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PietroD

Circolo degli Antichi
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  1. Vassilji "Anche essere invisibile sarebbe utile, oppure una canna da pesca con amo e qualche metro di spago..." tra il serio ed il faceto, erano le altre idee che gli erano appena venute utili allo scopo di procedere ad un furto con destrezza. "Tra l'altro, essere invisibile sarebbe un vantaggio anche per Arn, rischierebbe meno. Che avete a disposizione?"
  2. Vassilji "Sono d'accordo con Rhal, ma permettetemi di proporre un approccio piu'... strategico." L'idea dell'uomo era di tentare di prendere gli eventuali oggetti magici presenti in quella catacomba senza necessariamente stremarsi fino a rischiare la morte, con un po' di accortezza. "Giacche' l'idea prevede che io non combatta, posso cedere il pugnale incantato ad Arn, cosi' che abbia effetto su questi esseri piu' della sua lama argentata. Io entrero' tentando di non farmi notare e di trovare quel che cerchiamo, dovete solo darmi il tempo. Se dovessero scorgermi, usciro' dall'area e tentero' di rientrarvi da un altro punto, sperando che vada meglio. Voi dovreste tenerle impegnate piu' che potete, come numero e come tempo." L'idea gli era venuta gia' al vedere gli spettri inerti scacciati da Grigory, che lasciavano l'accesso all'ispezione delle loro bare senza doverli combattere. Il pensiero non si era concretizzato per una esitazione di troppo, un attimo ed Arn li stava gia' attaccando. Il piano era sfumato allora, ma non per questo non poteva essere adattato.
  3. Nuadap Dop Il tecnoprete presentò il proprio contatto formalmente “Tiplis è colui che mi ha ospitato in attesa del vostro arrivo. Dovrebbe parlarci delle possibilità circa la nostra partenza per proseguire il viaggio. Ha la mia fiducia.” non c'era altro da riferire che non avesse già detto ai presenti. Attese che Victor decidesse dove appartarsi a parlare.
  4. Ollofin La scalata è stata dura, normalmente ora avrei fame, il mio piccolo stomaco di solito reclama attenzione dopo certe fatiche quando non sono a caccia di Troll. Qui non vi sono Troll, ma il mio stomaco deve aver deciso che sono sufficientemente a caccia da aver voglia più di rigettare che di riempirsi. Trattengo il conato. Mi volto per porgere la mano a Erenfel e facilitargli gli ultimi metri, sarebbe il colmo che precipitasse proprio ora che è quasi arrivato. Appena è stabile, metto il dito sulle labbra per fargli fare silenzio, poi indico di seguirmi. Voglio fare un giro completo intorno a questo semicerchio di rovine, per cercare tracce di qualsiasi cosa vi si sia diretto prima di noi, e solo dopo valutare se introdurmi anch'io. Una sbirciata verso il centro la dò già ora, comunque, per avere dall'esterno un'idea della grandezza, del contenuto e dell'antico scopo di quello che era un anello.
  5. Snargle Sono stato sfortunato, a trovare proprio il più socievole dei soldati della nave. "Proprio tutti i nomi dovevi conoscere?” gli urlo in faccia mentre rapido, agile, con mosse degne di un Acrobata gli salto addosso. Mostrando le zanne, gli occhi di nuovo di un giallo itterico, gli artigli vanno a cercare di trafiggere l'articolazione fra spalla e braccio dell'arto che reggeva la pistola.“Questo Goblin ha fame di soldatini coraggiosi! Dimostrami che lo sei...” spero che oltre al dolore sia la paura a tenerlo fuori dalla lotta che sta per scatenarsi.
  6. Tariam Lave "Adoro i piani ben riusciti..." dico fra me e me, mentre mi rialzo dolorante, con ben poca voglia di essere piu' che aforismatico. Quando vedo il mio batrace, tuttavia, mi ritorna un po' di ottimismo e di voglia di non darla vinta ai pelle verde. "Squewk! sei viva, al contrario di una bella squadra di orchi." Esorto i compagni. "Leccheremo le ferite fuori di qua, adesso raggiungiamo le truppe sugli spalti, ci sara' da divertirsi ancora, temo, ben presto... e dobbiamo riferire dei bulette. Si', direi che questa e' la cosa piu' urgente. Scaveranno sotto le mura per entrare, o per farle crollare. Un vero peccato non aver avuto modo di far fuori anche quelle due bestie, sebbene punzecchiarle un po' sia stato appagante finche' e' durato."
