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PietroD

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di PietroD

  1. Tariam “È stata una magnifica azione corale. Frecce, fuoco e spade, e l'esplosione finale. Una trappola ben congegnata, meglio realizzata e fin troppo bene riuscita. Adesso quei pelleverde sanno che qui abbiamo vespe per pungere oltre che farfalle da ammirare.” Sorrido all'elfa. Spero che per entrare nelle sue grazie mi occorreranno meno dei quarant'anni richiesti dall'umana... anche se so aspettare meglio cercare un'alternativa, nel frattempo.
  2. Ollofin "Gentili, ci accendono le luci." dico senza ironia, giacche' non ne sono capace. "Speriamo che quando accenderanno anche il falo' per il pentolone sia per darci da mangiare e non per scuoiarci." L'approccio guardingo e' praticamente inutile, oramai sanno che siamo qui, meglio risparmiare tempo e tentare un approccio piu' diretto. "Se sei pronto, entriamo."
  3. Ludwig Notati gli individui che cercava, si diresse da loro a passo lento, voltando di frequente la testa verso la casa carbonizzata, onde rendere facilmente intuibile il suo intento. Nel frattempo cercava qualche scellino nella tasca interna del cappotto. Si rivolse con studiata flemma ad uno dei mendicanti, con una battuta che riteneva consona per uno humor all'inglese. "Buondi' signore, c'e' gente che non sa piu' cosa inventarsi per risparmiare sulle spese del riscaldamento domestico, nevvero?" esordi', affiancandosi al mendicante ma restando in piedi, in ammirazione delle rovine fumanti. Fece cadere quasi distrattamente e senza piegarsi un paio di scellini accanto agli altri che quel mendicante aveva gia' raccolto in una coppetta. "Certo, ci si scalda molto meglio con una bella storia e una mezza ghinea, se qualcuno fosse disposto a raccontarmela. Purche' sia la verita'. Mi incuriosiscono molto le circostanze di questo incendio..." rimase ad osservarlo, giocherellando con una moneta che valeva ben dieci volte le due appena elemosinate.
  4. Flint "Per me possiamo proseguire, ma non appoggiatevi troppo al muro a Nord, anche le montagne si muovono e questa sta bussando troppo forte e da troppo tempo senza che nessun nano risponda... piu' prima che poi debordera' ancora in queste sale."
  5. Ecco la reazione che cercavo. Finalmente ho la mia guida, non posso lasciarmela sfuggire. Ho scelto una preda fragile, conosco un incanto fatto apposta per questi esseri inferiori dalla mente debole. Uno dei primi che ho imparato. Mi risparmia la necessita' di confrontarmi fisicamente con questo ragazzetto, non devo inseguirlo, non devo precederlo, contemporaneamente istruendolo sul fatto che non debba assolutamente sottovalutarmi. "Fermo!" gli ordino, ma non ne avrei bisogno, e' gia' alla mia merce'. Lo spintono a terra e gli sono sopra di peso, una mano sulla bocca, l'altra che gli mostra solo per un attimo il falcetto affilato sotto il mantello logoro. "Non costringermi ad usarlo, non ho nessuna voglia di ucciderti." mento spudoratamente, ma il piu' delle volte, anche quando si voglia essere energici, bisogna lasciare il barlume di una speranza, poiche' la disperazione fa fare cose folli alle vittime. "Dimmi chi e' Shiluk e dove lo trovo, poi potrai andare a nasconderti in qualunque buco tu voglia. Nessuno sapra' mai quel che mi avrai riferito."
  6. Ceredic "Io vorrei dare ascolto ai piccoletti. Normalmente terrei la sinistra, come ha suggerito Kyrian, e se questa fosse una esplorazione a tappeto mi atterrei a questa regola per non saltare nulla. Mi ci attengo sempre, se non ho mappe o altre indicazioni, che invece in questo caso abbiamo. Il primo di loro ha detto tre volte a destra, gli altri due hanno confermato o contraddetto queste indicazioni, ma mai concordemente fra loro. Dunque la prima strada che tenterei e' proprio tre volte a destra. In ogni caso, tentero' di trovare segni o tracce, lasciati dai due che cerchiamo, dagli spiritelli o da chiunque altro sia passato di qua." Dopo aver ribadito quel che e' il mio pensiero, mi metto a cercare quanto annunciato. Non sono in grado di seguire delle tracce, ma se dovessi trovarne, spero almeno di farmi un'idea del genere di essere che siano Marmo e Lui, se trovo loro tracce, anche se il nome del primo mi fa pensare a un golem di roccia o qualche umanoide simile.
