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PietroD

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di PietroD

  1. Trull (nano guerriero - Prima linea) La vicinanza di Chandra gli porto' alla mente quanto avvenuto solo poco tempo prima, quando una carezza non era stata che l'inizio di qualcosa di epico, almeno nel secolare compendio delle sue esperienze di nano. Anche ora una carezza non era che l'inizio. Ma il drago non si vedeva. Per quanto tempo Chandra sarebbe riuscita ad eccitare tutti... cioe', ad incantare tutte le loro armi? Se il drago fosse stato fuori a caccia, inconsapevole della loro presenza? Se a percorrere ogni piano della torre avessero impiegato un giorno intero, per giungere ad affrontarlo? Le incognite erano troppe. Quell'incanto gli sembro' subito prematuro. Sorrise di nuovo, giacche' lui non lo era stato. Si diede una botta in testa. Tentando di far uscire quei pensieri. Allora comincio' a pensare ai compagni, al fatto che poteva essere la loro ultima lotta insieme, e riusci' a concentrare la propria volonta' sulle mani e sulla catena, il cui potere era aumentato rispetto alla sola gemma. La quale pareva dormiente, sopraffatta da un potere identico ma superiore. Si avvicino' al felnide. Aveva avuto poco a che fare con lui, per caso e per carattere di ciascuno dei due. "Tom Po. Ti ho apprezzato come combattente e come compagno di viaggio, in questi giorni, anche se forse non sono stato in grado di darlo a vedere. Vorrei combattere al tuo fianco, poiche' so che sai usare i tuoi pugni come armi letali, e dovrai essere altrettanto vicino al drago quanto io lo saro', nonostante la portata della mia arma, per contribuire alla vittoria contro di lui. Percio' ti chiedo un favore, perche' dalla efficienza di tutti dipende la vita di ciascuno. Ti chiedo di bere la pozione che io custodisco, un attimo prima di caricare insieme il nemico. Ti donera' mani piu' grandi, e i tuoi colpi saranno piu' forti. L'ho ricevuta dalle fate." Porgendogli la mano aperta, per una stretta che suggellasse il patto, ribadi' il concetto. "Non e' un dono che ti faro'. E' un favore che ti chiedo."
  2. Trull Ricevuta risposta da Clint, si reco' di nuovo dalle tre driadi, delle quali conosceva nient'altro che i mugolii e gli ansimi, e alle quali non aveva detto nemmeno il proprio nome. "Sono Trull Tanner, spero di rivedervi ancora. Ma vorrei che rimanessimo in contatto, e percio' mi piacerebbe conoscere i vostri nomi, seguire le vostre vite... e dei nostri cuccioli. Non avreste un uccellino celeste con cui farmi ascoltare qualche Tweet che mi parli di voi, con messaggi da 280 caratteri?"
  3. Ti rende le mani gigantesche. "Per palparti meglio..." disse l'orco alla halfling RedHood.
  4. Trull (nano guerriero) {Aspetto} Il nano aveva dato a chi aveva chiesto, finche' gli fu richiesto. Alla fine, smonto' la giostra che aveva costruito per aiutarsi in quel duro lavoro, guardando la catena con occhi nuovi, e sentendosi predestinato a quel giorno, a quel momento, a quelle tre driadi. Non avrebbe mai potuto fare quel che aveva fatto se avesse posseduto un'ascia, un martello, o una spada. La catena, invece, si prestava ad altri infiniti usi, simili i diversi, ma probabilmente altrettanto piacevoli. Le driadi si avvicinarono di nuovo, ma questa volta per aiutarlo a rivestirsi. Qualcosa gli fece capire che, nonostante tutto, non ne aveva ancora abbastanza, di loro tre. Se non altro, la prossima volta non avrebbe atteso, per agire attivamente. La prossima volta... Clint si avvicino', suggerendogli di prendere una delle pozioni, che avrebbe consentito di avere mani piu' grandi. Forse per poter palpare meglio? Trull avrebbe preferito mantenersi interamente 'dwarf made', ma non rifiuto' di prendere quella boccetta. Poiche' Clint stava suggerendo la stessa cosa a Kaahan, il nano comprese a chi poteva servire quella boccetta. Tom Po non l'avrebbe mai presa per se', pero' forse l'avrebbe accettata per essere piu' efficace in combattimento, da bere al momento. La preservo' per lui. Approfittando della vicinanza per un momento di Clint, gli fece cenno di chinarsi per parlargli all'orecchio. I suoi occhi erano spalancati e gonfi di speranza, le mani stringevano al petto la catena e l'ampolla appena prelevata.