  7. Gromnir Lasciando gli oneri delle presentazioni a Bjorn, il guerriero continuava a mantenere il proprio ruolo di silente guardia del corpo. A parte la pausa nella pantomima determinata dal rischio di ritrovarsi arruolati, aveva dato per scontato che si riprendesse tutti la recita. Tuttavia, la copertura pareva saltata, Byrnjolf spiffero' non i nomi, ma il vero ruolo che essi avevano nella vita. Alzo' una mano in segno di saluto, facendo scuotere un po' la catena arrotolata sulla spalla, neanche da seduto e in panciolle riusciva a separarsene. Lo incuriosivano, in quella sala, oltre alla procace figlia di oste, anche il nobile con il giovane rampollo, che il nano con il guerriero. Si chiese che fine avessero fatto il suo precedente compagno ed il pipistrello gigantesco, si auguro' che stessero bene. Si rivolse alla donna, ma le sue parole erano anche, forse soprattutto, per il Fhokky. "Siamo qui per mangiare, bere, e dormire. Semplicemente. Cosa avete da offrire a questo proposito?"
  8. Flint "Se Raistlin puo' parlare con gli animali, oltre alla determinazione e all'acciaio a farci vincere contribuiranno anche i ratti." disse il nano senza celiare, indicando il crollo e la presunta tana di quegli animali. Davvero l'abilita' di quei roditori di andare dovunque li avrebbe resi ottimi referenti, a giudizio di Flint, se solo fosse stato possibile interrogarli. Avrebbero potuto rivelare dove erano altri umanoidi, ad esempio, se solo avevano un barlume di intelligenza. Cosa di cui Flint dubitava, da vecchio scettico, ma l'incantatore a volte l'aveva sorpreso, tirando fuori l'incantesimo giusto al solo suggerirgli qualche eventualita'.
  9. Ceredic "Abbiamo trovato un po' d'aiuto. Chi ci ha dato la medicina per rimettervi in stato cosciente ci ha indicato il modo di uscire di qua, per portarvi fuori. Vi scorteremo di la', cosi' intanto che ci procuriamo ulteriori informazioni e mezzi loro vi consentiranno di restare al sicuro." Ostento sicurezza, restando ben ritto. In questo modo posso guardare dall'alto in basso i ragazzi umani ancora seduti o accasciati. Parlo a quelli svegli anche se rispondo alla domanda di Rallo. Voglio convincerli che sappiamo il fatto nostro, che si possono affidare anima e corpo a noi, anche se io stesso non affiderei ai miei compagni nemmeno le monetine da gettare nel pozzo dei desideri. "Siete stati fortunati ad essere ancora vivi, facciamo in modo di non ricorrere piu' alla mera fortuna, perche' prima o poi quella puo' voltare le spalle, come voi stessi avete sperimentato."
  10. "Avido bamboccio, non ti ho offerto monetine, ti ho offerto di meglio..." tiro fuori uno dei quattro frammenti da poco piu' di una spanna di corda di seta, con cui ero legato al letto della matrona, non piu' tardi di stamattina. Ora mi piange il cuore separarmene, ma prima di passare alle minacce, devo tentare con le lusinghe. Gli faccio sentire la consistenza, liscia e resistente. "Roba di lusso, da rivendere, molto da guadagnarci. So dove trovarne e potrei condividere la cosa, se sai mantenere il segreto. Ma devo assolutamente trovare quel tipo. Dopo potrai mangiare al punto da non volerne piu', con quello che ne ricaverai."
