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Anatra di Gomma

Circolo degli Antichi
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  1. Cosa cosa cosa? Vorrei riportare un po' di cose, ma sarebbero troppe...Voi mi state dicendo che un pg con voto di povertà, e quindi con una motivazione più che valida grazie a interpretazione e a bg, si dovrebbe stare li a scervellare se prendere una pozione per evitare di morire, o caricarsi un compagno sulle spalle con oggetti magici?! :banghead: Ma questo non è ruolare un pg, questo è opportunismo!!!! Come si fa dico io, a pensare ad un pg solo con le regole? Come si fa a distruggere l'arte suprema del gioco di ruolo, che è appunto evadere dalla realtà per 3 o 4 ore, dimenticandosi di tutto, ma calandosi all'interno di un mondo fantastico, D&D o non D&D che sia... Inoltre non dimentichiamo che, seppur un gioco con regole ben precise, è sempre un mondo, e come tale è soggetto agli uomini ed alla loro mentalità...nel senso, se un pg con voto di povertà prende in mano dell'oro, oppure un'arma, non scende la divinità a fargli il c**o perchè ha violato il voto... Cercate di immaginare se esistesse veramente, cercate di pensarlo all'esterno del gioco, quasi paragonabile alla realtà..... Se un pg con voto di povertà, mette a rischio il voto, ma magari per fare del bene a qualcun altro, o per salvare un amico, può farlo. Se per salvare un amico, sono costretto a prendere una spada +1 e lanciarla all'interno di un sigillo di fuoco, lo posso fare, e lo devo fare!!!! FOrza, cerchiamo di essere meno regolisti e pensare più allo svolgimento reale, senza chidersi: "Ma se io sfioro con le dita l'elsa di un arma +1000000000, ma se io prendo una moneta doro da tera, ma se io che non posso caricare oggetti decido di caricare invece un compagno sulle spalle, ma se io....Insomma eh....
  2. :confused: :confused: Cosa? E perchè mai non avresti mai pensato ad un pg prima che creassero questo talento?! Cioè, mi stai dicendo che hai pensato ad un pg umile e povero solo perchè ora hai la possibilità di non essere troppo svantaggiato rinunciando a qualunque cosa?! Ma dai, se tu dici di farlo perchè ti piace questa idea, allora potevi farla benissimo anche senza il talento...il pg, deve essere povero, non perforza disarmato... :banghead:
  3. Beh, ma dato che di solito come paladino pensiamo al classico cavaliere senza macchia e senza paura, che vaga in giro per i reami facendo rispettare la legge e punendo i malvagi, credo che un paldino di una divinità non puramente buona, non esista... Comncordo con ma allora non si chiamerebbe più paladino. Potresti chiedere quindi al tuo master di crearti una classe che sia simile al paladino, magari che eccelga in qualcosa d'altro che non isa la bontà d'animo, e giocarla sotto un'altra divinità...e soprattutto non chiamarla poi PALADINO....
  4. Beh, non difficile neanche quello....mhm ho la vaga impressione di essere l'unico a interrpetare pg lb o cb... In effetti se mi chiedeste di interprerare un pg malvagio, nn ci riuscirei....
  5. Una cosa sola, per me non è sbagliato, ma la LEGGE DI MURPHY è potente.... la mia frase tipica, grazie all'incredibile "fortuna" che ho è: <<OK, adesso che ho raggiunto un nuovo livello mai raggiunto prima, posso anche morire...>> Scherzi a parte, è bello che i pg sognino sul loro futuro...il tuo compito è cercare di fargli capire, che le strade dell'eroe sono infinite, e la morte è sempre dietro l'angolo... Sono appunto questi bivi che impediscono ad ogni giocatore di prendere decisioni troppo a lungo termine.... Quindi, lasciali divagare, e non giudicarli più del dovuto... ;-)
  6. Beh, personalmente non credo che sia molto difficile, a meno che sono l'unico ad essere abituato ad interrpetare pg buoni, e non CM...o LM.... Si, chiaramente il mio era un esempio, ma i suoi dannetti li fa da subito, quasi come un'arma normale ai primi livelli, come un'arma normale nei livelli fino al 10, oltre il decimo danni più che rispettabili, e a livelli alti, beh, i d20 si sprecano.... Beh, una volta avuti, non è poi così immediato infrangere una promessa...insomma, se io avessi un pg con questo talento, punterei molto sul bg, e starei attento a come mi comporto (LB che sia...)
