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no, non basta l'età e l'interazione con strike. Deve esserci altro.
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software Vorrei togliere la voce ad una canzone
Merin ha risposto alla discussione di Mefistofele in Videogiochi e Informatica
Hai ragione, meglio senza parole ( o meglio urli incomprensibili che rovinano la musica). Comunque la base è musica tradizionale irlandese. Ne troverai a pacchi di tale genere, non cantata, senza andar a cercar difficoltà cercando di togliere la parte cantata (si fa per dire) in questa canzone. Magari ne trovi una versione solo musicale su youtube Comunque basta che cerchi musica tradizionale irlandese e troverai anche gruppi che la fanno con strumenti ellettrici/elettronici e grintosamente rock come questa. ciao EDIT: Ho ritrovato una musicassetta (mi pareva di averne due...cercherò) di un gruppo che ascoltai tanti anni fa in un locale. Mi piacquero e comprai le loro musicassette. Musica tradizionale irlandese/bretone con strumenti moderni e tradizionali e per la maggior parte senza parte cantata. Credo che potrebbero piacerti ma la brutta notizia è che non ho trovato alcuna notizia né sui motori di ricerca né su youtube. Il fatto che fosse tutto materiale autoprodotto non aiuta. Certo....all'interno c'è un indirizzo per contattarli, ma non di posta elettronica. Solo indirizzo fisico e numero di telefono, credo in Francia. Sebbene inutile ti lascio scritto il nome del gruppo e dell'album che sto testé ascoltando: Gruppo: LTS Album : Pu Wong PS: grazie di avermi fatto ripensare a loro come associazione di idee, mi sto veramente ri-godendo la loro musica. Spero di ritrovare l'altra cassetta -
Io non dico più nulla sennò finisce che mi si chiede chi vinceva a SKAT fra me e Mozart (per la cronaca Wolfy era una schiappa a carte)
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Si, ma vista la palese ignoranza delle regole di lep e DV aggiuntivi, mi sorge il legittimo dubbio che i suoi amici in realtà hanno fatto qualche errore di composizione, come ad esempio avere calcolato solo il + qualcosa e non i DV da mostro che levano livelli di classe personaggio
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ehm...no Comunque l'idea da te espressa ed evidenziata in neretto è certamente interessante
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Se l'oggetto (o l'arma) è addosso o in mano al pg il tiro salvezza lo fa lo stesso. Se poi è magico c'è anche un tiro sulla resistenza incantesimi. Così da descrizione sul manuale. L'unico modo per non permettere all'avversario un Ts è lanciarlo su un oggetto NON in possesso o addosso al PG.
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E un semplice anello del controincantesimo? 4000 monete oro e via la paura.
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...e si dice male. L'attesa snerva e basta, soprattutto l'attesa di una cosa non cercata ma proposta. O ci dici per cosa ti servono le opinioni, e se è nelle nostre possibilità, te le forniamo, o attendere e parlare a vuoto di una cosa che non conosciamo e di cui, perdona la franchezza, non sappiamo neanche (non conoscendola) se ci interessa o meno, è poco costruttivo. Preferisco leggere un saggio sul mirmecobio.
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Mi sa la seconda che hai detto. A me, per ora, non l'ha mai fatto.
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WOW ...e io pensavo ai miei giochi di bambino che con matite e fili elettrici per fare archi voltaici fosse pericoloso.
