. Rispondo per me: le capacità razziali (velocità, resistenze, scurovisione, trucchetti "gratis", eccetera) non spingono verso la scelta di una o più classi, quanto lo fanno i modificatori alle caratteristiche. Imho, ovviamente.
  3. Ma infatti ho detto che me lo ricordava "da un certo punto di vista", non che era identico. Solasta mi ricorda Eye of the Beholder per il fatto di gestire un gruppo di 4 pg, e per il fatto che (torno a ripetere: "SE" ho capito bene) il movimento è a quadretti e turni. Soprattutto quest'ultimo punto mi interessa, perchè significa che devi guidare i pg usando l'intelligenza, invece che la velocità nello smanettare sulla tastiera (cosa in cui io sono negato, ecco perchè certi videogiochi, anche basati su D&D, non mi piacciono).
  4. Concordo al 200%! Gestione di un'intero gruppo di 4 pg, movimento tattico (che, se non ho capito male, dovrebbe essere "a caselle" o quasi, e a turni), uso di tutto il regolamento di D&D5 ed... non sono un grande fan dei videogame, ma questo mi piace parecchio! Da un certo punto di vista mi ricorda il vecchio "Eye of the Beholder" (io ce l'avevo sull'Amiga 500), ma con tutto il bonus dei miglioramenti tecnici ed estetici di 30 anni di evoluzione dei computer.
  5. Tholin "Credo che sia la cosa migliore; se la legassimo in mezzo o a poppa, la Incubo si metterebbe di traverso, facendo rallentare la Cercascogli... o, peggio, imbarcando acqua e affondando!" dichiaro ricordando un pò delle cognizioni nautiche che avevo ascoltato negli anni passati.
  6. Articolo molto interessante, che abbraccio in pieno (tra l'altro ero stato proprio io a segnalarlo tempo fà, in seguito alla lamentela di alcuni utenti del forum -che condivido!- sul fatto che gli articoli di Zambrano spesso non erano interessanti). I modificatori razziali mi erano sempre parsi poco utili; lo erano persino nel Becmi e in AD&D, in cui le caratteristiche erano create col metodo "3d6 in serie" (anche se AD&D 2ed aveva introdotto il "4d6 scartando il minore e mettendo a piacere") e non variavano; da un certo punto di vista erano più "realistici" (per me, almeno) i minimi e massimi razziali alle caratteristiche. Nella 3° edizione erano praticamente inutili nella migliore delle ipotesi, e dannosi nella peggiore; inutili perchè un +/-2 ad una caratteristica diventa irrilevante, quando puoi portare una qualsiasi di esse a valori e 3 cifre (ok... non 3 cifre, ma quasi!); dannosa perchè porta a scegliere sempre alcune combinazioni razza-classe. La 4° continua il trend della 3°, al punto che nella descrizione di ogni singola razza ci sono scritte anche le classi migliori con cui combinarla! La 5° ha il vantaggio di togliere finalmente il malus, e il limite di 20 alle caratteristiche rende più rilevante (almeno all'inizio) quel +2/+1; ma, d'altro canto, col fatto che il 20 può essere raggiunto da ogni razza, alla lunga rende poco diversificante le varie razze... cosa che potrebbe essere risolto col ritorno dei minimi (anche se, tra metodo casuale -4d6 scartando il minore e mettendo a piacere- stringa standard e buy point, è pressochè impossibile che entrino in gioco) e massimi razziali (tipo che i mezzorchi possono arrivare a 21/22 di For, i nani a Cos, gli elfi a Des, eccetera). Inoltre ha sempre il problema di rendere "più appetibili" certe combinazioni razza-classe, e meno altre.
  7. Piccola nota a margine: è esattamente lo stesso motivo per cui, con l'avvento dei cannoni al posto delle catapulte, le mura delle città e delle fortezze passarono da alte e dritte (così) a basse ed angolate (così).