  7. Beh, inizio io allora, attualmente sto interpretando un paladino senza poteri, non decaduto o guardia nera, ma semplicemente senza potreri per una crisi interiore (i particolari li trovate nella sezione delle avventure..ho postato li il bg... e siccome mi ci sono voluti 3 post, non sto qui a rifarlo, vi incollo il link...) Beh, questo è il mio pg strano (si lo so, forse non è un granchè, ma ha il suo fascino)...a voi ora... Come promesso il link per saperne un po' di più http://www.dragonslair.it/forum/showthread.php?t=3546&page=2 ...sono curioso di leggere che strameberie avete in mano voi...ciauz:cool:
  8. Ricontinua (rinoncistava) E poi quest’elmo, ancora argentato e lucente, com’era il suo carattere prima...prima della sua di Scelta. Edhen è caduto nel sentiero parallelo, ed ora chissà dove si trova, chissà cosa starà facendo, se si ricorda ancora di me. Spero di si, così come io mi ricordo di lui, fiero e sempre allegro. Non voglio che passi alla storia come il cavaliere nero. C’è del buono in lui, lo si può quasi percepire, ma d’altronde tutti saremmo stati messi a dura prova se ci fossimo trovati nella sua condizione. Già, come dimenticarsene, il fratello, la sorella, Agis Naeil... brutto capitolo per la famiglia Alkar, ma che volle fermamente tentare di chiudere. Fallì nel tentativo di vendetta, perchè si sa che la vendetta è solo una maschera, uno scudo ove nascondersi, e non un metodo efficace per dimenticare, o per tentare di lenire la sofferenza. Il suo cuore ora è nero, ma sotto la coltre corvina, una luce di speranza. Così sarà ricordato con l’onore che gli spetta, tutti possiamo sbagliare e soprattutto cambiare... Un saggio diceva: «Non importa se nella vita cadrai svariate volte. L’importante non è evitare di cadere, ma è rialzarsi ogni volta!». Mhm ormai si è fatto tardi, è meglio che torni a seguire la mia pista. Ormai non sono molto lontano dal gruppo di avventurieri che stanno indagando sui Sette Petali. Queste strade, queste zone, mi ricordano tanto la strada per Kerendas, prima della svolta per quel misterioso villaggio. Già, il Side era stato chiaro, Avan era stato rapito da nemici che avrebbero potuto rivelarsi amici o viceversa. Quei versi mi rimbombavano nella mente lungo tutto il cammino. ...ogni metro che facevo verso l’agglomerato di case, era sempre più pesante. Arrivai dove l’immortale mi aveva descritto, ed entrai, con la spada sguainata e lo scudo imbracciato. Grazie ad una piccola gilda di ladri venni a sapere l’esatto luogo, e mai mi dimenticherò quella scena. Mercurio Van Tullipan si ergeva innanzi a me, con un sorriso sadico in volto. Mi disse, ...Tullipan: «Salve Quentin, vedo che sei uscito sano e salvo dal tempio. Li sul tavolo c’è la tua ricompensa...» Quentin: «Buonasera Mercury, non mi ingannerai ancora. Dov’è Avan?» Tullipan: «Ah, vedo che il Side non ha saputo tenere la bocca chiusa allora, beh, visto che ci tieni tanto a vederlo...» Dal soffitto scesero due gabbie di ferro. In una c’era Avan, imbavagliato e legato. Mentre nell’altra vi era una giovane e bella ragazza, che piangeva disperata. Sul pavimento, in corrispondenza delle gabbie, si aprirono 2 botole, con degli spuntoni affilati. Tullipan: «Beh, Quentin, diciamo che vedremo quanto è veloce un paladino di Martmaras...» All’improvviso le gabbie si sganciarono, e ancora il tempo sembro fermarsi, così come successe nel tempio. Mi ripassarono davanti tutti i momenti che avevo passato insieme al mio maestro, al mio amico. Mi chiesi cosa avrebbe voluto che facessi, se avrebbe voluto essere salvato o che salvassi la ragazza. La decisione era difficile, e il tempo si rimise a scorrere. L’impulso dell’amicizia fu il più forte, mi lanciai disperatamente verso il mio maestro, in tempo per deviare la gabbia dalla buca, ma dall’altra parte della sala, l’urlo della povera donna, cessò immediatamente. Con orrore mi girai per veder parte della gabbia spuntare dal terreno. Corsi subito verso la ragazza, provai a curarla, ma non riuscivo, o meglio nessuna luce splendeva più dalle mie mani. Sentii un dolore lancinante al braccio, come di una bruciatura, e vidi i segni sull’armatura e sullo scudi divampare e diventare neri improvvisamente. Tullipan: «Tu e il tuo stupido credo. Vedi, scegli sempre la strada più difficile, ma se mi ascolterai divent....» Dalla porta dell’edificio entrarono delle guardie armate, probabilmente sapevano che forse era la sede di una gilda di ladri. Corsi verso Tullipan, o almeno cercai di sentire ciò che mi stava dicendo, ma una guardia si fiondò su di me e mi blocco. Prima che mi stordisse, riuscii a vedere l’uomo con la bombetta che scompariva assieme al suo assistente. Mi svegliai in una cella, disarmato. Insieme a me c’era Avan, che cercava di curare i tagli che mi ero procurato. Quando mi alzai, vidi una fasciatura sul mio braccio destro, srotolandola scoprii che il simbolo di Martmaras, il martello sacro, era scomparso, sostituito da una spessa coltre nerastra. In quel momento mi misi a piangere. Capii cosa fosse successo, capii perchè non ero riuscito a salvare la