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aykman

Circolo degli Antichi
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  1. @ tutti In riferimento all'ultimo, spassosissimo spoiler di @Daimadoshi85, la risposta è si: ho fatto il nautico, ho fatto parecchie regate come velista e per un breve periodo mi sono anche imbarcato; purtroppo per problemi familiari e di salute ho dovuto rinunciare alla carriera da imbarcato. Per cui, al di là delle superc@zzole con scappellamento a destra, si, sono ferrato di navigazione a vela ed è il principale motivo per cui mi ero avvicinato a questo PbF.
  2. Elle Scuoto il capo, impaziente Niente spesa, dobbiamo rischiare con quel che abbiamo. Spero che i vostri fagotti siano pieni. Guardo criticamente i fisici dei due, cercando di farmi un'idea utile di come utilizzarli al meglio. Non ci vuole molto a capire che Raftal è il prestante, a il suo peso è un problema. Stringo un paterazzo e comincio a spiegare Raftal, tu sali e fai attenzione, non sei un peso piuma; lancia la tua roba nella stiva e piazzati all'albero. Tholin, leva tutti gli ormeggi partendo da prua, tranne l'ultimo. Mi muovo rapida, indicando attentamente ogni punto ed oggetto quando lo nomino, onde evitare fraintendimenti. Solo adesso però mi rendo conto di due particolari che avevo ignorato, e non è bene proseguire senza saperlo A proposito, sapete andare in barca, vero? E nuotare? Sebbene non sia un problema, entrambi potrebbero diventarlo, e io non voglio sorprese. Quando sale, metto in mano a Raftal la drizza della fiocco, dicendo solo Issa finché la vela non arriva in cima, poi legala li gli dico indicando una galloccia alla base dell'albero poi passo a Tholin, raccogliendo tutte e cinque le cime che trattengono Incubo al molo. Bene Tholin, adesso leva il cavo dalla bitta e salta giù senza lasciarlo andare ordino spostandomi verso il timone per lasciargli abbastanza spazio, ma anche vicino a sufficienza per acchiapparlo se mette un piede in fallo: onestamente impossibile persino per un ubriaco, ma come mamma chioccia, posso essere incaxxata, ma son sempre figli miei. La scotta del fiocco già pronta accanto a me, tengo la barra del timone tra le gambe, in maniera da poter subito manovrare.
  3. ho l'impressione che è meglio andare avanti col piano, visto che agli altri non interessa.
  4. ho aggiunto il messaggio di Deneb in spoiler, me ne ero scordato
  5. Elle Cibo, poco, fanqlo...acqua, peggio...scorte...scorte...maledetto il cielo e quei ciarlatani da quattro soldi...gli cascassero gli occhi...niente pece...cosa me ne faccio di un cucchiaio...filibustieri e bellinbusti... mangiapane a ufo... buoni solo a guardarmi le tettx... il borbottio adirato di Elle a mezza voce viene amplificato dalla cassa armonica della stiva semi vuota, riecheggiando nitido e sonoro al di fuori. Finito di frugare, arrabbiata e sporca di polvere, pece e residui di vernice, esco nel pozzetto e vedo i due, ansimanti, squadrarmi dall'alto del molo: Incubo pesca poco, e anche vuota è bassa sull'acqua, appena un piede e mezzo, mentre il molo è una bella, solida costruzione in pietra, alta più di un metro, resistente alle intemperie e alle mareggiate, atto più all'ormeggio di vere navi che non gusci di noce e zattere. Rabbiosa, una voce rimbomba nella mia testa: questa è una signora noce, adesso, vedi di non rompere, ragazzina; la metto a tacere con rabbia, non avendo tempo per litigare con me stessa, ho persone in carne ed ossa per quello. Squadro con ben poca gentilezza i due che mi sovrastano, ma perlomeno controllo la voce: vale a dire, mi rivolgo a loro asciutta e acida, autoritaria e recisa Se volete salire su questa barca, mettiamo in chiaro una cosa: c'è un solo capitano a bordo! Prima seguite gli ordini, poi discutete se proprio vi interessa farlo. E la regola vale anche lì... dico, puntando col dito Cercascogli che rolla piano sul mare calmo, con poche tela a riva, sicuramente perché ci sono poche braccia a manovrarle: se fossero nel numero giusto, a quest'ora avrebbe spiegato le ali come un albatro e la notte se lo sarebbe ingoiato. Lancio loro il pezzetto di carta appallottolato che ho nell'altra mano ...è di Deneb aggiungo secca, allentando spring, traversini e il cavo di prua.
  6. io posto a breve, entro mezz'ora.