  8. Sono stato molto indeciso se postare quanto segue quì o nella sezione "Prosa e Poesia"; poi, alla fine, ho deciso per quì per due motivi: non è un testo in prosa (nè tanto meno in poesia!), è semplicemente un "sogno" che ho fatto questo pomeriggio mentre facevo un pisolino. pur non essendo esattamente uno spunto, potrebbe esservi trasformato da gente più sveglia e abile di me... è l'idea di base di questa intera discussione! Un giovane eroe affronta varie avventure, sconfiggendo nemici sempre più potenti; un giorno trova e salva un bambino, lo alleva e lo allena a combattere; quando il bambino è diventato un giovane uomo, i due si separarano e vanno all'avventura in luoghi diversi. L'eroe, che pare non invecchiare, viaggia per il mondo affrontando sfide sempre più grandi, divenendo famosissimo; varie volte incontra ed aiuta il suo vecchio amico (l'ex bambino), che prima lotta per salvare il regno in cui abita, poi ne diviene re, e infine lotta per proteggerlo dai pericoli; alla fine della sua vita il re, che ha reso il regno un luogo sicuro, prospero e felice, giace sul suo letto circondato dai suoi amici e familiari; il suo unico rammarico è l'assenza del suo amico, il famoso eroe. La gente al suo capezzale mormora tra se che una persona del genere non esiste; per quanto il suo nome sia famoso nel mondo, nessuno pare averlo mai incontrato di persona; persino i presenti, che dovrebbero averlo conosciuto, affermano di non averlo mai visto; l'eroe, dicono, sarebbe solo una mera fantasia del re. All'improvviso un clamore dall'esterno attira l'attenzione di tutti: dalle porte principali della città, è appena entrato il famoso eroe! Avanza a piedi, con passo deciso ma senza fretta; indossa abiti e oggetti di foggia comune, ma che sono così puliti da sembrare quasi scintillare. Pur non avendolo mai visto, tutti sembrano istintivamente sapere chi è, e si spostano per lasciarlo passare mormorando meravigliati, gli occhi sgranati dallo stupore, mentre il giovane eroe avanza in silenzio... i suoi occhi sono puntati sul castello, uno sguardo al contempo gentile e deciso. Le guardie alle porte del castello abbassano il ponte levatoio e alzano la saracinesca, senza che nessuno osi obiettare, spinti da un'impulso che non sanno spiegare nemmeno a se stessi; gli incantesimi dei maghi di corte si dissolvono come fumo prima ancora di toccare l'intruso, senza che quest'ultimo faccia niente, lasciando gli incantatori tremanti di sgomento di fronte ad un fatto inaudito. Alla fine l'eroe entra nella stanza dove giace il re; i loro sguardi si incontrano, ed entrambi sorridono felici; nessuno dei presenti riesce a muoversi, . "Alla fine sei giunto, amico mio" mormora affannosamente il re. "Te lo avevo promesso, ricordi?" gli risponde l'eroe, avvicinandosi al letto; inginocchiatosi, prende tra le sue la mano che il re gli tende. "Abbiamo ancora molte avventure da vivere, non puoi rimanere a poltrire in questo letto". Appena l'eroe pronuncia queste parole, una scena sorprendente si presenta agli occhi dei presenti: nel letto non giace più un vecchio, ma un bambino! L'immagine dura solo un'attimo, una frazione di secondo; il tempo di sbattere le ciglia, e sia l'eroe che il bambino sono improvvisamente scomparsi, senza rumore, come se non fossero mai stati lì... tutto ciò che resta è il re, finalmente morto, con un sorriso soddisfatto sulle labbra; nessuno degli incantesimi di divinazione riesce a dare risposta su cosa sia effettivamente avvenuto. Negli anni che seguono, si diffonde una strana storia: l'eroe adesso avrebbe uno scudiero, un bambino abile quasi quanto il suo mentore, e che come lui apparentemente non invecchia; la leggenda delle loro gesta si diffonde a macchia d'olio, benchè nessuno paia averli mai incontrati di persona. P.S.1: nel mio sogno il punto di vista è quello dell'eroe, che quando incontra per l'ultima volta il re, si rende conto di essere stato effettivamente solo un sogno di quest'ultimo, persino nel periodo antecedente all'incontro col re da bambino; l'eroe sarebbe l'eroe "ideale" che il bambino sogna di diventare, basandosi sui racconti di vari eroi, reali ed immaginari, di cui ha sentito parlare. Nel sogno non è chiaro se in un qualche momento l'eroe diventa "reale" o meno, e cosa ne è di lui alla morte del re. P.S.2: prima di metterlo per iscritto, pensavo che il sogno mi fosse stato ispirato dal manga "Eat Man" che avevo recentemente riletto; solo scrivendolo mi sono reso conto di essere stato ispirato, probabilmente, anche dal racconto "La ricerca di Iranon" di H.P.Lovecraft.