  11. Ludwig Il tedesco era certo che i due articoli, o meglio i due eventi, non erano scollegati fra loro. Aveva fatto vedere la foto e le descrizioni dei gemelli a tutti, facendo notare come un tipo piuttosto somigliante era presente l'ultima sera che avevano visto Smith vivo, e li teneva d'occhio per poi dileguarsi una volta notata la sua presenza ed atteggiamento. Quindi avevano indicazioni potenzialmente utili su entrambi i fatti assurti alla cronaca, da riferire a chi svolgeva le indagini. Concordo' con gli altri quindi sul contattare Scotland Yard, ma solo dopo aver fatto visita alla casa del professore, la speranza di constatare che fosse un danno da poco ed il professore fosse stato gia' ritrovato l'ultima a morire. Sul posto, tutto si rivelo' nella sua piena gravita'. Un incendio che, per fortuna di Londra, non si era esteso, ma per disgrazia del Professore, aveva carbonizzato la sua dimora. Non potevano fare a meno di chiedersi se quelle rovine fumanti non nascondessero anche dei cadaveri. Tuttavia, non era la casa cio' che in quel momento dovevano osservare, e d'altra parte v'era ben poco su cui puntare lo sguardo. "Craig, Terence. Occhi aperti, con discrezione, sui curiosi. Cercate uno dei gemelli... cerchiamo di non farcelo sfuggire, se c'e'." In realta', il tedesco non cercava solo quel volto, ma chiunque avesse poca ragione di essere la', se non per essere stato presente ai fatti. In un quartiere di ville, sarebbe stato ad esempio anomalo un ragazzetto vestito di stracci, o qualche mendicante, una zingara. Potenziali testimoni oculari, da cui comprare con pochi spiccioli utili notizie.
  12. Mulroht Tanner Astrid La vide allontanarsi. Nonostante tutto quel che aveva appena detto, la considerava sinceramente una amica... e la desiderava come donna. Le loro scaramucce ludiche da bambini erano diventate un tormento arrivando alle soglie dell'adolescenza, tanto che lui aveva preso l'abitudine di farla vincere per accorciare il tormento di sentirne la presenza 'fisica' talmente ravvicinata da fargli sentire il sangue ribollire. Non le disse nulla. Lei pensava di essergli stata amica e lui sapeva che era così. Il punto centrale, però, era uno. Perché avrebbero dovuto accettare le altre quel che lei stessa non desiderava? *Non fare agli altri quel che non vuoi sia fatto a te, non chiedere agli altri quel che non vuoi sia chiesto a te.* diceva spesso nonno Tanner, prima di uscire a fare la spesa. Shaun "Ma che dici, Shaun? Non devi scusarti affatto! Sono io che non mi sono accorto fosse un momento, almeno, poco opportuno. Io mi sarei buttato a pesce, ma é ovvio che uno con la testa con le spalle come te avesse tante cose da ponderare e mediare, da considerare gli affetti ed i legami, sia quelli da preservare che quelli da creare. Sono stato inopportuno, a voler essere eufemistici. Sono certo che se avessi avuto bisogno di me saresti venuto a chiedermelo, e cercherò di ricordarlo per le prossime occasioni, così da non essere fuori luogo e fuori tempo. Purché tu prometta di lasciare in pace il mio aasimar ranger5/monaco3, mi spiacerebbe davvero molto perderlo contro un rugginofago mezzodrago!" sorrise sincero, pensando di dare spalla contro la spalla al suo amico, ma poi trattenendosi per non invadere gli spazi del vecchio amico. In quel momento, e in quegli ultimi giorni, si trovava spesso a chiedere se quanto stava avvenendo intorno a loro aveva ridefinito i loro spazi, se l'intima prossimità fra loro fosse ancora bene accetta anche dal ragazzo che aveva di fronte. Questi pensieri passarono in secondo piano, solo un istante dopo, quando Shaun andò a toccare un certo argomento. Rispose bisbigliando, istintivamente facendo paravento con le ali quasi temendo si potesse leggere il labiale. Vassilixia Era fermo, in attesa dello svolgimento e del completamento della cerimonia, quando la fidanzata e sorella... ex-sorella... ex-fidanzata... insomma la qualcosa femminile bellissima e draconica che aveva avuto qualcosa a che spartire con Shaun gli chiese un favore. Trull si vantava spesso di aver allevato un gentilnano, riferendosi a lui e pur sapendo che era nano solo per metà, e gentile solo per un quarto. Però tentava di esserlo, sia nano che gentile, per cui si rese conto che la cosa migliore per sembrare l'uno e l'altro era dare la propria disponibilità. Temeva che si sarebbe messo nei guai, perché aveva avuto sentore che a Vassilixia fosse sfuggita una dichiarazione d'amore per Luna, per tanto si aspettava di dover collaborare a scrivere sulle nuvole qualche dichiarazione d'amore, o cose simili. Però era un'occasione di dimostrarsi socievole, non poteva perderla. Poteva ben gestire una sola persona! Quando fu il momento di sapere cosa ci fosse di tanto misterioso, l'entusiasmo gli salì a mille. Pensò di ringraziare padre, nonna, nonno e mezza Huruk-Rast per avergli insegnato il valore della gentilezza, per la quale ora era ricambiato! Si ritrovava ad aver accettato senza saperlo una partita a C&C! "Eoliòn, Luke, dove saranno? Hai perfettamente ragione, Vassilixia, possiamo riprendere a giocare! Vedrai, non sarà un problema aggiungere un personaggio in più." La serata, nonostante il concerto, sarebbe stata un successo. Forse era destino che proprio durante i concerti dei Sinners avrebbe trovato qualcuno disposto a giocare con lui?