ragazza... Già, quanti ricordi, promesse infrante, impegni non mantenuti. Avan mi stette molto vicino in quelle ore di perdizione. La mia anima era ormai appesa ad un filo, stavo camminando sulla lama di una spada, o meglio stavo camminando sull’incudine di Martmaras. Egli avrebbe potuto schiacciarmi come niente. Avan cercò di consolarmi, cercò di farmi capire che nessun uomo può avere la pretesa di riuscire a salvare tutti e soprattutto non può evitare che i destini dei suoi amici non siano legati al suo. Dopo quasi un anno, passato a ricordare, a lavorare nella chiesa di Kerendas, successe qualcosa, qualcosa che non mi succede ormai da molto tempo. Sentii che tutto ciò che avevo passato forse era stato perdonato, sentii che la mia fede in Martmaras si era rinvigorita ancora di più, io sapevo, ne ero fermamente convinto: il Dio non mi avrebbe mai abbandonato. Ne andai a parlare subito con Avan il quale mi disse che le mie preghiere erano state esaudite. Potevo finalmente ritornare ad essere il Quentin McCloud di prima... ...pronunciò uno strano incantesimo, parlava di perdono, di aver espiato le mie colpe. All’improvviso, un’altra visione, come quella volta, quando ero sedicenne, ero disteso, circondato da un vortice oscuro. Sentii una voce ed una luce sfavillante penetrò le ombre e le distrusse. Pronunciò alcune parole, ma a differenza dell’ultima volta me le ricordai quando usci dalla trance: Quentin McCloud, tu non hai mai perso l’onore di essere un mio fedele servitore. Le mie effigi torneranno a marchiare il tuo cammino, e tu porterai giustizia dove c’è l’oblio, pace dove c’è la guerra, e amore dove c’è l’odio. Io, Martmaras, Dio del coraggio e dell’onore, ti concedo ancora una volta di trionfare sulle tenebre. Vai ora, sappi che non mi hai mai deluso. Io ti perdono Quentin McCloud... ricordati che la vera Promessa è quella che risiede nel cuore... Dopo essermi ripreso, parlai con Avan di ciò che avevo visto, eppure il ricordo dei miei amici scomparsi era ancora troppo forte. I simboli sacri erano riapparsi, così come lo sono ora, ma una patina nerastra li ricopriva. Quella patina che segnava il mio senso di colpa. Perdonato dal Dio, ma non ancora sicuro su cosa egli voleva esattamente da me, mi ripresi sensibilmente. Avan mi disse che ora l’unica cosa da fare era affrontare la vita giorno per giorno e riscoprire ciò che avevo perduto. Già, 7 anni fa... 7 anni passati molto velocemente. Quante vite che ho salvato, eppure i miei amici non mi hanno ancora lasciato. Beh, la mia storia è conclusa. Finalmente Avan mi ha dato delle precise indicazioni sul da farsi...
  9. Continua da sopra (non ci stava..) Il male e il bene sono come due sentieri che percorrono la nostra vita. Essi sono collegati in determinati punti del nostro cammino, fino alla fine dei tempi. Quando incrociamo queste intersezioni siamo messi più di ogni altra volta alla prova, e cadere nell’altro sentiero, più semplice e più allettante, è molto facile. Tuttavia, per ognuno di coloro che percorre il sentiero parallelo, le speranze di tornare sulla retta via ci sono. Infatti, anche se il nostro corpo passeggia sulla via oscura, la nostra ombra, o parte di essa è inevitabilmente sul sentiero della rettitudine. Inoltre bisogna ricordare che le strade per tornare indietro, le intersezioni, ci accompagnano lungo tutta la nostra vita... Sarei felice di scambiare una mia vita intera per poter stare con loro nuovamente, anche solo per un’ora. Mhm...Avan mi sgriderebbe se vedesse queste cose, devo concentrarmi su ciò che mi ha detto lui, ma come non pensarci...beh, non sarebbe giusto dimenticarli... L’ultima volta che li vidi stavo lavorando per gli osservatori stellari. Già, maledetta congregazione. A causa loro, o meglio a causa di un loro emissario finimmo in quel pasticcio nel tempio. Van Tullipan...ti troverò... Quante volte ancora adesso mi sveglio di soprassalto nella notte...era compito mio proteggerli, ma non l’ho fatto. Quante volte ne ho parlato con il mio maestro, il mio amico Avan... Il tempio elementale...forse, forse dovrei ricordare... ...eravamo appena sbarcati da una nave di pirati mercenari. Lo scopo della missione, affidatami dall’uomo con la bombetta, era di cercare delle risposte da un eremita che viveva appunto in quell’isola. Cercammo un passaggio attraverso la foresta e dopo ore e ore di ricerca silenziosa ormai al termine, trovammo uno stretto passaggio, come se fosse fatto apposta per non essere scoperto. Oltrepassata la fitta ed intricata boscaglia, ci ritrovammo in una radura. Un’enorme apertura nella montagna sorgeva davanti a noi, difesa da due enormi statue che cominciarono a muoversi al nostro arrivo. Essendo molto lente le evitammo e riuscimmo ad entrare nell’antro oscuro. Quello che apparve ai nostri occhi è impossibile da descrivere. Pareti lisce come una lastra di metallo si aprivano a destra e a sinistra. Una luce innaturale usciva dai muri, e sembrava di essere tornati indietro di secoli. Strane statue sembravano osservare i nostri passi e in tutto il labirinto regnava una strana pace. Dividendoci