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aykman

Circolo degli Antichi
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  1. Eike Due giorni in ammollo a faticare sui remi, con in testa, a ronzare, le parole di commiato della ragazza. Due giorni in cui la mente con le sue pesanti riflessioni adombrò di riflesso il volto della giovane, zittendone la voce e la verve artistica. Due giorni di nervoso in accumulo, di labbra mordicchiate, occhiate sfuggenti e poca pazienza. La mancanza di un'amica, una confidente con la quale non temere di aprirsi, e quell'unica e poco criptica allusione: un mondo in un ormone, e tanti altri da dover accontentare. Approfitto della seconda sosta per darmi una lavata come si deve, ipersensibile alla pulizia e all'igiene, nascondendomi dietro ad un'ansa del fiume, in maniera da essere a portata di voce ma nascosta alla vista. Mentre mi lavo, rifletto sul fatto che, probabilmente, l'unico con cui potermi confrontare è il vecchio druido - salvo poi soprassedere al pensiero che anche lui è pur sempre di carne, e per giunta uomo. Mentre peso sulla bilancia del mio desiderio i pro e contro di chieder consiglio a Rad, le mani non si trattengono dal concedermi un pizzico di quel piacere e appagamento che mi manca. Poche carezze, e il pensiero di esser ridotta ad un gesto simile con quattro uomini ad accompagnarmi mi fa arrossire. Finisco la mia toeletta, insoddisfatta della brusca interruzione autoimposta che mi ha lasciato col desiderio inappagato e anzi, aumentato a causa dell'inappropriata stimolazione. Mi rivesto e raggiungo Rad mentre mi riavvio i capelli bagnati Ehi Rad... Radagast, ti posso parlare un momento?
  2. Un pò imballati, si. Credo che agosto = ferie, nonostante il covid, ci abbia fatto arenare. Bisogna riaccendere il fuoco.
  3. Elle L'idea di lasciare Incubo nuovamente in porto, lontana da me, mi fa accapponare la pelle: l'ultima volta, per poco non davo fuori di matto; peggio, dover attraversare mezza città con due ancora tecnicamente fuorilegge e ricercati per recarci a casa di uno dei due, trasportando sottobraccio una carrettata di oggetti magici, non contribuisce a rendermi tranquilla. Pertanto il breve viaggio che ci porta fuori dalla città, lungo l'aperta campagna e fino alla residenza appartata della famiglia di Tholin mi trova corrucciata e guardinga, nonostante poco per volta scivoli via la sensazione di essere spiati e seguiti. Anzi, non fossi tanto nervosa avrei ritrovato nel percorso e nel paesaggio quel tratto pacifico e tranquillo così simile a Solyst, nonostante le ovvie differenze di ambiente: il frinire di cicale e il vento tra le foglie qui la fanno da padrone, come anche gli infiniti toni caldi delle messi e dei boschi; a casa, l'odore di salsedine copre ogni cosa, penetrando tanto a fondo da non percepirlo più; l'azzurro cupo del mare sotto e del cielo sopra, uniti a perdita d'occhio all'orizzonte, la fanno da padrone. Il viaggio termina prima che possa cominciare a lamentarmi del lungo cammino. La casa in cui ci introduce Tholin è grande per i miei gusti, ma non per il metro di giudizio di Capo Ventura: da un senso di spazio che non si rivela identico all'interno, anche se il gusto con cui è arredata è squisito. Finalmente pronta a parlare con gli altri due, non più ansiosa di guardarmi le spalle per le guardie, mi ritrovo a dovermi zittire, rapita dalle istruzioni del ragazzo. Istruzioni più consone al guardiano di una bestia feroce, indeciso se ammettere conoscenti alla sua presenza, che non ad un parente, l'unico in vita che si ritrova, peraltro. L'apparizione comunque giustifica il preambolo del ragazzo: la nana che ci accoglie sembra un vulcano in procinto di eruttare. Con fare un pò troppo entusiasta, Tholin tenta di blandirla, introducendo al contempo me e Raftal. Con ancora lo sguardo ansioso e preoccupato come lascito della passeggiata per le campagne capoventuriane e dell'abbandono di Incubo più lontano di uno sguardo, faccio un passo avanti e accenno col capo una minuscola riverenza Elle Thorne, signora, molto lieta di fare la sua conoscenza aggiungo con voce chiara, lisciando la striminzita gonna con mani impacciate.
