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PietroD

Circolo degli Antichi
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  1. Mulroht Tanner Il ritorno dei due esploratori avrebbe fin troppo presto, le notizie che portarono furono tali da costringere ad affrettare la ripartenza. Astrid si premurò di avvertirlo di uscire, fece cenno d'aver capito, nonostante la perplessità residua le diede ascolto. Uscì dall'acqua con le premure del caso, per non scandalizzare nessuna. Trovò Shaun piuttosto scuro in volto vicino all'acqua. “Volevi entrare anche tu? Mi dispiace, sai che non mi avresti disturbato.” Si rivestì poco distante, si mise oil profumo, poi tornò a parlargli. “Papà non mi ha mai raccontato molto di LagoCristallo e di quel che accadde lì alla comitiva degli Eroi. Una delle poche cose su cui glissa sempre, chissà perché.” fece spallucce, osservando l'amico “Però sono sicuro che un lago deve esserci. Se ti va, ce la facciamo là una nuotata insieme.”
  2. Mulroht Tanner I dubbi espressi dal Cavaliere sulla paternità del mezzonano bruciavano, nonostante tutto. L'autocontrollo tardava ad arrivare. Le asce comparivano e sparivano nelle mani di Mulroht come fossero fiaccole perenni periodicamente spente dal vento e riaccese dalla magia. Doveva sbollire la rabbia. Un bersaglio da colpire, un ceppo, un fantoccio... No, sarebbe stato troppo evidente, non poteva fare questo dispiacere a papà, né farsi vedere irato da una professoressa. Vide la fonte e la piccola cascata, quello sì era l'ideale. Fredda al punto giusto. Si allontanò dall'sssembramento principale, poi dando le spalle alla fonte di coprì torace ed inguine con le ali, come un paravento. Tolse tutto! Tranne i guanti che coprivano le mani artigliate. Si immerse in acqua e si buttò sotto la cascata, mettendosi seduto proprio sotto lo scroscio d'acqua. Mostrare le terga a quel manipolo di figli di Eroi non era un problema... sapeva come difendere la propria virtù! Fece solo attenzione a non mostrare, invece, il batacchio di famiglia. In acqua avrebbe giocato volentieri a fingersi una manta, se ci fosse stata sufficiente acqua, ma soprattutto gli premeva fare il bonzo per lavare via l'ira dell'offesa da parte del Cavaliere di Firedrakes, in modo da evitare di lavarla col sangue del militare. Quando fosse stato il momento di ripartire, sarebbe uscito dall'acqua allo stesso modo, usando le proprie ali in guisa di paravento mentre si rivestiva. Non aveva timore gli fossero rubati i vestiti... aveva tenuto addosso i guanti magici apposta. Un paio d'asce nei sensi avrebbero dissuaso ogni ladruncolo troppo goliardico. Rivestendosi per partire, con l'occasione di quel bagno improvvisato, si sarebbe messo una goccia del profumo ricevuto in dono. Tanto valeva fare servizio completo.
  3. Mulroht Tanner I dubbi espressi dal Cavaliere sulla paternità del mezzonano ridussero istantaneamente a zero l'ammirazione ed il rispetto che egli nutriva per il corpo militare di cui aveva coraggiosamente e onoratamente fatto parte il padre. Forse l'influenza di Seline come Comandante, e poi di Marie Antoinette dopo la scomparsa della tiefling, si erano fatti sentire, rovinando quanto di buono l'azione e l'esempio di Trull avevano instillato. Riuscì a non scagliare un paio di asce magiche verso questo esemplare di Cavaliere solo grazie al pensiero della disapprovazione di papà e fratellone.
  4. Nuadap Dop “In attesa del vostro arrivo, ho alloggiato presso un contatto locale. Suggerisco di chiedere informazioni a lui. Io non avevo specifiche sulla missione, quindi ho acquisito informazioni esclusivamente sulla situazione strettamente locale, dell'isola-porto.” Il tecnoprete si manteneva a disposizione del gruppo, come richiesto. Gli era sembrato che fossero carenti di informazioni specifiche, così come del mezzo per procurarle, dunque aveva deciso di intervenire con un proprio suggerimento.
