Non passa giorno senza che pensi a tutto questo.. in realtà non passa neanche un momento, a dirla tutta.. avrei svariate ragioni per potermi considerare felice, ma non lo sono. Non adesso e non più, non così. Non ci riesco.
Anni fa, durante un momento di crisi, ho deciso che avevo già perso troppo tempo e ho cercato di vivere senza rimpianti, ma con una marea di rimorsi. Ora la cosa si è accentuata, perché per la prima volta sento di aver mancato l'obiettivo: di rimpianti ne ho, e ne ho tanti.
Me l'hai fatto capire tu, boss, anche se non nel modo che speravo. In effetti, preferirei non averlo capito se questo implicava potersi rivedere.
Prima del Cungi ho avuto una botta creativa incredibile, ricordo una tua frase: "dimmi cosa prendi per essere così lanciato, che te la fornisco a mie spese".. e io, solito ca**one, ti ho risposto con un doppiosenso, tanto per cambiare. Ma non era la gnocca a lanciarmi, era la fiducia, erano le parole dette e ascoltate, era la mano che mi avevi teso.
Poi, il deserto.. sono andato avanti per inerzia qualche giorno, e poi un mese di nulla, ho riniziato a usare la tavola solo l'altro ieri, vedendo finalmente il tempo che stavo perdendo.
Non voglio più rimpianti, voglio finire le cose che ho iniziato, voglio sentirti commentare quello che esce dai miei fogli, anche se solo nella mia testa, voglio fare e dire "almeno c'ho provato" in caso fallissi.
Forse anch'io assurdamente spero di svegliarmi e vederti connesso, ma forse aveva ragione quella persona che mi ha detto "è come se si fosse preso una lunga vacanza, lo rivedrai".
Beh allora goditi la vacanza, boss.. anche se è arrivata dannatamente troppo presto, ti meriti il migliore dei posti.
Non smetterò mai di esserti grato per tutto quello che hai fatto per me.