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PietroD

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di PietroD

  1. Mulroht Tanner Complimenti di Forgrim I complimenti del fratello avevano fatto molto piacere al nano. La sua approvazione era particolarmente importante, lo viveva un po' come un vice papà Trull. Gli rispose in confidenza. Poi, a voce più alta, aggiunse scherzosamente “Tranne Ragnar, ovviamente. Non deve avergli fatto troppo piacere annusarmi il deretano! Di sicuro lui l'ho ferito... nella dignità.” Partenza L'istitutrice diede ordine di ripartire, come era inevitabile. Per quanto volessero pensarlo, quella non era una gita di piacere. Saltò giù dal menhir senza nemmeno aprire le ali, dolcemente come fosse una piuma nonostante la massa del suo corpo. Efraym sembrava avere un problema, e propose una soluzione. “Sembra abbia problemi ad andare dritto, non di forza. Se vuoi posso legare la sua cavezza al mio, così che l'uno conduca l'altro lungo il giusto sentiero. Urterà ogni tanto con uno degli zoccoli qualche sasso più grosso, ma non dovrebbe cadere.” Montò sul proprio cavallo e porse la mano per ricevere la corda.
  2. Mulroht Tanner Poter giocare senza remore con cosi' tanti tra amici e compagni di viaggio, senza alcun timore di far loro del male, lo faceva sentire in paradiso. Proprio lui che invece aveva origini in tutt'altro luogo! La grande adesione che aveva appena riscontrato alla sua idea di giocare a Cunicoli & Coboldi, addirittura l'offerta di Eolion di fare da conduttore del gioco, contribuivano a rendere la giornata, almeno fino a quel momento, una rarissima gemma: la giornata perfetta. Appena cominciata la partita tutti gli schemi proposti saltarono come mais poggiato troppo vicino alle fiamme, ma la sensazione che pervadeva il suo corpo, l'euforia e l'eccitazione, lo trasformarono, per fortuna di tutti soltanto in un giocatore provetto! Pareva non riuscire a sbagliarne una neanche volendo. Perfino nel 'placcaggio', il peculiare sistema che privava della coda il possessore di palla ovale, era stato perfetto. Se solo si fosse potuta applicare la stessa regola sul campo del campionato, avrebbe avuto la vittoria in tasca per tutta la squadra. Se solo fosse riuscito a saltare un po' di piu'... Mulroht tento', preso dalla voglia di strafare, di intercettare Ragnar con un salto. Qualcosa fu certo di aver preso... ma non con le mani e non la palla. Si trattava invece del naso di Ragnar, la parte di corpo 'afferrante' le proprie natiche. Si sollevo' estremamente turbato, ringraziando il fato di non aver emesso peti in quel frangente, non tanto perche' aveva mangiato cipolla, ma perche' avrebbe dissacrato l'intera area e soprattutto il povero avversario. Una risata attiro' in particolare il suo sguardo... la spesso troppo seria e spenta Iris stava ridendo di gusto. La cosa, anzicche' turbarlo negativamente, gli fece oltremodo piacere, tanto che sorrise a distanza all'indirizzo della ragazza tirando la testa in mezzo alle spalle e alzando i palmi al cielo. Con un uomo in meno in una delle squadre, la partita fu rapidamente consegnata agli annali della storia. La vittoria era stata raggiunta e conquistata. Fu lieto di tutti i complimenti che sentiva tributargli e della felicita' e serenita' con cui era stato accolto il risultato anche dagli avversari. Cominciava perfino a comprendere ed apprezzare la schietta irruenza di Efraym... quando rivolta agli altri, quindi non cosi' tanto da consentirgli di andare oltre la calorosa e callosa stretta di mano fra avversari che si apprezzano per il reciproco bel gioco. Anche Malik era un tipo apposto, strinse la mano anche a lui con piacere ed un sorriso sincero. Considerando che erano i due compagni di viaggio che meno avesse avuto modo di conoscere o di venire a sapere tramite il padre, si trattava di una vera e propria 'incoronazione' dei due compagni, almeno nella mente di Mulroht stesso. Quando Shaun si avvicino' per fare