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aykman

Circolo degli Antichi
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  1. Giusto Raftal, visto che Tholin dorme, spruzzalo con l'acqua e si risveglierà... spero
  2. @AndreaP da domani a venerdì prossimo sono fuori per lavoro, quindi sarò un pò meno presente del previsto
  3. Elizabeth @tutti i fuori
  4. @Bellerofonte Da domani a venerdì prossimo sarò fuori per lavoro, quindi un pò meno presente.
  5. Eike Mentre placida scorre la trattativa tra Wil e le autorità, la mascella mi casca alla vista della mossa del vecchio druido. Con una nonchalance invidiabile, lo vedo spogliarsi e gettarsi nell'acqua ristoratrice del fiume, godendosi appieno la frescura e la pulizia. Senza imbarazzo fisso le sue evoluzioni, poi i sentimenti cambiano in viva invidia: un bagno, cosa non darei per un bagno, mi ritrovo a pensare. Scuoto il capo, spargendo attorno al volto i capelli e nascondendo lo sguardo dietro alla cortina che si forma, annusandoli di sfuggita: non puzzano, ma certo no sono profumati come vorrei. Mi volto verso Wil, che con uno stoicismo degno di un anacoreta è andato avanti col discorso. A mezza voce, incurante del messo, gli mormoro Se mettiamo da parte abbastanza, pretenderò che compri una vasca... una vera vasca per fare il bagno...
  6. bé, io mi sto facendo le unghie, quindi non è che la cosa va male...
  7. Elle @Deneb, Raftal @Bellerofonte
  8. Elle Biancospino @Bellerofonte @Daimadoshi85
  9. Eike Mi sveglio ma rimango nascosta tra le coperte: dormire accampata con quattro o cinque uomini oramai è diventata un'abitudine, ma farlo in una camera, in un vero letto, anche se il numero si è ridotto a tre, da una strana sensazione. Non che ci sia qualcosa di male, anzi: i miei compagni d'avventura son tutti e sempre assolutamente attenti ad evitare imbarazzi, e alla fin fine l'unica che dovrebbe peraltro imbarazzarsi son io, ma la cosa mi scivola addosso senza lasciar macchia: i più infatti si son levati di buon ora e, sbirciando fra le lenzuola, noto che son già usciti. Solo Wil è ancora in camera, credo. Mi rigiro, crogiolandomi nel tepore delle coperte, godendomi fino all'ultimo istante di quella coccola innocente e ozio imprevisto ma meritato, dopo le fatiche della serata. L'esibizione è stata un successo almeno quanto la raccolta di informazioni è stata un fiasco, ma perlomeno la borsa è piena come anche la pancia. Sbadiglio e mi giro dall'altra parte, perdendomi in fantasticherie su ricchi mecenati e aitanti spasimanti nascosti tra la folla di ieri sera, tutti conquistati dal mio talento e ansiosi di conoscermi.
  10. Idem come sopra. per me va bene così, si può andare
  11. Eike Finisco di mangiare e raccolgo consensi e sorrisi, mentre riprendo la ribeca e guadagno il centro della ribalta, pronta a regalare un'altra emozione al pubblico. Un paio di accordi, poi parto con una melodia lenta e strascicata, intonando la ballata di Brando Cuore di Quercia Il sole era alto / nella valle assolata / di uccelli l'aere canto / cadeva sulla terra aranciata. Il mattino correva / come cavalli di re / insensibile l'ombra cadeva / ma la luce splendea su di te. Eroe di gran vanto / nascesti quel giorno / che di menestrelli il canto / da allora fusti adorno. La spada nel pugno / brandivi con foga / i nemici con ripugno / ripagati dell'ingiuria. Con lo scudo tuo saldo / eretto e spavaldo / agli amici baluardo / della vittoria l'araldo... La ballata vola, dolce e lenta, lungo le gesta dell'eroe, trasportando contadini e carrettieri, oste e pastori, lungo il fiume del tempo.