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Prrrrrrrrrrrrrrrrrr comunque Ramsete II era alquanto lunatico. Sai le scenate con Nefertari? Una volta lei gli ha tirato un piatto, lui si è spostato e ha preso in pieno lo scriba. Dovevi vedere che sgorbi ha iniziato a scrivere quel poveraccio. Con Ramsete che gli diceva " eccheccazzo scriba, non si capisce nulla di quello che scrivi, sembrano geroglifici"
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Ragassuoli..la ascoltavo e la cantavo suonando la chitarra quando ancora voi ciucciavate il latte dal biberon. Mi fa piacere che lo apprezziate Gatto Stefano ha fatto molte belle canzoni. Unica pecca (dal mio punto di vista), il suo cambiare vita a causa della religione. http://it.wikipedia.org/wiki/Cat_Stevens
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Sbagliato sito? Comunque, come per tutte le armi naturali, effettuerà l'attacco con il morso dopo gli attacchi armati e con -5 al tiro per colpire rispetto al BAB, e applicando metà bonus di forza ai danni (attacco secondario). Se invece attaccasse solo col morso userebbe il bab pieno e il bonus di forza completo ai danni (attacco primario)
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Con una presentazione del genere non ci avrei creduto manco fosse stato il 23 di gennaio
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1000 idee e consigli per creare e interpretare un PG (6)
Merin ha risposto alla discussione di Krinn in D&D 3e personaggi e mostri
Quale parte del MANUALE che ho citato non ti è chiara? A parte le battute, mi pare, se non ci si vuole imbarcare in home rules a tutto spiano, che le cose siano semplici e chiare. Perdere la memoria è una bruttissima cosa...pure in D&D -
1000 idee e consigli per creare e interpretare un PG (6)
Merin ha risposto alla discussione di Krinn in D&D 3e personaggi e mostri
Nella mia scheda della pixie ladra ho gli effetti delle frecce della perdita della memoria. Dal manuale dei mostri 3.5, pagina 232. Alla voce "pixie" -
[Recensione] Alan Lee "Il Signore degli Anelli. Schizzi e bozzetti"
Merin ha risposto alla discussione di dreamworker in Disegni e Illustrazioni
e perché? Era giusto il primo. Chi ti ha detto che costa il doppio? http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-lee_alan/sku-12180079/il_signore_degli_anelli_schizzi_e_bozzetti_.htm -
Qualcuno sa perché né vlc né gstreamer su ubuntu mi legge i sottotitoli con estensione ".ssa"? grazie
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fiction La mia lettura del momento
Merin ha risposto alla discussione di Aerys II in Libri, fumetti e animazione
Finito "Musashi" Mi appresto ad iniziare "l'universo in un guscio di noce" di Stephen Hawkings -
Riflessioni sul QUI ed ORA (era ora...
Merin commented on daglator's inserzione blog in Blog daglator
La gente ha paura di non aver vissuto se non si può rivedere o non può rivedere le esperienze fatte. Inoltre c'è la psicosi del "se non ho foto/video non mi credono". Ormai la gente ha bisogno di prove per avere le prove di aver vissuto. -
Riflessioni sul QUI ed ORA (era ora...
Merin commented on daglator's inserzione blog in Blog daglator
ti sei legato al dito il fatto di non essere andato al concerto dei judas? E cosa dovrei dire io che i Judas Priest li ho visti dal vivo a Firenze nel 1988? -
Allora facciamo chiarezza. Non sto dicendo che non voglio imparare gli "alfabeti giapponesi", sto dicendo che , soprattutto a breve termine, per incominciare ed avere la possibilità di poter comunicare con gli indigeni facendo un viaggio in Giappone, imparare anche gli ideogrammi, mi pare inutile. Raffrontando il tutto alla musica sto cercando di imparare la chitarra (accordi, scale, barrè) senza imparare, all'inizio, a leggere un pentagramma. Se qualcuno ti insegna gli accordi, dopo un paio di mesi se ti eserciti ,puoi andare a "strimpellare" la chitarra con gli amici e accompagnarli durante il canto. Se l'insegnante pretende di insegnarti prima a leggere e a costruire gli accordi in base allo studio della teoria, dopo due mesi sei ancora là che fai "dooooo do, reeeee reeeee ree, miiiii...." agitando la manina e senza tenere la chitarra in mano. Più chiaro ora? Oltretutto ad uno che già suona la chitarra " ad orecchio" conoscendo note ed accordi sulla tastiera un domani gli puoi dire: "sai il sol minoire che fai in quel modo? Ecco sul pentagramma si scrive così"...e tu sai già anche di cosa sta parlando. A imparare le note sono in tempo dopo, ADESSO VOGLIO PARLARE E COMUNICARE, m'importa sega del resto. I puristi, a quanto mi ha detto il moroso di un'amica che tre volte l'anno viene spedito in Giappone e lui lavora per una azienda giapponese, sono in primis i giapponesi che legati agli schemi ed alle regole come sono, non ti insegnano se non con il loro metodo, ovvero dall'inizio e con l'alfabeto. Trovare un "occidentale" in zona che conosca bene il giapponese è difficile, trovarlo anche con l'intenzione di insegnarti..... Prossima mossa alternativa è di rivolgermi a qualche scuola di lingua e se anche loro mi dicono che non esistono corsi "solo per comunicare" ,contattare uno degli insegnanti e chiedere i costi per farmelo insegnare così. Quindi aggiungi una riga alla lista: - si studio giapponese ma... ... non te lo insegno se non hai intenzione di cominciare dagli ideogrammi.