palmo contro palmo con tutti i giocatori, il mezzo demone lo vide alzare la mano e fermarsi a mezz'aria quando giunse il suo turno. Sorrise, e completo' il gesto schiantando il proprio palmo con tutta la forza che aveva contro quello del Draconis, uno dei pochi amici a cui era concesso ben piu' di quello ma che conservava la delicatezza di chiedere il permesso ogni volta che capitava di stare cosi' vicini da occupare la stessa casella. "Non avrei mai fatto nemmeno un punto con i miei lanci, caro Shaun, se non avessi avuto te come ricevitore. Hai le mani piu' adesive che a spalmarle di ragnatele!" Poco dopo, l'esultanza divento' allegria, e quest'ultima divenne musica. Mulroht riguadagno' la posizione sul menhir, gli piaceva osservare gli altri e le loro interazioni, agitate e frenetiche come biglie scosse in una scatola di scarpe. Fu cosi' che si accorse di un paio di ballerini che si dimenavano in disparte. Arrossi', senza tuttavia riuscire a distogliere lo sguardo. Un misto di invidia, sensi di colpa, e urgenza di parlare a chi di dovere di quanto stava avvendendo... e rischiava di avvenire di li' a poco. Per fortuna, Efraym si comporto' da galant-rettile, Vassilixia non fu insidiata, Shaun continuo' a godersi la serata senza annoverare corna alla dotazione da drago di cui era gia' fornito. Tranquillizzato dagli eventi, si mise ad ascoltare la musica e le conversazioni altrui aspettando la ripartenza, appollaiato lassu'. Ogni tanto sgranchiva le ali, divertendosi a vederne il disegno al suolo. Il padre gli aveva insegnato un linguaggio fatto di punti e linee, e compose un labile poema d'ombra solo per se stesso, usando gli steli d'erba come lavagna ed il sole come cassino.
  3. Grazie. Se ti sembra che io sia 'in stallo', facile che sia convinto di avere gia' postato. Mi capita quando ho pensato la risposta ma per qualche motivo non lo invio subito. Mi e' utile quindi se, come in questo caso, mi fai un reminder qui sul forum, o su telegram se preferisci.
  4. Gromnir "Cosi' sia, per stanotte. Ma domani e' un altro giorno." L'idea che ci fosse qualche scagnozzo della loro nemica, che con la capacita' di evocare giusto qualche spettro stesse tenendo in scacco l'intera citta' era forte. Un necromante del Sud, forse, visto l'accento di chi aveva dettato le proprie minacce e condizioni. Espose la sua idea mentre tornavano di sopra, per dormire, se gli fosse stato possibile. "Sono ancora convinto che la cosa sia collegata alla nostra missione, ed ottenere la benevolenza della Skywalkker del luogo agendo e risolvendo il problema prima del suo arrivo sarebbe di fatto una presentazione piu' che eccellente del nostro gruppo, promuovendo le possibilita' reciproche di una alleanza contro la Megera."
  5. Flint Benche' perplesso, il nano si fece piu' vicino all'uomo che avrebbe dovuto legare, in attesa di una sua, quasi ovvia, reazione. Meno ovvio intuire quale sarebbe stata. Sperava tuttavia di non essere costretto a combattere un potenziale alleato.
  6. Dov'e' il buon vecchio pagamento in VISIBILITA'???
  7. Ceredic Ero certo non potesse trattarsi di un vicolo cieco. Se questa e' la strada presa dai drow per arrivare all'interno del tempio conteso tra Turani e orchi, allora doveva esserci una via d'uscita. Per quanto li detesti, sono comunque fatti di carne. Il che, in questo momento, e' solo un vantaggio per noi. Vedo il pelleverde fare ancora quella sua cosa impressionante di cavarsi un occhio e lasciarlo andare in giro da solo. E' una cosa logica, in questo caso come nei precedenti. Spero solo che un qualche ratto non lo consideri una buona preda, altrimenti avremo un goblin guercio oltre ai ragazzi avvelenati a rallentare la nostra marcia. Seguo il percorso del 'ragno' con lo sguardo fin dove posso, la balestra puntata. Poi dovro' dedicarmi a queste assi... non credo che i drow si siano presi la briga di richiudere bene il passaggio, ci deve essere qualcosa di 'movibile' senza provocare ulteriori crolli.