abbiamo scoperto la strada per arrivare al centro del dungeon e scoprimmo una cosa sensazionale: l’eremita non era altro che un Side, un essere celestiale mandato per proteggere l’umanità. Parlando con lui ci disse che era prigioniero e che l’unico modo per liberarlo era oltrepassare il tempio, che si estendeva su quattro livelli. Una volta liberato potevamo tornare da lui e ci avrebbe detto ciò che cercavamo. Accettammo subito, la nostra missione era troppo importante, ma l’attraversata del tempio si rivelò più difficile del previsto. Il Side ci consegnò una spada, dicendo che sarebbe servita per rompere il sigillo che lo teneva legato al piano materiale. Iniziammo così la camminata attraverso il livelli del tempio, ognuno dominato da una forma diversa di elementale. Terra, acqua, aria e fuoco. In ogni livello il peso della missione affidataci si faceva sentire sopra i nostri cuori. Il primo livello era vasto, le pareti non si vedevano. Un’arida distesa di terra e rocce si apriva all’orizzonte, ed una luce innaturale ci mostrava la via. Ci incamminammo lungo un sentiero quando subito venimmo attaccati...Bonfor, quasi in fin di vita, decise che era meglio non proseguire con noi, e disse di aspettarci in superficie, lasciandoci qualche oggetto che poteva tornarci utile. Scampati al pericolo dell’attacco duergar e dall’attacco a sorpresa di vari elementali che spuntavano dal terreno, arrivammo ai piedi di un’immensa montagna, dove avrebbe dovuto esserci il passaggio al secondo livello, ma ahimé era crollato. Barattammo così un enorme gemma in cambio di un tunnel che ci avrebbe condotto al secondo livello... Ah, che dolore lancinante, ricordare queste cose mi provoca un forte mal di testa. Ma devo continuare, forse ricordare mi farà passare la colpa che sento avvolgere il mio cuore. E’ come una nube nera che mi avvolge, come prima di diventare paladino, prima che Martmaras mi prendesse con se. Non devo dimenticare, Avan me lo ha detto: «Martmaras sarà sempre con te». Io lo so, non mi ha abbandonato, lui è qui e lo sarà sempre, ma come posso essere degno di portare ancora le sue effigi?! Così come sul braccio, i simboli sullo scudo e sull’armatura sono anneriti, solo un osservatore attento potrebbe riconoscere ciò che era disegnato, solo un occhio acuto potrebbe capire cosa sono veramente. L’incantesimo di Avan non ha funzionato, o meglio ha funzionato ma io non sono ancora pronto. So che Martmaras mi ha perdonato, ma io non mi sento degno di tornare a servirlo come facevo prima. Anche se un giorno, qualcosa cambierà. Questa missione mi aiuterà, come ha detto Avan. Comunque non mi dimenticherò mai di voi amici... ...Quentin: «Forza c’e l’abbiamo quasi fatta, il sigillo è proprio li davanti...Occhi aperti comunque!» All’improvviso una boato, la terra rossa come il fuoco si aprì davanti al gruppo. Delle fiamme alte tre metri, uscirono divampando tutto attorno, quand’ecco che tra le fiamme una figura si mosse. Era alta circa 3 metri e avanzava lentamente, facendo rimbombare la terra ad ogni passo. Dalle fiamme uscì prima un braccio, poi una gamba, ed infine un mostro apparve davanti a noi. Era un demone, una creatura infernale, evocata forse da qualche mago da strapazzo. Ora era li, impassibile, che si parava tra noi ed il sigillo. Nerelas: «Oh no, è la fine...» Reyott: «Lasciatelo a me..» Edhen: «Tu, vile creatura, cedici il passo o ne pagherai le conseguenze..» Quentin: «Insieme siamo arrivati qui ed insieme ti sconfiggeremo. Per Martmaras!!» Passarono pochi istanti, quando all’improvviso la creatura emise un urlo altissimo e si fiondò in avanti, caricandoci. Il primo che si mise davanti a noi per proteggerci fu Edhen, ma venne scaraventato via dalla spallata del demone. Ingaggiammo così un duro combattimento, quando all’improvviso la terrà tremò. Il demone ne approfittò per lanciare un incantesimo. Dalle sue mani esplosero delle vampate di fuoco che ci investirono in pieno. Nerelas: «Attenzione, spostatevi..» Ormai era finita, il nostro avversario era decisamente più potente; quando all’improvviso, una violenta esplosione fece cadere alcuni massi sopra la testa dell’essere, che per evitarli fu costretto ad abbassare la guardia. Era il nostro momento. Reyott: «Ahhhhhhhhhhh...ti staccherò la testa...muori!!!!!» Edhen: «Tu, preparati a scontare la tua pena...distruzione!» Quentin: «Ritorna negli abissi da dove sei uscita immonda creatura.» Reyott si lanciò in una carica disperata, io infusi tutto il mio potere, tutta la mia essenza nel colpo, Edhen invece si fiondò a testa bassa sullo stomaco del demone. Nerelas incoccò due frecce, una delle quali centrò l’occhio della creatura. Quando i nostro colpi la raggiunsero, emise un latrato e si accasciò a terra. Tutta la sala incominciò a crollare, evidentemente il potere che la sorreggeva, era cessato con la morte del demone. Ormai eravamo stremati, ma ormai il sigillo era li a portata di mano. Quentin: «Forza, al sigillo, presto!» Arrivammo al sigillo che la grotta incominciava già a crollare. Presi la spada e la infilai nell’altare. Subito