Non andiamo a fare disquisizioni sull'etimo, ci stiamo concentrando su ciò che rappresenta il ranger in un contesto gdr fantasy alla D&D.
Il fatto che abbia ottenuto quello stile di combattimento (a due armi) è sintomo solo di quanto sia appropriato per un ranger. Sufficientemente tecnico, ma non impossibile da padroneggiare, e che richiede grossa mobilità per funzionare al meglio.
Se Drizzt avesse combattuto con un'ascia bipenne o a mani nude, dubito che lo avrebbero applicato al ranger.
Sì ma dev'essere in linea con quanto rappresenta il ranger, non con ricerche filologiche, ma con quanto "ci azzecchi" con la classe in questione. Un ranger, per sua natura, non è tipo da attaccare brutalmente il suo avversario. E' selvatico, di solito, ma non un barbaro. E' quindi più utile all'economia del ranger fiaccare l'avversario che non sopraffarlo a botte da orbi.
Non capisco cosa ci sia di bruto nell'usare la lancia. Se vuoi puoi spiegarlo.
Il concetto di "ranger cacciatore di taglie" è già nel patrimonio collettivo da lungo tempo, non è invenzione di Pathfinder. Per essere precisi, la parola anglofona più corretta per definire questo tipo di ranger è "Stalker". E c'era già come sottoclasse del ranger in Baldur's Gate 2. Lo stile collo stocco è già proprio del rodomonte, estenderlo al ranger saprebbe di déjà vu.
Lo stile del cavaliere, proprio perché è del cavaliere, trova riscontro solo se avesse qualcosa in comune col fantasy (il ranger modello cavaliere).
Siccome non ce l'ha, è uno sforzo inutile appiccicarcelo a forza.
Non hai ancora spiegato perché lo dovrebbe fare il ranger, il combattimento a mani nude, visto che c'è già il monaco (stesso discorso per quello del rodomonte).
Per quanto riguarda il "tiratore": la parola "cecchino" non è limitante, in quanto si confà più a un ranger (che in genere si mimetizza) che non a un tiratore di precisione comune.
Nessun odio per l'affiancamento di "altre opzioni". Ma mi riservo il diritto di dirti la mia opinione, in ogni caso.