  4. @Bellerofonte no nessun problema. Rientrato a pieno ritmo. Leggo e posto nel giro di un'ora.
  5. Elle Mentre mi bacia, ne approfitto per pestare la zampa a Deneb: è giusto che si ricordi che la bilancia va pareggiata, e la mia è ancora pesantemente calata sul lato "bua - dolore - incaxxo". Guardo in cagnesco Arthur prendere a colpi la mia nuova bambina, ma soffoco le invettive visto che mi anticipa Deneb: come affarista, il nano non è stato molto scaltro, facendoci i conti in tasca per la vendita e poi per le riparazioni, ma senza tener conto di Iver e delle nostre capacità. Il rientro di Ofira allieva le mie pene e mi fa scintillare gli occhi. Con passo leggero mi avvicino a lei abbandonando il braccio di Deneb, sussurrandole un Grazie e mimando un bacio nella sua direzione. Bene ciurma, abbiamo un lavoro da fare e una tabella di marcia. Noi andiamo a preparare la Incubo, mandaci un messo e facci sapere quanto ci metti. Al più tardi al tramonto levo gli ormeggi e vi dovrete arrangiare per arrivare a casa... a meno che non preferiate venirvene a piedi comunque. In tal caso, portateci subito Seline e spariamo, mentre voi finite il lavoro
  6. Eike Con la faccia gonfia di sonno, raggiungo il fiume e le canoe che sostituiranno apparentemente i nostri piedi come mezzo di trasporto. Le guardo con aria critica, ma senza commentare: non rientrano nel mio campo di interesse, quindi dovrò far affidamento sulle conoscenze altrui nella navigazione. In compenso, avrò un bel pò di tempo per rompere le scatole a tutti e strimpellare. Un sorriso malizioso spunta furtivamente sulle mi labbra, e subito lo nascondo dietro la cortina di capelli aggrovigliati con cui mi son svegliata e che ancora non ho sistemato. Mi ritiro dalla scena dell'imbarcadero, accompagnandomi nuovamente ad una delle donne più giovani, che prego per avere una mano d'aiuto, lamentando a gran voce il fatto di essere in una compagnia di soli uomini, esseri insensibili che non capiscono le necessità femminili di pulizia, trucco e toeletta, per non parlare del vestiario.
  7. Elle Si, baciarmi prima che ti rimetta dove ti ho trovato replico acida a Deneb che fa la lista delle imprese da compiere. Poi mi rivolgo agli altri senza perdere l'accento adirato La bambola costa, punto. Ma se volete navigare, bisogna avere una nave... con la cifra che ci propongono non potremmo permetterci nulla di ottimo o funzionale, solo seconde scelte. Biancospino invece, anche da risistemare, vale di più: è un'ottima nave, e limitandoci agli interventi per cui necessita un cantiere, possiamo cavarcela; il resto ce lo facciamo da noi, quando potremmo. Argomento il tutto col mio fare esperto: grazie al cielo, il mare e come navigarci sono i miei campi di interesse ed esperienza, mi ci trovo a mio agio molto più di quanto non lo sia a parlare a viscidi scribacchini. MI mordo un labbro e proseguo Sbrighiamoci, portiamo tutto ciò che ci serve su Incubo, tanto di lei mi posso occupare da sola in qualunque rada e anche così com'è ci porta dovunque senza dare nell'occhio. Tu aggiungo minacciosa, puntando un dito verso il gatto vedi di muoverti, con tutte le tue... imprese...