  7. Mulroht Tanner Il mezzonano fece un inchino all'elfo che lo invitava ad andare a raccogliere avanzi, o forse addirittura pattume, dietro la panetteria del paese. "Sono certo che là troverò il meglio che questo posto possa offrire..." esitò per lasciare il dubbio che la frase fosse finita, poi in realtà la smorzò concludendo "ad uno come me. Grazie per la cortese indicazione." e fece un occhiolino all'elfo, mandando un cosiddetto 'bacio volante'. Era certo che il gesto avrebbe personalmente fatto schifo all'elfo, ma non avrebbe potuto scatenare alcuna faida. Poco dopo, rassicurò tutti i compagni che gli rivolgevano parole di consolazione, inviti alla calma, o annunciavano imminenti vendette. "Ragazzi, mio padre è stato un elfo. Sa benissimo cosa vuol dire, e me lo ha raccontato. Per questo sono certo che nella panetteria troverete un sacco di baguette, quei pani lunghi a forma di bastone. Si tratta di una forma di compensazione... la storia della L, sapete? Certificata da chi l'ha vissuto sulla sua pelle. Bisogna compatirli, poverini."
  8. Mulroht Tanner “Mi chiamo Mulroht Tanner, avrei gran voglia di tornare ad Huruk-Rast, ma coi confini chiusi mi accontento di non morire di fame. C'è un posto dove rifocillarsi, in questa cittadina, che sia accessibile a quest'ora?”
  9. Mulroht Tanner Il mezzodemone cominciò ad avere una fottuta paura, perfino delle ombre, ma soprattutto di se stesso. Si guardava le mani, anzi... i guanti. Da quando si erano resi conto che quella regione ospitava una magia di un genere molto più caotico del consueto, si chiedeva cosa sarebbe accaduto ogni volta che gli fossero spuntate le asce in mano. Non tolse, tuttavia, i guanti. Aveva ancora più paura di quel che poteva essere tentato di fare senza, ad artigli scoperti. Seguì la corrente, in questo caso i propri compagni. Pareva che avrebbe fatto la guardia a corpi immersi nel sonno, dopotutto.
  10. Mulroht non prende nulla.
  11. Prof. William E. Darwin Il professore si accomodo', salutando con cortesia e compostezza la padrona di casa, signora Hudson. Ne aveva un doveroso rispetto come veneranda donna, come cortese ospite e come gentile conoscenza, avvenuta durante gli occasionali abboccamenti fra lui e lo scomparso Mr. Sherlock. Aveva annunciato a Ms. Hudson la presenza della piu' giovane, e per tanto ancora avvenente, consorte quando aveva ricevuto l'invito a presentarsi, e non manco' di presentare le due donne quando incrociarono i loro sguardi. Il fascino della moglie cominciava nel sorriso radioso che elargiva con magnanimita', e William era munifico nel condividerlo con altre rappresentanti del gentilsesso. Lascio' cappello a bombetta, bastone da passeggio ed ombrello alla diligente custodia della anziana donna. Il volto era molto piu' serio quando dovette presentare sua moglie ai presenti di genere maschile dopo aver stretto loro con puntualita' la mano, nessuno escluso. Forse almeno un paio di loro, se appassionati d'opera, potevano riconoscere Teresa Visconti come una stella del continente venuta da poco ad illuminare anche i teatri londinesi. Che tuttavia era esattamente il modo in cui suo marito l'avrebbe presentata, d'altronde, a nessun altro che a se stesso. Infatti "Vi presento mia moglie, Teresa Visconti Darwin." fu la sua presentazione per quel esiguo pubblico, avendo cura di porre con la voce un discreto accento sul cognome acquisito. L'arrivo di Watson fu provvidenziale nel toglierlo dall'imbarazzo di dover trovare un argomento di conversazione piu' efficace dei soliti commenti sul tempo della City, e gradi' ampiamente che il dottore entrasse subito in argomento. "Dottor Watson, so per certo che conosce la mia consorte per averla vista a teatro qualche tempo fa fra gli spettatori, ma lasci che faccia le presentazioni ufficiali." Espletata la formalita', lascio' illustrare al Dottore il caso, ed ascolto' le giustificazioni di Mr. Jonsson, nonche' la sua domanda. "Mr Jonsson, non dubiti di se stesso. Frequentando i gentiluomini Sherlock e Watson, ho imparato che sono giudici di uomini molto meglio di qualsiasi giudice. Se il Dottore ripone la sua fiducia in lei, e prima di lui il compianto Sherlock, allora ha anche la mia fiducia. Come tutti i presenti in questa stanza." *Spero che l'allusione a Mr. Doe sia evidente, e sia considerata sincera come vuole essere, e non ironica come invece altri potrebbero pronunciarla.*
  12. Gromnir “Il mondo fuori è brutto e cattivo... ma ci sono notevoli eccezioni.” rispose il guerriero dalla carnagione scura, alludendo con un brindisi ai due Fhokky di fronte a sé, che la locandiera aveva scelto come 'compagnia ravvicinata'.