il tempo si fermò per pochi istanti, tutto smise di tremare e ci fu silenzio, quel silenzio che si ode prima di ogni battaglia, prima di ogni evento catastrofico...L’aria si addenso e si fece improvvisamente molto calda. Un’energia strana mi scorreva nel braccio dove tenevo la spada. L’aria da calda, diventò gelida e all’’improvviso l’esplosione. Di nuovo il tempo si mise a scorrere...Mi ritrovai con la spada in mano, ma all’aperto, solo, poi il buio... Dopo un tempo non precisato mi svegliai e vidi le stelle sopra di me. Ci misi del tempo a riprendermi, e fu allora che mi accorsi che le stelle si stavano muovendo... qualcuno mi trascinava... Mi girai e vidi una figura imponente nella luce della luna. La vista ancora annebbiata mi impedì di vedere bene, ma quando mi parlò mi accorsi subito.. Edhen! Appena vide che stavo bene, mi aiutò ad alzarmi, ed insieme entrammo nel tempio, dove ci aspettava il Side. Mentre mi rialzavo chiesi degli altri, chiesi di Bonfor, Reyott e di Nerelas. Mi disse che non aveva trovato nessuno. Dopo l’esplosione si era risvegliato sulla spiaggia ed era venuto a cercarci, ma aveva trovato solo me. Ecco, ora cosa mi rimane dei miei amici, non ho potuto neanche dire addio a Bonfor, e ringraziarlo per tutte quelle volte che mi aveva tirato su il morale, non avevo potuto abbracciare per l’ultima volta Reyott, e dirgli quanto gli volevo bene. Solo ricordi, promesse infrante, promesse che avrei dovuto cercare di mantenere, ma che invece non lo avevo fatto. Avevo solo ricordi, oggetti donati per le cause più disparate, ma che ora rappresentano tutto ciò per avevo combattuto e avevo lottato. Quante immagini, quante sensazioni che mi ritornano alla mente guardandoli. L’anello di Avan, datomi prima che fosse imprigionato, forse me lo aveva dato vedendo che ero un po’ preoccupato per la missione, ora, quando sono lontano da lui, mi conforta e alcune volte sembra che mi consigli... mhm questo pezzo di armatura, è la sua, apparteneva a Reyott... quella volta che gli rimase bloccata in una porta di pietra... avevo promesso che glielo avrei ricucito io, ma non ho avuto il tempo di farlo.
  10. Quentin McCloud, paladino umano di 8 livello. Chiedete in giro di Quentin McCloud, certamente alcuni vi diranno di non conoscerlo, altri che è un eroe, altri ancora che è un santo...ma questo era prima, questo era prima della Scelta. La Scelta che ogni cavaliere si augura di non dover mai compiere, la Scelta del destino...ora solo mezzo cavaliere, ne “libero”, ne “devoto”, so soltanto quello che non sono. La mia fede incrollabile c’è ancora, ma la Scelta mi ha segnato nel profondo dello spirito. Sono stato costretto ad abbandonare la via di Martmaras per salvare un amico, ma questo abbandono mi è costato caro. Dapprima inconsapevole di cosa avevo fatto, mi sono reso poi conto dello sbaglio commesso e così ho iniziato la lunga e difficile svolta verso la luce del Dio. Forse ho scelto di scrivere queste memorie, nel tentativo di non farmi dimenticare. Già, perchè gli eroi, si sa, sono soggetti alla considerazione delle persone e questa considerazione non è eterna, così come non sono eterne tutte le cose migliori della vita. La mia storia incomincia 11 anni fa, prima della battaglia con gli uomini lupo a Rugalov, prima dello scontro tra l’esercito di Kelvin e le truppe degli orchi...avevo 16 anni allora quando venni scelto come Cavaliere del Bene... ...era ormai un mese che non mangiavamo, e la disperazione unita alla fame si stavano facendo sentire. Mio padre aveva abbandonato me e mia madre quando io avevo solo 6 anni e da allora abbiamo dovuto guadagnarci da vivere facendo lavoretti o commissioni per i nobili di Rifllian. Una sera mentre ero a casa alla ricerca di qualche moneta dimenticata da qualche parte, trovai una lettera, che portava ormai i segni del tempo. In questa lettera si parlava di Reyott, nato con l’unica colpa di essere albino. I suoi capelli bianchi e gli occhi rossi, gli davano lineamenti demoniaci, i quali indussero il padre Kevin McCloud, sacerdote di Ixion, alla pazzia e lo trasformarono in un vero e proprio fanatico. La lettera continuava dicendo che Reyott era stato affidato ad una famiglia benestante di Marilenev, con il compito di educarlo e proteggerlo, proteggerlo soprattutto dal padre, mio padre, che era impazzito e gli stava dando la caccia lungo tutto il Granducato. Appena finii di leggere mia madre rientrò e rimase scioccata nel vedermi con in mano quella lettera. Io le chiesi spiegazioni e l’unica cosa che riuscì a dirmi prima di svenire fu: promessa. Dopo averla sdraiata sul letto, uscii dalla casa per schiarirmi le idee e ritornai solo a sera tardi, per scoprire che la casa era in fiamme e il simbolo di Ixion era inciso sulla porta ormai dilaniata dalla fiamme. Improvvisamente sentii una forza dentro di me, una forza che non avevo mai sentito prima, e a quel punto svenni. Mentre ero svenuto, sognai di essere completamente circondato dalle tenebre. Sentivo voci offuscate e un turbinio di ombre mi avvolgeva. All’improvviso una luce penetrò le ombre, distruggendole, e