  8. Sono qui. Scusate per il prolungato silenzio, da domani sarò nuovamente a completa disposizione, full operativity. Cmq, per quel che mi riguarda, sono d'accordo a prender la nave e nasconderci qualche giorno, aspettando che l'articolo e le notizie che Prudence sicuramente fornirà alla Loggia facciano il loro effetto. Possiamo anzi già programmare un incontro con i vertici della Loggia e con Ragdaz a tipo due-tre giorni dall'uscita dell'articolo, in terreno neutrale, per "riscuotere" ricompense e pareri, come anche accuse e minacce
  9. Eike Tutte queste ciance stanno portando pericolosamente alla deriva il mio programma: erbe officinali, medicinali, scarpinate sulle montagne a caccia del male. Nella mente una voce chiara e netta replica "ma cosa avete nel cervello tutti quanti?" Sbuffo e mi isolo un pochino da questi discorsi seriosi, abbordando una delle donne che ci sta accudendo munificamente di cibo e bevande per chiedere se è possibile avere un bagno caldo. Nel frattempo strimpello distrattamente un paio di accordi sulla ribeca, soffocando gli sbadigli. Il cibo, la compagnia e il fuoco mi stanno rendendo sonnolenta, anziché svegliarmi come al solito; lo stimolo ad esibirmi resta sopito dalla consapevolezza che gli uomini del mio gruppo sono più ansiosi di rituffarsi nelle terre selvagge che di godersi la notte di riposo. Peggio ancora, sento il bisogno, la necessità, di soddisfare anche altre voglie, oltre a quelle di un bagno: qualcosa di più intimo e carnale, che l'astinenza dovuta ai continui pellegrinaggi ha acuito in maniera difficilmente sopportabile. Un'ondata di nausea portata da questi pensieri mi rivolta lo stomaco alla vista della carne stufata. Abbandono la ribeca e poggio la testa sulle braccia conserte, allontanando il piatto e il boccale per farmi spazio sul tavolo, i capelli a formare uno scialle scarlatto sulle spalle.
  10. Elizabeth Rimango alle spalle del gruppo, quasi incurante; di stare avanti non se ne parla, a prendere una mazzata sui denti per colpa del rumore da elefanti in carica dei miei compagni. Invece, tranquilla e allerta, me ne sto indietro, entrando circospetta nella stanza e fermandomi a guardare la botola e le scale che si perdono nelle lunghe ombre delle torce accese. Prendo anch'io una torcia e la accendo, giusto per compagnia, mentre aspetto l'ennesimo passo avanti e copro l'unica via di fuga che abbiamo.
  11. Elizabeth Porterà sicuramente ad un altro edificio... Magari ad uno di questi vicino. Non sarebbe sciocco, premunirsi di un così efficiente diversivo. Sbrighiamoci
  12. Elle Sbuffo seccata dallo sproloquio del tizio. I soldi fanno gola a tutti, verissimo, ma non ho mai avuto tra le mani grosse cifre, né riesco facilmente a tradurre quel denaro in un'unità di misure comprensibile. Comprendo invece il genere di untuosità del giornalista, viscido e infingardo e soprattutto ben fornito di mezzi ma completamente sprovveduto. Il cipiglio con cui lo guardo e il tono secco e glaciale con cui replico alle sue parole esprimono bene la scarsa fiducia che nutro in lui Escludere? Escludere cosa? Mi sa che hai capito male. Muovo un passo vicino a lui, puntandogli contro un dito tu scrivi la storia che ti raccontiamo e basta. Non ci servono né eroi né meraviglie, solo i fatti. Mi rivolgo agli altri due ancora fermi sullo sfondo, e aggiungo prima che tu dia alle stampe qualcosa, qualunque cosa, noi leggiamo e approviamo. Non è una favola quella che devi scrivere, ma una cronaca. Ci siamo capiti?
  13. Eike Il canto di bestie e foglie, onnipresente nel nostro viaggio nella foresta e gioia immane del druido, finalmente si smorza alle porte del villaggio; e il villaggio stesso svela il mistero delle fanciulle a spasso nel bosco, tutte sole, che mi aveva messo a disagio. Finalmente rimessa nella giusta ottica la faccenda, assisto all'incontro fra druidi, quello locale sfregiato e il nostro amico pazzerello. Sorrido e assaporo quegli odori che nel bosco ho perso, dandogli un nome a voce ed estatica, e aggiungendo dettagli e speranze pane... mmm e birra... stufato con le patate, funghi... O, il mio pancino com'è felice di rincontravi. E che gioia unirci un letto che non sia di felci... E un bagno, un bagno caldo e gorgoliante, acqua bollente che mi corre per la schiena.... Si si si, questo dev'essere il paradiso...