  5. Mulroht Tanner Anche in questa parte di viaggio, la caccia non era andata bene. Pareva che ogni forma di selvaggina sentisse arrivare il gruppo da molto lontano. Sì stava intristendo. Per fortuna il resto della comitiva era sufficientemente distante e, contemporaneamente, sufficientemente divertente da osservare. La prima sosta giunse molto in fretta. Fu una sorpresa trovare un cavaliere di Firedrakes. Scese da cavallo e lo approcciò direttamente. “Salute a voi, cavaliere. Sono Mulroht Tanner, figlio dell'ex Cancelliere Trull. Con i miei compagni del collegio Von Gebsatell siamo in gita. È strano vedervi così lontano dalla città. Possiamo esservi d'aiuto? O c'è forse qualcosa che dovremmo temere e che vi abbia portato su questa strada?”
  6. Gromnir Sentire la guerra passargli di fianco senza sfiorarlo era qualcosa a cui il guerriero [appunto] non era abituato. Sentì una morsa nel petto ed il sangue accelerare nelle vene. Ma la parte che recitava prevedeva che stesse in silenzio, e così continuò a fare.
  7. Vassilji Mentre gli altri si stringevano intorno alle due anime dannate, per dare loro la pace, l'uno cercava fra i cadaveri un'arma con cui aiutarli. Non aveva molte speranze, quegli sventurati forse sarebbero stati vivi se le avessero avute. Fu solo troppo tardi che ebbe l'idea. “No, non attaccate!” Avrebbe voluto ispezionare i sarcofagi finché i due esseri erano inoffensivi. Se delle armi magiche potevano essere in quelle cripte, era pronto a scommettere che fossero là dentro.
  8. Mulroht Tanner La mattina portò le novità sperate. Qualcuno era riuscito a sapere il luogo verso il quale dirigersi per inseguire il disperso. Il mezzo nano si rese conto di aver nemmeno tentato di contribuire all'esito positivo della missione. Provò a considerare il proprio ruolo, fra tutti quei cervelloni nobili, e si ritrovò a paragonarsi al tavolo rotto che aveva fra le mani: qualcosa che con un po' d'impegno avrebbe funzionato come uno dei normali tavoli di cui era circondato, ma che per tutti era meglio scartare per fare spazio ad un tavolo normale. L'effetto positivo della bella serata passata con Eolion e Luke svanì in un istante. Sì rivolse a Gemma, pagando il proprio debito in Totò e elargendo un solo consiglio: “È solo legna da ardere, ormai. Se volete, lo porto in legnaia e lo faccio a pezzi da camino per voi.” almeno l'attività fisica l'avrebbe fatto assaggiare un po', sentire più vivo. Riprese il cavallo, riprese la coda. Stessa intenzione del giorno prima, pronto ad evocare un'ascia per abbattere un po' di cacciagione, più per sport e passatempo che per necessità, la reazione ricevuta la immaginava sufficiente. Si ritrovò a viaggiare con Damien, ma il viso dell'altro mezzo immondo, così attraente e perfetto, era velato di una triste malinconia. Almeno, così gli pareva. Uno di quegli stessi d'animo che chiedono silenzio, che ascoltano solo i propri demoni interiori. Non osò proferire parola, spronando il cavallo per lasciare Damien indietro di almeno mezza incollatura, e garantire si suoi pensieri tutta la riservatezza che cercava. Si avvicinò ad Efraym, sul punto di chiedergli come andasse, dopo la nottata di pianti, di cella e, soprattutto, dopo la ramanzina. Anche con lui, però, le parole non uscirono. Inutile rivangare, forse era già andato oltre, pensando al futuro più che al passato. Fu allora che si avvicinò Vassilixia. Non sapeva bene se fosse voluto o casuale, ma con lei si sentì in dovere di parlare, per due ad alta voce quel che aveva solo mimato “Grazie per quel che hai fatto stanotte. Mi sentivo impotente, in quel momento.” Un attimo dopo il mezzo immondo era rosso peperone, tenendosi conto di aver detto una frase facilmente equivocabile. L'attenzione di tutti però, fortunatamente, era per Shaun e Luna, Mulroht perciò ritenne di averla scampata. Si chiese se era il caso di spalleggiare Shaun... si rispose che all'amico bastava chiedere e lui sarebbe accorso; non era il caso di interferire.