  13. Mulroht Tanner Astrid @Cronos89 @Plettro Il mezzonano si deterse il sudore e rimase di stucco. Luna aveva qualcosa da spiegargli, su quel che aveva chiesto per lui. Che stesse cercando di consolarlo di qualcosa? “Mia nonna quando ero piccolo mi diceva sempre che ero un bel nanetto da sposare, naturalmente lei si rammaricava, purtroppo era già sposata a nonno e non poteva farlo. Tu oggi mi hai offerto alle altre ninfe... devi essere mia nonna anche tu, per non aver pensato di 'concedere' questo piacere a te stessa...” Si diresse verso gli altri, non c'era una risposta da attendere per quella che era solo una riflessione a voce alta. Quando si avvicinò agli altri, comprese che giudicavano il fratello suo e quello di Malyk. Gli chiesero se li voleva con loro in missione, in particolare nei sogni di Deborah e di Dorian. “La mia vita era destinata ad essere un incubo, senza Trull e Forgrim. Non lascerei nessuno vivere quell'orrore senza tentare qualcosa, ed avere mio fratello davanti a me ad indicarmi la retta via, a mantenermi focalizzato, mi faciliterebbe molto le cose.” “Efraym... siamo stati un'ottima squadra, prima, con la strega. Non vedo perché non ripeterci. Mi assumo l'onere di coordinare i nostri attacchi, se lo fate restare nel gruppo.”
  14. Nuadap Dop "Mentre decidi cosa riferire, ti notifico che siamo in attesa di un contatto, che dovrebbe raggiungerci fra poco. Ci ha proposto un passaggio verso... la nostra meta... a circa 50 troni a testa, trattabili. Il percorso è reso pericoloso da una guerra civile, per tanto i margini di trattativa non saranno elevati, e soprattutto saranno a rischio di diminuire i parametri di sicurezza." Il tecnoprete si zittì, attendendo l'analogo rapporto da parte di Omar.
  15. Mulroht Tanner Sera, incontro con Tarassia Le parole della ninfa rivelarono al mezzonano che l'evidente imperfezione sul suo volto era tenuta lì da un profondo orgoglio e da un fortissimo legame col proprio passato. Quella che per gli altri poteva sembrare una imperfezione, lo era davvero, e per questo le era cara. Le ricordava, le serviva per ricordare. Lo aveva immaginato, ma lo comprese solo in quel momento. "Grazie, gentile, bellissima ninfa, che così vi vedono i miei occhi. Non mi illudo possa importarvi, è solo un dato di fatto. Bellissima nell'aspetto e nel carattere. Perciò grazie per aver condiviso con me la vostra saggezza. Ne farò tesoro." Fece un inchino e si congedò, lasciandola proseguire per la sua meta resistendo alla tentazione di seguirla con gli occhi. Anche perché le sue necessità si facevano impellenti. Proseguì per la sua meta. Fu mentre era in seduta, al termine dello sforzo, quando la soddisfazione di aver alleggerito il proprio ventre di qualche etto di scorie cominciava ad invadere il suo corpo dal basso, che giunse una vera e propria epifania che, questa volta, proveniva dalla testa. Tornò da Malik, più leggero nel corpo ma anche molto, molto più leggero nell'animo. La serata proseguì piacevole come non era mai stata prima, e non sarebbe più stata, probabilmente. Mattina seguente. Il mezzonano lanciò un'ascia magica all'indirizzo dell'infame gallo. Per fortuna era troppo assonnato per centrare il bersaglio, l'ascia colpì un ramo provocando una pioggia di foglie scomparendo istantaneamente, come era consono per quel genere di arma evocata. Si rese conto di aver mancato, di solo un pelo, il proprio fratello. Lo vide portare via, metterlo a fianco ad Efraym. Guardò Malyk, non sapeva assolutamente cosa fare... in genere era Forgrim a levare lui dai