  8. Inutile sprecare il mio tempo con Ecaflip. Prendo una ciotola della sua sbobba dall'esterno. “Per qualche giorno, ti nutrirò personalmente. Contento?” Mollo la ciotola piuttosto rudemente su un ripiano. “Ti lascio i topi come premio. Ma non farmene pentire. Domani voglio dei progressi sulle shadowcloy! Li esigo!” Esco in fretta e furia, rimuginando quanto mi è tornato in mente. La parte più facile sarebbe mescolarsi ai drow derelitti, ma non so se conoscano quella Signora delle Ossa, io non me avevo mai sentito prima... Sarà diffusa fra gli infimi di tutte le razze? Decido comunque di cominciare da lì. Mi fingerò storpio, oltre che povero, claudicando, trascinando il piede destro. Passo dalle stanze della servitù, mi procuro abiti logori della mia taglia, un umano morto da qualche giorno fa al caso mio. Degli abiti 'normali' li infagotto in una coperta lacera, dovessi aver bisogno di tornare rapidamente me stesso. Mi cambio. Poi parto per le propaggini nord del quartiere, e già mi sembra di sentire la pizza di quel luogo... e non sono gli abiti che indosso. Non solo, almeno. Metterò grasso e polvere sul viso, quando sarò vicino alla meta.
  9. Vassilji “Facciamo il giro del perimetro della stanza, prima di proseguire. Meglio non avere dubbi che dover tornare indietro. Cerchiamo porte nascoste e segni di trappole.” confermò a Rahl, muovendosi verso la sua destra. Passando davanti all'altra porta, esclamò meravigliato... “Questa non è certo opera di un manolesta. Di qua è passato un gigante o un troll.”
  10. In questa fase colloquiale tendo a lasciare la prima parola ad Erenfel, che mi sembra più 'carismatico' ruolisticamente parlando. In effetti avrei dovuto mettere un like. Sorry 😉
  11. Ollofin “Perché il cane si morde la coda? Perché il lupo ulula spingendo la preda a fuggire? Perché uno gnomo che dovrebbe catturare Troll si trova in caccia di una spada nascosta in mezzo ai morti?” Rispondo a domande assurde senza risposta con domande altrettanto assurde e altrettanto senza risposta. “Chiedersi perché non ha senso. L'unica cosa che conta è come! Quindi... come entriamo in quel regno? Come troviamo spada ed amata? Come ne veniamo fuori?” Spero che stavolta le risposte siano più circostanziate.
  12. Ceredic Questa volta, per quanto mi ripugni, credo di dovere la vita ai 'lupi'. Non per questo smettero' di dar loro la caccia, se hanno avuto ragione di un'intera banda di orchi incavolati sono ancora piu' terribili di quanto pensassi, e sono ancora piu' pericolosi per la mia citta' e per tutte quelle che confinano con questi territori. E' vitale che si esca per allertare gli altri su quel che accade qui, sugli intenti di questo popolo di mutaforma, ma non possiamo lasciare indietro i ragazzi. "Come stanno? Sono in grado di riprendersi?" chiedo a chi dovrebbe poter giudicare meglio di me, mentre do' un'occhiata io stesso. Non mi soffermo a curarli, tuttavia, giacche' penso che potrei fare ben poco. Do' solo qualche indicazione ai curatori. Quel che so fare bene e' guardarmi attorno, cercare, ascoltare... il buio, anche quaggiu', parla. Mi metto in ascolto, e mi allontano dai miei compagni una trentina di passi, con ogni cautela. L'avventura appena passata ha temprato i miei nervi.