  9. Flint “ATTACCANO!” avvertì i compagni. C'era poco da fare contro una coppia di giganti, anzi tre, per quanto deformi in un modo che non aveva mai visto. “Sturm, teniamo la posizione, non devono superarci.” Se fosse accaduto, quegli esseri avrebbero schiacciato i compagni come un martello che batte un ferro rovente.
  10. Mulroht Tanner Risveglio in stalla Il mezzo immondo si svegliò riposato al primo... anzi, al mezzo canto di gallo. Vide accanto a sé una bottiglia di profumo e una sostanza gommoresinosa giallastra e comprese che almeno quella parte della notte non era stato un sogno. Doveva essere stato subito prima di chiudere gli occhi e sognare. Un sogno strano, sospeso a metà fra il ricordo e l'incubo. Era stato allora la morte del cigno... cioè, del gallo a farlo svegliare. Corse dal gallo, trovandolo morto. Si morse le mani, non era stato abbastanza svelto. Gli staccò il collo e guardo il sangue collare al suolo, divertendosi a disegnare sui tavolati del tetto la stella a cinque punte con il cerchio luminoso di luce divina tutto intorno, come nel suo sogno notturno. Poi spellò l'animale, intenzionato a consegnarlo a Gemma. Era suo in fondo. Diede un colpo a Forgrim, che probabilmente non dormiva ma stava meditando e pregando prima di colazione, e gli indicò i doni avuto la sera prima. “Perché non prendi 'dieci in Arcana' e mi dici se sono doni incantati? Shaun ha fatto così per dirmi che pozioni erano quelle che ho nello zaino. Anche la collana di Malyk, non si sa mai. Quei tre sembravano maghi, non dovrebbero perciò fare scherzi da prete, ma sempre meglio non fidarsi.” Aveva intenzione di usare il profumo, prima o poi. A colazione Mulroht aveva ripreso il posto vicino alle cucine della sera prima. Osservava i pezzi di un tavolo distrutto, richiamò un cameriere e si offrì di riparare i danni, oltre a consegnare il pollo spennato, spiegando le sfortunate circostanze della sua morte. Quando si avvicinò Efraym, si sollevò in piedi per parlare a quattr'occhi. “Non hai detto nulla di cui dovresti pentirti, non a me. Posso dire di essere stato d'accordo, avrei detto quasi le tue stesse cose... a parte il pezzo in cui vantavi nobili origini, ovviamente, quelle sono solo tue. Vassilixia te lo confermerà, vedrai.” si chinò per tornare al lavoro.
  11. Gromnir “Va bene, io sarò sempre Abel, una delle scorte, insieme a Jolfbyrn. Tutti ciao, caro piccolo Bill? Non penso che costoro sappiano di noi, tuttavia. Possono essere le avanguardie della Skryvalkkers che tornano alla città da cui... 'proveniamo'.” Dovette trattenersi, per non dire fuggiamo. D'altra parte non poteva lamentarsi, alla fine era stata una decisione discussa, ma condivisa.
  12. Flint “Un giorno mi deciderò a sostituirti con un cucciolo di cane, rumoroso e troppo mordace. Sarebbe comunque un miglioramento, come compagno di viaggio.” commentò il nano. La consueta scaramuccia fra i due testimoniava quanto la tensione pesasse sul loro umore, che trovava un innocuo sfogo in quei botta e risposta. Flint in realtà era estremamente preoccupato per le sorti di Qualinost, se solo la loro missione avesse fallito. “Qui il panorama l'abbiamo visto. Proseguiamo in fretta. Troviamo i problemi e risolviamoli. Poi entriamo e facciamo quel che siamo venuti a fare.”
  13. Mulroht Tanner Con Vassilixia ed Efraym Stalla
  14. Perché no? Focalizzare la sua attenzione verso altro può essere d'aiuto.
  15. Spendo due dadi. Grazie per i chiarimenti.
  16. Ludwig “Un vecchio adagio ripete: Fare ricerca è osservare ciò che altri hanno osservato, ma vederci ciò che nessuno ha visto!. Il metodo scientifico parte dalla raccolta dei dati, ed ogni scoperta nasce da dati che nessuno ha mai raccolto prima, o nessuno ha mai saputo interpretare.” Il tedesco sembrava recitare un sermone pronunciato molte volte, per la sicurezza con cui l'espresse. Poi tornò a riferirsi al caso presente. “Sono certo che, anche solo a livello di semplice report, sarà interessante scambiare le reciproche opinioni sulle esperienze vissute. Noi avevamo una sola camera fotografica, sul posto, ma avevamo molte paia di occhi scettici, che sono il miglior filtro contro certe illusioni.” Era pronto a recarsi dal loro nuovo ospite.