sentii delle parole, ma al risveglio ne ricordai solo una: promessa. Mi svegliai in una stanza, molto piccola, simile alle celle dei frati. Ero sdraiato, ma non riuscivo a muovermi. Sentivo una strana sensazione al braccio destro... allungai la mano e sentii che sul braccio vi era inciso qualcosa. Con vivo stupore guardai il l’arto e vidi un disegno, dai colori sgargianti, mai visti prima al mondo. Ritraeva un martello, circondato da una forte luce che sembrava trionfare sulle tenebre di sfondo. Impaurito per la scoperta, cercai di cancellarlo, ma capii che era inciso profondamente sulla mia pelle, e sembrava addirittura fosse quasi in rilievo. Ma la cosa più strana è che non c’erano bruciature o segni di ferita... sembrava fosse spuntato da sotto la pelle, come se fosse già stato li, in attesa di qualcosa... Ah il braccio, fa male... eppure ora non c’è più il tatuaggio, ma un’indistinta macchia scura che non si cancella ne sembra accennare a sbiadire. Sembra restare li, aspettando qualcosa. Sembra che il martello, che con un acuta occhiata è possibile riconoscere sotto il manto nerastro, sia in attesa di sconfiggere nuovamente le tenebre... ...solo dopo qualche minuto riuscii a parlare e a chiedere se ci fosse qualcuno. Dopo pochi secondi un uomo, con una lunga tunica bianca e un martello sul petto entrò di scatto, dicendo: «Padre Avan, Padre Avan, si è svegliato.» Subito sentii dei passi lungo il corridoio e vidi entrare un uomo. Mi colpii subito, egli infondeva pace e serenità. Gli porsi una serie di domande, alcune insensate e alcune no, solo che mi impedì di parlare mettendomi una mano sulla bocca, e mi disse: «Le risposte arriveranno tra non molto. Ora riprenditi un attimo, lo choc è stato molto forte. Vestiti e poi raggiungimi fuori dalla stanza.»... Non so perchè ho scritto esattamente quello che mi era successo, ormai avrei dovuto dimenticarlo, invece...Forse è un segno, la promessa... Comunque il prete si chiamava Avan e mi disse che ogni tanto la mano di un Dio benigno si posa sopra un’anima mortale e la dota di poteri semi celestiali. Ero diventato un Cavaliere del bene, un paladino. Nei mesi che susseguirono mi istruì nel combattimento, mi insegnò a pregare ed a onorare Martmaras, ricordandomi che il Dio non mi avrebbe mai abbandonato. Durante una delle missioni che Avan mi diede, ritrovai mio fratello, Reyott. Come mi manca, anche se a volte era un po’ burbero, era sempre mio fratello, mio fratello maggiore, il mio protettore. Quante volte ha cercato di mettermi in riga... eh si, e quante volte l’ho fatto io...ora, ora non c’è più, come tutti gli altri. Come potrò mai dimenticare i suoi capelli bianchi sempre mossi dal vento, e il suo impeto in battaglia. Eravamo sempre insieme Reyott ed io... I fratelli McCloud ci chiamavano, sempre insieme... ed insieme scoprimmo che in realtà Avan sapeva tutto, ed era stato proprio lui a far si che ci rincontrassimo. Mi spiegò che in realtà erano Osservatori Stellari, un gruppo di chierici o paladini, che si impegnavano nel tentativo di tenere sotto controllo l’intera Mystara, per far si che la pace regnasse sul mondo, o perlomeno tentavano di lenire il dolore e la sofferenza portati dalla guerra e dalla distruzione. Il prete, dopo avermi detto queste cose, mi disse solamente di recarmi a Kelvin, dove avrei incontrato un gruppo di avventurieri al servizio del Barone, e di aggregarmi a loro. Li avrei dovuti seguire e lungo il percorso mi sarebbero state date delle risposte. Partii alla volta di Kelvin, ma ci catturarono e finimmo imprigionati. Martmaras però, così come aveva detto Avan, aveva senza dubbio altri piani per me e mio fratello; destino volle che incontrassimo proprio il gruppo che stavamo cercando. Essi erano molto bizzarri, ma unici per simpatia e comicità. Vi era tra questi un buffo gnometto di nome Bonfor, non stava mai fermo e aveva sempre la battuta pronta. Si metteva sempre ad inventare nuovi congegni meccanici e disegnava progetti su progetti. Era alto poco più di un metro, o forse neanche, ma questa sua mancanza di statura era compensata da una bontà d’animo infinita. Sempre a scherzare, non prendeva mai le cose sul serio...quante volte che l’ho rimproverato. Ah quanto darei per ritrovarli ancora, ma forse sempre per colpa mia...promessa... Poi, come non ricordarsi di Sir Edhen Alkar, grande cavaliere. In sella al suo fedele compagno non lo fermava nessuno. Quante volte che mi ha salvato la pelle, e quante volte che mi ha aiutato a sistemare i casini combinati dagli altri. Grande cuore, in battaglia era sempre pronto a sacrificarsi, ma forse non avrei mai dovuto incrociare la sua strada, così come non avrei dovuto incrociare la strada di tutti gli altri...promessa... Nerelas, Falco...quanti problemi che hanno creato...quante volte che ho dovuto tirarli fuori dai guai...Il primo, diceva sempre che per sbaglio le cose finivano in mano sua, il secondo invece sosteneva di credere in Nyx... ma io sapevo, ne ero fermamente convinto, che in loro c’era qualcosa di buono, come in ogni persona che lascia la retta via.