  9. Dakkar "Mi spiace Neroon ma, se ti fossi presentato al suo cospetto dopo essere stato ucciso da dei goblin, temo che Tempos al massimo ti avrebbe riso in faccia! Aspetta almeno di essere ucciso da un troll, una bulette... o magari un drago! Allora si che il tuo dio ti accoglierà come un valoroso!" lo incoraggio.
  10. MattoMatteo

    Rahasia

    Rurik Mi gratto la zucca, con le sopracciglia aggrottate. "Se lì c'è un tempio o qualcosa del genere, magari ci troviamo Rahib..." rifletto.
  11. Dakkar "L'unica cosa di un certo valore che ho trovato è questo cofanetto" dico portandolo vicino agli altri, e aprendolo in modo da far vedere le monete. "Io dico di portarci via questo, andare a prendere Sildar come da accordo con l'altro goblin, e andare via da quì; appena siamo a Phandalin, dove eravamo diretti, ci inventiamo qualcosa per ritrovare anche Gundred" propongo. Poi, come un ripensamento, prendo la seconda boccetta e me la infilo in tasca. "Sono quello più malridotto, quindi se dobbiamo combattere me la bevo io, altrimenti la diamo a Sildar" taglio corto.
  12. Tholin Ci rimugino un'attimo su. "In effetti, facendoci trainare, TECNICAMENTE non saremmo su una proprietà della Loggia, quindi nemmeno Kerberos potrebbe obiettare!" Guardo Raftal "Proviamo prima l'idea di Elle, penso sia più sicura" @tutti
  13. Tholin "L'idea è buona, ci permetterebbe di non rimanere indietro o di perderli, ma... legarci come?" chiedo a Raftal. 'Intendi nuotare fino a loro, per legare una cima?' gli domando telepaticamente.
  14. Per me stà bene; come Raftal, Tholi si limita ad eseguire gli ordini.
  15. MattoMatteo

    Rahasia

    Rurik "Aspetta, proviamo a capire cosa c'è dietro le altre porte" suggerisco a Caldor, vedendo Egoril mettersi in ascolto.
  16. Dakkar "Beh, di sicuro Neroon ne ha bisogno adesso, se non vogliamo caricarcelo in spalla, per portarlo via!" faccio notare con tono piccato.
  17. Scusate, ma non l'ho capita... Ha a che fare con la battuta "cazza la ranza" (anzi, "c@zzi la randa" come dice in un film di Fantozzi)?
  18. Secondo me bastano i termini marinareschi: eccone un'elenco.
  19. Ho appena riguardato il mauale, e hai ragione tu... scusate tutti.
  20. Scusate, volevo rispondere prima, ma ho perso tempo ad asciugare tutta la bava che mi è colata dalla bocca alla vista di questa roba! 😅 E poi la gente si chiede perchè Eberron è la mia ambientazione preferita.
  21. Si, giusto, scusa... anni di abitudine con le edizioni 3/4/5 mi hanno un pò confuso. 😉
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