  17. Nella prova: Posizionamento e oscillazione: Audace, Planata(adesivita' mucosa alle superfici), Agile, Rapido, Acrobata Danni, se reagisce perché non lo tramortisco, ed anche a scopo intimidatorio: Denti e artigli. Se aspetto al buio: Visione notturna Per l'agguato: silente (sneaky). Spero così di attivare le chiavi: Temerario; Coscienza [cerco inizialmente solo di tramortirlo, poi solo di intimorirlo, solo come terza opzione faccio danni]. @ tutti: Perché il trucco funzioni, nessuno deve essere visibile in corridoio. Uno che sia altrettanto furtivo può mettersi dietro la porta, ma gli altri devono rientrare in cella senza chiudere a chiave ed essere pronti a sciamare fuori per combattere. Se arriva più di un nemico, prima li facciamo entrare tutti, poi Snargle chiude la porta alle loro spalle e inizia la rissa.
  18. Mulroht Tanner In locanda Scesi di sotto, i 3 giocatori si accorsero che quella in corso era una semplice rissa, non una vera battaglia campale. Le parole udite erano state dettate dalla foga e dall'ira, non dalla letalità dei colpi inferti. Tra l'altro, una rissa che si concluse in pochi istanti, senza che nessuno dovesse tirare neanche un'ascia. Il mezzo nano era diviso tra l'essere lieto, per quella soluzione favorevole alla sua amica Astrid, e l'essere rammaricato, per non averla potuta aiutare. Pensiero che svanì pochi istanti dopo, appena comprese che, diminuendo il numero di tavolo intatti, aumentava il numero di alloggiati nelle stalle. “Eolion, Luke, perdonatemi. Devo andare a scegliere la mangiatoia migliore, non vorrei che qualche angelo scendesse all'ultimo istante e richiamasse tutti i pastori, oppure che qualche ragazza madre saltasse la fila e pretendesse ospitalità a discapito del sottoscritto. Giocare con voi è stato molto bello, ma proseguiremo l'avventura alla prossima sessione, se non vi dispiace.” In stalla Non fu difficile trovare una mangiatoia sufficientemente pulita e adatta come dimensioni. Mulroht vi si adagiò dentro, avvolgendosi come in strette fasce grazie alle ali membranose. La paglia assicurava la necessario sofficiezza, e addormentarsi fu un attimo. Pochi istanti, l'ebbrezza di un istante.. o forse qualcosa di più? Un sommesso singhiozzo, un singulto diverso da quello di qualsiasi altra creatura avesse sentito. Non ne aveva sentiti poi tanti, in verità, ma bastò ad incuriosirlo. Si affacciò alla porta di carico al primo piano della stalla, dov'era custodita la biada. Qualche metro più sotto, una figura solitaria si stagliava nella notte. Si sorprese riconoscendo quella forma umanoide dai contorni a sangue freddo. Non lo faceva tipo da lacrime. Nessuno l'avrebbe detto neanche di lui, tuttavia, benchè in realtà conoscesse i morsi della solitudine anche in mezzo alle folle delle messe ad Huruk-Rast. Aprì le ali, flettè i bicipiti e fu nel vuoto, planando fino ad essere davanti alla figura, atterrando a tre metri da lui [ignorava se avesse portata, e non voleva una nuova pacca sulla spalla]. Efraym piangeva. Lacrime di coccodrillo, era questo che si intendeva? Si piegò sulle ginocchia, quasi sedendosi sui calcagni, gomiti poggiati sui femori. Restò lì, attendendo di essere notato dal principe della Savana, pronto ad ascoltare, o semplicemente ad essere presente. Perfino ad essere scacciato... che a volte quel che serve non è che un sacco da prendere a pugni.
