Moorcock è particolare, anche a me non ha esaltato, ma ha saputo utilizzare un personaggio decisamente atipico nella sua saga. I suoi romanzi perdono di spessore perché nati da racconti.
Gli autori che hai citato li ho letti tutti, anche la Troisi, ma sono autori mediocri rispetto ai nomi che ti ho citato io. Jordan con la Ruota del Tempo ha creato una delle saghe fantasy più epiche di sempre (benché un pò lenta), Martin una delle più reali, dove finalmente ogni personaggio agisce in maniera coerente e sensata e se hai trovato Dragonlance piena di colpi di scena, allora con Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco rimarrai a dir poco allibito ed entusiasta. Provo profonda ammirazione per la Weis sia chiaro, l'ho anche conosciuta personalmente a Lucca anni fa ed è una persona squisita, ma Dragonlance è frutto di sessioni di D&D, è una sorta di buona introduzione a questo genere letterario. L'unico personaggio un pò curato è Raistlin e poi Tas, gli altri sono veramente poco curati e stereotipati.
L'unico merito di Salvatore è di saper descrivere in maniera molto dettagliata i combattimenti e aver prodotto la prima Trilogia sui Drow che è effettivamente una saga abbastanza interessante. Il resto è pura banalità