  7. Elle @Bellerofonte @MattoMatteo @Daimadoshi85 @Bellerofonte
  8. Elle Cammino spedita lungo la calata verso il molo, incurante del mondo intero. Un ronzio basso e imperterrito occupa le mie orecchie, rendendomi a malapena cosciente del rumore della risacca. La vibrazione armonica del vento tra il cordame delle imbarcazioni attraccate invece si mescola bene al ronzio, accompagnandolo con una nota cupa e lugubre da violoncello. Mi lecco le labbra riarse e riporto alla coscienza il sapore del sangue, metallico e appiccicoso. L'ira si sta trasformando in fredda determinazione, mentre la notte si fa più umida e fredda. La nebbia rossastra di fronte ai miei occhi si dissolve quando finalmente intravedo le imbarcazioni e metto a fuoco la mia bambina, uno sputo di fianco ai mostri di legno e corda di fianco a lei. Ma lei è speciale. A malapena mi accorgo di aver sussurrato Sto arrivando, piccola che un rumore di passi alle mie spalle mi convince ad accelerare, muovermi più in fretta, come se tutto ad un tratto arrivare a quel guscio di noce sia la mia ancora di salvezza.
  9. Elle Non credo, Floki. E' solo molto, molto abbottonato sussurro sfiduciata, scuotendo la testa. Speriamo vada meglio la caccia ai suoi scritti, visto che, di fatto, l'allusione agli appunti di Lucius è l'unica dritta che abbiamo ottenuto dall'orco.
  10. Elle La rabbia non si placa alle parole della vecchia elfa, anzi si riaccende, rintuzzando le braci con quell'ammissione: si direbbe colpevolezza. Mi volto solo un'attimo a guardarla, quasi dispiaciuta per lei: il mondo è ostile li fuori? Sta scherzando? E' da lì che vengo, è del mondo che ho fatto parte tutta la vita tranne per una manciata di ora. Sulla soglia mi volto e la guardo, colma di compassione per lei, ma gli occhi sono asciutti C'è stato un tempo in cui i vostri ideali erano più forti di... questo Non vorrei, ma l'accusa nella voce non riesco a nasconderla. La rabbia offusca il mio giudizio, rabbia per esser stata usata e tradita, abbandonata a me stessa. Non aspetto che nell'aria muoia la voce di Naesala per voltarmi e incamminarmi, spinta dalla rabbia, verso Incubo: il molo sarà della Loggia, l'imbarcazione però è mia. E grazie tanto per le riparazioni gratuite. Volto le spalle e sento il leggero cigolio e il tonfo di una vita che si chiude dietro di me; e con quel colpo la rabbia si dissolve, lasciando spazio alla delusione, un mare profondo di cordoglio per me stessa e la vita di avventure che mi ero sognata. Non mi volto a guardare gli altri due, né a riprendermi il sandalo: a bordo della mia bambina non li uso, posso farne a meno. E non voglio cadere nella tentazione di schiaffeggiarli per aver fatto... fatto esattamente ciò che volevano, in piena libertà ed egoismo. Mi mordo la lingua fino a farla sanguinare, sapendo benissimo di avere io stessa segreti che per nulla al mondo vorrei che altri conoscessero. Non posso biasimarli. Non posso perdonarli. La natura umana mi permette di dispiacermi per loro e odiarli per ciò che è successo. Odiarmi e chissà quando, perdonarmi. Non sembra esserci molto movimento lungo il molo, ma onestamente non me ne curo, né mi preoccupo: se vogliono che mi fermino, non ho nulla da perdere.
  11. Appunto, magari hai bisogno anche tu di convinzione, mio giovane padawan: dopo tutto, la forza scorre potente nella tua pelliccia. Ora, adempi al tuo destino, e prendi il tuo posto accanto a me, come Dart Gatto... o preferisci Lord Feneb?