  13. Mulroht Tanner Eolion “Magnifico! Autografato?” guardava il volume come Cicciodoacre avrebbe guardato quella 'cosa' tanto agognata, con in più il timore reverenziale di chi sa di avere artigli affilati e non vuole nemmeno starnutire. “Sir Pascolari è un grande! Uno dei miei Prof preferiti.” e non lo diceva per piaggeria. Quando si era iscritto al corso di 'Equitazione pesante' l'aveva fatto ben sapendo che avrebbe trovato in lui sia un maestro di monta che un insegnante di vita. Shaun e gli altri del confessionale “Verissimo, confermo. Toccato solo con lo sguardo e con la lingua. No, volevo dire, con le parole. Alla fine era convintissimo.” annuì poderosamente.
  14. Mulroht Tanner Eolion "Grazie, sei gentile, ma ho ancora altri panini. Erano uno per ciascuno ma qualcuno aveva lo stomaco pieno e l'ha rifiutato. Come se avessi accettato." rispose alla cortese offerta della ragazza dalle ali piumate. La quale poi aggiunse altro, ed un visibile entusiasmo si dipinse sul volto del nano, che prima era ancora rabbuiato dall'incidente con Damien. "Meravigliosa! Cioe'... fantastico. Mi diverte moltissimo giocare a scacchi e shogi, ancora non sono riuscito a battere mio padre ma se continuo a giocare solo con lui non riusciro' mai a superarlo. Quanto a Cunicoli&Coboldi, ho intenzione di comprare tutti i manuali, e forse questa missione mi aiutera' a mettere da parte il necessario! Non ci ho mai giocato perche' ad Huruk-Rast non riuscivo a formare un gruppo di gioco. Tutti che preferivano passare le ore a giocare a Minecraft impilando cubetti di carbone per realizzare statue squadrate di qualsiasi cosa. Qui invece ho gia' trovato un altro giocatore, un novellino che pero' e' bravissimo con le miniature, se vedessi. Si', sono proprio contento che ti unisci a noi. Se conosci altri cui piacerebbe, spargi la voce. Organizzero' in camera mia... appena torneremo la rendero' un po' piu' presentabile." Doveva quantomeno mascherare il buco in uno dei materassi e sincerarsi che non spuntassero fuori i pezzi di federa con l'immagine di Chandra strappati dal cuscino di Cicciodoacre. Tutti i giocatori di Orcbowl Posta in quel modo, houserules alla mano, a Mulroht parve fattibile partecipare alla partita. Plano' giu' dal menhir e si mise nella posizione del lanciatore, dopo essersi fatto una coda posticcia con il fazzoletto. "Pero' la strategia la decido io. Ascoltatemi bene." Apri' le ali per non far vedere il labiale agli avversari, ed espose le sue tattiche ai compagni. "Tutto chiaro?"
  15. Ludwig Il tedesco si presento' a sua volta "Ludwig Von Weber." aggiungendo un semplice reclinare del capo verso i due commensali estranei al loro gruppo. "Mi pare di capire che siate degli habitué di questo genere di serate. Devo dire che e' stata interessante, ma devo confessare che mi aspettavo... altro... forse perche' ci era stata prospettata una serata sull'archeologia e i suoi 'misteri misteriosi'. Forse ci e' stata proposta la serata sbagliata!" La frase non era una domanda, ma si aspettava comunque un commento in proposito dalla cortese coppia allo stesso tavolo.
