Ok ok ora però vi faccio sentire anche l'altra campana, ovvero la mia che qua sembra che il mio PG agisce senza senso
Dunque innanzitutto la ladra non era FOLLEMENTE innamorata del ranger, ma siccome aveva avuto parechi problemi di relazione in passato, e aveva visto come lui (oltre a essere di bell'aspetto)le aveva salvato la vita, nonostante lei gli desse sempre addosso e lo prendeva in giro ( vi dico solo che gli ha sventolato davanti il cadavere mutilato della ragazza che lui amava e che poi si era rivelata la figlia del cattivo per tagliare corto),
Fatto sta, che, inteneritasi, un giorno mentre sono soli al tavolo di una locanda, lei si lascia andare cominciando a singhiozzare gli racconta di perché lei si comporta così, accennado ai problemi del passato e ancora una volta vede in questo ranger una persona di cui potersi fidare e che la consola.
Dopo l'ennesima delusione (si era affezzionata a una volpe che è poi impazzita) si ritrova di nuovo a piangere per la sua condizione mentre il ranger la consola e decide di dichiararsi.
Ma lui, sorpreso da questa dichiarazione, la respinge dicendo che si conoscono da troppo poco e una cosa del genere non è possibile.
Dopo una breve discussione io(lei) dice:
"Se pensi che non potrai mai amarmi, allora ora puoi andartene"
e lui che fa?dice:"Bene allora ci vediamo" ed esce..
Lei tenta di distrarsi giocherellando con le guardie lì introno, poi torna alla locanda e si siede a riflettere.
Ed ecco che entra il ranger che comincia a gonfiarsi e lei intuendo ciò che sta accadendo comincia a combattere con la sua falce (+1affilata e maledetta), ma riesce a colpirlo una volta sola mentre lei viene colpita diverse volte, poi cominciano a lottare(lei aveva lottare +12, lui 10+x).
Nel frattempo arrivano gli altri attirati dalle grida di lei che cominciano a tentare di placcarlo poi dopo un secondo tentavo il chierico riesce a bloccarlo con blocca persone.
Lei, in preda alla rabbia (per il fatto che lui non l'amerà mai e sentendosi di nuovo abbandonata a se stessa) estrae un pugnale e tenta di tagliargli la gola..lui riesce a sopravvivere (solo perché siamo dimenticati i 3d6 di furtivo), quindi tenta un nuovo colpo di grazia ma viene fermata dal chierico..il ranger si libera dall'incantesimo e tutti tentano di nuovo di placcarlo..
Di nuovo lei, raccoglie la falce e lo colpisce mandandolo a -4...
Tutti sembrano sollevati, ma negli occhi di lei scorre ancora la collera e così si prepara a finirlo appena dopo il chierico l'aveva stabilizzato..
Tutti tentano un AdO per fermarla..il mago gli lancia una maledizione, l'altro mago tenta di colpirla e la manca, tocca alla paladina che carica un pugno con punire il male..
peccato che grazie al talento mobilità la sua CA sale a 23 e così anche la paladina manca il mio PG che sferra un colpo da [2d4(falce)+12(+6forx1,5+1magica+2specializzazione)+14(att poderoso -7)]x4(critico) +3d6(furtivo)=145 danni e ranger stecchito.
Appena sferrato il colpo, si rende conto della situazione e capisce di aver sbagliato tutto, ritornando a essere sola in un circolo vizioso senza fine. Non ha tempo di aprire bocca perché il chierico la colpisce stordendola.
Si risveglia legata e sotto processo senza ricordare quello appena accaduto...sentendosi accusare dell'omicidio, prima non ci crede, poi pian piano ricorda quello che ha fatto.
Davanti alla domanda del chierico se ha qualcosa da dire in sua discolpa per sfuggire alla morte, si rende conto di aver appena ucciso l'ultima persona che gli rimaneva al mondo. Decide così di lasciasi giustiziare, per seguire nell'aldilà colui che ha ucciso e colui che amava.