  12. Elizabeth Piuttosto seccata dalla svolta negli eventi, mi limito a guardare in cagnesco i miei compagni, mordendomi la lingua con forza per evitar di uscire con uno sproposito. Invece, accenno positivamente col capo all'idea di Guillame, buona anche se ci forza a star fuori ad aspettare. Mi guardo criticamente l'abito, a caccia di macchie di sangue: nessuna in vista, ma è sgualcito e impolverato in maniera riprovevole. Rabbrividisco impercettibilmente all'idea di tutta quella sozzura nel mio abito preferito, per colpa di bifolchi a dir poco ignoranti di buone maniere: a bassa voce, brontolo uno Screanzati che fa a pugni con la ferocia con cui prima mi sono occupata dell'interrogatorio. Scrollo le spalle e aggiungo Floki sta qui, cercati un posticino tranquillo da cui tener d'occhio la porta, e non attaccar briga con nessuno avviandomi dietro a Mary io mi metto in un punto a metà fra te e Mary, così posso correre a dar man forte a entrambi, se serve. Muovo rapida le gambe, sinuosamente, scivolando tra i pochi passanti e le ombre che si allungano, per controllare la posizione di Mary prima di tornare indietro ad occupare la mia.
  13. Ragazzi, è il 15. Grazie per aver partecipato, io mi chiamo fuori. Spero di ritrovarvi in qualche altro PbF più in là.
  14. Elle Merd@ sussurro dopo parecchi minuti di cupo mutismo, interrotto solo per pochi ordini secchi: "Cercascogli, volente o nolente, ci brucerà la sorpresa" penso ansiosa e vagamente disgustata. Il nervosismo che mi ha stretto la bocca dello stomaco è uno spiacevole compagno di avventura, ma perlomeno, mi fornisce un chiaro indizio su quanto ci tengo a rimanere viva; il disgusto invece è inutile, e occupa spazio nel cervello, che invece mi serve sgombro. In tono appena più alto,, mi rivolgo al brigantino Rallentate idiot.i, e puntate a prua poi mi rivolgo ai miei con voce molto più bassa Raftal, coricati sul ponte dico al goliath indicandogli la prua di incubo Gatto, stenditi li e indico lo stretto sedile a ridosso della mirata dove si trova seduto Manovro da sola adesso. Punterò la poppa di quel bestione con una piccola curva, non dritta. Parlate solo se assolutamente necessario. Prendo un bel respiro e mi accovaccio anch'io contro il dritto di poppa, le ginocchia sotto al mento e le due scotte di fronte a me, tesa come una corda di violino ma decisa.
  15. Elizabeth Tutti ansiosi di farvi la pelle, non trovate? aggiungo con voce suadente ai due, ma lo sguardo rimane di ghiaccio Su canarino, veloce, continua a cantare... magari mi conquisti e non ti scanno... concludo leccandomi le labbra e allungando il pugnale in direzione dell'uomo, colpendo dolcemente la guancia col piatto della lama e imbrattandolo del sangue dell'amico. Mi volto solo un secondo a scambiare uno sguardo adirato col nano, troppo liberale di lingua davanti a gente che è meglio che non sappia nulla, e con Mary: lei mi sembra preoccupata, e forse ha ragione; una voce mi rimbomba in testa e rincara la dose, suggerendomi che una scia di cadaveri dietro al nostro passaggio non è una saggia idea, anche se appagante.
  16. Eike Concludo la prima esibizione con discreto successo. Sorrido e mi inchino un paio di volte allo scarno pubblico, poi riprendo posto a tavola. Mangio un boccone, accettando i complimenti del druido, compiaciuta Grazie Radagast... penso che, dopo aver mangiato, farò un'altro numero, giusto per prender tempo... poi attaccherò bottone con qualche chiacchierone... aggiungo meditabonda, un cucchiaio fermo a mezz'aria che tremola appena, finchè, schiaritami le idee, riprendo a mangiare ... per stasera andrà così...
  17. Elizabeth Mi scrollo via dall'uomo che si sta dissanguando, disgustata Siete feccia! ed è palese il veleno nel mio tono, come anche il furioso gelo così lontano dalle forme seducenti e l'atteggiamento provocatorio che di solito mi contraddistinguono. Mi rivolgo all'altro minacciato da Julio Avanti canarino, è il tuo turno di cantare... se ti sbrighi, fai in tempo a salvare la vita al tuo amico dico in tono feroce, sporgendomi incontro a lui. La splendida vista del mio decolleté, a pochi centimetri dal suo viso, è guastata dallo stiletto sporco di scuro sangue schiacciato contro la patta. Su, prima che ti guasti anche l'altro uccello... sorrido sgradevolmente, alla faccia spaventata dell'uomo. @AndreaP
  18. Eike Al "gatto e il violino" @AndreaP
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