  16. Mulroht Tanner Vassilixia, Shaun, Damien ed Eoliòn Distratto dal proprio stesso imbarazzo e impacciataggine nel parlare con Vassilixia, mentre giocherellava con il proprio panino mezzo sbocconcellato, il mezzo immondo non si avvide dell'avvicinarsi dell'altra progenie con il suo stesso stato di ibridazione. Appena questi si appoggio' a lui, tutto il gruppo si ritrovo' immerso in un'area di buio magico. "MERDA!" si senti' sbottare il nano. Prima che i giovani cadetti avessero il tempo di reagire, il buio si sposto' di diversi metri: una enorme palla di oscurita' di dodici metri di diametro disegno' una perfetta parabola in cielo, fino ad atterrare una cinquantina di metri di distanza, in un punto in cui nessuno aveva pensato di andare a piazzarsi. Il gruppo riguadagno' la vista, ed il solo ad essersi spostato era Mulroht, che gli altri videro in posa da lanciatore che osservava l'atterraggio del suo lancio, senza piu' nessun panino in mano. Si scosto' da Damien con una occhiataccia, e spiego' "Il panino era mal cotto. Ne mangero' un altro." Luna Dopo il colloquio ed il pranzo, si allontano' per volare sulla cima del menhir e fare l'arbitro. Fece un cenno a Luna quando lo designo' come arbitro ufficiale, ma le rispose di rimando "C'e' sempre bisogno di un altro paio d'occhi. Quando vuoi darmi una mano, bastera' che ti piazzi laggiu'." mentre indicava la parte opposta del prato dove si svolgeva la partita amichevole, per vedere i giocatori dai lati opposti.
  17. Mulroht Tanner Per tutta la strada, era stato allerta senza successo. Forse la comitiva era troppo rumorosa e spaventava la selvaggina, o forse il nano aveva avuto la sfortuna di guardare a destra mentre uno stormo gli passava a sinistra, restò a mani vuote finché non fu decretato di fermarsi accanto ad alcune rovine, ed allora Mulroht fece scomparire l'ascia dalla mano e prese il sacco dei viveri. Un bel sacco pesante. Si rese conto che gli toccava distribuire il rancio, il che l'avrebbe portato pericolosamente vicino ai suoi compagni di 'scampagnata'. Per fortuna, le razioni erano ben avvolte, e gli offrivano l'opportunità di un trasferimento di mano 'al volo', con un lancio morbido mediamente arcuato grazie al quale sarebbe stato quasi impossibile mancare la presa e disperdere il cibo. In quel momento, una mano nel sacco e l'altra a reggerne l'imboccatura, Mulroht notò un coniglio, che lo osservava sbeffeggiandolo. Era lì a portata d'ascia proprio adesso che non aveva le mani libere. Pazienza, si sarebbe gustato il panino, ovviamente per primo. Appena ne aprì uno... "VEGANO!!!" si disse, riconoscendo lo stile. Nonostante fosse al collegio da pochi giorni era già incappato nelle preparazioni 'salutiste' del cuoco, tale Vega, halfling crudista convinto che la comunione con la Natura curasse ogni male e che l'acqua curasse la memoria... o forse era che l'acqua aveva una memoria... una delle due, anche se la seconda era meno probabile. Annusò un paio d'altri involucri senza aprirli, stesso odore di cipolla, o come avrebbe detto qualcuno, stesso odore d'orco, perché anche gli orchi hanno gli strati come le cipolle, e quindi alla fine sono così uguali da condividere anche l'odore. Il nano si ricordò dei racconti di papà Trull su posti simili, dove si potevano trovare magnifiche avventure. Lui per ora non ci vedeva che un paio di massi verticali. Prese ad avvicinarsi ai vari compagni, quando era a tre metri fintava un lancio rapido per saggiare la reazione del ricevitore, se quello faceva cenno di muovere le mani per afferrare l'aria, allora era pronto a ricevere il tiro vero, ed il mezzo demone faceva la sua palombella morbida che depositava il tutto presso il destinatario, a distanza di sicurezza. Deborah espresse una preferenza, sembrava pensare che avrebbe mangiato carne, invece il nano non aveva che la stessa identica razione per tutti e non poteva certo inventarsi una differente