  13. Nuadap Dop L'opzione proposta pareva ragionevole, ma non spettava al tecnoprete decidere. Si limitò a mantenersi in coda al gruppo, vigile e pronto ad intervenire qualora gli fosse stato richiesto.
  14. Mulroht Tanner Cacciare gli fu impossibile, dovevano andare a piedi. La prima sera si chiese se non sarebbe stato meglio sacrificare il proprio cavallo per farne bistecche, almeno sarebbe stato utile. Lo trattenne il fatto che non sapeva come portarsi tutti quei quintali di cane, giacché immaginava nessuno disposto a portarsi dietro quel cibo sanguinolento, e non aveva modo e tempo di affumicarlo a dovere. Si stava rassegnando a patire in silenzio la fame, quando Luna gli offrì due bacche. Fortunatamente non le mangiò insieme, ma una alla volta, per darsi un contegno. Dopo la prima era sazio! Ringraziò la ninfa e conservò la seconda.
  15. Ceredic Scelgo di mentire ai ragazzi, meglio che non perdano fiducia in noi proprio adesso che l'abbiamo conquistata. "I vostri genitori hanno inviato loro a cercarvi, e loro hanno scelto me come guida. Abbiamo girato in lungo ed in largo il tempio in cui eravate prigionieri, trovando lei da una parte e voi in tutt'altra. Mancano non uno ma due di voi all'appello, tuttavia andranno cercati altrove perche' non sono qui. Ora smettila con quel atteggiamento, e abbassa la voce." Spero che quel peperino non si riveli problematico. Deve essere una sorta di leader per il gruppo. Provo a sondare la sua reazione "Di' un po', sei tu quello che ha convinto gli altri a fare l'impresa, vero?" Li conduciamo dai folletti. Speriamo che sveglino anche gli altri due con le loro cure, ma soprattutto che li tengano fermi. La balia e' ben pagata. Mi consulto con gli altri. "Feezel, se sei d'accordo, procediamo come prima. Io seguo il tuo... occhio... ad una decina di passi. Fai in modo che ogni tanto controlli di avermi ancora a quella distanza, perche' cerchero' tracce di Marmo e di Lui, dove il terreno potrebbe consentirlo."
  16. Lo fermo prima che possa allontanarsi. "Aspetta ragazzo. Se non conosci lui, forse conosci un altro che mi sta altrettanto bene, e puoi trovarlo piu' in fretta. Mi hanno detto che si chiama Shiluk." La sua reazione al primo nome che gli ho fatto mi e' sembrata genuina, e non posso permettermi di tergiversare oltre.
  17. Vassilji "Anche questo approccio mi piace. Entrare tutti da punti diversi, cosi' da dividere i nemici. Se uno si trova in inferiorita' numerica, torna indietro e rientra nell'area magica da un altro punto. Chi si ritrova senza avversari corre ai pilastri e 'libera tutti', come in quel gioco da ragazzi."
  18. Gromnir Con la ragazza lontana, il guerriero sorrise a Byrnjolf, rimproverandolo bonariamente. "A te non serve nemmeno una mano intera per farti smettere di ragionare. Le dai il tuo nome di copertura, e poi ci identifichi come la Mano? Che senso ha?" Finse di pensarci, e di illuminarsi trovando la risposta. "Ah, a meno che quel nome non sia solo un modo per evitare di badare ai marmocchi che spargi in giro..." Sorrise. Stemperare la tensione di quella missione poteva far loro bene, ma era fin troppo conscio che non poteva rilassarsi del tutto.
  19. Flint "Stranamente quel che dice Tass ha un senso, per una volta..." le pareti potevano nascondere passaggi, in mancanza di una porta evidente. D'altra parte la stanza era grande, eplorarla tutta una perdita di tempo. Si concentro' sulla parete Nord, contigua al crollo. "Aspettate solo un attimo a spalancare quella porta, fatemi controllare questa parete."
