Diciamo che se consideri che i 50 pf di un guerriero di 5°/6° livello come il frutto dell'esperienza dei sui innumerevoli scontri ed allenamenti tutto ha un senso. D&D è un gioco di immaginazione ed interpretazione, se un drago mi fa 12 danni ad un ladro di primo livello con un morso logicamente lo squarterà, perché il ladro non è riuscito ad evitare il colpo mortale. Ma se il ladro è di 10° livello, sarà in grado di evitare il colpo mortale del mostro venendo ferito lievemente, dopotutto 12 danni non sono molti per i suoi 36 punti ferita. (Oddio, in realtà sono un terzo della sua vita ma prendiamolo come esempio per capirci). Quindi se si guarda il numero di punti ferita non come un dato, ma come la capacità di sopportare le ferite, e di limitare i colpi in punti mortali tutto diventa più logico.
Tornando alla questione del mago io credo che la gente non dovrebbe lamentarsi, perché D&D è un gioco di squadra: una mago è forte ma senza un guerriero è facile preda dei nemici. I suoi incantesimi sono potenti ma il ladro è l'unico che può raggirare la guardia per far passare tutto il gruppo attraverso il ponte. Ecc...
Vero che il mago può fare quasi tutto con gli incantesimi, compreso proteggersi. Ma la selezione e limitata, e se ci si trova in un Dungeon dove non ci si piò riposare o si sta facendo una lotta contro il tempo non potrà lanciare a raffica i suoi incantesimi migliori e non avrà ogni tipo di incantesimo pronto per la situazione.
Insomma è inutile parlare di pg deboli e pg forti. Ci sono pg che coprono diversi ruoli e che collaborano per riuscire in un'avventura.