  5. Gromnir "Allora Gonaathan, questa e' la tua occasione. Un bel sonetto con voce poderosa per inneggiare alla vita della Mano, che sopravvive anche ai diavoli. Facci sentire, e che senta anche tutto il vicinato." Se Lainadan si stava lasciando influenzare dalla nobilta' di intenti degli altri compagni, cio' non era meno vero per il guerriero con la catena e la spada. Fu evidente quando propose agli altri un gesto piu' degno di giovani scavezzacollo che di guerrieri navigati. Sottovoce perche' il grosso bardo non sentisse. "Che ne dite di aspettare la conclusione del sonetto, e poi voltarci spalle al maniero calando le braghe? Urlando 'Baciaci il deretano!', direi. Dovrebbe essere sufficiente ad innescare qualche reazione."
  6. Se rispondo che lo usera' quando sentira' la mancanza delle tre driadi, devo mettere di nuovo il PEGI18?
  7. Per evitare problemi e dimenticanze, direi di fare qui l'appello per indicare come stiamo modificando le schede per l'equipaggiamento. In pratica indichiamo chi ha preso cosa per non lasciare niente di non raccolto e segnato. Io sto segnando la "Spada Rosa Tagliente di Goran il selvaggio" con caratteristica 'da restituire'. 😄 @AndreaP
  8. Mi é scattata questa scena: Ariabel si dilegua e va a liberare la contessa. Appena la tocca, l'anello entra in azione... e allora nessuno vuol più essere il 'fortunato' vincitore. 😅
  9. Ludwig "Lasci l'arma al suolo, così farò io. Poi le mostrerò qualcosa che troverà interessante. E le farà comprendere i miei timori." Il tedesco si stava esponendo molto, ma riteneva questo confronto ormai improcrastinabile. E confidava nell'aiuto del resto del gruppo per evitare problemi. Posò a terra la Luger. "Ha forse paura della sfida di un crucco?"
  10. Gromnir Il guerriero lasciò fare Byrnjolf. Gonaathan meritava di imparare la lezione. Non capiva perché i propri compagni non riuscivano ad evitare di insultarlo e denigrarlo palesemente, data la sua indispensabilità per la missione, ma era anche necessario porre un freno alle sue intemperanze. "Gonaathan... un'arma in mano fa di te un pericolo, per il nemico, e quindi un bersaglio. Per la tua sicurezza, non devi sembrare che un innocuo bardo destinato al nostro sollazzo. Mi sembrava di essere stato chiaro!" Si rivolse quindi al Fhokky. "Ho un appuntamento, in sospeso. Ricordi? Se siete d'accordo, andrei ad urlare che siamo ancora vivi davanti a quei cancelli, prima di andarcene a riempire la pancia."