guai, per tanto non aveva idea di quel che si deve fare a parti invertite. Considerò di procedere ad un avvicinamento di soppiatto, una liberazione e la relativa fuga, ma era quasi certo che il fratello si sarebbe messo a sbraitare di nuovo appena liberato, con la conseguenza di far condannare anche lui per il tentativo di fuga. Niente di fatto quindi. Si condannò ad un immobilismo attendista. Quando fu il momento della cerimonia, furono richiesti dei volontari. Fece un passo avanti, si guardò intorno e comprese che non aveva capito niente. La 'Cerimonia' era già cominciata e i volontari ammessi erano solo quelli 'richiesti' la sera prima. Fece un passo indietro, poi ne fece un altro, poi un altro ancora, poi tirò fuori l'ascia di Beregar e spaccò legna a sufficienza per i successivi due inverni. Sentì che, oltre ai mugolii, fra un colpo all'altro inferto ai ciocchi gli giungevano discussioni in merito al destino dei due incatenati. Se si fosse interessato della cosa, avrebbe detto di liberarli, che ognuno ha diritto ai propri difetti e alle proprie cicatrici. Tuttavia non era interessato. C'era solo la legna, per lui, in quel momento. In ogni ciocco che stava tagliando, vedeva il volto di una ninfa o di uno dei compagni. In molti ciocchi vide il volto di Shaun, prima di spaccarli perfettamente in due. Esitò solo una volta, quando vide il volto di Vassilixia al posto del ciocco che era di turno. Durò solo un istante. Il ciocco scoppiò in due metà ed una miriade di schegge come tutti gli altri. Si fermò del tutto solo una volta, quando trovò un ciocco sfregiato, che qualcuno aveva tentato di spaccare, non riuscendovi e poi rinunciando per chissà quale motivo. Mise quel ciocco da parte, poi riprese a spaccarne altri.
  16. Mulroht Tanner Sebbene la conversazione con Malik circa le rispettive vite ed i rispettivi fratelli fosse estremamente interessante e divertente, e altresì fosse piacevole la pozza scelta dal rettiloide per la loro serata alternativa, occasionalmente era d'uopo, per Mulroht, concedersi una pausa. Un pipistop, come lo chiamavano i piccoli nani di Huruk-Rast quando dovevano interrompere i loro giochi forsennati per andare alla latrina. Il mezzodemone mezzonano aveva comunque cura di rivestirsi a sufficienza per non dare scandalo, ed in ogni caso di piu' aiutavano le ali. Mentre passava in cerca del luogo appartato che gli occorreva, gli capitò la ventura di incontrare una ninfa sui generis, in quanto sfregiata nel volto da una evidente cicatrice. Tarassia
  17. Flint "Un giorno. Un giorno i nani torneranno in queste aule, ed esse risuoneranno dei giochi innocenti dei quarantenni, e delle risate argentine delle ottantenni al loro primo amore." si lasciò sfuggire il nano, mentre passava una mano su alcuni dettagli del bassorilievo senza toccarlo, a stento facendo smuovere la polvere che il tempo vi aveva delicatamente posto come una amorevole coperta materna. Si staccò, strofinando gli occhi prima di girarsi verso gli altri. "Dannata polvere, ha il vizio di infilarsi negli occhi." spiegò mentre si spostava verso il crollo. Qualcosa aveva attirato la sua attenzione, e cercò di allungare sguardo e udito, per penetrare quell'ammasso di pietre. Sospettava la presenza di topi, ed era pronto a tirar loro in collo il filo dell'ascia se si fossero anche solo affacciati, ma finché non avesse sentito uno squittio o il sibilo di un rettile non avrebbe abbassato la guardia. Attento a non provocare nuovi crolli, pungolò la zona dove pensava vi fosse più attività con la punta dell'ascia.