  11. Bella questa idea...difficilotta interpretarla però...devi essere mooolto bravo, non è facile differenziare un mago da uno stregone...potresti farlo magari con 2 set di incantesimi diversi...non so magari il mago necromante, e lo stregone specializzato su incantesimi di tipo !kaboom! (non fraintendetemi, lo so che non ci sono le scuole per gli stregoni... :lol: )
  12. Posso sapere come mai vorresti interpretare un pg simile?!?!?! :eek: Gracias...Ciauz...
  13. Beh, io iniziai nel lontano 2000...beh, 5 anni fa, ormai 6, ero ancora un pischellino (1 superiore...) spaesato nella nuova scuola, decisi di accettare l'invito di un mio compagno di classe ad andare a casa sua....magari ci facevo amicizia.. E fu così che scoprii il mondo di D&D...Iniziai con un guerriero, era una campagna campata per aria..la nostra frase tipica era: <<Master siamo poveri..>> e lui: <<Ok, trovate 1000 Mo per terra (giocava anche lui..)>> In una sessione sono salito dal 1 all'8 livello, standomene sempre svenuto a terra..i png erano d'altronde pensati per pg di 16° livello...Eh, che bei tempi... Dopo un anno passato a cazzeggio....sono finalmente diventato un roleplayer come si deve...crescendo un po' alla volta, come tutti....Quindi ho mediocre esperienza... D&D forever.... ;-)
  14. Già, cosa me ne frega di non prendermi la mia arma perfetta, quando a) magari sono un monaco e i pugni fanno 1d20... b)il talento compensa tutto ciò che non possiedo di magico... Come dice Azar, anche se non hai un'armatura ne oggetti che ti proteggano, basta che ti pompi un po' la des, e il talento fa il resto... Non hai armi magiche per sfondare la riduzione del nemico, c'è il talento!!! E così via...
  15. Beh, se però metti in conto che ci sono master che fanno partire campagne non dal primo livello....tutti sono capaci din inventarsi un bg adeguato....
  16. Nzomma.... non mi sembra una cosa stramegadifficile intrepretare un pg che è umile e decide di lasciare agli altri la gloria e l'onore...tanto a lui cosa gliene frega... non avrà armi magiche, ma è immune a qualsiasi cosa!!!! :banghead: ....
  17. Beh, ma io non voglio sapere cosa fa, voglio solamente sentire il vostro parere....per sapere cosa faccia esattamente, mi leggo il manuale, anche perchè, come ricorda azar in uno di questi toppini che mi hai linkato, è illegale scrivere esattamente cosa faccia, cosa che io infatti non ho fatto....