  19. Considerate che conoscete questa abilità del Goblin, di avere muco adesivo sulle mani e sui piedi [tipo bava di lumaca] con cui scivola sulle superfici per riparare esternamente il Gufo. @Pyros88 non è ancora un mutaforma fino a diventare una melma (è uno dei prossimi avanzamenti) ma può cambiare colore di pelle, occhi, ecc... e di dimensioni: più alto/basso magro/grasso ecc... Se avete pensato all'uomo ragno punto da una lumaca, ci siete vicini. 😅
  20. Snargle Appena Kale apre la porta, so gia' cosa fare. Mi sono tolto apposta le scarpe. Veloce percorro tutto il corridoio fino alla porta d'uscita e sbircio fuori, e' essenziale verificare che non stia passando nessuno proprio in questo momento. Lascio le scarpe accanto al muro, dove non siano visibili dall'oblo' senza entrare. Poi inizio a trasudare, mani e piedi diventano mucillosi, scivolo sul muro fino al soffitto, esattamente sopra la porta. Appena il secondino entrera' per raggiungere le celle da controllare, lascero' la presa con i piedi per farmi oscillare, l'idea e' colpire la sua testa e spingerlo via. Cosi' avremo la via aperta.
  21. Tariam Lave Squewk ed il nano sono salvi, sono riusciti a tornare da me. Insieme ci stiamo dirigendo verso il cunicolo per verificare che sia ancora agibile e che i nostri amici non l'abbiano gia' fatto saltare. Otteniamo la risposta al nostro dubbio nel modo peggiore. Gli orchi che inseguivano noi ed altri che i nostri compagni si stanno tirando dietro hanno quasi circondato i tre incursori. Non abbiamo bisogno di parlare per trovarci d'accordo, io e Braknak. "Dagli all'orco!" non sono odiosi come i giganti, ma non amo nemmeno i pelleverde. Tiiro sempre sullo stesso bersaglio colpito dal nano, cosi' le nostre frecce sommeranno la loro efficacia e ridurranno piu' rapidamente il numero degli inseguitori.
  22. Mulroht Tanner Il mezzo nano mezzo demone acconsenti' a spostarsi in camera di Eolion. Nella richiesta non c'era sicuramente nulla di strano, dal momento che il fratello Luke sarebbe stato insieme a loro. Persino l'insegnante non avrebbe avuto nulla di ridire su questa promiscuita' temporanea, al solo scopo ludico di tirare qualche dado. I problemi cominciarono, almeno per lui, qualche tempo dopo. La prima ad entrare in camera fu Angelica, coperta da una giacca riconoscibile come quella di Shaun. Chiese un po' di solitudine per cambiarsi d'abito e le fu ovviamente concessa, sospendendo il gioco ed uscendo temporaneamente in corridoio, mentre Mulroht coloriva il volto dello stesso colore dei propri capelli all'idea di cio' che si stava manifestando al di la' di quella porta. Poi fu la volta di Damien... egli non entro' nella camera che loro avevano ripreso ad occupare per divertirsi, ma nella stanza accanto... ed anche nella professoressa. Fu inequivocabile, per l'intera ora successiva, che non aveva assolutamente bisogno di dadi per divertirsi. Mulroht lo invidio' palesemente, sebbene non ne facesse parola, poiche' accolse con lo stesso astio sia i fallimenti critici che i venti naturali. Quando la ginnastica da camera in atto al di la' del muro ebbe termine, Mulroht chiese una breve pausa per andare in bagno, e torno' senza piu' tutto quel astio in corpo ed anche con il braccio sinistro leggermente affaticato. Infatti prese a tirare i dadi solo con il destro. Fu l'urlo di Kat Po, che interruppe definitivamente il gioco. "Scendiamo?" chiese ai due, fratello e sorella, che erano con lui.
  23. Mi aggiro tra quelli che stento a considerare miei simili, che vorrei scalciare via come appestati ogni volta che mi sfiorano. Sento che questo sarebbe stato il mio destino, se non avessi compensato il difetto all'anca con i poteri che mi ha trasmesso mio padre. E' facile accentuare il mio difetto per farlo sembrare piu' grave, trascino con maggior enfasi la gamba quando mi muovo per quei vicoli. Cerco una mensa, un luogo di culto, qualche luogo dove si assembrino gli ultimi degli ultimi di questa casta. La' mi uniro' a loro, osservandone i comportamenti, le lamentele, le preghiere. La Signora delle Ossa, a cui si rivolgono i disperati. Devo trovare chi sia talmente disperato da averne bisogno, e farmi portare da lei.
  24. Ceredic Esplorazione
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