  18. Vassilji Se non era fuggito a gambe levate fin dal primo istante di quello scontro, era solo e soltanto per un motivo. Il timore di ritrovarsi solo sopravvissuto in quella vasta foresta, e di non rimanerlo a lungo perché facile preda di qualunque essere si aggirasse da quelle parti, senza dei compagni a spalleggiarlo. Non si fece ripetere due volte l'invito. "Via!" fece eco ad Illius mentre tentava di lasciare l'area incantata intorno a quel tumulo.
  19. Mulroht Tanner Negozio di Levantia Dopo la fine della consulta delle ninfe e mezzeninfe, gli eventi si susseguivano a ritmo forsennato. Tutti parevano letteralmente sconvolti, forse quanto il mezzo immondo o addirittura di più, nonostante il diverso esito e coinvolgimento nelle decisioni della consulta delle ninfe, appunto. Perfino Shaun, coinvolto da una discussione con Luna in conseguenza di questo, non diede il minimo peso all'offerta del mezzonano di cedergli l'uso del profumo ricevuto in dono quel giorno che aveva dormito nella mangiatoia. La cosa lo lasciò di stucco, costringendolo ad ingoiare un altro po' di fiele. Non si era degnato nemmeno di rifiutare l'offerta e andare avanti, come richiesto da qualsiasi notaio amico che si rispetti. Forse, però, era lui ad essersela persa, o piuttosto non aveva scelto il momento adatto per interferire intervenire nelle conversazioni altrui. Quando propose la partita ad Orcbowl, che riteneva avrebbe rappacificato Efraym col mondo e permesso ai quattro fratelli di divertirsi a prescindere dalle malevolenze e dispetti altrui, la proposta finì a rotoli. L'orgoglio, gli ideali, la testardaggine, la lingua biforcuta o il doppio cervello che doveva avere nei pantaloni fecero reagire il lucertoloide in modo tale da indispettire la regina degli autoctoni, e così venne meno il quarto per la giocata con la palla ovale. La cosa lo gettò in uno sconforto alquanto profondo. Era quasi tentato di tornare a spaccare legna, poichè solo asce e ciocchi non lo deludevano mai. Malik tuttavia lo sorprese, facendolo emergere dei suoi grigi pensieri. La proposta era di quelle che non si sentì di rifiutare. "Vasche di acqua termale? Sembra interessante, ancora non le ho provate... ma non sarà uno scherzo? Non sarai tu che farai le bollicine... ehm... da sotto la coda?" Mulroht mise in conto che la serata sarebbe stata goliardica, e le distanze avrebbero rischiato di accorciarsi molto. Pacche, scherzi. Tuttavia aveva bisogno di Malik. Forse più che di Forgrim, e perfino più di Shaun. Un nuovo amico. Forse non sarebbe stata la pessima nottata che immaginava.
  20. Ceredic
  21. Io immaginavo fosse un innesco a pressione. Tutti noi evitiamo di calpestare il punto, mentre gli orchi inseguendoci ci passano e la attivano senza saperlo. Credo sia previsto un discreto malus a percezione quando si insegue una preda. Se invece è un innesco a miccia, allora ci pensa Tariam, lasciando passare avanti gli altri (rana inclusa).
  22. Appunto. Per questo non torna.
  23. Se coinvolgi altri rispetto a quelli gia' coinvolti nella partita, ti conviene farlo nuovo, e inserire li' che l'idea viene accantonata perche' Ef ha da dire qualcosa a Veldrada prima di cominciare a giocare... e non torna piu'. 😅 Noooo... non sarebbe piu' la stessa cosa senza di te!
  24. Devi invece segnarti 1230 mo, come da conto aggiornato di Ian/Ragnar. Inoltre c'è una incongruenza tra il tuo post e quello del DM, poiché Efraym viene arrestato. La partita proposta da Mulroht non è più fattibile.
  25. Gromnir “Amico mio, in questo momento siamo più cacciatori che guerrieri. Introdursi in un territorio vasto senza avere idea di dove andare a battere la pista significa trascorrere mesi a cercare una tana cui si passa accanto senza notarla. Prima di impantanarci in una simile cerca, dobbiamo trovare qualcuno disposto a dirci dove si trovi la Megera, anzi...” guardo Bjorn, poiché voleva essere un suggerimento “piuttosto che chiedere di lei, chiediamo del castello in cui l'hai vista trovarsi. Questo non insospettirà nessuno, se accampiamo la scusa della riscossione di una eredità, per esempio.”
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