  14. Elizabeth Con voce soffocata, un sussurro appena più alto del sibilo del vento, bestemmio la resistenza della serratura Hanno speso di più per questo sputo di metallo che per il resto della baracca. Fugace, un sorriso accompagna queste parole, ma subito ritorno seria, pensando ad una soluzione. Floki potrebbe sfondarla a calci o abbatterla con l'ascia, ma il casino che farebbe e il tempo necessario metterebbero in allarme o in fuga tutti. Mi mordo un labbro e rinuncio al giocattolo, facendo un passo indietro e lasciando spazio agli altri. Invece, mi metto a studiare gli edifici di fianco, cercando possibili vie di fuga, abbastanza vicine e poco in vista, che potrebbero essere collegate al nascondiglio per garantire sicurezza.
  15. Cosa volete, ci vogliono notevoli doti personali per mandare a rotoli un programma ben fatto; tra queste, un paio di t3tte spiccano per economicità, facile reperibilità e possibilità di riutilizzo.
  16. Elle La situazione si sta finalmente sbrogliando. Come tutti i comprossi, lascia l'amaro in bocca a tutti, senza riguardi. Guardo in faccia i miei nuovi compagni, una famiglia allargata e ben poco uniforme, ma unita. Un minuscolo sentimento di speranza buca la tetraggine della situazione, speranza che questi quattro gatti disperati che siamo stiano diventando, passo a passo, un equipaggio. Smetto di mordermi le labbra e sospiro la Loggia dovrà accettare... come ha già sottolineato Prudence, sono disperati e con pessime alternative; noi rappresentiamo un'insperata boccata d'aria. La guardia non so se sarà altrettanto compiacente, ma nessuno disprezza le lusinghe, basterà versare abbondante miele sulle parole che gli serviamo per ottenere per lo meno la cancellazione delle accuse. Mi zittisco e accarezzo piano il braccio di Deneb Vado da Ofira gli dico con occhi da cerbiatto e un bacio rapido in punta di piedi.
  17. Concordo. Non dobbiamo fare tutto in una volta: prima "vendiamo" la gloria e vediamo cosa otteniamo. Se veniamo riammessi nella Loggia e non siamo più in debito con la legge, allora pensiamo al resto con più ampia scelta : Iver può riparare la Biancospino a prezzi vantaggiosi, o la Loggia può affidarci Cercascogli/altra imbarcazione dimensionata per le nostre esigenze, cosicché disfarci della Biancospino sia secondario.
  18. Ci sono. Scusate ma ferragosto e i suoi strascichi sono orrendi. Ho battuto un nuovo record nella voci "poche ore di sonno" e "troppe ore di lavoro" questo fine settimana. Similmente a Raftal, le posizioni di Elle sono facilmente intuibili: gloria condivisa, Seline in mano nostra, Biancospino nostra o "barattata" con altra imbarcazione - indifferente se per la Loggia o attraverso Arthur - e dell'anello non si interessa.
  19. Non l'ha creata lui... l'ha solo guidata così a lungo che pochi ne dissociano l'idea. Esclamo vagamente schifata comunque sia, le nostre opzioni non cambiano, se non marginalmente. Potremmo, usando questo giornalista, far ricadere la gloria sia sulla Loggia che sulla Guardia, ottenendo il credito e la ricompensa da entrambi gli schieramenti: Pionieri di nuovo e senza le catene di Kerberos, fedina penale pulita e credito da riscuotere su Radzag. Entrambi ne hanno estremo bisogno, e dubito che mezza vittoria sia peggio di una sconfitta. Agli occhi di Capo Ventura potrebbe apparire una collaborazione imprevista, dai risvolti poco chiari, ma servirà alla guardia per conquistare la fiducia della popolazione e alla Loggia per rinforzare la sua posizione traballante. Tholin, Incubo è una baleniera, non una nave; ci ho attraversato l'intero continente, da sola, ma perché son testarda... non perché era in grado. È una scialuppa. Non è fatta per l'esplorazione. A noi serve una nave, vera, sia che vogliamo star qui, sia se vogliamo superare la Cintura. Non serve una gran cosa, ma pur sempre di nave deve trattarsi. Se restituiamo Biancospino, a chicchessia, dobbiamo tirar fuori abbastanza da poter prendere e armare una vera nave. Dell'anello non so nulla e non mi interessa, decidete voi come preferite, non mi importa. Quanto a Seline... quanto vale la sua vita, Ofira? Cosa vuoi in cambio?
