Mi rende particolarmente perplesso il punto 6. E' un invito a far sentire il master, come dice The Stroy, un insegnante di sostegno per alunni deficienti, e il giocatore "PP" come quello ancora più deficiente, perché deve volontariamente sottostare al railroading del master:"che senò è brutto che camminiamo e incontriamo delle persone e non succede mai niente, e la trama non scorre, quindi meglio abboccare a ciò che dice il png *******-manipolatore del master". Non mi sembra una soluzione al problema (sempre che ce ne sia uno da risolvere) ma piuttosto un blando palliativo.
La regola generale è che il master decide le restrizioni, comunicandole prima. Se disgraziatamente non aveva previsto qualcosa, aggiusta il tiro posteriormente, sempre ammesso che sia una questione di combinazione game-breaker (stile Pun-Pun) e non una mera faccenda di PP/ottimizzazione.
Il compito del bilanciamento spetta al master, non al giocatore che "acciderbolina è troppo forte per le mie avventure!"; delegandogli il ruolo di "master in seconda" non si fa altro che far fare due palle tante al giocatore "PP", e far sentire degli idioti gli altri giocatori (che, se non hanno il cervello pieno di polpette, lo capiranno entro tempo ragionevole).
Straccerei senza problemi tutta la lista e la ri-scriverei daccapo, ma dal punto di vista corretto: quello del DM.