Guarda, premetto che sono, almeno in parte d'accordo con te.
Non amo le ambientazioni troppo dettagliate (tipo i FR della 2° e 3° edizione), visto che rischi che, per poterci giocare bene, di comprare millemila manuali diversi (alla stregua dei fumetti della Marvel o della DC); ma mi piace l'idea di un mondo ben dettagliato, in modo da renderlo "reale".
Detto questo, bisogna tenere presente due cose:
fin dal principio, dietro richiesta dei giocatori, i creatori hanno deciso di far uscire pochi manuali l'anno, per evitare l'effetto spam che era avvenuto con la 3° edizione; questo significa che, a meno di non far uscire manuali di una sola edizione, è naturale che tutte le ambientazioni siano "sotto-rappresentate".
D&D non ha un'ambientazione "base", è fontada sul multiverso, quindi gli autori devono alternare uscite di ambientazioni diverse.
Ecco spiegato il "piano editoriale" che non capisci.