ricetta, per quanto potesse desiderare di accontentare una tipa come Deborah. "Mi spiace, niente coniglio nei panini. Ce n'è uno crudo che vaga per i campi però, se ti interessa." un'ottima dritta se intendeva andare a caccia. Vedendo Lecter lì vicino, si piegò con un ginocchio a terra e con un gomito sull'altro, avrebbe voluto davvero avere un po' di carne da regalare all'animale per farlo avvicinare, però si limitò a bisbigliargli a distanza lo stesso consiglio elargito a Deborah, stavolta con aria complice "Davvero, c'è un coniglio che vaga per i campi, se ti interessa." e gli indicò la direzione in cui l'aveva visto. Si tirò nuovamente su, lanciando il panino a Luna e facendole un sorriso in risposta al suo ringraziamento, poi proseguì il suo giro. Ragnar e Damien declinarono l'offerta, preferendo un diverso tipo di provvigioni più personalizzate, e che avrebbero fatto la felicità di qualunque dentista. Mulroht si tenne i loro panini, quasi certo che avrebbe trovato estimatori ben diversi che gli avrebbero richiesto viceversa il bis. Era quasi certo che sarebbe stato il caso di Efraym o di Malyk, oppure di Astrid. L'unico a cui Mulroht non lanciò il pacchetto fu Shaun, al quali, invece, ne porse delicatamente due, uno per lui l'altro per la sua ragazza/sorella là accanto. La quale mandò momentaneamente nel panico il mezzo demone rivolgendogli la parola. "Sì, sono Mulroht Tanner, Lady Dracon... ehm... Vassilixia. A parlarmi di voi invece non è stato Shaun, cioè, non lui per primo. Naturalmente Shaun mi parla di voi dicendo moltissime cose belle." provò a mettere una pezza alla gaffe appena fatta. Proseguì il discorso per sviare l'attenzione "Mio padre mi ha parlato molto di voi. Sembra che un intero regno già faccia affidamento su quel che sarete nel prossimo futuro. Io non reggerei affatto alla pressione." per maggior conferma si mise a scuotere la testa, come se fosse spaventato solo all'idea. Fece cenno all'amico Draconis, invece, di rifiutare la cioccolata. "Grazie, non mentre viaggio. Mi rimane attaccato alle zanne per ore! Come se avessi accettato." il sorriso che accompagnò la frase mostrò come le sue parole fossero assolutamente sincere, poiché spuntarono due dentoni affilati e piuttosto bianchi... dall'odore di cipolla, dato che aveva già assaggiato la propria reazione. Il nano mezzo demone stava per raccogliere la proposta di fare un po' di lanci da parte di Efraym, e aveva alzato la mano per dirsi pronto e disponibile, quando Astrid trasformò la cosa in una gara a squadre, con molto più contatto. Mulroht allora dovette decidere in pochi attimi, avendo il braccio alzato che lo condannava a partecipare. "Io faccio l'ARBITRO." dichiarò, e senza attendere conferma, dispiegò le ali ed andò ad appollaiarsi sopra il menhir più alto, per avere una visione migliore degli schemi di gioco adottati di volta in volta, e starsene alla larga dagli energumeni in mischia. Inoltre, magari da lì ribeccava il coniglio, per regalarlo... a Lecter.
  18. Mulroht Tanner Il nano era molto riconoscente ad Astrid, il cavallo che gli aveva procurato era perfetto. Si immaginava in groppa a Leonte Kama, non sarebbe mai stato al passo degli altri con quel... ronzino! Si tenne generalmente in coda al gruppo, preferiva non avere nessuno di loro alle spalle. Non resta sfiducia o timore, viceversa, istinto di protezione. Se li vedeva, poteva proteggerli. Occasionalmente, faceva spuntare le asce e tirava su volatili di passaggio, per arricchire la scorta e per divertimento. Recuperare la cacciagione gli costava solo una piccola sgroppata a ritmo più sostenuto per ricongiungersi al gruppo. La comodità di disporre di asce magiche stava nel non doversi preoccupare di perderle o di recuperarle. Forgrim gli si avvicinò, ad un tratto, per rivangare il discorso della sacrificabilità. Mulroht gli confermò di essere giunto alla stessa conclusione. Che stesse tranquillo.