  11. Trull Con le triadi di driadi Si lasciò andare. Ma in realtà, non sapeva cosa fare. Non che gli mancasse la conoscenza teorica, era quella pratica che gli mancava del tutto. Il suo corpo aveva reagito alle attenzioni ricevute come un maschio sano ed ancora vigoroso è stato progettato a fare dalla Madre Primigenia, ma la sua mente era piena di paure. Su tutte, quella di rompere con un gesto quella magia; su tutte, che quel suo battesimo si interrompesse 'precocemente'. PEGI18 {Expl. content}
  12. Anch'io non avevo ancora deciso. Finché non ho letto l'esortazione di Clint.🤗 Il resto del post si è scritto da solo, di conseguenza. 😊 Dimenticavo. ADABBBB (All DM Are Bastard, But @Bomba is the Best)
  13. Trull Quando si narra dell'importanza dei veri amici... Le parole di Clint furono tutto quanto serviva a Trull per cedere a quelle richieste. Non era mai stato un fine diplomatico, e la propria esperienza in materia era davvero limitata ai racconti epici da taverna dei propri commilitoni, i quali parevano aver 'cavalcato' di tutto: dai classici ovini (principalmente pecore ma non disdegnando i montoni, a loro dire preferibili per via della comoda presa per le corna) fino ad intere corti di sirene, dove il problema di trovare un apposito pertugio in quella coda da pesce pareva essere stato risolto ricorrendo ad un rapporto platonico fatto di sole parole, poiché dai commilitoni era sempre definito 'orale'. C'era stato chi s'era vantato d'aver giaciuto con una ciclope, giacché affermava il proprio membro essere stato proporzionato al piacere della gigantessa. La fanfaronata si concludeva invariabilmente col resoconto della fuga, nel momento in cui l'unico occhio era rimasto accecato dalla midriasi dell'orgasmo. La tipa poi era andata in giro rimpiangendo quel Nessuno che si era approfittato di lei nella grotta delle capre, e scagliando a destra e a manca intere montagne. In quelle occasioni, Trull era rimasto in silenzio, ascoltando. Fra i compagni d'armata, che l'avevano visto nelle docce comuni, serpeggiava l'idea che si stesse preservando per una grande impresa, di quelle che richiedevano di serbare il proprio vigore per il momento dell'esplosione. Qualcosa che avrebbe ingravidato persino la roccia. Per non girarci intorno, e parlare schietto, lo prendevano in giro dicendo che preservava il proprio arnese per una 'ragazza speciale', di quelle che al mattino restano di sasso a poltrire nel letto. Come nanetti di 30 anni nonostante ne avessero più di 120, gli facevano il verso cantilenando 'Trull si conserva per la Troll, Trull si conserva per la Troll'. Piantando un chiodo nel cuore dell'umile nano ad ogni ripetizione dell'ironico ritornello. Anche la madre di Trull era certa di sapere perché il figlio non avesse mai portato una nana a casa, come fidanzatina. Lei dava il merito al romanticismo, all'attesa del vero amore. Ai suoi occhi, il Principe azzurro narrato dalle favole umane aveva un alter ego nanico che era alto meno di un metro e mezzo, portava le trecce bianche e come arma avrebbe usato la catena forgiata da lei stessa per liberare dai malvagi una pulzella in pericolo. Era convinta che la difficoltà di trovare nane in pericolo fosse l'unica ragione per cui il figlio non avesse ancora convolato a giuste nozze. Il padre di Trull la vedeva diversamente, ma si asteneva dal dirlo. Si sentiva responsabile. Lui si era sposato giovane, appena settantenne, ma non per merito suo. Aveva fatto tutto sua moglie. L'aveva scelto dal mazzo dei coetanei e la corte di nessun altro le aveva fatto cambiare idea. Lui, felice della fortuna capitatagli, s'era adagiato in quel comodo, e comunque piacevole, rapporto di coppia. Tranne sentirsi in colpa nel vedere il figlio crescere identico a lui, con la stessa inettitudine. Allora l'aveva esortato ad agire fino a rasentare l'eccesso, guadagnandosi il rispetto dovuto ad un padre, ma perdendo l'affetto di Trull. Era questa marea di esperienze e di inesperienza che avevano convinto il nano dovesse trattarsi di uno scherzo. Ma per fortuna, una volta ogni secolo si incontra un vero amico. Udito Clint, Trull sentì il rumore di un lucchetto che si scioglieva. Non era l'armatura, era un grosso peso dentro al petto. Cedette. Deciso a comprendere quante delle storie udite corrispondevano a verità. Lasciò per dopo l'ultimo sprazzo di lucidità. La richiesta di poter essere genitore oltre che generatore, avesse avuto quella fortuna. Che avrebbe inseguito più e più volte, in quel luogo, finché i lombi avessero retto.
  14. x @AndreaP
  15. Trull Alla domanda di Clint Baccanale Il nano si trovò spiazzato. Come chi ha vissuto tutta la vita, e discretamente lunga per giunta, con il miraggio di un desiderio irraggiungibile, e poi resta incredulo quando l'occasione si presenta davvero. Cominciò a cercare dietro tutti gli alberi, cercando il beholder di "Scherzi da chierico".