  12. Elle Non sono pacata quanto Tholin. Né rassegnata con Raftal. O muta come Deneb. La voce di Kerberos poco prima mi ha riempito di soggezione, prosciugandomi di energie mentre un crampo di terrore attanagliava le mie viscere: un potere enorme, sintetizzato in quel lampo di luce e nei gesti dei consiglieri. L'accusa invece mi ha ricaricata, e riempita del tumulto dei sentimenti: rabbia, tradimento, oltraggio, incredulità. Fisso l'uomo la cui voce ci condanna senza replica, il cui potere ha spaventato tutti nella sala, soprattutto i suoi stessi stretti collaboratori, come se sapessero esattamente del pericolo cui, con ignorante baldanza, noi pesci piccoli facevamo i conti. Di nuovo, sento pesante il sentimento di tradimento. Mi ha tradito. Un uomo con tutto quel potere non si degna di scendere dal trono e combattere fianco a fianco ai suoi uomini adesso che sono in pericolo penso in maniera poco onesta, prima che una voce corregga il tiro Dei e tiranni comandano con la paura. Gli altri lo fanno col rispetto che si son guadagnati. Quand'è stata l'ultima volta che la spada è stata sguainata per combattere, e non per giudicare? Ci rimugino sopra in una frazione di secondo, raggiungendo anch'io un verdetto: vecchio. Lui e il suo consiglio. Guarda il dito e non vede la montagna. Ha condannato il gesto, incurante delle motivazioni, la forma e non il risultato. Le buone azioni non rimangono mai impunite, sciocca. Così impari ad aiutare due evasi. Mi risparmio un Fottitx come replica, è inutile litigare con me stessa. Mi brucia la lingua dalla voglia di replicare, e non so per quanto riuscirò a trattenermi. Né quanto una replica possa peggiorare le cose. Cosa vuoi che succeda, peggio di così? Crepare? Al diavolo. Già, al diavolo. Non mi hanno insegnato a star zitta se vengo trattata ingiustamente. Lo sguardo deciso, a malapena mi accorgo di cosa mi succede attorno; arriva ovattato il suono della voce di Naesala che mi esorta ad andare; remoto il suo tocco sulla spalla. Ma non demordo. Non alzo la voce, non ne sono in grado, quegli occhi imperiosi mi hanno privato della forza per urlare. Ma non del fiato, né del coraggio. Lo fisso, certa che possa sentirmi, magari con orecchie non sue, ma può. A denti stretti, esalo L'autorità è vostra. Articoli quattro e dieci, il Gran Maestro ha poteri giudiziari ed esecutivi illimitati e incontestabili Ma non c'è stata slealtà. Né vedo come possa essere oltraggioso il mio corpo o l'impedire uno spargimento di sangue. Posso presentare le mie ragioni, anche se rimarranno inascoltate; né tanto meno ignoro che nel suo beneamato statuto ci sia scritto cosa sia scorretto oppure no: non solo giudice e boia, si arroga il diritto di essere anche avvocato difensore e giuria, un'apoteosi di megalomania. Forse l'immortalità e il potere accumulato gli hanno dato alla testa, facendogli dimenticare cosa significa vivere ogni giorno come fosse l'ultimo; cosa significhi essere mortale, cioè fallibile. Mi volto e a capo eretto e spalle larghe, marcio fuori dalla sala, la mente ancora in subbuglio. Non voglio compagnia. Né commiserazione o biasimo. Voglio il mare. Voglio quella forza che ignora le inezie umane. Che annacquerà il senso di colpa, quando arriverà. Che punirà la mia arroganza, quando attraverserò la linea. Che mi difenderà quando sarò nel giusto.
  13. Ehi, un pò di rispetto, prego, mica rimango a t3tt3 al vento, ero solo una sbirciatina, non esageriamo con l'esibizionismo..... però confermo il buongustaio. A proposito @Bellerofonte, la mia mossa non ha fatto svenire Kilash, come mai? Mi aspettavo l'intervento dell'ambulanza e la corsa in rianimazione...
  14. Non fare il guastafeste, abbiamo ancora una spia nell'organizzazione. Devo ancora decidere come Elle reagisce, sono in tumulto.
  15. l'idea è quella. nello stanzino va chi può ragionevolmente bloccare chi scappa (e si prevedono tante botte da chi scappa)
  16. perché no. io suggerisco che i due più portati a prenderle e/o a muoversi in fretta si nascondano nello stanzino della mappa, in maniera che possano correre a tagliar la via di fuga ai nemici. gli altri due aspettano vicino alle scale nella stanza iniziale dove c'è il mio carro con i cinghiali, facendo attivamente da esca. Quando i nemici si palesano, gridiamo l'allarme e partiamo con la trappola, tenendo bene a mente i presupposti (tagliare la via di fuga, in maniera da impedire che la notizia del nostro arrivo sia nota; catturarne almeno uno vivo, per poter estorcere informazioni)
  17. Ma il tuo personaggio non era quel famoso nano bardo capace di cantare "Nella vecchia fattoria" a rutti?
  18. Zitto tu, gatto flemmatico, devi essere inglese dentro. Più tardi ti procuro una tazza da tè, un abito in tweed e ti faccio insegnare l'accento di oxford
  19. E infatti mi merito dal master un +millemila alla prova di "suono del gong, tutti agli angoli" 😂
  20. Elizabeth Mi abbandono sullo schienale, la delusione palese nel gesto. Soffoco uno sbadiglio e mi lacrimano gli occhi. A mezza voce dico Un buco nell'acqua o quasi. asciugandomi le lacrime con un fazzolettino.
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