  20. Elle Non mi piacciono queste voci... ognuna sembra una minaccia e una tentazione. Aggrotto le sopracciglia scrutando la lista che ci hanno messo davanti, poi prendo un sorso d'acqua per sciacquarmi la bocca. Sarei felice di essere ancora un Pioniere, ma dopo ciò che ho visto, ciò che ho fatto, ciò che so... non credo potrebbe mai essere la stessa cosa. Non so quanto questo capitano della guardia sia influente, ma visto come gestisce i suoi affari e come si comportano i suoi uomini... alcuni dei suoi uomini, chiedo scusa... non mi ci immischierei. E se dobbiamo superare la Cintura, non ci interessa che lui sia qui a tenerci il posto in caldo. Ci interessa una nave, anche se qualcuno la offende chiamandola relitto scocco un'occhiataccia a Prudence, Ofira e Arthur e la Loggia non ne ha sottomano, a parte Cercascogli. Dei soldi non so che farmene, se non per armare una spedizione. Quanto a Seline, qui non troverà giustizia, solo vendetta. Ha ammesso di non voler combattere, ma di voler navigare; ha ammesso che preferiva tradire la Loggia piuttosto che i principi della Loggia. La legge di Kerberos non è più in linea con i principi della Loggia, pertanto non è possibile accusarla di tradimento. Dovrà pagare per il male commesso, ma a tutti è evidente che ha incarnato lo spirito della Loggia dei Pionieri più di colui che la guida.
  21. Io preferirei giocarla sul tdg, sarebbe più realistico; trovo sciocco discutere qui a freddo cosa decidiamo quando già abbiamo messo in mezzo anche Ofira, oltre al fatto che tutti noi abbiamo punti di vista e necessità differenti: a Deneb non interessa né la riammissione in Loggia ne l'amnistia, ad esempio, quindi potrebbe avere da ridire (on game) sulla scelta; se partiamo per una nuova spedizione, non c'è grossa utilità nell'avere contatti locali o investimenti a capo ventura, non fruibili una volta partiti. Pertanto direi di discuterne sul tdg, magari anche solo botta e risposta, senza troppe divagazioni descrittive. Solo discorsi. @MattoMatteo tu sei Tholin, non Raftal.... 😁
  22. Elle Sono schifata da ciò che sento, da ciò che vedo e dalle persone che mi circondano. C'è qualcosa di sporco in fondo a questa storia, qualcosa chiuso e dimenticato ma che continua a borbottare, lamentarsi e cerca di liberarsi: tutto naturalmente ha un capo comune, uno che è impossibile contestare, grazie a un regolamento pesante come un ancora. Quel nome aleggia appena al di là dalla volontà di pronunciarlo, terribile eppure irreale. Una leggenda così coperta della sua stessa aura di maestà da non potersi esimere dall'essere ciò i racconti pretendono che sia. L'ondata di nausea cresce di nuovo, mentre trattengo le invettive e le maledizioni: mi son sentita descrivere la mia vita, le mie aspettative e le mie speranze infrante nel giro di pochi istanti, nei panni di una donna che ho provato ad uccidere, che ha provato ad uccidermi. Affondo le unghie nel pelo del gatto, ripromettendomi di ripagarlo adeguatamente, più tardi, della tortura a cui lo sto sottoponendo. Tirala fuori da lì, Ofira. Dico in tono secco con uno sguardo di sfida a Prudence Se, come vuoi che sia, dobbiamo giocare a dadi con Kerberos, quello truccato lo voglio in mano. Loro son già ricercati indico Raftal e Tholin e io non sono persona gradita alla Loggia, quindi non possiamo andar peggio di così... lei è nostra, secondo la legge della Loggia. La sua vita è mia. Come anche la sua carcassa. Tirala fuori da lì. Se Kerberos la vuole, che tratti con noi. Che osi piegare la sua stessa legge... se osa. Sbuffo e continuo a fissare schifata Prudence, rifilandogli una poco velata minaccia tu piantala di dire caxxate. Un capitano rimane tale, non torna a fare il mozzo solo perché ti fa comodo umiliarlo. Senza la Loggia, tu rimani un'incantatrice; ma se ti strappo la magia di dosso, tu diventi la più ricca mendicante del mondo... l'essere che hai rifiutato di essere per tutta la tua vita. Non