  18. Beh che dire, il titolo dice tutto...ma voi cosa ne pensate? Io personalmente credo che sia sbroccato (e qui ringrazio azar per le delucidazioni che mi ha dato in privato...) e soprattutto è la combo finale che ammazza D&D... Pensate ad un monaco, certo, il voto di povertà ci sta e come, niente armature (tanto non gli servono), niente armi (ha i pugni..) e in più dice: <<Per onorare il mio Dio, rinuncio a tutto ciò che è futile nella vita...bla bla bla..>> +tanto alla CA, +tanto ai TS, tutte le armi che pigli diventano +5, rigenerazione, guarigione, immune alle *****ate , Riduzione del danno, non mangi non dormi non bevi non respiri, non vivi...ecc....insomma una marea di cose che è anche impossibile ricordare...immune ai veleni, immune alle malattie e Dio solo sa cos'altro..... ....dimenticavo i boost alle caratteristiche...... Un po' sbroccatello mi pare....e il monaco iper umile, diventa all'improvviso una macchina da guerra totale..... :banghead:
  19. Anatra di Gomma

    Donne & GdR

    Io sono del parere, che così per ogni personaggio che gioca in un gruppo, ci debba essere una valida ragione affinchè una donna vada in giro assieme ad un gruppo di uomini arrapati, zozzoni, o come volete voi...per esempio, e qui non mi riferisco al caso donne, è normale che un pg malvagio vada in giro in un gruppo dove c'è un paladino, un inquisitore, un cb e un neutrale?ovviamente deve trovare una buona ragione da fornire, sia al gruppo, che al master... Quindi se una donna vuole intraprendere un'avventura, così come ogni altro pg, non c'è nessun problema, basta che abbia una motivazione valida.... P.S. Io ho giocato solo una volta con una ragazza nel gruppo (ragazza nel senso che era proprio una ragazza la giocatrice, e non invece, come capita più di frequente, che sia un pg femmina interpretato da un maschio), ma vi assicuro che mi sono divertito un sacco...vedere il mezzorco cosparso di profumo, oppure il guerriero impavido, arrossire quando gli rivolgeva la parola.... :rolleyes:
  20. Già, saremmo tutti felici di saperlo...hai alla fine optato per il pallade biarmizzato oppure per il classico, te faccio er c**o grazie ai miei poteri devini...?! Dato, che ho perso il post che rispondeva a questa domanda, te lo riscrivo, è un paladino umano di martmaras di 8° livello.... FOR 18 DES 12 COS 14 INT 10 SAG 12 CAR 20 Ho una spada lunga magica+1/folgorante, un armatura completa +1, uno scudo grande di ferro +1 guanti del potere orchesco (for+2), manto del carisma +2. TALENTI: arma foc spada lunga, attacco poderoso, incalzare, potere divino (dato che per adesso è senza poteri, non lo posso usare però..)... A colpire ho +14/+9 e come danni faccio 1D8+1D6+5 Sono stato abbastanza esauriente? :lol:
  21. BEh, io ci metterei anche un bel senso di stanchezza per il mago....Nel senso, un mago fa fatica a lanciare gli incantesimi...per ogni incantesimo che lancia si indebolisce sempre di più.. è per questo infatti che i maghi di 1° lv ne sparano molti di meno di quelli al 10°....Non perchè quelli a lv più alti sono cpaci di memorizzarne di più...avete presente Raistlin? ecco, una stanchezza come la sua, certo non tale da impedire ai maghi di compiere qualsiasi azione, come sparare con un balestra, o come correre, ma dovrebbe essere almeno interpretata un pochettino....
  22. Esatto, qui nessuno ti sta dicendo come fare il tuo paladino...se vuoi ti dico quello che usavo al 4 livello....allora, aveva: FOR 18 DES 12 COS 18 INT 8 SAG 13 CAR 18 (Eh, si, avevo fatto dei bei tiri con i dadi...) Era un paladino umano...aveva: arma foc spada lunga, attacco poderoso e potere divino... Combattevo con spada lunga e scudo, divinità dell'onore in battaglia ecc...Martmaras (mystara, leggasi anche Torm). Facevo danno pari a: (usando il potere divino, in pratica sprecando ogni volta un scacciare) 1d8+4+4....non male.... Comunque ripeto quello che diveva Azar, un paladino devi personalizzarlo tu...non dico che è sbagliato farlo con 2 armi, ma dico solo che è uno spreco e soprattutto diventerebbe molto potente solo ai livelli alti.... Non è come un grr che ogni 2 lv ha un talento, ne come il ranger che i talenti per combattere con 2 armi c'e li ha automatici.....Il pallade prende talenti: 2 al 1° lv, 1 al 3°, e così via di 3 in 3....
  23. Ohh, finalmente qualcuno che mi ha ascoltato...grazie AZAR...il paladino, NON E' FATTO per il combattimento a 2 armi...può essere gderroso quanto volete, ma si rischia solamente di indebolirlo abbastanza... Per quanto riguarda i puntegi, ti consiglio la stessa cosa di azar...i pf per un pg che va in mischia, sono importatnti...e poi, a parere mio, con destrezza 16 potevi non prenderti l'armatura completa , con quel puinteggio ti penalizza e basta.... ritornando alle 2 armi, se vuoi combattere con 2 armi, fai il ranger, che quei talenti li prende automaticamente una volta che scegli lo stile di combattimento, e eviti di sprecarli...ricorda, i talenti sono mooolto importanti, quando sarai a lv alti, potresti pentirtene.... Quindi, concludendo, ti riconsiglio i talenti citati da me sopra: arma focalizzata, attacco poderoso, potere divino e incalzare (se fai il grr/pal di 2° liv, hai 3 talenti all'inizio..1 perchè mi sembra che hai detto di essere umano, uno perchè sei un pg di 1° e 1 perchè sei un grr di 1°...)
  24. Beh, per l'avventura, se c'è scritto che eventuali png possono sabotare il gruppo, magari hanno qualche oggetto, o qualche capacità.....ricordati comunque che se i tuoi giocatori vanno bene così, secondo me è inutile tentare di rovinarli.... Che png sono i sabotatori?! potresti metteri i pg in una condizione tale da rinunciare alle armi, e non perforza far intervenire un rugginofago o ladro che sia...
  25. Ops, a volte sono dislessico sulla tastiera...Comunque come ha detto azar, non è giusto dare ai pg qualcosa, per poi riprendrsela perchè troppo potenti..lo ripeto, dicci di che livello sono i pg....(o personaggi, scusa azar..) e che oggetti hanno....
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