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Io non sto dicendo di imparare male una lingua. Io dico solamente che parlare. per esprimere con cortesia la problematica delle pipì notturna, sia più importante che saperlo scrivere o leggere. Considerando oltretutto l'estrema disparità di tempo che serve per imparare a parlare rispetto a leggere e soprattutto scrivere. A me piacerebbe andare prossimamente in giappone sapendo parlare e capire almeno un po', ma se continuerò a incontrare solo puristi dell'insegnamento (che oltretutto comunque sparano la sentenza di come si dovrebbe insegnare il giapponese e quando gli chiedi di insegnartelo non lo fanno) dovrò trovare un altro modo, sperando di trovarlo.
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L'unica cosa che so dire in giapponese e la scrivo pure sbagliata oltre che traslitterata. @Aerys: dopo varie consultazioni alcuni hanno appoggiato il mio pensiero, ovvero che a parte saper distinguere per iscritto sulle porte "bagno maschile" da "bagno femminile" e "bagno" da "cucina" per evitare di pisciargli nell'acquaio di notte, la cosa importante è poter comunicare conle persone. Le difficoltà sono : trovare una persona (visto che i giapponesi si rifiutano di insegnarti così) che sappia bene il giapponese: trovare tale persona disponibile ad insegnartelo e a farlo in maniera seria e continuativa.
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Ecco,giusto. Ciò richiama alla mia mente uno dei motivi per cui odiavo la quasi totalità degli studenti dell'Accademia di Belle Arti e sono finito a frequentare SOLO (io al primo anno), una del secondo, due del terzo e uno del quarto. Ad una domanda del professore, fatta a sezione unita agli studenti di tutti e quattro gli anni,riguardo alla pittura, nessuno e ripeto NESSUNO seppe rispondere. Al che il professore disse che tutti, anche quelli del secondo, terzo e quarto anno avrebbero dovuto ricominciare da capo. Ci fu la rivolta. Studenti di secondo anno che dichiaravano di aver trovato la loro strada nell'arte, studenti di terzo e quarto che "ormai erano artisti". Partiamo dal presupposto che la maggior parte delle persone presenti in quella sala, prima di iniziare l'accademia avevano fatto almeno 5 anni di scuola d'arte o di liceo artistico, ciò ovviamente era una aggravante. La rivolta ha prodotto i suoi frutti e ci è stato cambiato insegnante; Aggiungiamo l'idea di alcuni professori (non di tutti per fortuna ma non è una scusante per gli altri), di convincerci che tavolette e fili appesi, bacheche di legno comprate già fatte e riempite di dadi, bulloni e rondelle o tele bianche tagliate fossero arte, e capite il perché abbia abbandonato tale mondo. La poesia adolescenziale per rimorchiare, ripeto, può anche andare bene, basta che ci sia l'intento a migliorarsi e per farlo bisogna studiare. Aggiungo anche un'altra cosa che forse vi è sfuggita. Non è detto che anche studiando si componga arte. Un orafo, studia la tecnica e crea gioielli, non è detto che sia un artista, magari sarà un bravissimo artigiano. CI sono milioni di artigiani, ma di Benvenuto Cellini, o pari a lui, ce ne sono pochi. Quindi non solo per comporre poesia si dovrebbe studiare, ma tale studio non ti assicura nemmeno di fare poesia. Che rompiscatole che siamo eh? Questa è una saliera : http://graphics8.nytimes.com/images/2008/02/17/weekinreview/theft-7.jpg Ah...per chi se lo fosse chiesto la domanda a cui nessuno rispose in accademia fu: "che differenza c'è fra tono e timbro di colore?" Domanda peraltro da fare anche agli studenti del conservatorio dato che l'arte ha preso in prestito dalla musica tale terminologia. Ad uno studente di pianoforte del 10° anno che non sapesse la differenza fra tono e timbro non fareste ricominciare tutto da capo? Che cosa ha fatto fino a quel momento non conoscendo le basi? Dopo questa ennesima prolissa risposta, con la consapevolezza che il tredicenne scriverà lo stesso quello che vuole (giustamente) e chi supporta teorie "autodidatte" continuerà a sostenerle ( non ho mai detto che dadaismo, cubismo e correnti contemporanee non siano arte tout cour, per puntualizzare ), ritengo di potermi ritirare.