essere arrogante, Prudence Lancaster! Seline ha tradito tutti per non tradire se stessa, il giorno della prova. Tu che farai, quando sarà il tuo momento? Non puoi saperlo. Nessuno lo sa. Quasi urlo le ultime parole, ma non provo piacere nel farlo. Sento che, permeate di saggezza, queste mie parole potrebbero rivelarsi un giorno terribili presagi di una triste, viscida e infausta verità. Esistono metodi per tenere al guinzaglio anche il più feroce degli animali. Seline è un pericolo. Ma è anche merce di scambio preziosa. Portiamola via di qui, con tutti i nostri bottini; cerchiamo un posto neutrale, da cui poter trattare senza pericolo con la Loggia. Obblighiamo Kerberos a uscir fuori dalla tana, ad esser lui a giocare sul nostro terreno anziché noi sul suo. Troppo tempo ha passato dietro le mura della Loggia, ad invecchiare senza crescere, in un modo che non si rivela agli occhi. Smetto di sbraitare e mi ritrovo svuotata e nauseata. Guardo ad uno a uno i congiurati attorno a me, cercando le parole con cui concludere, quindi con un gesto rabbioso e stizzito mi sciolgo dalla stretta di Deneb, faccio qualche passo fino ad un portello, lo apro freneticamente e mi ci affaccio: il rumore dei conati che mi scuotono è inconfondibile. Quel poco che avevo nello stomaco va a fondo nell'acqua torbida del porto.
  23. Elle Se non fossi appena sveglia avrei già sputato su quel viso acerbo; invece, col sonno ancora vigorosamente aggrappato agli occhi e alle guance che mi da un'aria fin troppo giovane, mi ritrovo faccia a faccia con Prudence senza mostrarmi eccessivamente schifata, né propensa a replicare acidamente. Noto la carrellata di nomi e titoli con cui Ofira ci presenta, ma rispondo solo a cenni: ho lo stomaco chiuso, tutto quel via vai sgattaiolando per strade secondarie e la mancanza di fanfara attorno alla Biancospina mi ha messo l'ansia addosso. E ora le rivelazioni. Che portano il gelo con loro. Mi ritrovo guardinga e ansiosa, chiusa in una gabbia invisibile di notizie, fatti e fedeltà che si incrociano in modo rocambolesco. Stritolo la mano di Deneb, sfortunatamente ancora stretta nella mia; i denti serrati a forza, per non lasciar uscire parole sferzanti. Però quello che sento... Ce n'è abbastanza per far esplodere un vulcano spento da secoli, e non sono esattamente io quella pacata. Guardo in faccia Deneb e piano sussurro Gatto... cosa ne pensi? continuando ad ignorare gli altri.
  24. Elizabeth Bene, una seccatura e un pericolo in meno. Ora che si fa? Andiamo subito o ci riposiamo? Chiedo, lisciando piano le pieghe del vestito e pensando alle condizioni orrende in cui potrebbero essere i capelli e il trucco dopo le emozioni della giornata. Rovisto un pò nella borsa, ma non ho nulla con me che faccia al caso mio. Invece, abbordo Floki e la sua ascia, istantaneamente ispirata dalla lama. Mentre aspetto che aprano bocca e prendano una decisione, afferro l'arma con entrambe le mani ti secca? Chiedo a Floki senza aspettare risposta, e oriento il piatto della lama in maniera da potermici specchiare. Con occhio critico, riavvio qualche ciocca ribelle e sistemo un paio di sbavature, poi restituisco la libertà all'arma e do un bacio sulla fronte al padrone con un secco grazie.
  25. Eike Ma quale curiosità: la prima cosa che mi colpisce è il come. Come fanno due ragazze, carine e a modo, a campare tranquille nel bel mezzo del nulla? Domanda morbosa e così si, morbosa curiosità: sono carine, molto carine, ognuna a modo suo. Mi sento vagamente a disagio pensando al mio aspetto tutt'altro che impeccabile dopo appena un paio di giorni nel bosco. L'entusiasmo e la felicità del vecchio Rad sono quasi contagiosi, ma dopo un po' tutto quel verde senza fine diventa opprimente, una mancanza di orizzonti lontani che sembra togliere l'aria. Riporto l'attenzione sulle ragazze, pronunciando un buongiorno incolore, velato d'apprensione.
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