  19. Flint Si stava preparando a partire quando Tanis annunciò le proprie decisioni. Nessuno dei due nominati, ne era sicuro, avrebbe accettato di buon grado, né si poteva arrestarli e consegnarli in catene all'elfo messaggero per riportarli a Qualinesti. Impossibile forzarli, dunque il nano non capiva la richiesta. Non commentò, ma attese gli sviluppi della faccenda. Tanis ultimamente aveva un talento quasi naturale nel generare contestazioni alla sua leadership.
  20. Vassilji “Datemi una mano ad aprire meglio questa porta, e continuiamo ad avanzare. Anche io ho bisogno di luce, Arn. Spero solo che sia sufficiente a non inciampare in una trappola come nell'altro tumulo.” Prestò nuovamente orecchio, una volta ottenuta luce avrebbe dato una buona occhiata, poi non restava che continuare ad avanzare spada in mano.
  21. Mulroht Conosceva Astrid da un sacco di tempo. Praticamente aveva trascorso tutta l'infanzia con suo padre come tutore per la gestione del combattimento con armi naturali, ma non era con lui che era venuta ad Huruk-Rast. Era arrivata con Chandra, e Trull aveva sempre ospitato la comitiva ci tradizionali pranzi da nonna Delila. Non di rado i due erano stati l'uno lo sparring partner dell'altra, quando Trull lo spingeva ad allenarsi insieme per digerire le prime cinque portate. La ragazza aveva mostrato da subito maggiore volonta' guerriera nel combattimento a contatto e tendeva a predominare. Murloht si sottoponeva agli allenamenti sapendo di non poterlo trascurare, come estrema risorsa in caso di guai, e per accontentare il padre. Inoltre, era un allenamento anche riguardo il gestire la volonta' di usare quegli stessi artigli e quelle zanne... o meglio, di non usarli. Astrid quindi sapeva bene di non rischiare, afferrando la mano del nano mezzo-immondo. Pero' Astrid non sapeva affatto tutto. Sollevo' la mano guidato dalla compagna di lotte infantili e, attualmente, di viaggio. Comincio' a sudare copiosamente per l'agitazione ed il tentativo di mantenere il controllo di 'ogni parte' del proprio corpo.
  22. Mulroht Come ci fosse finito quel esemplare in mezzo agli altri fu la prima cosa che si chiese il nano mezzo-immondo. Guardo' lo strano deambulare del quadrupede, gli occhi che guardavano ognuno una direzione, quasi ne fu intenerito. Scelse perfino il nome, nel tempo che quello impiego' ad arrivare da lui. L'avrebbe chiamato 'Leonte' di nome, e 'Kama' di cognome. Gli sembrava che avesse tutta la dignita' per meritarsene uno, nonostante il suo aspetto. Se era li', doveva pur essere uno dei cavalli migliori. Quello pero' tento' di morderlo in testa, come se avesse uno zuccherino fra i capelli. Un'ascia comparve nelle mani del giovane nano, che pensava di tagliare di netto il collo del cavallo. L'animale pero' stava gia' male per conto suo, ed ora stava peggio, avvolto da una nuvola fredda e stucchevole di unta oscurità mentre si accasciava al suolo. Murloht si guardo' intorno e fece scomparire l'ascia, per fortuna non c'era nessun altro nella nube ed anche Forgrim pareva impegnato con la scelta della cavalcatura. C'erano buone probabilita' che la facesse franca. Mise il sacco con le provviste in spalla ed entro' nel recinto. Sentendone di nuovo il peso sulla schiena, si senti' come quel vecchio nano dispensatore di doni della festa del solstizio d'inverno. Soprattutto si rese conto di aver fatto un favore a Leonte, non avrebbe retto nemmeno il sacco, figuriamoci un cavaliere ben piazzato come lui. Si diresse direttamente da Astrid e dal suo animale, inaccorto del fatto che stesse parlando con qualcuno o meno. "Ehi, Astrid. Scusa. Ne sceglieresti uno adatto a me? Mi basta che non si accasci appena ci monto sopra!"
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