  20. Tariam "Coraggio, siamo tutti provati, voi ne portate anche fisicamente le tracce, giacche' siete andati in corpo a corpo, senza troppa fortuna quanto a furtivita', si direbbe. Ma dice bene la nostra farfalla nera, farlo qui o altrove non cambiera' per voi, ma dagli spalti le mie frecce potranno ancora dare una mano a rallentare la marea verde, bestiale ed urlante, in arrivo. Posso darvi una mano e una spalla per appoggiarvi, o chiedere a Squewk di farlo, se la preferite. Se ne avete bisogno, Lady Melissa, a vostra disposizione." Attendo un cenno da parte della guerriera prima di avviarmi, da solo o come bastone della vecchiaia della bellissima ma malridotta Melissa.
  21. Snargle Dannata sfortuna. "Per mille cambuse sfondate!" Invece di sforacchiare il tizio per costringerlo a disinteressarsi della lotta per badare a non perdere l'arto, ho infilzato con gli artigli i pacchi di mercanzia che gli erano caduti addosso. Cosi' mi ritrovo con degli ingombranti e pesanti 'tappi' sulle dita. Il tizio mi abbranca, pensando di rendermi inoffensivo. In realta' non sa cosa lo aspetta. Quello intrappolato, in realta', non sono io. Noi Goblin sappiamo usare benissimo i denti, ed il suo naso a patata, adesso, e' proprio a portata d'assaggio. Non sono solo Agile, Rapido, e Acrobatico, per tanto difficile da trattenere, posso anche divincolarmi modificando le mie dimensioni. Mentre punto a privarlo dell'olfatto, gonfio il mio torace fino alla stazza di una caldaia... scommetto che dovra' rinunciare ad abbracciarmi. Dopo... beh... dopo il mio morso le mani gli occorreranno per tenersi attaccata la bifora in mezzo al volto.
  22. Mulroht Tanner Il nano si accorse ben presto di aver commesso una gravissima leggerezza. Certo, anche nessuno degli altri ci aveva pensato, neanche questa volta. Non aveva chiesto i panini da viaggio! Il languore si faceva sentire, e vedere lo scoiattolo passare al volo racogliendo frutta gli diede l'ispirazione per riempire lo stomaco. Si sarebbe tolto la fame con brevi voli per prelevare frutta e tornare a cavallo. Qualche ascia contro i bersagli più facili avrebbe fornito anche un po' di carne, se solo avessero trovato il modo di cuocerla, azzardandosi ad accendere un fuoco in mezzo a tutto quel verde. La proposta di fare da vedetta, lo trovò favorevole. D'altra parte, la serata a LagoCristallo a giocare a C&C l'aveva ben disposto per parecchi giorni a venire, e l'occasione di riparlare di avventure e strategia con Vassilixia ed Eolion durante la strada prolungava quella sensazione.
  23. Mi invento un nome, per capire se il ragazzino ha intenzione di fregarmi, se fingesse di conoscere il nome richiesto sarei certo della sua malafede “Il suo nome è Robinson Freeday”
  24. Ceredic "Non credo che li conoscerai, sono piuttosto schivi. L'importante che voi sappiate che ci sono e che vi proteggeranno, se rimarrete esattamente dove vi diremo di aspettarci. Guarda qui..." indico il luogo dove qualche tempo prima avevo trovato la traccia rivelatrice "questa e' l'impronta di uno di loro. Non badate alla dimensione, la loro forza e' nel numero, ed hanno la magia dalla loro parte. Non tentate di andarvene in giro da soli, qua sotto. Ci sono cose che persino orchi, drow e uomini-lupo temono, che pascolano in cerca di preda. Non e' un caso che quelli cui vi abbiamo sottratti abbiano rinunciato ad inseguirci... almeno per il momento. Secondo me aspettano il primo sprovveduto che sia stato abbastanza fortunato e benedetto dagli dei da mettere il naso fuori da questi cunicoli. Quanto vi sentite fortunati, voi altri 'baldanzosi' ragazzi?" Spero di avergli dipinto un quadro sufficientemente fosco della situazione. A momenti convinco me stesso a starmene buono ad attendere di morire d'inedia piuttosto che andarmene in giro a cercare probabili morti atroci. "Adesso andiamo. State con loro. Io e Feezel vi precederemo. Andrej aiutera' i vostri amici." spero che il goblin comprenda e si unisca a me, in avanscoperta, prima di staccare il suo occhio dall'orbita per mandarlo in giro.
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