  16. Purtroppo c'è uno scollamento fra l'esperienza nerd maschile e femminile. Tutte le nerd non sono che 'anatroccoli di cigno'. Basta aspettare il venerdì sera, per cogliere la differenza fondamentale da noi maschietti nerd irrecuperabili. 😋 Mi sovviene di un completo 'pantaloni+maglietta' da figo, comprato al mercatino di Bologna e mai messi in pubblico perché elasticizzati. 😒😎😅
  17. Trull (Nano Single Guerriero) LOCANDA, sala commensali. La cena era finita, la riunione strategica a quanto pareva pure. Non si era concluso granché, a suo parere. Probabilmente erano ancora troppe le incognite, perché un qualsiasi piano d'ingaggio sufficientemente preciso da essere utile non andasse a ramengo appena verificatasi una delle mille mila varianti d'evento non previste. Il sonno però non arrivava, ancora. Trull allora cominciò automaticamente a girare sui tavoli le sedie inutilizzate, poi raccattò una scopa di saggina che era stata lasciata in deposito temporaneo da una arzilla vecchina troppo ubriaca per volare fino a casa, che straparlava di quanto odiasse gli Hobbit che non avendo calze proprie si facevano prestare quelle dei bigfoot, a tutto discapito della sua schiena. Con quella cominciò a spazzare, particolarmente bene sotto il tavolo sotto il quale intendeva dormire, un po' più grossolanamente il resto della stanza. Notando qualcuno ancora recalcitrante come lui ad abbandonare la sala comune, prese dal cumulo un coniglio di polvere e lo pressò e arrotolò col palmo delle due mani. Si avvicinò allora a Clint, a mano aperta e tesa, per mostrare la sua opera di artigianato sferico. La poggiò sul tavolo, poi la spinge schioccando le dita in modo che si infilasse rotolando fra due bicchieri vuoti. "Partitona a Fanta(sy)Calcio?"
  18. Ho appena scoperto un termine che non conoscevo, in entrambe le accezioni. Lo trovo meravigliosamente onomatopeico rispetto al significato originale! Adesso devo inventarmi una conversazione nella vita reale in cui infilarcelo, altrimenti mi ingrugno io. 😅
  19. Ecco, se per caso si trova pure le carte di Magic da condividere per fare nottata, abbiamo fatto filotto. 😅
  20. Comincio ha pensare che l'unico a perdersi la festa nella camera delle ragazze sarà Trull... Ed è subito dejà vue della gita del Liceo... 😐😂
  21. C'e' un'altra soluzione. Se Trull non dovesse essere il vincitore, si ritrovera' senza l'ultima chance per avere una femmina da cui avere un erede. Percio' comincera' a pensare all'adozione. E per un vecchio nano brontolone non e' il caso di fare lo schizzinoso. Se acconsentite si prendera' l'ipotetico Lampino, ma lo chiamera' Geerum. Se e' femmina, invece, inevitabilmente Futura.
  22. Gromnir "Non mi sono mai accontentato di essere la preda." rispose con sincerita' il guerriero a colui che stava donando loro le armi per combattere contro il diavolo "Non avro' la vostra esperienza, men che meno la rete di amicizie su cui potete contare voi, signore. Ma ho esperienza a sufficienza da sapere che si deve trasformare quella che e' una debolezza nel proprio punto di forza, e ho i compagni giusti per metterlo in pratica, alla nostra maniera.". Pensava a cio' che era stato capace di fare con la catena che gli stringeva i polsi, ancor prima di dotarla di punte acuminate, il giorno che era diventato un uomo libero. Guardo' uno per uno i compagni della Mano. "Questa volta non faremo le vittime, saremo le esche." disse ad Adalbert, prendendo per se' l'arma che Byrnjolf gli aveva proposto di impugnare, ammirandone le incisioni. In fondo, una rosa ha delle spine... proprio come la sua catena. Degno' di attenzione Gonaathan. "La cosa migliore che tu potrai fare, per difendere te e noi tutti, sara' usare il flauto per istigarci a non cedere." Per lo meno, il flauto aveva il vantaggio di tenergli occupata sia la bocca che entrambe le mani. Anche se ne avesse tirato fuori solo musica orribile.
  23. Riecco Flint in versione 'diplomatica'. 😄
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